L a u a t u o t mo m ni n t i o t ra r g a gio i gli l ce m co SMBG) come m va v l a u l t u a t z a io i ne n e ap a p p l p i l ca

Documenti analoghi
SMBG: PDTA e Ges-one del Dato Variabilità glicemica

Le linee guida IDF: 2011 Guideline for Management of Postmeal Glucose in Diabetes. Paola Ponzani S.C. Diabetologia ASL 3 Genovese

Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013

L'impatto delle nuove evidenze nella pratica clinica quotidiana

IL DATA MANAGEMENT NELLA PRATICA CLINICA. Dott.ssa Silvia Acquati U.O. di Endocrinologia e Malattie Metaboliche Direttore Dott. M.

limitata efficacia clinica nel migliorare il controllo glicemico in pazienti con DMT2 in terapia con ipoglicemizzanti orali

La malattia diabetica

Asti, 30 giugno 2007

AUTOCONTROLLO ED AUTOGESTIONE DEL DIABETE MELLITO

Paziente diabetico in condizioni non

Il calcolatore di bolo migliora la qualità di vita e riduce la variabilità glicemica nel diabete tipo 1 di lunga durata

La glicemia postprandiale dopo la bufera dell ACCORD Study

Monitoraggio della glicemia e della pressione arteriosa come ausilio diagnostico

Prevenire le complicanze del diabete: come? Donata Richini

Controllo Glicemico Globale e complicanze CV. Alfonso Gigante Nuoro

Conta i carboidrati, utilizza gli algoritmi e il calcolatore e migliora la tua vita

Quale farmaco per il Diabete 2: efficacia vs farmaco-economia INSULINE. E. Tortato UOC Diabetologia Fermo ASUR Marche

Automonitoraggio glicemico: quando, come, a chi. Rosanna Toniato

IMPORTANZA DELLA PRECOCE NA NEL PAZIENTE CRITICO: IL PUNTO DI VISTA DEL DIABETOLOGO

Il valore dell autocontrollo glicemico come strumento gestionale nell ottimizzazione degli schemi di terapia insulinica nel diabete di tipo 2

AMD IV Convegno Nazionale Centro Studi e Ricerche Fondazione

La terapia farmacologica del Diabete Mellito Tipo 2

AGP: una nuova opportunità per migliorare la gestione del diabete mellito tipo 1

Il Trattamento dell Iperglicemia. nel Paziente Ricoverato. Il Problema dell Iperglicemia. nel Paziente Ricoverato

Sistema di monitoraggio in continuo della glicemia

Vincenzo Di Blasi. Accu-Chek Aviva Expert: le nuove tecnologie a supporto del CHO counting

Nutrizione in Diabetologia : il contributo delle società scientifiche

Convegno Medicina di Genere

APPLICAZIONI DI UN NUOVO INDICE DI RISCHIO DINAMICO PER L INTERPRETAZIONE DI DATI DI MONITORAGGIO CONTINUO DEL GLUCOSIO.

5. PROTOCOLLO di STUDIO

Obiettivo. Alimentazione e scompenso cardiaco: rassegna dell evidenza. Programma. Programma

Gli obiettivi glicemici nel paziente diabetico e iperglicemico ospedalizzato

Monitoraggio continuo della glicemia in paziente con diabete di tipo 2 trattato con insulina (basal-bolus): confronto con autocontrollo

10 anni di Pioglitazone: solo un Ipoglicemizzante? Roberto Trevisan Direttore U.S.C. Diabetologia Ospedali Riuniti di Bergamo

L autocontrollo strutturato e la Pattern Analysis

Le nuove tecnologie per il monitoraggio glicemico. Dott.ssa Alessandra Cosma

Un nuovo metodo di monitoraggio glicemico e una nuova opzione terapeutica per il paziente con diabete di tipo 1

Variabilità glicemica

Studio Re.mo.te "A randomized clinical trial on home telemonitoring for the management of metabolic and cardiovascular risk in individuals with type

Effetti del Trattamento Insulinico Intensivo nei pazienti diabetici (glicemia 198 mg/dl) con STE- MI.

IL DIABETE PREGESTAZIONALE: cosa è utile sapere per l Ostetrico?

PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE

Una transizione consapevole

Diabete in gravidanza

Il calcolo del dispendio energetico come add-on del diario glicemico. Paola Ponzani S.C. Diabetologia ASL 3 Genovese

La nostra esperienza di utilizzo del Flash Glucose Monitoring e dell AGP in un paziente affetto da diabete mellito di tipo 1

Diabete di tipo 2 scompensato in terapia insulinica intensiva: risoluzione di un caso clinico con il calcolatore di bolo

Dottoressa Angioni Anna Rita Diabetologia Oristano UN ESORDIO COMPLICATO

Per un doppio aiuto al tuo cuore.

ARCACAMPANIA OBIETTIVO. <130/85 <130/80 abolizione < 185 < 115. > 40 maschio > 50 femmina < 150 < 110 < 130 < 6,5 < 7

Nel diabete tipo 1, il calcolatore di bolo favorisce il lavoro del team e ottimizza l adesione del paziente alla terapia

Ipertensione arteriosa Percorso

Terapia del DM in ambiente ospedaliero. Edoardo Duratorre U.O. Medicina Interna Ospedale di Luino

L INFERMIERE E L AUTOCONTROLLO. Loredana Mastellone U.O.D. Endocrinologia A.O.R.N. A. Cardarelli Napoli

Target glicemici personalizzati? Discussant: Dott. Franco Tomasi

PROGETTO INTERATENEO DIABETE E FARMACIA

La terapia anti- ipertensiva ed ipolipidemizzante nel diabetico ad alto rischio

Ruolo dell emoglobina glicata nel monitoraggio del paziente diabetico

Lezione dal paziente Ramadan :la variabilità glicemica come fattore di rischio indipendente

Requisiti di Qualità per la Medicina Interna Sezione B5 Requisiti relativi alla gestione della comorbilità IPERGLICEMIA. Sommario

IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA NELLA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FISICA

L importanza del controllo della variabilità glicemica nella prevenzione delle complicanze del paziente con diabete mellito

La dott.ssa Scipione è stata finanziata dalla Fondazione del Monte 1473 (prot. N 773/Bis 2010)

Dove pungere, quante volte e come effettuare correttamente l'automonitoraggio della glicemia.

Un reale buon compenso glicometabolico?

4-5 Ottobre 2014 Hotel La Torre Palinuro

macrovascolari del diabete: insulina umana vs analoghi

Con un calcolatore in più, la glicata va giù

Progetti e Survey AMD Antonino Cimino Il Giornale di AMD 2013;16:

Nuovi standard di cura del diabete mellito di tipo 2

Transizione dall ambulatorio di diabetologia pediatrica a quello dell adulto: utilità del calcolatore di bolo

Analoghi del GLP-1 e Inibitori della DPPIV

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE E CHIRURGICHE

Variabilità glicemica e ipoglicemie asintomatiche: potenziale ruolo protettivo di un autocontrollo domiciliare strutturato

Fattori di rischio comuni a uomini e donne

Diagnosi di diabete tipo 1 durante l adolescenza: implicazioni cliniche, motivazionali e relazionali

Utilizzo della tecnologia Flash Glucose Monitoring e del profilo glicemico ambulatoriale (AGP) in un paziente con stile di vita di difficile gestione

Complicanze macroangiopatiche nel diabete

Il ruolo educazionale dell infermiere nella gestione e monitoraggio della malattia diabetica

Una Medicina su Misura

Milena Paola Tagliabue Endocrinologia, Diabetologia e Malattie del Metabolismo Città della Salute e della Scienza di Torino

Soluzioni: Terapia farmacologica

Diagnosi multimarker della patologia diabetica: nuove linee guida SID AMD 2014

La tecnologia e semplicità nella gestione del diabete

Dal diario glicemico ai sistemi più evoluti

Ottimizzazione della terapia insulinica con calcolatore di bolo in un paziente diabetico con cardiopatia infartuale

VALORI o LIVELLI DECISIONALI

L audit come strumento di implementazione. diabetico in Medicina Generale. Criticità nella gestione del paziente diabetico in Medicina Generale

Analisi del processo: definizione del flusso, descrizione del miglior percorso possibile

Autocontrollo negoziato, partecipato, strutturato nel paziente Ramadan

I Microinfusori per insulina nella cura del diabete

Il dr. Felice Strollo dichiara di NON aver ricevuto negli ultimi due anni compensi o finanziamenti da Aziende Farmaceutiche e/o Diagnostiche

Glucerna Select Gold Standard nella Nutrizione Enterale del paziente con diabete o iperglicemia da stress

Le nuove tecnologie un passo ulteriore verso il pancreas artificiale?

Diagnosi e trattamento precoce del diabete: il nuovo messaggio dalla diabetologia

Una marea di nuovi farmaci per il diabete.. all orizzonte

Terapia del Diabete Mellito: come unire la ricerca scietfca alla pratca clinica. Giacomo Vespasiani

Michele Aragona, Isabella Crisci, Stefano Del Prato. UO Malattie Metaboliche e Diabetologia, Dipartimento Area Medica, AOUP, Pisa

CALENDIARIO DIARIO DI: Nome: Indirizzo: Tel.: Cell.:

Dr. Vincenzo Provenzano

Transcript:

L AUTOMONITORAGGIO GLICEMICO (SMBG) COME VALUTAZIONE E APPLICAZIONE DI UNA TECNOLOGIA SANITARIA Un opportunità di miglioramento della clinical competence per il diabetologo, attraverso la valorizzazione dell HTA e della metodologia del Governo Clinico Variabilità glicemica: come raccogliere i dati nel PDTA ed utilizzarli in un processo di cura Lorenzo de Candia BISCEGLIE 18 Aprile 2012

Controllo glicemico: oltre l HbA1C Plasma Glucose mg/dl 300 200 100 0 6 AM 10 AM 2 PM 6 PM 10 PM 2 AM Orario Uno stesso valore di HbA1c può essere il risultato di fluttuazioni glicemiche diverse. Monnier L JAMA (2006) 295: 1681-1687

Variabilità glicemica nel diabete Tipo 1 Tipo 2 Glicemia media 7.9 mmol/l D.S. 3.0 mmol/l Glicemia media 7.8 mmol/l D.S. 5.4 mmol/l Hb A 1c fra 7 e 7.9% Monnier L Diabetes Care. 2007; 30: 263 9 Kovatchev BP Diabetes Care 2006; 29: 2433 2438

Definizioni Esposizione glicemica Media delle glicemie del periodo precedente espressa dalla HbA1c Variabilità glicemica La frequenza e l ampiezza dell oscillazione attorno alla media dei valori glicemici del paziente, esprimibile mediante la deviazione standard (DS) o per mezzo di altri indici MGV = AUC/ t. MGV = f (FPG,PPG,GS). MGV: mean glucose level; FPG: fasting plasma glucose; PPG: postprandial plasma glucose; GS: glycemic swings AUC: area under the curve Zaccardi F Diabetes Metab Res Rev. 2009; 25: 199-207

I quesiti sulla variabilità glicemica 1. La variabilità glicemica è un fattore di rischio indipendente per le complicanze diabetiche croniche micro e macrovascolari come la glicemia a digiuno, postprandiale, media e la Hb A 1c? 2. La variabilità glicemica è un fattore di rischio per le complicanze acute del diabete? 3. E utile e giustificato intervenire sulla variabilità glicemica? Zaccardi F Diabetes Metab Res Rev. 2009; 25: 199-207

Stress ossidativo e complicanze del diabete mitocondrio Euglicemia ATP Iperglicemia ROS (superossido) Polyol pathway Hexosamin e pathway Protein kinase C pathway AGE pathway da Antonio Ceriello 2008

Picchi postprandiali e variazioni nelle concentrazioni di glucosio sono associati alla generazione di stress ossidativo (8-Iso PGF2α urinaria) Fattori FPG (fasting glucose plasma) Media dei livelli di glucosio HbA 1C Livelli insulinici MAGE (mean amplitude of glycaemic excursions) AUCpp (area under curve attributable to PPG) Colesterolo totale HDL-C LDL-C Trigliceridi Acidi grassi liberi Analisi di regressione multipla (p) NS NS NS NS <0.001 = 0.009 NS NS NS NS NS Monnier et al. JAMA 2006; 295:1681 1687.

Oscillazioni glicemiche, funzione endoteliale e stress ossidativo 17.50 15.50 Glycemia Glycemia Glycemia (mmol/l) 13.50 11.50 9.50 7.50 5.50 3.50 time 0 6 12 18 24 48 15 mmol/l every six h and normalized for the further six h maintained at 15 mmol/l; Peak Glycemia maintained at 10 mmol/l; Mean Glycemia/24 h Nitrotyrosine FMD % 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 time FMD Flow mediated dilatation 0 6 12 18 24 48 Nitrotyrosine µmmol/l 0.8 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 time Nytrotirosin e 0 6 12 18 24 48 Ceriello A, Diabetes 2008; 57: 1349 1354, 2008 Ceriello A Diabetes 2008: 57: 1349 1354

Glicemia media variabilità glicemica e predizione dell ipoglicemia Glicemia media 7.9 mmol/l D.S. 3.0 mmol/l 0 ipoglicemie gravi Glicemia media 7.8 mmol/l D.S. 5.4 mmol/l 10 ipoglicemie gravi Kovatchev BP Diabetes Care 2006; 29: 2433 2438

17

Confronto del rischio di retinopatia per pazienti in terapia intensiva vs. convenzionale Risk for Sustained DR in Subgroups of the DCCT 24 20 16 Conventional 11% 10% 10% 9% Mean HbA1c 12 8 4 0 24 20 16 8% 7% 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Time During Study (Years) Intensive 12 Hirsch IB, Diabetes technology & therapeutics 2005; 7: 780-83 8 4 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Time During Study (Years) 8% 7% 9% Mean HbA1c Adapted from Diabetes 44:968-983, 1995

Variabilità glicemica e rischio di retinopatia (DCCT) Glicemia media vs. RR di retinopatia Deviazione standard della glicemia vs. RR di retinopatia Kilpatrick ES Diabetes Care 2006; 29:1486 1490 Kilpatrick ES Diabetes Care 2006; 29:1486 1490

Indici di variabilità glicemica durante DCCT non correlano con retinopatia e nefropatia in EDIC Kilpatrick ES, Diabetes Care 2009; 32: 1901 1903

Glicemia a digiuno, post-prandiale, HbA1c e predizione di eventi cv e mortalità totale Cavalot F Diabetes Care 2011; 34: 2237 2243

23

Cosa ci può aiutare ad interpretare la rappresentazione della realtà? 24

Dati, informazione, conoscenza I dati consistono di fatti I dati diventano informazione se interpretati in un contesto utilizzando la conoscenza sul contesto stesso La conoscenza è un insieme di modelli costruiti per comprendere il mondo Conoscenza Informazione Dati 25

La media del pollo Il poeta romano Carlo Alberto Salustri (1871-1950), noto con lo pseudonimo - anagramma del proprio cognome - di Trilussa, è spesso ricordato per l'aforisma del pollo: Dalli conti che se fanno, risulta che ce tocca 'n pollo a testa. Ma si nun centra nelle spese tue, c'entra nella statistica lo stesso perché c'è 'nartro che ne magna due. 27

Deviazione Standard La deviazione standard fornisce un'indicazione numerica di quanto i dati siano vicini o lontani dalla media 28

Il modo più semplice per valutare la variabilità glicemica L unità di misura classica della variabilità glicemica è la deviazione standard (DS) dei valori glicemici. A seconda della tipologia del paziente sono suggeriti dei valori target. Indici di Hirsch DS x 2 < glicemia media nei diabetici tipo 1 DS x 3 < glicemia media nei diabetici tipo 2 Pur essendo validi, gli indici di Hirsch sono figli della media, dipendono quindi molto strettamente dal numero di valori glicemici misurati dal paziente. Da G Grassi 2008, modificata Hirsch IB, Diabetes technology & therapeutics 2005; 7: 780-83

Altre misure della variabilità glicemica e del rischio ipo/ iperglicemico: 40 anni di storia MAGE (1970) LBGI/HBGI/ADRR (1998-2006) Lability Index (LI) (2004) GRADE (2007) Oggi: Indici relativi al CGM : analisi temporale della variabilità glicemia Da G Grassi 2008, modificata

Diverso punteggio attribuito dai diversi indici ai diversi livelli glicemici

Gli indici di Kovatchev: il principio La distribuzione delle glicemie non è simmetrica. Le iperglicemie sono numericamente più pesanti delle ipoglicemie. L atteso centro clinico della scala (~ 6 mmol/l) è sostanzialmente differente dal centro numerico con una evidente asimmetria di distribuzione Da G Grassi 2008, modificata Kovatchev BP 2006, Curr Diab Rep. 2006 ; 6: 350-6

La trasformazione La curva di distribuzione dei valori glicemici non è log normale, su di essa non si possono applicare molte delle formule statistiche. Gli indici di Kovatchev trasformano la curva dei valori e le fanno assumere una distribuzione normale. Ad ogni valore della nuova curva viene assegnata una percentuale di rischio di ipo o iper glicemia. Da G Grassi 2008, modificata Kovatchev BP 2006, Curr Diab Rep. 2006 ; 6: 350-6

LBGI e HBGI LBGI: Low Blood Glucose Index LBGI viene calcolato sommando i rischi ipoglicemici giornalieri e dividendo per il numero totale dei giorni considerati Tutti i valori in ambito di rischio ipoglicemico (< 70 mg/dl) vengono utilizzati per il calcolo: l indice è sensibile a singole variazioni estreme ma anche alla numerosità di valori in ambito ipoglicemico. L uso di algoritmi basati sull LBGI ha permesso di predire il 58-60% degli episodi di ipoglicemia severa. HBGI: High Blood Glucose Index HBGI viene calcolato sommando i rischi iperglicemici giornalieri e dividendo per il numero totale dei giorni considerati Tutti i valori in ambito di rischio iperglicemico vengo utilizzati per il calcolo: l indice è sensibile a singole variazioni estreme ma anche alla presenza di diversi valori in ambito iperglicemico L uso di algoritmi basati sull HBGI permette di predire casi di iperglicemia Kovatchev BP Diabetes Care. 1997 ; 20: 1655-8 Kovatchev BP, Diabetes Care 1998; 21: 1870 1875 Da G Grassi 2008, modificata

ADRR: Average Daily Risk Range Combina i due indici LBGI ed HBGI fornendo in un solo indice la predittività del rischio di future variazioni estreme ipo/iperglicemiche a formula per calcolarlo si basa su un campionamento glicemico di 2-4 settimane con una frequenza di almeno 3 glicemie giornaliere e di almeno 14 giorni nel periodo esaminato. Tiene conto di due glicemie giornaliere, ai due estremi del rischio calcolato (ipoglicemico ed iperglicemico). Da G Grassi 2008, modificata Kovatchev BP Diabetes Care 2006; 29: 2433 2438

Low Blood Glucose Index (LBGI): costruzione delle soglie di rischio <2,5 2,5-5 >5 Prospective severe hypoglycemias for patients in low-, moderate-, and high-risk categories Da G Grassi 2008, modificata Kovatchev BP, Diabetes Care 1998; 21: 1870 1875

Predittività del Low Blood Glucose Index: rischio di ipoglicemia The ratio of LBGI to its baseline in the 3 days preceding and 2 days following an episode of SH for individuals with type 1 (T1DM) and type 2 (T2DM) diabetes Cox DJ Diabetes Care 2007; 30:1370 1373

Usa le statistiche come un ubriaco fa con un lampione: per sostegno piuttosto che per la luce (Andrew Lang). 39

Prima e dopo Trapianto di Insule

Diverso Rischio Potenziale

Variazione del rischio statico a seconda della derivata della curva glicemica e della regione ipo-iperglicemica

il rischio nella zona ipoglicemica cresce molto più rapidamente che nella zona iperglicemica

Anticipo del rischio dinamico sull attraversamento della soglia di normalità rispetto al rischio statico

Rischio Statico e Dinamico

Spazio dinamico del rischio

Diverso peso del compenso

Il rischio nel SMBG 1. RISCHIO PROCEDURALE Legato alle regole per l esecuzione del test, all esatta sequenza delle azioni, alla gestione / organizzazione del contesto. 2. RISCHIO TECNICO Legato agli strumenti per l SMBG (hardware, software)

SMBG non è un processo banale DECIDERE. un SMBG 8. Valutare i risultati 7. scegliere l alternativa 1. Definire il problema 2. Definire gli obiettivi DECISIONE 6. Valutare le alternative 5. Definire le alternative 3. Cercare informazioni 4. Valutare le informazioni PROCESSO DECISIONALE STRUTTURATO A. Montanari, 2003

Indici di variabilità glicemica: dal dato alla pratica clinica LBGI: Guida nell intensificazione della terapia per sorvegliare il rischio ipoglicemico (non sempre è facile pesare le ipoglicemie nei profili domiciliari). HBGI: Parametro utile nella valutazione dell'esposizione glicemica, efficace nel giudicare la necessità di intervento di intensificazione del trattamento in relazione al peso dell iperglicemia sulla variabilità glicemica ADRR : Parametro generale utili per sorvegliare nel tempo la gestione terapeutica del paziente e l'attuazione di un controllo metabolico a più dimensioni, in sintesi ridurre l A 1c unitamente alla variabilità glicemica. da Giorgio Grassi 2008

A Glicemia media uguale Variabilità diversa Standard Deviation (SD) 81 mg/ dl Frequenza autocontrollo BG 4.6 SD/ MBG 56% B Rischio Minimo Basso Moderato Alto LBGI <1.1 >1.1-<2.5 >2.5 <5.0 > 5.0 HBGI < 5.0 5.0 <10.0 >10.0 <15.0 > 15.0

Intervento per prevenire l ipoglicemia inavvertita: modifica degli indici di variabilità Precedenti HBGI 3.4 LBGI 4.8 Rischio Minimo Basso Moderato Alto LBGI <1.1 >1.1-<2.5 >2.5 <5.0 > 5.0 HBGI < 5.0 5.0 <10.0 >10.0 <15.0 > 15.0

Aumento del contributo della glicemia post prandiale al migliorare della Hb A1c 100% % Contributo 80% 60% 40% 20% 0% 30% 60% 55% 50% 70% 70% 40% 45% 50% 30% < 10.2 10.2 to 9.3 9.2 to 8.5 8.4 to 7.3 < 7.3 Hb A1c FPG PPG Monnier L, Lapinski H, Collette C. Diabetes Care. 2003; 26: 881-885

Variabilità glicemica e complicanze acute: rischio di ipoglicemia T2DM T1DM The ratio of LBGI to its baseline in the 3 days preceding and 2 days following an episode of SH for individuals with type 1 (T1DM) and type 2 (T2DM) diabetes Cox DJ Diabetes Care 2007; 30:1370 1373

IDF Guideline on Self-Monitoring of Blood Glucose in Non-Insulin Treated Type 2 Diabetes 2009 Premessa Raccomandazioni Findings from studies of SMBG used in non-insulin-treated T2DM have been inconsistent due to differences in study designs, populations, and interventions used. However, the data available from randomized controlled trials (RCTs) suggest that SMBG is likely to be an effective self-management tool only when results are reviewed and acted upon by healthcare providers and/or people with diabetes to actively modify behaviour and/or adjust treatment. Although further studies are needed to better assess the benefits, optimal use and cost-effectiveness of SMBG, the following recommendations are proposed to guide individuals with non-insulintreated diabetes and their healthcare providers in the use of SMBG. 1. SMBG should be used only when individuals with diabetes (and/or their care-givers) and/or their healthcare providers have the knowledge, skills and willingness to incorporate SMBG monitoring and therapy adjustment into their diabetes care plan in order to attain agreed treatment goals. 2. SMBG should be considered at the time of diagnosis: to enhance the understanding of diabetes as part of individuals education and to facilitate timely treatment initiation and titration optimization. http://www.idf.org/guidelines/self-monitoring

La proposta di AMD Connotazione dell iperglicemia: sulla base dell analisi delle misurazioni effettuate con l autocontrollo, vengono identificate le seguenti condizioni: iperglicemia prevalentemente a digiuno/pre-prandiale: quando vi sia una proporzione di valori di iperglicemia >60% del totale delle misurazioni effettuate a digiuno o prima del pasto (ad es.: 3 valori su 5 sono >130 mg/dl) iperglicemia prevalentemente post-prandiale: quando vi sia una proporzione di valori di iperglicemia >60% del totale delle misurazioni effettuate dopo 2 ore dai pasti (ad es.: 3 valori su 5 sono >180 mg/dl). http://www.aemmedi.it/algoritmi/