PIANO DI LAVORO. Prof. PAOLO CHELETTI DISCIPLINA: DISEGNO E PROGETTAZIONE



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Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. PAOLO CHELETTI DISCIPLINA: DISEGNO E PROGETTAZIONE CLASSE 3^ SEZIONE Cg Anno scolastico 2010-2011

OBIETTIVI STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI CONOSCENZE E COMPETENZE CONCORDATE NELLE RIUNIONI DI DIPARTIMENTO DISCIPLINARE Vedi allegati della programmazione didattica: criterio di sufficienza OBIETTIVI TRASVERSALI (COGNITIVI E COMPORTAMENTALI) a) Comportamentali 1. Saper essere autonomi nell organizzazione del lavoro scolastico 2. Saper impiegare correttamente materiali e strumenti didattici forniti. 3. Saper utilizzare il modo costruttivo il lavoro svolto in classe. 4. Abituare gli studenti ad un tipo di lavoro collettivo e collaborativi. 5. Rispetto delle norme comportamentali e degli impegni assunti. b) Cognitivi 1. Valorizzare la scuola come luogo di formazione della persona privilegiando lo studio problematico invece che nozionistico e solamente mnemonico. 2. Saper distinguere criticamente dati e concetti tra fondamentali e secondari. 3. Capacità di esporre in modo chiaro, sintetico e pertinente i concetti assimilati, adeguando l esposizionecomunicazione allo scopo e/o al destinatario. 4. Capacità di procedere ad una autovalutazione. RUOLO DELLA DISCIPLINA NEL RAGGIUNGIMENTO DI TALI OBIETTIVI La figura del tecnico diplomato in Costruzioni, ambiente e territorio dovrà avere competenze specifiche nel campo dell edilizia e della sua influenza sullo sviluppo e conservazione del territorio, nonché dovrà avere competenze sulla gestione dei cantieri edili con particolare attenzione ai problemi legati alla sicurezza sul lavoro. TIPOLOGIA E NUMERO DI VERIFICHE SOMMATIVE (in grassetto) E FORMATIVE PREVISTE PER OGNI PERIODO 1. Interrogazioni orali. (1 nel trimestre e 2 nel pentamestre) 2. Questionari. (1 nel trimestre e 1 nel pentamestre) 3. Prove grafiche e pratiche. (1 nel trimestre e 2 nel pentamestre) 4. Realizzazione e correzione del progetto assegnato. (2 volte al mese per tutto l a.s.) 5. Revisione del quaderno degli appunti. (1 nel trimestre e 2 nel pentamestre) 6. Testi scritti per verificare l acquisizione delle conoscenze e il livello della comprensione e della rielaborazione. 7. Interventi, spontanei o sollecitati dal docente, durante l attività d aula. MODALITA DI RECUPERO/SOSTEGNO DA ATTIVARE PER LA CLASSE Recupero in itinere e tutoraggio pomeridiano, sia nel trimestre che nel pentamestre. INTERVENTI DI APPROFONDIMENTO La casa rurale agli inizi del 9oo nell ambito del progetto Comenius. Altri, saranno stabiliti, eventualmente, in corso d anno scolastico secondo necessità.

CRITERI DI VALUTAZIONE 1. Regolarità della frequenza. 2. Rispetto delle regole e correttezza del comportamento. 3. Collaborazione nello svolgimento del dialogo formativo e nella gestione delle attività studentesche. 4. Partecipazione alle attività scolastiche ordinarie, complementari e/o integrative e senso di responsabilità. 5. Impegno nello studio individuale e organizzazione del lavoro scolastico: metodo di studio. 6. Considerazione di situazioni particolari debitamente documentate dalle famiglie o rese note alla scuola. 7. Acquisizione delle competenze minime (v. criterio di sufficienza). 8. Possesso di attitudini e di una organizzazione dello studio tali da far ritenere possibile, al Consiglio di Classe, il recupero di contenuti disciplinari carenti, indipendentemente dal numero e dalla gravità di eventuali insufficienze. 9. Continuità nello studio e nella partecipazione alle lezioni di tutte le materie del corso di studio, senza che nessuna di esse sia stata abbandonata dallo studente. 10. Progressione complessiva nell apprendimento. 11. Proprietà di linguaggio, scioltezza espositiva ed efficacia comunicativa. 12. Livelli di conoscenza e comprensione raggiunti, rappresentati dalla media dei voti riportati sui Registri dei docenti, arrotondata per eccesso o per difetto dal Consiglio di Classe, anche alla luce di quanto previsto ai precedenti punti: 9, 10 e 11. 13. Capacità di applicare procedure, metodi e tecniche delle diverse discipline. 14. Capacità logiche, di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale. VALUTAZIONE E GRIGLIE DI VALUTAZIONE Interrogazioni, esercitazioni, questionari, elaborazione progetto, compiti scritto-grafici, controllo quaderno degli appunti, disegno computerizzato, visite guidate sui cantieri. I voti sono compresi nell intervallo: (1-10). A tale proposito, vedi le griglie elaborate per l a. s. 2010/2011 e approvate dal C.d.C.. METODOLOGIA E STRUMENTI Lezioni frontali, esercitazioni, correzione progetto, libro di testo, laboratorio informatico, lezioni sui cantieri. ALLEGATI Programmazione di DISEGNO E PROGETTAZIONE a. s. 2010-11 Pontedera, lì 12/10/2010 Il docente Prof. Paolo Cheletti

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI DISEGNO E PROGETTAZIONE a. s. 2010-11 CLASSI : 3^ Cg (Prof. Paolo Cheletti) PREREQUISITI: rappresentazione di figure piane, solide, oggetti d arredamento, elementi costruttivi e tetti a padiglione e a capanna in proiezione ortogonale, assonometria e prospettiva, con relative sezioni e quotatura, utilizzando le scale grafiche necessarie, nel rispetto delle convenzioni del disegno tecnico; conoscenza delle unità di misura delle varie grandezze fisiche sia nel sistema S.I. che in quello tecnico, applicazione e risoluzione delle equivalenze; conoscenze di fisica per quanto concerne il peso specifico, dilatazione termica, pressione, conducibilità termica ed elettrica e loro unità di misura; conoscenze di chimica sulle reazioni di ossidazione, combustione, idratazione; corretto uso del prontuario di costruzioni. UNITÀ DIDATTICHE: 1) L ACCIAIO: (Ottobre Novembre) Produzione: la decarburazione della ghisa e il convertitore; tipi di convertitori: Bessemer e Thomas. Forni per acciai speciali: a crogiuolo, ad arco elettrico e a riverbero. Denominazione degli acciai in funzione della % di carbonio. Caratteristiche fisiche: peso specifico, dilatazione termica (lineare, superficiale e volumica), conducibilità termica ed elettrica, permeabilità magnetica. Caratteristiche meccaniche: elasticità, plasticità, tenacità, fragilità, durezza. Prova di resilienza e influenza su questa della temperatura. Prova di trazione: taratura della macchina, determinazione del fondo scala e tipi di provini; diagrammi: carico allungamento e sforzi deformazioni. Modulo di elasticità normale (E): individuazione sul grafico e sua unità di misura. Concetto di tensione normale; significato della tensione al limite di proporzionalità(σ p ); al limite di elasticità(σ e ); di snervamento(σ s ); di rottura(σ r ). Concetto di tensione ammissibile(σ amm ) e di coefficiente di sicurezza. Significato dei limiti σ 0,02 e σ 0,2. Resistenza a fatica: curve di Wohler. Prove di durezza: Brinell, Rockwell e Vickers (confronto, vantaggi e svantaggi tra esse); abachi di conversione. Prova di piegamento. Resistenza alla corrosione e alle alte temperature. Acciai speciali. Acciai da costruzione: laminati, trafilati e profilati. Tipi più comuni di profilati: uso del prontuario per una corretta individuazione delle caratteristiche geometriche e inerziali di ciascuna sezione. Calcolo del momento d inerzia e del raggio d inerzia di una sezione. Acciaio per c.a.. Aderenza ferro calcestruzzo. Calcolo delle tensioni tangenziali di aderenza (τ ad ) e della lunghezza di annegamento dei ferri. Trattamenti termici degli acciai: ricottura, tempra, rinvenimento, bonifica e normalizzazione. Mezzi tempranti; velocità critica di tempra. Curve ad S di Bain. Acciai autotempranti. Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza della tecnologia di produzione dell acciaio normale e di quelli speciali; conoscenza delle caratteristiche fisiche, meccaniche e tecnologiche al variare della % di carbonio presente, di eventuali elementi di alligazione o dei trattamenti termici subiti, in modo da saper effettuare scelte oculate nelle diverse situazioni operative. Conoscenza e interpretazione del grafico della prova di trazione sapendo individuare gli elementi significativi: (E), (σ p ), (σ e ), (σ s ), (σ r ) ed il loro significato in modo da poter pervenire al valore di (σ amm ) attraverso il coefficiente di sicurezza. Significato dei limiti σ 0,02 e σ 0,2 negli acciai a snervamento non definito in modo da poterli usare ugualmente; resistenza a fatica: conoscenza delle curve di Wohler e loro impiego; conoscenza delle modalità di prova di durezza e resilienza e delle informazioni che siamo in grado di recepire dalle prove stesse; conoscenza dei tipi più comuni di profilati in commercio, in modo da scegliere quello più idoneo per il caso in oggetto, sulla base del calcolo delle caratteristiche geometriche e inerziali di ciascuna sezione. Criterio di sufficienza: conoscenza della tecnologia di produzione dell acciaio normale e delle caratteristiche fisiche, meccaniche e tecnologiche al variare della % di carbonio presente, di eventuali elementi di alligazione o dei trattamenti termici subiti; conoscenza del grafico della prova di trazione sapendo individuare (E), (σ p ), (σ e ), (σ s ), (σ r ), al fine di determinare la (σ amm ) attraverso il coefficiente di sicurezza; conoscenza dei fenomeni di fatica e delle curve di Wohler; conoscenza delle modalità di prova di durezza e resilienza e delle informazioni che si ottengono dalle prove stesse; conoscenza dei tipi più comuni di profilati in commercio, sapendo calcolare le caratteristiche geometriche e inerziali di ciascuna sezione, per effettuare una scelta. 2) IL CALCESTRUZZO: (Dicembre Gennaio Febbraio) Composizione: caratteristiche del cemento, degli inerti, dell acqua e degli eventuali additivi. Macinazione del cemento. Reazioni di idratazione del cemento: presa e indurimento. Curva granulometrica del Fuller; scelta del diametro max. dell inerte in funzione delle condizioni operative di getto. Dosatura dei componenti. Definizione del rapporto acqua/cemento. Inconvenienti per eccesso o per mancanza di acqua d impasto o di cemento oppure per un eccessivo discostamento dal fuso granulometrico. Consistenza del calcestruzzo: cono Abrams e slump del cls.. Porosità; gli areanti: vantaggi e svantaggi. Confezione del cls.; tipi di betoniere e centrali di betonaggio. Trasporto, posa in opera e vibrazione del cls.; tipi di vibratori. Influenza della temperatura sul getto: accorgimenti da adottare sia nella composizione dell impasto, sia dal punto di vista delle protezioni in estate ed in inverno per quanto riguarda la difesa dagli agenti atmosferici. Ripresa di getto. Caratteristiche del calcestruzzo: peso specifico, impermeabilità, conducibilità termica ed elettrica e resistenza al fuoco. Viscosità, fluage, effetto parete, ritiro ed effetti collaterali del cls.. Resistenza a compressione e a taglio (piramidi di rottura e cerchio di Mohr), trazione e flessione. Resistenza caratteristica a compressione R bk. Controllo di tipo A e B. Modulo di elasticità normale. Calcolo delle tensioni ammissibili a compressione σ c. Resistenza a taglio: calcolo delle tensioni tangenziali τ b0 e τ b1. Armatura a taglio: specifica e minima di legge; staffe e ferri piegati. Determinazione della tensione tangenziale di aderenza τ ad e calcolo della lunghezza di annegamento dei ferri. Vari tipi di casseforme per calcestruzzi. Calcestruzzi prefabbricati. Maturazione accelerata dei getti: metodo continuo e discontinuo; tunnel di maturazione. Calcestruzzi leggeri. Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza e realizzazione del dosaggio e della granulometria

ottimale dei vari componenti, in funzione delle condizioni operative di getto, in modo da evitare inconvenienti e poter effettuare confronti e scelte; conoscenza dell influenza della temperatura sul getto e dei relativi rimedi da prendere per contrastarne gli eventuali effetti negativi; conoscenza delle procedure di calcolo e determinazione della resistenza caratteristica a compressione R bk nei controlli di tipo A e B; conoscenza della normativa e calcolo delle tensioni ammissibili :normali a compressione (σ c ) e tangenziali (τ b0, τ b1 e τ ad ); conoscenza delle caratteristiche, vantaggi e svantaggi dei vari tipi di casseforme in modo da fare scelte oculate in funzione della situazione operativa; conoscenza dei tempi di maturazione di un getto normale, in funzione della classe del cemento adoperato per effettuare il disarmo della struttura e delle tecniche di maturazione accelerata nella realizzazione dei prefabbricati. Criterio di sufficienza: conoscenza e realizzazione del dosaggio e della granulometria ottimale dei vari componenti, in funzione delle condizioni operative di getto; conoscenza dell influenza della temperatura sul getto e dei relativi rimedi da adottare; conoscenza della resistenza caratteristica a compressione R bk nei controlli di tipo A e B e calcolo delle tensioni ammissibili :normali a compressione (σ c ) e tangenziali (τ b0, τ b1 e τ ad ); conoscenza delle diverse prestazioni dei vari tipi di casseforme e dei tempi di maturazione per getti normali o prefabbricati. 3) STORIA: (Marzo) Cenni storici sull uso e l impiego dei materiali da costruzione. Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza dei vari tipi di materiale da costruzione, loro produzione, uso e impiego, attraverso una panoramica storica. Criterio di sufficienza: conoscenza dei vari tipi di materiale da costruzione attraverso una panoramica storica. 4) LE PIETRE: (Marzo) Schema riassuntivo delle rocce ignee, metamorfiche e sedimentarie. Cave di pietra e di marmo e lavorazione dei materiali. Proprietà delle rocce: peso specifico, imbibizione,, assorbimento, permeabilità, omogeneità, gelività, durezza e durevolezza; resistenza a compressione, trazione e flessione; elasticità, tenacità e lavorabilità. Pietre per murature, rivestimenti e pavimenti. Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza delle proprietà e delle caratteristiche meccaniche dei vari tipi di pietra, al fine di poter effettuare confronti e scelte oculate a seconda della situazione operativa. Criterio di sufficienza: conoscenza delle proprietà e delle caratteristiche meccaniche dei tipi di pietra più comunemente usati. 5) I LATERIZI: (Aprile) Produzione, tipi dimensioni e tolleranze. Caratteristiche fisiche: imbibizione, impermeabilità, gelività e uniformità. Laterizi pieni, semipieni e forati: % di foratura e resistenza a compressione e flessione. Prove di durezza, di usura e di urto. Laterizi comuni, refrattari, da solaio e per coperture. Laterizi speciali. Prove sulle tegole. Resistenza caratteristica dei laterizi. Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza delle proprietà e delle caratteristiche meccaniche dei vari tipi di laterizio, al fine di poter effettuare confronti e scelte oculate a seconda della situazione operativa. Criterio di sufficienza: conoscenza delle proprietà e delle caratteristiche meccaniche dei vari tipi di laterizio. 6) LE MALTE: (Maggio) Definizione e loro composizione. La sabbia: caratteristiche e requisiti. La calce ed il cemento. Tipi di calce e di cemento. Malta di calce aerea, idraulica e cementizia. Malta magra e grassa. Malta bastarda e di gesso. Le boiacche. Resistenza a compressione della malta in funzione del tipo. Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: conoscenza delle proprietà e delle caratteristiche meccaniche dei vari tipi di malta, al fine di poter effettuare confronti e scelte oculate a seconda della situazione operativa. Criterio di sufficienza: conoscenza delle proprietà e delle caratteristiche meccaniche dei vari tipi di malta. 7) PROGETTAZIONE: (Tutto l anno) Definizione del rapporto di copertura e dell indice di fabbricabilità. Calcolo dell area e dei volumi. Costruzione grafica dei tetti a capanna e a padiglione: individuazione delle falde, prospetti, sezioni e loro struttura. Convenzioni grafiche del disegno tecnico circa la quotatura, la rappresentazione di elementi architettonici strutturali e di arredamento (travi, pilastri, solai, scale, balconi, porte, finestre, tavoli, armadi, letti, comodini, sedie, divani poltrone, bagni e cucine). Realizzazione di un progetto relativo ad una villetta unifamiliare posta su tre livelli (con n. 2 box auto, cantina, autoclave, locale caldaia, deposito attrezzi, lavanderia, doppi servizi,vano scale, tre camere di cui una matrimoniale e due singole, studio, cucina-pranzo e ingresso-soggiorno), corredato da planimetria generale e particolareggiata con sistemazione del giardino, pianta fondazioni, orditura solai, pianta delle coperture, piante quotate e arredate, prospetti, sezioni e eventuale assonometria isometrica in scala opportuna. Restituzione grafica sia manuale che computerizzata tramite programma AUTOCAD. Conoscenza, abilità, prestazioni, competenze da acquisire: corretta elaborazione del progetto, anche dal punto di vista grafico, secondo le tematiche assegnate tenendo conto delle limitazioni del caso, nel tentativo di ottenere un compromesso benefici-costi, mediando gli interessi estetici, distributivi, architettonici, funzionali, spaziali, normativi, tecnici ed economici, eseguendo una rielaborazione critica sui motivi e sui problemi incontrati, che hanno portato ad effettuare quel tipo di scelta nella soluzione adottata. Padronanza del programma AUTOCAD.

Criterio di sufficienza : corretta elaborazione del progetto, anche dal punto di vista grafico, nel rispetto della tematica assegnata e della normativa vigente, limitando lo spreco di spazio, ponendo soprattutto l attenzione sull aspetto funzionale e distributivo più che sull analisi delle eventuali scelte tecniche adottate per superare i problemi incontrati. Conoscenza dei comandi principali del programma AUTOCAD. Pontedera, lì 12/10/2010 Il docente Prof. Paolo Cheletti