Una volgare introduzione alle EDO

Documenti analoghi
Nozioni elementari di calcolo differenziale e integrale

Equazioni Differenziali alle Derivate Parziali del primo ordine semilineari

5 DERIVATA. 5.1 Continuità

Meccanica Applicata Alle Macchine. Elementi di Meccanica Teorica ed Applicata

è definito in tutto il dielettrico e dipende dalla sola carica libera

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica

DINAMICA. F i + Φ i = R est. + R int. + R est.+ 0 R int., m i a i = m i

ε = ε = x TFA A048. Matematica applicata Incontro del 16 aprile 2014, ore 17-19

DERIVATE DIREZIONALI ITERATE

SIA DATO UN SOLENOIDE RETTILINEO DI LUNGHEZZA d, RAGGIO R e COSTITUITO DA N SPIRE.

Lavoro ed energia cinetica

Curve in R n. Curve parametrizzate.

Si considera un corpo solido a forma di parallelepipedo, di spessore d [m] e facce maggiori con superficie S [m 2 ], tale che sia T 1

1 REGOLE DI DERIVAZIONE

Funzioni implicite - Esercizi svolti

OSCILLAZIONI TORSIONALI

Studio del comportamento. Esercitazione 02

Test di autovalutazione

QUADRILATERO DI AREA MASSIMA ASSEGNATI I LATI

Soluzioni dello scritto di Analisi Matematica II - 10/07/09. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni

Equazioni differenziali II. Elisabetta Colombo

Note sul sistema di Lotka-Volterra. Prima versione. Commenti e correzioni sono benvenuti.

Coppia differenziale con BJT e carico passivo

LUISS Laurea specialistica in Economia e Finanza Anno Accademico 2010/2011

Derivazione Numerica

Dispense di Fisica Matematica. Prof. Maura Ughi

r i =. 100 In generale faremo riferimento al tasso unitario.

1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: c) x + 1 d)x sin x.

Esercizi su Derivate parziali, differenziabilità e piani tangenti

= R. 4πε 0. R contiene valori costanti che descrivono caratteristiche fisiche(il dielettrico ε

Esercizi svolti. a 2 x + 3 se x 0; determinare a in modo che f risulti continua nel suo dominio.

Processi di Markov. Processi di Markov

CLASSIFICAZIONE DELLE SUPERFICI TOPOLOGICHE

1 Equazioni differenziali

Controlli Automatici

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA

I principi di conservazione

Nicola De Rosa, Liceo scientifico scuole italiane all estero Europa sessione ordinaria 2012, matematicamente.it

Quella della formula (1) è una definizione operativa di L, ovvero fornisce un modo del tutto generale per calcolare L dal rapporto F IHB I L

Massimo limite e minimo limite di una funzione

RETI DI TELECOMUNICAZIONE

UNITÀ DIDATTICA. Le funzioni e grafici di funzioni; trasformazione del grafico di una funzione.

CLASSE 5^ A LICEO SCIENTIFICO 27 Aprile 2017 Integrali

1 Polinomio di Taylor 1. 2 Formula di Taylor 2. 3 Alcuni sviluppi notevoli 2. 4 Uso della formula di Taylor nel calcolo dei limiti 4

Le reazioni chimiche. l t. dl dt

Studio di una funzione razionale fratta (autore Carlo Elce)

Controlli Automatici

Equazioni della fisica matematica

EDO del 1 ordine in forma normale

6. Applicazione di curve di probabilità pluviometrica in ambito di verifica.

Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti

Corso di Matematica per le Scienze Sociali anno accademico 2001/02. Foglio di esercizi per casa numero 8 22 maggio Il concetto di derivata

Fasci di Coniche. Salvino Giuffrida. 2. Determinare e studiare il fascio Φ delle coniche che passano per A (1, 0) con tangente

1 Equazioni Differenziali

DIRECT AND INVERSE PROBLEMS FOR LINEAR RELATIONS PROBLEMI DIRETTI E INVERSI PER RELAZIONI LINEARI

IL MOTO RETTILINEO UNIFORME

Equazioni esponenziali e logaritmi

0/0 1/0 1/0 0/0 0/1 1/0 1/0

Soluzioni. 152 Roberto Tauraso - Analisi Risolvere il problema di Cauchy. { y (x) + 2y(x) = 3e 2x y(0) = 1

4 I Condensatori. 4.1 Struttura dei condensatori. Condensatore sferico

PRIMA PROVA INTERMEDIA DEL MODULO DI. CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA ED ELETTRONICA, INGEGNERIA BIOMEDICA 23 Aprile 2014

CIRCUITI IN CORRENTE CONTINUA

y 3y + 2y = 1 + x x 2.

GEOMETRIA ANALITICA 1 IL PIANO CARTESIANO

Esercitazione n 6. Esercizio 1: Determinare i punti di massimo e minimo relativo delle seguenti funzioni: (b)f(x, y) = 4y 4 16x 2 y + x

Corso di Modelli Matematici in Biologia Esame del 6 Luglio 2016

Esercizi di Cinematica

LEZIONI DI ANALISI MATEMATICA I. Equazioni Differenziali Ordinarie. Sergio Lancelotti

PRIMA PROVA INTERMEDIA DEL CORSO DI C A L C O L A T O R I E L E T T R O N I C I NUOVO ORDINAMENTO DIDATTICO 15 Aprile 2009

Ènoto ad un qualunque studente di matematica Un criterio di divisibilità generalizzato. di Paolo La Rocca 1. matematicamente.

Tracce di soluzioni di alcuni esercizi di matematica 1 - gruppo 76-93

1 ANTENNE IN TRASMISSIONE SU PIANO DI MASSA

Outline. Inversione della trasformata di Laplace. Formula di Bromwich-Mellin o di Riemann-Fourier. Teorema (Inversione della trasformata)

Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria 1 Seconda prova in itinere 31 gennaio 2011

8. Muri di sostegno e NTC 2008

ESERCITAZIONE 8 : FUNZIONI LINEARI

Equazioni di bilancio per un volume di controllo

Equazioni differenziali. f(x, u, u,...,u (n) )=0,

L'equazione di continuità

Corso di Calcolo Numerico

Esercizi Scheda N Fisica II. Esercizi con soluzione svolti

I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita

Esercizi 3. cos x ln(sin x), ln(e x 1 x ), ln( x 2 1), x sin x + x cos x + x, x 3 2x + 1. x 2 x + 2, x cos ex, x 2 e x.

la vasca si riempie e, per tali valori di k il tempo necessario affinché la vasca si riempia.

ESERCITAZIONE: ESPONENZIALI E LOGARITMI

Le derivate parziali

CORREZIONE FORMATIVA 2 ( RETTA IN FORMA PARAMETRICA E FASCI)

1 Modelli di specie ecologiche in competizione

SOLUZIONI COMPITO A. 3. Imponendo la condizione iniziale y(0) = 1 e, si ricava C = 0, quindi la soluzione cercata sarà. y(x) + 1 = exp(e x x2 2 1)

Equazioni differenziali

Soluzioni degli esercizi sulle Formule di Taylor

parametri della cinematica

Equazioni differenziali

a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre gli zeri di f e studiarne il segno.

misura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x

Metodi di Iterazione Funzionale

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d

Raccolta degli Scritti d Esame di ANALISI MATEMATICA U.D. 2 assegnati nei Corsi di Laurea di Fisica, Fisica Applicata, Matematica

Richiami sullo studio di funzione

Transcript:

Una volgare introuzione alle EDO Tiziano Penati 1 Primitive Abbiamo già incontrato un esempio semplice i equazioni ifferenziali orinarie (EDO): il calcolo i primitive. Vale la pena infatti i ricorare che Definizione 1.1. Data una funzione continua f : (a, b) R, si ice primitiva i f su (a, b) una funzione y che soisfa y (x) = f(x), x (a, b). x La preceente relazione costituisce un esempio elementare i equazione ifferenziale. Osserviamo e ricoriamo fin a subito che la primitiva y i una funzione f NON è unica, ma ne esistono infinite (sono una famiglia) e ifferiscono tra loro per una costante. Infatti, ata una primitiva y(x), anche y(x) + C soisfa (y(x) + C) = x x y(x) + x C = x y(x) + 0 = y(x) = f(x). x Esempio 1. Supponiamo i voler trovare la soluzione ell EDO x y = xex2, passante per il punto (0, 0). Anzitutto calcoliamo tutte le primitive i f(x) = xe x2 : y(x) = xe x2 x = 1 2 ex2 + C. A questo punto scegliamo la costante arbitraria C in moo tale che y soisfi la conizione iniziale y(0) = 0. Si ottiene y(0) = 1 2 + C = 0, C = 1 2. 1

L esempio preceente mostra che imporre il passaggio per un punto seleziona una precisa primitiva (un unico valore ella costante C) tra le infinite primitive ella famiglia. Questo aspetto si ritrova in generale in tutte le EDO i cui ci occuperemo. Infatti varrà la proprietà: per ogni punto (x, y) el piano passa sempre una e una sola soluzione ell equazione ifferenziale. Questo implicitamente racchiue le ue iverse informazioni appena viste sulle primitive: 1. esitono infinite soluzioni, che ricoprono tutto il piano; 2. le soluzioni non si intersecano MAI. 2 EDO el prim orine e autonome Un EDO si ice el prim orine se coinvolge solo le erivate prime ella funzione incognita. In altri termini, etta (per esempio) x(t) la funzione incognita, un equazione el prim orine ha la forma x(t) = f(t, x(t)). t Definizione 2.1. Un EDO si ice autonoma se f NON ipene alla variabile t, ovvero se x(t) = f(x(t)). t Queste equazioni sono per certi versi elementari, in quanto è sempre possibile fornire inicazioni qualitative sul comportamento elle sue soluzioni e spesso anche arne una scrittura esplicita. Approfittiamo i questa classe i equazioni per ricorare il significato i un EDO. Supponiamo che all istante t = 0 la soluzione si trovi in un certo punto etto x 0, ovvero sia x(0) = x 0. Ci chieiamo opo un intervallo molto breve i tempo, etto δt, che valore abbia la soluzione, ovvero ci chieiamo quanto valga x(δt). Possiamo usare la efinizione i erivata per approssimare la erivata x(t) con il rapporto t incrementale δx x(t) t δt allora l EDO assume la forma x(t + δt) x(t) δt se moltiplichiamo per δt otteniamo x(t + δt) x(t) =, δt f(x(t)); x(t + δt) x(t) + f(x(t))δt. 2

Se la valutiamo in t = 0 si ricava x(δt) x 0 + f(x 0 )δt, che rappresenta con buona approssimazione il valore cercato i x(δt). Esseno δt > 0, la relazione preceente ci ice chiaramente che opo tale intervallo i tempo, la soluzione x ha un valore maggiore i x 0 se f(x 0 ) > 0, altrimenti il suo valore è minore. In altri termini, il segno i f(x 0 ) caratterizza la monotonia ella soluzione: se f > 0 la soluzione cresce, altrimenti ecresce. Possiamo ire che un EDO è un equazione che contiene informazioni sulla monotonia elle sue soluzioni. Osserviamo che, poneno x k := x(kδt), l EDO autonoma el prim orine può essere approssimata con la mappa infatti x k+1 = x k + (δt)f(x k ); x k+1 = x((k + 1)δt) = x(δt + kδt) x(kδt) + f(x(kδt))δt = x k + f(x k ). Esempio 2. Stuiamo le soluzioni ell EDO x = x ln (x) = f(x). t Anzitutto osserviamo che una soluzione x(t) evve essere necesariamente positiva, altrimenti ln x NON è efinito. A questo punto, osserviamo che f(x) > 0, x > 1. Quini, se parto con un ato iniziale x 0 > 1, la sua erivata è positiva e la funzione cresce. Cresceno, si allontana a 1 e la erivata continua a essere positiva, quini continua a crescere senza fermarsi. Se, invece, poniamo x 0 = 1, allora la soluzione sarà costante. Infatti x(t) = 1 è soluzione ell EDO ata, esseno t 1 = 0 = f(1). Se, infine, partiamo con x 0 < 1, la erivata è negativa e la funzione ecresce. Questo quaro qualitativo viene confermato ai conti x(t) = e Cet, C = ln (x 0 ). 3

3 Un confronto tra inamica iscreta e continua Consieriamo il moello iscreto e continuo i crescita Malthusiana. moello iscreto si scrive come Il p n+1 = µp n, µ := 1 + kα 0 β 0, (1) ove µ rappresenta il tasso i variazione relativa µ = p n+1 p n. L evoluzione i una popolazione che inizialmente ha taglia p(0) = p 0 è Il moello continuo i scrive come p n = µ n p 0. (2) P t = λp, λ := ka 0 b 0, (3) ove λ rappresenta il tasso i crescita per unità i tempo L evoluzione si scrive come λ P (nτ + τ) P (nτ) τ. P (t) = e λt P 0. (4) Nel fare un confronto tra le ue inamiche, supponiamo ientiche le popolazioni iniziali p 0 = P 0 e enotiamo con P n l evoluzione el moello continuo a intervalli nτ, ovvero P n := P (nτ). Ricoriamo che il moello continuo è stato eotto al moello iscreto nel limite i τ 1, ovvero assumeno µ = 1 + kα 0 (τ) β 0 (τ) = 1 + (ka 0 b 0 )τ + O(τ 2 ), quini per intervalli τ sufficientemente piccoli vale l approssimazione Se τ 1/λ, allora vale anche µ 1 + τλ. (5) e λτ 1 + λτ, 4

quini l evoluzione P n assomiglia a p n Se enotiamo con P n = e nλτ p 0 = ( e λτ) n p0 (1 + λτ) n p 0 µ n p 0. δ n := P n p n la istanza tra le ue evoluzioni, allora ci si convince che su tempi brevi, la istanza è piccola a causa elle approssimazioni appena viste. Al crescere i n tale istanza iventa esponenzialmente grane a causa el continuo accumulo i errori i approssimazione. 5