Disturbi Specifici dell apprendimento. Dott.ssa Valentina Genitori D Arrigo Psicologa e Psicoterapeuta



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Transcript:

Disturbi Specifici dell apprendimento Dott.ssa Valentina Genitori D Arrigo Psicologa e Psicoterapeuta

Con il termine Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) vengono indicate una serie di difficoltà in ambito scolastico, presentate da bambini normalmente scolarizzati, in assenza di patologie neuromotorie, cognitive, psicopatologiche e/o sensoriali. Il disturbo può interessare l apprendimento della lettura (dislessia), della scrittura (disgrafia e disortografia) o del calcolo (discalculia).

DSM-IV-R (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, dell American Psychiatric Association) I disturbi dell apprendimento vengono diagnosticati quando i risultati ottenuti dal soggetto in test standardizzati, somministrati individualmente, su lettura, calcolo, o espressione scritta risultano significativamente al di sotto di quanto previsto in base all età, all istruzione e al livello di intelligenza. I problemi di apprendimento interferiscono in modo significativo con i risultati scolastici o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di lettura, di calcolo, o di scrittura. Possono essere usati diversi metodi statistici per stabilire se un divario è significativo.

Come si riconosce il disturbo? Le abilità che riguardano le prime fasi dello sviluppo sono state più lente rispetto alla media Importante indice di rischio Bambini che hanno camminato tardi e con sviluppo del linguaggio tardivo e lento Bambini con difficoltà nell uso o nella comprensione del linguaggio Difficoltà a produrre suoni, ad articolarli e ad organizzarli Difficoltà ad analizzare i suoni linguistici Difficoltà a cogliere il significato della parola

Importante indice di rischio Alla fine della prima elementare non ha imparato a leggere e scrivere come gli altri La lettura è lenta e ricca di errori Non comprende quello che legge Non ha il gusto di leggere i libri Durante la lettura si lamenta che le parole si muovono Legge o scrive parole al contrario Esprime idee con difficoltà Fa fatica a ricordare le cose in sequenza (giorni della settimana, mesi dell anno )

Importante indice di rischio Appare poco coordinato e goffo nei movimenti quando gioca o fa sport Può confondere destra/sinistra e sopra/sotto Può mostrare difficoltà motorie La scrittura può essere illeggibile Spesso fatica a leggere ciò che ha scritto Impugna la penna in modo inconsueto

Fa fatica a quantificare gli oggetti È capace di enumerare, ma ha difficoltà a contare gli oggetti Fa fatica a imparare i concetti del calcolo Difficoltà a usare correttamente il denaro Importante indice di rischio Fa fatica a quantificare gli oggetti

Viene frequentemente rimproverato perché pigro o sbadato Si sente stupido, ha bassa autostima È difficile che si concentri a lungo Apprende rapidamente attraverso l osservazione e la sperimentazione

La diagnosi Indagine anamnestica (raccolta di informazioni) Indagini cliniche necessarie per l esclusione di altre patologie per avere la conferma diagnostica Valutazione del quoziente intellettivo Valutazione delle abilità di lettura, scrittura e calcolo

La dislessia Con il termine dislessia viene identificata la difficoltà di apprendimento della lettura in bambini normalmente scolarizzati, di intelligenza normale, in assenza di deficit sensoriali. Le difficoltà della lettura si manifestano con l inizio della scuola elementare; esse sono inizialmente rappresentate da:

Incapacità di distinguere lettere simili per la forma (m e n; b e d; b e p) o per il suono (d e t; b e p); Inversione di lettere nell ambito di una sillaba (lad per dal; id per di); Omissione di lettere o sillabe nell ambito di una parola (doni per domani); Sostituzione di intere parole nel corso di una prova (auto al posto di aereo).

Progressivamente si evidenziano difficoltà che riguardano, oltre la correttezza, anche la velocità e la comprensione del testo. La lettura risulta <2ds rispetto alla media attesa. La compromissione presenta un grado variabile. Nelle forme lievi il bambino riesce a mascherare, attraverso uno sforzo attentivo, gli iniziali errori. La lettura, tuttavia, appare sillabica, lenta o priva di intonazione. Nelle forme più gravi, persiste l incapacità di leggere correttamente e la comprensione risulta molto compromessa.

Criteri diagnostici per il Disturbo della Lettura Il livello raggiunto nella lettura, come misurato da test standardizzati somministrati individualmente sulla precisione o sulla comprensione della lettura, è sostanzialmente al di sotto di quanto previsto in base all età cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell intelligenza e a un istruzione adeguata all età. L anomalia descritta al punto A interferisce in modo significativo con l apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di lettura. Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà di lettura vanno al di là di quelle di solito associate con esso.

Disortografia Le difficoltà nell apprendimento della scrittura (disortografia) si trovano solitamente associate alla dislessia; esse, tuttavia, possono presentarsi, in rari casi, anche isolate. I disturbi della scrittura si manifestano sia nel dettato sia nella composizione libera. Nel dettato si rilevano inversioni, trasformazioni e omissioni di lettere o sillabe. La composizione libera mette in evidenza le principali difficoltà caratterizzanti il disturbo, rappresentate da brevità del testo, povertà del vocabolario, inadeguata strutturazione della frase, errori grammaticali e della punteggiatura.

Criteri diagnostici per il Disturbo dell Espressione Scritta Le capacità di scrittura, misurate con test standardizzati somministrati individualmente (o con valutazione funzionale delle capacità di scrittura) sono sostanzialmente inferiori rispetto a quanto previsto in base all età cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell intelligenza e a all istruzione adeguata all età. L anomalia descritta al punto A interferisce notevolmente con l apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono la composizione di testi scritti. Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà di scrittura vanno al di là di quelle di solito associate con esso.

Criteri diagnostici per il Disturbo del Calcolo La capacità di calcolo, misurata con test standardizzati somministrati individualmente è sostanzialmente inferiore a quanto previsto in base all età cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell intelligenza e a all istruzione adeguata all età. L anomalia descritta al punto A interferisce notevolmente con l apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di calcolo. Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà di calcolo vanno al di là di quelle di solito associate con esso.

Prevalenza I Disturbi Specifici dell Apprendimento, globalmente considerati, sono relativamente frequenti. Essi, infatti, presentano un incidenza media del 20-30% sulla popolazione scolastica; di questi, almeno il 15% sono secondari a svantaggio socio culturale, e quindi suscettibili di prevenzione primaria di carattere sociopolitico. Un ulteriore 10%, è di carattere benigno e comprende i ritardi semplici di letto-scrittura in cui il disturbo è prevalentemente fonologico e non sintattico, si acquisisce la lettura nella II elementare, non è inficiato l apprendimento, e normalmente si risolve alla fine del ciclo elementare.

Un area di disturbi specifici primari, di circa l 1%, identificato prevalentemente con la Dislessia, in cui è presente anche un disturbo del linguaggio come difficoltà fonologica e/o lessicalesintattica oppure una disfasia evolutiva. Il disturbo è molto più frequente nei maschi rispetto alle femmine (4:1). Vi è poi almeno un 3% secondario a Ritardo Mentale e/o disturbi neuromotori e/o relazionali a prognosi più grave

Disturbi associati Alterazioni del linguaggio dal 30% al 70% dei casi Comprendono forme diverse, dal Ritardo Semplice del Linguaggio ai Disturbi Specifici del Linguaggio Disordini della lateralizzazione circa il 30% dei DSA Difficoltà nell orientamento spaziale e temporale Presenza di disturbi emotivi disturbi che riguardano le abilità visuopercettive-motorie, l organizzazione dello spazio grafico, l orientamento del corpo nello spazio, l organizzazione di sequenze ansia, insicurezza, labilità motiva, cui possono associarsi modalità reattive inadeguate quali tic, enuresi, fobie

Disturbo specifico della funzione motoria (Disprassia Evolutiva) Difficoltà nella coordinazione motoria globale o fine Spesso associate a difficoltà nei compiti visuospaziali Difficoltà in compiti motori complessi Difficoltà nei compiti prassici Difficoltà di apprendimento (scrittura, calcolo, comprensione della lettura) Protocollo per la valutazione delle Abilità Prassiche e della Coordinazione Motoria APCM

La diagnosi precoce e una presa incarico globale che porti ad un intervento di rete che coinvolga tutte le agenzie educative è l unica strada possibile per un buon recupero del quadro psicopatologico e per evitare l istaurarsi di ulteriori disagi, in quest ottica la scuola rappresenta un anello indispensabile di questo ingranaggio