Citologia su strato sottile e tecniche ancillari Dott.ssa Chiara Brunelli Scuola di Dottorato di Ricerca in scienze della nutrizione, del metabolismo e dell invecchiamento e delle patologie di genere Istituto di Anatomia e Istologia patologica Universita Cattolica del Sacro Cuore Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Roma
APPLICAZIONI DELLA CITOLOGIA SCREENING DI POPOLAZIONE PREVENZIONE DIAGNOSI FATTORI PROGNOSTICI PREDITTIVITA DI RISPOSTA ALLE TERAPIE FOLLOW-UP
METODICA AGOASPIRATIVA disinfezione inserimento dell ago strumentazione localizzazione del nodulo
e delicatamente strisciato risciacquo in Cytolit materiale nel conetto... delicatamente espulso...
LBC Fissazione della totalità del materiale in una soluzione a base alcolica (metanolo) Processazione automatica del materiale per ottenere uno strato sottile di cellule rappresentative L innovazione è in uno strumento computer assistito che permette il trasferimento delle cellule fissate e parzialmente disaggregate in un singolo vetrino
LAVORAZIONE DEI CAMPIONI Dopo centrifugazione (1200 rpm per 10 min) il sovranatante viene aspirato e scartato, il sedimento risospeso nel liquido di conservazione Preservcyt (3cc) e un aliquota dopo 15 min viene inviata a processazione
COSA AVVIENE NEL PROCESSATORE Il filtro transcyt entra nella fiala e ruota nella sospensione cellulare per separare (omogenizzare) il materiale aggregato senza danneggiare la morfologia cellulare. Le cellule vengono raccolte sulla membrana del filtro Trasferimento automatico ed uniforme del materiale disposto in strato sottile su apposito vetrino caricato Il vetrino con le cellule in monostrato viene fissato in etanolo per almeno 30 minuti (all interno della macchina)
ALLESTIMENTO DEL VETRINO Colorazione del vetrino con la metodica di Papanicolaou. Il materiale residuo viene conservato nella soluzione Preservcyt per un ulteriore utilizzo (fino a 6 mesi) Ripetizione Allestimento citoincluso Tecniche ancillari
CONFRONTO TRA SC E TP
CLASSIFICAZIONE DELLE DIAGNOSI CITOLOGICHE DI LESIONI TIROIDEE SU AGOASPIRATO CLASSIFICAZIONE SIAPEC-AIT SIE AME 2014 CLASSE CATEGORIA DIAGNOSTICA TRATTAMENTO RACCOMANDATO CORRISPONDENZA ISTOLOGICA TIR 1 Non diagnostico/ non rappresentivo Non diagnostico: ripetizione dopo 1 mese Cisti TIR 1C Lesione cistica Cisti/emorragia: controllo e/o ripetizione nel contesto clinico (ev. CNB) RM: basso TIR 2 Negativo per cellule maligne Controllo clinico. A giudizio del clinico o su suggerimento del citopatologo si puo ripetere per minimizzare i FN RM: < 3% Gozzo nodulare; nodulo adenomatoso in gozzo; tiroidite TIR 3 TIR 3A Inconclusivo/indeterminato (proliferazione follicolare) Lesione indeterminata a basso rischio di malignità Asportazione chirurgica della lesione ed esame istologico. Non esame estemporaneo. Decisione presa sulla base del contesto clinico-strumentale. TIR 3A Follow-up (ev. ripetizione) secondo clinico o patologo RM: 5-10% Adenoma follicolare; neoplasie a cellule ossifile; carcinoma follicolare minim. invasivo; carcinoma papillare var. follicolare TIR 3B Lesione indeterminata ad alto rischio di malignità TIR 3B Chirurgia RM: 15-30% TIR 4 Sospetto di malignità Eventuale ripetizione della FNC a giudizio del clinico o su suggerimento del citopatologo. Asportazione chirurgica della lesione con eventuale esame estemporaneo RM: 60-75% TIR 5 Positivo per cellule maligne Intervento chirurgico per i carcinomi differenziati (anche in considerazione del contesto clinico). Prosecuzione dell iter diagnostico in caso di ca. anaplastico, metastasi o linfoma RM: > 95% Varietà follicolare del carcinoma papillare Neoplasia maligna
DISTRIBUTION OF THYROID FNA DIAGNOSES CATHOLIC UNIV. OF ROME 2014-16 CATEGORIES (Bethesda) DIAGNOSES (%) TIR 1 (Nondiagnostic) 399 (9.8) TIR 1 C (Cystic) 54 (1.3) TIR 2 (Benign) 2869 (71) TIR 3 A (AUS/FLUS) 224 (5.5) TIR 3 B (Follicular Neoplasm) 186 (4.6) TIR 4 (Suspicious of Malignancy) 101 (2.5) TIR 5 (Malignant) 210 (5.2) TOTAL CASES 4,043 Straccia P et al Cytopathol 2017
IMMUNOCYTOCHEMISTRY (ONLY FOLLICULAR NEOPL./AUS, 50 CASES) BENIGN HISTOLOGY MALIGNANT HBME-1+, GALECTIN-3 + 3 (23.1%) 10 (76.9%) HBME-1+, GALECTIN-3-5 (100%) 0 HBME-1-,GALECTIN-3+ 1 (100%) 0 HBME-1-,GALECTIN-3-30 (96.8%) 1 (3.2%) OVERALL 39 (78%) 11 (22%)
GALECTIN-3 HBME-1 13
Immunocitochimica Carcinoma midollare? Carcinoma midollare (calcitonina) 14
MOLECULAR MODELS PROTEIN-BASED ASSAYS (IMMUNOCYTOCHEMISTRY) Protein-based panels Protein directed to mutated genes DNA-BASED STUDIES (PCR/SEQUENCING) Panels of molecular markers RNA-BASED STUDIES RT-PCR MicroRNA (including mirna-based panels) RNA-based panels (modified from Kouniavsky G and Zeiger MA J Surg Oncol 2012)
RUOLO DELL ANALISI MUTAZIONALE DI B-RAF IN CITOLOGIA TIROIDEA INDIVIDUAZIONE DI CARCINOMA (Diagnosi indeterminate, TIR 3) BRAF Analisi PROGNOSI (Diagnosi di ca. papillare, TIR 5)
CONCLUSIONI Dopo opportuno apprendimento la capacità diagnostica del Thin Prep nella citologia tiroidea è elevata I materiali non diagnostici a causa delle non perfette metodiche di prelievo diminuiscono La diminuzione delle diagnosi indeterminate non si accompagna a riduzione delle diagnosi di malignità Il materiale conservato in fase liquida può consentire l applicazione di tecniche speciali
GRAZIE