L Urgenza alla Moviola Discussione di Casi Clinici Pronto Soccorso e Accettazione - 08 giugno 2010. Il Paziente Cardiologico



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L Urgenza alla Moviola Discussione di Casi Clinici Pronto Soccorso e Accettazione - 08 giugno 2010 Il Paziente Cardiologico Caso 1: Dissociazione elettromeccanica durante IMA anteriore e successiva rivascolarizzazione miocardica di tipo chirurgico Clinica Cardiologica, Università degli Studi dell Insubria Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi, Varese

B.P. - Uomo di 62 anni, senza precedenti cardiologici, apparente sano se si escludono note diffuse di degenerazione artrosica. Al mattino presto del 22 aprile 2010 alle ore 7.30, in assenza di ogni sintomatologia precedente, mentre si accingeva a parcheggiare la macchina, accusava stenocardia con sudorazione profusa e senso di svenimento. Immediatamente chiamava i suoi collaboratori con il telefono cellulare chiedendo loro di accompagnarlo subito al PS dell Ospedale di Circolo. Giunto all ospedale scendeva dalla macchina con i suoi piedi mentre persisteva lo stato di malessere. Veniva adagiato sulla barella e perdeva i sensi immediatamente e all ECG si registrava un ritmo giunzionale. Al comparire della sincope venivano eseguite immediatamente intubazione oro-tracheale e le opportune manovre di rianimazione. L ECG L dopo rianimazione cardiopolmonare mostrava quanto segue:

22-04-2010 - h. 08.20

MORTE IMPROVVISA Epidemiologia TACHIARITMIE VENTRICOLARI BRADIARITMIE DEM (Myerburg, Bayes de Luna)

ACC DA FV DURANTE ISCHEMIA MIOCARDICA

Ischemia miocardica e dissociazione elettromeccanica controllo (a) (b) (c) (d) recupero

Ischemia miocardica e dissociazione elettromeccanica controllo (a) (b) (c) (d)

CORONAROGRAFIA

Nel paziente che stiamo discutendo, la mattina stessa dell arrivo in ospedale e immediatamente dopo l esecuzione della coronarografia, è stata eseguita rivascolarizzazione chirurgica (intervento chirurgico iniziato alle ore 9.00 e terminato nel primo pomeriggio). La FE ecocardiografica del VS è incrementata dal 20% al 35% immediatamente dopo la fine dell intervento chirurgico. Per due giorni dopo la rivascolarizzazione chirurgica, è stato utilizzato il contropulsatore aortico. Il decorso post-operatorio è stato complicato da pseudoaneurismi femorali in sede d introduzione dei cateteri e del contropulsatore aortico, guariti con la sola compressione. Alla dimissione dall Ospedale di Circolo (in data 11 maggio 2010) la FE era salita a 40% e alla dimissione dalla Clinica di Riabilitazione Cardiologica di Tradate era del 45%. I riscontri elettrocardiografici alla dimissione dalla Cardiochirurgia erano i seguenti:

11-05-2010 - h. 11.00

L Urgenza alla Moviola Discussione di Casi Clinici Pronto Soccorso e Accettazione - 08 giugno 2010

L Urgenza alla Moviola Discussione di Casi Clinici Pronto Soccorso e Accettazione - 08 giugno 2010 Il Paziente Cardiologico Caso 2: Scompenso Cardiaco (in osservazione dal 2004) refrattario alla terapia farmacologica standard e ora in trattamento con Levosimendan in infusioni periodiche SILVIA LONGONI Clinica Cardiologica, Università degli Studi dell Insubria Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi, Varese

Caso clinico Paziente affetto da SCOMPENSO CARDIACO CRONICO REFRATTARIO in terapia con infusioni ripetute di LEVOSIMENDAN

Definizione di SCC refrattario

Italian Network CHF Mortalità ad 1 anno (%) 50 40 36,7 30 24,8 20 10 4,1 11,7 15,1 0 NYHA I NYHA II NYHA III NYHA IV Totale Relative risk 1.00 2.14 [1.33-3.44] 3.44] 3.77 [2.32-6.12] 5.54 [3.23-9.48]

6-month re-hospitalisation rate in HF failure in the community % 80 70 60 50 40 30 20 10 TEMISTOCLE 44.6% Burns et al. 54% EPICAL 72.5% 0 Stage of the disease

Michaelsen et al. HEART 1998: 80; 437 Il 54 % dei ricoveri per scompenso cardiaco è prevenibile COMPLIANCE DIAGNOSI PRECOCE

PROBLEMA CLINICO CONTINUITA ASSISTENZIALE PROBLEMA ORGANIZZATIVO

CASO CLINICO Giorni di degenza per mese nei 6 mesi prima e dopo l arruolamento l nella USC in data 14.08.1997 20 15 10 5 0 mar- 97 apr- 97 mag- 97 giu- 97 lug- 97 ago- 97 set- 97 ott- 97 nov- 97 dic- 97 gen- 98 feb- 98 ARRUOLAMENTO 23

Importanza relativa di sopravvivenza e qualità di vita come goals terapeutici QUALITA di VITA come goal terapeutico SOPRAVVIVENZA come goal terapeutico CLASSE NYHA I CLASSE NYHA II-III III CLASSE NYHA IV

Levosimendan: meccanismi di azione Calcio-sensibilizzatore puro (alle dosi terapeutiche): si lega alla TnC quando ad essa è già legato il Ca aumento della responsività dei miofilamenti Apertura dei canali K ATP Nelle fibre muscolari lisce vascolari Nella membrana interna dei mitocondri Aumento della contrattilità - senza incremento del Ca intracellulare - senza incremento del consumo di O 2 - senza modifiche della funzione diastolica - senza aritmogenicità Vasodilatazione coronarica e sistemica Effetto antischemico e cardiotonico CARDIOPROTEZIONE Metabolita attivo OR-1896: EMIVITA DI 80 ORE

Risultati della nostra esperienza con Levosimendan N. RICOVERI E GIORNI DI DEGENZA Numero di ricoveri negli 8 mesi pre e post infusioni di Levosimendan Numero di giorni negli 8 mesi pre e post infusioni di Levosimendan Media del n. di ricoveri 2,5 2 1,5 1 0,5 0 2 tempo 0,6 N.ricoveri pre infusioni N.ricoveri post infusioni p = 0,02 Media del n.di giorni di ricovero 30 25 20 15 10 5 0 25,6 tempo 8 N.giorni pre-infusioni N.giorni postinfusioni

Risultati dell esperienza con Levosimendan ANDAMENTO DEL BNP

Caso clinico Paziente Maschio di 81 aa Fattori di rischio cardio-vascolari: Diabete mellito di tipo 2 in tp insulinica Dislipidemia in tp con statina Ex-fumo Copatologie: Insufficienza renale lieve Ipertiroidismo in gozzo multinodulare (in fase eutiroidea) Ipertrofia prostatica benigna

Anamnesi patologica remota Cardiomiopatia dilatativa ischemica post-infartuale con severa disfunzione Vsx (FE 20-25%) 25%) 1997: IMA anteriore in malattia coronarica multivasale sottoposta a PTCA+stent su IVA e D2 1999: impianto di ICD per ACC da FV 2006: FA parossistico-persistente persistente 2008: riscontro ecocardiografico di stratificazione trombotica in Vsx in TAO 2008: up-grade a PM biventricolare 2009: ablazione NAV per recidiva di FA ad elevata risposta ventricolare

Anamnesi patologica remota PLURIMI RICOVERI per SCC per cui è IN TERAPIA CON INFUSIONI RIPETUTE DI LEVOSIMENDAN dal maggio 2006

Terapia farmacologica TERAPIA DOMICILIARE CARDIOLOGICA: Beta bloccante: : bisoprololo 1,25 mg ACE-inibitore: : ramipril 2,5 mg x 2 Anti-aldosteronico: : canrenone 50 mg Digitale: : digossina 0,0625mg Diuretico: : furosemide 25 mg 3cp + 2 cp TAO: : coumadin sec INR Anti-aggregante piastrinico: : ticlopidina Statina: : simvastatina 20mg

Anamnesi patologia prossima In data 16/12/2009 giunge in PS per dispnea parossistica notturna ed ortopnea in quadro di INSUFFICIENZA VENTRICOLARE SINISTRA.

Esame obiettivo PA:140/80 Toni cardiaci validi, ritmici, soffio sistolico eiettivo 3/6 sul focolaio mitralico Al torace: rantoli ai campi medio-inferiori inferiori Assenza di franca stasi periferica Moderato turgore giugulare Epatomegalia lievemente dolente

Radiografia del torace Imbibizione interstizio alveolare con aspetto confluente in sede basale bilateralmente in quadro di SOVRACCARICO DEL PICCOLO CIRCOLO.

ECG Ritmo sinusale con ritmo ventricolare da stimolazione biventricolare atrio-guidata

Emogasanalisi arteriosa

Esami ematochimici

Terapia praticata Lasix 20mg 3 fl ev O2 terapia in maschera Venturi a 4 l/min

Consulenza cardiologica ANTICIPAZIONE dell infusione dell inodilatatore (Levosimendan 1 fl ev a 0,1 gamma/kg/min) di 4 giorni rispetto allo schema infusivo programmato ogni 3 settimane

Andamento clinico Il giorno seguente (17/12/2009): : termine dell infusione dell inodilatatore con miglioramento del compenso cardio-circolatorio circolatorio per cui il Paziente veniva dimesso dalla nostra U.O. PAZIENTE TUTTORA IN FOLLOW-UP

Osservazioni Il Paziente è rimasto ricoverato per una sola notte, quindi per un periodo di osservazione <48 ore, con rapida risoluzione clinica del quadro di instabilizzazione del compenso di circolo ed è stato dimesso per tornare al domicilio. Programmata alla dimissione anticipazione dell infusione dell inodilatatore a 2 settimane vs 3 settimane abituali.

Conclusioni Si conferma l importanza l della continuità assistenziale per i pazienti affetti da scompenso cardiaco ed in particolare nei pazienti a maggior rischio di ricovero La continuità assistenziale si poggia su Personale dedicato che si prenda cura del paziente attraverso PDT dedicati e attualmente si avvale di attività di tele-monitoraggio e di tele-assistenza

L Urgenza alla Moviola Discussione di Casi Clinici Pronto Soccorso e Accettazione - 08 giugno 2010

L Urgenza alla Moviola Discussione di Casi Clinici Pronto Soccorso e Accettazione - 08 giugno 2010 Il Paziente Cardiologico Caso 3: IMA infero-dorsale trattato con PTCA facilitata recidivato precocemente per occlusione dello stent. Shock cardiogeno trattato con contropulsatore aortico ed infusione di levosimendan. Dialisi per IRA prerenale Alessandro Orrù,, Marco Torretta, Stefano Giani, Simona Mancassola, Alberto Limido Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi, Università degli Studi dell Insubria, Varese

Inquadramento Paziente di sesso maschile, di 70 anni Fattori di rischio: Ipertensione arteriosa; Dislipemia; DM tipo II; familiarità per CPI. Cardiopatia ischemica nota

Inquadramento Pregressa sindrome coronarica acuta (aprile 2005) Ecocardiogramma: non alterazioni segmentarie; FEVs conservata. Coronarografia: CAD multivasale, ateromasia diffusa, degenerazione aneurismatica di IVA prox e media e di CDx con stenosi critiche tra i tratti aneurismatici; stenosi critiche di un grosso RI. Indicazione a rivascolarizzazione chirurgica rifiutata dal paziente, che opta per terapia medica. Terapia domiciliare nitrato TD, atenololo, amlodipina, ASA, simvastatina, antidiabetici ici orali. Recente ricovero per pleuropolmonite da M. Catharralis (07-21/04/2010)

Evento clinico acuto 13 maggio 2010 Comparsa di dolore toracico (ore 1:00); Giunge in PS Ospedale di Circolo (ore 3:48)

Evento clinico acuto Diagnosi: recidiva di SCA STEMI (IMA INFERIORE + VD) Trattamento Infusione di rtpa 100 mg in PS s.s. (15 mg in bolo + 50 mg in 30 + 35 mg in 60 ) ASA 500 mg; Clopidogrel 300 mg; Eparina 5000 UI; Morfina. Ricovero in UTIC Evoluzione regolare. Terapia farmacologica: ASA, clopidogrel 150 mg/die, statina, Omega3, eparina. Il paziente conferma rifiuto della rivascolarizzazione chirurgica ed accetta coronarografia solo in previsione di un tentativo di angioplastica.

Evento clinico acuto Termina infusione rtpa (ore 5:50)

Evento clinico acuto Arrivo in UCIC

Procedura interventistica 14 maggio 2010, ore 13:08 Coronarografia e prima PCI Occlusione cronica di IVA ostiale, parzialmente ricircolata da Dx; stenosi critica di RI prox; stenosi lunga 50-60% di Cx (non dominante); stenosi critica di CDx media.

Procedura interventistica Trattata CDx ed IVA. Non trattata Cx (ancora non critica) Ventricolografia ricostruzione IVA

Procedura interventistica PTCA + stent della coronaria dx

Evoluzione successiva Dopo ~ 25 (in Cath-Lab) comparsa di angor con shock cardiogeno (PA 50/?) Eco-fast: Grave ipocinesia diffusa VS Non versamento pericardico Intubazione e VAM

Procedura di PCI d Emergenzad Ore 16:00 Posizionamento di contropulsatore aortico Nuova coronarografia, urgente. Il test di valutazione della risposta all antiaggregazione antiaggregazione piastrinica con clopidogrel (VerifyNow),, mostra una risposta dello 0%

Procedura di PCI d Emergenzad Quadro angiografico Occlusione di Cx prox Disostruzione dal trombo

Procedura di PCI d Emergenzad Angioplastica

Evoluzione successiva Trasferimento in UTIC (ore 18:10) Trattamento farmacologico: levosimendan 0.1 γ/kg/min + dopamina 7 γ/kg/min + noradrenalina 0.15 γ/kg/min + Tirofiban, bolo + infusione (sospeso il giorno dopo per ematuria)

Evoluzione successiva Evoluzione ECG:

Evoluzione successiva Controllo ECO: FEVs 40% Acinesia inferiore e settale Marcata ipocinesia anteriore Acinesia della parete laterale del Vdx Complicanze durante la degenza in UTIC: Acidosi metabolica, IRA da necrosi tubulare (MdC / bassa portata) Ematuria Infezione polmonare

Evoluzione successiva 17 maggio, h 11 Svezzamento da inotropi (permane dopamina a dosaggio renale) Rimozione del contropulsatore aortico 19 maggio: Estubazione 25 maggio: Trasferimento da UTIC in Reparto

Situazione clinica attuale Clinicamente stabile ed in buon compenso Ecocardiogramma: Vsx non dilatato con FEVs 40% per ipocinesia infero-postero postero-laterale Trattamento farmacologico: Nitrato, ACE-I, ivabradina, diuretici, Ca-antagonista, antagonista, ASA/ticlopidina, Omega3, statina/ezetimibe.

Scelta iniziale: Problemi Fibrinolitico o PCI primaria? (NB: il paziente aveva già rifiutato l intervento) l Strategia successiva Rivascolarizzazione completa o mirata? Preparazione alla procedura: Più o meno aggressiva? Test di verifica efficacia antiaggregante?

Doppia antiaggregazione: - Quale molecola? - Test di verifica efficacia antiaggregante? Immettere qui la fonte

L Urgenza alla Moviola Discussione di Casi Clinici Pronto Soccorso e Accettazione - 08 giugno 2010

L Urgenza alla Moviola Discussione di Casi Clinici Pronto Soccorso e Accettazione - 08 giugno 2010 Il Paziente Cardiologico Caso 4: ICD biventricolare. Un caso difficile FABRIZIO CARAVATI Clinica Cardiologica, Università degli Studi dell Insubria Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi, Varese

L.M. 72 anni

IMA Edema polmonare 3 CABG, 2 stents FEVSx = 20% Terapia: Captopril 50 mg x 3/die Carvedilolo 6.25 x 2/die Amiodarone 200 mg/die Furosemide 25 mg/die ASA 100 mg/die Ticlopidina 1 x 2/die Omeprazolo 20 mg/die Febbraio 2002

Luglio 2007 Dopo diversi episodi di SCC FEVSx = 20% No dissincronia Holter: RS BAV I grado BAV di II grado parossistico (2:1 and 3:1)

ECG 2007

ECG 2007

2007: cosa si sarebbe dovuto fare? 1.ICD VR 2.ICD DR 3.CRT-D 4.CRT-P 5.PM

La Nostra Decisione nel 2007 ICD DDR (Medtronic Maximo) Terapia: Perindopril Amlodipina Carvedilolo Furosemide ASA Rosuvastatina Omega 3

Luglio 2009 Alcuni ricoveri per SCC Stimolazione del VDx continua Upgrading a CRT-D Ma

Occlusione Venosa trombosi acuta edema arto e trombosi eparina + warfarin x 3-6 mesi chirurgia 30-40% trombosi cronica con vasi collaterali sindrome VCS

Angio CT

Settembre 2009 ER per DC-shock Inappropriati (rumore sul segnale egm) Elettrocatetere rotto

Prossimo passo? 1. Aggiungere un nuovo catetere a sinistra 2. Aggiungere un nuovo catetere a destra e tunnellizzare 3. Estrarre l elettrocatetere e ripetere l impianto

Approccio da destra

Qualcosa suona...

Cos è? 1. Catetere rotto 2. Rumore muscolare 3. Cross-talk 4. Rumore esterno 5. Connessione errata

Connessione Errata Pre Post

Madit CRT

Infezione circa 2-3% Acute: Stafilococco aureo Croniche: Streptococco epidermidis Segni infiammazione Ascesso Erosione Febbre Emocolture + Ecocardio TE Rimozione device (generatore e cavi)

L Urgenza alla Moviola Discussione di Casi Clinici Pronto Soccorso e Accettazione - 08 giugno 2010

L Urgenza alla Moviola Discussione di Casi Clinici Pronto Soccorso e Accettazione - 08 giugno 2010 Il Paziente Cardiologico Caso 5: Ablazione transcatetere di FV iterativa postinfartuale ROBERTO BIDDAU Clinica Cardiologica, Università degli Studi dell Insubria Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi, Varese

CASO CLINICO Donna di 52 anni (FdR: pregresso tabagismo) A 35 anni IM anteriore esteso, complicato in acuto da prossimale FEVS residua 30% FV, trattato con PTCA primaria su IVA Stabilità clinica al follow-up (ACE-i i / carvedilolo / ASA) 12/9/2003 - da 3 gg episodi lipotimici a riposo preceduti da fugace cardiopalmo

ECG basale

Esami ematochimici FT4 0.86 ng/dl FT3 3.72 pg/ml TSH 5.10 µui/ml AbTPO 401 U/mL AbhTG < 60 U/mL TRAb 0.5 UI/L ECOGRAFIA TIROIDE VOLUME RIDOTTO / ECOSTRUTTURA FINEMENTE DISOMOGENEA / AREA PSEUDO-NODULARE IPERVASCOLARIZZATA IN REGIONE PARAISTMICA SINISTRA

ECG Holter Frequenza: ~ 500 BEV/h Isolati prevalentemente Morfologia: BBD + EAS durata QRS < 120ms Accoppiamento ~ costante: 400 450 ms fase discendente T interpolati

ECG Holter Singolo run di 5 battiti

max In basale e durante esercizio BEV monomorfi, isolati, anche quadrigemini FC max, non ischemia ecg nén sintomi

CORONAROGRAFIA

VENTRICOLOGRAFIA TD TS FEVS 28%

STUDIO ELETTROFISIOLOGICO RS, EAS BEV monomorfi isolati (BBD ed EAS) frequenti AH 72 / HV 38 ms / PWa< 280 ms / Non retroconduzione da NAV TRNSc: normale StAc [CL 600/400 ms (S4)] da RVOT / RVA: nessuna aritmia indotta

basale BBD traumatico 100 mm/s 100 mm/s

IMPIANTO di DEFIBRILLATORE AUTOMATICO Fib 310ms/194bpm shock (Tachi Monitor) PROFILASSI FARMACOLOGICA con AMIODARONE a bassa dose (100 mg/die)

29/9/2003 - a 6 gg dall impianto del DAI e inizio amiodarone: episodi di vertigine e lipotimici ed un intervento del DAI

AMIODARONE 200 mg/die + METOPROLOLO 100 mg/die

SEF-DAI HAND-GRIP

MONITORAGGIO ECG Holter continuo

IA: 406 449 ms (BEV isolati / BEV trigger) Fenomeno short-long-short

STUDIO ELETTROFISIOLOGICO CATETERISMO VS: TRANSAORTICO RETROGRADO MAPPAGGIO dei BEV TRIGGER con la morfologia clinica (BBD ed EAS): - EGM (bipol/unip) a PIU PRECOCE ATTIVAZIONE rispetto all inizio del QRS di superficie - deflessione UNIPOLARE NEGATIVA RAPIDA ENERGIA di RF con CATETERE IRRIGATO (46 C C / 50W) END-POINT: ABOLIZIONE dei BEV TRIGGER

VS in sede postero- mediale (metà distale del VS) Rete di Purkinje (area estesa) 25 ms V V V V p p p p

32 ms V V V V p p p

RF Stop RF (45 ) 23 Erogazioni RF (x45 ) Abolizione dei BEV trigger

> 10 gg da ATC-RF

Pz ASINTOMATICA amiodarone (100 mg/die ) e metoprololo (50 mg/die) Ripetuti MONITORAGGI ECG Holter BEV < 500 / 24h Isolati Morfologia prevalente: BBD e DAI FU 7 anni Controllo del DAI Non eventi in memoria

CONCLUSIONI In pz con cardiopatia ischemica post-infartuale la comparsa di tempeste aritmiche ventricolari (AVR) può condizionare una prognosi severa in assenza di risposta ai farmaci antiaritmici Un accurata analisi delle modalità d innesco delle AVR può consentire l identificazione l di una determinata morfologia ventricolare trigger La localizzazione e l ATC l efficace di tali triggers, abolendo le recidive aritmiche, può essere risolutiva in tali pz a medio-lungo termine

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L Urgenza alla Moviola Discussione di Casi Clinici Pronto Soccorso e Accettazione - 08 giugno 2010