SOMMARIO. Capitolo I LA STABILE ORGANIZZAZIONE NELLA POLITICA ITALIANA DEI TRATTATI (OSSERVAZIONI GENERALI)

Documenti analoghi
SOMMARIO. Capitolo I LA STABILE ORGANIZZAZIONE NELLA POLITICA ITALIANA DEI TRATTATI: OSSERVAZIONI GENERALI

LA TASSAZIONE DEI NON RESIDENTI E DEI RESIDENTI

LA VARIABILE FISCALE NEI PROCESSI D INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: LA VARIAZIONE DELLA SEDE INDICE

SOMMARIO. Capitolo I LE COMMESSE (O LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE) ALL ESTERO: ASPETTI GENERALI

FISCALITÀ INTERNAZIONALE I EDIZIONE

-Ministero dell economia e delle finanze Scuola superiore dell economia e delle finanze Dipartimento delle scienze Tributarie

Laboratorio di fiscalità internazionale: le questioni controverse. Sede: ODCEC di Roma -Piazzale delle Belle Arti, 2

Laboratorio di fiscalità internazionale: le questioni controverse

I N D I C E CAPITOLO I ASPETTI GENERALI DEL DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE

SOMMARIO. Capitolo I DOPPIA IMPOSIZIONE, CONTROVERSIE INTERNAZIONALI E POSSIBILI SOLUZIONI

Indice. Introduzione PARTE PRIMA SOVRANITÀ IMPOSITIVA, FONTI ED ESERCIZIO DELLA POTESTÀ IMPOSITIVA NEL CONTESTO INTERNAZIONALE

INDICE. Capitolo I. Capitolo II

INDICE INTRODUZIONE. Capitolo Primo LA NOZIONE DI TRIBUTO. Capitolo Secondo LE FONTI NORMATIVE DEL SISTEMA TRIBUTARIO. Parte Prima

INDICE-SOMMARIO DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA E DIRITTO INTERNO LE FONTI DEL DIRITTO DOGANALE. Principali abbreviazioni. Introduzione e ringraziamenti

SOMMARIO. Capitolo I. Capitolo II

IL REGIME DELLA PARTICIPATION EXEMPTION

SOMMARIO. Capitolo I LA RESIDENZA DELLE PERSONE FISICHE: ASPETTI GENERALI

Guida alla Fiscalità

INDICE SISTEMATICO. Parte I L ORDINAMENTO INTERNAZIONALE SAMMARINESE

CAPO I PRINCIPI GENERALI CAPO II IMPOSTA SULLE PERSONE FISICHE. Sezione I Disposizioni generali e principi informatori

INDICE. Capitolo I LA NUOVA DISCIPLINA DEGLI INTERESSI PASSIVI

Stabile organizzazione e novità in tema di attribuzione dei profitti

Guida alla fiscalità internazionale

SOMMARIO IN SINTESI I. LA CESSIONE D AZIENDA

Premessa... XIII. Capitolo Primo... 1 IMPRESA E FISCO: CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE... 1

Workshop ELITE: L internazionalizzazione come driver per la crescita

SOMMARIO. Capitolo I GLI STRUMENTI DI PREVENZIONE E RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE TRA STATI: GENERALITÀ

INDICE. Presentazione... Pag. INTRODUZIONE

FISCALITÀ INTERNAZIONALE

INDICE ELEMENTI ESSENZIALI DELL ORDINAMENTO TRIBUTARIO. 1. Il finanziamento della spesa pubblica 3 2. Lo studio giuridico dei tributi 6

Stabile organizzazione Origini storiche

SOMMARIO. Capitolo I IL CONCETTO DI STABILE ORGANIZZAZIONE OCCULTA. Capitolo II LA NOZIONE DI STABILE ORGANIZZAZIONE

INDICE SOMMARIO. 1. TRATTI GENERALI DELL ISTITUTO E AMBITO APPLICATIVO di Diego Avolio

SOMMARIO. LEZIONE T1 L abuso del diritto nella giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione

PIANIFICAZIONE FISCALE SVIZZERA VII edizione

INDICE. Capitolo I ORIGINE, EVOLUZIONE E CONTENUTO DEL PRINCIPIO DI TERRITORIALITÀ

INDICE SOMMARIO. Introduzione...Pag. XVII. Capitolo I L IMPRESA NEL SISTEMA TRIBUTARIO

INDICE NASCITA E SVILUPPO DEL DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE

LA PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO: GENERALITÀ

SOMMARIO. Capitolo I I FATTORI CHE INFLUISCONO SULLE SCELTE IMPRENDITORIALI

INDICE. Premessa... PARTE GENERALE. Introduzione... 3 (Luigi Ferlazzo Natoli - Maria Vittoria Serranò)

SOMMARIO. Capitolo I L ATTIVITÀ DI IMPRESA ALL ESTERO. Capitolo II ATTIVITÀ ALL ESTERO MEDIANTE STABILE ORGANIZZAZIONE

PROGRAMMA MASTER TRIBUTARIO

SOMMARIO CAPITOLO 1 LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CAPITOLO 2 IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ (IRES)

Sommario SOMMARIO. Wolters Kluwer Italia IPSOA Wolters Kluwer Italia S.r.l. IX

FISCALITÀ INTERNAZIONALE I EDIZIONE

U.NA.G.RA.CO. Unione Giovani Commercialisti ed Esperti Contabili - Padova - CORSO DI FISCALITA INTERNAZIONALE SECONDO SEMESTRE 2011 PROGRAMMA

Le principali novità fiscali del Decreto Internazionalizzazione

INDICE SOMMARIO. 1. TRATTI GENERALI DELL ISTITUTO E AMBITO APPLICATIVO di Diego Avolio

II LA LIMITATION ON BENEFITS CLAUSE

SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DELLA LOMBARDIA Sede in Brescia alla Via Marsala, 17 Cod.Fisc. e P.I

INDICE PARTE PRIMA IL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO INTERNO E COMUNITARIO

INDICE SOMMARIO. capitolo primo NASCITA E SVILUPPO DEL DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE Roberto Cordeiro Guerra

Operazioni straordinarie

INDICE SOMMARIO. capitolo primo NASCITA E SVILUPPO DEL DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE Roberto Cordeiro Guerra

SOMMARIO IN SINTESI II. IL REGIME DEL CONSOLIDATO NAZIONALE

SOMMARIO. Capitolo I COMMERCIO ELETTRONICO: PROFILI GENERALI. Capitolo II LA DIGITAL COMPANY : STRUMENTI DI OPERATIVITÀ E PROFILI ORGANIZZATIVI

INDICE PREMESSA LA CESSIONE DELLE PARTECIPAZIONI NEL REDDITO DI IMPRESA... 11

La stabile organizzazione (quadro sinottico)

SOMMARIO. LEZIONE T1 L abuso del diritto di Gianmaria Leoni

Trust e fisco. Roma, 27 marzo 2009

INDICE. Parte I IL CONFERIMENTO D AZIENDA. 1. Definizione e finalità del conferimento d azienda... 3

Sommario 1. PARTE GENERALE 1

Indice 467. Capitolo Primo FONTI DEL DIRITTO DOTTRINA E GIURISPRUDENZA NELLA MATERIA TRIBUTARIA

Presentazione. Introduzione

SOMMARIO IN SINTESI. IV. LE PERDITE NEL REGIME DI CONSOLIDATO FISCALE NAZIONALE Normativa di riferimento Prassi amministrativa...

MASTER IN COMMERCIO, FISCALITÀ ED ARBITRATO INTERNAZIONALE IBATAX LAW. Schedule a.a Dicembre Gennaio 2014

Novità per i redditi derivanti da partecipazioni in società estere (artt. 47-bis e 167 TUIR) dopo il D.Lgs. 142/2018.

I LE LINEE D INDIRIZZO DELL ATTIVITÀ DI ACCERTAMENTO

INDICE. Premessa alla terza edizione... Premessa alla seconda edizione... PARTE GENERALE. Introduzione... 3 (Luigi Ferlazzo Natoli)

INDICE. Prefazione di Rossella Orlandi Presentazione di Ivan Vacca» XVII Premessa» 1

INDICE INTRODUZIONE. 5. Il momento attuale. Il Trattato di Lisbona...» 15 PARTE PRIMA IL SISTEMA GIURIDICO DELL UNIONE EUROPEA

Fotovoltaico ed efficienza energetica Aspetti di fiscalità internazionale

INDICE INTRODUZIONE. 5. Il momento attuale. Il Trattato di Lisbona...» 15 PARTE PRIMA IL SISTEMA GIURIDICO DELL UNIONE EUROPEA

TRANSFER PRICING 56 CREDITI COMMISSIONE FISCALITÀ INTERNAZIONALE ODCEC MILANO FORMATIVI DAL 4 OTTOBRE AL 31 GENNAIO 2019 MILANO

INDICE - SOMMARIO. di Guido Piccinelli

LA FISCALITÀ INTERNAZIONALE IN PRATICA

L ORDINAMENTO INTERNAZIONALE TRIBUTARIO

IL TRANSFER PRICE IN ITALIA Indice. Indice


Le operazioni straordinarie

Lezione 77. Il transfer pricing tra disciplina interna e internazionale. Le guidelines dell OCSE in materia di prezzi di trasferimento

LE NORMATIVE SUI PREZZI DI TRASFERIMENTO

INDICE. Capitolo I ASPETTI CIVILISTICI

Anno Accademico 2013/2014

INDICE. Prefazione... XVII Autori... XIX PARTE PRIMA LA VALUTAZIONE D AZIENDA CAPITOLO I LA VALUTAZIONE DEL CAPITALE ECONOMICO

Premessa... pag. 5 PARTE GENERALE

E-COMMERCE DEFINIZIONE 3. SERVIZI DI TELECOMUNICAZIONE 4 1. Servizi inclusi 5 2. Servizi esclusi 5

Master di specializzazione ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO NAZIONALE E INTERNAZIONALE Milano, dal 27 Maggio 2016

SOMMARIO. Capitolo I LA VALUTAZIONE DEI BENI IMMATERIALI

INDICE. Capitolo 1 I CRITERI DIRETTIVI DELLA RIFORMA SULLA TASSAZIONE SOCIETARIA. Capitolo 2 LA RIFORMA DELL IRES

Indice. Introduzione. CAPITOLO I L Unione europea e il suo diritto

TRASFORMAZIONE OMOGENEA PROGRESSIVA

Anno Accademico 2014/2015

Allegato n Tabella termini di controllo dichiarazioni fiscali...

La stabile organizzazione (quadro sinottico)

INDICE SOMMARIO PARTE GENERALE

Transcript:

SOMMARIO Capitolo I LA STABILE ORGANIZZAZIONE NELLA POLITICA ITALIANA DEI TRATTATI (OSSERVAZIONI GENERALI) (di Enrico Martino) 1. Premessa... 3 2. Attualità... 4 3. Cenni storici... 5 Capitolo II LA STABILE ORGANIZZAZIONE: PROFILI DEFINITORI (di Diego Avolio) 1. Premessa... 11 2. La valenza interpretativa del Modello OCSE e del relativo Commentario e il rapporto tra norma interna e Convenzioni... 13 3. La stabile organizzazione materiale... 16 3.1. La stabile organizzazione materiale nella prassi e nella giurisprudenza interna... 23 3.2. La stabile organizzazione materiale nel Discussion Draft dell OCSE... 26 4. La positive list... 31 4.1. La positive list nella prassi e nella giurisprudenza interna... 34 5. La stabile organizzazione di progetto... 35 5.1. La stabile organizzazione di progetto nella prassi e nella giurisprudenza interna... 39 5.2. La stabile organizzazione di progetto nel Discussion Draft dell OCSE... 40 6. La stabile organizzazione personale e l agente indipendente... 41 6.1. La stabile organizzazione personale nella giurisprudenza interna... 47 6.2. La stabile organizzazione personale nel Discussion Draft dell OCSE... 54 7. Il raccomandatario e mediatore marittimo... 57 8. Stabile organizzazione e rapporti di controllo societario... 58 8.1. I rapporti di controllo nella giurisprudenza interna... 61 XXVII

9. Le attività escluse... 63 9.1. Le attività preparatorie o ausiliarie nella prassi e nella giurisprudenza interna... 69 9.2. Le attività preparatorie o ausiliarie nel Discussion Draft dell OCSE... 73 10. La stabile organizzazione e il commercio elettronico... 74 10.1. Il commercio elettronico nella prassi... 77 Capitolo III APERTURA, GESTIONE E CHIUSURA DI UNA STABILE ORGANIZZAZIONE ANCHE A SEGUITO DI OPERAZIONI STRAORDINARIE (di Michele Dimonte, Paolo Ruggiero e Sergio Sirabella) 1. La stabile organizzazione in Italia di una impresa non residente... 80 1.1. La legge applicabile alle sedi secondarie con rappresentanza stabile di società estere e pseudo estere... 81 1.2. La nozione di sede secondaria con rappresentanza stabile nell ordinamento comunitario e italiano... 84 1.3. La stabile organizzazione e la sede secondaria con rappresentanza stabile: due nozioni a confronto... 89 1.4. L apertura di una stabile organizzazione in Italia: adempimenti civilistici, contabili e fiscali... 95 1.5. L apertura di una stabile organizzazione a seguito di operazioni straordinarie transnazionali: profili fiscali... 100 1.5.1. L apertura di una stabile organizzazione a seguito del trasferimento della residenza all estero di una entità legale italiana... 100 1.5.2. L apertura di una stabile organizzazione a seguito di una fusione per incorporazione intracomunitaria... 104 1.5.3. L apertura di una stabile organizzazione a seguito di una scissione totale intracomunitaria... 106 1.5.4. L apertura di una stabile organizzazione a seguito di una scissione parziale intracomunitaria... 109 1.5.5. L apertura di una stabile organizzazione a seguito di un conferimento d azienda intracomunitario... 112 1.6. La sostituzione di una stabile organizzazione in un entità legale a seguito di operazioni straordinarie: profili fiscali... 113 1.6.1. La sostituzione di una stabile organizzazione in un entità legale a seguito di un conferimento transnazionale d azienda... 113 XXVIII

1.7. La gestione di una stabile organizzazione in Italia... 115 1.7.1. Il sistema contabile di una stabile organizzazione italiana... 115 1.7.2. La contabilizzazione e la rilevanza fiscale delle operazioni intercorse tra l impresa non residente e la stabile organizzazione... 115 1.8. La chiusura di una stabile organizzazione... 117 1.8.1. Valore normale e sua applicabilità al bene azienda nei rapporti fra casa madre e stabile organizzazione... 118 1.8.2. I beni immateriali attribuiti alla stabile organizzazione. 123 1.8.3. Immediata tassazione delle plusvalenze e profili comunitari... 125 1.8.4. Conclusioni... 128 2. La stabile organizzazione estera di un impresa italiana... 129 2.1. L apertura di una stabile organizzazione estera: adempimenti civilistici, contabili e fiscali... 131 2.2. L individuazione del momento di apertura di una stabile organizzazione... 134 2.3. La gestione di una stabile organizzazione estera... 136 2.3.1. Il sistema contabile di una stabile organizzazione estera... 136 2.3.2. La tenuta della contabilità di una stabile organizzazione estera in lingua straniera... 144 2.3.3. La contabilità plurimonetaria e la conversione in euro dei conti... 145 2.3.4. La normativa tributaria nella conversione dei conti in euro di una stabile organizzazione... 152 2.3.5. La contabilizzazione e la rilevanza fiscale delle operazioni intercorse tra l impresa italiana e la stabile organizzazione estera... 154 2.4. La trasformazione di una stabile organizzazione in un entità legale e viceversa: profili fiscali... 159 2.4.1. La trasformazione di un entità legale estera in una stabile organizzazione estera... 161 2.4.2. La trasformazione di una stabile organizzazione estera in un entità legale estera... 169 2.5. La chiusura di una stabile organizzazione estera... 176 XXIX

Capitolo IV LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO DELLA STABILE ORGANIZZAZIONE SECONDO IL TUIR ED IL MODELLO OCSE (di Giovanni Fort) 1. La determinazione del reddito della stabile organizzazione italiana secondo il TUIR... 185 1.1. Il principio di territorialità e l applicabilità alla stabile organizzazione delle disposizioni del TUIR per i soggetti IRES residenti... 185 1.2. Il principio della forza di attrazione tra art. 151, comma 2 e art. 152, comma 1, del TUIR... 187 1.3. Il regime degli interessi passivi e l adeguatezza del fondo di dotazione... 191 1.4. Il regime del riporto delle perdite ed il trasferimento della stabile organizzazione... 205 1.5. La normativa sul transfer pricing... 208 1.5.1. Aspetti generali... 210 1.5.2. La normativa interna sul transfer pricing e la stabile organizzazione... 215 1.6. La c.d. Transfer Pricing Documentation e la sua applicabilità alla stabile organizzazione domestica... 219 2. La determinazione del reddito della stabile organizzazione estera secondo il TUIR... 224 2.1. Aspetti generali... 224 2.2. Il credito di imposta per i redditi prodotti all estero da una stabile organizzazione estera... 225 2.2.1. Ambito soggettivo di applicazione... 226 2.2.2. Ambito oggettivo di applicazione... 228 2.2.3. Periodo entro cui far valere il credito di imposta... 232 2.2.4. Meccanismo di applicazione del credito di imposta... 234 2.2.5. Riporto in avanti e all indietro delle eccedenze di imposta... 239 2.3. Altri aspetti... 244 3. L attribuzione del reddito alla stabile organizzazione secondo i principi dell OCSE... 246 3.1. Le finalità (ed i limiti) dell attribuzione del reddito alla stabile organizzazione... 246 3.2. L art. 7 ed i suoi principi base (paragrafi 1 e 7 del Modello di Convenzione OCSE 2008)... 249 XXX

3.3. L art. 7, paragrafo 2 e ss. del Modello di Convenzione OCSE: brevi cenni storici sull evoluzione normativa ed interpretativa dell OCSE in tema di attribuzione del reddito alla stabile organizzazione e sulla rilevanza temporale delle varie edizioni del Commentario OCSE... 256 3.4. L art. 7, paragrafo 2 del Modello di Convenzione OCSE nella versione anteriore alla revisione del 2010: l interpretazione del Commentario 2008... 260 3.4.1. La direttiva centrale del paragrafo 2 e l applicazione analogica del c.d. arm s length principle in entrambi gli Stati contraenti... 261 3.4.2. L attendibilità delle scritture contabili e degli accordi scritti della stabile organizzazione e le funzioni svolte dalle diverse parti dell unica impresa... 263 3.4.3. Il processo di valutazione della congruità del reddito attribuito alla stabile organizzazione secondo il Report.. 265 3.4.4. Non applicabilità della finzione dell art. 7, paragrafo 2 alle altre disposizioni convenzionali... 280 3.5. L art. 7, paragrafo 3 del Modello di Convenzione OCSE nella versione anteriore alla revisione del 2010: l interpretazione del Commentario 2008... 281 3.5.1. Significato generale del paragrafo 3 e del termine deduzione... 281 3.5.2. Contrasto tra paragrafo 3 e arm s length principle?... 282 3.5.3. Tipologie di spese sostenute per gli scopi perseguiti dalla stessa stabile organizzazione cui non sarebbe applicabile l arm s length principle... 285 3.6. L art. 7, paragrafo 4 del Modello di Convenzione OCSE nella versione anteriore alla revisione del 2010: l interpretazione del Commentario 2008... 286 3.7. L art. 7, paragrafi 5 e 6 del Modello di Convenzione OCSE nella versione anteriore alla revisione del 2010: l interpretazione del Commentario 2008... 288 3.8. L attribuzione del reddito alla c.d. stabile organizzazione personale (da dependent agent )... 289 3.9. Individuazione del free capital (fondo di dotazione) della stabile organizzazione e determinazione degli interessi passivi... 294 3.10. Le modifiche all art. 7 ed al Commentario nella revisione del 2010... 302 4. I trasferimenti interni ( internal dealings ) tra stabile organizzazione estera ed impresa residente e tra stabile organizzazione domestica ed impresa non residente nel TUIR... 308 4.1. Gli internal dealings nel TUIR... 308 XXXI

4.2. Trasferimento di magazzino dalla casa madre alla stabile organizzazione... 318 4.2.1. Italia come Stato della casa madre... 318 4.2.2. Italia come Stato di insediamento della stabile organizzazione... 328 4.3. Trasferimento di cespite dalla casa madre alla stabile organizzazione... 329 4.3.1. Italia come Stato della casa madre... 329 4.3.2. Italia come Stato di insediamento della stabile organizzazione... 338 Capitolo V LA STABILE ORGANIZZAZIONE NELLA GIURISPRUDENZA INTERNA E INTERNAZIONALE (di Stefano Grilli e Paolo Ruggiero) 1. Premessa... 349 2. Giurisprudenza italiana... 350 2.1. Premessa... 350 2.2. L evoluzione del concetto di stabile organizzazione... 350 2.2.1. La base fissa di affari... 353 2.2.2. Il requisito della disponibilità della sede fissa d affari... 357 2.2.3. Il requisito temporale della sede fissa d affari... 359 2.3. La stabile organizzazione da cantiere... 359 2.4. Casi di esclusione... 362 2.5. La stabile organizzazione personale... 365 2.6. Commissionario... 377 2.6.1. Le principali interpretazioni circa la corretta lettura dei commi 5 e 6 dell art. 5 del Modello OCSE.. 378 2.6.2. Le principali figure di intermediari nel Codice civile italiano (cenni)... 384 2.6.3. Le diverse conclusioni possibili circa l esistenza di una stabile organizzazione... 385 2.6.4. La giurisprudenza italiana... 387 2.7. Rapporti di controllo tra società residenti in Stati differenti... 391 3. Giurisprudenza internazionale... 393 3.1. Premessa... 393 3.2. Concetto di fixed place of business (sede fissa di affari)... 394 3.2.1. L individuazione della sede fissa di affari... 394 XXXII

3.2.2. Il requisito della disponibilità del fixed place of business... 403 3.2.3. Requisito temporale... 407 4. Distacco del personale... 410 5. Construction PE (Cantiere di costruzione o di montaggio)... 411 6. Casi di esclusione... 414 7. Agency PE (Stabile Organizzazione Personale)... 419 8. Commissionario... 424 9. Rapporti di controllo tra società residenti in Stati differenti... 428 Capitolo VI LA STABILE ORGANIZZAZIONE IVA (di Matteo Mantovani) 1. La collocazione della S.O. nel sistema dell Imposta sul Valore Aggiunto... 433 1.1. La definizione normativa di S.O.... 436 1.2. L ampiezza del concetto di S.O. IVA... 437 2. La S.O. come entità distinta dalla casa madre... 440 2.1. Gli aspetti di differenziazione... 440 2.2. La gerarchia esterna... 443 3. I caratteri e la forma della S.O.... 444 3.1. La S.O. personale... 447 3.2. La S.O. quale legal entity... 449 3.3. La S.O. passiva... 453 3.4. La S.O. esercente arte o professione... 455 4. Il ruolo della S.O... 456 4.1. L influenza sulla territorialità dei servizi... 457 4.2. L influenza sulla attribuzione della debenza IVA... 458 4.2.1. I livelli di partecipazione della S.O.... 459 4.2.2. La forza di attrazione totale della casa madre... 462 4.2.3. I rapporti con soggetti non titolati al reverse charge... 464 4.3. Il recupero dell imposta della casa madre... 466 5. I rapporti interni casa madre-s.o.... 468 5.1. Le prestazioni di servizi... 469 5.2. Lo scambio di beni... 470 5.3. Un problema nella valorizzazione delle operazioni interne... 471 XXXIII

Capitolo VII LA STABILE ORGANIZZAZIONE NELLA LEGISLAZIONE DOGANALE (di Ettore Sbandi) 1. Stabile organizzazione e concedibilità degli status doganali... 473 1.1. Le semplificazioni in dogana: lo status AEO, le procedure domiciliate e i regimi doganali... 474 1.2. La definizione di operatore economico ai fini doganali... 478 1.3. Le Guidelines TAXUD sulla concedibilità dello status AEO e le altre semplificazioni doganali... 486 1.4. L identificazione nelle dichiarazioni doganali: il codice EORI.. 488 2. I legami societari e gli elementi fondamentali dell accertamento in dogana... 490 2.1. Valorizzazione delle merci in dogana... 490 2.2. Il legame rilevante ai fini doganali e gli effetti della stabile organizzazione... 493 2.3. I legami societari e la questione del quality control... 497 2.4. I criteri di valorizzazione delle merci in caso di persone legate 501 2.5. La classificazione delle merci nei rapporti tra soggetti legati... 503 2.6. La tracciabilità e l origine delle merci nei rapporti tra soggetti legati... 504 Capitolo VIII L ACCERTAMENTO NEI CONFRONTI DELLE STABILI ORGANIZZAZIONI IN ITALIA (di Michele Procida) 1. Premessa... 509 1.1. Attività istruttoria, propedeutica all accertamento, in Italia... 509 1.2. Attività istruttoria, propedeutica all accertamento, all estero... 510 2. Attività di accertamento e di irrogazione delle sanzioni... 511 3. L attività istruttoria e l accertamento nei confronti della stabile organizzazione... 511 3.1. Il caso della stabile organizzazione palese... 511 3.2. Il caso della stabile organizzazione occulta... 512 3.3. L intestazione e la notifica degli atti istruttori, endoprocedimentali e dell atto impositivo e di irrogazione di sanzioni... 514 3.4. Stabile organizzazione occultata in una società residente... 516 XXXIV

4. Legittimazione passiva all impugnazione dell atto impositivo o di irrogazione di sanzioni... 519 5. La procedura amichevole di composizione delle controversie fiscali internazionali... 519 6. La riscossione in Italia ed all estero delle imposte accertate... 521 7. Profili penali... 522 8. Il sequestro e la confisca... 523 Capitolo IX LA STABILE ORGANIZZAZIONE NELLA DIRETTIVA INTERESSI E ROYALTIES (di Giovanni Fort) 1. La stabile organizzazione nella direttiva Interessi e Royalties... 525 1.1. Finalità della direttiva 2003/49/CE e recepimento in Italia... 526 1.2. Requisiti soggettivi (soggetto erogante e soggetto percipiente) e definizione di beneficiario effettivo... 529 1.2.1. Il soggetto erogante... 529 1.2.2. Il soggetto percipiente beneficiario effettivo... 534 1.3. Requisito del collegamento... 541 1.4. Requisito oggettivo: definizione di interessi e royalties... 545 1.4.1. Interessi... 545 1.4.2. Canoni... 547 1.4.3. L esclusione dei pagamenti eccedenti l importo at arm s length... 549 1.5. Definizione di stabile organizzazione ai fini della direttiva (mancato riferimento alla stabile organizzazione da cantiere e personale ) e ai fini della norma interna... 550 1.6. Esemplificazioni con stabile organizzazione... 551 1.7. Aspetti procedurali... 554 Capitolo X BUSINESS RESTRUCTURING E STABILE ORGANIZZAZIONE (di Diego Avolio, Giammarco Cottani e Bruno Ferroni) 1. Premessa... 559 2. I diversi modelli di supply chain dell impresa multinazionale... 559 2.1. Le figure tipiche del modello di business... 560 2.2. I rapporti intercompany nel modello di business... 564 3. Business restructuring e profili definitori... 567 XXXV

4. L identificazione dei rischi e la nozione di controllo del rischio e capacità finanziaria di assunzione del rischio... 574 5. Il significato di rischio economicamente rilevante... 581 6. Compensazioni per le perdite derivanti da business restructuring... 584 7. La gestione degli intangibles nel business restructuring... 586 8. Stabile organizzazione e business restructuring... 590 8.1. Business restructuring e Modello OCSE sulla stabile organizzazione... 592 8.2. La posizione del Discussion Draft OCSE... 593 Capitolo XI STABILE ORGANIZZAZIONE E STRUMENTI DI PREVENZIONE E RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE INTERNAZIONALI (di Giammarco Cottani) 1. Rilevanza di APA e MAP nella fiscalità internazionale: considerazioni generali... 599 2. Strumenti di prevenzione delle controversie internazionali: APA e stabile organizzazione... 601 3. L approccio italiano alle MAP: profili di criticità... 603 Il volume è aggiornato al 20 maggio 2013. XXXVI