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area vasta n. L alimentazione a domicilio i QUADERNI del CAREGIVER

INDICE Cos è la deglutizione Cos è la disfagia Cosa può causare? Quali sono le cause? Cosa si deve osservare? Chi se ne occupa? Qual è il trattamento? Cosa si deve mangiare? Progressi Come vanno assunti i liquidi? Come assumere i farmaci? Consigli da seguire durante i pasti La persona che somministra il pasto deve Gestione domiciliare del paziente con nutrizione enterale Nutrizione enterale tramite sondino naso gastrico (S.N.G.) Cosa fare prima di utilizzare un sondino? - 2 -

Corretta gestione del sondino e precauzioni da rispettare Somministrazione dei farmaci attraverso il sondino Igiene del cavo orale e nasale Come si fissa il sondino? Modalità di somministrazione delle miscele nutrizionali Somministrazione dell alimentazione attraverso il sondino Cosa fare in caso di.. PEG (Gastrostomia Endoscopica Percutanea) Gestione della PEG Rimozione accidentale della sonda PEJ (digiunostomia) - 3 -

COS É LA DEGLUTIZIONE E l atto di convogliare i cibi dalla bocca allo stomaco. E composta di 3 fasi: orale, faringea, esofagea. E regolata da centri nervosi situati in una zona centrale del cervello e collegati con la corteccia frontale. Dopo che gli alimenti vengono masticati e impastati con la saliva diventano un composto omogeneo chiamato bolo (FASE ORALE). Il bolo viene spinto dalla lingua verso la parete posteriore della bocca cioè in faringe (FASE FARINGEA) e da qui scende verso l esofago e quindi nello stomaco (FASE ESOFAGEA). Il cibo non entra nelle vie respiratorie (naso, laringe, trachea) grazie all attivazione di riflessi di protezione che permettono la chiusura di queste vie. - 4 -

COS É LA DISFAGIA Quando questo meccanismo non funziona bene si parla di disfagia che è la perdita o la riduzione delle capacità di masticare e/o deglutire cibi solidi e/o liquidi (anche la saliva). In caso di disfagia i boli possono entrare nelle vie aeree e scendere fino ai bronchi e/o ai polmoni causando infezioni e altre complicanze. via respiratoria via alimentare - 5 -

COSA PUÒ CAUSARE? ab ingestis frequenti bronchiti difficoltà respiratorie perdita di appetito febbre senza cause evidenti (anche non elevata) disidratazione malnutrizione soffocamento morte. - 6 -

QUALI SONO LE CAUSE? E causata da deficit della muscolatura degli organi fondamentali per deglutire: bocca, lingua, laringe, faringe ed esofago. Può verificarsi in seguito a: età avanzata (presbifagia); patologie neurologiche quali ictus, trauma cranico, patologie degenerative (es: la Demenza di Alzheimer, il Morbo di Parkinson, la Sclerosi Laterale Amiotrofica, la Sclerosi Multipla); interventi chirurgici/radioterapia. Vi sono inoltre dei fattori di rischio che possono peggiorare la funzione deglutitoria: riduzione del livello di coscienza o eccessiva agitazione/ impulsività; intubazioni per lunghi periodi; uso di farmaci particolari (neurolettici, sedativi...). - 7 -

COSA SI DEVE OSSERVARE? FASE ORALE: perdita di saliva (scialorrea) e/o di cibo dalla bocca, difficoltà o eccessiva lentezza a masticare il cibo, residui sulla lingua e nello spazio tra denti- labbra- guance. FASE FARINGEA: fuoriuscita di liquidi o solidi dal naso, tosse, starnuti, voce alterata o gorgogliante durante o dopo la deglutizione, raschiamenti di gola frequenti, voce alterata, segni di soffocamento e/o difficoltà a respirare ai pasti, evidente fatica a deglutire, deglutizione assente o di durata molto prolungata, sensazione di dolore/ fastidio in gola. FASE ESOFAGEA: ritorno del cibo verso la bocca (rigurgito/reflusso); vomito; sensazione che il cibo si blocchi a livello dello sterno e/o dolore a livello dello sterno. - 8 -

CHI SE NE OCCUPA? La prima valutazione può essere svolta dal Medico Referente o dall Infermiere seguita da quella più approfondita della Logopedista e/o del Fisiatra. QUAL E IL TRATTAMENTO? Il trattamento riabilitativo è composto da 2 fasi avviate dalla Logopedista e/o dal Fisiatra: 1. Addestramento del paziente e/o della persona che se ne prende cura alle strategie da utilizzare (es: adeguate posture del capo e del corpo durante i pasti, modifiche delle consistenze dei cibi ) 2. Nel caso si ritenga opportuno, vengono svolti con la logopedista esercizi di motricità per stimolare i muscoli della bocca e i riflessi deglutitori. Sono coinvolti nel percorso riabilitativo anche infermieri, OSS, familiari e/o persona che se ne prende cura. Vengono inoltre dati consigli (scritti e verbali) personalizzati al singolo paziente, da leggere e rispettare. - 9 -

COSA SI DEVE MANGIARE? Il tipo di dieta viene stabilita dal Medico e/o dalla Dietista ma le consistenze dei cibi spesso devono essere cambiate. Le consistenze possono essere: 1. Semiliquida: i cibi sono frullati in modo omogeneo e si avvicinano al liquido (es: semolino liquido); 2. Semisolida: i cibi sono frullati in modo omogeneo ma sono più densi e cremosi dei semiliquidi (es: purè); 3. Solida morbida: i cibi sono morbidi, ben cotti e sminuzzati. I cibi da evitare verranno segnalati dalla Logopedista e/o dal Fisiatra. - 10 -

PROGRESSI Se ci sono miglioramenti e su indicazioni della Logopedista, del Fisiatra e del Medico Referente le consistenze si modificano fino al ritorno (se possibile) alla dieta solida normale. COME VANNO ASSUNTI I LIQUIDI? I liquidi sono la consistenza più difficile da deglutire perché entrano con più facilità nella via respiratoria. In alcuni casi quindi si devono usare l addensante in polvere o l acqua gelificata. L addensante in polvere si unisce a tutti i liquidi fino ad ottenere la consistenza consigliata (sciroppo/ crema/ budino). L acqua gelificata è fornita in vasetti già pronti da utilizzare. Si consiglia di assumere i liquidi (addensati o sostituiti dall acqua gelificata) freddi per stimolare una più veloce attivazione della deglutizione. COME ASSUMERE I FARMACI? Il paziente disfagico che si alimenta per bocca può assumere i farmaci con gli accorgimenti che verranno forniti. Di solito vanno assunti con le consistenze già consigliate: cibi cremosi (es: mousse di frutta), acqua gel o liquidi addensati. - 11 -

CONSIGLI DA SEGUIRE DURANTE I PASTI: Il paziente disfagico deve: stare seduto a 80 /90 e assumere la posizione del capo indicata (di solito capo flesso in avanti). posizione corretta da assumere in carrozzina o sedia posizione corretta da assumere a letto - 12 -

Stare sveglio ed eliminare le distrazioni (es: spegnere la tv, non intrattenere una conversazione); Prendere piccole quantità di cibo e procedere lentamente; Deglutire ogni boccone completamente, fare colpi di tosse o raschiare la gola ogni 3-4 bocconi e deglutire poi solo la saliva; Bere i liquidi come è stato indicato: a piccoli sorsi dal bicchiere (evitare la cannuccia!), con un cucchiaino, con aggiunta di addensante o sostituiti dall acqua gelificata; Non estendere il capo verso l alto per bere ma tenere il mento verso il basso (se necessario utilizzare bicchiere per disfagici con incavo); Assicurare a fine pasto una buona igiene orale (sciacquare o pulire bocca, denti e/o dentiera); Restare seduto, dopo il pasto, dai 15 ai 30 minuti. - 13 -

LA PERSONA CHE SOMMINISTRA IL PASTO DEVE: Sedersi alla stessa altezza o più in basso della persona disfagica (per evitare che estenda il capo in alto); Evitare sempre di somministrare per bocca cibi e/o liquidi con siringhe; Controllare la quantità di cibi e liquidi assunti e se necessario (es: perdita di peso o rifiuto del cibo) riferire al Medico; Controllare che la dentiera (se presente) aderisca bene alle gengive; Riferire al Medico rialzi di febbre anche minimi; Assicurarsi che vengano attuati i consigli forniti. - 14 -

Per informazioni : rivolgersi alla Fisiatra referente Dr.ssa Claudia Renzi e/o alle Logopediste Laura Barchiesi 0731/534502 Daniela Bisciaio 0731/534081 Segreteria U.O. Medicina Fisica e Riabilitazione Osp. A. Murri - Via dei Colli 52, Jesi Tel. 0731/534064-15 -

GESTIONE DOMICILIARE DEL PAZIENTE CON NUTRIZIONE ENTERALE: La nutrizione enterale (riassunta nella sigla NED) è un tipo di nutrizione, attuata con nutrienti liquidi artificiali, che contengono tutte le sostanze (proteine, grassi, vitamine, sali minerali, acqua, ecc.) e vengono somministrati attraverso una sonda, per garantire il fabbisogno nutrizionale a chi non può assumere il cibo per bocca. I principali tipi di sonde sono: il sondino nasogastrico (SNG) la sonda gastrostomica (PEG) la sonda digiunostomica (PEJ) - 16 -

NUTRIZIONE ENTERALE TRAMITE SONDINO NASO GASTRICO (S.N.G.) COSA E UN SONDINO NASO GASTRICO (S.N.G.)? Il SNG è un presidio di materiale morbido (silicone o poliuretano), flessibile, resistente, con calibri di varie dimensioni, utile per la somministrazione di alimenti liquidi; viene introdotto per via nasale da personale esperto fino a raggiungere lo stomaco, sede naturale di arrivo degli alimenti. La sostituzione è affidata all ADI. COSA FARE PRIMA DI UTILIZZARE UN S.N.G.? PREDISPORRE UN PIANO DI APPOGGIO CON TUTTO IL MATERIALE OCCORRENTE: bicchiere grande o una tazza per l acqua, siringa da 60 o 100 ml a cono, - 17 -

bottiglia d acqua, bicchieri di carta in numero uguale alla quantità di farmaci da dover somministrare, trita compresse, salviette umidificate per l igiene del viso, bastoncini cotonati per l igiene del naso, materiale per l igiene del cavo orale (spazzolini o bastoncini con spugnetta morbida, collutorio diluito in acqua, burro cacaco per le labbra) un rotolo di carta assorbente, deflussore per l alimentazione, cerotto ipoallergenico per l ancoraggio del SNG, flacone dell alimentazione nuovo. LAVARSI LE MANI CON CURA USANDO SAPONE LIQUIDO utilizzando la seguente procedura: a) togliere bracciali, anelli, orologi, evitare la presenza di smalto sulle unghie; b) bagnare sotto acqua corrente mani e avambracci, insaponandoli con sapone liquido; - 18 -

c) massaggiare con cura i polsi, le dita (compresi gli spazi tra le dita) e le unghie per circa 2 minuti; d) asciugarsi le mani con un asciugamano pulito o con una salvietta del tipo usa e getta. - 19 -

CORRETTA GESTIONE DEL SONDINO (SNG) E PRECAUZIONI DA RISPETTARE Controllare che il paziente sia seduto in sedia/poltrona/ carrozzina o semiseduto con la testa sollevata di almeno 30. Per ottenere tale postura sollevo la testa del letto o posiziono due cuscini sotto la testa. Tale posizione deve essere mantenuta per almeno 30 minuti dopo il termine dell alimentazione, ciò diminuisce il rischio che la miscela dallo stomaco possa risalire nell esofago e da qui passare nelle vie respiratorie. Controllare che il SNG sia ben ancorato al naso e che la tacchetta o il numero di riferimento sia ben visibile e nella giusta posizione (vicino alla narice dove è inserito il SNG, né troppo dentro né troppo fuori), tale controllo va effettuato tutte le volte che devo somministrare acqua o farmaci. - 20 -

Accertarsi che il SNG sia pervio lavandolo con 20-30 cc di acqua prima di procedere alla somministrazione di acqua prescritta o dei farmaci o della nutrizione. L acqua va somministrata, preferibilmente, con manovra pulsante per diminuire la possibilità di ostruzione della sonda. Evitare le trazioni o movimenti bruschi durante l utilizzo del SNG per prevenire la sua dislocazione. - 21 -

SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI ATTRAVERSO IL SNG/PEG ATTENZIONE: non tutti i farmaci possono essere tritati, chiedere sempre al proprio medico. Se si somministrano diversi tipi di farmaci, ognuno di questi deve essere somministrato separatamente sotto forma di bolo, quindi: Preparo i bicchieri di plastica in base a quanti farmaci devo somministrare Trito la compressa fino a ridurla in polvere fine, la metto nel bicchiere e la sciolgo con 20 cc di acqua, eseguo questa operazione per tutte le compresse, se il farmaco è liquido comunque va diluito con 20 cc di acqua Riempio un bicchiere di vetro o una tazza di acqua Lavo il SNG con 20 cc di acqua prendendola dalla tazza Somministro il primo farmaco Lavo il SNG con altri 20 cc di acqua presente nella tazza. N.B. il lavaggio viene effettuato dopo ogni somministrazione farmaceutica. Chiudere il SNG o riprendere l alimentazione se collegata ad una pompa. - 22 -

IGIENE DEL CAVO ORALE E NASALE L igiene del cavo orale nelle persone con SNG va eseguita almeno 2 volte al giorno. Occorre stimolare l autonomia residua dell individuo affinché possa eseguire da solo l igiene della bocca fornendo spazzolino e dentifricio. Nelle persone non collaboranti portatrici di SNG vi è un aumento della secchezza del cavo orale con conseguente formazione di pelli e croste, pertanto chi si prende cura di tali persone deve provvedere ad eseguire l igiene della bocca: pulire i denti con spazzolino asciutto e rimuovere i residui lavare le mucose con tamponcino imbevuto di collutorio diluito in acqua lavare le labbra con acqua e sapone, asciugare e applicare burro cacao Se vi è una secchezza importante della mucosa con presenza di pellicole o croste adese alla lingua e al palato applicare una soluzione lubrificante (anche il semplice olio di oliva) per ammorbidirle, lasciandola agire per almeno 10 minuti e in seguito rimuovere con lo spazzolino e sciacquare con il collutorio. - 23 -

L igiene del naso va eseguita tutte le mattine con l ausilio di bastoncini cotonati umidi per tenere pulite le narici. Durante le cure igieniche: ispezionare la cute attorno al SNG e controllare la posizione di ancoraggio osservando la misura di riferimento. Detergere la piramide nasale con acqua e sapone neutro aiutandosi con delle salviette morbide facendo attenzione a non tirare il SNG e pulire anche la parete esterna del sondino,rimuovendo tracce di colla del precedente cerotto, asciugare e applicare il nuovo cerotto ipoallergenico. Sostituire il cerotto di ancoraggio con cui il sondino è fissato al naso ogni 2-3 giorni e tutte le volte che si presenta sporco e bagnato per prevenire eventuali infezioni e spostamenti o rimozioni del SNG. - 24 -

COME SI FISSA IL SNG? Tagliare un pezzo di cerotto in modo da ottenere una parte più larga che va applicata sulla piramide nasale e la parte sottostante va divisa in due strisce di cui una fa un giro sotto al sondino e si attacca sopra al naso, mentre l altra si attorciglia lungo la lunghezza del SNG. Tagliare un altro cerotto rettangolare di circa 2 cm di lunghezza e fissare il sondino sulla guancia, nella zona compresa tra l angolo dell occhio e dell orecchio. Tutte le volte che si sostituisce il cerotto ancorare il sondino in un altro punto del naso per evitare la formazione di decubiti. - 25 -

MODALITA DI SOMMINISTRAZIONE DELLE MISCELE NUTRIZIONALI Le miscele nutrizionali possono essere somministrate: Utilizzando la pompa i nutrienti sono infusi in forma continua nelle 24 ore o ciclica (notturna o diurna). Con sistema a caduta (goccia a goccia per gravità) il flusso si regola manualmente (rotella) come per le fleboclisi. In bolo i nutrienti vengono somministrati con una grossa siringa, molto lentamente per circa 5 pasti al dì. - 26 -

SOMMINISTRAZIONE DELL ALIMENTAZIONE ATTRAVERSO IL SNG/PEG N.B. le confezioni dei nutrienti vanno tenute a temperatura ambiente e lontano da fonti di calore. La miscela non deve mai essere diluita, riscaldata o troppo fredda. Controllare: che il nome della miscela nutrizionale riportato in etichetta corrisponda a quello prescritto; che la miscela nutrizionale non sia scaduta; che il deflussore (da sostituire ogni giorno) sia contenuto in una confezione chiusa e sterile; che nella nutripompa sia indicata la giusta velocità di infusione oraria (ml/ora) prescritta; che la persona sia semiseduta che il SNG, la PEG siano pervi e ben lavati con 20-30 cc di acqua - 27 -

Cosa fare se si utilizza la nutripompa? posizionare la pompa su un piano di appoggio e collegarla a rete aprire la confezione del deflussore e chiudere il morsetto collegare il deflussore alla bottiglia dei nutrienti e appenderla all asta posizionare la camera di gocciolamento nell apposito alloggiamento della pompa aprire il morsetto e far riempire tutto il deflussore, successivamente chiudere il morsetto finire di posizionare il deflussore facendolo passare attorno al rotore della pompa collegare il deflussore al SNG riaprire il morsetto e avviare la pompa lavarsi le mani - 28 -

COSA FARE IN CASO DI... Rimozione accidentale del sondino Causa: Trazioni o movimenti bruschi durante l utilizzo. Soluzione: Avvertite l assistenza infermieristica domiciliare. Ostruzione SNG/PEG Causa: Materiale residuo. Farmaci. Invecchiamento della sonda. Soluzione: Lavaggio con manovra pulsante utilizzando acqua tiepida con l eventuale aggiunta di bicarbonato (1 cucchiaino in 200 ml di acqua). Chiamare l ADI per programmare un eventuale sostituzione. Diarrea Emissione frequente di feci liquide ed abbondanti di colore normale più di 5-6 volte al giorno e per più di due giorni. Causa: Scarse norme igieniche. Infusione troppo rapida. Contemporanea somministrazione di farmaci antibiotici. Soluzione: Rispettare le norme igieniche. Diminuire la velocità di somministrazione. Informare il medico e il Servizio di Dietetica e Nutrizione di riferimento se la diarrea è prolungata. - 29 -

Stipsi Situazione in cui la frequenza delle evacuazioni si riduce, le feci diventano dure e causano dolore quando vengono emesse. Causa: Scarsa quantità di acqua assunta nella giornata. Allettamento. Tipo di miscela nutrizionale prescritta. Soluzione: Assumere tutti il liquidi indicati nel piano nutrizionale. Svolgere un minimo di attività motoria, se le condizioni generali lo consentono. Contattare il medico e il servizio di Dietetica e Nutrizione se persiste il problema. Dolore addominale E un sintomo che può associarsi a nausea, bruciore o tensione addominale. Esso deve essere valutato in base alla gravità del dolore. Causa: Alimentazione troppo rapida. Preparato troppo freddo. Soluzione: Diminuire la velocità di somministrazione. Verificare la temperatura del preparato se è stato preso dal frigorifero. Se il dolore è forte, si consiglia di sospendere momentaneamente l infusione. In caso di nausea associata a senso di pienezza, o di vomito, sospendere l infusione. Se il sintomo non scompare chiamare il medico e il Servizio di Dietetica e Nutrizione. - 30 -

Disidratazione E una perdita cronica di liquidi che si instaura quando il volume di acqua somministrato non è sufficiente a garantire il fabbisogno giornaliero I sintomi caratteristici sono: bocca secca, lingua asciutta, ridotto volume delle urine, cute secca, astenia, ipotensione. Causa: Diarrea. Febbre. Aumento della sudorazione. Soluzione: Aumentare l apporto di liquidi nella giornata dopo aver consultato il Servizio di Dietetica e Nutrizione o il medico. Tosse insistente durante la somministrazione Causa: Reflusso di alimenti nelle vie respiratorie. Soluzione: Mantenere il paziente seduto o semiseduto. Sospendere immediatamente la somministrazione. Contattare il medico e il Servizio di dietetica di riferimento. segue - 31 -

Impedimento alla somministrazione Causa: Mancata apertura del morsetto del deflussore. Compressione o angolatura del deflussore. Posizionamento scorretto del deflussore nella pompa. Programmazione scorretta della pompa o suo mancato funzionamento. Ostruzione della sonda. Soluzione: Verifica l apertura del morsetto. Verificare il deflussore in tutta la sua lunghezza e distenderlo. Verificare il corretto posizionamento del deflussore nella pompa. Verificare di aver programmato correttamente la pompa e che sia collegata a rete elettrica. Cercare di lavare la sonda aspirando e insufflando con una siringa aria e/o acqua tiepida. Se il problema non si risolve contattare il servizio dietetica di riferimento. - 32 -

CHIAMARE IL MEDICO Contattare sempre il Medico curante se si verifica una delle seguenti condizioni: difficoltà respiratoria; nausea/vomito o mal di stomaco continuo; diarrea continua per 2-3 giorni; stipsi continua da 3-5 giorni, rispetto alla normale frequenza di evacuazione; sintomi di disidratazione; perdita di peso maggiore di 1 kg in una settimana; presenza di sintomi generalmente assenti (es. febbre, irritazione cutanea, spossatezza, comparsa di feci nere o sanguinolente, etc); dubbi che vengono al paziente o a chi lo sta assistendo sul cambiamento delle condizioni fisiche o mentali. - 33 -

PEG La PEG (gastrostomia endoscopica percutanea) è una procedura endoscopica che collega la cavità gastrica alla parete addominale verso l esterno tramite una sonda. La PEG viene eseguita a pazienti che non possono alimentarsi adeguatamente, nei quali vi sia la necessità di un alimentazione enterale per un periodo di tempo superiore ad 1 mese. La procedura viene eseguita in endoscopia, dal gastroenterologo, con sedazione leggera e anestesia locale. Abbiamo 2 tipi di sonda: 1. Sonda di primo impianto con bumper interno semirigido, rimovibile a trazione 2. Sonda di sostituzione o bottone a basso profilo La sonda di sostituzione può essere a palloncino o con bumper di ritenzione interno semimorbido. La sonda di primo impianto deve essere mobilizzata con movimenti rotatori leggeri dopo una settimana dal suo posizionamento (inserire successivamente i movimenti - 34 -

dentro-fuori) e medicata come ferita chirurgica per 30 giorni, successivamente lavare con acqua e sapone. La sonda di sostituzione o bottone a basso profilo viene sostituito a domicilio di norma ogni 3-4 mesi o quando se ne ravvede l esigenza. La sonda di sostituzione va mobilizzata ( movimenti rotatori e dentro-fuori) giornalmente e il palloncino di ritenzione va gonfiato con soluzione bidistillata sterile che verrà sostituita ogni 7 giorni - 35 -

GESTIONE DELLA PEG Eseguire un giro di 360 della sonda e un movimento dentro fuori almeno una volta al giorno. La stomia, in genere, dovrebbe essere lasciata a contatto dell aria, per evitare la comparsa di dermatiti di varia natura. Controllare quotidianamente che la cute presso la sede di inserimento non sia arrossata, irritata, gonfia; in caso contrario, avvertire il servizio di dietetica e nutrizione. - 36 -

RIMOZIONE ACCIDENTALE DELLA SONDA In caso di rimozione accidentale della sonda, non fatevi prendere dal panico e avvertite il Servizio di dietetica e nutrizione di riferimento o l ADI. Tenendo presente che lo stoma tende a chiudersi rapidamente si consiglia di posizionare catetere Foley di silicone dello stesso Fr. Gonfiare palloncino di ritenzione con soluzione bidistillata sterile (5 ml) e fissaggio alla parete addominale con cerotto. Tale presidio potrà rimanere in situ per 24-48 ore senza problemi. All occorrenza potrà essere utilizzato per infondere nutrienti. Il servizio nutrizione appena ricevuta la chiamata si attiverà per un corretto posizionamento di una sonda gastrostomica. - 37 -

PEJ La sonda digiunostomica ci permette di infondere nutrienti direttamente nell intestino. Si posiziona quando non è possibile procedere ad una PEG. Di solito viene posizionata in ambiente chirurgico. La PEJ viene medicata sempre come ferita chirurgica quindi sterilmente. I nutrienti e i presidi utilizzati devono essere sterili. L idratazione deve essere garantita con soluzione fisiologica sterile. Le somministrazioni (nutrienti e acqua) vanno infuse lentamente (goccia a goccia) in pompa. Non vanno mai eseguiti movimenti di rotazione e dentrofuori. La sostituzione si esegue in ambiente ospedaliero. In caso di problematiche varie contattare il servizio nutrizione. Vietato qualsiasi tipo di somministrazione a boli. - 38 -

CENTRO DI DIETETICA E NUTRIZIONE DI RIFERIMENTO Per informazioni riguardanti la nutrizione entrale, la gestione della sonda gastrostomica e digiunostomica e per problematiche relative all utilizzo della pompa nutrizionale contattare il: SERVIZIO DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA/DOMICILIARE Team Nutrizionale JESI dalle 8.30 alle 13.00 dal Lunedì al Sabato tel. 0731-534303/4-534312 Per il ritiro dei prodotti dietetici (miscele nutritive, deflussori, sacche) presentarsi con impegnativa medica riportante la seguente dicitura: SI RICHIEDONO SUPPORTI NUTRIZIONALI E DEFLUSSORI PER NUTRIZIONE ENTERALE DOMICILIARE (NED) Ogni MARTEDÌ lavorativo dalle 10.30 alle 11.30 Ogni VENERDÌ lavorativo dalle 12.15 alle 13.00-39 -

area vasta n. Hanno collaborato alla stesura dell intera collana dei «Quaderni del Caregiver»: Per il Servizio Infermieristico di Jesi Dott.ssa Giacometti A. e Dott.ssa Memè K. Per il Servizio di Medicina Fisica e Riabilitazione di Jesi Dott.ssa Altavilla M.G. Gli Infermieri: Di Sabatino F. (U.O. Medicina di Jesi), Franceschini S. (U.O. Neurologia di Jesi), Orazi P. (U.O. Neurologia di Jesi), Papini L. (U.O. Rianimazione di Jesi) e Rossolini D. (ADI di Jesi). I Fisioterapisti: Catani S. e Saldarelli M.D. (Servizio Medicina Fisica e Riabilitazione di Jesi) La Logopedista: Barchiesi L. (Servizio Medicina Fisica e Riabilitazione di Jesi) Per il Servizio di Dietetica di Jesi : le dietiste Dott.ssa Buonomano M. e Dott.ssa Casuale M.G. l infermiera Sig.ra Violini M. Cod. JE 387 SC - Grafica e stampa medilife busniess Services