La domanda di moneta

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La domanda di moneta"

Transcript

1 Dottorato in Economia Politica Sapienza Università di Roma Modulo Macroeconomia (refresh) La domanda di moneta Giovanni Di Bartolomeo

2 Funzioni della moneta Mezzo di pagamento Due triadi (Hicks) Unità di conto e misura del valore Riserva di valore Moventi della domanda di moneta Transattivo Precauzionale Finanziario - speculativo I diversi moventi sono diversamente enfatizzati dalle teorie economiche.

3 Motivi per cui si domanda moneta Si trattiene (domanda) moneta per tre motivi principali: 1. Il motivo delle transazioni. Si trattiene moneta (contante e depositi) in attesa di spenderla; questo perché le date in cui si percepiscono i redditi e quelle in cui questi vengono spesi non sono sincronizzate. 2. Il motivo precauzionale. Si trattiene moneta perché potrebbe verificarsi (anche se non è detto) una situazione in cui si vogliono o si debbono effettuare dei pagamenti. 3. Il motivo speculativo. Si trattiene moneta come attività finanziaria in alternativa ai titoli (se si vuole speculare sulla differenza tra prezzo corrente e prezzo atteso dei titoli).

4 Teorie della domanda di moneta Teorie macroeconomiche Teoria quantitativa della moneta (neoclassica) Equazione degli scambi (Fisher) Equazione di Cambridge (Marshall) Teoria Keynesiana Preferenza per la liquidità (Keynes) L approccio di portafoglio (Tobin) Il contributo di Friedman Teorie microeconomiche Baumol-Tobin

5 La velocità di circolazione della moneta Si tratta del tasso a cui la moneta circola. Definizione: Il numero medio delle volte che la moneta cambia di mano in mano durante un periodo di tempo Ad esempio: Nell area Euro, 500 miliardi di transazioni all anno Quantità di moneta esistente = 100 miliardi In media ogni euro è stato utilizzato in 5 transazioni La velocità è quindi 5 volte l anno

6 La formula della velocità di circolazione Formalmente la velocità è definita da: V PT M Dove V = velocità PT = valore di tutte le transazioni M = offerta di moneta Nota PT si può approssimare attraverso PY (PIL nominale) P = Deflatore di PIL Y = PIL reale

7 L equazione degli scambi (Fisher, 1911) Segue l equazione degli scambi (identità): M V = P T Oltre l identità. Secondo Fisher: V è costante nel medio periodo e dipende da fattori istituzionali (grado di sviluppo del sistema bancario/finanziario, frequenza incassi, esborsi, etc. etc.), Y è determinato nel mercato finanziario dall uguaglianza tra risparmio ed investimento, Quindi vi è una relazione diretta tra M e P.

8 L equazione degli scambi (Fisher, 1911) Segue l equazione degli scambi (identità): M V = P T Oltre l identità. Secondo Fisher: V è costante nel medio periodo e dipende da fattori istituzionali (grado di sviluppo del sistema bancario/finanziario, ipotesi sulle frequenza variabili. incassi, esborsi, etc. etc.), Un identità diventa una teoria facendo Manca la domanda di moneta!!! Y è determinato nel mercato finanziario dall uguaglianza tra risparmio ed investimento, Quindi vi è una relazione diretta tra M e P.

9 Equazione di Cambridge Secondi Marshall e la scuola di Cambridge, gli individui, confrontando vantaggi e svantaggi, vogliono detenere una certa proporzione (costante) del reddito in moneta M ky P 1 k V M D = kpt k di Cambridge. Data M S si ottiene l equazione di Cambridge: M kpy

10 Il mercato monetario L equilibrio del mercato monetario M 1 M P S D ky M Aumento dell offerta di moneta genera un aumento dei prezzi

11 Teoria quantitativa della moneta Ipotesi neoclassica: reddito determinato dai fattori reali (Y=Y N ), quindi M kpy Si ricorda che k è dato. Y N reddito naturale. La teoria quantitativa implica Saldi monetari reali (real money balances) costanti M/P = k Y N. Proporzionalità tra i prezzi e la moneta (k Y N ). Neutralità moneta (variazioni di M non influenzano Y). Ruolo causale della moneta (aumenti di M aumentano P). N

12 Nota Il tasso di crescita di un prodotto tra due variabili (x e y) è uguale alla somma dei tassi di crescita delle variabili. Dx è la variazione di x. Dx/x è il suo tasso di crescita. Dy è la variazione di y. Dy/y è il suo tasso di crescita. D xy D D x y xy x y

13 Dai livelli ai tassi L identità (equazione quantitativa), in termini di variazioni, può essere riscritta come: DM DV DP DY M V P Y Definiamo come il tasso di inflazione: DP P Da cui risolvendo per si ottiene DM DY DV M Y V

14 L equazione degli scambi di Fisher Assumiamo che La velocità di circolazione della moneta sia costante (DV=0) Il reddito reale sia costante (DY=0) determinato del mercato dei fondi (Fisher) lavoro (Marshall) Segue che: Un aumento di del tasso di crescita della moneta implica un aumento del tasso di inflazione. Cosa ci ricorda???? DM M

15 Modello AD/AS Variazione della AD nel lungo periodo P LRAS Aumento dei prezzi Il reddito non varia P2 P1 AD 2 AD 1 Reddito naturale Y

16 La velocità della moneta è costante? Dati per gli Stati Uniti (velocità di M1 e M2) La teoria quantitativa può valere nel lungo periodo, ma non nel breve.

17 Esercizio Data la seguente domanda di moneta M D = 0.5 P Y N, a quanto ammonta la velocità di circolazione? Assumendo che il reddito naturale Y N sia 1 e che l offerta di moneta sia M S = 2, derivare il livello dei prezzi di equilibrio. Assumendo che l offerta di moneta aumenti del 5%, derivare la variazione percentuale dei prezzi (inflazione).

18 La domanda di moneta in Keynes Si domanda moneta per tre motivi, quindi: M D = M D T + M D P + M D S Domanda per transazioni M D T= f(y) con f (Y) > 0 Domanda precauzionale M D P = g(y) con g (Y)>0 Domanda speculativa M D S = h(i) con h (i)<0 Equilibrio (nota in Marshall: M S = M D (Y)) M S = M D T,P(Y) + M D S(i)

19 100 euro oggi vs. 100 euro domani Quanto valgono 100 euro oggi e quanto valgono domani? E indifferente essere pagati oggi oppure tra un anno (ammesso che comunque se pagati oggi non vogliamo spendere quella somma)? Se pagati oggi 100, non spendiamo, tra un anno abbiamo 100 (moneta = riserva di valore) Se pagati tra un anno, tra un anno abbiamo 100. Ma se i 100 che ci vengono dati oggi li mettiamo in banca (tasso 10% annuale) tra un anno abbiamo 110. Non è indifferente!!! 100 euro oggi valgono di più!!!

20 Capitalizzazione ed attualizzazione Sono indifferente tra essere pagato 100 oggi oppure tra un anno se tra un anno mi pagano 110 = 100 (1+i) = 100 (1+0.1) ovvero 100 tra un anno valgono 110. In generale x euro pagati oggi tra un anno valgono y=x (1+i) (capitalizzazione). 100 tra un anno invece quanto valgono oggi? Sappiamo che 110 =100 (1+i) nel valgono 100 oggi, ovvero 100 = 110 /(1+i). In generale x euro pagati tra un anno oggi valgono y=x /(1+i) (attualizzazione)

21 Interesse composto Quanto valgono 100 tra due anni? Primo anno 100(1+i) Secondo anno 100(1+i) (1+i) ricapitalizzazione Valgono 100(1+i)+100 (1+i) 2 = 100 [(1+i)+(1+i) 2 ] Quanto valgono oggi 100 pagati tra due anni? Valgono = 100 /(1+i)+100 /(1+i) 2 = 100 (1/(1+i) + 1/(1+i) 2 ) In generale VC = VA S t=1..n[(1+i) t ] e VA = VC S t=1..n[1/(1+i) t ] VC = valore di VA tra N anni, VA = VC oggi.

22 Prezzo di un titolo e tasso di interesse Un titolo mi da diritto ad ottenere tra un anno una cedola C (se investo 1 euro tra un anno mi saranno restituiti C euro). Quanto costa oggi? P B = VA(titolo) = C/(1+i) Relazione inversa tra prezzo di un titolo e tasso di interesse. Un titolo che mi da una cedola C per N anni? P B = VA(titolo) = C S t=1..n[1/(1+i) t ] Un titolo che mi da una cedola perpetua?

23 Il tasso di interesse critico Due attività moneta e titoli, con i seguenti rendimenti attesi R M e = 0 R T e = i + g e Dove g e = p e /p 1 = i/i e 1 Indifferenza tra detenere titoli o moneta: R M e = R T e 0 = i + i/i e 1 = i i e + i i e Risolviamo per i, tasso di interesse critico i c = i e /(1+i e ) nota che di c /di e >0

24 Scelta dell agente i-esimo Dato il tasso di interesse di mercato i e i c, che dipende dalle aspettative dell agente i-esimo circa il futuro tasso di interesse (futuro prezzo del titolo). Se i= i c allora R M e = R T e e l agente è indifferente a detenere titoli oppure moneta. Se i> i c allora R M e < R T e e l agente detiene solo titoli (si aspetta un aumento del prezzo dei titoli). Se i < i c allora R M e > R T e e l agente detiene solo moneta (si aspetta una riduzione del prezzo dei titoli).

25 M D dell agente i-esimo: Grafico

26 Sommando i consumatori Diversi agenti hanno diversi tassi critici. Trappola della liquidità. C è un limite inferiore ai livelli ammissibili del tasso di interesse. Quando nessuno è disposto a tenere titoli e tutti tengono in portafoglio qualsiasi quantità di moneta.

27 Equilibrio del mercato monetario M S =M D T,P(Y) + M D S(i)

28 Offerta di moneta Spostamento dell offerta di moneta, riduzione del tasso di interesse.

29 Offerta di moneta Spostamento dell offerta di moneta e la trappola della liquidità.

30 Domanda di moneta Spostamento della domanda di moneta Aspettative volatili M D instabile

31 Superamento della dicotomia neoclassica Neoclassici Il mercato dei fondi determina il tasso di interesse reale di equilibrio uguagliando domanda e offerta di risparmio. Dato il tasso di interesse reale si determina l equilibrio reale (reddito naturale). Dato il reddito naturale e la velocità della moneta, l offerta di moneta determina i prezzi (M S non ha effetti reali) S=I r Y N dato Y N P=vY N / M S con (M D =M S ) Con Keynes L equilibrio del mercato dei fondi non è indipendente dall equilibrio del mercato monetario, ma si devono determinare in modo simultaneo. Quindi il meccanismo neoclassico non funziona.

32 La teoria keynesiana Aspettative volatili M D instabile (fluttuazioni) L inserimento del tasso d interesse nella M D consente il superamento della dicotomia e neutralità neoclassica. Limiti: Stilizzata scelta di portafoglio Un solo tasso di interesse Confusione stock-flusso la moneta come fondo valore dipende dalla ricchezza non dal reddito.

33 Esercizi Data la seguente domanda di moneta M D = 0.5 P Y N, a quanto ammonta la velocità di circolazione? Assumendo che il reddito naturale Y N sia 1 e che l offerta di moneta sia M S = 2, derivare il livello dei prezzi di equilibrio. Assumendo che l offerta di moneta aumenti del 5%, derivare la variazione percentuale dei prezzi (inflazione).

34 Un approfondimento Assumiamo gli stock iniziali come dati e pari a zero (stock = flussi) ed i prezzi dei beni fissi (rigidi). Per semplicità normalizziamo i prezzi ad uno, P = 1, segue i = r (dove r tasso di interesse reale). Usiamo la notazione L per e M D. L = L T + L P + L S Piano dell approfondimento Deriviamo la relazione tra tasso di interesse e prezzo di un titolo Formalizziamo la domanda di moneta Keynesiana

35 Prezzo dei titoli e tasso di interesse Che relazione c è tra il prezzo dei titoli e il tasso di interesse (P b e r)? ESEMPIO 1 ( zero-coupon ): il titolo da diritto solo a un rimborso certo R b dopo in anno; quanto si è disposti a pagarlo oggi? Non più e non meno del suo valore attuale: P b R b 1 r Lo impone il meccanismo dell arbitraggio: Se P b > VA, nessuno vuol comprare il titolo e tutti vogliono venderlo; perciò B S > B D e, per la legge della domanda e dell offerta, segue DP b < 0 (fino a che P b = VA). Il contrario avviene quando P b < VA. In questo esempio c è una relazione inversa tra prezzo del titolo e tasso di interesse: dp b dr R b 1 r 2 0

36 La relazione inversa tra P b e r Vale anche per titoli diversi dallo zero-coupon. ESEMPIO 2 ( buono pluriennale ): il titolo dà diritto a una cedola costante c per T anni. Per il meccanismo dell arbitraggio vale sempre la condizione P b = VA, ossia P b c 1 r c 1 r 2 c R b 1 r T Anche qui emerge una chiara relazione inversa tra P b e r. ESEMPIO 3 ( titolo irredimibile o rendita perpetua ): esso dà diritto a una cedola costante c per sempre (e non verrà mai rimborsato). Il principio dell arbitraggio conduce al risultato: P b t 1 c 1 r t c r In cui la relazione inversa tra prezzo del titolo e tasso di interesse emerge in modo particolarmente semplice e trasparente.

37 L 0 Domanda di moneta per transazioni All inizio del mese una famiglia trattiene per le spese mensili la somma liquida L 0 che spende regolarmente un tanto al giorno (secondo il profilo lineare L(t)). La sua domanda di moneta per transazioni (quantità di moneta trattenuta in media) sarà L 0 /2. Il profilo temporale delle scorte liquide di un impresa cresce con le vendite e si riduce con i pagamenti (anche qui si può calcolare la media). L(t) A livello aggregato la domanda di moneta per transazioni del pubblico è una funzione crescente di Y (indicatore del livello delle transazioni). Scriveremo: L 0 /2 L T ky con k > t

38 Domanda di moneta precauzionale Può essere identificata, in un grafico col tempo in ascissa e i fondi liquidi in ordinata, come il livello minimo toccato da tali fondi, ossia dalla funzione L(t), nel corso del mese (la media dei fondi che eccedono il minimo è domanda di moneta per transazioni). Nel grafico i fondi liquidi diminuiscono nel corso del mese ma non si annullano; il loro andamento identifica, oltre alla domanda per transazioni L T, una domanda precauzionale L P. Le determinanti di questa domanda sono Y e r. Scriveremo: L 0 L(t) L P L P Y,r L T con L P Y 0 0 L P 1 t L P r 0

39 Moneta come alternativa ai titoli Si ha una domanda speculativa quando il pubblico trattiene moneta al posto dei titoli nel suo portafoglio (è misurata, come al solito, dalla giacenza media). Il costo di detenere moneta invece che titoli è misurato dal tasso di interesse. Esso rappresenta il prezzo della preferenza per la liquidità (Keynes), o anche, simmetricamente, il premio per la rinuncia alla liquidità. A livello micro, un singolo soggetto (uno speculatore) cambia i titoli del suo portafoglio in moneta quando prevede che il loro prezzo scenda; viceversa quando prevede che P b salga. Lo speculatore confronta il prezzo di mercato P b con quello che lui considera il livello normale P N : se osserva P b > P N allora vende i titoli (viceversa, compra i titoli se osserva P b < P N ).

40 Domanda di moneta speculativa A livello macro, se P b è alto, per la maggioranza degli speculatori si avrà P b > P N. Perciò la domanda di moneta speculativa del pubblico sarà alta. Se invece P b è basso, per la maggioranza degli speculatori si avrà P b < P N e la domanda di moneta speculativa del pubblico sarà bassa. Sintetizziamo tutto ciò nella funzione: L S = L( P b ) con L > 0 Data la relazione inversa tra prezzo dei titoli e tasso di interesse, possiamo scrivere: L S = L( r) con L < 0 Trappola della liquidità. C è un limite inferiore ai livelli ammissibili del tasso di interesse. È quello che si ha quando per tutti gli speculatori vale la condizione P b > P N : nessuno è disposto a tenere titoli e tutti propendono a tenere in portafoglio qualsiasi quantità di moneta.

41 Domanda e offerta di moneta Aggregando le tre componenti L T + L P + L S, si ottiene la funzione della domanda di moneta: L = L( Y, r) con L Y L 0 e con L Y r L 0. r Di solito assumeremo la specificazione lineare (ma imprecisa ) L( Y, r) = ky hr L offerta di moneta verrà assunta come un dato esogeno M M perché la banca centrale è in grado di controllarla. L offerta di moneta viene considerata una variabile di politica economica (politica monetaria).

42 La teoria keynesiana (preferenza liquidità) Aspettative volatili M D instabile (fluttuazioni) L inserimento del tasso d interesse nella M D consente il superamento della dicotomia e neutralità neoclassica. Limiti: Stilizzata scelta di portafoglio Un solo tasso di interesse Confusione stock-flusso la moneta come fondo valore dipende dalla ricchezza non dal reddito.

43 L approccio di portafoglio Incertezza sul tasso d interesse futuro Distribuzione di probabilità sui rendimenti Detenere titoli, anziché moneta comporta un rischio Rendimento del titolo: R e t+1 = i t + g e t+1 g e t+1 = (P e t+1 P t )/P t g e = Σp i g i con Σp i = 1 Rischio del titolo σ g = i p i (g i g e ) 2

44 Due attività Un semplice modello Un attività non rischiosa: la moneta (M) Un attività rischiosa: i titoli (B) La ricchezza (W) è quindi W= M+B = aw + bw = (a+b)w con a=m/w e b=b/w, a+b=1 Rendimento del portafoglio R e = ar e M + br e B R e M = 0 R e B = i + g e

45 Il rendimento del portafoglio Rendimento del portafoglio R e = ar e M + br e B = 0 + b(i + g e ) = b(i + g e ) Assumendo g e = 0, R e = b i

46 Rischio del portafoglio Rendimento atteso (media/varianza) E(R) = ar e M + br e B = br e B s 2 R b 2 s 2 g (s R bs g ) Rischio di portafoglio R e = i b R e = i (s R /s g ) = i (1/s g ) s R Nota (statistica) E(aX) = ax e E(aX+bY) = ax e + by e Var(aX) = a 2 Var(X) Var(aX+bY) = a 2 Var(X)+ b 2 Var(X) ab Cov(X,Y)

47 Rischio di portafoglio Rischio e rendimento R e = i (s R /s g ) = i (1/s g ) s R Due equazioni R e = ar e M + br e T = br e T = bi s R = b s g Che relazione c è tra rischio e rendimento? Ricavo b s R /s g e sostituisco in R e = bi Si ottiene la curva rischio rendimento R e = i (s R /s g )

48 La curva rischio rendimento R e = i (s R /s g ) = i (1/s g ) s R

49 Costruiamo il modello grafico Dati: i e s g Ad ogni rendimento atteso (R e ) corrisponde un rischio (s R ): Curva rischio rendimento: R e = i (1/s g ) s R Ad ogni rischio corrisponde un portafoglio (b) s R = b s g Fisso R e s R b Rappresentiamo in un grafico R e = i (1/s g ) s R in alto s R = b s g in basso

50 Rappresentazione grafica

51 Allocazione ottimale del portafoglio Rischio desiderato

52 Allocazione ottimale del portafoglio Rischio desiderato Portafoglio corrispondente

53 Spostamento del vincolo di bilancio

54 Spostamento del vincolo di bilancio

55 Spostamento del vincolo di bilancio Nota: Aumento del tasso di interesse = riduzione del prezzo del titolo. Nel grafico aumenta la domanda. L effetto sostituzione (sempre positivo) prevale sull effetto reddito. Se l effetto reddito è negativo (bene inferiore) questo potrebbe più che compensare l effetto sostituzione, in questo caso il titolo sarebbe un bene di Giffen (ossia un bene la cui domanda si riduce al diminuire del prezzo) Rivedere i concetti: Effetto reddito Effetto sostituzione Bene normale Bene inferiore Bene di Giffen

56 Spostamento del vincolo di bilancio Relazione inversa tra tasso di interesse e domanda di moneta.

57 Diverse preferenze

58 Soggetto amante del rischio Detiene solo titoli

59 La domanda di moneta in Tobin La moneta come riserva di valore La moneta è parte della ricchezza quindi la sua domanda dipende da un modello di scelta di allocazione della ricchezza che tiene conto del rendimento e del rischio. Elevata sostituibilità tra la moneta e le attività finanziarie.

60 Il modello di Markowitz Domanda e l offerta di attività finanziarie in funzione del rapporto rischio/rendimento da esse espresso. Un portafoglio efficiente = una combinazione di titoli che minimizza il rischio e massimizza il rendimento complessivo compensando gli andamenti asincroni dei singoli titoli. I titoli che compongono il portafoglio dovranno essere non correlati o, meglio, non perfettamente correlati.

61 Il modello di Markowitz Domanda e l offerta di attività finanziarie in funzione del rapporto rischio/rendimento da esse espresso. Un portafoglio efficiente = una combinazione di titoli Ma che questa minimizza è un altra il rischio storia. e massimizza il rendimento complessivo compensando gli andamenti asincroni dei singoli titoli. I titoli che compongono il portafoglio dovranno essere non correlati o, meglio, non perfettamente correlati.

62 Il ritorno della teoria quantitativa L'inflazione è sempre e dovunque un fenomeno monetario". Milton Friedman e Anna Schwartz, Monetary History of the United States

63 Innovazione di Keynes Innovazione: introduzione del tasso di interesse tra le variabili esplicative della domanda di moneta La velocità di circolazione della moneta non è costante (a differenza di quanto affermato dalla teoria monetaria neoclassica) Ciò implica (come vedremo quando analizzeremo i meccanismi di trasmissione della polisca monetaria) il superamento della dicotomia neoclassica.

64 L approccio di Friedman Friedman (premio Nobel 1976) ha cercato di contrastare tale conclusione proponendo una riconsiderazione della teoria monetaria neoclassica. Si riconduce la domanda di moneta alla domanda di una qualunque attività che offra un flusso di servizi. Il costo-opportunità del detenere moneta è, perciò, rappresentato dal flusso di servizi derivante dalla detenzione di attività alternative alla moneta.

65 Domanda di moneta di Friedman La domanda di moneta (M D ) dovrebbe essere analizzata nello stesso modo della domanda di ogni altro bene. M D = f(w,p M,P i,u) M D dipende dalla ricchezza (W) = vincolo di bilancio, dal suo prezzo (P M ), dal prezzo dei suoi sostituti più prossimi (P i ) e dalle preferenze dei soggetti (u)

66 La ricchezza Secondo Friedman la ricchezza dipende dal: reddito permanente (teoria del reddito permanente/ciclo vitale Friedman/Modigliani); capitale umano (ricchezza non liquida). Ricchezza complessiva: W= Y P /i + h Y P /i valore attuale del reddito permanente (di lungo periodo)

67 Reddito permanente Friedman/Modigliani Ricchezza Reddito Risparmio Consumo Dissaving Pensionamento The End

68 Il prezzo della moneta e delle alternative Moneta contro beni (come in Marshall) P M = 1/P Alternative obbligazioni e azioni Obbligazioni (rendimento R T ) Azioni (rendimento R K ) Attività reali (rendimento R A ) i i = R T + R K + R A

69 Rendimento delle obbligazioni Il tasso di rendimento delle obbligazioni può essere suddiviso in: tasso di interesse nominale, i T ; guadagni (o perdite) in conto capitale derivanti, al tempo t, da un aumento (da una diminuzione) del prezzo delle obbligazioni, (1/i T ) di T /dt Tasso di rendimento complessivo delle obbligazioni: R T = i T (1/i T ) di T /dt Nota segni: se di T /dt>0, il prezzo dell obbligazione si riduce.

70 Rendimento delle azioni Il tasso di rendimento delle azioni può essere suddiviso in: tasso d'interesse reale, i K, dato dal rapporto tra dividendi pagati e capitale investito; guadagni (o perdite) in conto capitale derivanti, al tempo t, da un aumento (da una diminuzione) del prezzo delle azioni, (1/i K ) di K /dt; le variazioni del prezzo delle azioni (titoli rappresentativi di "beni reali") che derivano da variazioni del livello generale dei prezzi, (1/P) dp/dt; R K = i K (1/i K ) di K /dt + (1/P) dp/dt

71 Chiarimento su rendimento delle azioni Perché il rendimento delle azioni dipende da (1/P) dp/dt: Possedere una azione significa possedere un pezzo dell impresa che l ha emessa ovvero un pezzo del suo capitale fisico (beni di investimento) In questo senso le azioni sono titoli rappresentativi di "beni reali il cui valore varia al variare dei prezzi Il rendimento delle azioni quindi varierà al variare del livello generale dei prezzi, (1/P) dp/dt; i K (1/i K ) di K /dt + (1/P) dp/dt Rivedere la relazione tra variabili reali e nominali

72 Rendimento attività reali Il tasso di rendimento dei beni reali (ad esempio immobili): Servizio dei beni (non monetizzabile, assunto costante); Variazione del loro valore (prezzo dei beni). Tasso di rendimento complessivo delle attività reali: R A = (1/P) dp/dt

73 Approfondimento sui rendimenti L arbitraggio dovrebbe uguagliare i rendimenti delle diverse attività finanziarie: R K =R T, ovvero i K (1/i K )di K /dt + (1/P) dp/dt = i T (1/i T )di T /df Ovvero se i tassi sono stabili (o co-variano) i K + (1/P) dp/dt = i T Il tasso di interesse reale delle azioni è uguale a quello nominale meno il rendimento delle attività reali (variazione dei prezzi) i K = i T (1/P) dp/dt

74 Domanda di moneta in termini semplificati M D = f(w,p M,P i,u) diventa: M D = f(h, Y P, 1/P, i K, i T, (1/P) dp/dt, u) Una variazione della quantità di moneta ha effetti su M D tramite due canali Non solo causa una variazione dei tassi d interesse, via aggiustamento di portafoglio, come in Keynes/Tobin, effetto indiretto sulla spesa Ma comporta direttamente anche una variazione della domanda di attività reali e beni di consumo durevoli, ossia si traduce direttamente in spesa

75 Friedman vs. Keynes Mentre in Keynes la moneta è sostituibile solo con attività finanziarie, in Friedman essa presenta un elevato grado di sostituibilità sia con le attività reali che con quelle finanziarie. Un aumento dell'offerta di moneta dà luogo non solo ad aggiustamenti del portafoglio finanziario e quindi ad una diminuzione dei tassi di interesse, ma anche ad un'accresciuta domanda di beni reali. Viene ristabilito il nesso causale tra moneta e reddito nominale presente nell'equazione di Cambridge.

76 Il modello di Baumol-Tobin Approccio micro (I precedenti approcci erano invece macro) Notazione: Y = spesa totale, effettuata in modo graduale durante l anno i = tasso di interesse sul conto risparmi N = numero delle volte che l agente va in banca a ritirare contante F =costo di ogni visita alla banca

77 Una volta in banca Moneta detenuta Y N = 1 Media = Y/ 2 1 t

78 I due volte in banca Moneta detenuta Y N = 2 Y/ 2 Media = Y/ 4 1/2 1 t

79 Tre volte in banca Moneta detenuta Y N = 3 Y/ 3 Media = Y/ 6 1/3 2/3 1 t

80 In generale, la quantità di moneta detenuta in media = Y/2N Tasso di interesse perso = i (Y/2N ) Costo di N visite alla banca = F N Quindi, Scelta ottimale Dati Y, i, e F, l agente sceglierà N in modo da minimizzare il costo totale (total cost)

81 Costi vs. benefici

La domanda di moneta

La domanda di moneta Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria La domanda di moneta (quarta parte) Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it Il ritorno della teoria

Dettagli

32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata

32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata 32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata 1 La domanda aggregata è influenzata da molti fattori, inclusi i desideri di spesa delle famiglie e delle imprese Quando i desideri

Dettagli

La domanda di moneta

La domanda di moneta Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria La domanda di moneta (terza parte) Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it La teoria keynesiana (preferenza

Dettagli

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 4

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 4 Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 4 La domanda di moneta Come allocare la ricchezza finanziaria risparmiata? La moneta può essere usata per transazioni, ma non paga interessi.

Dettagli

Macroeconomia. Equilibrio di breve e medio periodo: Modello As - Ad. Esercitazione del 13.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.

Macroeconomia. Equilibrio di breve e medio periodo: Modello As - Ad. Esercitazione del 13.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott. Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza Corso di Laurea in ECONOMIA Macroeconomia Equilibrio di breve e medio periodo: Modello As - Ad Esercitazione del 13.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

Ripasso Macroeconomia. Economia del territorio e dello sviluppo

Ripasso Macroeconomia. Economia del territorio e dello sviluppo Ripasso Macroeconomia Economia del territorio e dello sviluppo Principali variabili macroeconomiche PIL reale, PIL nominale e PIL pro capite Tasso di disoccupazione Tasso di inflazione PIL: produzione

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

Test ingresso lauree magistrali_fin

Test ingresso lauree magistrali_fin Test ingresso lauree magistrali_fin 1. Determinare quale punto appartiene alla curva di equazione a. (4, 0) (2, 2) (1, 3) nessuna delle precedenti risposte è corretta 2. Il profitto economico: a. è dato

Dettagli

Domanda individuale e domanda di mercato (Frank, Capitolo 4)

Domanda individuale e domanda di mercato (Frank, Capitolo 4) Domanda individuale e domanda di mercato (Frank, Capitolo 4) GLI EFFETTI DELLE VARIAZIONI DI PREZZO: CURVE PREZZO CONSUMO La curva prezzo-consumo per l abitazione rappresenta i panieri ottimali corrispondenti

Dettagli

Capitolo IV. I mercati finanziari

Capitolo IV. I mercati finanziari Capitolo IV. I mercati finanziari Che cosa studieremo in questa lezione? La domanda di moneta La determinazione del tasso di interesse nell ipotesi che l offerta di moneta sia sotto il controllo della

Dettagli

ECONOMIA POLITICA SOLUZIONI ESAME. Prof. Paolo Guerrieri 9 luglio 2012

ECONOMIA POLITICA SOLUZIONI ESAME. Prof. Paolo Guerrieri 9 luglio 2012 ECONOMIA POLITICA SOLUZIONI ESAME Prof. Paolo Guerrieri 9 luglio 2012 Domanda 1 a) Movimento lungo la curva perché l IPC è come il deflatore del PIL ovvero una misura del livello generale dei prezzi b)

Dettagli

La domanda di mercato: surplus del consumatore; Elasticità della domanda

La domanda di mercato: surplus del consumatore; Elasticità della domanda La domanda di mercato: surplus del consumatore; Elasticità della domanda ELASTICITA ε L elasticità diretta della domanda rispetto al prezzo è una misura della reattività della domanda di un bene a variazioni

Dettagli

Macroeconomia a. a. 2014-15 Luca Deidda e-mail: deidda@uniss.it. Economia aperta nel breve periodo e Aree valutarie

Macroeconomia a. a. 2014-15 Luca Deidda e-mail: deidda@uniss.it. Economia aperta nel breve periodo e Aree valutarie Macroeconomia a. a. 2014-15 Luca Deidda e-mail: deidda@uniss.it Economia aperta nel breve periodo e Aree valutarie 0 Obiettivi Modello di breve periodo per un economia aperta, ripasso: Tassi di cambio

Dettagli

ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CICLO ECONOMICO

ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CICLO ECONOMICO Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2009/2010 ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CICLO ECONOMICO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@univpm.it

Dettagli

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 4 Moneta, Modello IS-LM e Stabilizzazione Soluzioni

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 4 Moneta, Modello IS-LM e Stabilizzazione Soluzioni Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 4 Moneta, Modello IS-LM e Stabilizzazione Soluzioni Daria Vigani Maggio 205. In un economia senza banche un individuo con un reddito di 75000eè caratterizzato

Dettagli

ECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA (Docente: Prof. Ing. Donato Morea) Microeconomia Esercitazione n. 1 - I FONDAMENTI DI DOMANDA E DI OFFERTA

ECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA (Docente: Prof. Ing. Donato Morea) Microeconomia Esercitazione n. 1 - I FONDAMENTI DI DOMANDA E DI OFFERTA ESERCIZIO n. 1 - Equilibrio di mercato e spostamenti delle curve di domanda e di offerta La quantità domandata di un certo bene è descritta dalla seguente funzione: p (D) mentre la quantità offerta è descritta

Dettagli

MICROECONOMIA La teoria della domanda. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza

MICROECONOMIA La teoria della domanda. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza MICROECONOMIA La teoria della domanda Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza 1 Dalla scelta ottimale per il consumatore, si ha che la quantità domandata del bene A è data da Q a = D (P a,p b,r)

Dettagli

Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11)

Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO In economia tradizionalmente si assume che l obiettivo principale dell impresa sia la massimizzazione del profitto Il profitto economico

Dettagli

Il modello AD-AS. macroeconomia (clamm), a.a

Il modello AD-AS. macroeconomia (clamm), a.a Il modello AD-AS macroeconomia (clamm), a.a. 2013-2014 Contenuto Il Modello La curva di domanda aggregata La curva di offerta aggregata Equilibrio macroeconomico Equilibrio di medio periodo Breve periodo

Dettagli

I principali temi della Macroeconomia

I principali temi della Macroeconomia I principali temi della Macroeconomia Oggetto della macroeconomia La Macroeconomia si occupa del comportamento di grandi aggregati di soggetti (i consumatori, le imprese, lo Stato, ecc.) e studia l impatto

Dettagli

Lezione 12 Il problema dell impresa: La ricerca del massimo profitto e l offerta

Lezione 12 Il problema dell impresa: La ricerca del massimo profitto e l offerta Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 12 Il problema dell impresa: La ricerca del massimo profitto e l offerta Facoltà di Scienze della Comunicazione Università

Dettagli

Lavoro Quantità. si determinino prodotto marginale e medio del fattore lavoro.

Lavoro Quantità. si determinino prodotto marginale e medio del fattore lavoro. Microeconomia, Esercitazione 3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 Produzione/1 Data una certa tecnologia di produzione definita solo nell input lavoro (o, in alternativa,

Dettagli

Macroeconomia: la visione. Cap.16

Macroeconomia: la visione. Cap.16 Macroeconomia: la visione d insieme del sistema economico Cap.16 Macroeconomia studio dei fenomeni che riguardano il sistema economico nel suo complesso e le politiche adottate dallo Stato per cercare

Dettagli

Macroeconomia. Equilibrio in Economia Aperta. Esercitazione del 27.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa Gessica Vella)

Macroeconomia. Equilibrio in Economia Aperta. Esercitazione del 27.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa Gessica Vella) Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza Corso di Laurea in ECONOMIA Esercizio 1 Macroeconomia Equilibrio in Economia Aperta Esercitazione del 27.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa Gessica

Dettagli

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA PRIMA SETTIMANA

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA PRIMA SETTIMANA Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA PRIMA SETTIMANA ALCUNE PREMESSE Cosa e la microeconomia? E la disciplina che studia

Dettagli

Sommario. Estrapolare la curva di domanda. Domanda individuale e di mercato. Domanda Individuale. Effetto Reddito e Effetto di Sostituzione

Sommario. Estrapolare la curva di domanda. Domanda individuale e di mercato. Domanda Individuale. Effetto Reddito e Effetto di Sostituzione Sommario Domanda individuale e di mercato Domanda Individuale Effetto Reddito e Effetto di Sostituzione Domanda di mercato Surplus o rendita del consumatore Estrapolare la curva di domanda Estrapolare

Dettagli

Lo Stato può influire sul livello del reddito in maniera diretta: oppure in maniera indiretta influenzando la domanda di

Lo Stato può influire sul livello del reddito in maniera diretta: oppure in maniera indiretta influenzando la domanda di Lo Stato può influire sul livello del reddito in maniera diretta: 1. con una variazione della SPESA PUBBLICA oppure in maniera indiretta influenzando la domanda di beni di consumo delle famiglie attraverso:

Dettagli

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

OFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L

OFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L 1 OFFERTA DI LAVORO Supponiamo che il consumatore abbia inizialmente un reddito monetario M, sia che lavori o no: potrebbe trattarsi di un reddito da investimenti, di donazioni familiari, o altro. Definiamo

Dettagli

VALORE PIÙ CONVENIENTE DEL RENDIMENTO

VALORE PIÙ CONVENIENTE DEL RENDIMENTO VALORE PIÙ CONVENIENTE DEL RENDIENTO In una macchina elettrica ad un rendimento più elevato corrisponde un minor valore delle perdite e quindi un risparmio nelle spese di esercizio (in quanto minori risultano

Dettagli

Spesa e produzione nel breve periodo: il modello reddito-spesa A.A

Spesa e produzione nel breve periodo: il modello reddito-spesa A.A Spesa e produzione nel breve periodo: il modello reddito-spesa A.A. 2014-2015 Introduzione Keynes sostiene che una spesa aggregata insufficiente possa portare alla recessione e che le politiche pubbliche

Dettagli

Il Mercato del Lavoro. determiniamo l equilibrio nel mercato del lavoro e il tasso naturale di disoccupazione

Il Mercato del Lavoro. determiniamo l equilibrio nel mercato del lavoro e il tasso naturale di disoccupazione Il Mercato del Lavoro In questa lezione: definiamo i concetti di disoccupazione, occupazione, forza lavoro determiniamo il funzionamento del mercato del lavoro determiniamo l equilibrio nel mercato del

Dettagli

FUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3)

FUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3) FUNZIONE DI UTILITÀ CURVE DI INDIFFERENZA (Cap. 3) Consideriamo un agente che deve scegliere un paniere di consumo fra quelli economicamente ammissibili, posto che i beni di consumo disponibili sono solo

Dettagli

STRUTTURA DEL CORSO 1.3.

STRUTTURA DEL CORSO 1.3. Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TSAF) CORSO DI LAURA IN TCNOLOGI FORSTALI AMBINTALI ISTITUZIONI DI CONOMIA AGRARIA, FORSTAL AMBINTAL lena Pisani elena.pisani@unipd.it tel. 49-827274 STRUTTURA

Dettagli

STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO

STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELL ATTIVITA ECONOMICA STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO Principio della domanda effettiva Offerta elastica Prezzi fissi Non pieno utilizzo della capacità

Dettagli

differiticerti.notebook November 25, 2010 nov 6 17.29 nov 6 17.36 nov 6 18.55 Problemi con effetti differiti

differiticerti.notebook November 25, 2010 nov 6 17.29 nov 6 17.36 nov 6 18.55 Problemi con effetti differiti Problemi con effetti differiti sono quelli per i quali tra il momento di sostentamento dei costi ed il momento di realizzo dei ricavi intercorre un certo lasso di tempo. Nei casi in cui il vantaggio è

Dettagli

Lezione 3: Il problema del consumatore:

Lezione 3: Il problema del consumatore: Corso di Economica Politica prof. S.Papa Lezione 3: Il problema del consumatore: scelta ottimale Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Lucidi liberamente tratti dai lucidi del prof. Rodano

Dettagli

La Politica Economica in Economia Aperta

La Politica Economica in Economia Aperta La Politica Economica in Economia Aperta In questa lezione: Studiamo l equilibrio in economia aperta. Studiamo gli effetti di shock esterni sulla produzione e sulla bilancia commerciale. Studiamo gli effetti

Dettagli

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: costanti@uniroma3.it

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: costanti@uniroma3.it ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it LA MICROECONOMIA LO STUDIO DEL COMPORTAMENTO DEI SINGOLI AGENTI IN UN SISTEMA ECONOMICO Economia

Dettagli

Gli Obiettivi della Politica Monetaria

Gli Obiettivi della Politica Monetaria Gli Obiettivi della Politica Monetaria Obiettivi Finali delle Banche Centrali Gli obiettivi delle banche centrali sono cambiati nel corso del tempo. La Federal Reserve ha come obiettivi il controllo della

Dettagli

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: costanti@uniroma3.it

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: costanti@uniroma3.it ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it LA MICROECONOMIA LO STUDIO DEL COMPORTAMENTO DEI SINGOLI AGENTI IN UN SISTEMA ECONOMICO Economia

Dettagli

Il tasso di disoccupazione: confronti internazionali

Il tasso di disoccupazione: confronti internazionali Il tasso di disoccupazione: confronti internazionali Andamento della disoccupazione - Il caso statunitense - Euro area Italy United States Japan United Kingdom 12.00 10.00 8.00 6.00 4.00 2.00 0.00 1997

Dettagli

LIUC Istituzioni di Economia. Domande relative al capitolo 2 di KW

LIUC Istituzioni di Economia. Domande relative al capitolo 2 di KW Domande relative al capitolo 2 di KW 1. Quale delle seguenti è un affermazione normativa? a. Un italiano su tre possiede un telefono cellulare. b. I prezzi dei telefoni cellulari sono diminuiti in termini

Dettagli

Mercati dei fattori produttivi (Frank, Capitolo 14)

Mercati dei fattori produttivi (Frank, Capitolo 14) Mercati dei fattori produttivi (Frank, Capitolo 14) LA DOMANDA DI LAVORO DI BREVE PERIODO PER UN IMPRESA IN CONCORRENZA PERFETTA Si è visto in che modo la massimizzazione del profitto guidi le scelte dell

Dettagli

Lezione 6: Utilità marginale. Effetto reddito e Effetto sostituzione

Lezione 6: Utilità marginale. Effetto reddito e Effetto sostituzione Corso di Economica Politica prof. S. Papa Lezione 6: Utilità marginale. Effetto reddito e Effetto sostituzione Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Lucidi liberamente tratti dai lucidi del

Dettagli

Argomenti trattati. Capitolo 7. Introduzione a rischio, rendimento e costo opportunità del capitale. Il mercato dei capitali: un secolo di storia

Argomenti trattati. Capitolo 7. Introduzione a rischio, rendimento e costo opportunità del capitale. Il mercato dei capitali: un secolo di storia Capitolo 7 Principi di Finanza aziendale 5/ed Richard A. Brealey, Stewart C. Myers, Franklin Allen, Sandro Sandri Introduzione a rischio, rendimento e costo opportunità del capitale Lucidi di Matthew Will

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. a cura della FONDAZIONE ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI

CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. a cura della FONDAZIONE ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI OSSERVATORIO ECONOMICO IRDCEC OTTOBRE 2013 - GRAFICI a cura della FONDAZIONE ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI

Dettagli

Lezione 2 continua La storia della macroeconomia

Lezione 2 continua La storia della macroeconomia Lezione 2 continua La storia della macroeconomia (Cap. 27 edizione 2009) Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia Prof. Alessandro Flamini, Università di Pavia 1. Keynes e la Grande

Dettagli

Imposte ed efficienza. La perdita di efficienza associata alla tassazione

Imposte ed efficienza. La perdita di efficienza associata alla tassazione Imposte ed efficienza La perdita di efficienza associata alla tassazione Confronto tra imposte ed effetti economici Imposta proporzionale sul salario Imposta proporzionale sul salario Supponiamo che venga

Dettagli

ECONOMIA DEI SISTEMI PRODUTTIVI

ECONOMIA DEI SISTEMI PRODUTTIVI FACOLTA DI INGEGNERIA ECONOMIA DEI SISTEMI PRODUTTIVI ESERCIZI SVOLTI IN AULA A.A. 2010-2011 DOCENTE: Francesca Iacobone ASSISTENTE ALLA DIDATTICA: Andrea Maresca RICHIAMI DI TEORIA I richiami di teoria

Dettagli

CAPITOLO 2. PENSARE DA ECONOMISTI. 1 modello: flusso circolare del reddito (figura 2.1) PIANO DEL CORSO

CAPITOLO 2. PENSARE DA ECONOMISTI. 1 modello: flusso circolare del reddito (figura 2.1) PIANO DEL CORSO CAPITOLO 2. PENSARE DA ECONOMISTI Metodo scientifico, astrazione, ipotesi Scienze sociali, scienze esatte Modelli economici: 1 modello: flusso circolare del reddito (figura 2.1) Analisi positiva e analisi

Dettagli

SCIENZA DELLE FINANZE A.A Esercitazione IVA e IRAP TESTO e SOLUZIONI

SCIENZA DELLE FINANZE A.A Esercitazione IVA e IRAP TESTO e SOLUZIONI SCIENZA DELLE FINANZE A.A. 2013-2014 Esercitazione IVA e IRAP TESTO e SOLUZIONI Esercizio 1 Si consideri la seguente situazione: - l impresa A vende all'impresa B un bene intermedio, che ha prodotto utilizzando

Dettagli

RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO

RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it

Dettagli

Corso di InvestmentBanking & RealEstate Finance. 20 febbraio 2012 Lara Maini

Corso di InvestmentBanking & RealEstate Finance. 20 febbraio 2012 Lara Maini Corso di InvestmentBanking & RealEstate Finance 20 febbraio 2012 Lara Maini Il capitale economico Valutazione di funzionamento; Valutazione di liquidazione; Valutazione di cessione o di trasferimento (operazioni

Dettagli

La gestione dei propri risparmi Controllare il rischio di liquidità I mercati monetari. Imola, 29 marzo 2016 Luciano Messori

La gestione dei propri risparmi Controllare il rischio di liquidità I mercati monetari. Imola, 29 marzo 2016 Luciano Messori La gestione dei propri risparmi Controllare il rischio di liquidità I mercati monetari Imola, 29 marzo 2016 Luciano Messori Di cosa ci occupiamo oggi Buoni Ordinari del Tesoro; Pronti contro termine; Certificati

Dettagli

Capitolo 6 Economia dell informazione e scelta in condizioni di incertezza

Capitolo 6 Economia dell informazione e scelta in condizioni di incertezza Capitolo 6 Economia dell informazione e scelta in condizioni di incertezza COSA ABBIAMO FATTO FINORA Concetti introduttivi della microeconomia Teoria della scelta razionale del consumatore in condizioni

Dettagli

Domanda e Offerta. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Domanda e Offerta. G. Pignataro Microeconomia SPOSI Domanda e Offerta Domanda e Offerta Il meccanismo di mercato Variazioni dell equilibrio di mercato Elasticità della domanda e dell offerta Elasticità di breve e di lungo periodo 1 Domanda e offerta La

Dettagli

Il primo ruolo che può essere attribuito alla moneta è quello di intermediario dello scambio.

Il primo ruolo che può essere attribuito alla moneta è quello di intermediario dello scambio. Il primo ruolo che può essere attribuito alla moneta è quello di intermediario dello scambio. Da questo punto di vista la moneta non avrebbe alcun ruolo attivo nei sistemi economico ma servirebbe solo

Dettagli

Economia Applicata ai sistemi produttivi Lezione I Maria Luisa Venuta 1

Economia Applicata ai sistemi produttivi Lezione I Maria Luisa Venuta 1 Economia Applicata ai sistemi produttivi 22.04.05 Lezione I Maria Luisa Venuta 1 Schema della lezione di oggi Introduzione breve presentazione Il mercato: 1. costruzione di un modello 2. Ottimizzazione

Dettagli

Blanchard, Macroeconomia, Il Mulino 2009 Capitolo II. Un viaggio attraverso il libro. Un viaggio attraverso il libro

Blanchard, Macroeconomia, Il Mulino 2009 Capitolo II. Un viaggio attraverso il libro. Un viaggio attraverso il libro Capitolo II. Un viaggio attraverso il libro 1.1. Pil: produzione e reddito La misura della produzione aggregata nella contabilità nazionale è chiamata prodotto interno lordo, o Pil. Esistono tre modi equivalenti

Dettagli

Elenco dettagliato degli argomenti da preparare per l esame

Elenco dettagliato degli argomenti da preparare per l esame Università dell Insubria Facoltà di Giurisprudenza A.A. 007-08 Corso di Economia politica Prof. E. Bellino PROGRAMMA DEL CORSO SVOLTO NELL A.A. 007-08 Libro di testo adottato: Terenzio Cozzi Stefano Zamagni,

Dettagli

La gestione dei propri risparmi - I mercati azionari. Imola, 12 aprile 2016 Luciano Messori

La gestione dei propri risparmi - I mercati azionari. Imola, 12 aprile 2016 Luciano Messori La gestione dei propri risparmi - I mercati azionari Imola, 12 aprile 2016 Luciano Messori Fondo interbancario di tutela dei depositi Art 96-bis del Testo Unico Bancario: «Sono ammessi al rimborso i crediti

Dettagli

Inflazione. Inflazione: uno dei principali problemi delle economie industrializzate. aumento generalizzato dei prezzi dei beni.

Inflazione. Inflazione: uno dei principali problemi delle economie industrializzate. aumento generalizzato dei prezzi dei beni. Inflazione Inflazione: uno dei principali problemi delle economie industrializzate. Definizione: aumento generalizzato dei prezzi dei beni. Secondo i Monetaristi: inflazione dovuta ad un aumento eccessivo

Dettagli

Lezioni di Microeconomia

Lezioni di Microeconomia Lezioni di Microeconomia Lezione 7 Teoria dell impresa Lezione 7: Teoria dell impresa Slide 1 Il concetto di funzione di produzione Il processo di produzione Combinazione di fattori produttivi (input)

Dettagli

Economia Aziendale. Modelli e misure: il bilancio. Lezione 13

Economia Aziendale. Modelli e misure: il bilancio. Lezione 13 Economia Aziendale Modelli e misure: il bilancio Lezione 13 Capitale di funzionamento e risultato di periodo Prof. Paolo Di Marco Il patrimonio Insieme dei beni economici a disposizione di diritto e di

Dettagli

Economia monetaria e creditizia. Slide 4

Economia monetaria e creditizia. Slide 4 Economia monetaria e creditizia Slide 4 Le teorie diverse che spiegano come di determina la domanda di moneta possono essere ricondotte alle due funzioni di mezzo di pagamento e di riserva di valore la

Dettagli

Corso di Economia degli Intermediari Finanziari

Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Corso di Economia degli Intermediari Finanziari La valutazione degli investimenti Indice Introduzione I criteri tradizionali di valutazione degli investimenti I criteri finanziari di valutazione degli

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI. Part I. 1. Esercizio: Ripasso IS LM. Facoltà di Economia POLITICA ECONOMICA (N.O. - 10 crediti) (RELATIVI AL 1 MODULO) 1.1.

ESERCIZI SVOLTI. Part I. 1. Esercizio: Ripasso IS LM. Facoltà di Economia POLITICA ECONOMICA (N.O. - 10 crediti) (RELATIVI AL 1 MODULO) 1.1. Facoltà di Economia POLITICA ECONOMICA (N.O. - 10 crediti) Part I ESERCIZI SVOLTI (RELATIVI AL 1 MODULO) 1. Esercizio: Ripasso IS LM 1.1. Domande: Se 4G > O aumento spesa pubblica usando IS LM: - come

Dettagli

UD 10.3. L alternativa di breve periodo tra inflazione e disoccupazione

UD 10.3. L alternativa di breve periodo tra inflazione e disoccupazione UD 10.3. L alternativa di breve periodo tra e Inquadramento generale Questa unità conclusiva della macroeconomia si occupa della relazione che esiste tra due indicatori di cruciale importanza per il sistema

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA 25.07.11 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA 25.07.11 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DI MACROECONOMIA 25.07.11 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B Ω C Ω D Ω 5) A Ω B Ω C Ω D Ω

Dettagli

Economia Politica H-Z Lezione 18

Economia Politica H-Z Lezione 18 Economia Politica H-Z Lezione 18 Sergio Vergalli vergalli@eco.unibs.it Sergio Vergalli - Lezione 4 1 Capitolo XX. Stagnazioni e Depressioni Vergalli - Eco Pol II HZ 1. Disinflazione, deflazione, trappola

Dettagli

+ 1 p = MC. Il costo marginale nel caso proposto dall esercizio è pari a zero. L equazione 6.3 può quindi essere scritta:

+ 1 p = MC. Il costo marginale nel caso proposto dall esercizio è pari a zero. L equazione 6.3 può quindi essere scritta: Esercizio 6.1 Dall equazione 6.3 del testo sappiamo che il massimo profitto dell impresa si ottiene quando il valore dell inverso dell elasticità della (( domanda ) al prezzo ) più uno moltiplicato per

Dettagli

Capitolo 6. Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto

Capitolo 6. Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto Capitolo 6 Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto Per raggiungere l'obiettivo del massimo profitto, le imprese devono risolvere una serie di problemi. Dove produrre? Quanti

Dettagli

LA STABILITA DEI PREZZI. Anno scolastico 2015-16

LA STABILITA DEI PREZZI. Anno scolastico 2015-16 LA STABILITA DEI PREZZI Anno scolastico 2015-16 1 SOMMARIO Stabilità dei prezzi, inflazione e deflazione Prezzi relativi e prezzi monetari I fattori che determinano l evoluzione dei prezzi La politica

Dettagli

APPROFONDIMENTI DI MACROECONOMIA

APPROFONDIMENTI DI MACROECONOMIA APPROFONDIMENTI DI MACROECONOMIA PROF. ANNAMARIA VARIATO A.A. 2009 2010 SOTTOPERIODO II QUESITI DI AUTOVALUTAZIONE IL CONTESTO ATTUALE Per i quesiti fare riferimento al sottoperiodo precedente. ASPETTATIVE

Dettagli

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014 1. IL QUADRO MACROECONOMICO L attività economica mondiale nel primo trimestre del 2014 è cresciuta ad un ritmo graduale, subendo un lieve indebolimento

Dettagli

ESERCIZI DI MICROECONOMIA

ESERCIZI DI MICROECONOMIA ESERCIZIO 1 - Equilibrio di mercato e spostamenti delle curve di domanda e di offerta La quantità domandata di un certo bene è descritta dalla funzione: p (D) mentre la quantità offerta è descritta dalla

Dettagli

I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10)

I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10) I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10) COSTI Per poter realizzare la produzione l impresa sostiene dei costi Si tratta di scegliere la combinazione ottimale dei fattori produttivi per l impresa È bene

Dettagli

ECONOMIA MONETARIA (parte generale) Prof. Guido Ascari LEZIONE 9-109

ECONOMIA MONETARIA (parte generale) Prof. Guido Ascari LEZIONE 9-109 ECONOMIA MONETARIA (parte generale) Prof. Guido Ascari Anno 2006-2007 2007 LEZIONE 9-109 ANALISI EMPIRICA DEL MECCANISMO DI TRASMISSIONE DELLA POLITICA MONETARIA MECCANISMO DI TRASMISSIONE (Teoria Walrasiana)

Dettagli

Esercitazioni di statistica

Esercitazioni di statistica Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni

Dettagli

Il mercato e i modelli microeconomici

Il mercato e i modelli microeconomici Il mercato e i modelli microeconomici La microeconomia si preoccupa di spiegare gli equilibri di mercato partendo dal comportamento dei singoli consumatori ed imprese L analisi procede costruento MODELLI:

Dettagli

NOTE DI MATEMATICA APPLICATA ALL ECONOMIA

NOTE DI MATEMATICA APPLICATA ALL ECONOMIA NOTE DI MATEMATICA APPLICATA ALL ECONOMIA «[ ] lo scopo dell analisi infinitesimale è quello di fare acquisire strumenti di calcolo atti alla ricerca ottimale di funzioni vincolate, soprattutto di natura

Dettagli

Introduzione. Il bene salute. La domanda di prestazioni sanitarie. Il modello di Grossman Critiche al modello di Grossman

Introduzione. Il bene salute. La domanda di prestazioni sanitarie. Il modello di Grossman Critiche al modello di Grossman Introduzione NB: Questi lucidi presentano solo parzialmente gli argomenti trattati ttati in classe. In particolare non contengono i modelli economici per i quali si rinvia direttamente te al libro di testo

Dettagli

MD 10. Le fluttuazioni economiche di breve periodo

MD 10. Le fluttuazioni economiche di breve periodo MD 1. Le fluttuazioni economiche di breve periodo Sinora abbiamo concentrato il nostro studio della macroeconomia sul funzionamento del sistema economico nel lungo periodo. In questo ultimo modulo del

Dettagli

QUARTA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA

QUARTA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA QUARTA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA ) Considerate la seguente versione numerica del modello -LM: C = 400 + 0,5 d I = 700-4.000i + 0, G = 00 T = 00 M d /P = 0,5-7.500i M s /P = 500 a) Calcolate i valori

Dettagli

TASSAZIONE DELLE ATTIVITA FINANZIARIE

TASSAZIONE DELLE ATTIVITA FINANZIARIE TASSAZIONE DELLE ATTIVITA FINANZIARIE PROBLEMI TRADIZIONALI Difficoltà di accertamento Tutela del risparmio Problemi PROBLEMI LEGATI A INTEGRAZIONE INT.MKT CAP. Difficoltà di accertamento redditi esteri

Dettagli

Corso di Estimo Stima dei fondi rustici

Corso di Estimo Stima dei fondi rustici Corso di Estimo Stima dei fondi rustici Corso di Scienze e Tecnologie Agrarie Che cosa stimiamo? Per stima di un fondo rustico non si intende solo la stima del valore dell insieme dei terreni ma anche

Dettagli

ESAME 13 Gennaio 2011

ESAME 13 Gennaio 2011 ESAME 13 Gennaio 2011 Esercizio 1. Si consideri un operazione finanziaria che ha valore x 0 = 120 in t 0 = 0 e restituisce x 1 = 135 all istante t. Supponendo che l operazione in esame sia soggetta ad

Dettagli

Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA.

Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA. Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi

Dettagli

Fluttuazioni economiche di breve periodo: domanda e offerta aggregata

Fluttuazioni economiche di breve periodo: domanda e offerta aggregata Fluttuazioni economiche di breve periodo: domanda e offerta aggregata Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 33 La crescita economica nelle fasi del

Dettagli

Esercizio assegnato in data 28 novembre

Esercizio assegnato in data 28 novembre Esercizio assegnato in data 28 novembre Un commerciante all ingrosso acquista articoli da regalo a 10 al pezzo. Su tutta la merce acquistata, ottiene uno sconto del 10% sul prezzo d acquisto, se ordina

Dettagli

In che quantità verrà acquistato un bene?

In che quantità verrà acquistato un bene? In che quantità verrà acquistato un bene? LEGGE DELLA DOMANDA Se il prezzo aumenta, la quantità domandata diminuisce Se il prezzo diminuisce, la quantità domandata aumenta L entità di tale aumento o diminuzione

Dettagli

Indice P A R T E Introduzione P A R T E La crescita economica e il lato dell offerta

Indice P A R T E Introduzione P A R T E La crescita economica e il lato dell offerta Indice 1 Introduzione 2 La crescita economica e il lato dell offerta 1 Che cos è la macroeconomia? 1.1 Di cosa si occupa la macroeconomia? 3 1.2 E quella definizione? 6 1.3 La differenza tra macroeconomia

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro - 1 Abbiamo visto le conseguenze dell equilibrio in un unico mercato del lavoro concorrenziale (es. efficienza). Ma una economia

Dettagli

MERCATO, DOMANDA E OFFERTA

MERCATO, DOMANDA E OFFERTA MERCATO, DOMANDA E OFFERTA LO SCAMBIO I soggetti che operano nel SISTEMA ECONOMICO, sono strettamente interdipendenti tra di loro e creano dei flussi di scambio sia reali (di beni) che monetari Il luogo

Dettagli

Lezioni di Economia Politica

Lezioni di Economia Politica Università degli Studi di Roma TRE - Dipartimento di Giurisprudenza Lezioni di Economia Politica Principi fondamentali dell economia e strumenti per lo studio Testi http://www.maggiolieditore.it/9788891605061-economia-politica.html

Dettagli

Lezioni di Microeconomia

Lezioni di Microeconomia Lezioni di Microeconomia Lezione 6 La domanda Lezione 6: La domanda Slide 1 La domanda Obiettivi di questa lezione: 1. Svolgendo una analisi di statica comparata, per analizzare come varia la quantità

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5 CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Misura dell associazione tra due caratteri Uno store manager è interessato a studiare la relazione

Dettagli