L industria del vino: splendori e limiti della manifattura Italiana Gabriele Barbaresco Area Studi Mediobanca. Verona, 28 giugno 2016

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L industria del vino: splendori e limiti della manifattura Italiana Gabriele Barbaresco Area Studi Mediobanca Verona, 28 giugno 2016

La dimensione commerciale Sezione 1

Pasta Wowen fabrics (silk, wool, regenerated) Eyewear Olive oil Machine tools for spec. inds. Men's & women's suits Misc. pumps Wine Building materials Rolling mills Non-electrical mach. Paper making mach. Furnaces Iron and steel forging Non-military arms Food-processing mach. Leather access. Cellulose pulp and paper making mach. Metal forming mach. tools Central heating equipment Printing Machines Paper-making mach. parts Valves Il vino italiano: grande mercato e grande export La dimensione commerciale Sezione 1 Alcuni mercati a maggiore quota di export italiano 47,6 29,4 26,4 25,9 22,7 22,7 19,8 19,6 19,6 19,1 17,8 17,2 17,1 16,8 16,7 14,7 14,1 12,1 13,4 12,5 11,5 10,9 10,4 4,8 7,1 13,7 7,1 10,8 6,6 6,4 35,3 22,5 5,7 50,7 4,2 3,0 5,0 2,8 14,3 10,0 6,5 10,6 10,9 2,0 4,4 84,7 World export value (USDbn) Italian share of world exports (%) 3 Area Studi Mediobanca su dati ComTrade

Il vino italiano: virtù commerciali, in due grafici La dimensione commerciale Sezione 1 Paese importatore Quota su Import (quantità) Italia Quota su Import (valore) Bottiglie italiane sul totale consumato Var. % 2015/2014 (maggiori gruppi italiani non cooperativi) 15,2 USA 30% 27% 1 su 10 UK (Brexit!) 26% 21% oltre 1 su 5 Germania 36% 41% quasi 1 su 3 10,0 Canada 17% 19% 1 su 7 7,5 Svizzera 38% 37% oltre 1 su 5 5,8 Fatturato Export Fatturato spumanti Export spumanti Aspettative (marzo 2016): 9 società vitivinicole italiane su dieci prevedono un aumento delle vendite nel 2016 4 Area Studi Mediobanca su dati propri, OIV e The Wine Institute

USA Germania UK Svizzera Canada Giappone Svezia Danimarca Francia Belgio Cina Russia Australia Brasile Il vino italiano: limiti commerciali, in due grafici La dimensione commerciale Sezione 1 Differenziali di prezzo e rilevanza dei mercati esteri I canali distributivi all estero 0,9 81,5-0,4 0,2-0,5 0,4-0,8 0,5 0,7 0,8 0,6 0,0-1,2-0,3-0,1 23,8 17,8 13,8 6,0 5,6 2,9 2,8 2,7 2,7 2,0 1,7 1,3 0,8 0,5 13,0 5,5 Differenziale di prezzo ( /l.) Quota % dell'export italiano (valore) Intermediario importatore Altri canali Rete propria Inoltre: forte dipendenza sul mercato domestico dal canale Gdo (40%) frammentazione dell offerta con eccessivo numero di etichette e denominazioni processo di digitalizzazione del business ancora in consolidamento (FleishmanHillard) 5 Area Studi Mediobanca su dati propri e Ismea

A sparkling Brexit? La dimensione commerciale Sezione 1 Indicatore (2015) Milioni di ettolitri Milioni di euro I fornitori di vino spumante dello UK (%) Export Italiano di vino verso UK 3,2 746 Quota % UK su export italiano di vino 16,1 13,8 59,3 59,5 Quota % italiana su import di vino dello UK 25,6 21,3 29,3 Export italiano di vino spumante verso UK 0,9 275 Quota % UK su export italiano di vino spumante 31,8 27,9 20,1 15,1 6,3 5,3 5,1 Quota % italiana su import di vino spumante dello UK 59,5 29,3 Francia Italia Spagna Altri Quota % a quantità Quota % a valore Var. % 2015/14 mercato mondiale vini spumanti 5,6 10,8 Var. % 2015/14 export italiano di vini spumanti 15,3 17,0 Var. % 2015/14 export italiano di vini spumanti nello UK 45,7 50,9 Prezzi sul mercato UK: Champagne = 6x Prosecco Cava: -15% Prosecco 6 Area Studi Mediobanca su dati propri, OIV, UIV e Ismea

Le dimensioni reddituali e patrimoniali Sezione 2

L industria del vino o le industrie del vino? Le dimensioni reddituali e patrimoniali Sezione i Indicatore Coop Non coop Spumanti Non spumanti Fatturato aggregato 2,5mld 3,7mld 1,1mld 5,1mld Var. % export (2010/14) +29% +43% +63% +34% Quota export 43% 55% 42% 53% Quota Gdo 50% 34% 47% 39% ROI 3,2 8,5 8,1 6,3 ROE 3,3 8,0 6,2 5,5 Debt equity ratio 127% 57% 56% 77% 8 Area Studi Mediobanca su dati propri

Rendimento e integrazione verticale Le dimensioni reddituali e patrimoniali Sezione 2 ROI (Return on investment) MON / Valore aggiunto (%) 9,0 9,2 9,0 9,1 9,1 34,3 34,5 33,4 37,0 40,1 29,3 28,6 30,3 30,7 31,8 2010 2011 2012 2013 2014 8,3 Vitivinicole non coop Alimentare ex vino Valore aggiunto / Capitale investito (%) 24,7 23,9 23,7 23,3 23,3 7,3 18,1 18,2 17,4 19,0 19,8 2010 2011 2012 2013 2014 Vitivinicole non coop Alimentare ex vino 6,4 6,5 Proventi finanziari / Valore aggiunto (%) 6,1 7,2 10,0 7,5 8,3 7,4 2010 2011 2012 2013 2014 Vitivinicole non coop Alimentare ex vino 1,0 1,3 1,6 1,7 1,6 2010 2011 2012 2013 2014 Vitivinicole non coop Alimentare ex vino 9 Area Studi Mediobanca su dati propri

La struttura patrimoniale e il magazzino Le dimensioni reddituali e patrimoniali Sezione 2 Capitale netto / Attivo immobilizzato netto Magazzino/ Attivo immobilizzato netto 93,1 94,7 92,2 96,8 99,9 44,2 47,3 47,0 47,7 49,4 90,3 90,6 87,4 90,4 92,4 24,1 24,9 24,7 22,6 23,2 2010 2011 2012 2013 2014 2010 2011 2012 2013 2014 Vitivinicole non coop Alimentare ex vino Vitivinicole non coop Alimentare ex vino Debiti finanziari a ml / Attivo immobilizzato netto Giorni magazzino 28,3 26,6 29,7 25,6 26,4 144,7 143,2 138,9 132,8 141,0 24,0 23,4 19,6 22,7 20,8 44,6 44,7 47,0 44,7 47,1 2010 2011 2012 2013 2014 2010 2011 2012 2013 2014 Vitivinicole non coop Alimentare ex vino Vitivinicole non coop Alimentare ex vino 10 Area Studi Mediobanca su dati propri

il vino genera ricchezza, l alimentare di più: perche? Le dimensioni reddituali e patrimoniali Sezione 2 N. Indice della differenza tra ROI (netto delle tasse) e costo medio ponderato del capitale (WACC) (Assunzioni: Erp=3,5%; Risk free=10y Bund; beta vinicolo=0,7; beta alimentare=0,8) 107,5 103,8 105,4 101,3 102,3 103,6 100,0 100,1 100,1 100,3 101,4 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Vitivinicole non coop Alimentare ex vino 11 Area Studi Mediobanca su dati propri

La dimensione veneta Sezione 3

Imprese vitivinicole venete: un profilo virtuoso La dimensione veneta Sezione 3 Sinossi di alcuni indicatori di performance e struttura su base regionale (Spa e coop) Regione Mon/Va Va /Ci ROI ROE Export Va / addetto CL / addetto Clup Emilia-Romagna 21,4% 17,2% 4,3% 3,9% 36,5% 65,0k 46,6k 71,6% Piemonte 33,5% 22,7% 7,8% 3,2% 59,9% 75,6k 45,4k 60,1% Toscana 41,9% 17,0% 7,5% 6,2% 65,8% 79,0k 38,1k 48,3% Veneto 37,7% 25,1% 9,9% 11,6% 58,2% 100,5k 56,5k 56,2% Italia 32,4% 19,3% 6,6% 6,1% 50,6% 79,4k 47,3k 59,6% 64,2 65,7 50,1 37,5 51,6 41,3 41,7 46,6 4,2 2,5 14,7 6,7 12,6 6,0 9,6 5,3 Coop venete Coop Italia (ex Veneto) Non coop venete Non coop Italia (ex Veneto) Veneto spumanti Italia spumanti Veneto non spumanti Italia non spumanti Export in % Roi ROI Export in % ROI Roi 13 Area Studi Mediobanca su dati propri

Alcuni problemi aperti, non solo del vino Sezione 4

L integrazione verticale: vizio o virtu? Alcuni problemi aperti, non solo del vino Sezione 4 Quale fase produttiva genera più valore, oggi? Valore aggiunto Logistica input R&D Design Qualità e reputazione Logistica Servizi post-vendita Marketing Produzione fisica Attività pre-produttive Vino: produzione delle uve e lavorazione Produzione fisica Attività post-produttive Fasi del ciclo 1970s 2000s 15 Area Studi Mediobanca su dati OECD-Bruegel

AA AA AA A A A A A A BBB BBB BBB BBB BBB BBB BBB BBB BBB- BBB- BBB- BBB- BBB- BBB- BBB- BBB- BB+ BB+ BB+ BB+ BB+ BB+ BB+ BB+ BB+ BB BB BB BB BB- BB- BB- B Quota di export (interpolante lineare) Mercati lontani: più rischio o più opportunità? Alcuni problemi aperti, non solo del vino Sezione 4 Medie imprese manifatturiere: merito creditizio e quota di export 60 55 50 45 40 35 30 Medie imprese manifatturiere: redditività operativa (ROI) e rischiosità dei mercati di sbocco 13,2 12,6 8,0 6,6 12,1 10,6 4,3 3,8 9,9 7,6 8,5 5,9 Africa sub-sahariana Russia Cina Africa del Nord e Medio Oriente Asia Sud Orientale e Oceania Sud America Esporta Non esporta 16 Area Studi Mediobanca su dati propri

ROI mediano (interpolante polinomiale) Il controllo familiare: valore o dogma? Alcuni problemi aperti, non solo del vino Sezione 4 Performance, passaggio generazionale e peso familiare 48,5 37,6 7,2 6,2 6,7 3,9 ROI Roi Roe ROE Export Risolto Non risolto 10 9 8 7 6 5 4 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Peso dei componenti familiari nel board 17 Area Studi Mediobanca su dati propri

Alcune conclusioni Sezione 5

Considerazioni, spunti e Alcune conclusioni Sezione 5 Dimensione commerciale Export: emancipazione dalla figura dell importatore Razionalizzazione del prodotto: equilibrio tra varietà di etichette e eccessiva frammentazione dell offerta, difficile da comunicare Sfruttamento dei canali web e social, per accedere alla fasce giovani Allineamento (verso l alto) ai prezzi medi di importazione di alcuni mercati esteri Promozione di un veicolo che curi la commercializzazione dei prodotti conferiti dai piccoli produttori di elevata qualità Dimensione reddituale Razionalizzazione del capitale investito per accrescerne il rendimento, tramite conferimento a società separata di una quota di terreni (e.g.: la Gdo) Smobilizzo del magazzino: creazione di un market maker del mercato a termine o soluzioni di acquisto a fermo ( veicolo ) Messa a reddito degli asset produttivi nell enogastronomia e accoglienza Dimensione familiare Forte connotazione del patrimonio familiare come heritage che riviene talora da tradizioni secolari; possibile proliferazione di rami familiari Il patrimonio fondiario come strumento per separare proprietà e gestione Altre way-out: quotazione o ingresso di un investitore paziente con liquidazione dei rami familiari non interessati alla gestione Eventuale cessione dell azienda in caso di stand-by gestionale; la vendita anche a un player straniero - non è la sconfitta dell imprenditore, ma 19 Area Studi Mediobanca su dati propri

una provocazione Alcune conclusioni Sezione 5 Differenziale nel ROI post acquisizione (al tempo t) di una media impresa manifatturiera italiana rilevata da un investitore straniero t t+1 t+2 t+3 t+4 20 Area Studi Mediobanca su dati propri

Grazie per l attenzione Area Studi Mediobanca Milano Foro Buonaparte, 10 www.mbres.it