VIAGGIO IN VALLE D AOSTA. IL PRIE BLANC: VITIGNO AUTOCTONO DI ALTA MONTAGNA La Valle d Aosta è un piccola regione italiana molto ricca dal punto di vista enologico. Possono essere individuate tre zone vitivinicole, di 500 ettari occupati da circa 3.000 proprietari. La Bassa Valle che si trova a Sud Est, al confine con il Piemonte; la Valle Centrale lungo il corso della Dora Baltea e l Alta Valle sulle pendici del Monte Bianco, regno del Prié Blanc. Il Prié Blanc è un vitigno autoctono a bacca bianca coltivato esclusivamente in questa zona. Le basse temperature, qui la vite si coltiva dai 900 ai 1200 m s.l.m., e la presenza di sabbia nel terreno, permettono di coltivare la vite su piede franco. La fillossera non riesce a sopravvivere e a distruggere l apparato radicale delle viti. La pergola si abbassa e si avvicina al terreno per proteggere il suo frutto con il calore della terra. Il grappolo si presenta mediamente serrato con acini piccoli e dalla buccia sottile. Il Prié Blanc ha un ciclo vegetativo breve, con germogliamento e fioritura tardivi e maturazione relativamente precoce, che ben si adatta alle condizioni climatiche estreme. Ciò permette anche di ridurre al minimo gli interventi antiparassitari. Anche in questa zona, come in altre aree della regione, i produttori si sono riuniti in una cooperativa che nasce dall esigenza di superare le difficoltà dei piccoli vignaioli ad offrire una presenza costante sul mercato ed una corretta immagine vitivinicola regionale. La Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle attualmente riunisce circa 100 produttori per un totale di 18 ettari di vigneto e la sua produzione costituisce il 90% delle uve raccolte nei Comuni di Morgex e di La Salle.
La Doc di riferimento è la VALLE D AOSTA BLANC DE MORGEX ET DE LA SALLE. Il numero delle etichette della Cave dimostra la versatilità del Prié Blanc. Vini fermi da bersi rigorosamente giovani per esaltarne le caratteristiche organolettiche. Spumante metodo classico sempre millesimati, tra i quali spicca il risultato di una sperimentazione estrema. L imbottigliamento e la presa di spuma, di 100 Magnum di spumante, vengono realizzate a 2590 m s.l.m. in una cantina sperimentale predisposta all interno del rifugio Monzino sul Monte Bianco. La sperimentazione vuole verificare l effetto delle basse temperature e della bassa pressione atmosferica sulla spumantizzazione. Il prodotto che se ne ottiene è unico per caratteristiche organolettiche. La gamma viene completata da un vin de glace ottenuto da una vendemmia tardiva, sotto lo zero, di grappoli quasi completamente congelati. L unico prodotto al quale si concede un periodo di invecchiamento in piccoli botti di legno, lasciate scolme per raggiungere alti livelli di complessità olfattiva. La visita alle Piagne, vigneto di proprietà della Cooperativa, unico clos della zona, regala una grande emozione. Qualche centinaia di metri di strada sterrata per raggiungere a piedi un piccolo vigneto isolato, coltivato in modo biologico, di proprietà della Cooperativa.
Basse pergole su dei terrazzamenti ordinati. Tra i tralci verdi piccoli grappoli dagli acini sodi. Non è raro vedere, tra una vite e l altra, un tralcio che si piega su se stesso e finisce sotto terra per dare vita ad un altra pianta. Le viti vengono coltivate su piede franco e quando si rende necessario sostituire una pianta, perché malata o troppo vecchia, si utilizza il metodo della propaggine. Diventa veramente difficile dare un età a queste vigne. Un altro breve tratto di sentiero per salire sull ultima terrazza. Fa capolino un filare di barbatelle, ottenute dalle piante ritenute qualitativamente migliori della medesima vigna.
In questa zona si parla di Prié Blanc biotipo Morgex et de la Salle. Nel corso degli anni sono state selezionate le viti migliori in termini di produzione, qualità delle uve e resistenza della pianta, per la riproduzione della vigna. Uno degli aspetti più peculiari di questa ristretta zona vitivinicola è che l altezza delle pergole impedisce all uomo di addentrarsi, eretto in piedi, in vigna e quindi le lavorazioni delle viti e la raccolta delle uve vengono fatte rigorosamente a mano e piegati o in ginocchio.
I vini ottenuti da Prié Blanc, dal colore giallo paglierino tenue, regalano profumi di erbe, fieno e fiori di montagna e sono caratterizzati da vibrante freschezza e percettibile sapidità.
Il consumo ideale vede il Blanc de Morgex et de la Salle in abbinamento con i prodotti locali e i piatti della tradizione, come la trota di montagna, le zuppe di erbe e la fontina. Lo spumante può essere servito come aperitivo e può accompagnare pietanze delicate e dalla spiccata tendenza dolce. La versione da vendemmia tardiva si abbina perfettamente a tegole e torcetti e alla pasticceria secca in generale. Può essere l abbinamento ideale anche di formaggi stagionati ed erborinati per arrivare al fois gras.