CRESCERE IN SICILIA CON PRIVATE EQUITY E MINI BOND: QUALI OPPORTUNITA PER LE IMPRESE



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Transcript:

Fabrizio loiacono CRESCERE IN SICILIA CON PRIVATE EQUITY E MINI BOND: QUALI OPPORTUNITA PER LE IMPRESE Selezione, ingresso e gestione del partner nella prospettiva dell imprenditore: un caso di successo Palermo, 27 Ottobre 2014

INDICE OVERVIEW DEL GRUPPO RANDAZZO 3 LE TAPPE DELLA CRESCITA 5 I DATI DELLA CRESCITA 6 L OPERAZIONE DI PRIVATE EQUITY NELLA PROSPETTIVA DELL IMPRESA 8 I BENEFICI «IMMATERIALI» DEL PRIVATE EQUITY PER L IMPRESA 9 UN OPERAZIONE DI SUCCESSO? 10 2

OVERVIEW DEL GRUPPO RANDAZZO LA STORIA Il Gruppo Randazzo è uno dei principali player in Italia nel mercato della vendita al dettaglio di occhiali e prodotti ottici. La storia imprenditoriale del Gruppo affonda le sue origini nel lontano 1880 quando il Sig. Angelo Randazzo decide di aprire un negozio per la vendita di apparecchiature e materiale fotografico che ai tempi, appariva come una delle conquiste del progresso tecnologico. Dalle origini sino ai primi anni 90 l attività è stata focalizzata nella vendita di prodotti foto ottici. Tuttavia, la forte crescita del Gruppo è stata realizzata negli ultimi 20 anni nel mercato dell occhialeria. Nell anno 1994, il Gruppo disponeva di soli 13 punti vendita al dettaglio di prodotti ottici. Al 31/12/2013, i punti vendita sono diventati 188, di cui 101 «tradizionali» e87«corner». 3

OVERVIEW DEL GRUPPO RANDAZZO FLOW CHART Il Gruppo Randazzo, sub holding operativa della Gefira S.p.A. Angelo Randazzo S.r.l. 70% 100% Corner Optique S.r.l. Gefira S.p.A. (holding di partecipazione della famiglia Randazzo), opera in due segmenti di mercato; in particolare la Angelo Randazzo S.r.l. esercita l attività di vendita al dettaglio di prodotti ottici e corneali (e sino al 31 dicembre 2012 di prodotti multimedia ) presso punti vendita diretti ubicati in centri città ed in centri commerciali ( Traditional Retail ), mentre la società Corner Optique S.r.l. e la sua controllata esercitano l attività di vendita alla grande distribuzione organizzata (GDO), presso corner posti all interno delle superfici di vendita della GDO ( Corner Retail ). 4

LE TAPPE DELLA CRESCITA 2001 2003 2004 2005 2007 Ingresso nell azionariato (18,5%) del fondo di private equity gestito da BNL Gestioni Sgr Acquisizione dell'ulteriore 50% della Joint Venture operante nell ottica tradizionale al Centro Nord Riacquisto, da parte della holding di famiglia, della quota detenuta da BNL Gestioni Sgr Acquisto di una catena, con 31 negozi di ottica tradizionale nel Centro Italia Ingresso nell azionariato (12,78%) del fondo di private equity gestito da Capitalia Sofipa Sgr Innalzamento della quota detenuta da Sofipa (28,72%) con acquisto azioni da Gefira Costituzione di Corner Optique ed acquisizione di tre società con 36 corner di ottica Family Buy Out Il Gruppo Randazzo ha realizzato il proprio processo di crescita tra il 2001 e il 2007, attraverso due operazioni di Private Equity: la prima ha visto l ingresso di un primo fondo nel 2001 e l uscita nel 2003, la seconda ha visto l ingresso di un altro fondo nel 2004 e l uscita nel 2007. La crescita del fatturato è stata realizzata sia per linee interne sia per linee esterne, tramite operazioni di M&A. L implementazione delle sinergie post acquisizione ha permesso al Gruppo di crescere anche nella marginalità. Nel periodo in esame, il Gruppo ha registrato un CAGR del fatturato pari a circa il 17% e un CAGR dell EBITDA di circa il 23%. 5

I DATI DELLA CRESCITA Crescita del fatturato (da circa euro 40,9 milioni a euro 105,7 milioni), cambiamento del business mix (peso del multimedia dal 31% al 9%), crescita della marginalità (EBITDA margin dall 8,9% all 11,7%). 6

I DATI DELLA CRESCITA CAPEX di circa euro 78 milioni nel periodo 2001 2007 finanziati prevalentemente tramite Equity e autofinanziamento (aumento PFN nel 2007 per Family Buy Out) 7

L OPERAZIONE DI PRIVATE EQUITY NELLA PROSPETTIVA DELL IMPRESA Selezione del partner Equity o Debito? Rischiosità dell operazione e leva finanziaria Quale Equity partner? Obiettivi, tipologia dell operazione, caratteristiche della società e del business, dimensioni dell operazione, rapporto personale Strutturazione dell operazione e ingresso Progetto d investimento chiaro e appetibile Approccio trasparente nell informativa finanziaria: cultura del reporting Qualità della Corporate Governance Gestione della relazione Trasparenza e condivisione dei problemi: fondo partner, non controparte Monitoraggio dell allineamento strategico tra socio industriale e finanziario: obiettivi di breve, medio o lungo periodo Way Out Alternative chiare: i) Quotazione in Borsa, ii) Cessione a terzi da parte del Fondo (con opzione di riacquisto da parte dei vecchi azionisti), iii) mandato a vendere sul 100% Chiarezza degli obiettivi del socio industriale: «realizzare», tipo di crescita (spinta o lenta), focus sull efficienza post crescita 8

I BENEFICI «IMMATERIALI» DEL PRIVATE EQUITY PER L IMPRESA A fronte di un maggiore costo del capitale rispetto al debito bancario, i fondi di Private Equity hanno apportato competenze e skills che hanno permesso di trasformare radicalmente l impresa, lasciando in eredità post exit diversi benefici «immateriali», non precisamente quantificabili, ma che si sintetizzano in un approccio e un metodo diverso e poco diffuso nelle imprese siciliane: l approccio della trasparenza informativa al fine della creazione del valore. Di seguito, si elencano alcuni specifici benefici immateriali che i fondi hanno apportato all impresa, con effetti di lungo periodo: Supporto strategico, direzionale e finanziario, soprattutto per le scelte strategiche d investimento; Razionalizzazione della politica finanziaria: consolidamento dei debiti finanziari a breve e orientamento al medio/lungo termine; Maggiore formalizzazione dei processi di governance; Maggiore confronto in C.d.A.: ingresso di consiglieri esterni alla famiglia; Maggiore attrattività per il management: riorganizzazione delle risorse umane, grazie all apporto di nuove competenze manageriali; Miglioramento dell immagine nei confronti del mercato e delle banche; Miglioramento dei sistemi di controllo di gestione e IT; Trasparenza e contributo alla netta distinzione tra interessi personali/familiari e aziendali. 9

UN OPERAZIONE DI SUCCESSO? 2003 2004 2005 2006 Fatturato 62.352 75.085 87.022 95.933 EBITDA 7.823 9.432 8.824 12.038 Capex 15.969 14.532 16.661 11.933 PFN (15.108) (21.599) (27.537) (31.429) PFN/EBITDA 1,9 2,3 3,1 2,6 N. dipendenti 631 630 829 869 Ingresso Fondo Uscita Fondo Enterprise Value 53.409 99.674 46.265 EV/EBITDA 6,8 8,3 1,5 EV/Fatturato 0,9 1,0 0,2 Finanziamento CAPEX 2003 2006 CAPEX 59.095 Aumento Capitale 6.000 10,2% PFN 16.321 27,6% Autofinanziamento 36.774 62,2% Totale fonti 59.095 100,0% IRR 23,7% Cash Multiple 1,8 10