HUMANITAS EDUCATIONAL LA NUTRIZIONE ENTERALE.

Documenti analoghi
Gestione della digiunostomia nutrizionale

L ALIMENTAZIONE NEL POST-OPERATORIO. Docente Francesco Cervasio

MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DEI PRESIDI PER OS ED ENTERALI. Stefania Brovero S.C. di Dietetica e Nutrizione Clinica A.S.O. S. Croce e Carle - Cuneo

DIPARTIMENTO CHIRURGICO GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA. PEG Gastrostomia. Endoscopica Percutanea

TERAPIA CON DUODOPA. Biella, Ottobre D.S.Russo Mariangela Struttura Complessa di Neurologia

La Nutrizione Enterale Domiciliare

IL POSIZIONAMENTO DEL SNG. Assistenza

OPUSCOLO INFORMATIVO PER L'UTENTE E PER CHI LO ASSISTE

ELABORARE PROGRAMMA NUTRIZIONALE ENTERALE. Da dove comincio???

Guida all utilizzo della PEG

NUTRIZIONE ENTERALE

GESTIONE GASTROSTOMIA

3. Quale delle seguenti informazioni non è presente sul foglietto illustrativo di un farmaco?

Come gestire il trattamento quotidiano con il sistema di infusione intestinale continua di levodopa/carbidopa in gel (Duodopa )

SONDINO NASO GASTRICO PROCEDURE SMART. gestione. strumenti operativi per gli infermieri

LA NUTRIZIONE ENTERALE. Riccardo Francesconi

Responsabilità infermieristica nella gestione SNG, PEG, PEJ in ambito domiciliare. Daniela Bailetti Infermiera ADI Riccione

Guida pratica per la Nutrizione Enterale Domiciliare

La gestione delle stomie in età pediatrica

Infusione Continua SottoCutanea di Farmaci

NUTRIZIONE ENTERALE - PEG PROCEDURE SMART. gestione. strumenti operativi per gli infermieri

GASTROSTOMIA PERCUTANEA

LE COMPLICANZE POLMONARI NELLA DEMENZA

L alimentazione artificiale al domicilio. Dietista Anna Rita SABBATINI

QUANDO E PERCHE? CHI? COME?

Regione Marche - Azienda Sanitaria Unica Regionale ONA ERRITORIALE ACERATA. Z T n 9 - M MACROSTRUTTURA TERRITORIO Procedura Generale

Le Miscele per la Nutrizione ENTERALE

Le vie di somministrazione

Formule enterali e integratori. Dietista Paola Accorsi

Università degli studi di Cagliari Corso di Laurea in Infermieristica A.A 2008/2009. La Nutrizione. Roberta Rosmarino

REGIONE BASILICATA GARA, MEDIANTE PROCEDURA APERTA, PER LA FORNITURA QUINQUENNALE FULL SERVICE DI POMPE A

'HILQL]LRQHHFDPSLGLDSSOLFD]LRQH

MODULO PER TRATTAMENTO DI NUTRIZIONE ARTIFICIALE DOMICILIARE PEDIATRICA (NADP) (DGR Regione Veneto n. 2634, 27/7/1999)

VIE D ACCESSO ALLA NUTRIZIONE ENTERALE. Valeria De Carli Deluca Colugnat

Nutrizione Artificiale in Chirurgia

a cura della Commissione Nutrizionale Aziendale

PROCEDURA GESTIONE NED

Deglutizione. Logopedista Angela Di Palma

PROTOCOLLI PER IL TRATTAMENTO INSULINICO INTENSIVO DELL'IPERGLICEMIA NEI PAZIENTI IN NUTRIZIONE ARTIFICIALE.

IMPORTANZA DELLA PRECOCE NA NEL PAZIENTE CRITICO: IL PUNTO DI VISTA DEL DIABETOLOGO

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE DELLE BASSE VIE AEREE:

NUTRIZIONE ENTERALE DOMICILIARE Manuale Per Il Paziente

FOGLIO INFORMATIVO PER L UTENTE

Cenni di Nutrizione Artificiale (N.A.) LINEE GUIDA NUTRIZIONALI IN AMBITO CHIRURGICO SERVIZIO DIETETICO

PIANO ASSISTENZIALE STANDARD PAZIENTE SOTTOPOSTO A INTERVENTO CHIRURGICO FASE PREOPERATORIA. Maggior conoscenza della preparazione dell intervento

Nutrizione enterale del bambino critico

PROTOCOLLO PER L ALIMENTAZIONE ENTERALE PEG O SNG

A.N.I.M.O. Congresso Regionale FVG

I drenaggi in chirurgia

La gastrostomia può essere realizzata per via chirurgica, endoscopica, radiologica o laparoscopica.

La Nutrizione Artificiale del bambino con Patologia cronica

Caratteristiche Generali dei Deflussori. Caratteristiche Generali delle Pompe Infusionali ALL.TO A AL CAPITOLATO SPECIALE. I deflussori devono:

Le vie di accesso per la nutrizione enterale. dott Elena Vecchi SC Gastroenterologia

P.O. Villa Scassi - Genova Sampierdarena

Guida Pratica per la Nutrizione Enterale Domiciliare. domiciliare

Gestire la PEG LIBRETTO INFORMATIVO PER GENITORI E ASSISTENTI. A cura di Grazia Di Leo

La persona con problemi di nutrizione

Capitolato speciale per la FORNITURA DI MATERIALE PER TERAPIA INFUSIONALE PARENTERALE ED ENTERALE

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE DELLA

Graziella Brambilla Nutrizione Clinica Ospedale A. Manzoni Lecco

AMUKINE MED 0,05% SPRAY CUTANEO, SOLUZIONE Sodio ipoclorito

STOMA CARE E AUTOCURA. Relatore:Inf. ET C. Papa FondazioneIRCCS S. Matteo Pavia

Funzione dell apparato digerente

RAZIONALE PER L IMPIEGO DELLA N.A. :INDICAZIONI E CRITERI DI SCELTA

Disfagia. Deglutire senza problemi

N/R Antibioticoprofilassi Preparazione del paziente Igiene delle mani Inserzione del CVC (inclusa sostituzione con guida metallica)

Indice. Parte prima Area legislativo-istituzionale. Parte seconda Area igienico-sanitaria e tecnico-operativa. L autrice XIII.

LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE PRESENTAZIONE DI MARA RITA PIACENTINI

avremo: COLOSTOMIA; ILEOSTOMIA,

Difficoltà nutrizionali del paziente con tumore della laringe

LA NUTRIZIONE ENTERALE DOMICILIARE. Guida per il paziente, i parenti e gli operatori sanitari

F. Cosentino S.C. di Gastroenterologia e di Endoscopia digestiva Ospedale San Giuseppe. Milano

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI. RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002)

Problematiche alimentari del bambino con malattia complessa genetico metabolica

SCHEDA OFFERTA ALLEGATA LOTTO 1:

PainBuster Informazione destinata ai pazienti

Prodotti per N t u rizi E one t n l era e

Una rivoluzione per il recupero nutrizionale del cane e del gatto

Viterbo, 13 giugno 2009 R.S.A. Giovanni XIII. La normativa regionale in materia di Nutrizione Artificiale

Nutrizione nel paziente anziano e la gestione delle stomie Fondazione Madre Cabrini ONLUS Sant Angelo Lodigiano (LO) 30 ottobre 2009

L USTIONE. Dall acqua e dalla natura la soluzione ad ogni tipo di ustione e scottatura

EVITARE LA CONTAMINAZIONE «I MEZZI DI DIFESA»

DOCUMENTO DESCRITTIVO C.I.O.

PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC

LA CHIRURGIA UROLOGICA ROMANA 2008 OSPEDALE SANDRO PERTINI OTTOBRE 2008

AZIENDA U.S.L. di PESCARA

Carta di accoglienza del reparto solventi. Vivere in reparto. Informazioni utili al paziente e ai suoi familiari.

OPUSCOLO INFORMATIVO CATETERE VESCICALE

MODULO: ALIMENTAZIONE

RACCOLTA DATI CONTINUA DATA ORA

INTRODUZIONE. La nutrizione artificiale entrerale

More information >>> HERE <<<

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE

Anestesia nella Chirurgia della Spalla

Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG)

GASTROSTOMIA ENDOSCOPICA PERCUTANEA ASPETTI GESTIONALI

SINH 2 OX PEAR. Istruzioni per l uso made in Italy for sinh2ox health & care srl Torino, Italy

La nutrizione artificiale dall ospedale al territorio. Manuela Alice Simona Visca

LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO. La radioterapia. Giovanna Pusceddu, infermiera

Transcript:

HUMANITAS EDUCATIONAL LA NUTRIZIONE ENTERALE www.humanitas.it

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico INTRODUZIONE 2 MODALITÀ DI NUTRIZIONE PER SONDA 2 USO DELLA MISCELA NUTRITIVA 5 SCHEMI DI SOMMINISTRAZIONE 6 POSSIBILI INCONVENIENTI 7

Che cos è la nutrizione enterale La nutrizione enterale (NE) permette di nutrire artificialmente, attraverso una sonda, tutti coloro che per diversi motivi (anoressia, stenosi o fistole digestive, difetti di deglutizione, ecc.) non possono essere alimentati adeguatamente per via fisiologica. Si chiama artificiale perché vengono utilizzate delle miscele nutritive preparate artificialmente con quantità standardizzate di proteine, glucidi, lipidi, sali minerali, acqua, vitamine e oligoelementi che possono soddisfare totalmente i fabbisogni metabolici dell organismo. Tale nutrizione è molto ben tollerabile e facilmente gestibile anche a domicilio da personale non sanitario. La NE può essere somministrata 24 ore su 24, in maniera discontinua o ciclica, preferibilmente durante la notte per consentire durante il giorno la massima libertà di movimento. I soggetti sottoposti a NE possono svolgere qualsiasi tipo di attività e, se le condizioni cliniche lo permettono, anche alimentarsi per bocca. La durata della NE può essere illimitata e il ripristino dell alimentazione naturale per via fisiologica non è mai un problema anche dopo periodi molto lunghi. Modalità di nutrizione per sonda La NE può essere effettuata attraverso: - sondino naso-gastrico (fig. 1) - sondino faringostomico (fig. 2) - sondino gastrostomico (fig. 3) - sondino digiunostomico (fig. 4) 2

In relazione ai vari tipi di NE, è necessario osservare alcune precauzioni: 1) sondino naso-gastrico (s.n.g.) utilizzo di un sondino per NE e non per aspirazione, che è più grande, più rigido e che può dare più frequentemente problemi di decubito sulle mucose; controllo del corretto fissaggio del sondino al naso o alla guancia. Sostituzione periodica del cerotto; controllo del posizionamento durante le manovre di sostituzione dei cerotti di fissaggio. Per verificare eventuali spostamenti può essere utile mettere del nastro adesivo sul sondino come punto di riferimento. POSSIBILI CAUSE ACCORGIMENTI COMPLICANZE TERAPEUTICI Riniti Dermatiti nasali Decubito del sondino, irritazione da cerotto Cambiare il punto di fissaggio del sondino, pomate anti-infiammatorie locali Uso di cerotti anallergici Fig. 1 - Sondino naso-gastrico Faringiti Otiti Azione irritante del sondino Accurata igiene orale Sciacqui con collutori Informare il medico Interrompere la NE Dislocazione del sondino Distacco del cerotto di fissaggio Vomito, tosse, cause accidentali Interrompere la NE Informare il medico 2) sondino faringostomico medicazione periodica della faringostomia (ogni 3/4 giorni o secondo necessità) con pinze e garze sterili: consiste nell allontanamento di secrezioni, croste, collante dei cerotti con batuffoli impregnati di etere o benzina, quindi disinfezione con antisettici, copertura con garze sterili e rifissaggio con cerotti. POSSIBILI CAUSE ACCORGIMENTI COMPLICANZE TERAPEUTICI Infezione della faringostomia Fuoriuscita di saliva dall orifizio cutaneo Meticolose medicazioni una o più volte al giorno Informare il medico Dislocazione del sondino Cedimento dei punti di ancoraggio alla cute Vomito, tosse, cause accidentali Interrompere la NE Fissare con un cerotto il sondino parzialmente fuoriuscito Informare il medico Fig. 2 - Sondino faringostomico 3

3) sondino gastrostomico (PEG, gastrostomia radiologica o chirurgica) o digiunostomico (PEJ o digiunostomia chirurgica) controllo del corretto posizionamento (vedere sondino naso-gastrico); medicazione periodica (vedere sondino faringostomico). POSSIBILI CAUSE ACCORGIMENTI COMPLICANZE TERAPEUTICI Dislocazione del sondino Cedimento dei punti di ancoraggio alla cute Cause accidentali Interrompere la NE Fissare il sondino con cerotto Informare il medico Fuoriuscita di secrezioni attorno al sondino Infezione della stomia (rossore, gonfiore e dolore locale) Tecnica scorretta di posizionamento del sondino Decubito del sondino Meticolose medicazioni una o più volte al giorno Informare il medico Fig. 3 - Sondino gastrostomico Fig. 4 - sondino digiunostomico Accorgimenti validi per tutti i tipi di somministrazione ogni volta che si termina la NE lavare il sondino con almeno 50 ml. di acqua tiepida o soluzione fisiologica usando un apposita siringa e infondendo con boli intermittenti in modo da staccare dalla parete interna del sondino eventuali residui della miscela. 4

se si effettua la NE in posizione sdraiata bisogna mantenere un angolo di inclinazione tra tronco e bacino di almeno 30 gradi per tutto il tempo di somministrazione e per i 30 minuti successivi (fig. 5) per facilitare lo svuotamento gastrico ed evitare il reflusso gastro-esofageo. Fig. 5 - Posizione supina con angolo di inclinazione tra tronco e bacino di 30 gradi non immettere nel sondino pastiglie o compresse triturate, perché potrebbero occluderlo; se dovesse essere assolutamente indispensabile chiedere al medico se le compresse possono essere triturate o preferire le formulazioni liquide tenendo comunque presente che una parte del farmaco può attaccarsi alla parete del sondino, lavare abbondantemente il sondino prima e dopo l introduzione dei farmaci. Uso della miscela nutritiva Le miscele nutritive sono disponibili già pronte all uso. I contenitori per la NE e i deflussori sono monouso e non possono essere riciclati. La miscela nutritiva può essere conservata a temperatura ambiente sino al momento dell uso. Possono essere utilizzate anche borse frigorifero che renderanno più agevoli gli spostamenti (gite, ferie, ecc.). Generalmente la confezione aperta si conserva in frigorifero (temperatura di 4 ) per non più di 24 ore; ogni prodotto possiede comunque delle caratteristiche proprie 5

di stabilità (vedere anche i foglietti illustrativi dei singoli prodotti). In caso di dubbi sullo stato di conservazione della miscela si consiglia di non utilizzarla. A volte è necessario integrare la miscela nutritiva con acqua sino a raggiungere il proprio fabbisogno idrico giornaliero: può essere fatto, se possibile, per bocca oppure attraverso il sondino con l utilizzo di siringhe. Schemi di somministrazione La NE può essere somministrata seguendo schemi diversi: a) Con pompa per infusione enterale. E consigliabile per tutti i tipi di sondino, ma indispensabile per la gastrostomia, la digiunostomia, per la NE notturna e per tutti i pazienti con alterato riflesso della tosse e turbe della deglutizione (patologie neurologiche) (fig. 6). In caso di ostacoli all infusione della miscela o in presenza di batterie scariche le pompe hanno un allarme che segnala il problema. Esistono diversi tipi di pompe, alcune delle quali portatili. b) A caduta (fig. 7). c) A boli intermittenti con siringhe di grosso calibro (schizzettoni). E consigliata unicamente nella NE di lunga durata, dove lo stomaco e l intestino si sono abituati a ricevere la NE in tempi brevi con alte velocità d infusione. Il vantaggio di questo tipo di nutrizione è di ridurre i tempi di somministrazione e di semplificare le modalità di infusione, a fronte di una maggior incidenza di diarrea e vomito. 6 Fig. 6 - Somministrazione con pompa infusionale Fig. 7 - somministrazione a caduta

Velocità consigliate 1) Apice del sondino nello stomaco: 120-200 ml/ora; 2) Apice del sondino in duodeno: 100-150 ml/ora; 3) Apice del sondino in digiuno: 80-100 ml/ora. Se si dispone della pompa per infusione, controllare sull apposita scala la velocità desiderata. La velocità di inizio della NE deve essere stabilita dal medico, così come le modalità di raggiungimento della velocità ottimale. È comunque consigliabile raggiungere gradualmente la velocità desiderata (circa in 5 giorni). Possibili inconvenienti L impiego della NE può ridurre l appetito e la frequenza delle evacuazioni alvine (mediamente ogni 2/6 giorni). I principali inconvenienti che si possono verificare durante la NE sono: 1) Nausea, senso di tensione addominale, vomito CAUSE Elevata velocità di infusione ACCORGIMENTI TERAPEUTICI Diminuire il ritmo di infusione Interrompere la NE in caso di persistenza dei disturbi, anche a bassa velocità di infusione 2) Diarrea CAUSE Elevata velocità di infusione Contaminazione della miscela Fermentazione del prodotto per non corretta conservazione Ipoalbuminemia Terapie farmacologiche (antibiotici,antiacidi, ecc.) ACCORGIMENTI TERAPEUTICI Diminuire il ritmo di infusione Curare scrupolosamente l igiene delle mani e delle unghie del personale adibito alla preparazione. Mantenere una corretta igiene ambientale (piano di lavoro, aria). Non utilizzare le confezioni aperte e malconservate Controllare sempre la scadenza e le modalità di conservazione del prodotto Informare il medico 7

3) Reflusso gastro-esofageo, rigurgiti, aspirazione tracheo-bronchiale di miscela nutritiva (tosse, dispnea, polmonite ab ingestis ) CAUSE Posizione supina durante la nutrizione Dislocazione parziale del sondino Somministrazione troppo rapida ACCORGIMENTI TERAPEUTICI Mantenere un angolo di inclinazione di almeno 30 tra tronco e bacino (vedere capitolo modalità di somministrazione per sonda) Controllo ed eventuale rallentamento della velocità di infusione 4) Stipsi ostinata (è una situazione para-fisiologica nella NE di lunga durata) CAUSE Uso di miscele senza fibre ACCORGIMENTI TERAPEUTICI Informare il medico 5) Impedimenti al deflusso della miscela CAUSE Occlusione del sondino Angolatura del deflussore Angolature o dislocazione del sondino ACCORGIMENTI TERAPEUTICI Lavare abbondantemente il sondino Controllare il buon funzionamento della pompa e del deflussore staccandoli dal sondino Questa situazione si presenta generalmente nei SNG. Ricercare i segni di dislocazione (sondino spostato o arrotolato in bocca) Avvisare il medico 8

In alcuni casi possono crearsi degli inconvenienti dovuti a cause diverse, come l impedimento al deflusso della miscela, che può essere imputabile: ad angolazione del deflussore o del sondino, a loro occlusione soprattutto quando si infonde a velocità molto bassa (10-30ml/h), nel caso si faccia uso di miscele molto concentrate (iperproteiche/ipercaloriche), si utilizzino alimenti naturali (passati di verdura, biscotti tritati, frullati ecc.) o non si lavi il sondino al termine dell infusione. L utilizzo saltuario o continuativo di alimenti naturali tramite sondino è ben visto dal paziente in NE di lunga durata, perché psicologicamente rende la NE più simile all alimentazione fisiologica, lo riunisce al nucleo familiare nella condivisione dello stesso cibo, inoltre gli permette di apprezzare i profumi e il retrogusto degli alimenti mentre le miscele nutritive artificiali hanno un retrogusto che può richiamare il sapore di un medicinale. D altro canto, l uso di alimenti naturali non consente calcoli esatti sui fabbisogni nutrizionali e ha una maggior incidenza di complicanze quali la diarrea, il vomito e l occlusione del sondino. In conclusione questo tipo di nutrizione è consigliata per i pazienti in NE da lungo tempo, non malnutriti, con un ottimo adattamento alle miscele artificiali di NE e con sondino di grosso calibro. 9

Telefoni utili Unità Operativa di Chirurgia Generale Oncologica Sezione di Chirurgia Gastroenterica e Nutrizione Artificiale Segreteria medica: tel. 02.8224.4502/4503 Degenza B1 Segreteria: 02.8224.3120 Alla realizzazione di questo opuscolo ha collaborato il dott. Luca Cozzaglio, capo sezione di Chirurgia Gastroenterica e Nutrizione Artificiale. Disegni di Stefano Cozzaglio. 10

Come raggiungere Humanitas IN AUTOMOBILE Da Milano centro Sempre dritto da Porta Ticinese: C.so San Gottardo, Via Meda, Via Montegani, Via dei Missaglia. Quindi seguire le indicazioni Istituto Clinico Humanitas, oppure Basiglio - Milano 3. Dalle autostrade Da tutte le uscite autostradali seguire le indicazioni Tangenziale Ovest. Una volta imboccata uscire a Ticinese/Rozzano. Dopo lo stop dello svincolo che immette sulla statale dei Giovi (ss35), svoltare a destra. Al semaforo ancora a destra in Via M. Amiata che diventa Via Isonzo, quindi ancora a destra seguendo le indicazioni Istituto Clinico Humanitas. Da Malpensa Prendere l Autostrada A8 in direzione Milano. Imboccare la Tangenziale Ovest e uscire a Ticinese/Rozzano. Proseguire seguendo le indicazioni riportate nel paragrafo dalle autostrade. Da Linate Imboccare la Tangenziale Est in direzione Genova, immettersi nella Tangenziale Ovest e uscire a Ticinese/Rozzano. Proseguire seguendo le indicazioni riportate nel paragrafo Dalle autostrade. Dalla Stazione Centrale Prendere la Circonvallazione interna ( dei Bastioni ) fino a Porta Ticinese, proseguire seguendo le indicazioni riportate nel paragrafo Da Milano centro. CON I MEZZI PUBBLICI Bus-navetta tra Humanitas e piazzale Abbiategrasso, con fermata intermedia presso il capolina del tram 15 (Rozzano). Autobus AMP da e per Milano (da MM2 Famagosta - linea verde) 11

Unità Operativa di Chirurgia Generale Oncologica Responsabile: Prof. Roberto Doci Sezione di Chirurgia Gastroenterica e Nutrizione Artificiale Capo Sezione: Dott. Luca Cozzaglio Istituto Clinico Humanitas Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Manzoni, 56-20089 Rozzano (MI) Centralino Tel. 02.82241 Informazioni Servizio Clienti Tel. 02.8224.6205 Direzione Medico Sanitaria Dott. Norberto Silvestri www.humanitas.it