DECLINO DELLE MARCITE NEL PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO: PROBLEMI DI CONSERVAZIONE DELL ERPETOFAUNA
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1 Rio. Idrobiol., 38, 1/2/3, 1999 Sessione: C o n s e r v a z io n e Coordinatore: V. F e r r i LAURA BON1NI, SABA DE MICHELIS, AUGUSTO GE N T H U, EDOARDO RAZZETTL, STEFANO SCALI DECLINO DELLE MARCITE NEL PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO: PROBLEMI DI CONSERVAZIONE DELL ERPETOFAUNA Key words: Anfibi, Rettili, marcite, conservazione, agrosistemi, analisi multivariata SUMMARY W ater-m eadow s d e c lin e and con serv a tion o f th e r e la te d h erp etofa u n a in th e T icin o N a tu r a l P a rk - Water-meadows rapidly declined during the last ten years because of the modified agricultural needs. The authors present an analysis of the ecological factors affecting the presence of Amphibians and Reptiles in this habitat. P C A and discriminant analysis show the importance of habitat maintenance and water presence for conservation of existing populations. Some remarks on habitat management are also reported. INTRODUZIONE La marcita è un metodo colturale tradizionale tipico della Pianura Padana, utilizzato per produrre foraggio verde anche durante i mesi invernali. Questo sistema di coltura si avvale delle proprietà termiche dell acqua di risorgive e fontanili per impedire al terreno di gelare durante i periodi di freddo intenso. Grazie a una rete di canali un sottile velo di acqua è fatto scorrere uniformemente, e con continuità, sul terreno, garantendo così una crescita perenne della foraggera ( F e r r a r i & L a v e z z i, 1995). Le mutate esigenze agronomiche e zootecniche di questi ultimi decenni hanno reso econom icam ente svantaggiose le m arcite, determinandone così la progressiva trasformazione in colture più redditizie (O r i g g i & G u a r i s c o, 1992). Il Parco Lombardo della Valle del Ticino ha avviato da alcuni anni un Programma di mantenimento marcite finalizzato alla tutela di alcune marcite particolarmente significative dal punto di vista faunistico, storico o paesaggistico. Il programma prevede finanziam enti a favore degli agricoltori in possesso delle marcite più importanti per garantire il mantenimento
2 3 4 2 L. BONINI, S. DE MICHELIS, A. GENTILLI, E. RAZZETTI, S. SCALI di tale tipo di coltura. Nell ambito di questo programma è stato svolto dagli autori il censimento degli Anfibi e dei Rettili delle marcite di m aggior pregio ( O r i g g i & G u a r i s c o, 1992), contestualm ente al monitoraggio dello stato di conservazione di questi ambienti. Il presente lavoro si prefigge di analizzare quali siano i fattori che influenzano la presenza di alcune specie e l importanza delle marcite per la conservazione dell erpetofauna. MATERIALI E METODI Nel corso della ricerca sul campo, svolta dall inizio del mese di dicembre 1996 alla fine del mese di ottobre 1997 per un totale di 76 giorni di lavoro sul cam po, sono state studiate 43 m arcite. I sopralluoghi invernali hanno avuto la funzione di individuare le diverse marcite, verificarne lo stato di conservazione e di raccogliere informazioni sugli ambienti circostanti. Il censimento è stato effettuato mediante metodiche standard ( B l o m b e r g & S h in e, 1996; H a l l i d a y, 1996). Al fine di caratterizzare le singole m arcite durante ogni sopralluogo sono stati rilevati i seguenti param etri: periodo di allagamento (invernale o prim averile), livello di manutenzione, superficie del sistema di marcite (in ettari), presenza/assenza di acqua corrente o stagnante, presenza, distanza e tipologia dei boschi circostanti, presenza/assenza di prati, tipologia delle coltivazioni, distanza dagli abitati. La distanza di abitati e boschi dalle marcite è stata espressa mediante tre categorie: dcloom, 100m<d<500m e d>500m. Sono state considerate ad allagamento invernale le marcite che ricevono acqua nei mesi di dicembre, gennaio e/o febbraio, ad allagamento primaverile quelle che la ricevono in marzo, aprile e/o maggio. Il livello di manutenzione della marcita è stato classificato in tre categorie: nullo in caso di completa assenza di manutenzione, sia della marcita sia dei canali, o in caso di mancato allagamento; basso nel caso di una parziale manutenzione e di un allagamento per un periodo molto breve (normalmente pochi giorni); elevato nel caso di una buona manutenzione sia della marcita sia dei canali e di un allagamento prolungato. Sono state considerate appartenenti alla fauna delle marcite studiate le specie osservate all intemo delle stesse e quelle rinvenute in ambienti limitrofi. I dati sono stati analizzati mediante tecniche multivariate (analisi delle com ponenti principali e analisi discrim inante), utilizzando il software SPSS per Windows ver
3 DECLINO DELLE MARCITE NEL PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO 3 43 RISULTATI Tra le 43 marcite individuate nel Parco Lombardo della Valle del Ticino, solo 16 (37,2%) sono attualmente mantenute mentre 27 (62,8%) sono state riconvertite. Il 50% delle marcite presenti in provincia divarese (su un totale di 4) sono state mantenute, contro il 37,5% in provincia di Milano (totale 24) e il 33,3% in quella di Pavia (totale 15). Le marcite non mantenute sono state solo in piccola parte riconvertite a mais (N=3), mentre in gran parte sono diventate prati a sfalcio (N=24). Nel corso della ricerca sono state osservate sei specie di Anfibi (un urodelo e cinque anuri) e sette specie di Rettili (tre sauri e quattro serpenti). In Tab. 1 è riportato l elenco delle specie osservate e il numero di marcite in cui esse sono presenti. Nelle analisi seguenti saranno presi in esame solo due ta xa di Anfibi e imo di Rettili: H yla interm ed ia, R an a synklepton escu len to? e N a trix n a trix, in quanto maggiormente legati ad ambienti umidi e ritrovati in un numero sufficiente di siti. Le altre specie sono state escluse, poiché segnalate in un numero esiguo di marcite o perché specie euriecie. I parametri raccolti sono stati analizzati mediante l analisi delle componenti principali (PCA), che consente il raggruppamento delle variabili in fa tto ri com uni. A qu esti è su ccessiv a m en te p ossib ile dare un interpretazione ecologica (D is i, 1987; A u g e r t & G u y e t a n t, 1995). Le variabili utilizzate per l analisi sono elencate in Tab. 2. La stima di alcuni parametri ha tenuto in considerazione anche le aree immediatamente circostanti le marcite. La PCA ha estratto cinque fattori, che spiegano in totale il 75% della varianza. La matrice dei fattori è stata ruotata con il metodo VARIMAX (Tab. 3) per semplificare l interpretazione dei risultati (Fowler & Cohen, 1993). Al fine di evidenziare quali variabili influenzino la presenza degli Anfibi nelle marcite è stata effettuata un analisi discriminante, utilizzando 13 delle variabili sopra elencate ed escludendo la presenza delle singole specie. La presenza di Anfibi è stata utilizzata come variabile discriminante. L analisi è stata effettuata in un primo momento con il metodo diretto, per verificare la significatività della funzione discriminante canonica e per valutare la precisione della discriminazione. L analisi è stata poi ripetuta con il metodo step w ise, per eviden ziare quali varia b ili abbiano m aggior peso nella discriminazione (M arnell, 1998). La funzione discriminante canonica è risultata significativa (k di Wilks=0,442219; %2=31,414; g.d.l.=13; P=0,0029); la precisione della discriminazione è risultata essere del 73,7% in caso di assenza, dell 89,3% in caso di presenza e dell 82,98% in totale. Le uniche due variabili estratte con il metodo step w ise sono state il livello di manutenzione delle marcite e la presenza di acqua
4 3 4 4 L. BONINI, S. DE MICHEUS, A. GENTILLI, E. RAZZETTI, S. SCALI corrente che hanno una correlazione positiva con la presenza degli Anfibi (P<0,0001). La stessa analisi, effettuata utilizzando la presenza di Rettili come variabile discriminante, non ha fornito risultati significativi. L analisi discriminante è stata anche singolarmente applicata alle specie legate alle zone umide e rinvenute con maggiore frequenza nelle marcite (H interm ed ia, R. synklepton escu len ta r e N. n a trix). L unica specie che ha fornito risultati significativi è stata la Rana verde (Adi Wilks=0,459150; *2=29,968; g.d.l.=13; P=0,0048), la cui presenza in questo tipo di ambiente è positivamente correlata con il livello di manutenzione della marcita e con la disponibilità di acqua corrente; la precisione totale della discriminazione è stata dell 80,85%). DISCUSSIONE Il numero di marcite dal 1988, anno dell inizio del Programma di mantenimento marcite è progressivamente diminuito (-62,8%), nonostante il finanziamento volto al mantenimento di tali colture e, in alcuni casi, la conduzione agricola di quelle mantenute si è rivelata inadeguata. Delle tredici specie di Anfibi e Rettili rinvenute durante la ricerca, solo tre (H yla interm ed ia, R a n a synklepton escu len to f e N a trix n a trix) si sono rivelate abbastanza diffuse da permettere analisi più dettagliate. La Raganella italiana e la Natrice dal collare non mostrano un particolare legam e con i prim i due fattori estratti dalla PCA (risp ettiv a m en te: m antenim ento d elle m arcite e n a tu ra lità dell ambiente circostante), evidenziando l importanza marginale delle marcite per queste specie (Fig. 1). La Rana verde, che al contrario ha coefficienti di correlazione relativamente alti con i fattori 1 e 2, sembra utilizzare questi ambienti in modo più assiduo, risentendo più marcatamente della mancanza d acqua. Tale risultato è confermato anche dall analisi discriminante, che ha sottolineato l importanza del liv e llo di m anutenzione e della presen za di acqua corrente. Quest ultima rende possibile la presenza contemporanea di acque ferme, normalmente utilizzate per la riproduzione. I parametri sopra citati sono risultati importanti, in generale, per la presenza degli Anfibi, come confermato dall analisi discriminante. PROPOSTE GESTIONALI In considerazione dell inevitabilità di un ulteriore diminuzione delle marcite, a causa delle motivazioni economiche sopra esposte,
5 DECLINO DELLE MARCITE NEL PAKCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO 345 risulterà probabilmente necessario riconvertire queste colture. In questa evenienza si vogliono proporre alcune linee guida finalizzate ad evitare la totale scomparsa di alcuni habitat e della fauna ad essi collegata. Si ritengono fondamentali per la tutela i seguenti principi: - è indispensabile mantenere la presenza di acqua negli appezzamenti riconvertiti; - è indispensabile mantenere un elevata diversità ambientale. Il primo obiettivo può essere conseguito mediante il mantenimento di almeno una parte della rete idrica, soprattutto dei canali principali, e mediante la creazione di piccole zone umide all intemo dei terreni. Queste ultime dovranno essere in continuità con gli ecosistemi circostanti, mediante corridoi faunistici. Per il mantenimento della diversità ambientale è necessario, inoltre, tutelare gli ambienti naturali o seminaturali già esistenti (siepi, filari, stagni, boschi ecc.) e, dove possibile, evitare l utilizzo della pratica della monocoltura su vasta scala e un eccessivo ricorso a trattamenti chimici. CONCLUSIONI Nel complesso le marcite si sono rivelate poco adatte alla presenza di Anfibi e Rettili, alla luce anche della mancanza di specie particolarmente esigenti, quali T ritu ru s vu lg a ris e V ipera a sp is e dell abbondanza delle specie più euriecie. Queste considerazioni sono spiegabili con la scarsa sovrapposizione del periodo di allagamento (prevalentemente invernale) con quello di attività dell erpetofauna. Inoltre, gran parte delle marcite è inserita in contesti ambientali monotoni e spesso fortemente antropizzati. Nonostante queste valutazioni, le marcite rivestono una grande importanza naturalistica, in quanto la loro presenza garantisce un apporto d acqua all ambiente; inoltre, durante i mesi invernali, sono ampiamente utilizzate dall omitofauna per l alimentazione e la sosta ( P r i g i o n i e t a l., 1988; G e n t i l l i e t a l., 1997). RIASSUNTO Le marcite sono rapidamente diminuite negli ultimi dieci anni in Lombardia, a causa delle mutate necessità agro-pastorali. Gli autori hanno effettuato un analisi dei fattori ecologici che influenzano la presenza degli Anfibi e dei Rettili in questi ambienti. La PCA e l analisi discriminante sottolineano l importanza del mantenimento delle marcite e, in particolare, della permanenza dell acqua per la conservazione delle popolazioni attualmente esistenti. Sono inoltre fomite alcune linee guida per la gestione di questi agrosistemi.
6 3 4 6 L. BONINI, S. DE MICHELIS, A. GENTILLI, E. RAZZETTI, S. SCALI BIBLIOGRAFIA A u g e r t D., G u y e ta n t R., S p a c e o c c u p a tio n fo r e g g d e p o s itio n in a m p h ib ia n s liv in g in p la in w o o d la n d p a stu re la n d (e a s t o f F ra n ce). In: L ló r e n t e G.A., M o n t o r ia., S a n t o s X. & C a r r e t e r o M.A. (E ds.). Scientia H erpetologica. A s o cia ció n H e rp e to ló g ica E sp a ñ o la, B a rce lo n a, B lo m b e r g S., S h in e R., Reptiles. In: S u th e r la n d W.J. (Ed.). E cological census techniques: a handbook. Cambridge University Press, D isi A.M., Environmental factors affecting snake distribution in Jordan. In: K rupp F, S ch n e id e r W. & K in zelb a ch R. (Eds.). Proa Symp. o f the Fauna and Zoogeography o f the M iddle E ast, Mainz, 1985, F e r r a r i V., L avezzi F, 1995 I fon ta n ili e i bodri in provincia d i Cremona. Provincia di Cremona, Assessorato all Ambiente ed Ecologia, Cremona, 46 pp. F o w le r J., C o h e n L., Statistica p er ornitologi e naturalisti. F Muzzio ed., Padova, 240 pp. G e n t illi A., S c a li S., B o n in i L., D e M ic h e lis S., R a z z e tti E., Valutazione faunistico-erpetologica d elle m arcite d el Parco Lom bardo della Valle d el Ticino. R e la z io n e n on p u b b lica ta, 31 pp. H a llid a y T., Amphibians. In: S u th e r la n d W.J. (Ed.). E cological census techniques: a handbook. Cambridge University Press, M a r n e ll F, Discriminant analysis o f the terrestrial and aquatic habitat determinants of the smooth newt {Triturus vulgaris) and the common frog {Rana temporaria) in Ireland. J. Zool. Lond., 244, 1-6. O r ig g i R., G u a r isco R., Programma d i m antenim ento m arcite. Consorzio Parco Lombardo della Valle del Ticino, Servizio Agricoltura, relazione non pubblicata, 42 pp. P r ig io n i C., C a ru so S., D e b e n e d e tti O., B e lla n i A., B ia n ch i E., Valore fau n istico am bientale delle m arcite p resen ti n el territorio d el Parco d el Ticino. In : O rig g i R. & G u a risco R. (1992). Programma d i m antenim ento m arcite. C o n sorzio P arco L o m b a rd o d e lla V a lle d e l T icin o, S e rv iz io A g r ic o ltu r a, re la z io n e n on p u b b lica ta, 11 pp. Indirizzo degli autori Laura Bonini, Augusto Gentilli, Edoardo Razzetti Dipartimento di Biologia Animale, Università degli Studi di Pavia Piazza Botta Pavia Sara De Michelis Via S. Marco Milano Stefano Scali Museo Civico di Storia Naturale Corso Venezia Milano
7 DECLINO DELLE MARCITE NEL PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO 347 Tab. 1 - Elenco delle specie di Anfibi e Rettili osservate nelle marcite ANFIBI RETTILI Triturus cam ifex (3) Lacerta bilineata (4) Bufo bufo (8) Podareis muralis (25) Hyla intermedia (18) Anguis fragilis (1) Rana dalmatina (3) Coluber viridiflavus (8) Rana latastei (3) Elaphe longissima (2) Rana synklepton esculenta (27) Natrix natrix (7) Natrix tessellata (2) Tab. 2- Elenco delle variabili utilizzate per la PCA Variabile Descrizione 1 ac Presenza o assenza di acqua corrente 2 as Presenza o assenza di acqua stagnante 3 da Distanza abitati 4 db Distanza boschi 5 hylint Presenza o assenza di Hyla intermedia 6 Im Livello di manutenzione della marcita 7 ma Presenza o assenza di mais 8 mn Marcita mantenuta o no 9 natnat Presenza o assenza di Natrix natrix 10 pa Periodo di allagamento della marcita 11 pb Presenza o assenza di boschi 12 P» Presenza o assenza di pioppete razionali 13 pr Presenza o assenza di prati 14 ranesc Presenza o assenza di Rana synklepton esculenta 15 ri Presenza o assenza di risaie 16 sm Superficie del sistema di marcite (ha)
8 3 48 L. BONINI, S. DE MICHELIS, A. GENTILLI, E. RAZZETTI, S. SCALI Tab. 3 - Matrice ruotata dei fattori (rotazione VARIMAX) Variabile Fattore 1 Fattore 2 Fattore 3 Fattore 4 Fattore 5 mn 0, , , , ,16306 pa 0, , , , ,05416 Im 0, , , , ,25239 sm 0, , , , ,23727 ri 0, , , , ,40015 pb 0, , , , ,11475 db 0, , , , ,18058 ac 0, , , , ,00324 as 0, , , , ,10628 hylint 0, , , , ,20984 natnat -0, , , , ,33470 ranesc 0, , , , ,15259 ma -0, , , , ,00308 pr -0, , , , ,13863 Pi 0, , , , ,79729 da 0, , , , ,62963
9 DECLINO DELLE MARCITE NEL PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO 349 Fattore2-1,0 0,0 1,0 Fattorei Fig. 1 - PCA: rappresentazione grafica dei Fattori 1 e 2
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