Luca Paolazzi Direttore Centro Studi Confindustria

Documenti analoghi
Scenari economici: segnali di ripresa, ancora poco diffusa tra i settori.

Scenari macroeconomici e prospettive di crescita

Bollettino Economico APPENDICE STATISTICA. Numero 1 / 2015 Gennaio

Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria

Luca Paolazzi Direttore Centro Studi Confindustria

Indagine Confindustria sul mercato del lavoro nel La lunga crisi continua: previsioni CSC per l Italia nel biennio

Ripresa in vista ma a passo lento: previsioni CSC per l Italia nel biennio

L osservatorio economico

Cruscotto congiunturale

Contesto economico. qualche numero. Giovanni Ajassa Responsabile Servizio Studi Milano, 18 ottobre 2012

Previsioni (variazioni %)

Luca Paolazzi Direttore Centro Studi Confindustria

Ripresa globale: dallo slancio al consolidamento. Italia in ritardo

Economia industriale: fattori della ripresa.

Capitolo II LE DEBOLEZZE STRUTTURALI DELL ECONOMIA ITALIANA. II.1 La Performance dell Economia nell ultimo Decennio

La situazione economica della Toscana

Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia

LO SCENARIO DELLA RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE Comitato Esecutivo FIM CISL - Roma, 31 marzo Gabriele OLINI Ufficio Studi CISL

Centro Studi Confindustria

Scenari internazionali: opportunità per le imprese. Alessandra Lanza, Prometeia spa

L osservatorio economico

Quaderno Congiunturale dell Economia Italiana

Quadro statistico semestrale dei principali indicatori economici

CONGIUNTURA E PREVISIONI INTERNAZIONALI E NAZIONALI. Aprile 2015

Rafforzare le costruzioni per accelerare la ripresa economica

Dipartimento di economia e statistica

L'inflazione. Il credito. Indicatore ciclico coincidente (Ita-coin) e PIL dell Italia (1) (variazioni percentuali)

CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. a cura della FONDAZIONE ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI

CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. a cura della FONDAZIONE ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI

Esportare la Dolce Vita il progetto

I mercati immobiliari e il mercato del credito in Italia. Valerio Vacca Servizio Stabilità Finanziaria Banca d Italia

Indice. Indicatore ciclico coincidente (Ita-coin) e PIL dell Italia (1) (variazioni percentuali)

Luca Paolazzi Direttore Centro Studi Confindustria

La congiuntura. internazionale

Attività economica e occupazione. L'inflazione. Il credito. Le previsioni macroeconomiche

Introduzione e contesto economico

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014

Attività economica e occupazione. L'inflazione. Il credito. Le previsioni macroeconomiche

Verso il 2016: I rischi delle previsioni

L'inflazione. Il credito. Indicatore ciclico coincidente (Ita-coin) e PIL dell Italia (1) (variazioni percentuali)

Rapporto sull economia. della provincia di Rimini Massimo Guagnini. Rimini 27 marzo 2009

Lo scenario macroeconomico internazionale: sfide e opportunità per le imprese dell elettrotecnica e dell elettronica

Allegato statistico. Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica Giorgio Alleva

Rapporto Energia e Ambiente 2004 Capitolo I Il quadro internazionale

Rafforzare la filiera casa per accelerare la ripresa economica. Gregorio De Felice Direzione Studi e Ricerche

L'economia italiana in breve

L'inflazione. Il credito. Indicatore ciclico coincidente (Ita-coin) e PIL dell Italia (1) (variazioni percentuali)

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI TERZO TRIMESTRE 2011

2008, UN ANNO DIFFICILE: LE PREVISIONI E I RISCHI

CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Il quadro del commercio mondiale: opportunità per le imprese. Alessandra Lanza, Prometeia spa

Focus: giugno quadro macroeconomico scambi commerciali con l Italia. Centro Studi Federlegno Arredo Eventi SpA

Il costo dei deficit logistici

Indice. Lo scenario economico globale. Il posizionamento dell Italia. Le imprese italiane e l internazionalizzazione. Focus Emilia-Romagna e Rimini

Politica industriale e strategie globali

Le sfide della politica economica

L'inflazione. Il credito. Indicatore ciclico coincidente (Ita-coin) e PIL dell Italia (1) (variazioni percentuali) Ita-coin

Il quadro del commercio mondiale: opportunità per le imprese. Alessandra Lanza, Prometeia spa

L'economia italiana in breve

Le tendenze recenti dell occupazione

Il turismo internazionale dell Italia nella crisi del Andrea Alivernini, Emanuele Breda.

Crescita, consumi e risparmi: prospettive per le famiglie

La congiuntura. internazionale

Belluno. Movimento turistico per struttura ricettiva e provenienza. Variazione percentuale su Anno 2012

MARCO FORTIS V I C E P R E S I D E N T E F O N D A Z I O N E E D I S O N U N I V E R S I T À C AT T O L I C A

Roma, 14 MAGGIO 2007

L'economia italiana in breve

UN ILLUSIONE DURATA UN ANNO

Mezzogiorno e del Centro-Nord nella fase recente e previsioni 2012 ALLEGATO STATISTICO

La congiuntura. internazionale

La situazione e le prospettive dell economia e del mercato dell auto

La crescita zero. Pietro Modiano Direttore Generale, Intesa Sanpaolo

Nuovi scenari e opportunità per il Made in Italy

L economia della Valle d Aosta

Speaker Valeria Negri, Centro Studi 7 ottobre 2016

Le dinamiche economiche provinciali nel Dott. Silvio Di Lorenzo Presidente Camera di Commercio di Chieti

Outlook trimestrale del Centro Studi AIB su euro/dollaro, Brent e metalli industriali Ottobre - Dicembre 2015

osservatorio congiunturale

Valeria Negri, Centro Studi 21 settembre Speaker

: il decennio in prospettiva

IL COMMERCIO ESTERO DELL ITALIA NEL I TRIMESTRE 2012

Economie regionali. L'economia delle regioni italiane. Aggiornamento congiunturale

Focus: Giugno Situazione economica Flussi commerciali Italia-Cina. Centro Studi Federlegno Arredo Eventi SpA

La congiuntura. internazionale

Il Gruppo Metalmeccanico di Unindustria Reggio Emilia nel 2016

La congiuntura. italiana. I contributi alla crescita

PREVISIONI PER IL SISTEMA ECONOMICO DELLA PROVINCIA DI PADOVA. Paolo Feltrin Padova, 27 luglio 2011

Lo scenario macroeconomico e il private equity

Opportunità e strategie dell ICE per le imprese - Focus Veneto

DOCCIA FREDDA SULLE PROSPETTIVE DI CRESCITA

Crescere nella nuova geografia Italia, Mediterraneo, Mondo. Giovanni Ajassa Responsabile Servizio Studi

L economia italiana nel 2010: un analisi per macroarea

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato 25/01/2016. Alcuni highlights sul calo del prezzo del petrolio gennaio 2016

6 GIORNATA DELL'ECONOMIA ITALO-TEDESCA

L INDUSTRIA ITALIANA COSTRUTTRICE DI MACCHINE UTENSILI: LE ULTIME TENDENZE

La congiuntura. internazionale

Assinform. Anteprima del Rapporto 2008 Giancarlo Capitani. Amministratore Delegato NetConsulting. Milano, 17 marzo 2008

DELLE ESPORTAZIONI. La provincia di Modena ha esportato merci per 10,7 miliardi, con un aumento del 2,6%

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Transcript:

Scenario economico: il rebus della ripresa. Luca Paolazzi Direttore Centro Studi Confindustria

Lo scenario economico globale è migliore rispetto a tre mesi fa. L incertezza è il maggior ostacolo a cogliere le nuove opportunità. Ecco perché la ripresa è un rebus. Così torna in mente un corollario della legge di Murphy.

Non è vero che «Non tutto il male viene per nuocere»; non solo, ma anche il bene, qualora si manifestasse, viene per nuocere. Arthur Bloch, La legge di Murphy e altri motivi per cui le cose vanno a rovescio!, 1977

I TEMI I fattori favorevoli. I freni straordinari. Le regole europee á la carte. Italia: elementi di solidità e grandi sacrifici. Come finisce il 2014? Le previsioni del CSC.

I TEMI I fattori favorevoli.

I fattori favorevoli emersi di recente: il crollo del prezzo del petrolio; la svalutazione dell euro; gli scambi mondiali in accelerazione; il nuovo calo dei tassi di interesse; la politica di bilancio più benefica per la crescita.

1965 1968 1971 1974 1977 1980 1983 1986 1989 1992 1995 1998 2001 2004 2007 2010 2013 12,0 11,0 10,0 9,0 8,0 7,0 6,0 Il boom del petrolio USA e la quota OPEC (Produzione*, milioni di barili al giorno e quote % su totale mondo) USA - mbg USA - quota (scala destra) OPEC - quota (scala destra) 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 * Include greggio, tight oil, oil sand e NGL. Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati BP ed EIA.

Crollo del petrolio, energia meno cara (Italia, indice NIC, 2010=100 e quotazione in euro, dati mensili) 132 130 128 126 124 122 120 118 Energetici al consumo Petrolio Brent (scala destra) 2012 2013 2014 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT e Thomson Reuters.

Euro in calo, verso la media di lungo periodo (Tasso di cambio dollari per euro, dati mensili) 1,6 1,5 Dollaro/euro Media 1999-2014 1,4 1,3 1,2 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.

Il commercio mondiale cresce a buon ritmo (Dati trimestrali in volume destag., var. % e indice 50=nessuna variazione) 6,0 4,0 2,0 0,0-2,0-4,0-6,0-8,0-10,0-12,0 Commercio mondiale PMI ordini esteri* (scala destra) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 * Media ottobre-novembre per il quarto trimestre 2014. Fonte: elaborazioni CSC su dati Markit e CPB. 60 55 50 45 40 35 30

Il costo del greggio è sceso di oltre un terzo in poche settimane. Ciò trasferisce oltre mille miliardi di euro l anno ai paesi consumatori. Per l Italia sono 14 miliardi.

Ricadute attenuate da: minore intensità petrolifera; tassi di interesse ai minimi; rischio deflazione; peso maggiore sull export italiano delle nazioni esportatrici di oil.

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Non si arresta la svalutazione del rublo (Tasso d interesse ufficiale e tasso di cambio rubli per euro, valori %, dati 2014) 19,0 17,0 15,0 13,0 Tasso d'interesse ufficiale Rubli per euro (scala destra) 90 80 70 11,0 9,0 7,0 5,0 60 50 40 Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.

Il CSC tiene conto della maggior parte di questi cambiamenti strutturali; l impatto del petrolio rimane molto positivo e sommato a quelli del cambio e del commercio mondiale aggiunge al PIL italiano più dello 0,8% nel 2015 e più dello 0,9% nel 2016.

Petrolio e cambio giù, PIL su (Aumenti del PIL in punti %) 2015 2016 Prezzo del petrolio 0,32 0,54 Tasso di cambio 0,35 0,30 Commercio mondiale 0,17 0,09 TOTALE 0,84 0,93 Senza contare i benefici dei più bassi tassi e delle politiche di bilancio meno restrittive Fonte: stime CSC.

I TEMI I freni straordinari.

Ma sono in azione freni straordinari: alta disoccupazione; estrema selettività del credito; ampia capacità inutilizzata; mercato immobiliare debole; aumento del CLUP; profitti bassi; tasso di risparmio in risalita.

15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 In Italia la disoccupazione resta alta (In % della forza lavoro, dati destagionalizzati) Disoccupati Più equivalente forza lavoro di CIG erogata 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT.

102 anche se l occupazione sta ripartendo (Italia, dati destagionalizzati, 1 o trimestre 2008=100) 100 98 96 94 92 90 88 Italia Nord Centro Mezzogiorno 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.

Offerta di credito stretta, domanda giù (Imprese, indici cumulati 4 o trim. 2006=0, su % nette di risposte delle banche) 400 300 200 100 0-100 -200-300 -400-500 -600-700 -800-900 Domanda - Italia Offerta - Italia Domanda - Germania Offerta - Germania 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 * Indicatori ricavati dai dati qualitativi della Bank lending survey; offerta=var. dei credit standard con segno invertito. Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Banca d Italia e Bundesbank.

ma prestiti quasi stabili e tassi in discesa (Italia, imprese, dati mensili, destag. per i prestiti, indici gen. 2011=100 e val. %) 104 102 100 98 96 94 92 90 Stock di prestiti Stock corretto per i debiti PA* Tasso sui prestiti (scala destra) 2011 2012 2013 2014 4,4 4,2 4,0 3,8 3,6 3,4 3,2 3,0 2,8 2,6 2,4 * Al netto dell utilizzo di parte (41,5%) dei pagamenti di debiti commerciali scaduti della PA per ridurre l esposizione con le banche. Fonte: elaborazioni CSC su dati Banca d Italia e MEF.

80 78 76 74 72 70 68 66 64 62 60 È ampia la capacità produttiva inutilizzata (Italia, grado di utilizzo degli impianti e indice di produzione industriale, dati trimestrali destagionalizzati) Grado di utilizzo degli impianti Produzione industriale (2010=100, scala destra) 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Commissione europea, ISTAT e Indagine Rapida. 125 120 115 110 105 100 95 90 85 80

I prezzi delle case sono ancora in correzione (Rapporto prezzo/reddito; media di lungo periodo=100) 2000 2007 III trim. 2014* 2000-2007 (var. %) 2007-ultimo (var. %) Regno Unito 85,9 136,0 126,9 58,3-6,7 Francia 81,2 134,5 126,8 65,7-5,7 Paesi Bassi 120,1 143,2 117,6 19,3-17,9 Spagna 93,5 161,8 109,4 73,1-32,4 Italia 84,0 116,3 103,6 38,5-10,9 Irlanda 110,0 161,4 99,7 46,7-38,2 Stati Uniti 90,4 107,6 86,9 19,0-19,3 Germania 95,3 77,0 86,5-19,2 12,3 Giappone 92,7 70,0 56,9-24,4-18,7 * Per l Italia II trimestre 2014. Fonte: elaborazioni CSC su dati OCSE.

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Non si è fermata la corsa del CLUP italiano (Industria in senso stretto, 2000=100) 145,0 135,0 Italia Spagna 2007-2013 (var. % cumulate) +21,9 125,0 115,0 105,0 95,0 85,0 Francia Germania 2000-2007 (var. % cumulate) +15,6 0,0 +15,2-1,9-9,9 +9,4 +8,5 Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat.

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 38 Redditività ai minimi storici in Italia (Manifatturiero, margine operativo lordo in % del valore aggiunto) 36 34 32 30 28 26 24 22 MOL = VA - Reddito da Lavoro corretto x introduzione IRAP (incluso autonomo imputato). Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT ed Eurostat.

12 Risale il risparmio delle famiglie (Italia, propensione al risparmio*, valori %, dati annuali) 11 10 9 8 7 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 * Misurata dalla quota di risparmio lordo sul reddito disponibile lordo delle famiglie. Per il 2014 media dei primi due trimestri. Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT.

Il freno maggiore è dato dai timori sulle prospettive di domanda e reddito. Nell Area euro la politica non è capace di dissiparli, anzi li aumenta. Ci sono tanti esempi di comportamenti controproducenti.

I TEMI Le regole europee á la carte.

Sul rispetto delle regole europee: la BCE viola il suo mandato se non riporta l inflazione vicino al 2%; la Germania ignora il limite al surplus corrente indicato nel six-pack; il raggiungimento del pareggio nel saldo strutturale italiano non richiede interventi secondo OCSE e FMI.

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Inflazione lontana dal 2%, BCE in violazione (Area euro, IPCA, variazioni % a 12 mesi, dati mensili) 3,0 2,5 2,0 Obiettivo BCE 1,5 1,0 0,5 Core inflation* * Al netto di energia e alimentari. Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat.

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Rientrati i deficit correnti, non il surplus (Area euro, saldo delle partite correnti in % PIL) 10 8 6 4 2 0-2 -4-6 -8-10 Area euro Italia Germania Francia Spagna Fonte: elaborazioni CSC su dati e stime Commissione europea.

Per OCSE e FMI Italia in pareggio strutturale (Conto della PA, saldo strutturale in % PIL) Commissione europea OCSE FMI 2013-0,8-0,3-0,6 2014-0,9 0,1-0,8 2015-0,8 0,3-0,3 2016-1,0 0,7 0,0 Fonte: elaborazioni CSC su stime Commissione europea, OCSE e FMI.

I TEMI Italia: elementi di solidità e grandi sacrifici.

Alcuni elementi di solidità dell Italia: surplus con l estero forte e crescente; saldo primario tra i più alti.

5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0-1,0-2,0-3,0-4,0 L Italia rafforza il saldo corrente (Saldi in % PIL) Saldo merci Saldo corrente 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Banca d Italia e ISTAT.

e ha un elevato avanzo primario (Conto della PA, saldo al netto della spesa per interessi, valori in % PIL) 2014 2014 Grecia 2,7 Austria -0,4 Germania 2,1 Paesi Bassi -1,0 Italia 1,7 Finlandia -1,6 Irlanda 0,4 Francia -2,3 Portogallo 0,1 Spagna -2,3 Belgio 0,1 Euroarea -0,5 Fonte: elaborazioni CSC su stime Commissione europea.

L Italia ha già fatto grandi sacrifici. Il PIL pro-capite è sceso del 12,3% reale dal 2007, una diminuzione di oltre 3.700 euro, ed è tornato ai livelli del 1997. Con una feroce diminuzione dei consumi delle famiglie, pari a sei settimane di non spesa.

Il numero di persone a cui manca lavoro, in tutto o in parte, supera gli 8,6 milioni. Il tasso di disoccupazione, compresa la CIG, è del 14,2%. Tra i giovani che cercano un impiego il 43,3% non lo trova.

I TEMI Come finisce il 2014?

Il 2014 sta finendo nel segno della fibrillazione dei mercati finanziari ma anche di segnali di stabilizzazione dell economia reale europea e di forte crescita americana.

60 55 50 45 40 Indicatori di attività migliori nell Euroarea (Indici PMI, 50=nessuna variazione) 35 Manifatturiero Servizi 30 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Fonte: elaborazioni CSC su dati Markit.

Il PMI composito indica stabilizzazione (Italia, indici e variazioni %, 50=nessuna variazione, dati trim. in volume destag.) 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 PIL (variazioni %, scala destra) PMI composito (manifatturiero+servizi) PMI output manifatturiero PMI output servizi 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT e Markit. 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0-1,0-2,0-3,0-4,0

In lenta risalita le immatricolazioni di auto (Italia, dati mensili destagionalizzati) 160.000 150.000 140.000 130.000 120.000 110.000 100.000 2011 2012 2013 2014 Fonte: elaborazioni CSC su dati ANFIA.

600 Robusta la crescita dell occupazione USA (Migliaia di unità e % della forza lavoro) 10,5 400 200 0-200 -400-600 -800 Variazione numero occupati, settore non agricolo Tasso di disoccupazione (scala destra) -1000 2009 2010 2011 2012 2013 2014 9,5 8,5 7,5 6,5 5,5 Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.

I TEMI Le previsioni del CSC.

2013 2014 2015 2016 Commercio mondiale 2,7 3,2 4,4 4,5 Prezzo del petrolio 1 108,9 99,7 70,0 75,0 Prodotto interno lordo Le esogene delle previsioni (Variazioni %) Stati Uniti 1,9 2,3 3,2 2,9 Area euro -0,4 0,8 1,0 1,5 Paesi emergenti 4,7 4,3 4,7 4,9 Cambio dollaro/euro 2 1,33 1,33 1,25 1,25 Tasso FED 3 0,11 0,09 0,36 1,48 Tasso di interesse a 3 mesi USA 3 0,27 0,23 0,38 1,50 Tasso BCE 3 0,55 0,16 0,05 0,05 Tasso di interesse a 3 mesi Area euro 3 0,22 0,21 0,08 0,07 1 Dollari per barile; 2 livelli; 3 valori percentuali. Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Eurostat, FMI e CPB.

Cina (15,8%) India (6,6%) Russia (3,4%) Brasile (3,0%) Indonesia (2,3%) Messico (2,0%) Arabia Saudita (1,4%) Totale Emergenti (56,4%) 12,0 Emergenti in ordine sparso (PIL reale, variazioni %, primi 7 paesi emergenti per peso sul PIL mondiale calcolato a PPA nel 2013) 10,0 8,0 Media 2000-7 2014 2015 2016 6,0 4,0 2,0 0,0-2,0 Tra parentesi il peso sul PIL mondiale calcolato a PPA nel 2013. Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati FMI.

La FED alzerà i tassi, la BCE no (Tassi di interesse, valori %, dati mensili) 6,0 5,0 4,0 BCE FED 3,0 2,0 1,0 0,0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Thomson Reuters.

Le previsioni del CSC per l Italia (Variazioni %) 2013 2014 2015 2016 Prodotto interno lordo -1,9-0,5 0,5 1,1 Consumi delle famiglie residenti -2,8 0,2 0,5 0,8 Investimenti fissi lordi -5,4-2,4-0,1 1,9 di cui: in costruzioni -6,8-3,2-1,4 1,4 Esportazioni di beni e servizi 0,6 1,8 3,5 4,0 Importazioni di beni e servizi -2,7 0,5 3,2 4,0 Saldo commerciale 1 2,3 2,9 3,8 4,2 Occupazione totale (ULA) -1,7-0,2 0,3 0,6 Tasso di disoccupazione 2 12,2 12,7 12,9 12,6 Prezzi al consumo 1,2 0,2 0,2 0,6 Retribuzioni totale economia 3 1,2 1,2 1,4 1,5 1 Fob-fob, valori in % del PIL; 2 valori percentuali; 3 per ULA. Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT e Banca d Italia.

PIL italiano fuori dalla recessione nel 2015 (Italia, variazioni % e miliardi di euro, prezzi costanti, dati trimestrali destag.) 2,0 1,0 Variazioni congiunturali PIL (scala destra) 410 405 400 0,0 395-1,0 390 385-2,0 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 380 Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT.

L export accelera con la domanda potenziale (Dati in volume, merci, variazioni %) 15,0 12,5 10,0 7,5 5,0 2,5 Domanda potenziale italiana* Export italiano Commercio mondiale 0,0 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 * Crescita delle importazioni totali di 38 partner commerciali, ponderate per le quote delle esportazioni italiane verso quei partner. Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT, CPB e FMI.

Nelle previsioni il CSC non incorpora gli effetti positivi né del Jobs Act né di EXPO 2015. Ciò lascia spazio a sorprese positive.

Il CSC non segue il taglio delle previsioni (Italia, PIL, variazioni % 2015, previsioni rilasciate nei vari mesi) 1,5 1,4 1,3 1,2 1,1 1,0 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0,0 Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre In rosso le previsioni del CSC. Fonte: elaborazioni CSC su stime dei vari istituti.

Previsioni a confronto per l Italia PIL (var. %) 2014 2015 2016 FMI (07 ottobre 2014) -0,2 0,8 1,3 Commissione europea (4 novembre 2014) -0,4 0,6 1,1 Governo (30 settembre 2014) -0,3 0,6 1,0 UniCredit (09 dicembre 2014) -0,4 0,5 1,1 Prometeia (09 dicembre 2014) 0,5 1,1 CSC (17 dicembre 2014) -0,5 0,5 1,1 REF (05 novembre 2014) 0,5 1,0 ISTAT (03 novembre 2014) -0,3 0,5 1,0 Intesa SanPaolo (novembre 2014) -0,4 0,4 Citigroup (01 dicembre 2014) -0,4 0,3 1,0 Deutsche Bank (12 dicembre 2014) -0,4 0,3 0,9 Morgan Stanley (30 novembre 2014) -0,4 0,2 1,0 OCSE (25 novembre 2014) -0,4 0,2 1,0 BOFA - Merrill Lynch (23 novembre 2014) -0,4 0,1 0,6

Il quadro della finanza pubblica (Valori in % PIL) 2013 2014 2015 2016 Entrate totali 48,3 48,6 48,5 48,3 Uscite totali 51,1 51,6 51,2 50,8 Pressione fiscale apparente 43,3 43,5 43,3 43,1 Pressione fiscale effettiva 48,9 49,1 48,9 48,7 Indebitamento netto 2,8 3,0 2,7 2,5 Indebitamento netto strutturale 1,0 1,1 0,8 1,3 Saldo primario 2,0 1,7 1,9 2,0 Saldo primario strutturale 3,9 3,7 3,8 3,2 Debito pubblico 127,9 132,2 133,8 133,7 Debito pubblico (netto sostegni) 1 123,2 128,4 130,1 130,0 1 Prestiti diretti a paesi euro e quota di pertinenza dell ESM. Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.