Le infezioni multiresistenti sul territorio una realtà emergente

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Transcript:

Le infezioni multiresistenti sul territorio una realtà emergente Alessandro Bartoloni SOD Malattie Infettive e Tropicali Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi Clinica di Malattie Infettive, Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Università degli Studi di Firenze alessandro.bartoloni@unifi.it

La Repubblica, 27 maggio 2016 Corriere della Sera, 27 maggio 2016 The Washington Post, 27 maggio 2016

Hasman et al, Euro Surveill. 2015 Liu et al, Lancet Infect Dis 2016; 16: 161 68

Alcune definizioni Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) ESBL (beta-lattamasi a spettro esteso): enzimi in grado di inattivare le penicilline, le cefalosporine a spettro espanso e i monobattami (ma NON i carbapenemi) e contrastati dagli inibitori suicidi (ac. clavulanico, sulbactam, tazobactam) CRE: Enterobacteriaceae resistenti ai carbapenemi; KPC: Klebsiella pneumoniae produttrice di carbapenemasi VRE: vancomycin-resistant enterococci Plasmid-mediated polymyxin resistance mechanism (MCR-1) MDR (multidrug-resistant): non-susceptibility to at least one agent in three or more antimicrobial categories XDR (extensively drug-resistant): non-susceptibility to at least one agent in all but two or fewer antimicrobial categories (bacterial isolates remain susceptible to only one or two categories) PDR (pandrug-resistant): non-susceptibility to all agents in all antimicrobial categories

Fattori di rischio per lo sviluppo di batteri ESBLproduttori in pazienti non ospedalizzati Infezioni urinarie recidivanti e malattie renali sottostanti Pregressa terapia antibiotica con cefalosporine e/o fluorochinoloni (6 mesi precedenti) Pregressa ospedalizzazione (6 mesi precedenti) Residenti in case di cura Età avanzata ( 65 anni) Diabete mellito Patologia epatica sottostante Prolungata ospedalizzazione Gravità della malattia (> gravità >rischio) Prolungata degenza in Unità di Terapia Intensiva Intubazione o ventilazione meccanica Cateterizzazione urinaria e/o arteriosa

Arnoldo et al. BMC Infectious Diseases 2013

Colonizzazione/Infezione La COLONIZZAZIONE prevede l isolamento del batterio multiresistente (MultiDrug Resistant: MDR) da siti come orofaringe, mucose genitali o urine. In questo caso la presenza del germe non si accompagna a invasione e risposta associata dell ospite, quindi non si ha nessun segno clinico di infezione. La colonizzazione non richiede trattamento antibiotico. L INFEZIONE avviene dopo invasione e moltiplicazione del microrganismo nell ospite con associata risposta dello stesso e quindi segni clinici o referti strumentali di infezione (febbre, leucocitosi, drenaggio purulento, addensamenti polmonari, etc.), essa richiede trattamento antibiotico ed è, alcune volte, preceduta dalla colonizzazione.

Colonizzazione/Infezione I pazienti più a rischio di essere colonizzati da batteri MDR sono quelli che presentano le seguenti caratteristiche: Precedente utilizzo di antibiotici, specialmente fluorochinoloni Neoplasie Immunocompromissione Procedure invasive non chirurgiche Prolungata ospedalizzazione Ricovero in una Terapia Intensiva Ricovero in una lungodegenza Utilizzo di pannoloni Degenza in una stanza precedente colonizzato/infetto da batteri MDR occupata da un paziente

Flusso continuo di pazienti Comunità Ospedale RSA, Istituti di riabilitazione

Combattere le infezioni nel 21esimo secolo Implementazione della ricerca di nuove molecole antibiotiche Vaccini/anticorpi Politiche di Infection control

Programmi di aggiornamento del personale sanitario Epidemiologia delle resistenze e delle infezioni correlate all assistenza Validazione dei processi di sterilizzazione Standardizzazione delle procedure operative Promozione dell igiene delle mani Monitoraggio ambientale Antimicrobial stewardship

ANTIMICROBIAL STEWARDSHIP Le seguenti misure possono ridurre ulteriormente la pressione selettiva che favorisce la diffusione dei batteri MDR 1. utilizzare gli antibiotici solo in caso di infezione e mai di colonizzazione; 2. evitare lunghi periodi di trattamento se non necessari; 3. utilizzare antibiotici ad ampio spettro solo quando il patogeno non è conosciuto o quando altri antibiotici efficaci non sono disponibili; 4. limitare l utilizzo di cefalosporine di terza generazione e fluorochinoloni che favoriscono la selezione di MRSA e Gram negativi produttori di ESBL.

GLI ERRORI PIU COMUNI NELLA TERAPIA ANTIBIOTICA 1. Uso di antibiotici ad ampio spettro quando quelli a spettro ristretto sarebbero sufficienti 2. Eccessiva durata della terapia 3. Terapia endovena quando sufficiente quella orale 4. Terapie combinate quando sufficiente monoterapia 5. Nessuna modifica della terapia quando disponibile antibiogramma 6. Mancati aggiustamenti nell insufficienza epatica e/o renale 7. Mancata conoscenza delle resistenze batteriche

Dyar et al, Clin Microbiol Infect 2015

Ironmonger et al, BMC Infectious Diseases (2016)

Ironmonger et al, BMC Infectious Diseases (2016) The response rate was 11.3 % (409/3635 GPs) 54% of the GPs were female (222/409) and a majority (62 %) of responders were qualified for 20 or more years 86% of respondents reported that they use antibiotic prescribing formularies to guide prescribing decisions

Esempio AOUC: Implementazione della sorveglianza proattiva Tampone rettale: A. a tutti i nuovi ammessi; B. a tutti i pazienti risultati negativi all ammissione, con cadenza settimanale; C. al momento della dimissione o del trasferimento dei pazienti risultati postivi all ammissione o successivamente.

Prevalenza CRE in tamponi ammissione Maggio 2014-Agosto 2015 Prevalenza CRE (%) 6 5,2 5,3 5 4 4 3,9 3,6 MEDICINA A MEDICINA B 2,8 3 2,7 2 2,2 1 0 Q2_2014 Q3_2014 Q1_2015 Q2_2015

Prevalenza Enterococchi resistenti a vancomicina (VRE) in tamponi ammissione Maggio 2014-Agosto 2015 Prevalenza VRE (%) 8 7,4 7,2 7 6,1 6 5,7 4,9 5 4,9 4,1 4 3 3,8 2 1 0 Q2_2014 Q3_2014 Q1_2015 Q2_2015 MEDICINA A MEDICINA B

Tamponi settimanali Maggio 2014-Agosto 2015 MEDICINA A e B Prevalenza colonizzazioni in degenza A (%) 60 Prevalenza colonizzazioni in degenza B (%) 30 28 50 50 25 40 20 30 15 20 10 11,5 10 3,3 0 Q2_2014 21,6 13,3 8,9 4,7 5 9,1 3,8 3,7 3 0 0 0 Q3_2014 Q1_2015 Q2_2015 Tamponi positivizzati in degenza per CRE Tamponi positivizzati in degenza per VRE 0 Q2_2014 Q3_2014 Q1_2015 Q2_2015 Tamponi positivizzati in degenza per CRE Tamponi positivizzati in degenza per VRE

Numero di episodi settici da Klebsiella resistente ai carbapenemi (AOUC 2013-2015) 30 25 20 15 N. di episodi (esclusi replicati) 10 5 0 Inizio progetto «Careggi sorveglia»

American Journal of Infection Control 42 (2014) 916-7