PROGETTO EDUCATIVO NIDO GIORGELLA A.S. 2013/2014

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PROGETTO EDUCATIVO NIDO GIORGELLA A.S. 2013/2014 L obiettivo del progetto educativo è quello di favorire lo sviluppo della formazione del sé (1) del bambino e la sua sicurezza emotiva. Al progetto educativo spetta il compito di predisporre e organizzare gli strumenti, i pensieri, le conoscenze che favoriscono le relazioni tra i tre soggetti del nido: bambino educatore - genitore. Tutto ciò darà al bambino l opportunità di costruire armonicamente e integralmente la propria personalità, soddisfacendo le esigenze legate alla crescita. Il bambino viene quindi valorizzato nella sua identità, considerato protagonista della propria storia personale anche nel caso in cui siano presenti nel nido bambini in situazioni di svantaggio o disabilità, per quest ultimi, verrà concordato un piano educativo secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Tutti i bambini vengono incoraggiati ad esprimere liberamente la propria personalità rafforzandoli nell autonomia e nella creatività. (1) Secondo la psicologia cognitiva lo sviluppo di concetto di sé, inizia con la nozione di differenziazione, cioè con l acquisizione del senso di essere un entità distinta e separata dalla mamma e dagli altri; con proprie caratteristiche psichiche che occupa una determinata posizione nel tempo e nello spazio. Winnicott ritiene che il sé del bambino all inizio si presenti in uno stato di frammentazione della struttura psichica e in uno stato di reciproca corresponsione con la mamma: l altro è un soggetto in cui ritrovare una risposta positiva e non frustrante. 1

OBIETTIVI GENERALI DEL SERVIZIO EDUCATIVO Sviluppo affettivo. Si favorisce l instaurarsi di un rapporto positivo e rassicurante con le educatrici, al fine di permettere al bambino di relazionarsi serenamente con l adulto. Sviluppo dell autonomia. Il bambino è incoraggiato e gratificato affinché impari a far da sé il bambino è portato alla conoscenza e alla strutturazione del proprio schema corporeo. Sviluppo dell unicità della personalità. Attraverso la stimolazione della curiosità e al piacere di esercitare le proprie abilità. Sviluppo della socialità e scoperta dei valori condivisi. Ogni momento della giornata è un occasione utile per condurre il bambino a riflettere ed assumere valori di comportamento portandolo ad interagire correttamente e serenamente con i suoi compagni. Sviluppo cognitivo. L ambiente del nido deve dare gli stimoli necessari per la motricità, esperienze relazionali cognitive percettive e mentali al fine di aiutare il bambino ad avere un proprio bagaglio di conoscenze e competenze. OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI Facilitare i rapporti con coetanei ed adulti. Sostenere il riconoscimento e l espressione delle proprie emozioni. Aumentare l autostima. Offrire ascolto ai bisogni specifici del bambino. Dare al bambino la possibilità di fare esperienze sensoriali diversificate. Garantire attenzione alla comunicazione verbale e non verbale prodotta dal bambino. Favorire l interiorizzazione di regole di convivenza e risoluzione dei conflitti. Favorire l acquisizione di competenze motorie e manuali, la capacità di eseguire da soli gesti di autonomia personale. 2

MODELLO TEORICO DI RIFERIMENTO Partendo da un modello pedagogico che nasce dalla combinazione di assunti teorici di Goldschmied, Bowlby, Winnicott, Rogers e Dunn, tendiamo a rendere il bambino protagonista attivo attraverso proposte ludiche e simboliche. Il ruolo dell educatore è quello di regista educativo che predispone ambienti funzionali alle esperienze del bambino. I QUATTRO MOMENTI DEL PROGETTO EDUCATICO 1. OSSERVAZIONE 2. PROGRAMMAZIONE 3. VERIFICA 4. DOCUMENTAZIONE OSSERVAZIONE. E uno strumento indispensabile per accrescere e convalidare la consapevolezza dello sviluppo del bambino e delle sue competenze. Serve ad affinare la capacità di cogliere i messaggi della sua espressività per capire il senso profondo e le richieste implicite nel fare del bambino. PROGRAMMAZIONE La programmazione consiste nell elaborazione degli interventi educativi in funzione delle esigenze di ciascun bambino, nella predisposizione delle condizioni più idonee ad uno sviluppo armonico di tutte le dimensioni della personalità (intelligenza, affettività, socializzazione, motricità). La programmazione al nido non può essere rigida, ma deve essere anzi improntata ad una notevole elasticità perché ogni bambino è diverso dall altro e/o possono insorgere bisogni imprevisti. Stabiliti gli obiettivi generali, la programmazione prende in considerazione gli obiettivi specifici per ogni area dello sviluppo e pianifica le attività che verranno proposte ai bambini nelle diverse fasce d età, pensando a tempi, spazi, materiali necessari. 3

VERIFICA E DOCUMENTAZIONE Vengono effettuate dalle educatrici attraverso apposite griglie compilate periodicamente. La programmazione educativo - didattica che abbiamo progettato quest anno mira al raggiungimento di obiettivi individuati durante l osservazione dei bambini durante le attività proposte. Gli obietti fissati: Accettare il nido come luogo di vita, relazioni, apprendimenti. Stimolare l osservazione della realtà esterna. Sollecitare le esperienze manuali offrendo materiale diverso nel colore, forma, consistenza. Rafforzare la relazione e la comunicazione attraverso i giochi di manipolazione corporea, favorire la conoscenza della propria corporeità. 4

PROGETTI DIDATTICI TITOLO PERIODO MOTIVAZIONI PEDAGOGICO DIDATTICHE OBIETTIVO FORMATIVO OBIETTIVI SPECIFICI MODALITA D INTERVENTO MATERIALI SPAZI OPERATORI SONO ARRIVATO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE L inserimento è un avvenimento molto delicato sia per il bambino che per la famiglia, che ben pensato e strutturato sarà condizione indispensabile per creare un rapporto di fiducia tra educatori genitori bambini. Accettare il nido come luogo di vita, relazione e apprendimento Superare le difficoltà del distacco, conoscere le persone e gli ambienti del nido, sentirsi accolti. Accettare serenamente il momento del pranzo del cambio e del sonno A seconda delle esigenze dei bambini inseriti verranno proposte gradualmente le diverse attività Libretti, costruzioni, psicomotricità, manipolazione, etc Sezioni e spazi esterni (pallestra, laboratorio grafico-pittorico, angolo dei travestimenti e gioco di finzione). Educatrici 5

TITOLO PERIODO MOTIVAZIONI PEDAGOGICO DIDATTICHE OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI SPECIFICI COLORI E SAPORI: TOCCO ANNUSO E MI DIVERTO DICEMBRE GIUGNO Verso i due anni il bambino comincia ad affinare il movimento della mano. I materiali e le sostanze che ogni giorno incontra sulla tavola, in cucina, tra le mani della mamma diventano il contenuto principale di tanti giochi di manipolazione. Rafforzare la relazione e la comunicazione attraverso giochi di manipolazione corporea Stimolare la curiosità e l interesse nei confronti dei vari materiali. Far superare la paura di sporcare e di sporcarsi. MODALITA D INTERVENTO MATERIALI SPAZI E TEMPI In uno spazio idoneo verrà proposta ai bambini divisi in piccoli gruppi la creazione di coloranti alimentari da manipolare, assaggiare, usare per lasciare diverse tracce di sé su materiali eterogenei Farina gialla, zucchero, sabbia, cacao, zafferano, verdure, frutta, ecc Laboratorio grafico-pittorico Due tre volte alla settimana GRUPPO BAMBINI OPERATORI VERIFICA E VALUTAZIONE 12-36 mesi divisi in piccoli gruppi Educatrici Verrà fatta mediante l osservazione dei comportamenti dei bambini e la compilazione delle schede apposite 6