Malattie infettive in carcere
|
|
- Nicola Franceschi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La gestione delle La gestione delle Malattie infettive in carcere
2 A livello internazionale i cittadini detenuti sono considerati una popolazione ad alto rischio di contrarre malattie infettive (HIV, epatiti, MST) Questa specificità è causata dall alta prevalenza di comportamenti a rischio messi in atto durante il periodo detentivo in particolare attraverso l uso iniettivo di droghe, rapporti sessuali non protetti, tti uso in comune di aghi ipodermici per l esecuzione di tatuaggi Nelle Carceri dell Europa Occidentale i detenuti hanno: 1. TASSI d infezione i da HIV 25 volte più elevati delle medie nazionali 2. Tassi d ifezione da HCV 40 volte superiori rispetto alle medie nazionali Fonte: Stato di salute dei detenuti toscani ARS Toscana 2012
3 Su circa 4172 detenuti sottoposti allo studio in Toscana il solo il 28,3% risulta sano cioè SENZA PATOLOGIE I più sani sono i detenuti provenienti da: ASIA = 53,7% Europa dell Est = 47,8% Mentre i più malati sono: Arabi = 85,2% Italiani = 78,7% Fonte: Stato di salute dei detenuti toscani ARS Toscana 2012
4 in Toscana negli Istituti Penitenziari vi è una grande diffusione di: Disturbi di natura Psichica (41,0%) Malattie Apparato Digerente (14,4%) Malattie Infettive e Parassitarie (11,1%) Fonte: Stato di salute dei detenuti toscani ARS Toscana 2012
5 Fonte: Stato di salute dei detenuti toscani ARS Toscana 2012
6 Raffronto Residenti in Toscana - Detenuti in Toscana Residenti età > 60 anni = 35,4% Detenuti età > 60 anni = 4,3% Residenti età < 30 anni = 13,3% Detenuti età < 30 anni = 22,8% Residenti Malattie infettive/parassitarie = 2,0% Detenuti Malattie infettive/parassitarie = 11,% Fonte: Stato di salute dei detenuti toscani ARS Toscana 2012
7 Gruppi etnici più rappresentati tra i Detenuti in Toscana Italiani = 49,8% Nord Africani = 22,6% Est Europei = 17,7% Altri Paesi = 9,9% 9% Fonte: Stato di salute dei detenuti toscani ARS Toscana 2012
8 Gruppi etnici i più rappresentati ti tra i Detenuti in Toscana Malattie Infettive/Parassitarie Italiani affetti da malattie infett/parassit = 15,6% Nord Africani affetti da malattie infett/parassit = 7,5% Est Europei affetti da malattie infett/parassit = 6,9% Fonte: Stato di salute dei detenuti toscani ARS Toscana 2012
9 L OMS pone particolare attenzione alla TUBERCOLOSI (TB) Che, nelle carceri, raggiunge tassi da 10 a 100 volte superiori a quelli osservati nella popolazione p generale Vi è una grande variabilità tra i penitenziari europei ad esempio nei paesi dell EST i detenuti affetti da TB rappresentano il 93% dei casi Fonte: Stato di salute dei detenuti toscani ARS Toscana 2012
10 Fonte: Stato di salute dei detenuti toscani ARS Toscana 2012
11 Infezione da TUBERCOLOSI ITALIANI = 0,14% NORDAFRICANI = 1,20% EST EUROPEI = 1,50% ALTRI PAESI = 1,65% Fonte: Stato di salute dei detenuti toscani ARS Toscana 2012
12 Elevata percentuale tra gli Italiani di infezione da HCV ITALIANI = 6,78% NORD AFRICANI = 1,60% EST EUROPEI = 2,06% ALTRI PAESI = 0,99% Una così alta percentuale di HCV positività negli italiani non si spiega con lo stato di Tossico Dipendenza che risulta essere più presente tra la popolazione nordafricana Fonte: Stato di salute dei detenuti toscani ARS Toscana 2012
13 Minor percentuale tra gli Italiani di infezione da HBV Dovuta senza dubbio alla vaccinazione Infezione da HBV ITALIANI = 0,58% NORDAFRICANI = 0,70% EST EUROPEI = 2,25% ALTRI PAESI = 1,32% Fonte: Stato di salute dei detenuti toscani ARS Toscana 2012
14 Infezione da HIV ITALIANI = 0,96% NORDAFRICANI = 0,40% EST EUROPEI = 0,19% ALTRI PAESI = 1,65% Infezione da SIFILIDE ITALIANI = 0,17% NORDAFRICANI = 0,60% EST EUROPEI = 0,75% ALTRI PAESI = 1,65% Fonte: Stato di salute dei detenuti toscani ARS Toscana 2012
15 Nel 2008 la sanità penitenziaria è passata alle USL Come vengono gestite le patologie infettive in Carcere?
16 Si possono individuare alcune tappe fondamentali nella gestione del paziente con problematiche infettivologiche in carcere 1. Individuazione del soggetto affetto da patologia infettiva 2. Gestione del soggetto a cui viene fatta per la prima volta diagnosi di malattia infettiva 3. Attuazione di specifici Protocolli laboratoristici, strumentali, terapeutici e di follow-up 4. Attuazione di interventi di educazione sanitaria rivolti sia al paziente affetto da patologia infettiva sia a tutta la popolazione carceraria (detenuti, agenti di polizia penitenziaria ecc..) Si tratta di uno sforzo diagnostico terapeutico notevole anche con costi elevati che può essere vanificato da una improvviso trasferimento del paziente ad altro carcere
17 UNA PROPOSTA L Azienda USL 5 di Pisa ha deliberato un percorso assistenziale che contempla tutti i passaggi sanitari del detenuto dall ingresso in istituto alla sua uscita. Nel caso di 1 ingresso il paziente viene visitato, di norma, entro le 24 h vengono richiesti una serie di esami specifici previsti nel percorso assistenziale fra i quali anche una batteria di esami necessari per conoscere la situazione infettivologica del soggetto Viene sempre richiesto il consenso informato per l effettuazione degli accertamenti spiegando le motivazioni ioni della loro o effettuazione, la richiesta per la ricerca degli anticorpi anti HIV viene effettuata in anonimato e la risposta consegnata direttamente dal medico al paziente in busta chiusa La Gestione delle Malattie Infettive in Carcere Pisa 6 20 Febbraio 2013
18 Il percorso assistenziale viene riassunto nella Carta dei Servizi dove vengono segnalate anche le vaccinazioni che vengono effettuate nell istituto La Gestione delle Malattie Infettive in Carcere Pisa 6 20 Febbraio 2013
19 Il percorso assistenziale viene riassunto nella Carta dei Servizi dove vengono segnalate anche le vaccinazioni che vengono effettuate nell istituto La Gestione delle Malattie Infettive in Carcere Pisa 6 20 Febbraio 2013
20 La Gestione delle Malattie Infettive in Carcere Pisa 6 20 Febbraio 2013
21 La Gestione delle Malattie Infettive in Carcere Pisa 6 20 Febbraio 2013
22 Qualora il paziente abbia effettuato l intera batteria almeno tre mesi prima e risulti agli atti, questa non verrà ripetuta. La Gestione delle Malattie Infettive in Carcere Pisa 6 20 Febbraio 2013
23 Fanno parte del percorso assistenziale i due protocolli che seguono AZIENDA USL N. 5 DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI VOLTERRA PROTOCOLLO SCREENING DELLA TUBERCOLOSI AZIENDA USL N. 5 DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI VOLTERRA PROTOCOLLO VACCINAZIONE CONTRO L EPATITE A E CONTRO L EPATITE B IN DETENUTI TERAPIA DELL EPATITE CRONICA DA HCV E HBV IN DETENUTI La Gestione delle Malattie Infettive in Carcere Pisa 6 20 Febbraio 2013
24 AZIENDA USL N. 5 DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI VOLTERRA PROTOCOLLO SCREENING DELLA TUBERCOLOSI Intradermoreazione Secondo Mantoux a tutti i nuovi ingressi Corretta lettura dei risultati a ore dall esecuzione La Gestione delle Malattie Infettive in Carcere Pisa 6 20 Febbraio 2013
25 Considerare cuti positivi i soggetti che, con anamnesi negativa per TB, sottoposti a intradermoreazione secondo Mantoux presentino un diametro dell infiltrato cutaneo: 5 mm se: sieropositivi per HIV, soggetti sottoposti a trapianto di organo, soggetti immunodepressi (per terapia cortisonica con dosaggio equivalente 15 mg di prednisone per più di 1 mese o sottoposti a terapia con farmaci ad azione anti-tnf alfa, come infliximab, etanercept, adalimumab), contatti stretti recenti di TB attiva soggetti con esiti fibrotici alla radiografia del torace compatibili con pregressa TB 10 mm se: immigrati da paesi ad alta endemia nei primi 5 anni di soggiorno in Italia tossicodipendenti per via ev residenti in comunità (carceri, dormitori, case d accoglienza) soggetti con patologie favorenti la TB (DM scompensato, silicosi,gastrectomia, by pass digiuno-ileale, malnutrizione, calo ponderale > al 10% del peso ideale, leucemia, linfoma, insufficienza renale cronica, k testa-collo, k polmone, k colon, k mammella soggetti con rischio professionale 15 mm: se non fattori di rischio La Gestione delle Malattie Infettive in Carcere Pisa 6 20 Febbraio 2013
26 Procedura Ogni individuo che risulti tubercolino positivo secondo i criteri sopra esposti dovrà effettuare: RX torace 2 P Visita Spec Infettivologica. Lo Spec. Infettivologo effettuerà un anamnesi mirata, potrà effettuare ulteriori i accertamenti ti e deciderà se trattarett o meno il paziente
27 AZIENDA USL N. 5 DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI VOLTERRA PROTOCOLLO VACCINAZIONE CONTRO L EPATITE A E CONTRO L EPATITE B IN DETENUTI TERAPIA DELL EPATITE CRONICA DA HCV E HBV IN DETENUTI Studi riferiti a realtà nazionali hanno evidenziato come le epatopatie virali costituiscano una problematica di assoluto rilievo in ambito penitenziario. I risultati ottenuti nell ambito di uno studio siero-epidemiologico in 14 Istituti Penitenziari italiani hanno indicato: detenuti ti esaminati Tasso di esecuzione test per HBV = 56,2% Tasso di esecuzione test per HCV = 56,9% La siero prevalenza è risultata: 8,6% per HBs Ag 26% per HBs Ab 37,9% per anti-hcv. Babudieri S. et al., Correlates of HIV, HBV, and HCV infection in a prison inmate population: Results from a multicentre study in Italy, J Med Virol 2005; 76 (3);
28 AZIENDA USL N. 5 DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI VOLTERRA PROTOCOLLO VACCINAZIONE CONTRO L EPATITE A E CONTRO L EPATITE B IN DETENUTI TERAPIA DELL EPATITE CRONICA DA HCV E HBV IN DETENUTI La circolazione del virus dell epatite epatite A non è stata fino ad oggi verificata all interno delle comunità penitenziarie italiane, neppure come segnalazione di singoli cluster epidemici. La conoscenza dei tassi di prevalenza intramurari di HAV potrebbe fornire informazioni utili sul grado di igienizzazione delle strutture penitenziarie. Vaccinazione contro l Epatite A Le carceri sono un ambiente in cui confluiscono diversi fattori di rischio quali : promiscuità sessuale Uso di droghe scarso livello igienico La vaccinazione è suggerita Fonte: L uso del vaccino anti epatite A in Italia (PNLG 3 anno 2004)
29 AZIENDA USL N. 5 DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI VOLTERRA PROTOCOLLO VACCINAZIONE CONTRO L EPATITE A E CONTRO L EPATITE B IN DETENUTI TERAPIA DELL EPATITE CRONICA DA HCV E HBV IN DETENUTI Procedura La vaccinazione verrà consigliata a tutti coloro che risultino affetti da una malattia cronica del fegato e che risultino HAV IgG negativi. Infatti le persone con malattia epatica cronica che non hanno mai avuto l'epatite A hanno una maggiore incidenza di epatite A fulminante con rapida insorgenza di insufficienza epatica. Tempi di esecuzione: 0, 6 mesi: due iniezioni con un intervallo di sei mesi; Alcuni studi hanno dimostrato che la dose di richiamo può essere somministrata a qualsiasi distanza (Ivarson S, Vaccine 2002, 20:2017-8; Ivarson S, Scandinav J Infect Dis 2002, 34:110-1)
30 AZIENDA USL N. 5 DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI VOLTERRA PROTOCOLLO VACCINAZIONE CONTRO L EPATITE A E CONTRO L EPATITE B IN DETENUTI TERAPIA DELL EPATITE CRONICA DA HCV E HBV IN DETENUTI Ricordando lo sforzo. che può essere vanificato da un improvviso trasferimento del paziente ad altro carcere Procedura Si cerca di fornire protezione in tempi brevi, per cui, per i pazienti detenuti si consiglia: Doppia dose al tempo 0 0, (15 30 gg): due iniezioni con un intervallo di un 15 gg - un mese
31 AZIENDA USL N. 5 DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI VOLTERRA PROTOCOLLO VACCINAZIONE CONTRO L EPATITE A E CONTRO L EPATITE B IN DETENUTI TERAPIA DELL EPATITE CRONICA DA HCV E HBV IN DETENUTI Vaccinazione contro l Epatite B Procedura Verrà consigliata a tutti coloro che risulteranno HBsAg e HBsAb negativi i pazienti HBcAb Positivi non vanno vaccinati; Il metodo accelerato può indurre livelli di anticorpi protettivi precocemente in una percentuale leggermente superiore di vaccinati e si consiglia per i pazienti detenuti. 0, 1, 2, 12 mesi: tre iniezioni con un intervallo di un mese; una quarta dose dovrebbe essere somministrata al dodicesimo mese.
32 AZIENDA USL N. 5 DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI PISA PRESIDIO SANITARIO CARCERE DI VOLTERRA PROTOCOLLO VACCINAZIONE CONTRO L EPATITE A E CONTRO L EPATITE B IN DETENUTI TERAPIA DELL EPATITE CRONICA DA HCV E HBV IN DETENUTI Trattamento delle epatiti virali in pazienti detenuti Da Linee guida EASL 2011 e AASLD 2009 Procedura La valutazione clinica operata dai Medici del Presidio Sanitario del carcere persegue i seguenti obbiettivi: stabilire l'effettiva cronicità; ità effettuare la diagnosi etiologica; valutare lo status clinico complessivo; acquisire elementi predittivi di suscettibilità al trattamento. Chi trattare: tutti i pazienti naive con malattia epatica compensata, che chiedono trattamento e sono in assenza di controindicazioni assolute considerare prioritario il trattamento nei casi di epatopatia cronica con fibrosi avanzata (Metavir F3-F4) considerare il trattamento se fibrosi moderata (Metavir F2)
33 Procedura
34 I Medici del Carcere, operando la preliminare selezione dei pazienti dovranno altresì verificare l'eventuale presenza di criteri di esclusione dal protocollo Indicazioni Terapeutiche HBV secondo il Paradigma di Stresa 2010 Lo Specialista infettivologo prescrive il farmaco stabilendo posologia, durata, modalità di somministrazione, visita il paziente con cadenza mensile, prescrive il monitoraggio dei parametri bio umorali e clinici (prelievi ematici, ecografie ecc.) Il paziente verrà inoltre visitato dal medico del Presidio Sanitario (case manager) e dallo Spec. Psichiatra a cadenza mensile o con cadenze più ravvicinate La gestione del paziente infettivo in carcere Firenze 15 Giugno 2012
35 Attuazione di interventi di educazione sanitaria rivolti sia al paziente affetto da patologia infettiva sia a tutta la popolazione p carceraria (detenuti, agenti di polizia penitenziaria ecc..) Corsi informativi sulle malattie a trasmissione ematica e a trasmissione sessuale a tutta la popolazione carceraria, corsi specifici ad attività particolari (barbieri) Possibilità di fornire preservativi alla popolazione carceraria, presenza di cassette di medicazione con guanti in lattice nelle sezioni Consegna a tutti i nuovi giunti di Kit di pulizia fornito dalla Regione Toscana composto da dentifricio, spazzolino da denti con copritestina e saponette. Sostituizione e programma di disinfezione di materassi, guanciali, federe, ecc. su questo la Regione Toscana ha investito molto con una legislazione specifica ed uno sforzo economico importante
36
Fase 1 - evidenze scientifiche e best practice PATOLOGIA INFETTIVA STATO DEL PROGETTO AL 7 GIUGNO 2012
Fase 1 - evidenze scientifiche e best practice 1 PATOLOGIA INFETTIVA STATO DEL PROGETTO AL 7 GIUGNO 2012 2 PREVALENZA HIV L assunzione di droga per via venosa è responsabile del 30% delle infezioni al
DettagliVersione aggiornata al 1 agosto 2003
Versione aggiornata al 1 agosto 2003 PROTOCOLLO PER L UTILIZZO DI DONATORI POSITIVI PER GLI ANTICORPI DIRETTI CONTRO L ANTIGENE CORE (HBcAb-IgG) DEL VIRUS B DELL EPATITE (HBV) NEL TRAPIANTO DI FEGATO.
DettagliSabato 17 ottobre 2015 S. Beux, S. Monticone, G. Innocenzi, M. Zaffaroni, G. Bona
Sabato 17 ottobre 2015 S. Beux, S. Monticone, G. Innocenzi, M. Zaffaroni, G. Bona Clinica Pediatrica Università degli Studi di Novara A.O.U. Maggiore della Carità di Novara Nel Mondo: 130-150 milioni di
DettagliVersione aggiornata al 1 marzo 2005
Versione aggiornata al 1 marzo 2005 PROTOCOLLO PER L UTILIZZO DI DONATORI POSITIVI PER L ANTIGENE DI SUPERFICIE DEL VIRUS B DELL EPATITE (HBsAg +) NEL TRAPIANTO DI CUORE E/O POLMONE E/O RENE. Razionale
DettagliLo stato di salute dei detenuti tossicodipendenti in Toscana: I risultati di uno studio di coorte toscano
Lo stato di salute dei detenuti tossicodipendenti in Toscana: I risultati di uno studio di coorte toscano Berti A. Berti A., Orsini C., Silvestri C., Aversa L., Voller F., Cipriani F Osservatorio di Epidemiologia
DettagliInfezione da HIV e AIDS in Piemonte
Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,
DettagliEsami di qualificazione biologica su ogni donazione
Esami di qualificazione biologica su ogni donazione HCV Ab, HCV-RNA (da giugno 2002) HIV 1-2 Ab, HIV1-RNA (da giugno 2008) HBsAg, HBV-DNA (da giugno 2008) Sierodiagnosi per la lue Decreto Ministro della
DettagliDott. Vincenzo Pezzullo
Dott. Vincenzo Pezzullo Epatiti croniche ad eziologia virale Pozzuoli 1 ottobre 2011 HBV marcatori Antigeni Anticorpi HBsAg HBsAb o anti-hbs HBcAg HBcAb o anti-hbc IgM e IgG HBeAg HBeAb o anti-hbe HBV
DettagliLa rosolia nella donna in gravidanza
La rosolia nella donna in gravidanza ROSOLIA Trasmissione materno-fetale Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L infezione fetale dopo reinfezione
DettagliLa sorveglianza dei professionalmente esposti -Operatori socio-sanitari
Sorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socioassistenziali. Parma, 19 maggio 2006 La sorveglianza dei professionalmente esposti -Operatori socio-sanitari Dr. Alessandro Romanelli - Medico
DettagliVerranno inoltre effettuati: - HCV Ab - CMV IgG, - Toxoplasma IgG - EBV VCA-IgG, EBNA - HSV IgG - VZV IgG
Versione approvata al 1marzo 2005 PROTOCOLLO PER L UTILIZZO DI DONATORI POSITIVI PER GLI ANTICORPI DIRETTI CONTRO L ANTIGENE CORE (HBcAb-IgG) DEL VIRUS B DELL EPATITE (HBV) NEL TRAPIANTO DI CUORE E/O POLMONE
DettagliLE IDONEITÀ DIFFICILI
LE IDONEITÀ DIFFICILI Il giudizio di idoneità in operatori sanitari HBV, HCV, HIV positivi Giantommaso Pagliaro - AO Ordine Mauriziano di Torino - APAMIL APAMIL - Associazione Piemontese e Aostana di Medicina
Dettagli7. RISPOSTE RELATIVE ALLE IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE PER LA SALUTE
7. RISPOSTE RELATIVE ALLE IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE PER LA SALUTE 7.1 Prevenzione e trattamento delle malattie infettive droga-correlate 7.1.1 Prevenzione 7.1.2 Counselling 7.2 Prevenzione dei decessi
DettagliSORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI.
SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI. Protocollo Operativo UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP, ASL Roma A Dr.ssa Andreina Ercole Misure di prevenzione, ricerca attiva
DettagliANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487
MORTALITÀ Tra i residenti della ULSS n. 1 nel corso del triennio 2010-2012 si sono verificati 4487 decessi (1974 nei maschi e 2513 nelle femmine, media per anno 1496), in leggero aumento rispetto al dato
DettagliR e g i o n e L a z i o
(La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori) Titolo del Progetto o del programma: R e g i o n e L a z i o Progetto per il miglioramento delle coperture vaccinali con particolare
DettagliTest di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche
Parte 3a. Epatiti Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Fiumicino, 16 aprile 2016 www.cos.it/mediter Dr. Ugo Montanari Epatiti: tests diagnostici - 1 Indicazioni cliniche Tipo di richiesta
DettagliGiornata informativa per acconciatori, estetisti, tatuatori Sanremo 30 Novembre 2015. Introduzione. Dr. Marco Mela
Giornata informativa per acconciatori, estetisti, tatuatori Sanremo 30 Novembre 2015 Introduzione Dr. Marco Mela Obiettivo Sanità Pubblica Prevenzione primaria: Ridurre la frequenza di nuovi casi di malattia
DettagliBambini e ragazzi affetti da tumore
Bambini e ragazzi affetti da tumore Firenze, 29 maggio 2014 Gianfranco Manneschi U.O. Epidemiologia clinica e descrittiva ISPO Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica introduzione La patologia
DettagliMALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 -
MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2012- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Il controllo reale della diffusione delle
DettagliEpidemiologia e storia naturale dell epatite cronica C
Epidemiologia e storia naturale dell epatite cronica C SOCIETA MEDICO-CHIRURGICA FERRARA Anastasio Grilli UO Malattie Infettive Universitaria Dipartimento Medico 19 settembre 2015 Epidemiologia e storia
DettagliLa vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica
La vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica Dott. Pietro Ragni, Direzione Sanitaria Azienda USL di Reggio Emilia Le patologie che espongono a rischio aumentato
DettagliTommaso Stroffolini, Divisione di Gastroenterologia, Ospedale San Giacomo, Roma
Epidemiologia dell epatite C: dati italiani Tommaso Stroffolini, Divisione di Gastroenterologia, Ospedale San Giacomo, Roma Indagini policentriche effettuate in Italia hanno evidenziato una notevole frequenza
DettagliPrincipi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli
Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro
DettagliLa diffusione delle malattie infettive ed il loro trattamento
La diffusione delle malattie infettive ed il loro trattamento EMANUELE PONTALI E. O. Ospedali Galliera Genova Convegno Salute e malattia nei detenuti in Italia: i risultati di uno studio multicentrico
DettagliREGIONE TOSCANA CENTRO REGIONALE PER LA SALUTE IN CARCERE. La presa in carico del detenuto nuovo-giunto.
REGIONE TOSCANA CENTRO REGIONALE PER LA SALUTE IN CARCERE La presa in carico del detenuto nuovo-giunto. Anche in queste preoccupanti condizioni di sovraffollamento in cui versa la maggior parte degli Istituti
DettagliLa sicurezza: un presupposto imprescindibile
La sicurezza: un presupposto imprescindibile Dr. A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 7 dicembre 2012 Premessa L insufficiente reperimento di donatori, il rapporto rischi/benefici attesi con il trapianto
DettagliR e g i o n e L a z i o
(La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori) Titolo del Progetto o del programma: R e g i o n e L a z i o Ridurre la vulnerabilità alle malattie sessualmente trasmesse, con
DettagliPROTOCOLLO PER L'UTILIZZO DI DONATORI anti-hcv + IN PAZIENTI anti-hcv + NEL TRAPIANTO DI RENE
Versione aggiornata al 1 agosto 2003 PROTOCOLLO PER L'UTILIZZO DI DONATORI anti-hcv + IN PAZIENTI anti-hcv + NEL TRAPIANTO DI RENE Principi generali Razionale La carenza di donatori d organo rappresenta
DettagliPROTOCOLLO PER L'UTILIZZO DI DONATORI anti-hcv + IN PAZIENTI anti-hcv + o anti-hcv - IN LISTA PER TRAPIANTO DI CUORE E/O POLMONE
Versione aggiornata al 1 agosto 2003 PROTOCOLLO PER L'UTILIZZO DI DONATORI anti-hcv + IN PAZIENTI anti-hcv + o anti-hcv - IN LISTA PER TRAPIANTO DI CUORE E/O POLMONE Principi generali La carenza di donatori
DettagliCONOSCIAMOLA. L infezione con il virus dell epatite C (HCV = Hepatitis C Virus):
SENZA LA EPATITE CONOSCIAMOLA L infezione con il virus dell epatite C (HCV = Hepatitis C Virus): Colpisce principalmente il fegato infiammandolo (epatite) ma, in alcuni casi, anche altre parti del corpo
DettagliTubercolosi in età pediatrica. Considerazioni Dott. Giorgio Bracaglia
Tubercolosi in età pediatrica Considerazioni Dott. Giorgio Bracaglia Circolare Ministero della salute 23 Agosto 2011 Stiamo seguendo con la massima attenzione la vicenda del Gemelli ha dichiarato il Ministro
DettagliGli interventi delle professioni sanitarie
Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure
DettagliUNA LOTTA LUNGA 30 ANNI
UNA LOTTA LUNGA 30 ANNI Per una Storia dell infezione da HIV a Ravenna 1 dicembre 2011 Cosetta Ricci, Vittorio Foschini Compare una nuova sindrome. Devastante, in persone giovani. Sembra sia infettiva.
DettagliStoria naturale dell epatite C
Storia naturale dell epatite C Infezione acuta: 75% anitterica/asintomatica. Alta percentuale di cronicizzazione. Decorso fulminante molto raro. Infezione cronica: portatori silenti; malattia non progressiva
DettagliConsistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio
Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Prof.ssa G. Serio, Prof. P. Trerotoli, Cattedra di Statistica
Dettagliigiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
DettagliFORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate
FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate Nome del progetto Prevenzione Africa Richiedente Nome Imed Omrane
DettagliSTUDIO DI PREVALENZA DI HIV; HCV; HBV SU 578 UTENTI DEL SER.T.DI AREZZO STUDIATI NEGLI ANNI 1998-2006
STUDIO DI PREVALENZA DI HIV; HCV; HBV SU 578 UTENTI DEL SER.T.DI AREZZO STUDIATI NEGLI ANNI 1998-2006 Autori Dott.ssa Fabrizia Giusti,Medico Internista, Ser.T. Arezzo, Asl 8 Dott. Paolo Edoardo Dimauro
DettagliHIV-AIDS e Benessere Riproduttivo
HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS Un emergenza da non dimenticare A livello globale, l epidemia di HIV-AIDS pare essersi stabilizzata. Il tasso di nuove infezioni è in costante diminuzione dalla
DettagliMedici e Pediatri di Famiglia
Medici e Pediatri di Famiglia L assistenza del medico e del pediatra di famiglia Il Medico di Medicina Generale (MMG) ed il Pediatra di Famiglia (PdF) sono le figure di riferimento per ogni problema che
DettagliEPATITI EPATITE A EPATITE B EPATITE C EPATITE D EPATITE E
EPATITI EPATITE A EPATITE B EPATITE C EPATITE D EPATITE E EPATITE B Il virus dell epatite B (Hbv) è un virus a Dna Resiste nell ambiente, ma è sensibile ai disinfettanti comuni (ipoclorito di sodio) EPATITE
DettagliHPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv)
HPV proteggiti davvero Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) Che cos è il Papillomavirus (hpv)? L hpv è un virus molto diffuso, che si trasmette in particolare attraverso
DettagliPROTOCOLLO COMPORTAMENTALE a SEGUITO di ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE a RISCHIO BIOLOGICO
ASS 4 MEDIO FRIULI PROTOCOLLO COMPORTAMENTALE a SEGUITO di ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE a RISCHIO BIOLOGICO Dr.ssa Mauro Katia Dipartimento di Prevenzione DEFINIZIONI Incidente a Rischio Biologico: si definisce
DettagliINCONTRI PEDIATRICI SERALI DEL SAN CAMILLO
INCONTRI PEDIATRICI SERALI DEL SAN CAMILLO 20 FEBBRAIO 2013 1 INCONTRI PEDIATRICI SERALI Mustafà Qaddourah Rashed Pediatra di Famiglia ASL ROMA/A Terzo distretto 2 Incontri Pediatrici Serali Mustafà Qaddourah
DettagliNella ricerca, il benessere per l umanità
Nella ricerca, il benessere per l umanità Sei interessato a partecipare a studi clinici finalizzati allo sviluppo di nuovi farmaci in Sardegna? Diventa volontario con Fase 1 srl. Che cos è Fase 1 srl?
DettagliIL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1
IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1 Attività in sede Si effettuano colloqui di orientamento per persone che si trovano in arresti domiciliari o sottoposte ad altre misure alternative alla
DettagliEpidemiologia delle infezioni da hiv nella regione Abruzzo negli anni 2006-2011
Epidemiologia delle infezioni da hiv nella regione Abruzzo negli anni 26-211 Claudio Turchi Servizio Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica ASL Lanciano-Vasto-Chieti novembre 212 Riassunto La Regione
DettagliCase study su farmaci ad alto costo (epatite C): bisogni e possibili risposte. Giulio Formoso Agenzia Sanitaria e Sociale, Regione Emilia-Romagna
Case study su farmaci ad alto costo (epatite C): bisogni e possibili risposte Giulio Formoso Agenzia Sanitaria e Sociale, Regione Emilia-Romagna Bisogni legati a Impatto sanitario e sociale (quanto è misurabile
DettagliL Informa-Tutti sui servizi per. la salute in Emilia-Romagna
L Informa-Tutti sui servizi per la salute in Emilia-Romagna IL NUOVO SERVIZIO INFORMATIVO CHE TI DICE dove andare cosa serve come fare quando hai bisogno di servizi sanitari e assistenza per te e per la
DettagliMalattie Dimenticate e Salute Globale
Malattie Dimenticate e Salute Globale Venezia, 31 maggio - 1 giugno 2012 Dr.ssa Vanessa Martini Direzione Generale della Prevenzione Ministero della Salute Italia: bassa incidenza TB nella popolazione
DettagliSTRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI
STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati
DettagliLa conferma di laboratorio della rosolia
La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE
DettagliConsenso Informato e Privacy
Consenso Informato e Privacy Consenso e Privacy sono le basi fondanti del moderno concetto di Medicina e una cura di qualità non può prescindere da essi, così come la stessa etica e deontologia degli interventi
Dettaglil'insieme di tutti i casi esistenti in un determinato momento ed in una
Le misure di frequenza delle malattie possono descrivere: l'insieme di tutti i casi esistenti in un determinato momento ed in una determinata popolazione il verificarsi di nuovi casi A questo scopo si
DettagliChe cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita
HIV e AIDS Che cos è l AIDS L A.I.D.S. o S.I.D.A. è una sindrome da immunodeficienza acquisita. E una malattia del sistema immunitario che ne limita e riduce le funzioni. Le persone colpite sono più suscettibili
DettagliFornitura dell apparecchio acustico a carico del Servizio Sanitario Nazionale
Fornitura dell apparecchio acustico a carico del Servizio Sanitario Nazionale Lo sapevi che la sanità italiana eroga un contributo a favore dei cittadini italiani con particolari problemi di udito? In
DettagliChe cosa è la infezione da HIV?
Che cosa è l HIV? L HIV - human immunodeficiency virus è un virus che progressivamente distrugge le difese del nostro corpo contro le infezioni e alcuni tumori Che cosa è la infezione da HIV? L infezione
DettagliIl sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può
Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità
DettagliIgiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione
Igiene Dott. Pamela Di Giovanni Definizione Disciplina medica che ha come obiettivo la tutela e la promozione della salute umana, intendendo per salute umana un completo stato di benessere psichico, fisico
DettagliDanila Bassetti, MD. Responsabile Struttura Semplice Sierologia Autoimmunità U.O. Microbiologia Virologia Ospedale S.
Il Laboratorio di SieroImmunologia e le urgenze infettive: la patologia materno fetale e gli incidenti professionali a rischio di infezioni emotrasmesse Danila Bassetti, MD Responsabile Struttura Semplice
DettagliReport Malattie infettive situazione gennaio-maggio 2009
NUOVA INFLUENZA DA VIRUS A/H1N1 Le ultime settimane hanno visti impegnati molti operatori del SSR nella pandemia da nuovo virus influenzale A H1N1 : ciò ha consentito di verificare i percorsi e attuare
DettagliInformazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella
Informazione per pazienti Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella Questo opuscolo è stato realizzato per fornire alcune utili informazioni sul percorso seguito
DettagliTavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità.
Tavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità. Le vaccinazioni prioritarie che sono evidenziate in grassetto dovrebbero prevedere dei programmi organici ed efficaci di offerta attiva. 13 19 (*)
DettagliIl vostro bambino e lo Screening Neonatale
Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma
DettagliSCREENING DI IPERCOAGULABILITÀ
SCREENING DI IPERCOAGULABILITÀ COME STRUMENTO INNOVATIVO PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO, LA DIAGNOSI E LA PROGNOSI DEL TUMORE PROGETTO AIRC 5XMILLE 2011-2014 (+2 ANNI EVENTUALI) LO STUDIO L Associazione
Dettagli40 miliardi di dollari. 150 paesi. Sconfiggere l estrema povertà nel mondo OBIETTIVO:
40 miliardi di dollari 150 paesi OBIETTIVO: Sconfiggere l estrema povertà nel mondo Obiettivi TARGET: 1 Dimezzare la povertà assoluta e la fame nel mondo 2 Assicurare l istruzione elementare per tutti
DettagliMinistero della Salute
ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9
DettagliObiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie
Mostra Dettagli Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Il sistema sanitario è un sistema complesso in cui interagiscono molteplici fattori
DettagliPremio di merito Quando studiare ti conviene
Premio di merito Quando studiare ti conviene Sommario Sommario 2 Cos è il premio di merito 3 Come si concorre al premio. Prerequisiti 3 Indicatori di valutazione e calcolo del premio 3 (a) Durata del percorso
DettagliDECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:
DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte
DettagliQUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test? Cosa misura il Quantiferon test? Quali informazioni si ottengono con il Quantiferon test?
QUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test? Il Quantiferon TB-2G è un test che si esegue su sangue venoso utile per: la diagnosi differenziale fra tubercolosi polmonare attiva ed infezione da micobatteri
DettagliParte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina
LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee
DettagliINFORMATIVA PAZIENTI
SOD Oculistica (Dir. Prof. U. Menchini) SOD Diagnostica Genetica (Dir. Dr.ssa F. Torricelli) Azienda Ospedaliero- Universitaria Careggi Via delle Oblate, 1-50141 FIRENZE Padiglione 4 Clinica Oculistica
DettagliIl ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO
Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In
DettagliStudio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.
Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca
DettagliANALISI DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE FORNITI AI PAZIENTI CON MALATTIA DI HUNTINGTON (ASADMDH)
1 ANALISI DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE FORNITI AI PAZIENTI CON MALATTIA DI HUNTINGTON (ASADMDH) Gentile Signora/e, Gioia Jacopini*, Paola Zinzi**, Antonio Frustaci*, Dario Salmaso* *Istituto di
DettagliPer ticket si intende la quota di partecipazione al costo della prestazione sanitaria dovuta dal cittadino.
T I C K E T Per ticket si intende la quota di partecipazione al costo della prestazione sanitaria dovuta dal cittadino. Le per le quali è dovuto il ticket, possono essere così riassunte: - specialistiche
DettagliSERVIZIO DI REUMATOLOGIA
SERVIZIO DI REUMATOLOGIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA I REUMATISMI COME PREVENIRLI E CURARLI Le malattie reumatiche, denominate con varie terminologie (reumatismi,
DettagliSCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE?
SCREENING NEONATALE GENETICO RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? Pietro Chiurazzi Istituto di Genetica Medica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Cattolica Associazione Culturale Giuseppe
DettagliPROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)
PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori
DettagliInternational School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure
International School of Siena Procedura di ammissione L International School of Siena accoglie culture e nazionalità diverse. Offriamo un educazione generale utilizzando l inglese come lingua veicolare,
DettagliLA REALTA PIEMONTESE
LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.
DettagliLA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Campo di applicazione Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di esposizione ad agenti biologici Definizioni Agente Biologico (a.b.) Qualsiasi microorganismo
DettagliTest Verificate le vostre conoscenze sull epatite C!
Test Verificate le vostre conoscenze sull epatite C! L Epatite C può essere trasmessa attraverso: L uso comune di aghi e siringhe L uso comune di filtri, cucchiai e acqua al momento del consumo di droghe
DettagliPARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO
PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha
DettagliProf. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene
Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali
DettagliDipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma
Concetti di salute e malattia. La storia naturale delle malattie. Valutazione dell efficacia dei tests diagnostici: sensibilità, specificità e valori predittivi. Gli screening. Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it
DettagliSai cosa fa l AIL per l Unità Operativa di Ematologia e Immunologia Clinica?
L A.I.L. - Sezione di Padova ONLUS e l U.O. di Ematologia e Immunologia Clinica di Padova INSIEME per la VITA Sai cosa fa l AIL per l Unità Operativa di Ematologia e Immunologia Clinica? Passato, presente,
Dettagliwww.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni
VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliScheda Valutativa Tirocinio. Formativo
Scheda Valutativa Tirocinio Formativo PER STUDENTI ISCRITTI AL 5 ANNO CdL in MEDICINA E CHIRURGIA Data inizio tirocinio: Data conclusione tirocinio:.. Studente Tutor clinico (nome e cognome) (qualifica
DettagliRACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011
RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011 SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA RIGUARDA I LAVORATORI ESPOSTI A RISCHIO ai sensi dell art. 2
DettagliPAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE
PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliIndagine qualita percepita
Sistema di Gestione per la Qualità - Ospedale M. G. Vannini Report sulla qualità percepita OSPEDALE M. G. VANNINI Direttore Sanitario Dott.ssa Maura Moreschini Sistema qualità certificato UNI EN ISO 9001:2008
DettagliREGLAMENTO ESAMI INTEGRATIVI ISTITUTO SERPIERI NOE - FERRARINI
REGLAMENTO ESAMI INTEGRATIVI ISTITUTO SERPIERI NOE - FERRARINI Le prove integrative si svolgeranno secondo la normativa vigente e nei tempi indicati dall ufficio scuole dell USP Passaggio a diverso indirizzo
DettagliCorrispondenza tra campi di INPUT gestiti da mfp e reports di OUTPUT
Corrispondenza tra campi di INPUT gestiti da mfp e reports di OUTPUT SCHEDE MINISTERIALI 1) SER.01 Dati anagrafici dei servizi pubblici per le tossicodipendenze Sezione C. Numero strutture carcerarie e
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici
Dettagli1. Introduzione e finalità delle Linee guida
LINEE GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO - Versione finale, 09.11.2005 1. Introduzione e finalità delle Linee guida Il Gruppo ad alto livello sui servizi sanitari e l'assistenza medica ha deciso
Dettagli