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Transcript:

ò I listini europei tentano un recupero sul finale d anno In un contesto in cui le politiche monetarie restano accomodanti, i listini europei tentano un recupero sul finale d anno, proseguendo il trend al rialzo rispetto ai minimi di fine giugno. Nonostante i guadagni, le valutazioni risultano ancora compresse; inoltre, alcune trimestrali sopra le attese e qualche segnale di distensione sul fronte Bancario favoriscono la maggior forza relativa di breve degli indici del Vecchio Continente. Il sentiment positivo sembra sostenuto anche da indicazioni incoraggianti per quanto riguarda i nuovi dati macroeconomici. Il prosieguo del recupero dell azionario europeo potrebbe beneficiare anche di due elementi: le accresciute aspettative d inflazione e la componente valutaria. L analisi storica mostra come l equity europeo possa essere considerato come una proxy per la copertura del rischio d inflazione, oltre al fatto che una svalutazione dell euro nei confronti delle principali valute e, in particolare, del dollaro risulta positivo per i titoli azionari dell Eurozona. L assunto che i mercati europei possano mostrare forza relativa si poggia principalmente su valutazioni ritenute in questo momento ancora convenienti. Relativamente ai fondamentali, il consenso stima crescite degli utili per l Euro Stoxx sia per l esercizio in corso che per il successivo, seppure a singola cifra per il 2016. Inoltre, i multipli a cui quota attualmente l indice benchmark risultano leggermente a premio rispetto alla media storica 2009-15 per l attuale esercizio per poi registrare uno sconto nel 2017. Gli indici domestici hanno sovraperformato nell ultimo mese grazie al corale rialzo dei titoli finanziari, che quotano a valori decisamente contenuti. Il ritorno del FTSE MIB oltre 17.000 punti rappresenta un primo segnale di forza e aumenta la possibilità di recupero dei valori ante Brexit. Nella fase attuale si guarda comunque con apprensione all avvicinarsi della scadenza elettorale del referendum costituzionale in calendario il prossimo 4 dicembre, il cui esito, secondo il mercato, potrebbe aprire una nuova fase d instabilità politica. In questo contesto di mercato appare quindi particolarmente rilevante tenere in considerazione il newsflow dei prossimi mesi per individuare gli elementi rilevanti ai fini del potenziale impatto sulla propensione a investire degli operatori istituzionali che latitano da qualche tempo. 14:37 CET Data e ora di produzione 14:47 CET Data e ora di prima diffusione Nota mensile Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche Ricerca per Investitori privati e PMI Ester Brizzolara Analista Finanziario Piero Toia Analista Finanziario Gli indici statunitensi mantengono un impostazione di fondo rialzista nel lungo periodo, anche se nel breve sembrano aver avviato una fase laterale ed erratica. Andamento indici Indice Valore Var. % 1 Var. % da mese inizio anno Stoxx 600 343,07-0,66-6,22 Euro Stoxx 331,71 1,15-3,90 Euro Stoxx 50 3.087,41 1,82-5,51 CAC 40 4.540,84 1,16-2,08 DAX 10.757,31 1,23 0,13 IBEX 9.139,70 3,58-4,24 FTSE 100 7.017,64 1,57 12,42 FTSE All Share 18.890,45 4,33-18,70 FTSE/MIB 17.230,03 4,72-19,55 S&P 500 2.143,16-0,99 4,85 NASDAQ Comp. 5.283,40-0,42 5,51 Dow Jones Indus. 18.169,27-0,50 4,27 Nikkei 225 17.365,25 3,65-8,77 Nota: valori e performance in valuta locale. Fonte: FactSet Confronto FTSE MIB vs. Eurostoxx e S&P500 Fonte: Bloomberg I prezzi del presente documento sono aggiornati alla chiusura del mercato del 25.10.2016 Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all Avvertenza Generale.

Europa I listini europei tornano a mostrare forza relativa Le politiche monetarie si confermano il driver di sostegno più importante per il mercato, con i listini europei che tentano un recupero sul finale d anno, proseguendo il trend al rialzo rispetto ai minimi di fine giugno. Nonostante i guadagni, le valutazioni risultano ancora compresse; inoltre, alcune trimestrali sopra le attese e qualche segnali di distensione sul fronte Bancario favoriscono la maggior forza relativa di breve degli indici del Vecchio Continente. Il sentiment positivo sembra sostenuto anche da indicazioni incoraggianti per quanto riguarda i nuovi dati macroeconomici. In un contesto in cui le politiche monetarie restano accomodanti, nonostante non ci siano state nuove decisioni soprattutto da parte della BCE, i principali indici europei potrebbero beneficiare di un allocazione della liquidità verso l azionario con l obiettivo di garantire una ricopertura di molti titoli particolarmente penalizzati fino ad ora e con valutazioni ritenute ancora estremamente convenienti. La volontà di ricercare investimenti con margini di crescita ancora interessanti potrebbe portare infatti a bilanciare i portafogli a vantaggio dell equity, soprattutto europeo, in considerazione anche degli elevati livelli raggiunti dai titoli governativi. Inoltre, alcune indicazioni positive sul fronte delle trimestrali e il ravvivarsi dell attività di M&A aggiungono nuovi spunti positivi al mercato. Di contro, gli ultimi mesi dell anno saranno caratterizzati da importanti appuntamenti politici (elezioni Presidenziali negli USA e referendum costituzionale in Italia), che potrebbero costituire elementi di instabilità e frenare un rialzo dei listini, in un contesto di maggiore volatilità. Quest ultima registra al momento nuovi importanti minimi, con l indice Vix sull Eurostoxx50 che torna anche sui livelli di fine 2014. Indici Vix 45,00 S&P500 Eurostoxx50 Dax Cac 40,00 35,00 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 - gen-15 mag-15 set-15 gen-16 mag-16 set-16 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg I listini europei si confermano sottoperformanti rispetto agli altri mercati internazionali, con gli indici statunitensi su livelli record e quelli degli emergenti su importanti massimi. Da inizio anno, le migliori performance sono registrate dai mercati sudamericani, come quello brasiliano (+46%, in valuta locale), argentino (+57%), messicano (+11%), a cui si aggiungono le performance a doppia cifra, sempre in valuta locale, degli indici russi e di quelli dell Europa dell Est. Inoltre, se si prendono come riferimento l indice MSCI relativo all Europa e quello internazionale (grafico sottostante), si evidenzia come il confronto sia a vantaggio del secondo, dal momento che il denominatore del rapporto risulta più elevato del numeratore. Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 2

MSCI Europe vs. MSCI World Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg In questa analisi a sostegno di un potenziale recupero nei prossimi mesi dell azionario europeo occorre considerare anche altri due elementi: le accresciute aspettative d inflazione e la componente valutaria. L analisi storica mostra come l equity europeo possa essere considerato come un indicatore (proxy) per la copertura del rischio d inflazione, oltre al fatto che una svalutazione dell euro nei confronti delle principali valute e, in particolare, del dollaro risulta positiva per i titoli azionari dell Eurozona. L assunto che i mercati europei possano mostrare forza relativa si poggia principalmente su valutazioni ritenute in questo momento ancora convenienti. Relativamente ai fondamentali, il consenso stima crescite degli utili per il benchmark europeo Eurostoxx sia per l esercizio in corso che per il successivo, seppure a singola cifra per il 2016. Inoltre, i multipli a cui quota attualmente l indice risultano leggermente a premio rispetto alla media storica 2009-15 per l attuale esercizio per poi registrare uno sconto nel 2017. I recenti dati macroeconomici europei forniscono un quadro di una ripresa che in alcuni Paesi si fa più sostenuta. L indice PMI composito di ottobre è infatti salito al di sopra delle attese, recuperando il calo di settembre e portandosi ai massimi da gennaio. Nel complesso, le indagini di ottobre e di settembre hanno inoltre segnalato una riaccelerazione del comparto manifatturiero, in particolare tedesco, dopo la quasi stagnazione della prima parte dell anno. In particolare, il dato europeo dello scorso mese è salito a 53,3 dal precedente 52,6, grazie all ulteriore miglioramento della componente dei nuovi ordini. Le indagini suggerirebbero quindi che il PIL dell Eurozona potrebbe crescere nei mesi finali dell anno dello 0,44% t/t, in aumento rispetto allo 0,34% t/t del 3 trimestre. Se ciò dovesse accadere, le stime di crescita del PIL dell intero esercizio potrebbero essere riviste, seppur leggermente, al rialzo all 1,6%, rispetto al +1,5% attuale. Inoltre, la chiusura più forte dell anno potrebbe spingere la crescita anche nel 2017 all 1,4% rispetto all 1,3% attualmente stimato. Uno scenario macroeconomico in miglioramento potrebbe modificare le future mosse della BCE, dato che quest ultima si è impegnata a vincolarle all evoluzione dei dati; i rischi per lo scenario di crescita restano comunque orientati al ribasso. Il calendario elettorale europeo, il possibile impatto della svalutazione della sterlina sui flussi commerciali dell Eurozona e l evoluzione dell economia cinese si confermano i temi più importanti da valutare nei prossimi mesi. Sul fronte della politica monetaria, nessuna novità sostanziale è emersa nell ultima riunione della BCE: rimangono invariati sia i tassi che l ammontare del quantitative easing e la sua durata, per ora fino a marzo 2017, o anche oltre, se le condizioni economiche lo richiederanno. Inoltre, Draghi ha confermato la valutazione sullo scenario macroeconomico che la Banca Centrale aveva già dato a inizio settembre, ovvero che la ripresa prosegue moderata ma persistente, così Fondamentali I PMI di ottobre segnalano una possibile riaccelerazione dell economia dell Eurozona sul finale d anno La BCE dà appuntamento a dicembre Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 3

come il marginale rialzo dell inflazione, in un contesto di maggiore resilienza agli eventi esterni. D altro canto, non varia neppure la valutazione dei rischi, che restano verso il basso. La BCE ha quindi rinviato alla prossima riunione di dicembre ogni decisione in termini di politica monetaria quando saranno disponibili le nuove proiezioni dello staff oltre ai risultati del lavoro tecnico per analizzare le possibili soluzioni per proseguire nel programma di acquisto di titoli, qualora dovessero presentarsi problemi operativi, come quello della scarsità dei titoli acquistabili. L interpretazione che ne è emersa, soprattutto dai mercati, sembra quella di una volontà nel proseguire con un atteggiamento accomodante della politica monetaria accettando anche una situazione di inflazione superiore al target prefissato; un eventuale prolungamento degli acquisti di titoli oltre marzo 2017 avrebbe più vantaggi che costi. Nel frattempo, da alcune fonti della Banca Centrale emergerebbe il fatto che la stessa istituzione potrebbe optare per una prosecuzione degli acquisti oltre l attuale scadenza, anche se non risulta ancora chiaro se verrà mantenuto l ammontare di 80 mld di euro mensili oppure se si avvierà una graduale riduzione del quantitativo (tapering). Sul tavolo ci sarebbero anche eventuali modifiche alle attuali regole di acquisti, in modo da assicurarsi un paniere di bond più ampio; si discute sull eventuale deviazione dalla cosiddetta key rule, che vincola gli acquisti in proporzione alla partecipazione di ogni singolo Paese al capitale della Banca Centrale. Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari Valore P/E (x) Var. EPS % 2015 2016E 2017E 2018E 2015 2016E 2017E 2018E Euro Stoxx 331,71 14,55 15,41 13,63 12,34 14,36 2,59 13,04 10,46 Euro Stoxx 50 3.087,41 13,19 14,78 13,28 12,01 7,46-0,99 11,32 10,57 Stoxx 600 343,07 15,35 16,31 14,41 13,02 0,95 0,83 13,18 10,63 DAX 10.757,31 12,36 13,42 12,25 11,31 8,86 12,12 9,55 8,32 CAC 40 4.540,84 15,67 14,99 13,71 12,32 2,91 11,10 9,30 11,32 FTSE 100 7.017,64 15,12 17,94 14,63 12,93-16,99-6,23 22,65 13,12 IBEX 35 9.139,74 19,18 17,14 14,21 12,75-12,70 25,41 20,57 11,52 FTSE MIB 17.230,03 15,63 16,17 12,62 11,16 16,65 8,96 30,35 14,12 FTSE All Share 18.890,45 16,56 16,59 12,97 11,44 15,97 13,70 30,87 14,32 SMI 7.929,87 16,28 17,14 15,63 14,04-1,52-2,69 9,67 11,37 S&P500 2.143,16 16,61 18,34 16,27 14,75-0,60 0,93 12,66 11,75 NASDAQ Composite 5.283,40 21,01 23,12 19,53 17,47 12,32 16,03 18,01 17,54 Dow Jones Industrial 18.169,27 15,46 16,89 15,05 13,80-15,06 0,78 12,24 10,00 Nikkei 225 17.365,25 17,15 18,23 16,26 15,03 7,69 9,97 12,11 8,08 Hang Seng 23.565,11 8,81 11,81 10,75 9,71-10,04-4,57 9,87 10,68 Sensex 30 28.091,42 17,66 19,32 16,62 14,34 5,35 11,56 16,23 15,88 Bovespa 63.866,00 15,40 16,59 14,04 11,36-33,39 HIgh 18,18 23,61 RTS Interfax 1.002,26 5,96 7,10 5,98 5,19 16,49 0,65 18,68 15,32 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso. Fonte: FactSet A livello di singoli indici: Il DAX registra nuovi massimi da inizio anno, mantenendo un impostazione al rialzo, confermata dalla violazione della trend line ribassista di medio periodo costruita sui massimi di aprile 2015. Il recupero del Bancario, sulla scia delle distensioni sul fronte Deutsche Bank, e l apporto positivo fornito dal comparto Auto si sono aggiunti a indicazioni incoraggianti per quanto riguarda i dati macroeconomici. I principali indicatori di fiducia di ottobre (ZEW e PMI) mostrano risultati superiori alle attese e in crescita rispetto alla rilevazione precedente, suggerendo una stabilizzazione della crescita del PIL tedesco o una lieve accelerazione rispetto al 2 trimestre. In tal modo, l intero 2016 dovrebbe archiviarsi con un aumento del PIL stimato all 1,8%, per poi proseguire su un trend positivo anche per il prossimo biennio, seppur a un ritmo più contenuto e pari all 1,4%; entrambe le attese sono riviste leggermente al rialzo rispetto alle precedenti rilevazioni. In termini di fondamentali, il consenso stima crescite degli utili per il DAX a doppia cifra per l esercizio in corso e nella parte alta della singola cifra per il 2017, a fronte di multipli di P/E ancora a sconto su entrambi gli anni sia rispetto a quelli dell Eurostoxx che alla media storica DAX Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 4

del periodo 2009-15. Nonostante sul mercato tedesco permanga un certo grado di rischio legato alla situazione politica in vista delle elezioni del prossimo anno, confermiamo il giudizio Moderatamente Positivo, anche in considerazione di una possibile accelerazione delle attività di M&A delle società tedesche. DAX vs. Eurostoxx Fondamentali e PIL 2015 2016E 2017E 2018E P/E 12,36 13,42 12,25 11,31 EPS var. % 8,86 12,12 9,55 8,32 PIL var. % 1,5 1,8 1,4 ND Nota: ND= non disponibile. Fonte: FactSet, elaborazioni Intesa Sanpaolo Fonte: Bloomberg Ribadiamo il giudizio Moderatamente Positivo sull IBEX, che torna ai livelli di fine aprile, approssimandosi alla nuova importante barriera posta a 9.360, massimi dell anno. I recenti dati macroeconomici confermano un economia ancora in crescita con la produzione industriale di agosto in decisa ripresa rispetto al dato precedente. Gli indici PMI sia manifatturiero che dei servizi si mantengono sopra la soglia di 50, con i dati di settembre che hanno evidenziato ancora un ulteriore miglioramento. Sul fronte politico, viene meno l incognita legata alla formazione di un nuovo Governo, dopo l incertezza scaturita dalle ultime due tornate elettorali. Il leader del Partito popolare spagnolo, Mariano Rajoy, si avvia quindi alla guida del Governo spagnolo dopo che i socialisti hanno deciso di astenersi in occasione del voto di fiducia, ponendo così fine allo stallo politico in corso in Spagna da oltre 10 mesi. A livello di fondamentali, gli utili di consenso sono visti in crescita a doppia cifra sia per il 2016 che per il 2017, supportando valutazioni in termini di P/E leggermente a premio rispetto a quelle dell Eurostoxx, ma ancora ben al di sotto della media storica 2009-15 relativa all indice spagnolo. IBEX IBEX vs. Eurostoxx Fondamentali e PIL 2015 2016E 2017E 2018E P/E 19,18 17,14 14,21 12,75 EPS var. % -12,70 25,41 20,57 11,52 PIL var. % 3,2 3,1 2,3 ND Nota: ND= non disponibile. Fonte: FactSet, elaborazioni Intesa Sanpaolo Fonte: Bloomberg A livello settoriale, ribadiamo il giudizio Moderatamente Positivo sul Bancario. Il comparto ha sovraperformato nel corso dell ultimo mese, in scia alle distensioni sul fronte Deutsche Bank e al contributo positivo dei titoli domestici grazie all approvazione, da parte delle rispettive assemblee di soci, della fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano. A sostegno del settore, che continua a esprimere valutazioni contenute con il P/BV inferiore alla media storica del periodo 2008-15 (0,63x vs. 0,70x, fonte Bloomberg), si aggiungono indicazioni incoraggianti dal fronte delle trimestrali, con i primi gruppi che hanno riportato utili nell 80% dei casi superiori alle attese. Brevi cenni settoriali Confermiamo la valutazione Moderatamente Positiva sull Auto, il cui indice settoriale tenta la violazione di prime importanti barriere tecniche, che garantirebbero l uscita dal trading range, le Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 5

cui quotazioni si trovano incanalate negli ultimi mesi. Gli ultimi dati di settembre, rilasciati dall Associazione dei Costruttori europei (ACEA), evidenziano una crescita delle vendite in Europa (EU+EFTA) pari al 7,3% a/a, portando il saldo positivo da inizio anno a +7,7%. A livello geografico, il contributo positivo è arrivato da tutti i principali mercati, con l Italia che ha registrato la miglior variazione positiva con un incremento del 17,4%. Aumenti si sono registrati anche in Spagna (+13,9%), Germania (+9,4%) e Francia (+2,5%). Sull intero settore, il consenso mantiene stime di crescita degli utili a doppia cifra sia per il 2016 che per il 2017, sulla base di un ulteriore crescita sul mercato europeo e di un ulteriore stabilizzazione o anche un miglioramento nel mercato cinese, dove i brand di lusso hanno ancora prospettive interessanti. Ribadiamo il giudizio Moderatamente Positivo sul Telefonico, che nel breve recupera forza relativa, presentando segnali di miglioramento e con l indice settoriale che si approssima ai massimi degli ultimi mesi sui livelli pre-brexit. Le prime indicazioni fornite dai risultati di bilancio evidenziano utili e fatturati in crescita nel 3 trimestre, confermando le stime di consenso che indicano per l intero 2016 un aumento pari a circa il 5% per entrambi, ad un livello superiore a quanto atteso per l Eurostoxx. Crescita degli utili sui settori europei Settore Valore P/E (x) Var. EPS % 2015 2016E 2017E 2018E 2015 2016E 2017E 2018E Euro Stoxx 331,71 14,55 15,41 13,63 12,34 14,36 2,59 13,04 10,46 Auto 477,65 9,15 8,41 7,63 7,31 18,83 39,45 10,29 4,32 Banche 103,97 9,02 12,01 9,58 8,47 70,83-24,49 25,35 13,04 Risorse di base 199,85-11,91 16,74 15,81 13,10 Neg. High 5,88 20,75 Chimici 930,23 14,55 16,16 14,93 13,57 8,51 1,97 8,23 10,02 Costruzioni e Materiali 392,20 18,02 17,61 15,64 14,07 12,54 14,67 12,64 11,17 Servizi finanziari 330,51 15,22 14,84 13,46 12,93 39,05 21,24 10,19 10,95 Alimentari 605,58 21,57 24,45 20,93 19,03 4,27-7,76 16,78 10,01 Farmaceutici 754,95 17,50 16,87 15,99 14,71 9,85 3,04 5,47 8,73 Beni e servizi Industriali 662,28 17,28 17,49 15,81 14,12 6,10 13,37 10,64 11,50 Assicurazioni 223,49 9,61 9,94 9,68 9,22 11,28 0,86 2,74 4,92 Media 212,96 20,87 18,60 16,60 14,92 18,69 1,53 12,06 11,28 Petrolio & Gas 296,21 12,92 17,49 13,21 11,04-28,58-14,59 32,43 19,63 Beni personali e per la casa 685,47 21,96 22,45 20,46 18,66 17,48 4,32 9,74 9,62 Real Estate 232,36 20,69 20,42 19,10 17,96 19,53 12,26 6,90 6,35 Retail 477,03 21,64 21,34 18,73 16,75-1,08 10,30 13,96 11,80 Tecnologici 392,75 19,19 21,71 18,02 15,52 26,87-3,22 20,46 16,09 Telecom 328,62 19,68 18,01 15,42 13,34 25,96 5,93 16,77 15,59 Turismo e Tempo libero 195,16 17,17 14,45 13,17 11,93 High -3,96 9,70 10,40 Utility 249,44 13,22 14,14 13,60 12,95-0,09-5,76 4,00 5,01 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg= dato negativo. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 6

Performance mercato europeo Performance settori europei ( ) Settore Valore Var. % 1 mese Var. % 6 mesi Var. % inizio anno Euro Stoxx 331,71 1,15 0,61-3,90 Auto e componenti 477,65 2,27-0,30-11,94 Banche 103,97 10,69-4,10-18,69 Risorse di base 199,85 11,36 23,47 31,80 Chimici 930,23 2,29-0,43-1,83 Costruzioni e Materiali 392,20-0,15 3,17 4,54 Servizi finanziari 330,51-0,97-0,85-10,27 Alimentari 605,58-2,49-0,35-0,48 Farmaceutici 754,95-4,12-4,99-7,11 Beni e servizi industriali 662,28-0,90 4,73 5,78 Assicurazioni 223,49 4,72-6,27-14,44 Media 212,96-4,28-6,46-9,00 Petrolio & Gas 296,21 6,21 4,29 9,16 Beni pers. e per la casa 685,47-0,70 7,42 9,46 Real Estate 232,36-4,76 2,52 4,37 Retail 477,03 0,45 8,71 5,00 Tecnologici 392,75-2,65 7,92-0,24 Telecomunicazioni 328,62 0,07-3,16-9,54 Turismo e tempo libero 195,16-1,79-5,56-13,03 Utility 249,44-0,20-2,07-5,89 Fonte: FactSet Performance settoriali in % verso Eurostoxx nell ultimo mese ( ) Risorse di base 11,36 Banche 10,69 Petrolio & Gas 6,21 Assicurazioni 4,72 Chimici 2,29 Auto e componenti 2,27 Euro Stoxx 1,15 Retail 0,45 Telecomunicazioni 0,07 Costruzioni e Materiali -0,15 Utility -0,20 Beni pers. e per la casa -0,70 Beni e servizi industriali -0,90 Servizi finanziari -0,97 Turismo e tempo libero -1,79 Alimentari -2,49 Tecnologici -2,65 Farmaceutici -4,12 Media -4,28 Real Estate -4,76-8,00-3,00 2,00 7,00 12,00 Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 7

Analisi settoriale Riepilogo giudizi settori Euro Stoxx 6-12m 6-12m Auto M. POSITIVO Stoxx 600 M. POSITIVO Banche M. POSITIVO Euro Stoxx M. POSITIVO Risorse di base NEUTRALE FTSE MIB M. POSITIVO Chimici NEUTRALE CAC 40 M. POSITIVO Costruzioni e Materiali M. POSITIVO DAX M. POSITIVO Servizi finanziari M. POSITIVO FTSE 100 NEUTRALE Alimentari NEUTRALE S&P500 NEUTRALE Farmaceutici M. POSITIVO IBEX M. POSITIVO Beni e servizi Industriali M. POSITIVO SMI NEUTRALE Assicurazioni M. POSITIVO Media M. POSITIVO Energia M. POSITIVO Beni personali e per la casa M. POSITIVO Real Estate M. POSITIVO Retail NEUTRALE Tecnologici M. POSITIVO Telecom M. POSITIVO Turismo e Tempo libero NEUTRALE Utility M. POSITIVO Fonte: Intesa Sanpaolo Settori Moderatamente Positivi Energia. Confermiamo il giudizio Moderatamente Positivo sul comparto, che torna a mostrare forza relativa registrando nuovi massimi dell anno, grazie ai rialzi del petrolio. Il sentiment di mercato sul greggio resta positivo in attesa della ratifica dei tagli e della riassegnazione delle quote tra i principali produttori nell incontro ufficiale dell OPEC del prossimo 30 novembre. Lo scorso mese la riunione informale in Algeria si è infatti conclusa con un intesa di massima circa il taglio dell output produttivo a 32,5 mln di barili al giorno dai 33,2 mln dello scorso agosto. Successivamente, il presidente russo Putin ha dichiarato in occasione del Congresso Mondiale dell'energia di Istanbul che la Russia è pronta ad aderire a un piano per congelare o tagliare la produzione, senza tuttavia fornire alcun dettaglio in merito e attendendo la ratifica delle nuove quote da parte dell OPEC. Inoltre, Il mercato sembra sostenuto anche dal continuo decumulo delle scorte statunitensi e dai nuovi dati macroeconomici in Cina, principale utilizzatore di materie prime. Situazioni queste che incidono positivamente sul settore Energia riducendo la flessione degli utili attesi per fine anno, attualmente stimata dal consenso. Analizzando l andamento delle stime di consenso sugli utili del settore (grafico sottostante), si evidenzia infatti come le flessioni si siano ridotte nel corso degli ultimi mesi, in concomitanza con il recupero del petrolio e delle attese di una stabilizzazione dell eccesso di offerta. Parallelamente sembra essersi stabilizzata intorno al 30% la crescita stimata degli utili per l esercizio successivo. Nuovi massimi d anno per l indice del settore Energia Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 8

Andamento stime variazioni EPS del settore Energia 70,00 2016 2017 50,00 30,00 10,00-10,00-30,00-50,00 nov-15 dic-15 gen-16 feb-16 mar-16 apr-16 mag-16 giu-16 lug-16 ago-16 set-16 ott-16 Nota: variazioni percentuali su base annua. Fonte: FactSet Il comparto si conferma ancora attraente sotto il profilo della remunerazione cedolare, con il consenso che stima un dividend yield ai prezzi attuali superiore al 5% per l esercizio attuale e per i successivi. Lusso/Beni Personali e per la casa. Ribadiamo il giudizio Moderatamente Positivo. Le prospettive di crescita del settore dei beni di lusso restano confortanti, nonostante un 2016 che dovrebbe archiviarsi con una debolezza di fondo. Secondo i dati dell Associazione Altagamma, nell esercizio corrente il mercato dei beni di lusso personali (abbigliamento e accessori, gioielli e orologi, cosmetica) dovrebbe registrare una flessione dell 1% a 249 mld di euro. Un andamento migliore è stimato per il mercato globale dei beni di lusso, che comprende anche auto, oggetti d arte, jet privati e altri prodotti di nicchia; in questo caso, il 2016 dovrebbe chiudersi con un progresso del 4% a cambi costanti e un giro d affari pari a 1.081 mld di euro. A pesare sono soprattutto la componente valutaria, con un cambio meno favorevole all euro, e il calo degli acquisti da parte dei cittadini cinesi, che rappresentano ormai da diversi anni la prima nazionalità di consumatori di beni di lusso. Per la prima volta negli ultimi anni, i turisti cinesi hanno ridotto i propri acquisti in Europa, compensati solo in parte dalla crescita del consumo domestico (+4% a tassi costanti, la prima variazione positiva dopo tre anni di stagnazione). L introduzione del visto con dati biometrici, la debolezza dello yuan nei confronti della valuta unica, la minore crescita dell economia cinese e la paura di attacchi terroristici hanno modificato inevitabilmente il comportamento dei turisti e consumatori del Paese asiatico. Per i prossimi esercizi, la parola chiave per l intero settore del Lusso sarà normalizzazione, con il comparto che dovrebbe essere caratterizzato da ritmi di crescita contenuti a singola cifra ma sostanzialmente costanti. A conferma di tale orientamento, l Associazione Altagamma ha dichiarato di attendersi un incremento dei consumi dei beni di lusso per la persona pari al 3% a cambi costanti a cui si associa un miglioramento dell EBITDA medio delle aziende del settore pari al 5% rispetto al 2016. A livello di singole aree geografiche, il mercato asiatico si dovrebbe confermare il migliore in termini di crescita con un tasso del 4%, a cui fanno seguito i miglioramenti attesi in Europa e Nord America, entrambi visti salire del 3%. Unica eccezione è rappresentata dal mercato giapponese, per il quale l Associazione stima una flessione dell 1%. D altro canto, sull intero settore potrebbero risultare ancora di freno sia il timore di nuovi attacchi terroristici che soprattutto gli effetti negativi della componente valutaria, derivanti da un eccessiva rivalutazione dell euro, che penalizza sia la competitività dei player del Vecchio Continente che la capacità di spesa dei turisti. Dopo un 2016 debole, Altagamma stima una normalizzazione con una crescita moderata per il 2017 nel settore dei Beni di Lusso Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 9

USA Il mercato USA alla prova elettorale Gli indici statunitensi mantengono un impostazione di fondo rialzista nel lungo periodo, anche se nel breve sembrano aver avviato una fase laterale ed erratica. I record storici toccati nei mesi scorsi hanno condotto a valutazioni elevate; le prospettive di una politica monetaria sempre meno accomodante, peraltro già incorporate nei prezzi di mercato, stanno aumentando la cautela del mercato, frenando gli entusiasmi degli operatori per i guadagni del petrolio e per indicazioni nel complesso incoraggianti provenienti dalla reporting season. L avvicinarsi delle elezioni Presidenziali e i massimi di periodo del dollaro potrebbero aumentare la volatilità e aprire a ritracciamenti fisiologici di breve periodo. I principali indici statunitensi confermano valutazioni particolarmente care, con i multipli di P/E che si mostrano sui massimi dal 2009, a fronte però di stime di crescite degli utili sostanzialmente flat per l esercizio in corso e positive per il 2017. Queste ultime sono peraltro suscettibili di revisione al ribasso, giustificate anche da un maggior rafforzamento del dollaro in scia ai differenti atteggiamenti di politica monetaria tra la Fed e le altre principali Banche centrali. Il grafico sottostante riporta l andamento dei valori di P/E degli ultimi dieci anni per i tre principali indici (S&P500, Dow Jones e Nasdaq): in tutti e tre i casi, si tratta di valori in costante crescita dai minimi di fine 2011. P/E ai massimi dal 2009 Andamento PE di S&P500, Dow Jones e Nasdaq 30 S&P500 Dow Jones Nasdaq 25 20 15 10 5 0 Fonte: FactSet 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Nonostante il prosieguo della generosa politica di acquisto di azioni proprie, degli effetti favorevoli derivanti da una probabile vittoria della candidata Clinton alla Casa Bianca e da ulteriori sorprese positive sul fronte dei risultati societari, il mercato statunitense si caratterizza per una fase laterale ed erratica, giustificata dalla cautela per valutazioni elevate. Inoltre, in concomitanza con le elezioni Presidenziali è possibile attendersi un aumento della volatilità sugli indici. Per tale motivo, confermiamo il giudizio Neutrale sull S&P500. Un segnale di maggiore prudenza nel mercato azionario è rappresentato dall aumento registrato negli ultimi mesi della quota in liquidità da parte di principali fund manager, che stanno disinvestendo in azioni e obbligazioni per via delle eccessive valutazioni a cui sono giunte queste due asset class. Secondo un recente sondaggio condotto su 213 grandi gestori internazionali, il livello di liquidità nei portafogli risulta in crescita al 5,8% in ottobre, dal 5,5% dello scorso settembre: un livello più elevato si era registrato solamente nell autunno 2001, dopo l attentato alle Torri Gemelle. Tra i principali timori si riscontrano il rischio di una profonda crisi dell Unione Europea con riflessi sull economia internazionale, il crollo del mercato delle obbligazioni e, in particolare, la vittoria del partito repubblicano alle elezioni statunitensi. Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 10

L importante appuntamento elettorale è alle porte: al momento, il mercato sembra scontare nei prezzi una vittoria democratica, fiducioso anche nel vantaggio mostrato nei sondaggi dalla candidata Clinton. A piacere in questo caso è il mantenimento dello status quo esistente, dal momento che il programma di Hillary Clinton risulta sostanzialmente in linea con quello dell attuale Amministrazione Obama. La vittoria democratica alla Casa Bianca non garantirebbe peraltro una governabilità semplice al partito, dal momento che il Parlamento potrebbe restare a maggioranza repubblicana: per questo motivo, il mercato potrebbe assegnare un premio al rischio anche alla vittoria della Clinton, giustificando una maggiore volatilità pre e post-elezioni. Clinton vs Trump Sondaggi sulle intenzioni di voto nelle elezioni Presidenziali Fonte: RCP Poll average, Real Clear Politics, 18.10.2016. I dati forniti da Real Clear Politics sono una media delle 7 principali survey condotte a livello nazionale Il Farmaceutico e i settori legati alle Infrastrutture (Costruzioni/Cementieri e Industriale) dovrebbero beneficiare in entrambi i casi, dal momento che i programmi elettorali dei due candidati si incentrano su un potenziamento di detti comparti. Sia la Clinton che Trump aumenteranno infatti la spesa pubblica, seppur con importi differenti, per sostenere nuove opere infrastrutturali, oltre ad incrementare la spesa sanitaria. Utility ed Energia avrebbero un impatto differente a seconda che vinca l uno o l altro dei due schieramenti: da un lato, l obiettivo democratico risulta quello del maggior sostegno alla produzione di energia da fonti rinnovabili; dall altro, la vittoria di Trump premierebbe i comparti tradizionali operanti nel petrolifero. Infine il successo dello schieramento repubblicano avrebbe riflessi positivi sul settore della difesa, data la forte volontà di Trump di ampliare il limite imposto alla spesa militare nel Budget Control Act del 2011. Da questo punto di vista, l analisi dell andamento dei titoli del settore della difesa mostra nell ultimo anno un andamento sostanzialmente analogo a quello della popolarità di Trump nei sondaggi. I rialzi registrati dal listino statunitense negli ultimi anni risultano anche la diretta conseguenza di generose politiche di acquisto di azioni proprie, influenzate positivamente da un contesto di bassi tassi di mercato e da consistenti riserve di liquidità. Secondo una recente stima, le società appartenenti all S&P500 hanno speso circa 600 mld di dollari per finanziare operazioni di buyback da inizio anno, a cui si aggiungono ulteriori 400 mld di dollari destinati alla distribuzione di dividendi. Una tendenza che potrebbe non durare a lungo, considerate anche le prospettive di una politica monetaria meno accomodante che, da un lato, aumenterebbe l onerosità del ricorso a forme di finanziamento mentre, dall altro, ridurrebbe il divario tra rendimento in azioni e quello in altre asset class come i titoli governativi, con questi ultimi che aggiungerebbero il vantaggio di essere caratterizzati da maggiore safety. I riflessi sui settori dell esito delle elezioni Nel 2016 le società dell S&P500 hanno già speso 1.000 mld di dollari in dividendi e buy-back Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 11

Relativamente ai fondamentali, il consenso mantiene stime di crescita degli utili contenute per l esercizio in corso, soprattutto per quanto riguarda S&P500 e Dow Jones, non giustificando quindi gli elevati valori di P/E a cui i due indici quotano. Un miglioramento a doppia cifra è stimato per il 2017, anche se il mantenimento di tali crescite dipenderà molto dal continuo sostegno dei consumi interni, che fino ad ora hanno trovato supporto anche nell elevata capacità di indebitamento delle famiglie; risulteranno inoltre importanti anche gli effetti negativi di un rafforzamento eccessivo della valuta statunitense. Un contributo positivo alle crescite per il prossimo esercizio potrà arrivare dal recupero degli utili per il settore Energia, in scia a possibili nuovi rialzi del petrolio e ad un effetto comparativo positivo rispetto ad un esercizio, come quello attuale, caratterizzato da pesanti flessioni. Fondamentali Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari Valore P/E (x) Var. EPS % 2015 2016E 2017E 2018E 2015 2016E 2017E 2018E S&P100 952,80 16,61 18,05 16,04 14,56 0,25 1,51 12,56 11,82 S&P500 2.143,16 16,61 18,34 16,27 14,75-0,60 0,93 12,66 11,75 NASDAQ 100 4.891,45 18,81 20,71 18,18 16,79 13,05 8,34 13,91 14,76 NASDAQ Composite 5.283,40 21,01 23,12 19,53 17,47 12,32 16,03 18,01 17,54 Dow Jones Industrial 18.169,27 15,46 16,89 15,05 13,80-15,06 0,78 12,24 10,00 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso. Fonte: FactSet Ribadiamo il giudizio Moderatamente Positivo sui Finanziari, in considerazione soprattutto delle prime indicazioni favorevoli derivanti dalle trimestrali, che evidenziano ancora un apporto importante dalle attività da trading. Sotto quest ultimo aspetto, i principali gruppi hanno riportato crescite dei ricavi da trading a doppia cifra, superando in tutti i casi le attese di consenso: in particolare, JP Morgan ha registrato un aumento del 48%, Citigroup del 35%, Bank of America del 39%, Goldman Sachs del 49%, a cui ha fatto seguito l aumento pari al 154% di Morgan Stanley. L attesa di ulteriori rialzi dei tassi rappresenta anche un altro importante driver di sostegno per il comparto. Brevi cenni settoriali L attesa per una politica monetaria meno accomodante da parte della Fed mantiene pressione sul comparto Utility, per il quale manteniamo al momento il giudizio Neutrale. In prospettiva, il settore potrebbe beneficiare dell eventuale ascesa alla Casa Bianca della candidata democratica Clinton, il cui programma economico poggia anche su una continuità nella politica di potenziamento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. All interno del comparto, le preferenze vengono rivolte proprio alle società green. Prosegue la forza relativa del Tecnologico, che si conferma come uno dei migliori comparti dell ultimo mese e da inizio anno. In particolare, il settore è trainato soprattutto dal segmento dei semiconduttori, per il quale si riscontrano negli ultimi mesi segnali di ripresa delle vendite. In base agli ultimi dati rilasciati dall Associazione dei Semiconduttori (SIA), le vendite a livello internazionale hanno registrato un incremento del 3,5% rispetto al dato di luglio, rappresentando la miglior variazione mese su mese da maggio 2013. Nonostante ciò, le stime dell Associazione confermano una chiusura d anno debole con un calo atteso del 3,2%, seguito però da incrementi nel biennio successivo rispettivamente pari al 2% nel 2017 e al 2,2% nel 2018. Ribadiamo il giudizio Moderatamente Positivo sull intero comparto Tecnologico. Confermiamo il giudizio Neutrale sul Telefonico, che al momento mostra una debolezza di fondo per quanto riguarda l andamento delle trimestrali. Su queste ultime pesano anche i risultati di Verizon, che, nel corso del 3 trimestre, ha registrato un numero di sottoscrizioni di nuovi contratti telefonici inferiore a quello del precedente trimestre e alle stime di mercato. Il comparto potrebbe però beneficiare della componente di M&A, dopo l accordo tra AT&T e Time Warner. Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 12

Performance mercato americano Performance % settoriali verso S&P500 ($) Settore Valore Var. 1M (%) Var. 6M (%) Var. YTD (%) S&P500 2.143,16-0,99 2,65 4,85 Banche 228,29 2,77 2,76-4,29 Retail 265,82-0,50 1,90 0,44 Auto e componenti 384,20-2,55-4,85-4,32 Risorse di base 134,33-4,65 2,86 35,27 Chimici 267,57 0,28-2,07 1,25 Costruzioni e Materiali 189,48-6,16-5,24 6,21 Alimentari 225,96-0,89 2,41 5,10 Petrolio & Gas 131,19 3,20 4,26 16,52 Servizi Finanziari 291,40 0,48 2,98 0,15 Farmaceutici 251,24-5,34-3,42-4,27 Beni e servizi industriali 225,58-1,68 2,10 4,83 Assicurazioni 250,25-0,81 1,36 6,90 Media 300,26-0,20 3,92 9,78 Beni pers. e per la casa 221,47-2,12 1,07 5,23 Tecnologici 305,46 1,91 12,18 11,11 Telecomunicazioni 173,08-9,40-5,56 4,28 Turismo e Tempo libero 308,20 0,17-3,29-7,93 Utility 199,69-4,81 4,29 15,00 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. YTD: year-to-date, da inizio anno. Fonte: FactSet Performance settoriali in % verso S&P500 nell ultimo mese ($) Petrolio & Gas Banche Tecnologici Servizi Finanziari Chimici Turismo e Tempo libero Media Retail Assicurazioni Alimentari S&P500 Beni e servizi industriali Beni pers. e per la casa Auto e componenti Risorse di base Utility Farmaceutici Costruzioni e Materiali Telecomunicazioni -9,40-4,65-4,81-5,34-6,16-0,20-0,50-0,81-0,89-0,99-1,68-2,12-2,55 0,48 0,28 0,17 1,91 2,77 3,20-11,00-9,00-7,00-5,00-3,00-1,00 1,00 3,00 5,00 Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 13

Analisi settoriale Riepilogo giudizi settori S&P500 6-12m 6-12m Auto NEUTRALE S&P500 NEUTRALE Banche M. POSITIVO Risorse di base NEUTRALE Chimici NEUTRALE Costruzioni e Materiali M. POSITIVO Servizi finanziari M. POSITIVO Alimentari NEUTRALE Farmaceutici M. POSITIVO Beni e servizi Industriali NEUTRALE Assicurazioni M. POSITIVO Media M. POSITIVO Energia M. POSITIVO Beni personali e per la casa NEUTRALE Real Estate M. POSITIVO Retail M. POSITIVO Tecnologici M. POSITIVO Telecom NEUTRALE Turismo e Tempo libero M. POSITIVO Utility NEUTRALE Fonte: Intesa Sanpaolo Settori Moderatamente Positivi Retail. Confermiamo il giudizio Moderatamente Positivo in attesa di verificare le indicazioni provenienti dalle trimestrali e in vista dell avvio dell importante stagione natalizia. Quest ultima copre una parte estremamente elevata delle vendite del settore: al momento, l Associazione Nazionale Retail statunitense (NRF) stima una crescita più solida rispetto agli ultimi esercizi, grazie al contesto macroeconomico ancora positivo e alla fiducia dei consumatori statunitensi, visti i miglioramenti del mercato del lavoro e l accesso a condizioni ancora vantaggiose al mercato del credito. In particolare, l Associazione stima un incremento delle vendite pari al 3,6% rispetto a quanto registrato lo scorso anno, attestandosi a 655,8 mld di dollari; il dato rappresenterebbe un incremento al di sopra della variazione media percentuale degli ultimi dieci anni (2,5%) e di quella degli ultimi sette anni, ovvero dal trend di ripresa avviato nel 2009 (3,4%). Retail: attesa per l avvio dell importante stagione natalizia Andamento storico e stime 2016 vendite stagione natalizia 700 600 6,2% 3,2% 2,7% 5,2% -4,6% 0,2% 500 5,1% 6,8% 2,1% 400 4,6% 2,6% 3,0% 4,1% 3,2% 3,6% 300 200 100 0-100 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 Fonte: Associazione Nazionale Retail statunitense (NRF) Relativamente ai fondamentali, il comparto continua a quotare a multipli a premio sia rispetto a quelli dell S&P500 che alla media storica del periodo 2009-15, anche se risultano in parte giustificati da stime di crescita degli utili di poco inferiori alla doppia cifra per il 2016, ad un Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 14

livello superiore alla media di mercato. Aspettative di ulteriori miglioramenti a doppia cifra risultano indicate per l esercizio successivo, potendo contare anche su un apporto ancora importante dei consumi sulla crescita economica statunitense anche per il 2017. Energia. Portiamo a Moderatamente Positivo da Neutrale il giudizio sul settore, che dovrebbe continuare a beneficiare del rialzo del prezzo del petrolio e di un aumento dell attività estrattiva da parte dei principali gruppi. Il comparto mostra forza relativa, come evidenziato anche dalla figura riportata nella pagina successiva che evidenzia l andamento del comparto rispetto agli altri principali settori statunitensi: l Energia (S5ENRS), al pari del Tecnologico (S5INFT), si trova nel riquadro in alto a destra (ovvero quello che segnala un rialzo del settore), arrivando da una fase di debolezza/ribasso e passando attraverso il riquadro che evidenzia segnali di miglioramento. Lo scenario fornito dalle ultime trimestrali mostra utili ancora in contrazione su base annua, ma con segnali incoraggianti per i prossimi trimestri provenienti dai principali aggregati di bilancio, visti i bassi livelli raggiunti fino ad ora. In tale senso, le stime di consenso evidenziano un progressivo miglioramento nel corso degli ultimi mesi soprattutto per quanto riguarda l andamento del prossimo esercizio, per il quale si attendono decise crescite sia degli utili operativi che dei fatturati. Il rialzo del prezzo del greggio dovrebbe poi condurre a incrementare le attività di perforazione negli Stati Uniti, che erano state interrotte dal momento che i bassi livelli di prezzo non garantivano la copertura dei costi operativi. Dopo i minimi storici registrati lo scorso maggio, il numero delle trivelle attive negli Stati Uniti sta sensibilmente aumentando, con prospettive di ulteriori incrementi. Forza relativa del settore Energia Forza relativa dell Energia nell ultimo mese Fonte: Bloomberg Infine, i gruppi del settore dovrebbero confermare una buona generazione di cassa, grazie anche agli effetti delle attente politiche di contenimento dei costi avviate in passato: situazioni che continueranno a garantire una buona remunerazione cedolare. Il consenso si attende, sotto questo aspetto, un dividend yield superiore alla media dell intero mercato statunitense per l esercizio in corso e per il successivo biennio. Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 15

Crescita degli utili sui settori statunitensi Settore Valore P/E (x) Var. EPS % 2015 2016E 2017E 2018E 2015 2016E 2017E 2018E S&P500 2.143,16 16,61 18,34 16,27 14,75-0,60 0,93 12,66 11,75 Banche 228,29 9,89 11,82 11,15 10,14 30,09-2,35 6,01 9,96 Retail 265,82 22,17 22,20 19,96 17,60 1,65 7,19 11,24 13,41 Auto e componenti 384,20 8,45 8,24 8,45 7,88 34,62-3,28-2,46 7,22 Risorse di base 134,33 21,62 20,95 14,93 15,62-48,59 33,86 40,32-4,41 Chimici 267,57 16,49 18,83 16,94 15,36-4,56-6,32 11,21 8,29 Costruzioni e Materiali 189,48 23,98 21,19 17,71 15,68-3,67 21,37 19,61 14,90 Alimentari 225,96 22,50 22,83 20,33 18,74-0,21 5,12 11,68 8,47 Petrolio & Gas 131,19 24,43 131,06 31,40 21,03-59,63-77,09 High 49,29 Servizi Finanziari 291,40 15,26 16,48 14,85 13,33-2,95 6,07 10,94 11,45 Farmaceutici 251,24 15,90 15,46 14,00 12,77 11,99 7,81 10,39 9,69 Beni e servizi industriali 225,58 17,36 18,46 17,03 15,37-7,54 2,89 8,40 10,97 Assicurazioni 250,25 13,00 14,21 12,14 11,16-6,37 1,15 17,07 8,67 Media 300,26 16,94 15,91 14,66 13,05 3,08 6,43 8,55 12,29 Beni pers. e per la casa 221,47 21,23 20,63 18,78 17,25 1,37 6,81 9,82 9,81 Tecnologici 305,46 15,50 18,08 16,30 15,99 2,78 2,52 10,93 11,83 Telecomunicazioni 173,08 12,49 12,98 12,44 11,91 30,87-7,08 4,35 4,40 Turismo e Tempo libero 308,20 22,66 20,43 18,16 15,78 8,67 11,63 12,47 14,27 Utility 199,69 17,05 17,27 16,96 15,93 1,27 6,20 1,81 6,51 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 16

Italia Il ritorno dell indice FTSE Mib oltre 17.000 punti rappresenta un primo segnale di forza ed aumenta la possibilità di recupero dei valori ante Brexit, confermata dalla violazione della barriera tecnica di 17.400 punti. Nella fase attuale si guarda comunque con apprensione all avvicinarsi della scadenza elettorale del referendum costituzionale in calendario il prossimo 4 dicembre, il cui esito, secondo il mercato, potrebbe aprire una nuova fase d instabilità politica. Neppure la BCE nella scorsa riunione ha offerto grandi spunti operativi: sono state allentate le ansie relative alla possibilità di un tapering imminente ed è stata confermata l attuale politica monetaria, rimandando alla riunione dell 8 dicembre ogni decisione in merito ad eventuali variazioni. La Borsa italiana chiude il mese di ottobre con un progresso mensile del 4,3% sovraperformando l indice europeo Eurostoxx (+1,15%). Il mercato è stato trainato dal corale rialzo dei titoli finanziari, che quotano a valori decisamente contenuti e che stanno beneficiando delle previsioni di un aumento delle prospettive di inflazione. L ipotesi di un rialzo dei tassi è lontana nel tempo nell Eurozona, ma rimane la consapevolezza che questi hanno raggiunto il livello minimo, dal quale possono solo risalire. Almeno è quello in cui spera il comparto bancario, penalizzato negli ultimi anni dai tassi bassi che incidono negativamente sui margini dell attività tradizionale e dalla normativa sul bail-in. L inflazione in Europa a settembre si è attestata allo 0,4% su base annua, come non accadeva dall ottobre 2014. In Italia l inflazione è risultata in salita a 0,1% a/a a settembre, per la prima volta in territorio positivo dopo 7 mesi di calo. Arrivano segnali di recupero dal listino domestico S intravede un ritorno di fiducia sul comparto Bancario anche se gli investitori aspettano di conoscere l esito del referendum In questo contesto di mercato appare quindi particolarmente rilevante tenere in considerazione il newsflow dei prossimi mesi per individuare gli elementi importanti ai fini del potenziale impatto sulla propensione a investire degli operatori istituzionali che latitano da qualche tempo. C è ancora molta incertezza su come evolveranno alcune importanti partite. Dall efficacia di Atlante al piano industriale, con relativo aumento di capitale, di MPS alle misure volte ad accelerare la cessione dei crediti dubbi per le banche. Da notare inoltre che il disegno di Legge di bilancio per il triennio 2017-19 appena varato dal Governo italiano offre interessanti incentivi alle aziende per investire e diventare maggiormente competitive, con la conferma del super-ammortamento al 140% dei beni strumentali e il nuovo iper-ammortamento al 250% dei beni digitali, 1 miliardo al Fondo di Garanzia delle PMI. Sempre che la Legge ottenga il via libera da parte della Commissione Europea. A livello di multipli il listino italiano quota 16,2 volte gli utili attesi per il 2017, a sconto sul benchmark europeo, che inoltre mostra un tasso di crescita degli utili decisamente più contenuto (30,3% il FTSE MIB, 13,0% l Eurostoxx). Peraltro il progresso degli EPS dell indice domestico risulta confermato per il 2017 e solo leggermente ritoccato al ribasso sul 2016 rispetto al dato di fine settembre, inglobando anche parte delle revisioni conseguenti ai risultati sui primi 9 mesi fin qui pubblicati. Confermiamo quindi una visione Moderatamente Positiva sul mercato azionario italiano. Il listino quota a sconto sui multipli 2017 dove gli utili si confermano in decisa crescita Multipli, crescite e PEG dei principali indici italiani Valore P/E 2015 P/E 2016E P/E 2017E P/E 2018E Var. % EPS 2015 Var. % EPS 2016E Var. % EPS 2017E Var. % EPS 2018E PEG (P/E 16E su var. % EPS 2017-18E) FTSE MIB 17.230,03 15,63 16,17 12,62 11,16 16,65 8,96 30,35 14,12 0,73 FTSE All Share 18.890,45 16,56 16,59 12,97 11,44 15,97 13,70 30,87 14,32 0,73 FTSE Mid Cap 30.422,92 17,01 16,71 14,86 13,08 29,49 3,52 11,03 11,83 1,46 FTSE Star 25.267,19 16,26 16,99 14,47 13,24 27,20 8,43 16,20 9,39 1,33 Euro Stoxx 331,71 14,55 15,41 13,63 12,34 14,36 2,59 13,04 10,46 1,31 S&P 500 2.143,16 16,61 18,34 16,27 14,75-0,60 0,93 12,66 11,75 1,50 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale; E= expected, atteso. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 17

Rendimento dividendi % Valore Dividend Yield 2014 2015 2016E 2017E 2018E FTSE MIB 17.230,03 2,88 3,96 4,31 4,75 5,22 FTSE All Share 18.890,45 2,80 3,79 4,13 4,55 5,02 FTSE Mid Cap 30.422,92 2,26 2,76 2,93 3,25 3,61 FTSE Star 25.267,19 1,99 2,56 2,72 2,98 3,23 Euro Stoxx 331,71 3,05 3,59 3,51 3,65 3,91 S&P 500 2.143,16 1,85 2,24 2,09 2,19 2,37 Fonte: FactSet Performance del mercato italiano Il listino domestico rimane il peggiore da inizio anno, con il FTSE MIB che registra una flessione del 19,5% rispetto al -3,9% dell Euro Stoxx e al +4,8% dell S&P 500. Tuttavia nell ultimo mese sono tornati gli acquisti sul mercato domestico grazie soprattutto al recupero del settore Finanziario (Banche e Assicurazioni), che quota a multipli compressi, e delle Risorse di base, incoraggiate dalla ripresa del prezzo del petrolio. I dati positivi sulla produzione industriale, la soluzione di alcuni temi caldi sul fronte bancario e il superamento dell incertezza sul fronte del referendum costituzionale dovrebbero contribuire a riportare stabilità e fiducia sul mercato azionario italiano. Performance principali indici internazionali Valore Var. % 1 mese Var. % 6 mesi Var. % inizio anno Stoxx 600 343,07-0,66-1,04-6,22 Euro Stoxx 331,71 1,15 0,61-3,90 Euro Stoxx 50 3.087,41 1,82-0,97-5,51 CAC 40 4.540,84 1,16-0,12-2,08 DAX 10.757,31 1,23 4,50 0,13 IBEX 9.139,70 3,58 0,00-4,24 FTSE 100 7.017,64 1,57 12,09 12,42 FTSE All Share 18.890,45 4,33-5,92-18,70 FTSE MIB 17.230,03 4,72-6,38-19,55 S&P 500 2.143,16-0,99 2,65 4,85 NASDAQ Comp. 5.283,40-0,42 7,92 5,51 Dow Jones Indus. 18.169,27-0,50 1,07 4,27 Nikkei 225 17.365,25 3,65-0,42-8,77 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. Fonte: FactSet Nelle tabelle successive riportiamo i migliori e i peggiori titoli del FTSE MIB ordinati per performance da inizio anno e nell ultimo mese. Nel corso dell ultimo mese la migliore performance spetta a Banca MPS, seguita da una serie di titoli bancari che continuano a quotare a multipli decisamente compressi. Nel caso della banca senese le oscillazioni sul prezzo del titolo nelle ultime settimane sono state elevatissime e soggette a speculazione sulla base del flusso di notizie o su indiscrezioni che via via venivano pubblicate (si veda il commento a pag. 21). Da inizio anno la performance migliore è stata messa a segno da Tenaris, società attiva nei prodotti per il settore energetico che, dopo pesanti flessioni dei risultati semestrali, inizia a mostrare un outlook in leggero miglioramento. Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 18