Prevenzione cardiovascolare e rischio residuo. Domenico Monizzi Cardiologia Territoriale ASP Crotone
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1 Prevenzione cardiovascolare e rischio residuo Domenico Monizzi Cardiologia Territoriale ASP Crotone
2 Il Canone di Medicina Interna dell Imperatore Giallo
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4 Yusuf et al, EBC, 1998 Change in rank order of deaths Disease or injury hemic heart disease 1 disease 2 wer respiratory infections 3 arrheal disease 4 ndition arising during the 5 perinatal period PD 6 berculosis 7 asles 8 ad traffic accident 9 chea, bronchus and 10 lung cancer alaria 11 elf-inflicted injuries 12 irrhosis of the liver 13 tomach cancer 14 iabetes mellitus Disease or injury 1 Ischemic heart disease 2 CV disease 3 COPD 4 Lower respiratory infections 5 Trachea, bronchus and lun cancers 6 Road traffic accidents 7 Tuberculosis 8 Stomach cancer 9 HIV 10 Self-inflicted injuries 11 Diarrheal disease 12 Cirrhosis of the liver 13 Liver cancer 14 Violence 15 War Clin Med Cardiol FI
5 Disability-Adjusted Life Years Disease or injury Lower respiratory infections 1 Diarrheal diseases 2 Conditions arising during the 3 perinatal period Unipolar major depression 4 Ischemic heart disease 5 CV disease 6 Tuberculosis 7 Measles 8 Road traffic accident 9 Congenital anomalies 10 Malaria 11 COPD 12 Falls 13 Iron-deficiency anemia 14 Anemia Yusuf et al, EBC, Disease or injury 1 Ischemic heart disease 2 Unipolar major depression 3 Road traffic accidents 4 CV disease 5 COPD 6 Lower respiratory infections 7 Tuberculosis 8 War 9 Diarrheal disease 10 HIV 11 Condition arising during the perinatal period 12 Violence 13 Congenital anomalies 14 Self-inflicted injuries 15 Trachea, bronchus and lung cancers Clin Med Cardiol FI
6 International CHD Mortality Trends in Men:
7 Decline in Coronary Heart Disease Mortality Between 1981 and 2000, coronary heart disease mortality rates in England and Wales decreased by 62% in men and 45% in women: fewer deaths in Some 42% of this decrease was attributed to treatments in individuals and 58% to population risk factor reductions (Unal, Circulation 2004)
8 Better Primary Prevention Compared with secondary prevention, primary prevention achieved a fourfold larger reduction in deaths. Future CHD policies should prioritise population-wide tobacco control and healthier diets (Unal, BMJ 2005)
9 Sovrastima della terapia farmacologica? Riduzione di rischio relativo mortalità dopo IMA: - 15% aspirina, -23% BB, 20% ACE-I, -22% statine e -26% RC. In un P trattato già con aspirina, l aggiunta di un BB può ridurre solo il rischio residuo (1 0.15: 0.85); la successiva somministrazione di un ACE-I riduce il rimanente rischio 1 [(1 0.15) X (1 0.23)]. La riduzione del rischio relativo è del 34% invece che della semplice somma (106%).
10 Rischio assoluto Definizione di rischio Probabilità che un individuo manifesti un evento in un dato periodo di tempo. Si esprime in valore % (10% a 10 anni) Rischio relativo Rapporto fra il rischio assoluto di un soggetto e il rischio assoluto medio di una popolazione di riferimento * * popolazione di pazienti senza fattori di rischio e di età pari al soggetto in valutazione Rischio residuo Coesistenza nella stessa popolazione di soggetti trattati adeguatamente e di soggetti che di fatto non ricevono interventi di prevenzione
11 Bodura 1995
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13 % Pazienti Rischio cardiovascolare residuo nei pazienti trattati con statine The MRC/BHF Heart Protection Study 30 Placebo Statina Riduzione del rischio =24% (p<0.0001) Anni di follow-up Il 19.8% dei pazienti Trattati con statine hanno avuto un Evento cardiovascolare Maggiore in 5 anni. Heart Protection Study Collaborative Group (2002)
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15 Peter Libby JACC 2005
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17 EUROASPIRE III: A SURVEY ON THE LIFESTYLE, RISK FACTORS AND USE OF CARDIOPROTECTIVE DRUG THERAPIES IN CORONARY PATIENTS FROM 22 EUROPEAN COUNTRIES Kotseva K, Wood D, Backer GD, et al. Eur J Cardiovasc Prev Rehabil, pubblicato on line il 12 marzo 2009
18 European guidelines on CVD prevention
19 PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE dal concetto di rischio cardiovascolare globale al concetto di rischio cardiometabolico globale
20 Sindrome metabolica
21 DAL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE AL RISCHIO CARDIOMETABOLICO FATTORI TRADIZIONALI FATTORI EMERGENTI Fumo Ipertensione??? Diabete Colesterolo + Obesità viscerale Resistenza insulinica???
22 CIRO STUDY (Colesterol investigation reduction observation) Scarso consumo di legumi,ortaggi e pesce.elevato consumo di carne e prodotti caseari. F.Perticone,G Denovara,D.Monizzi,Luglio 1992
23 CIRO STUDY 3 morti improvvise e 7 eventi coronarici acuti F.Perticone,G Denovara,D.Monizzi,Luglio 1992
24 L unico modo per liberarsi di una tentazione e cederle Oscar Wilde
25 Polypill..THE POLYPILL IS THE MOST IMPORTANT THERAPY DOCTORS CAN USE TO PREVENT CARDIOVASCULAR DISEASE I due epidemiologi inglesi N.J.Wald e M.R. Law Statina(atorvastatina 10mg o sinvastatina 40 mg),antipertensivi(ace i,tiazidico,bblocco),acido folico 0,8 mg,asa 75 mg Anthony Rodgers ISH2004
26 POLISTRATEGIA JG ROBINSON,Am J.Cardiol 2005
27 INTERHEART: risk of myocardial infarction (MI) associated with risk factors (RF) in the overall population. CVRF %control %cases PAR 1* PAR 2** ApoB/A1 (quintile 5 vs 1) Current smoking Diabetes Hypertension Abdominal obesity (tertile 3 vs 1) Psychosocial factors Daily fruit and vegetables Physical exercise Alcohol All combined Abbreviation: PAR, population attributable risk. Lancet 2004
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29 It s time to be as aggressive with prevention as we were with intervention. (Wolk, President s Page JACC 2004) Ischemia Plaque rupture and thrombosis Sudden Cardiac death Myocardial Infarction Atherosclerosis Hypertension Lipid disorders Hyperinsulinemia Diabetes Smoking Coronary Artery Disease Risk Factors Reduction of Contractility Dilatation and Remodelling Heart Failure Terminal Heart Failure Modified from Dzau and Braunwald
30 Il Canone di Medicina Interna dell Imperatore Giallo
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