22. Pesticidi organoclorurati

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1 Gennaio Pesticidi organoclorurati Principio del metodo II metodo si basa sull'analisi gascromatografica di un estratto, eventualmente purificato, ottenuto da un campione di fango o di rifiuto solido mediante opportune apparecchiature estrattive Campo di applicazione II metodo è applicabile per rilevare quantità pari a circa 0,1 mg/l per ogni singolo pesticida nella soluzione finale da sottoporre ad analisi Interferenze Nel caso di interferenze, che possono essere dovute alla matrice, è necessario applicare il procedimento di purificazione descritto in Apparecchiature Omogenizzatore ad alta velocità, tipo Omnimixer o equivalente Beute di concentrazione da 300 ml munite di colonna di tipo Snayder a 3 stadi Gas-cromatografo munito di rivelatore a cattura di elettroni o di altro rivelatore specifico per alogeni, equipaggiato di sistema tutto vetro (dall'iniettore al rivelatore) e di registratore integratore (vedi tabella) Colonna cromatografica in vetro Pyrex di 400 per 25 mm di diametro interno, munita di setto in vetro poroso e rubinetto in vetro Evaporatore rotante con bagno maria termostatabile e connessione per il vuoto Normale vetreria e attrezzature di laboratorio Reagenti Tutti i solventi ed i reagenti devono essere prodotti dichiarati «per analisi di pesticidi» Cloruro di metilene Sodio solfato anidro granulare

2 Tabella - Condizioni consigliate per analisi gascromatografica Colonna G.L.C, in vetro 180 cm x 4 mm d.i. 180 cm x 4 mm d. - Fase stazionaria 1,50% SP2250/1,95% SP240I 3% OV-1 - Supporto solido Supelcoport mesh Supelcoport Temperatura della colonna 200 C 200 C - Gas di Trasporto Metano 5% + Argon 95% Metano 5% + Argon - Flusso del gas di trasporto 60 ml/min 60 ml/min - Tempo di ritenzione 6,55 min 8,10 min deirendrina Colite Normalesano Iso-ottano (2,2,4-trimetilpentano) Acetone Etere etilico Florisil mesh, attivato a 130 C per 16 ore prima dell'uso. Per ogni lotto di florisil è necessario verificare il recupero ed i volumi di eluizione di ogni singolo organo-clorurato, preparando una colonna cromatografica come indicato al punto aggiungendo quantità note di principio attivo ed eseguendo la cromatografia con registrazione delle frazioni di solvente nelle quali i prodotti vengono eluiti Soluzioni standard di pesticidi. Sciogliere 0,100 g di prodotto di riferimento in iso-ottano, diluendo in matraccio tarato da 1000 ml Soluzioni standard intermedie di pesticidi. Prelevare 1,0 ml di soluzione (22.5.9) e diluire a 100 ml con iso ottano (22.5.5) in matraccio tarato. Questa soluzione fornisce una concentrazione pari a 1 mg/l di prodotto Soluzione standard diluita di pesticidi. Prelevare 1 ml di soluzione e portarlo a volume in matraccio tarato da 10 ml. Questa soluzione fornisce una concentrazione pari a 0,1 mg/l di prodotto Soluzione satura di cloruro di sodio Procedimento Preparazione del campione 11 campione deve essere raccolto e conservato secondo quanto descritto nell'appendice 1: Campionamento.

3 Estrazione Omogeneizzare 100 g di campione rappresentativo, addizionato con 10 g di celile (22.5.3) e 200 ml di acetone (22.5.6), mediante apparecchio di omogeneizzazione (22.4.1) utilizzando una velocità media per 3' Filtrare la miscela, sotto aspirazione, su un filtro a setto poroso, lavare l'omogeneizzatore ed il filtro con due aliquote successive di 25 ml di acetone (22.5.6), filtrare, riunire e portare al volume di 250 ml sempre con acetone Trasferire un'aliquota (25-50 ml), che consenta di rientrare nel campo di applicazione del metodo, del filtrato acetonico in un imbuto separatore, aggiungere 125 ml di acqua distillata e 7,5 ml di soluzione satura di sodio cloruro ( ) Estrarre con due aliquote da 50 ml di cloruro di metilene (22.5.1), agitando ogni volta per 3' Raccogliere gli estratti in una beuta da 500 ml contenente almeno 10 g di sodio solfato (22.5.2). Lasciare in contatto per almeno 20' avendo cura di agitare perio-dicamente Travasare l'estratto in pallone da 500 ml a fondo sferico, lavare lo strato di sodio solfato con 30 ml di cloruro di metilene Evaporare a secco gli estratti mediante evaporatore rotante (22.4.5) a pressione ridotta Purificazione su florisil La procedura di purificazione è neccessaria quando sostanze interferenti possono mascherare od alterare la risposta gascro-matografica In una colonna cromatografica (22.4.4) inserire un batuffolo di lana di vetro introdurre 21 g di florisil (22.5.8), quindi aggiungere uno strato di 1-2 cm di solfato di sodio (22.5.2) Bagnare la colonna con 60 ml di n-esano (22.5.4) e far percolare il liquido in eccesso, avendo cura che la colonna non vada a secco II residuo , ripreso con circa 50 ml n-esano (22.5.4), viene trasferito sulla colonna cromatografica, lasciato fluire alla velocità di 5 ml al minuto, raccogliendo l'eluato nella beuta di concentrazione (22.4.2). Lavare il pallone (22.4.5) con due aliquote di 5 ml di n-esano (22.5.4), aspettando che la prima aliquota percorra nella colonna prima di aggiungere la successiva, e raccogliere l'acqua di lavaggio nella beuta di concentrazione (22.4.2) avendo cura che la colonna non vada a secco. Eluire la colonna con 200 ml di una soluzione di n-esano (22.5.4) contenente il 6% di etere etilico (22.5.7), raccogliendo l'eluato nella stessa beuta di concentrazione (22.4.2).

4 Fluire di nuovo la colonna con 200 ml di soluzione di n-esano (22.5.4) contenente il 6% di etere etilico (22.5.7), raccogliendo l'eluato nella stessa beuta di concentrazione (22.4.2) Eluire infine la colonna con 200 ml di una soluzione di n-esano (22.5.4) contenente il 50% di etere etilico (22.5.7) e raccogliere l'eluato in una terza beuta di concentrazione (22.4.2) Concentrare ogni frazione di ciascun eluato mediante appropriato evaporatore (22.4.5) in relazione alla concentrazione presunta dei residui e analizzare separatamente per via gas cromatografica Determinazione gascrom Biografica Le condizioni operative a titolo orientativo per l'analisi di prodotti organo clorurati sono riportate nella tabella allegata Iniettare nel gascromatografo da 2 a 5 µ1 di ciascun estratto, registrare i tempi di ritenzione e misurare l'area dei picchi relativi Prelevare dalle soluzioni standard di pesticidi volumi appropriati da iniettare in gascromatografo in modo che le aree dei picchi siano confrontabili, stesso ordine di grandezza, di quelle dei campioni in analisi Individuare i pesticidi organo clorurati presenti nel campione confrontando i tempi di ritenzione con quelli dei pesticidi contenuti nelle soluzioni standard. Nel caso di incertezza ripetere l'iniezione eventualmente utilizzando condizioni operative diverse La -determinazione quantitativa dei pesticidi organo-clorurati si ottiene mediante curva di taratura, una per ciascun pesticida, preparata iniettando nel gascromatografo le soluzioni standard e riportando su grafico il valore dell'area media dei picchi rispetto alla quantità iniettata. Dalla misura dell'area dei picchi rilevati nel campione di analisi e dalla curva di taratura si risale alle corrispondenti concentrazioni dei residui organoclorurati presenti. NOTA: L'analisi gas-cromaiografica dei composti organo clorurari può essere effettuata anche in altre condizioni operative. A tal fine si consiglia di seguire le indicazioni gascromatografiche riportate nel vol. 5 del manuale Metodi analitici per le acque (IRSA, 1978).

5 22.7 Bibliografia E.P.A. (1980): Test Methods for Evaluaiing Solid Waste, Physical/Che-mical Methods. Technical Up-date, Washington D.C Revision A, August 8. UNICHIM (1983): «Residui di Antiparassitari» Manuale n. 118 (Parte II), (Milano) ASSOC OFFIC. ANALYT. CHEMISTS (1980): «Officiai Methods of Analysis», 13 th Ed., (Washington, LJ.S.A.), 29 Chapter. Pesticide Analytical Manual, Vol. 1 e 2, U.S Food and Drug Admini-stration, Rockville. IRSA (1978): «Metodi analitici per le acque: Determinazione dei pesticidi clorurati nelle acque di scarico», Quad. Ist. Rie. Acque, 11, vol. 5.

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