PLESSO DELFINO SEZIONE CONIGLIETTI 2014 Documentazione Progetto per lo Sviluppo e l Apprendimento
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Le tante facce della documentazione Le documentazioni che raccolgono le esperienze, i momenti di vita dei bambini al nido/scuola, sono sempre molto apprezzate dalle famiglie che hanno modo, cosi, di conoscere almeno attraverso le immagini e le parole delle insegnanti tutti quegli episodi di vita che non hanno condiviso direttamente con i loro figli. Accanto a questa finalità più informativa, la documentazione è vista dall equipe educativa quale prezioso strumento capace di far conoscere obiettivi e modalità del fare educativo al nido; nonché occasione per riflettere in itinere grazie al fatto che il lavoro documentativo riesce a registrare e monitorare le risposte dei bambini alle proposte realizzate dall adulto. Questa documentazione vuole quindi permettere alle famiglie di avere uno sguardo più sistemico sull intera esperienza del bambino al nido evidenziando come le proposte progettate ed elaborate dal gruppo di lavoro, in maniera sinergica, riescano a sostenere e orientare la crescita e i bisogni evolutivi che i bambini manifestano. La documentazione intesse storie che definiscono l identità del servizio nido quale luogo educativo dove nulla è lasciato al caso, ma ogni proposta definita in obiettivi, materiali, spazi e tempi rappresenta il frutto di una continua formazione e riflessione da parte dell equipe educativa. Un esperienza di continuità e i suoi strumenti All interno del plesso la continuità educativa è il risultato di una serie di azioni che hanno al centro il bambino: il rispetto della sua individualità.e dei suoi bisogni.al fine di favorire il suo sviluppo affettivo-relazionale, motorio, sociale e cognitivo. A partire da questo obiettivo ogni anno il gruppo di lavoro si attiva per : 1. Organizzare gli spazi in modo da facilitare l incontro del bambino con gli oggetti e l ambiente; 2. Progettare esperienze che si realizzano in sezione ed intersezione, in particolare con la sezione dei dumbo, vista la possibilità di conoscere nuove insegnanti e di lavorare a gruppi misti con i bambini di diverse età. 3
Contenuti e motivazioni L interesse che i bambini mostrano per l ambiente esterno è sempre molto elevato: già nel precedente anno scolastico abbiano notato come la crescita delle piante, la scoperta della terra e dei suoi abitanti, ha catturato la curiosità dei bambini. Forti di questa esperienza l introduzione in giardino, accanto alle strutture gioco, di alcuni spazi permanenti come l orto, l angolo sonoro, l albero fantastico ha l obiettivo di continuare ad alimentare il bisogno di scoperta e di esplorazione libera. L utilizzo di una trama narrativa e di personaggi fantastici vuole sostenere il coinvolgimento dei bambini aiutandoli a cogliere meglio i cambiamenti della natura in base alle stagioni, alimentando fin da piccoli una maggiore sensibilità verso la natura e i suoi abitanti. Attraverso l allestimento di uno spazio interno alla sezione dove vengono collocati sia i personaggi che i materiali che caratterizzano il loro habitat si vuole sostenere una memoria e offrire ai bambini l opportunità di rielaborare in chiave individuale i contenuti affrontati attraverso il progetto. La collaborazione dei genitori vuole riattivare alcuni spazi del giardino, al momento inutilizzati, per ampliare così l offerta di gioco dei bambini. 4
le esperienze in sezione Violeta: Perchè l'aquilone diventa colorato? Leonardo: Perchè l'aquilone ha fatto il bagno? Dove sono i colori? Samuel: E' il pentolone come quello della strega; fa il filtro magico. Denis: E' nel bosco la casa d Trasp? 5
Ciao bambini sono il Folletto, che da tempo vivo nel vostro giardino perchè mi ricorda tanto la mia casa. Il vostro giardino è molto grande, mi diverto tanto con i giochi: con l'altalena, lo scivolo e i tricicli. Nel vostro orticello trovo delle verdure squisite e saporite, un giorno avrei piacere di mangiarle con voi. Dalle finestre vi vedo giocare, saltare, scherzare e ridere con le vostre maestre. Io sono molto triste e solo e vorrei tanto avere un amico, con cui giocar, saltare e scherzare... potete aiutarmi a trovarne uno? Se esaudirete questo mio desiderio vi prometto che tornerò a trovarvi!!! 6
Ugo collocato nel giardino diventa l amico che aiuta i bambini a cogliere i cambiamenti stagionali perché viene vestito con gli elementi naturali raccolti in giardino Personaggio mediatore L inserimento nel progetto di più personaggi mediatori utilizzati spesso nella relazione adulto/bambino ha l obiettivo di offrire un amico nel quale rispecchiare la propria esperienza di vita, instaurando al contempo una relazione rassicurante e spesso ricercata dai bambini stessi quale elemento di sicurezza e benessere. 7
Una mattina entrando in aula i bambini trovano del materiale portato dal Folletto: carta di giornale, carta stagnola e un pallone. E il Folletto che vuole raccontare, a suo modo, quanto sia stato divertente giocare a palla con Ugo. 8
Il Folletto ringrazia i bambini per avergli costruito un nuovo amico: lo Spaventapasseri Ugo e si ferma per una colazione eccezionale 9
Quello che dicono i bambini Michele: E un compleanno? Denis: No è stato Ugo! Nicolas A.: Per me è stato il Folletto Denis: Il Folletto deve mangiare con noi, altrimenti piange. Lo chiamiamo col telefono? Greta: Il Folletto non mangia Leonardo: Tagliamo la torta! La voglio mangiare perchè c'è la panna e la crema Eleonora: Ci vuole la candela da accendere per il compleanno! 10
le esperienze d intersezione L intersezione a piccolo gruppo è una modalità molto utilizzata nel plesso perché permette al bambino di diversificare modi e stili di relazione, per esempio attraverso l imitazione dei più piccoli verso i più grandi. Si ampliano, inoltre, le opportunità ludico-motorie attraverso l utilizzo di strutture e giochi diversi da quelli della propria sezione. 11
La cascata dell acqua 12
La tana del folletto Creare allestimenti fantastici aiuta il bambino a rielaborare in chiave personale le emozioni, situazioni affrontate attraverso la storia. 13
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Dal diario delle educatrici I laboratori bambini e genitori al nido sono stati un successo sia in termini di partecipazione sia perché ogni bambino ha potuto vivere un esperienza creativa insieme al proprio genitore. 15
I CONIGLIETTI ANGELICA ANNA B. ANNA C. ALESSANDRO C. ALESSANDRO G. DENIS ELEONORA ELISABETTA GIACOMO GIANMARCO GIULIA GRETA LEONARDO MAJSA MICHELE EDOARDO NICOLAS A. NICHOLAS M. SAMUEL SAMUELE VIOLETA ESPERANZA LE EDUCATRICI DILETTA GRAZIA LORETTA Documentazione a cura di Raffaella Giorgi (Coord. Pedagogica) 16
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