encathopedia Alimentazione e Spina Bifida Quali sono le cause della Spina Bifida? L importanza della prevenzione Alimentazione
Le cause dell insorgenza di spina bifida sono tuttora ignote, anche se è certo che sono coinvolti molteplici fattori. Dagli ultimi studi si presume che un intreccio di fattori materno-ambientali, genetici ed alimentari possa predisporre il feto alla spina bifida: Fattori alimentari: In primis, carenza, nella partoriente, di acido folico, vitamina del gruppo B essenziale durante le prime fasi della gravidanza per il normale sviluppo del cervello, colonna vertebrale, scheletro, cuore, rene e parete addominale. L acido folico è presente in alcuni alimenti come arance, mandarini, banane, latte, fragole, frutta secca, fegato, legumi, cavoli, asparagi, spinaci, carciofi e cereali integrali. La nostra alimentazione però, per quanto possa essere varia ed equilibrata, sembra essere insufficiente a garantire un apporto ottimale di acido folico, specie durante la gravidanza, quando il fabbisogno aumenta notevolmente. Nelle donne in cui sono noti fattori di rischio quali un precedente figlio affetto da spina bifida o che risultino affette da diabete o epilessia la dose raccomandata di acido folico è di 0.4-0.8 mg/die.
L importanza della prevenzione Attualmente non esiste una cura per la spina bifida ma la miglior terapia è senza alcun dubbio la prevenzione. É stato dimostrato che l assunzione di acido folico può contrastare e prevenire l insorgenza dei difetti del tubo neurale del 50-70%. Il problema causa di spina bifida avviene tra il 17 ed il 21 giorno di gravidanza: proprio quando la donna potrebbe non ancora sapere di essere incinta, quindi tutte le donne in fase riproduttiva che non usano anticoncezionali o che programmano una gravidanza dovrebbero assumere acido folico tutti i giorni o almeno un mese prima del concepimento e durante i primi tre mesi di gravidanza. Per garantire un adeguato apporto di acido folico è necessario consumare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, scegliendo preferibilmente asparagi, carciofi, indivia, broccoli, legumi, spinaci, arance, kiwi, fragole.
Perché evitare l eccesso ponderale nelle persone affette da Spina Bifida? L eccesso ponderale causa: Maggiore carico dei muscoli respiratori e di tutti i muscoli, in particolare quelli della deambulazione; Maggiore rischio di sviluppare apnee ostruttive; Maggiore difficoltà nel mobilizzare i pazienti.
Perché la consulenza nutrizionale nelle persone con Spina Bifida? Un adeguata consulenza nutrizionale è necessaria fin dalla più giovane età e dovrebbe focalizzarsi su sane abitudini alimentari di tutta la famiglia che può trarre beneficio: dal controllo del peso; da un adeguata assunzione di fibre e acqua per facilitare la regolare funzionalità intestinale; dal controllo dell assunzione dell acido folico, calcio e vitamina D. Il problema dell eccesso ponderale va evitato seguendo una dieta ipocalorica, con l aiuto del nutrizionista/dietologo, tenendo in considerazione che anche un alimentazione con un normale introito calorico può non essere appropriata in questi pazienti che hanno un basso dispendio energetico legato alla poca mobilità.
Frutta, verdura, acqua Un alimentazione povera di fibre e con scarso apporto idrico incide sulle funzionalità intestinali già compromesse dalle complicanze neurologiche. Per prevenire la stipsi è necessario garantire un ottimale apporto di liquidi (acqua, infusi, spremute, brodo vegetale). I nuovi Larn (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti) consigliano alimenti ricchi in fibra alimentare (cereali, legumi, frutta e verdura) in quantità tra 25-30 g/die. In età evolutiva è raccomandata ( 1 anno) un assunzione di fibre pari a 8,4 g /1000 kcal.
Come migliorare l alimentazione in presenza di Spina Bifida: Ottimizzare l apporto proteico diminuendo il consumo della carne a favore di legumi e del consumo di pesce, specialmente di pesce azzurro ricco di Omega 3 ( alici, sgombri, sarde, salmone) di quale un regolare consumo di minimo 2-3 volte a settimana aiuta a prevenire le piaghe da decubito. Ottimizzare l apporto di carboidrati complessi In particolare i cereali a basso indice glicemico (IG) come cereali integrali (riso integrale, avena, orzo, farro, miglio) devono coprire il 35-45% delle calorie giornaliere, limitando il consumo di zuccheri semplici (biscotti, pasta, pane bianco) a valori inferiori al 15% dell energia totale. Ottimizzare l apporto di grassi La percentuale calorica derivante dagli acidi grassi saturi non deve superare il 10%; è importante evitare l assunzione di grassi di origine animale, in particolare condimenti a base di burro, margarina, olio di palma; si consiglia di includere abitualmente grassi vegetali dalla frutta secca, semi oleaginosi e olii di semi spremuti a freddo.
Ottimizzare l apporto di calcio e vitamina D E importante garantire la disponibilità di vitamina D, che serve ad assorbire il calcio nell intestino e a favorire la mineralizzazione dell osso. Per stimolare la sintesi di vitamina D si consiglia l esposizione di circa 20-30 minuti al sole per 2-3 volte a settimana e aumentare il consumo di fonti alimentari di vitamina D (pesci grassi tipo lo sgombro, le aringhe, le sardine, il salmone o tonno 1-2 volte a settimana. Il calcio è presente nei cibi vegetali in quantità variabile, per questo è importante fare attenzione ad assumere tutti i giorni cibi che costituiscano buone fonti di calcio vegetale. Per ottimizzare apporti di calcio è molto importante quindi un regolare consumo di verdura a foglia verde (assorbimento di calcio da broccoli, cavolo verde e riccio varia dal 52 al 59 %), una porzione al giorno di latticini (assorbimento di calcio dal latte : 32 %), pesce azzurro.
Ottimizzare l apporto di vitamina C e bioflavonoidi La vescica neurologica, tipica dei bambini affetti da spina bifida, è responsabile sia della perdita della funzione renale, che dell incontinenza urinaria e delle ricorrenti infezioni. Per prevenire le cistiti è utile ricorre ai rimedi naturali adottando modifiche nella dieta quotidiana come per esempio: Evitare fonti alimentari di zuccheri semplici e latticini (sopratutto i formaggi); Aumentare le fonti naturali di vitamina C (kiwi, agrumi, succo di mirtillo rosso senza zucchero); Garantire un adeguata quantità di acqua oligominerale; Assumere integratori funzionali (a base di mirtillo rosso, uva ursina, pilosella, echinacea, malva, calendula).
Strategie nutrizionali da seguire: Basare l alimentazione quotidiana prevalentemente sui cibi di provenienza vegetale (in particolare le proteine vegetali) con un ampia varietà di cereali non raffinati, legumi, verdure, frutta; Limitare il consumo di carni rosse; Limitare il consumo di bevande zuccherate; Limitare il consumo di sale e i cibi conservati, evitare uso di cereali e legumi conservati in ambienti umidi; Scegliere alimenti trasformati-composti da non più di 5 ingredienti; Evitare di saltare i pasti principali in particolare la prima colazione e fare alcuni spuntini al giorno a base di frutta fresca; Accompagnare i principali pasti con la verdura cruda o cotta (meglio se a foglia verde) in modo da garantire due porzioni di verdura al giorno; Assicurarsi una buona idratazione con il consumo minimo di minimo di 1,5 lt di acqua al giorno.
Con il contributo del Centro Spina Bifida Responsabile: Dott. Claudia Rendeli UOC Neonatologia Policlinico A. Gemelli - Roma
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