Comunicazione ed Educazione Ambientale

Documenti analoghi
«Non solo Glutine» PERCORSO SPERIMENTALE FINALIZZATO A SOSTENERE CONOSCENZE

DGR 1702/2011 Protocollo d Intesa sottoscritto in data tra REGIONE PUGLIA e UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PUGLIA

PROTAGONISTI Allievi e docenti Istituti Scuole Superiori

Scheda di descrizione del progetto aderente a ConCittadini

PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO ANNO

Istituto Superiore di Sanità Osservatorio Fumo, Alcol e Droga

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

FUSTO E FOGLIE FIORE MASCHILE SEMI

Promuovere una sana alimentazione: una mappa delle esperienze locali

MINISTERO dell ISTRUZIONE dell UNIVERSITA e della RICERCA

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

Prevenzione delle allergopatie da ambrosia in Lombardia

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AD ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE NELLE SCUOLE DEL TERRITORIO DI BARLETTA

ISTITUTO COMPRENSIVO PONTOGLIO

AMBROSIA ARTEMISIIFOLIA L. DAI DATI DEL MONITORAGGIO AEROBIOLOGICO DELLA RETE ARPA PIEMONTE

Fatti mandare in fattoria a prendere il latte

ALLEGATOB alla Dgr n del 29 novembre 2016 pag. 1/6

Parco Nazionale dell Asinara Area Marina Protetta Isola dell Asinara

Il Progetto interventi mirati al benessere

Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di lavoro

Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica

CONCORSO ENERGIOCHI 10 PERCORSO DIDATTICO EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ

PROGRAMMAZIONE D'ISTITUTO - TECNOLOGIA. Classe Prima

Area Tematica. Stili di vita, Prevenzione in ambito scolastico

PROGETTO WHP. Costruire una rete di aziende che promuovono salute

Gestione del verde e tutela del paziente asmatico e allergico

Autovalutazione e Valutazione

Comunicazione Ambientale. Comunicazione & Eventi

La valorizzazione delle competenze dell infermiere impiegato in emergenza extra ospedaliera: uno studio descrittivo quali quantitativo

SISTAR Veneto. organizzazione e strumenti. Maria Teresa Coronella

aa. ss. 2012/13-13/14 e 14/15

"ALCOL, DROGHE E GUIDA. RIFLESSIONI IN CORSO" PERCORSO FORMATIVO PER INSEGNANTI ED ISTRUTTORI DI AUTOSCUOLA

proposta di legge n. 471

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado SAN GIOVANNI TEATINO (CH)

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese

DIRETTIVA 2007/60/CE e D. LGS. 49/2010 PERCORSO PARTECIPATIVO. CICLO DI INCONTRI TECNICI CON GLI ENTI (27 febbraio 17 aprile 2014)

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO

Regione Liguria Settore Prevenzione Sicurezza Alimentare e Sanità Animale

Progetto SIPS. Servizio d informazione e promozione sociale per ANZIANI e DISABILI. Documento a cura della Dott.ssa A. Gioia.

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN VAL DI SOLE

PIANO DI COMUNICAZIONE DEL GOVERNO LINEE GUIDA

I centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016

I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Maria Paola Ferro

SENSIBILMENTE TITOLO DEL PROGETTO: Ambiente - Prevenzione e monitoraggio inquinamento delle acque - Prevenzione e monitoraggio inquinamento dell aria

Mappatura Eco-sportelli Scheda di rilevazione

SAI RICONOSCERE IL MAL DI SCHIENA? 100 ORE DI DIAGNOSI PRECOCE A ROMA

Percorso valoriale CAMPIONI DI FAIR PLAY. Edizione

Prevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti

TEMA 2: EDUCAZIONE AMBIENTALE

Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche. Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013

Una Rete Istituzionale al servizio dell educazione educazione alimentare nelle scuole. 04/03/2010 dr.ssa Elena Alonzo Direttore SIAN ASP Catania

REGIONE BASILICATA. Dipartimento Programmazione e Finanze PO FSE BASILICATA

2572 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 44 del OBIETTIVO GENERALE

Istituto Comprensivo n. 15 Bologna SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STATALE G. ZAPPA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DI GEOGRAFIA

GAL MOLISE VERSO IL 2000

Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I.

Gli obiettivi e i metodi del progetto CCM 2012

Istituto Comprensivo di Sissa Trecasali Allegato 2.E al Piano Triennale dell Offerta Formativa 2016/19 CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA DELL INFANZIA

Seminario: GESTIONE IDONEITA LAVORATIVE NEGLI OPERATORI SANITARI: Soluzioni condivise nei casi di WMSDs

La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio

Governare il tempo IV Bando l.r. 28/2004 Comune di Melzo Progetto: Melzo user friendly

Prepariamo le Comunità e diamo risposta a emergenze e disastri

Alimentazione e attività motoria nei luoghi di lavoro: azioni, metodi e strumenti

Unità Funzionale Igiene Alimenti e Nutrizione

Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane

con pillole di cultura TIPO DI PROGETTO Progetto sperimentale di promozione della salute AREA TEMATICA Stili di vita DATI GENERALI DEL PROGETTO

Titolo: UNA SCUOLA PER L AMBIENTE

P.E.I Progetto educativo di Istituto.

A. (tappe 1 e 2) Gruppo di progetto e coordinamento intersettoriale

Istituto. Specifiche degli incarichi per il funzionamento d istituto. Anno scolastico

Compleanno in salute: programma di sorveglianza nutrizionale nei bambini del Capo di Leuca.

ISTITUTO COMPRENSIVO SALVEMINI - TARANTO PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. /

Profilassi antibiotica in chirurgia La gestione del processo: dalla prescrizione alla verifica

ISTITUTO COMPRENSIVO DI RUDIANO (BS)

Far acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di (sapere)

ANAGRAFICA ISTITUTO TEMATICA OBIETTIVI FINALITÀ RISULTATI ATTESI

Uso razionale dell energia in sanità: l esperienza della Regione Emilia Romagna

ASL PROVINCIA DI VARESE UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA. 29 giugno 2011

Prevenzione e assistenza tumori al polmone. Responsabile di progetto Dott. Enrico Bellotti Dott. M. Caterina Sateriale

Oggetto : Proposta progetto didattico Impariamo a riciclare

Tavola rotonda. Daniela Antonietti ISPRA

Progetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto

Comunicazione e gestione del rischio attraverso la partecipazione della popolazione

Il sistema di ALLERTA di alimenti e mangimi IL NODO REGIONALE

PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI

Enti locali a confronto Crescere con le imprese e con il territorio Milano, 30 maggio 2012

PROGRAMMA REGIONALE TRIENNALE

CARUSO. Missione 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE ORGANI ISTITUZIONALI

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

L Educazione Ambientale nelle scuole del Veneto: il primo monitoraggio regionale. I risultati dell indagine

PROGRAMMA PRELIMINARE

C.T.R.H. Centro Territoriale Risorse per l integrazione scolastica delle persone in situazione di Handicap REGOLAMENTO

GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI E IL CONCETTO DI SALUTE

Progetto Giovani per il Sociale INTEGRAL...MENTE Pianeta giovani: mondi e culture diverse, conoscere il disagio e vivere l integrazione

ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE

La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno.

Insieme a sei zampe!

Sintesi Divulgativa. Progetto Prevenzione in Andrologia - AmicoAndrologo

A SETTEMBRE 2006 SI E COSTITUITO IL GRUPPO-SCUOLA DEGLI AMICI DELLA BICICLETTA DI MESTRE. a cura di Germana Prencipe

dall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale

Transcript:

Convegno Percorsi educativi orientati alla sostenibilità: esperienze a confronto Campobasso 21 maggio 2009 Comunicazione ed Educazione Ambientale Il piano di comunicazione dell Arpa Basilicata sulle allergie da pollini (2007-2009)

FINALITA DEL PROGETTO Diffondere l attività di monitoraggio aerobiologico dell Agenzia, che consente un approfondita conoscenza di quali e quanti pollini e/o spore fungine sono presenti sul territorio e dei periodi della loro liberazione, e integrarla con azioni di informazione, di prevenzione e di educazione, in collaborazione con una rete di stakeholders territoriali interessati al problema

ANALISI DELLO SCENARIO IL PROBLEMA LA POLLINOSI Il 20% dei bambini in età scolare risulta particolarmente sensibile a polvere, polline, peli di animale e dall 8% al 10% soffrono di patologie asmatiche (nell 80% dei casi provocate da allergie). Inoltre la percentuale di adulti affetti da rinite allergica è aumentata negli ultimi 25 anni di ben 7 volte, cifra facilmente rapportabile al mondo dell infanzia (Dati Federasma) La quantità e la qualità del polline disperso in atmosfera dipende dalla distribuzione delle piante nel territorio, dal tipo di pollinazione, dalla forma e dimensione del polline, dalla densità della vegetazionee dalle variabili climatiche e meteorologiche Con l obiettivo di modificare l attuale scenario si è deciso di promuovere un intervento informativo educativo sulla prevenzione delle malattie allergiche

OBIETTIVO STRATEGICO GENERALE Avviare azioni di comunicazione e di educazione finalizzate alla prevenzione per la riduzione del rischio di insorgenze di patologie allergiche respiratorie

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO INTEGRAZIONE AMBIENTE - SALUTE Creazione di una rete con soggetti territoriali sanitari e comunali Diffusione di informazioni sull attività di monitoraggio aerobiologico dell Agenzia Realizzazione di un immagine coordinata del piano di comunicazione

OBIETTIVI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE Istituire una rete di soggetti interessati alla tematica far conoscere il biomonitoraggio e le relazioni tra ambiente e salute Diffondere informazioni sulle diverse tipologie di allergie Migliorare la conoscenza di una particolare forma di allergia: la pollinosi Diffondere consigli alla popolazione sulla prevenzione della pollinosi Strutturare un sistema di informazione per garantire nel tempo il supporto (educativo, informativo) necessario a tutti gli attori del processo con azioni di comunicazione sul territorio

DESTINATARI DEL PROGETTO (1) 1 - DESTINATARI PRINCIPALI 2 - PUBBLICO INTERNO ALL ENTE DESTINATARIDEL PROGETTO 4 - SISTEMA DEI MEDIA 3 - MEDIATORI LOCALI/CULTURALI

DESTINATARI DEL PROGETTO (2) 1 - DESTINATARI PRINCIPALI Soggetti già allergici e persone che si trovano in condizioni di predisposizione allo sviluppo di allergie (adulti e ragazzi dagli 11 ai 13 anni) COME: Giornata del polline (somministrazione di questionari conoscitivi alla popolazione) Interventi nelle scuole campione

DESTINATARI DEL PROGETTO (3) 2 - PUBBLICO INTERNO ALL ENTE Uffici che svolgono attività di pertinenza rispetto al destinatario del piano di comunicazione: Ufficio Comunicazione, Informazione, Educazione Ambientale Ufficio Epidemiologia Ambientale U.O. Monitoraggio Aerobiologico Segreteria direzionale COME: Riunioni per la pianificazione delle attività e per la preparazione del materiale informativo

DESTINATARI DEL PROGETTO (4) 3 - MEDIATORI LOCALI/CULTURALI Soggetti pubblici e privati ai quali è possibile assegnare un ruolo di mediazione informativa sul territorio: Allergologi dell Asl n. 2 e dell Ospedale San Carlo di Potenza Medici di prevenzione e medici di igiene pubblica Insegnanti Farmacisti Associazioni ambientaliste interessate all argomento, ecc.. Centri di Educazione Ambientale (Dolomiti Lucane, Casone Bucito, Oasi Bosco Faggeto, Pollino, Bosco Pantano)

DESTINATARI DEL PROGETTO (5) 5 - SISTEMA DEI MEDIA Quotidiani locali (La Nuova del Sud, Il Quotidiano: uscite settimanali del bollettino) Radio e televisioni locali (realizzazione servizi sul TG regionale) Sito Internet dell Agenzia (pubblicazione del bollettino settimanale e realizzazione di una pagina dedicata alle allergie)

LE AZIONI REALIZZATE (1) Attuazione di protocolli di collaborazione tra Arpab, Regione, Asl n. 2 di Potenza, Ospedale San Carlo di Potenza e altri soggetti istituzionali Diffusione del bollettino Arpab, cartaceo e online, sul monitoraggio aerobiologico a tutte le farmacie e ai medici di medicina generale e di igiene e sanità pubblica Creazione sul sito dell Arpab e dell Asl di uno spazio rivolto ai cittadini, l esperto risponde Realizzazione della Giornata informativa sulla pollinosi, in collaborazione con gli specialisti dell Azienda Sanitaria e Ospedaliera Produzione di materiale informativo - educativo: opuscoli, manifesti, pubblicazioni varie Realizzazione incontri informativi rivolti agli operatori sanitari e ambientali

LE AZIONI REALIZZATE (2) Organizzazione di conferenze di servizio sul Verde Pubblico tra l Arpab, gli Assessorati alla Tutela e Sviluppo del Territorio della Regione e del Comune, l Azienda Sanitaria e l Ospedale San Carlo di Potenza l ACTA, le Associazioni di agricoltori e vivaisti, i gruppi sportivi e l Assessorato al turismo Realizzazione di un indagine epidemiologica a cura dell Azienda USL e del Settore Epidemiologia Ambientale dell Arpab sulla popolazione giovanile di età compresa tra i 13 e i 18 anni Realizzazione di un Indagine conoscitiva sulle malattie respiratorie e allergiche Realizzazione di mostre informative in convegni, fiere, manifestazioni, eventi territoriali Realizzazione di interventi di informazione ed educazione rivolti alle scuole medie inferiori e ai Centri di Educazione Ambientale (Progetto di educazione ambientale I pollini e le piante allergeniche )

MATERIALE PRODOTTO (1) Opuscolo informativo Uno starnuto non fa primavera

MATERIALE PRODOTTO (2) Segnalibro calendario Il segnapolline

MATERIALE PRODOTTO (3) Pannelli informativi sul tema del Monitoraggio e della pollinosi

MATERIALE PRODOTTO (4) Gioco interattivo per bambini Il viaggio del polline

Bollettino dei pollini e delle spore MATERIALE PRODOTTO (5)

MONITORAGGIO DELLE ATTIVITA REALIZZATE Nei primi 10 mesi l attività monitorata ha dato i seguenti risultati: Materiale stampato e distribuito: 3000 opuscoli informativi uno starnuto nno fa primavera, 3000 segnalibri/calendario il segnapolline Telefonate per richiesta di informazioni: in media 30 a settimana, con picchi nel periodo Aprile-Maggio Visite ricevute al consultorio: in media 30 mensili Sito internet (www.arpab.it): 1500 visite mensili Test effettuati: 500, su un campione omogeneo della popolazione Indagine conoscitiva: risultati e considerazioni Media: spazio televisivo all interno del TG regionale della mattina, Buongiorno Regione

VALUTAZIONE LA COMUNICAZIONE TROVA LEGITTIMAZIONE SOLO SE RIESCE A INCIDERE REALMENTE SUI PROCESSI DI CAMBIAMENTO DELLE AMMINISTRAZIONI ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE DI STRUMENTI OPERATIVI CONCRETI E IL RICORSO A SCELTE VALUTABILI IN MODO OGGETIVO Trasmissione RAI Buongiorno Regione Protocollo di intesa con il Comune sul verde pubblico Richieste di interventi informativi da parte delle scuole

Progetto di educazione alla sostenibilità ambientale

OBIETTIVI GENERALI Sensibilizzare i ragazzi sul problema della pollinosi e renderli consapevoli della stretta relazione fra i comportamenti umani e l ambiente per una maggiore responsabilità nelle scelte dei propri comportamenti e nell influenzare in modo propositivo i cambiamenti ambientali sul territorio

OBIETTIVI SPECIFICI Migliorare la comprensione della malattia da parte degli alunni, al fine di migliorare la qualità della vita degli stessi Osservare lo spazio che ci circonda e cogliere gli elementi che caratterizzano un ambiente Promuovere la conoscenza dei pollini e delle loro caratteristiche allergeniche Simulare situazioni di laboratorio Cogliere i mutamenti prodotti dal passar del tempo nella realtà circostante Leggere ed analizzare fonti e documenti Ricevere informazioni utili dall analisi dei documenti, utili per una prima spiegazione e classificazione dei fatti Riconoscere nei vari ambienti la presenza e l intervento dell uomo

SOGGETTI COINVOLTI: AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE DELLA BASILICATA (Ufficio Informazione, Comunicazione, Educazione Ambientale Settore Epidemiologia Ambientale) ASL n. 2 di Potenza, Dipartimento di prevenzione U.O. Igiene e Sanità Pubblica CENTRI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE (Dolomiti Lucane, Casone Bucito, Oasi Bosco Faggeto, Pollino, Bosco Pantano) SCUOLE MEDIE DI POTENZA E PROVINCIA

MODULAZIONE DEL PROGETTO (1) PRIMA FASE INCONTRI IN ARPAB CON I TECNICI DELL AGENZIA DESTINATARI: CENTRI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Elaborazione di un percorso didattico educativo

MODULAZIONE DEL PROGETTO (2) SECONDA FASE INCONTRI IN ARPAB CON GLI OPERATORI DEI CEA E I TECNICI DELL AGENZIA DESTINATARI: ALUNNI DELLE SCUOLE MEDIA INFERIORI Introduzione alla problematica/tematica del monitoraggio aerobiologico e delle pollinosi (interventi informativi) Trasferimento dei concetti principali del tema oggetto dell azione attraverso il coinvolgimento diretto dei ragazzi in attività didattiche e ludiche (analisi dei pollini al microscopio, simulazione fasi del monitoraggio) Proiezione di slide informative sulle più comuni piante allergeniche e visita ai laboratori Ideazione e realizzazione del prodotto finale (poster, erbario)

MODULAZIONE DEL PROGETTO (3) TERZA FASE AZIONE ALL APERTO CONTENUTI SVILUPPATI: CONOSCENZA DELLA BIOLOGIA DELLE PRINCIPALI PIANTE ALLERGENICHE E DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE STESSE Visite guidate e laboratori didattici all aperto utili alla conoscenza delle piante produttrici di pollini Osservazione degli strumenti utili al monitoraggio (pollen traps, campionatori volumetrici) Metodologie e strumenti di rilievo e di biomonitoraggio

METODOLOGIA SUSCITARE L INTERESSE DEI RAGAZZI ATTRAVERSO: 1 - Proiezione di audiovisivi sulle tematiche sviluppate 2 - Visita ai luoghi di proliferazione dei pollini 3 - Simulazione di come viene effettuato il monitoraggio aerobiologico e conoscenza dei pollini attraverso l osservazione al microscopio 4 - Uso di sussidi didattici (poster, audiovisivi, miniguide e schede di lavoro, guide tematiche) 5 - Realizzazione di prodotti finali (poster, schede conoscitive delle piante allergeniche, questionari di indagine, costruzione mappa geografica)

STRUMENTI CHE L ARPAB HA MESSO A DISPOSIZIONE DEGLI INSEGNANTI E DEGLI ALUNNI Opuscolo informativo sulle pollinosi Gioco interattivo Il viaggio del polline Manifesto sulle pollinosi per gli insegnanti

TEMPISTICA DEGLI INTERVENTI: I gruppo di scuole: APRILE GIUGNO 2008 II gruppo di scuole: SETTEMBRE - DICEMBRE 2008 TOTALE CLASSI COINVOLTE: 20