IAS 36 - OIC 9: Riduzione di valore delle attività



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Transcript:

IAS/IFRS ANALISI E CONFRONTO CON LA DISCIPLINA NAZIONALE IAS 36 - OIC 9: Riduzione di valore delle attività Prof. Riccardo Acernese Roma, marzo/maggio 2015

La mappa allo stato attuale IFRS PC OIC 16/24 PC OIC 24 New Nell ambito dei principi contabili internazionali è stato adottato uno specifico principio che tratta della riduzione per perdite di valore: IAS 36 Non vi è uno specifico principio. Nel corpo dei principi si rinvengono indicazioni simili a quelle presenti nei principi contabili internazionali. ART. 2426 c. 1 (3) c.c. E stata ipotizzata l introduzione di uno specifico principio: OIC 9 Svalutazioni per perdite di valore. Il nuovo principio richiama i paradigmi concettuali dello IAS 36 introducendo però un nuovo criterio di determinazione del valore d uso per le imprese che non superano i limiti che identificano le c.d. large companies ai sensi della direttiva contabile europea. Media dipendenti < 50 Totale attivo < 20 /MLN Totale Ricavi < 40 /MLN Lezione 4 Pagina 2

Cosa impareremo? Finalità e ambito di applicazione dello IAS 36 Identificare una attività che può aver subito una riduzione di valore Determinare il valore recuperabile di una attività Rilevare e determinare una perdita per riduzione di valore Le informazioni integrative da presentare nel bilancio con riferimento ad una perdita di valore Lezione 4 Pagina 3

Obiettivi dello IAS 36 Definire i principi che una entità applica per assicurarsi che le proprie attività siano iscritte ad un valore non superiore a quello recuperabile, ovvero l importo che si prevede di recuperare tramite l utilizzo del bene o il suo fair value al netto dei costi di vendita. Definire quando una entità dovrebbe stornare una perdita per riduzione di valore. Prescrivere l informativa necessaria da riportare nelle note illustrative al bilancio. Lezione 4 Pagina 4

Indicatore Esiste un indicatore perdite di perdita? valore Sì Il fair value Fair è superiore al Value valore contabile? Sì Il valore Valore d uso è superiore d uso al valore contabile? No No No Non si procede ad effettuare ulteriori verifiche Non si svaluta Sì Svalutazione Lezione 4 Pagina 5

Indicazioni di potenziali perdite di valore MKT Value Variazioni negative nell ambiente tecnologico, di mkt, economico, normativo Tassi di interesse / Tassi di rendimento FV < VNC Obsolescenza / Deterioramento Lezione 4 Pagina 6

Perdite durevoli di valore VNC > VR PDV SVALUTAZIONE VNC = VR CONTO ECONOMICO B 10.C _GEST. ORD. E 21 GEST. STRA. Perdita durevole di valore La diminuzione di valore che rende il valore recuperabile di un immobilizzazione, determinato in una prospettiva di lungo termine, inferiore rispetto al suo valore netto contabile. Lezione 4 Pagina 7

Perdite durevoli di valore LARGE COMPANIES NO LARGE COMPANIES PDV Media dipendenti > 50 Totale attivo >20 /MLN Totale Ricavi > 40 /MLN Media dipendenti < 50 Totale attivo < 20 /MLN Totale Ricavi < 40 /MLN VNC VR MAX [ VU ; FV] Flussi di cassa Capacità di ammortamento Lezione 4 Pagina 8

VNC > VR MAX [ VU ; FV ] Ammontare ottenibile dalla vendita ATTIVITA UGFC Accordo vincolante di vendita Mercato attivo del bene Transazioni su beni analoghi Lezione 4 Pagina 9

Valore d uso Large Company Piani e previsioni FC t i I più recenti Approvati dall organo amministrativo Non includono: Flussi da attività di finanziamento Pagamenti/Rimborsi fiscali Investimenti futuri per i quali la società non si sia già obbligata Tendenzialmente non supera i 5 anni Oltre gli anni di previsione esplicita è consentita la determinazione di un valore terminale, purché sia determinato con tassi di crescita stabili o in diminuzione Occorre che sia coerente con i flussi Nella pratica si utilizza il costo medio ponderato del capitale (WACC) Lezione 4 Pagina 10

Valore d uso Large Company FLUSSI DI CASSA (FCGO) Flussi di cassa della gestione operativa EBITDA (M.O.L.) CCN +/- INVESTIMENTI + FCGO VALORE TERMINALE (TV) Valore di una rendita perpetua Non può eccedere il tasso medio di crescita a LT della produzione dei settori industriali del paese in cui opera la società TASSO DI SCONTO (wacc) Costo medio ponderato del capitale Lezione 4 Pagina 11

Valore d uso attualizzazione dei flussi Tasso di sconto - WACC WACC = (D/V x Kd) + (E/V x Ke), dove: - D = Debito - E = Capitale di rischio - V = E + D - Kd = tasso di finanziamento o rendimento del credito - Ke = rendimento del capitale di rischio Lezione 4 Pagina 12

Esempio calcolo WACC Si supponga che la società XYZ abbia 2 milioni di finanziamento e 100.000 azioni a 30 per azione (entrambi misurati al fair value e che riflettono le politiche di finanziamento di lungo termine della società). Il tasso attuale di finanziamento è l 8% e il CFO ritiene che l azione abbia un prezzo per offrire un rendimento del 15%. Qual è il WACC della società XYZ? WACC = (D/V x Kd) + (E/V x Ke) WACC = (2/5 x 0.08) + (3/5 x 0.15) WACC = 12.2% Lezione 4 Pagina 13

CAPM - Definizione Il Capital Asset Pricing Model (CAPM) assume che i titoli di debito nel mercato abbiano un prezzo tale che il loro rendimento atteso compenserà gli investitori per il rischio da loro atteso. r = Rf + (beta x Rp) dove: - r = rendimento atteso per un titolo di debito - Rf = tasso dell investimento privo di rischio - beta = misura del rischio di mercato - Rp = premio per il rischio di mercato (Rm Rf) - Rm = rendimento di mercato Lezione 4 Pagina 14

Calcolo del WACC usando il CAPM 1 passo calcolare il costo del capitale in base alla formula del CAPM Costo del capitale = tasso privo di rischio + (beta x premio per il rischio sul mercato) 2 passo calcolare il costo del debito basandosi sulle variabili di mercato (considerando gli effetti delle imposte dirette) costo del debito = (tasso privo di rischio + premio per il rischio sul debito) x (1 - aliquota imposta diretta) 3 passo interazione del CAPM con la formula del WACC : [capitale di rischio/(capitale di rischio+debito)] x costo del capitale* + [debito/(capitale di rischio + debito)] x costo del debito** = WACC * calcolato nel 1 passo ** calcolato nel 2 passo Lezione 4 Pagina 15

Calcolo del WACC usando il CAPM - Esempio Società: Aracruz Cellulose S.A. - Paese: Brasile - Settore industriale: Pasta di legno Informazioni: - Beta per società dell America Latina operanti nella pasta di legno: 0.71 - Tasso privo di rischio: 6% - Struttura del capitale di Aracruz (basata sul fair value e che riflette la politica di finanziamento di lungo termine della Società): debito = 40% e capitale di rischio = 60% - Aliquota imposta diretta: 33% - Premio per il rischio sul mercato locale : 10.2% - Premio per il rischio sul debito: 7% Lezione 4 Pagina 16

Calcolo del WACC usando il CAPM - Esempio 1 passo costo del capitale = 6% + (0.71 x 10.2%) = 13.1% 2 passo costo del debito = (6% + 7%) x (1 0.33) = 8.7% 3 passo: WACC = (60% x 13.1%) + (40% x 8.7%) = 11.4% Lezione 4 Pagina 17

Il valore terminale Come specificato dal paragrafo 33 dello IAS 36, nella valutazione del valore d uso l impresa deve: effettuare proiezioni finanziarie basate su budget/previsioni recenti approvate dall organo amministrativo; competente per il cd. periodo esplicito, che non dovrebbe eccedere il limite dei cinque anni; stimare le proiezioni di flussi finanziari per i periodi successivi, facendo uso di un tasso di crescita stabile o in diminuzione, a meno che un tasso crescente possa essere giustificato. Il valore terminale, che viene calcolato in corrispondenza del termine del periodo di previsione esplicita, assume generalmente il valore derivante dalla capitalizzazione dei seguenti flussi finanziari netti: o l ultimo flusso finanziario netto del periodo esplicito, quando tale flusso esprime le condizioni economiche normali che esisteranno oltre l orizzonte di previsione esplicita; o un flusso finanziario netto normalizzato, espressivo delle condizioni ragionevoli e dimostrabili prospettiche oltre il periodo di previsione esplicita. Lezione 4 Pagina 18

Il valore terminale Ai suddetti flussi finanziari netti possono essere applicate le seguenti metodologie: a) Valore attuale di una rendita perpetua: Valore terminale (VT) = Flusso finanziario netto, diviso per il tasso di attualizzazione (Wacc). VT = F(n) / Wacc b) Valore attuale di una rendita perpetua crescente (o decrescente) ad un tasso costante g: VT = F(n) * (1 + g) / (Wacc g) Seguendo tale approccio, il valore terminale viene calcolato come rendita perpetua ottenuta capitalizzando il flusso finanziario netto del periodo oltre quello di previsione esplicita ad un determinato tasso, che corrisponde al tasso di attualizzazione (Wacc) corretto di un fattore di crescita o decrescita (g). In caso di g pari a zero, la formula di cui al punto (b) produce lo stesso risultato di quella di cui al punto precedente. Lezione 4 Pagina 19

Il valore terminale Un aspetto che va attentamente considerato e valutato è legato alla durata dei futuri flussi finanziari. Prima di applicare la formula della rendita perpetua bisogna necessariamente chiedersi se sia realistico che l attività oggetto di valutazione sia idonea a produrre flussi finanziari positivi in un arco temporale di lungo periodo (almeno venti o trenta anni). In caso contrario si applica la rendita temporanea sul flusso finanziario netto atteso oltre l orizzonte di previsione esplicita, soprattutto nei casi in cui vi sia assenza di vantaggi competitivi nel mercato in cui opera l azienda, di un grado di concorrenza attuale o potenziale particolarmente elevato, ecc... Lezione 4 Pagina 20

CGU: aspetti particolari Avviamento: test di impairment Nel caso in cui ad una CGU è stato allocato una parte di avviamento deve essere svolto il test di impairment, almeno una volta l anno confrontando il valore contabile della CGU (includendo il valore di avviamento allocato) con il suo valore recuperabile Se Valore contabile Valore recuperabile > è necessario rilevare in bilancio una perdita di valore riferita alla CGU Il confronto tra valore contabile e valore recuperabile della CGU deve essere fatto utilizzando elementi omogenei Lezione 4 Pagina 21

CGU: aspetti particolari Avviamento: test di impairment Ogni CGU assoggettata a test di impairment deve contenere una quota dei corporate assets Se è possibile un allocazione ragionevole alle CGU il valore contabile delle CGU, incluso il valore allocato dei corporate assets, verrà confrontato con il valore recuperabile Se NON è possibile un allocazione ragionevole alle CGU Le singole CGU verranno testate senza che sia loro allocata quota di corporate assets, riconoscendo eventuali perdite L allocazione verrà fatta a livello di gruppo di CGU Il valore contabile del gruppo di CGU, incluso il valore allocato dei corporate assets, verrà confrontato con il valore recuperabile Lezione 4 Pagina 22

CGU: aspetti particolari Avviamento: test di impairment L allocazione della perdita alle singole attività avviene come segue: prima si riduce l avviamento fino al suo eventuale azzeramento; successivamente si riducono i valori delle singole attività proporzionalmente al loro valore contabile. Se l attività era stata precedentemente rivalutata, occorre procedere a ridurre dapprima l importo della rivalutazione. Lezione 4 Pagina 23

CGU: aspetti particolari - Riconoscimento di una perdita di valore Il valore contabile dell attività non deve essere al di sotto della seguente soglia: Il maggiore tra: Fair value al netto dei costi di vendita Valore d uso Zero La parte rimanente della perdita va ripartita proporzionalmente sulle altre attività componenti la CGU Se alla fine del processo rimangono ancora perdite da riconoscere si iscriverà una passività solo nel caso in cui questo sia richiesto da un altro principio IFRS. Lezione 4 Pagina 24

Contabilizzazione di una perdita di valore La perdita di valore deve essere contabilizzata come segue: Regola generale A conto economico Successivamente alla determinazione di una perdita di valore, occorre effettuare una valutazione della vita utile residua dell attività e quindi della congruità della durata del piano di ammortamento finora utilizzato. Lezione 4 Pagina 25

Ripristino valore: criterio generale In certe condizioni è possibile ripristinare il valore di attività che sono state svalutate in esercizi passati per effetto di riduzioni di valore. La verifica deve essere effettuata ad ogni data di riferimento di bilancio per tutte le attività svalutate, ad eccezione dell avviamento Lo IAS 36 non permette il ripristino di valore per l avviamento (salvo casi eccezionali). Lezione 4 Pagina 26

Ripristino di valore: singole attività Il valore dell attività deve essere ripristinato ad un valore pari al suo valore recuperabile con le seguenti cautele: deve esserci ripristino di valore solo nel caso di cambiamento nelle stime usate per determinare il valore di recupero, rispetto al momento in cui la perdita di valore era stata riconosciuta il valore di un attività precedentemente ridotta per perdite durevoli deve essere ripristinato fino a concorrenza del valore contabile che la stessa attività avrebbe alla data odierna se non fossero mai state contabilizzate perdite di valore in anni passati Nel caso di CGU, il ripristino di valore deve essere allocato alle diverse attività, ad esclusione dell avviamento, proporzionalmente al valore contabile delle attività che la compongono. Lezione 4 Pagina 27

Contabilizzazione di un ripristino di valore Il ripristino di valore deve essere rilevato come segue: Regola generale A conto economico La quota di ammortamento dell attività da applicarsi in periodi futuri deve essere adeguata al fine di allocare il valore contabile rivisto sulla vita utile residua del bene. Lezione 4 Pagina 28

Differenze principali rispetto ai principi italiani Lo IAS 36 riporta il concetto di perdita di valore, concetto non espressamente definito nei principi italiani Lo IAS 36 tratta in maniera unitaria della problematica della svalutazione delle attività. Nei principi italiani, tale problematica è affrontata negli specifici principi delle varie voci di bilancio Lo IAS 36 contiene specifiche e dettagliate indicazioni per il calcolo del valore recuperabile e, in particolare, per la determinazione del valore d uso Lo IAS 36 prevede, in specifiche situazioni, l impairment test annuale Lezione 4 Pagina 29

Informativa di bilancio: classi di attività Le note al bilancio devono riportare almeno le seguenti informazioni per classi di attività: il valore delle perdite durevoli di valore e dei ripristini di valore iscritti nel conto economico dell esercizio con l indicazione della voce in cui sono ricompresi; il valore delle perdite durevoli di valore e dei ripristini di valore contabilizzati con diretta variazione del patrimonio netto. Per le imprese soggette all IFRS 8 Settori Operativi le informazioni di cui sopra vanno date per ogni settore operativo. Lezione 4 Pagina 30

Informativa di bilancio: riduzioni o ripristini di valore Per ogni riduzione o ripristino di valore significativo di singole attività o CGU avvenute nell esercizio l impresa deve riportare: l evento e le circostanze che hanno portato al riconoscimento della riduzione o al ripristino; l ammontare della riduzione o del ripristino; il valore recuperabile dell attività o della CGU e il fair value al netto dei costi di vendita o il valore d uso; nel caso il valore recuperabile sia il fair value al netto dei costi di vendita, le basi su cui è stato calcolato il fair value; nel caso il valore recuperabile sia il valore d uso, il tasso di sconto usato nella stima e l eventuale stima precedente del valore d uso. Lezione 4 Pagina 31

OIC 9 Approccio semplificato alla determinazione delle perdite di valore Lezione 4 Pagina 32

VNC > VR MAX [ VU ; FV ] CAPACITA DI AMMORTAMENTO E costituita dalla somma dei margini economici che la gestione mette a disposizione per la copertura degli ammortamenti Ammontare ottenibile dalla vendita Lezione 4 Pagina 33

Valutazione della recuperabilità degli investimenti Metodologia Basi metodologiche Ai fini della verifica della recuperabilità delle immobilizzazioni si confronta la capacità di ammortamento dei futuri esercizi con il loro valore netto contabile iscritto in bilancio. La verifica è basata sulla stima dei flussi reddituali futuri riferibili alla struttura produttiva nel suo complesso. La capacità di ammortamento si valuta sulla base delle condizioni as is. Non computano nuovi investimenti in grado di incrementare la capacità produttiva. L orizzonte temporale per la determinazione della capacità di ammortamento non supera generalmente i 5 anni. Capacità di ammortamento E costituita dalla somma dei margini economici che la gestione mette a disposizione per la copertura degli ammortamenti Lezione 4 Pagina 34

Riconoscimento di una perdita di valore Valore netto contabile > Capacità di ammortamento Il valore contabile deve essere ridotto fino ad eguagliare la capacità di ammortamento Lezione 4 Pagina 35

Impairment test Case studies OIC 9 VNC VUR Cespite A 600 5 Cespite B 400 5 Avviamento 500 5 Orizzonte temporale 5Y Aliquota fiscale 0% anno 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 TOTALE Ricavi 4.000 6.500 9.000 9.000 9.000 37.500 Costi Variabili -2.500-3.750-5.000-5.000-5.000-21.250 Costi fissi -3.000-3.000-3.000-3.000-3.000-15.000 Oneri finanziari -200-200 -200-200 -200-1.000 Capacità di ammortamento -1.700-450 800 800 800 250 Ammortamento A -120-120 -120-120 -120-600 Ammortamento B -80-80 -80-80 -80-400 Ammortamento avv.to -100-100 -100-100 -100-500 Totale ammortamenti -300-300 -300-300 -300-1.500 Risultato netto -2.000-750 500 500 500-1.250 Attribuzione della perdita VNC IMP VNC BoI EoI Cespite A 600-450 150 Cespite B 400-300 100 Avviamento 500-500 0 Totale 1.500-1.250 250 COVER/(IMPAIRMENT) -1.250 Lezione 4 Pagina 36