Sabato 6 Febbraio 2016 Padiglione 4, area Unione Italiana Vini (ore 11.00) MECCANIZZAZIONE DELL OLIVETO MARCO FEDRIZZI MARCO.FEDRIZZI@ENTECRA.IT ENTE CRA TENDENZE EVOLUTIVE DELL OLIVICOLTURA La longevità dell'olivo è uno dei fattori che ne hanno favorito la diffusione in Italia e nel bacino del mediterraneo. I criteri di impianto e la tecnica colturale sono stati per secoli caratterizzati da scelte basate sull'impiego esclusivo o largamente prevalente di operazioni colturali eseguite manualmente. Solo negli ultimi 50 anni a seguito dell'espansione della meccanizzazione, anche in olivicoltura si sono diffuse macchine operatrici che rendono più rapido ed efficiente lo svolgimento delle principali operazioni colturali (la gestione del terreno, la difesa fitosanitaria, la potatura e la raccolta). Malgrado la diffusione ormai capillare di tali macchine ed attrezzature, l'incidenza della manodopera sul costo complessivo del prodotto resta ancora molto alto. Allo scopo di ridurre tale voce di costo, in alcuni ambienti spagnoli si sta diffondendo la coltivazione superintensiva dell'olivo che, a fronte di una gestione dell'impianto profondamente diversa, permette di svolgere le operazioni in tempi molto ridotti tramite nuove tecniche di meccanizzazione integrale.
MARCELLO BIOCCA MARCELLO.BIOCCA@ENTECRA.IT CREA- ING MECCANIZZAZIONE INTERMEDIA: MACCHINE AGEVOLATRICI PER LA RACCOLTA E POTATURA La meccanizzazione intermedia prevede l utilizzo, nella raccolta e nella potatura, di piccole macchine portatili, anche dette agevolatrici. Nella molteplicità produttiva e paesaggistica dell olivicoltura italiana, questo tipo di macchine, versatili e facilmente trasportabili, hanno riscontrato un certo successo laddove non siano possibili altri sistemi di raccolta meccanizzata. Negli ultimi anni, grazie all evoluzione di aspetti tecnologici (ad esempio, la disponibilità di batterie più efficienti per le macchine elettriche) l offerta di modelli e soluzioni si è ampliata. Nel lavoro sono passate in rassegna alcune delle soluzioni oggi disponibili e vengono discussi i criteri di scelta dei sistemi da adottare a livello aziendale.
PIETRO TOSCANO PIETRO.TOSCANO@ENTECRA.IT CREA- ITA (CREA- ING.BG, LABORATORIO DI TREVIGLIO) LA MECCANIZZAZIONE DELLA RACCOLTA NELL OLIVICOLTURA DA REDDITO Nella gestione dell olivicoltura da reddito, nella quale è imprescindibile ottimizzare ed integrare tutte le tecniche colturali a prescindere dalla tipologia olivicola, le operazioni più onerose e di maggior incidenza sul risultato colturale sono rappresentate dalla potatura e dalla raccolta del prodotto. Secondo la tipologia di impianto (giacitura, sesto, età, cultivar, forma di allevamento,.), e la disponibilità di risorse da investire nella meccanizzazione, i cantieri di raccolta prevedono vari livelli di impiego di macchine ed attrezzature, per agevolare o sostituire in parte o in toto il lavoro della manodopera. Un primo livello di meccanizzazione è rappresentato dalle testate vibranti, di varia potenza e conformazione dell apparato di presa, montate su bracci variamente articolati, portati o semoventi; che richiedono comunque la presenza di un cantiere reti per la movimentazione del prodotto. Un secondo livello è costituito da macchine scuotitrici analoghe alle precedenti, ma dotate di ombrelli rovesci per la captazione e la movimentazione del prodotto; eliminando così la necessità del cantiere reti, ma vincolando la spaziatura e la dimensione delle piante agli spazi di manovra dell ombrello. Il terzo ed attualmente ultimo livello di meccanizzazione della raccolta comporta l impiego di macchine bacchiatrici in continuo su parete produttiva, per oliveti intensivi; o vendemmiatrici modificate, per gli oliveti super- intensivi. Nel primo caso è possibile operare sulle cultivar indigene, opportunamente strutturate a siepe; mentre nel secondo risultano attualmente adatte, ed adottate, solo alcune cultivar spagnole ed una greca.
GIULIO SPERANDIO GIULIO.SPERANDIO@ENTECRA.IT CONSIGLIO PER LA RICERCA IN AGRICOLTURA E L ANALISI DELL ECONOMIA AGRARIA UNITÀ DI RICERCA PER L INGEGNERIA AGRARIA ASPETTI ECONOMICI DELL OPERAZIONE DI RACCOLTA L intervento è focalizzato sugli aspetti economici dell operazione di raccolta dell oliveto e prende in considerazione, in termini di larga massima, gli aspetti legati alla produttività e ai relativi costi di questa specifica operazione in relazione ai diversi livelli di meccanizzazione attualmente impiegati nel lavoro. Viene sviluppato un confronto tecnico- economico in relazione a tre principali tipologie di conduzione della raccolta distinte per il crescente livello di meccanizzazione impiegato: raccolta manuale tradizionale; raccolta agevolata ((con utilizzo di piccole macchine agevolatrici); raccolta meccanizzata (con utilizzo di macchine portate da trattori o semoventi). L analisi economica viene sviluppata applicando una metodologia analitica per la determinazione dei costi orari delle diverse macchine ed attrezzature. Il confronto economico conclusivo tra i diversi livelli di meccanizzazione viene effettuato mediante simulazione della stima del costo unitario in funzione della variabilità della produzione dell oliveto e della produttività operativa ottenibile dalle macchine.
ANTONIO VOLANI ANTONIO.VOLANI@AIPOVERONA.IT AIPO ESPERIENZE DI POTATURA AGEVOLATA E MECCANIZZATA Le esigenze di mantenere costante la produzione dell olivo trova nella potatura annuale un efficace pratica agronomica, che, purtroppo, presenta una notevole onerosità per le aziende olivicole. L attuazione della potatura meccanizzata è stata fonte di studio e di prove da parte di AIPO mediante dischi rotativi applicati su aste portate da trattrici. I risultati sin ora ottenuti presentano delle criticità in merito all efficacia produttiva riferita ai sistemi di produzione attualmente presenti nel Nord est.
ENZO GAMBIN ENZO.GAMBIN@AIPOVERONA.IT AIPO ASSOCIAZIONE INTERREGIONALE PRODUTTORI OLIVICOLI ESPERIENZA DI RACCOLTA AGEVOLATA E MECCANIZZATA La necessità di contenere i costi di produzione dell olivo, che incidono oltre il 40% sul bilancio economico della coltura, e la mancanza di manodopera ha generato interesse nel provare e adottare macchine per la raccolta meccanica, costituite da testate con apparati vibratrici integrali montate su trattrici. L introduzione di queste strumenti nel Nord Est non è priva di incertezze, per la capacità di lavoro in ambiente collinare, efficienza di raccolta per le diverse varietà di olivi presenti negli impianti, che hanno epoche differenti di maturazione, e predisposizione delle cultivar indigene al distacco.