METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
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- Evelina Giorgi
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1 METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO LUMSA Dott.ssa Giulia Pecora giulia.pecora@uniroma1.it
2 OGGI PARLEREMO DI Sviluppo emotivo Sviluppo sociale Accenni alle basi neurobiologiche delle emozioni Origini dello sviluppo sociale Visione di video sulla Teoria della Mente Strumenti: AKT e SCBE-30
3 Lo sviluppo sociale ed emotivo Processi cognitivi Processi socioemotivi Processi biologici
4 Lo sviluppo sociale ed emotivo Processi emotivi Processi sociali Denham (2010): le emozioni forniscono la grammatica di base dei rapporti sociali Competenza emotiva: cruciale per lo sviluppo della competenza sociale, è un suo antecedente
5 Lo sviluppo sociale ed emotivo Sviluppo sociale: cambiamenti nel modo in cui il bambino si rapporta con gli altri Comprende comportamenti, sentimenti, attitudini e concetti che i bambini applicano agli altri e il modo in cui questi aspetti si evolvono nel tempo Sviluppo psicologico non è individuale: non si può separare l individuo dalla rete di relazioni in cui vive. Lo «stare insieme» ha un ruolo fondamentale nello sviluppo E nella continua interazione con il contesto sociale che il bambino impara ad entrare in relazione con esso in modo competente e a regolare le sue emozioni
6 Lo sviluppo sociale ed emotivo Sviluppo emotivo: modo in cui si impara a comprendere, esperire, riconoscere, gestire, esprimere le proprie emozioni e ad interpretare e rispondere adeguatamente alle emozioni altrui Emozione: reazione soggettiva ad un evento saliente, accompagnata da reazioni fisiologiche e comportamentali Funzione adattiva delle emozioni: - Promuovono la sicurezza ed il controllo sull ambiente - Permettono al bambino di orientarsi nel rapporto con gli altri
7 Teorie neurobiologiche delle emozioni W. James (1884): teoria periferica o del feedback Lo stimolo crea una reazione fisiologica (viscerale e neurovegetativa) che viene percepita dalla persona sotto forma di emozione arousal : attivazione fisiologica dell organismo Diverse critiche Cannon (1927): teoria centrale Individua il talamo come centro di attivazione e regolazione delle emozioni. E responsabile delle manifestazioni somatiche delle emozioni Stimolo emotigeno Arousal Sistema Nervoso Autonomo Flight or Fight response Bard: conferme dai suoi studi su localizzazione nell ipotalamo
8 Basi neurobiologiche delle emozioni J. Papez (1937): circuito di Papez Interconnessione del lobo limbico con ipotalamo e neocorteccia -> interdipendenza tra livello cognitivo ed emotivo MacLean (1950): amigdala e corteccia prefrontale Cervello tripartito o trino : - Cervello rettiliano (evoluzione dei rettili): livello del midollo spinale. Deputato alle funzioni respiratorie, circolatorie, alimentari, locomotorie, ecc. - Sistema limbico: comprende l amigdala e l ipotalamo. Offre i mezzi per affrontare diverse situazioni (es, emotività, comportamento) - Neocorteccia: sede del linguaggio e delle funzioni superiori (funzioni esecutive)
9 Basi neurobiologiche delle emozioni Informazione Talamo Amigdala Lobi frontali Sistema Nervoso Autonomo (responsabile del delle funzioni vegetative e involontarie) Sistema Nervoso Simpatico (veglia) associato all attivazione dell organismo e produzione di energia Sistema Nervoso Parasimpatico (sonno) associato alla conservazione dell energia e funzioni di recupero
10 Basi neurobiologiche delle emozioni Emozione: paura
11 Lo sviluppo sociale ed emotivo Fine ultimo dell emozione: adattamento al contesto sociale Cruciale per lo sviluppo complessivo del bambino, in diverse aree L individuo funziona come una totalità Il bambino piccolo, con limitate o inesistenti abilità linguistiche, usa le emozioni come strumento per interagire e comunicare con l ambiente e per far comprendere i suoi bisogni a chi si prende cura di lui
12 Lo sviluppo sociale ed emotivo Legame tra sviluppo emotivo e sviluppo sociale è stretto sin dalla nascita In tutte le interazioni sociali, gli aspetti emotivi determinano l andamento dell interazione, a maggior ragione per le interazioni non verbali Importanza della capacità dell adulto di decodificare i messaggi emotivi del bambino quando è molto piccolo
13 Lo sviluppo sociale ed emotivo Il bambino già nasce con delle competenze che gli permettono di interagire socialmente: Espressioni facciali e sonore (nonostante ci sia molto dibattito su come riconoscere ed interpretare le emozioni dall esterno, c è accordo nel considerare le emozioni come cruciali nella regolazione del comportamento) Le prime espressioni emotive possono essere considerate come schemi fissi d azione: comportamenti messi in atto in risposta ad una stimolazione specifica e fanno parte del patrimonio genetico dell individuo (temperamento)
14 Lo sviluppo sociale ed emotivo Pianto e sorriso: segni di preadattamento sociale perché favoriscono l interazione sociale tra neonato ed il caregiver Inizialmente: sorriso come risposta riflessa dei muscoli della bocca, anche durante il sonno (sorriso endogeno) Progressivamente, il sorriso evolve da risposta riflessa a risposta selettiva (sorriso sociale)
15 Alle origini dello sviluppo sociale ed emotivo Cognizione sociale: studio del modo in cui comprendiamo noi stessi e gli altri Il bambino diventa consapevole che l altro ha stati interni propri e rappresentazioni mentali della realtà diverse dalle proprie (perspective taking) Vygotskij: approccio socioculturale alla cognizione. Introduce la prospettiva sociale nello studio dello sviluppo cognitivo ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE (ZSP) Lo sviluppo cognitivo del bambino è il prodotto dell interazione tra bambino e caregivers Gli altri forniscono aiuto e sostegno nelle diverse situazioni. Fanno da guida nella risoluzione dei problemi (problem solving basato sull adulto) La ZSP è quindi un area intermedia tra ciò che il bambino sa fare e ciò che è in grado di imparare con una guida Quella zona in cui il bambino non ha ancora sviluppato tutte le sue capacità, ma può essere aiutato per esprimere queste potenzialità
16 Alle origini dello sviluppo sociale ed emotivo Quindi per Vygotskij, lo sviluppo cognitivo avviene perché il bambino è inserito in un contesto sociale, in cui può apprendere nuove abilità Apprendimento: un cambiamento che avviene in seguito all acquisizione di nuove capacità Si procede così, attraverso lo sviluppo, da una regolazione basata sull aiuto dell adulto ad una auto-regolazione, quindi autonoma, indipendente La ZSP rappresenta il luogo in cui avviene la trasmissione delle conoscenze tra le generazioni Il bambino entra in contatto con la cultura Strumenti culturali: mezzi psicologici e tecnologici che vengono sviluppati dalla società per ampliare la nostra comprensione del mondo - Strumenti psicologici: teorie scientifiche sul linguaggio, il pensiero, il ragionamento, ecc. - Strumenti tecnologici: libri, computer, calcolatori, ecc.
17 Alle origini dello sviluppo sociale ed emotivo Per Vygotskij lo strumento culturale più importante è il linguaggio, che è il mezzo privilegiato per tramandare la cultura attraverso le diverse generazioni Il bambino utilizza il linguaggio (o forme rudimentali del linguaggio) sin dai primi scambi sociali L adulto, da parte sua, adatta il proprio linguaggio e la sua complessità in base alle abilità di comprensione del bambino Compare ad un certo punto il linguaggio privato (Piaget: linguaggio egocentrico): il bambino parla tra sé e sé per regolare il suo comportamento Linguaggio interiore, che rappresenta una prima forma di pensiero
18 Alle origini dello sviluppo sociale ed emotivo Alcune critiche alle teorie di Vygotskij: La ZSP non spiega la molteplicità dei processi coinvolti La sua teoria non fornisce informazioni sulle variazioni nella ZSP in base ai contesti o al tipo di acquisizioni Non tiene conto degli aspetti evolutivi (la ZSP funzionerebbe allo stesso modo, in qualsiasi tappa dello sviluppo) Non spiega le differenze individuali nello stile di apprendimento, motivazione, regolazione emotiva Non specifica le modalità in cui avviene l apprendimento SCAFFOLDING Concetto elaborato da Wood, Bruner e Ross per cercare di rispondere all ultimo punto Consiste nel processo attraverso cui una persona più esperta offre il suo aiuto al bambino per risolvere un problema Il tipo e la quantità di aiuto vengono adattati in base al livello di sviluppo e di capacità del bambino
19 Alle origini dello sviluppo sociale ed emotivo Wood et al. osservarono le modalità di insegnamento di alcune madri con i loro figli tra i 3 e i 4 anni Individuarono due regole che le madri adottavano: 1. L aiuto dell adulto era maggiore quando il bambino era in difficoltà 2. L aiuto dell adulto veniva ridotto quando il bambino dimostrava di sapersela cavare da solo EGOCENTRISMO Piaget utilizza questo termine per riferirsi alla propensione dei bambini a percepire il mondo solo in base alla propria prospettiva Non è consapevole del fatto che le altre persone possono avere punti di vista diversi Il bambino presume che a propria prospettiva sia condivisa anche dalle altre persone
20 Forme di egocentrismo: ASSESSMENT NELLA PRIMA INFANZIA Alle origini dello sviluppo sociale ed emotivo Egocentrismo percettivo: il bambino suppone che gli altri vedano un oggetto o una situazione nello stesso modo in cui lo vede lui (video del compito delle tre montagne) Egocentrismo comunicativo: nelle conversazioni che i bambini intrattengono tra di loro, ognuno parla riferendosi a sé, senza collegarsi a quanto detto dall altro Gioco: è un gioco parallelo anziché condiviso. Il bambino non collega il proprio gioco a quello degli altri Morale: le regole sono assolute e dipendono solo dall autorità genitoriale. Solo nel corso dello sviluppo comprenderà che le regole possono cambiare a seconda delle circostanze
21 Alle origini dello sviluppo sociale ed emotivo TEORIA DELLA MENTE Premack e Woodruff (1978), nell ambito di una ricerca su dei primati non umani, furono i primi a parlare di teoria della mente per riferirsi alla capacità di attribuire degli stati mentali a se stessi e ad altri e di usare queste attribuzioni per prevedere e spiegare il comportamento altrui Stati mentali: intenzioni, desideri, emozioni, credenze, pensieri, ecc. Perché si parla di teoria della mente? Perché la conoscenza degli stati mentali si basa su delle inferenze, non sulla loro osservazione diretta Intorno ai 4 anni i bambini cominciano a comprendere che le loro rappresentazioni della realtà non coincidono con la realtà così com è Ma che la loro è una percezione, un interpretazione della realtà Nelle prime fasi di sviluppo, il bambino non comprende che gli altri possano avere percezioni e quindi credenze diverse della realtà Nel corso dello sviluppo, diventa consapevole del fatto che a volte le persone agiscono sulla base di credenze errate (false credenze)
22 Alle origini dello sviluppo sociale ed emotivo Wimmer e Perner (1983): paradigma sperimentale della falsa credenza come criterio per l attribuzione ad un soggetto della teoria della mente Ciò che viene indagato in questo tipo di compiti è la capacità del bambino di comprendere la differenza tra lo stato reale delle cose e la rappresentazione di questo stato di cose nella mente di un altra persona. Compito Sally-Anne (Baron-Cohen, Leslie e Frith, 1985)
23 Alle origini dello sviluppo sociale ed emotivo Prove di Falsa Credenza (primo e secondo ordine): Prova delle Smarties Domanda di controllo: «Cosa c è qui dentro?» Dom. 1: «Cosa pensavi che ci fosse qui dentro prima che la aprissi?» Dom. 2: «Se adesso (mamma, compagnetto) entra nella stanza e vede la scatolina, cosa pensa che ci sia dentro?»
24 Alle origini dello sviluppo sociale ed emotivo Prove di comprensione delle Intenzioni (Meltzoff, 1995) 40 bambini di 18 mesi Azioni volutamente errate con alcuni oggetti Il bambino interpreta in termini puramente fisici o riesce a leggere attraverso i movimenti del corpo fino all intenzione dell atto? Anche bambini così piccoli sono in grado di comprendere in certa misura le intenzioni altrui, riproducendo l azione target
25 Alle origini dello sviluppo sociale ed emotivo Lessico psicologico come precursore della Teoria della Mente Una forma particolare di linguaggio che comprende sostantivi, verbi, aggettivi, che si riferiscono non a oggetti reali, bensì a stati interni, propri o altrui Tali termini possono essere raggruppati in tre categorie fondamentali: - Termini di tipo volitivo: rimandano a desideri come volere, desiderare, decidere, preferire - Termini di tipo emotivo: denotano sentimenti ed emozioni come felice, triste, arrabbiato, aver paura e si riferiscono anche all aspetto comportamentale delle emozioni come sorridere e piangere - Termini cognitivi: legati all intelletto, alla metacognizione e all immaginazione come credere, pensare, comprendere, scoprire Bretherton, McNew e Beeghly-Smith (1981): termini percettivi, psicologici, affettivi, volitivi, cognitivi e di giudizio morale
26 Alle origini dello sviluppo sociale ed emotivo Kristen et al. (2014) individuano sei tipologie: 1. Percettivi: come la realtà viene percepita (riferimento ai sensi; es., guardare, sentire) 2. Volitivi: espressione di desideri propri e altrui (es., volere, desiderare) 3. Fisiologici: riferimento alle reazioni e agli stati del corpo (es., sveglio, stanco) 4. Emotivi: si riferiscono alle emozioni, sia di valenza positiva che negativa (es., arrabbiato, contento) 5. Cognitivi: si riferiscono a pensieri, credenze, metacognizioni e all immaginazione (es., sapere, immaginare) 6. Morali: espressione del valore che diamo al referente (giudizio morale; es., prendere in giro, rispettare)
27 Lo sviluppo sociale ed emotivo Primo anno: 0-3 mesi Sviluppo sociale Regolazione dei cicli sonno-alimentazione Pre-attaccamento: attaccamento non intenzionale né selettivo (0-1); inizio reazione preferenziale verso il caregiver (1-3) Recettività verso gli stimoli esterni Sviluppo emotivo Sorriso endogeno (0-1); sorriso esogeno sociale (1-3) Periodo caratterizzato da vulnerabilità del bambino, poiché il suo repertorio di risposte è fortemente limitato Dolore Distress Sviluppo cognitivo Esercizio dei riflessi innati (es., respirazione, suzione, deglutizione) Acquisizione dei primi schemi d azione sul proprio corpo (es. guardarsi le manine) Prime abitudini
28 Lo sviluppo sociale ed emotivo Primo anno: 4-8 mesi Sviluppo sociale Coordinamento alimentare e cura Scambi reciproci tra neonato e caregiver Vero attaccamento verso una o più persone: il bambino si lega alle persone che si prendono cura di lui con più frequenza ed affetto. Si formano le relazioni selettive (bambino non più indifferente verso chi si prende cura di lui) I rapporti con gli altri diventano sempre più significativi e affettivamente connotati Sviluppo emotivo Molti autori: in questa fase inizia la vita emotiva vera e propria Sempre maggiore differenziazione delle emozioni e acquisizione di crescente consapevolezza Sorriso selettivo Protesta alla separazione dal caregiver Sviluppo cognitivo Primi schemi motori e cognitivi Comincia a formarsi la consapevolezza di essere distinti dal mondo esterno (differenziazione sé-altro)
29 Lo sviluppo sociale ed emotivo Primo anno: 9-12 mesi Sviluppo sociale Gioco vocale e motorio Il bambino mostra iniziativa nello scambio sociale con attività preferite Esplorazione attiva dell ambiente, vicino al caregiver Sviluppo emotivo Affinamento dell espressione delle emozioni Differenziazione delle risposte emotive Ansia da separazione (tra 9 e 10 mesi) Sviluppo delle prime capacità di coping Sviluppo cognitivo Coordinazione di più schemi e applicazione in situazioni nuove Interesse per qualità oggetti Ricerca dell oggetto nascosto Uso strumentale degli oggetti Imitazione di nuove risposte Anticipazione di conseguenze-comprensioni causali
30 Lo sviluppo sociale ed emotivo Secondo anno: mesi Sviluppo sociale Madre: base sicura a cui tornare dopo esplorazione dell ambiente Sperimentazione Conformità alle proibizioni (compliance) Forte desiderio di autonomia, ma rimane ancora dipendente dalle figure d attaccamento Conflitto interno tra attaccamento e desiderio di separazione coscienza di sé Sviluppo emotivo Emozioni secondarie: affetto per se stessi, opposizione, aggressività, sfida, vergogna, esultanza per il raggiungimento di uno scopo Controllo delle espressioni emotive Sviluppo cognitivo Sperimentazione attiva Prove ed errori per risolvere problemi e inventare nuovi mezzi Comprensione causalità fisica Rappresentazione di spostamenti invisibili Inizio rappresentazioni mentali e interiorizzazione di schemi
31 Lo sviluppo sociale ed emotivo Secondo anno: mesi Sviluppo sociale Successo e gratificazione Indipendenza dal caregiver Sviluppo emotivo Concetto di sé Coping attivo Far male in modo intenzionale Sviluppo cognitivo Con l emergere del linguaggio, il bambino inizia a comprendere e padroneggiare i suoi stati emotivi e ad interpretare quelli altrui Il bambino comincia a porsi con gli altri in maniera sempre più consapevole e propositiva Rappresentazione simbolica Gioco simbolico
32 Lo sviluppo sociale ed emotivo Terzo anno: mesi Sviluppo sociale Autodeterminazione Differenziazione sé-altro Relazioni più bilanciate Il bambino comprende le esigenze dei genitori Sviluppo del gioco con gli altri tramite comprensione delle regole Sviluppo emotivo Sviluppo dell empatia (capacità di mettersi nei panni dell altro, di comprendere le emozioni altrui e di condividerle) Orgoglio Colpa Amore Sviluppo cognitivo Esplosione del linguaggio (fine secondo anno di vita mesi) Animismo (fino ai 7-8 anni: tutti gli oggetti animati/inanimati hanno vita) Egocentrismo intellettuale
33 Fase ASSESSMENT NELLA PRIMA INFANZIA Età di inizio (mesi) Compito evolutivo Regolazione biologica 0 Esigenza di regolarizzare i processi fisiologici del neonato (sonno-veglia, alimentazione) Scambi faccia a faccia 2 Il bambino presta più attenzione al mondo estero e alle altre persone. Esigenza di regolare attenzione reciproca e sensibilità ad espressioni facciali Condivisione degli argomenti Fasi dell interazione genitore-bambino (0-24 mesi) 5 Spostamento dell attenzione al mondo fisico grazie a progresso di abilità manipolative. Esigenza di inserire oggetti nell interazione sociale e condividere l attenzione su di essi Reciprocità 8 Comportamento infantile più flessibile e coordinato. Esigenza di realizzare interazioni simmetriche fondate su intenzionalità e reciprocità Rappresentazione simbolica 18 Esigenza di realizzare interazioni basate sulla forma verbale e di riflettere sugli scambi sociali (Camaioni, Aureli, Perucchini, 2004; Schaffer, 1996)
34 Lo sviluppo sociale ed emotivo e il ruolo dell attaccamento L attaccamento è il primo luogo dove si sviluppano le capacità sociali e relazionali del bambino E alla base della sopravvivenza biologica del bambino e del senso di sicurezza interna Bowlby individua 4 fasi dello sviluppo della relazione tra bambino e caregiver (primi 2-3 anni di vita) mesi (preattaccamento): discriminazione tra le persone assente o limitata (comportamenti di orientamento e segnalazione) mesi: il bambino comincia a distinguere tra caregiver e altre persone. Risposte differenziate a seconda delle persone 3. 7 mesi-2 anni (fase di attaccamento vera e propria): timore verso le persone non familiari, viene meno il comportamento amichevole indiscriminato, protesta per la separazione da figura di attaccamento 4. Dopo i 2 anni: costruzione dei Modelli Operativi Interni (rappresentazioni mentali di se stesso e degli altri in base alla relazione instaurata con adulti significativi). Relazione di tipo reciproco
35 Aumento frustrazione ASSESSMENT NELLA PRIMA INFANZIA Still Face Paradigm Già a 3-4 mesi il bambino è sensibile alle modificazioni dell espressività emotiva della madre
36 A proposito dell interazione faccia a faccia Imitazione
37 Lo sviluppo sociale ed emotivo Il bambino prescolare (3-6 anni) Solitamente, il mondo del bambino prescolare è costituito dalla famiglia e dalla scuola dell infanzia All interno del contesto scolastico le competenze socio-emotive del bambino si affinano e si consolidano: i pari costituiranno l altro significativo con cui confrontarsi e ricevere conferme (ruolo rivestito solo dall adulto fino a quel momento) In questa fase, alcuni autori considerano come indicatori di buona competenza sociale: la capacità di inserirsi nel gruppo, l aiuto ad un compagno, la condivisione, la vicinanza durante il gioco, la comunicazione efficace, la capacità di collaborare, la capacità di regolare il proprio comportamento Prosocialità: fattore protettivo nelle relazioni sociali e associata ad un buon adattamento con gli altri, all accettazione nel gruppo e all amicizia (Camodeca & Coppola, 201
38 Lo sviluppo sociale ed emotivo Bambini che in età prescolare tendono a manifestare emozioni positive, sembrano avere più facilità nel formare amicizie, sono più inclini al comportamento prosociale, hanno una buona relazione con le insegnanti e successo con i pari Bambini maggiormente propensi ad emozioni di tipo negativo, hanno relazioni meno buone con pari ed insegnanti
39 Lo sviluppo sociale ed emotivo Susanne Denham & Carolyn Saarni Tre abilità della competenza emotiva: 1. Capacità di esprimere le emozioni 2. Capacità di comprendere le emozioni 3. Capacità di regolare le emozioni
40 Lo sviluppo sociale ed emotivo Espressione emotiva: I bambini sono in grado di manifestare le proprie emozioni, tendono a mostrare quelle di tono positivo, presentano adeguato sviluppo di emozioni autocoscienti e dell empatia
41 Comprensione emotiva: ASSESSMENT NELLA PRIMA INFANZIA Lo sviluppo sociale ed emotivo Competenze semplici: abilità di etichettare le emozioni fondamentali, identificare le situazioni che le provocano (cause) e le conseguenze, utilizzare appropriatamente il linguaggio emotivo Competenze complesse: comprensione delle situazioni ambigue, in cui si riconosce che lo stesso evento può essere esperito in maniera emotivamente differente a seconda della persona/circostanze; comprensione delle regole di esibizione sociale delle emozioni, dell ambivalenza emotiva e delle emozioni complesse
42 Lo sviluppo sociale ed emotivo Regolazione delle emozioni: Adeguato monitoraggio e valutazione di durata ed intensità dell esperienza emotiva, corretta focalizzazione ed interpretazione della situazione che ha provocato l emozione, adeguata gestione dell emozione esperita (componente comportamentale)
43 Lo sviluppo sociale ed emotivo La regolazione emotiva (e comportamentale) nel modello di Eisenberg et al. (2000) Under-control Optimal regulation Over-control Bassi livelli di controllo su emozioni e comportamento Comportamento esternalizzante Livelli ottimali di controllo su emozioni e comportamento Alti livelli di controllo su emozioni e comportamento Comportamento internalizzante
44 Lo sviluppo sociale ed emotivo > Vera regolazione? <
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46 Per saperne di più «Gli esordi della competenza emotiva. Strumenti di studio e di valutazione» a cura di E. Baumgartner (2010). Milano: LED. ISBN: «Osservare e valutare il comportamento infantile» di L. Camaioni, T. Aureli, & P. Perucchini (2004). Il Mulino «Lo sviluppo sociale del bambino» di H.R. Schaffer, Raffaello Cortina Editore
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