IL MANAGEMENT DELLA COMPLESSITA IN SANITA
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- Diana Greco
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1 IL MANAGEMENT DELLA COMPLESSITA IN SANITA Milano, 26 ottobre 2012 Palazzo delle Stelline Corso Magenta, 61 Ore
2 La complessità di gestione dell offerta sanitaria in una Azienda sanitaria Walter Locatelli Direttore Generale ASL di Milano Vicepresidente FIASO
3 Inquadramento - Alcuni dati relativi alla popolazione di Milano: L Asl Milano copre una superficie di circa 230 kmq e comprende i comuni di Milano (Dist. 1-5), di Cologno Monzese e Sesto San Giovanni (Dist.6) e di Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano e Cusano Milanino (Dist. 7). Per densità abitativa è al secondo posto in Italia. Assistiti ASL Milano: (Fonte: DPCS ASL Milano 2012) Popolazione di età > 65 anni : (23.7%) Speranza di vita: da 71 anni nel 1970 a 82 anni nel 2011 (Fonte: ISTAT) Popolazione fragile ( soli e cronici )>=75 : (Fonte: Piano anticaldo ASL 2012)
4 Milano velocità di invecchiamento. città ad alta L aumento dell aspettativa di vita rappresenta un importante obiettivo di salute. L invecchiamento, tuttavia, accresce il bisogno di servizi sanitari che vanno continuamente adattati all evoluzione del quadro nosologico.
5 Nei prossimi 10 anni si attende un aumento del numero di grandi anziani: ulteriore incremento del carico assistenziale delle persone molto anziane incremento nella prevalenza di cronicità a causa dei successi della medicina, così da incrementare il numero dei soggetti anziani ed affetti da patologia cronica che devono orientarsi nella offerta.
6 BANCA DATI ASSISTITI COME STRUMENTO DI GOVERNANCE: DISTRIBUZIONE DELLE PATOLOGIE E SPESA FONTE:DPCS 2011
7 Strutture sanitarie accreditate e contrattate SSR dell ambito territoriale ASL di Milano - riepilogo per tipologia Macrocategorie per tipologia di attività n. di attività presenti Strutture di ricovero ordinario 36 Strutture di ricovero a ciclo diurno 1 Psichiatria territoriale residenziale 34 Psichiatria territoriale non residenziale 39 U.O. Neuropsichiatria Infantile 27 Specialistica Ambulatoriale 83 Radiologia / DIM territoriale 46 Strutture Odontoiatriche 36 S.Me.L. territoriali 28 Studi professionali 1 Centri per Ossigenoterapia Iperbarica 2 Centri per Dialisi territoriali (C.A.L.) 11 Tot. 344
8 Dotazione dei posti letto nelle Strutture Sanitarie di Ricovero e Cura accreditate dell ambito territoriale ASL di Milano n. posti letto accreditati di cui posti letto contrattati SSR Posti letto in degenza ordinaria Posti letto in day hospital/day surgery Totale posti letto per acuti Posti letto in riabilitazione (degenza ordinaria) Posti letto in riabilitazione (day hospital/day surgery) Totale posti letto in post-acuzie Totale
9 RUOLI DELLE ASL LOMBARDE A differenza di altre regioni, in Lombardia le ASL hanno un ruolo prevalente di Programmazione, Acquisto e Controllo (Dipartimento PAC) delle prestazioni sanitarie. L erogazione diretta rimane solo per alcune aree particolari (Prevenzione, Vaccinazioni, Medicina di Comunità, Consultori Familiari Integrati, Servizi per le Tossicodipendenze, Servizi Malattie Sessualmente Trasmesse etc), spesso anch esse integrate con providers accreditati (ADI, Consultori Familiari etc ).
10 Ruolo ASL Regia territoriale per il governo dei fenomeni sanitari e sociosanitari Strategia: -Fare rete -Attori territoriali coinvolti
11 SOSTENIBILITA La sostenibilità del sistema e la garanzia di una presa in carico dei bisogni di salute e assistenza impongono: razionalizzazione della rete ospedaliera sviluppo di un sistema di offerta territoriale che sia in grado di assicurare le cure e la qualità della vita dei pazienti. Gli interventi da programmarsi devono quindi tendere a: realizzare Continuità delle Cure, integrazione Ospedale Territorio, degenza in bassa e media intensità di cure, ospedalizzazione domiciliare Telemedicina.
12 Gli interventi di assistenza sanitaria e cure primarie Il Piano Sociosanitario Regionale ed il recente Decreto Balduzzi confermano: il ruolo centrale della medicina territoriale per la presa in carico degli assistiti, in particolare portatori di fragilità, e per la gestione dei percorsi di cura territoriali. Nel sistema sanitario e socio sanitario la Continuità Assistenziale, oltre a svolgere il ruolo di interfaccia tra Ospedale e territorio, deve assicurare ai cittadini un assistenza h24 rispondendo ai fabbisogni espressi.
13 ASL di Milano è stata individuata da Regione Lombardia, insieme ad altre 4 ASL lombarde, per l'implementazione sperimentale dei CReG. Le patologie croniche oggetto della sperimentazione sono: Bpco, scompenso cardiaco, diabete di tipo 1 e 2, ipertensione, cardiopatia ischemica, osteoporosi e patologie neuromuscolari.
14 Per garantire l'adeguatezza dei percorsi di diagnosi e cura, i soggetti coinvolti nei progetto condividono le indicazioni dei PDTA già in uso presso le ASL per le suddette patologie, concordati nella maggior parte dei casi con le Strutture presenti sul territorio. In analogia con i DRG, Regione ha definito per ciascuna patologia raggruppamenti omogenei. ciascuno caratterizzato da una specifica tariffa comprensiva dei consumi per farmaceutica, specialistica, protesica, ossigeno ed ospedalizzazione domiciliare.
15 La presa in carico del paziente in CReG è supportata: anche dallo sviluppo della telemedicina e dalla possibilità di indirizzare il paziente in fase di scompenso della patologia a brevi ricoveri in strutture a bassa e media intensità di cure sub acute. Queste ultime rappresentano: una ulteriore offerta di servizio in entrata dal territorio, oltre alla classica connotazione di strutture di ricovero in dimissione da reparti per acuti per favorire un completo recupero prima del ritorno al domicilio.
16 Attività di Continuità Assistenziale Reti di patologia Cure Palliative Le Reti di Patologia sono frutto dello sviluppo di un modello organizzativo, su scala regionale, di assistenza sanitaria offerto secondo la messa in rete dei servizi che erogano prestazioni per una particolare patologia. Della rete possono fare parte tutte le strutture sanitarie accreditate che siano in grado di offrire assistenza sanitaria qualificata per quella specifica patologia.
17 IL METODO PER AFFRONTARE LA COMPLESSITA Lettura del bisogno: la Valutazione Multi Dimensionale(VMD) Correlazione tra bisogno e risposta Gestione del percorso dell utente (OVVERO la presa in carico nella complessità): il Case Management (CM)
18 VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE Processo diagnostico multidimensionale spesso interdisciplinare, che attraverso l identificazione delle risorse e dei problemi medici, psicosociali e funzionali della persona anziana fragile, programma ed imposta un pianodi trattamento e di follow up specifico ed individualizzato per quel paziente. (Rubenstein, 1992)
19 CORRELAZIONE TRA BISOGNO E RISPOSTA RETE BISOGNI RISPOSTE Équipe
20 RETE dei SERVIZI Insieme delle unità di offerta formali ed informali che un territorio è in grado di esprimere, con le seguenti caratteristiche: disponibilità ad interagire capacità ad integrarsi flessibilità verso l utenza e verso gli altri nodi della rete Contestualizzazione del modello di rete al territorio (Analisi del territorio) Formalizzazione (es. protocolli d intesa)
21 Equipe Presenza di professionalità diverse ed appartenenti ai vari nodi della rete Prevenzione e promozione della salute come mission Capacità di leggere la complessità dei bisogni Capacità di leggere la complessità dei Servizi e di coordinarli Mandato Istituzionale
22 CURE DOMICILIARI anno 2011 Cure Domiciliari utenti ADI voucher Prelievi e trasfusioni Ventilazione Nutrizione 2.890
23 N utenti in ADI Anni
24 FASCE DI ETA DEGLI UTENTI ASSISTITI A DOMICILIO IN ADI -ANNI % 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% < >
25 N UTENTI CON PATOLOGIA AD ALTA COMPLESSITA (anno 2011) In Stato Vegetativo 15 Grave fragilità 120 Minore 72 Sclerosi Multipla 84 SLA e altre malattie del motoneurone 97 Utenti con "Demenza" 428 Terminale 805 TOTALE 1.621
26 ADI anno 2011 Utenti con patologie ad alta complessità pat.crit. 19% altro 81% Totale Utenti in ADI 8493
27 EVOLUZIONE DEL SISTEMA ADI progetto sperimentale per l ADI-Alzheimer, in collaborazione con il Pio Albergo Trivulzio sperimentazione domiciliare per i Pazienti affetti da Morbo di Parkinson, in collaborazione con l Azienda Ospedaliera ICP formazione sul campo per gli EGPattanti che seguono i minori con gravi patologie, in collaborazione consolidata con il SAPRE (Settore Abilitazione PREcoce) della Fondazione Policlinico sperimentazione sull assistenza notturna come supporto al care giver nei casi molto complessi, in collaborazione con gli Enti Gestori ADI
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