E ancora un gioco? Dipartimento Dipendenze Az. USL8 AREZZO



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E ancora un gioco? Dipartimento Dipendenze Az. USL8 AREZZO Elisa Casini 1, Fiorenzo Ranieri 2 Campione e metodi Il campione di ricerca è costituito da 384 soggetti di età compresa tra i 16 e i 20 anni (età media=16,9 anni), di cui il 57,6% (N=221) sono femmine e il 42,4% (N=163) sono maschi. La maggior parte dei ragazzi frequenta la terza (50,5%) o la quarta classe (40,4%) di alcune scuole medie superiori della Provincia di Arezzo. Distribuzione del campione per sesso e età 24,7% 23,7% 22,1% 10,2% 7,8% 7,6% maschi femmine 1,8% 1,6% 0,5% 0% 16 anni 17 anni 18 anni 19 anni 20 anni Al campione è stato somministrato un questionario costituito da due parti: 1. il pre-test, che indaga la diffusione dei giochi d azzardo tra i giovani, la conoscenza del campione su quali siano i giochi d azzardo e le loro caratteristiche, il funzionamento psicologico-comportamentale del giocatore patologico e la presenza di servizi specialistici presenti nel territorio; 2. il post-test, che indaga le stesse aree elencate nel pre-test, dopo che il campione ha partecipato ad un intervento psicologico/educativo consistente in una fase di brain-storming sulla parola gioco d azzardo, nella visione di un video tratto dal programma tv Le Iene, nella discussione e visione di diapositive informative sul gioco d azzardo. Risultati 1) Si presentano di seguito i principali risultati emersi nel pre-test. Secondo gli intervistati alcuni comportamenti rischiosi, come fumare, bere, assumere droghe e giocare d azzardo, sono piuttosto diffusi tra i loro coetanei. In particolare, fumare è molto praticato secondo il 60,7% (N=233) degli intervistati, bere è molto praticato per il 54,9% (N=211) e usare droghe è abbastanza praticato per il 45,6% (N=175). Per quanto riguarda nello specifico il gioco d azzardo, il 47,4% (N=182) ritiene che sia poco praticato, il 30,5% (N=117) abbastanza praticato e il 5,2% (N=20) molto praticato. Solo il 16,4% (N=63) degli intervistati ritiene che non sia affatto praticato tra i giovani della loro età. 1 Psicologa, ricercatrice Centro Documentazione SerT Arezzo www.cedostar.it 2 Psicologo, responsabile Centro Documentazione SerT Arezzo www.cedostar.it 1

Entrando nel dettaglio di singoli giochi, come le scommesse e il giocare a soldi tra coetanei, solo il 2,1% (N=8) degli intervistati riferisce che queste attività non siano affatto praticate dai giovani, evidenziando una rappresentazione del gioco d azzardo come un attività piuttosto diffusa nella vita dei loro coetanei: ben il 46,9% (N=180) dice che le scommesse e il giocare a soldi sono molto diffusi mentre per il 45,6% (N=175) sono poco diffusi ma comunque presenti. Quanto sono diffuse le scommesse e giocare a soldi tra i coetanei? 46,9% (N=180) 45,6% (N=175) 2,1% (N=8) molto diffusi poco diffusi assenti Gli intervistati hanno selezionato, in una lista di giochi, quali secondo loro sono dei veri e propri giochi d azzardo: nelle risposte colpisce la tendenza dei giovani a sottovalutare il rischio connesso ad alcuni giochi. Ad esempio ben il 67,2% (N=258) del campione ritiene che il Bingo non sia un gioco d azzardo, così come il 65,1% (N=250) non considera un gioco d azzardo le Lotterie, il 55,2% (N=212) il Gratta e Vinci, il 54,4% (N=209) il Winforlife, il 52,9% (N=203) il Lotto/Supernalotto e il 43,2% (N=166) le Scommesse sulle partite di biliardo o altri giochi. Tali giochi presentano delle caratteristiche di maggiore fruibilità, velocità, minor costo e riscossione immediata e dunque sembrano assumere tra i giovani una connotazione meno pericolosa rispetto ai giochi d azzardo come le scommesse ai cavalli, il poker o la roulette. Emerge quindi una rappresentazione piuttosto vaga e confusa di taluni giochi d azzardo presenti nella nostra società. Sono state anche indagate le conoscenze dei giovani intervistati circa le caratteristiche del gioco d azzardo e il funzionamento psicologico-comportamentale del giocatore patologico. Emerge che circa la metà del campione non ha adeguate conoscenze in merito: il 45,6% (N=175) dei ragazzi ritiene erroneamente che l abilità influenzi il risultato di gioco, il 40,6% (N=156) che sia possibile prevedere il caso, il 33,6% (N=129) che scegliere i numeri incide sulla probabilità di vincere e il 33,3% (N=128) ritiene falso che un giocatore patologico mira a riguadagnare i soldi. Inoltre nella domanda aperta, relativa a quali sono le caratteristiche dei giochi a maggior rischio di dipendenza, ben il 55,5% (N=213) degli intervistati riferisce risposte scorrette, il 28,9% (N=111) non risponde e il 13,5% (N=52) fornisce una risposta solo parzialmente corretta. Infine solo la metà del campione (il 50,8%; N=195) è a conoscenza del fatto che nella città di Arezzo sono presenti dei servizi pubblici specialistici. 2) Successivamente all intervento psicologico-educativo, consistente nella visione e discussione di materiale relativo al gioco d azzardo, è stato somministrato al campione il post-test che ha previsto la ripetizione delle domande del pre-test, al fine di verificare un eventuale effetto di apprendimento. Si presentano di seguito i principali risultati emersi nel post-test. Nel post-test i ragazzi si mostrano più capaci di riconoscere come giochi d azzardo alcuni giochi che nel pre-test non erano ritenuti tali. Ad esempio, nel pre-test solo il 34,9% considerava 2

il Bingo un gioco d azzardo mentre nel post-test ben l 87,8% lo considera tale; il Gratta e Vinci era riconosciuto nel pre-test come un gioco d azzardo dal 44,8% mentre nel post-test dal 92,4%; il Lotto/Supernalotto dal 47,1% nel pre-test al 90,9% nel post-test; le Lotterie dal 32,8% nel pre-test all 82% nel post-test; le scommesse sulle partite di biliardo o altri giochi dal 56,8% nel pre-test al 77,9% nel post-test; il Winforlife dal 45,6% nel pre-test all 88,3% nel post-test; i giochi online dal 52,3% nel pre-test all 89,8% nel post-test. Pre-test Post-test Bingo 35% 88% Gratta e Vinci 45% 92% Lotto/SuperEnalotto 47% 91% Lotterie 33% 82% Scommesse su partite biliardo 57% 78% Winforlife 45% 88% Anche rispetto alla conoscenza delle caratteristiche del gioco d azzardo e del funzionamento psicologico-comportamentale del giocatore patologico, emerge nel post-test un effetto di apprendimento conseguente all intervento psicologico-educativo: ben l 88% (N=338) del campione risponde che l abilità non influisce sul risultato del gioco e aumentano le percentuali di coloro che ritengono non sia possibile prevedere il caso (dal 58,9% all 85,7%), che scegliere i numeri non incida sulla probabilità di vincere (dal 65,4% all 85,9%) e di coloro che sanno che un giocatore patologico mira a riguadagnare i soldi persi (dal 66,4% all 81%). Pre-test Post-test L abilità non influisce sul risultato 55% 88% Non è possibile prevedere il caso 60% 86% Scegliere i numeri non incide sulla probabilità di vincere Un giocatore patologico mira a riguadagnare i soldi persi 65% 86% 66% 81% Inoltre, anche nella domanda aperta relativa a quali sono le caratteristiche dei giochi a maggior rischio di dipendenza, si riscontra una notevole riduzione della quota di coloro che riferiscono risposte scorrette (dal 55,5% al 35,7%), pur rimanendo sempre alta, mentre ancora solo il 20,3% (N=78) riferisce risposte corrette e il 18% (N=69) risposte parzialmente corrette. Colpisce l incremento di quanti sostengono che il gioco online favorisca il passaggio dal gioco sociale a quello patologico, mostrando maggiore consapevolezza dei rischi connessi alla pratica di tali attività: dal 26,6% (N=102) del pre-test all 87,8% (N=337) del post-test. Infine, nel post-test aumenta notevolmente anche la percentuale di quanti sanno che in città sono presenti dei servizi pubblici specialistici: dal 50,8% (N=195) del pre-test all 82,6% del post-test. 3) In una seconda fase dell analisi dei dati sono state indagate in modo più approfondito le caratteristiche di quei giovani che riferiscono di giocare ripetutamente d azzardo. A tale scopo sono state distinte tre categorie di soggetti: non giocatore, giocatore sociale e giocatore problematico. Le categorie sono state individuate costruendo la curva di distribuzione delle risposte fornite alla domanda 4 del questionario, in cui si chiede agli intervistati di riferire con 3

che frequenza (mai, poche volte all anno o più volte al mese) giocano a diversi tipi di giochi d azzardo. E stato attribuito alla risposta mai il punteggio 0, alla risposta poche volte all anno il punteggio 1 e alla risposta più volte al mese il punteggio 2. Quindi i soggetti che hanno ottenuto 0 come punteggio totale sono stati classificati come non giocatori, quelli con un punteggio compreso tra 1 e 7 come giocatori sociali e quelli con un punteggio pari o superiore a 8 come giocatori problematici. Considerando l intera lista di giochi d azzardo elencati nella domanda 4 emerge che il 15,4% (N=59) degli intervistati riferisce di non giocare mai ad alcun gioco d azzardo, il 77,1% (N=296) gioca solo occasionalmente, configurandosi come il gruppo di giocatori sociali, e infine il 7,6% (N=29) ha un punteggio uguale o maggiore di 8 configurandosi come la categoria di giocatori problematici. Diffusione del gioco d'azzardo 77,1% (N=296) 15,4% (N=59) 7,6% (N=29) non giocatori giocatori sociali giocatori problematici Abbiamo indagato in modo più approfondito le caratteristiche del sottogruppo dei giocatori problematici riscontrando una differenza statisticamente significativa in base alla variabile genere: pur essendo solo 29 complessivamente, la maggior parte dei giocatori problematici, ovvero ben 23, sono maschi. E interessante evidenziare che invece il gruppo dei giocatori sociali è costituito prevalentemente e in modo statisticamente significativo da femmine (N=162) (Chi²=32,89; gdl=2, p 0,001). I giocatori problematici ritengono che giocare d azzardo sia un attività abbastanza praticata nel gruppo dei loro coetanei (Chi²=24,489; gdl=8, p 0,05) e che, in particolare, giocare a soldi sia molto diffuso (Chi²=22,790; gdl=8, p 0,05). Emerge in particolare che i giocatori problematici nell ultimo anno hanno giocato alle scommesse sportive più volte al mese (Chi²=76,005; gdl=6, p 0,001), così come al Gratta e Vinci (Chi²=219,54; gdl=6, p 0,001), al Lotto Superenalotto, al biliardino, al Poker e Blackjack, ai videogames, al Winforlife e a carte. Ciononostante non si riscontrano differenze statisticamente significative tra questo gruppo di soggetti e coloro che riferiscono di non giocare rispetto alle conoscenze in merito alle dinamiche del gioco patologico e alle caratteristiche psicologiche-comportamentale del giocatore d azzardo. Emerge dunque che chi gioca pericolosamente non presenta maggiore lacune conoscitive rispetto a chi non lo fa mai. Emerge dunque la necessità di realizzare ulteriori interventi preventivi che consentano ai giovani di avere non solo informazioni sulla problematica gioco d azzardo ma anche occasioni di riflessione condivisa con i coetanei e con gli adulti competenti. 4

In conclusione, i principali risultati emersi nell indagine evidenziano che: - Più del 50% del campione non ritiene che il Bingo (67%), le Lotterie (65%), il Gratta e Vinci (55%), il Winforlife (54%) e il Lotto/SuperEnalotto (52%) siano giochi d azzardo; - Sono diffuse false credenze circa il rapporto tra abilità personale ed esito del gioco; - Il campione mostra di modificare rapidamente il proprio punto di vista se informato o sollecitato da interventi mirati; - Esiste un 7% (N=29) di giocatori problematici (4 su 5 sono maschi) con caratteristiche non dissimili dal campione per livello di conoscenze ma fortemente propenso al gioco; - Questi adolescenti giustificano la loro attività sostenendo che i comportamenti di gioco sono ampiamente diffusi tra i loro coetanei; - Comunicazioni non chiare circa i rischi connessi al gioco anche legale (ad esempio campagne pubblicitarie e di promozione) possono facilitare atteggiamenti auto-giustificatori e deresponsabilizzanti, basati sulla percezione di consenso sociale per queste condotte; - Lo studio andrebbe approfondito con un un indagine clinica-qualitativa volta a chiarire le ragioni psicologiche-esistenziali che spingono una quota di giovani a giocare d azzardo. 5

DIPERTIMENTO DIPENDENZE Az. USL 8 AREZZO E ANCORA UN GIOCO? CONCORSO PER LA SCUOLA MEDIA SUPERIORE A.S. 2010/2011 PRE-TEST ETA : SESSO: M F CLASSE: ISTITUTO SEDE 1) Quali sono i comportamenti più diffusi tra i giovani della tua età? Comportamenti più diffusi Giocare ai videogiochi Guardare film Fumare Bere Ascoltare musica Praticare sport Feste Usare droghe Giocare d azzardo PER NIENTE POCO ABBASTANZA MOLTO 2) Secondo te quanto sono diffuse le scommesse e il giocare a soldi tra i tuoi coetanei? Diffusissimo Molto diffuso Poco diffuso Per nulla diffuso 3) Quali tra questi giochi secondo te sono giochi d azzardo? Bingo Roulette Scommesse sportive Gratta e vinci Lotto, Superenalotto Slot machine Biliardino Lotterie Poker ( anche texas Hold em) e Blackjack Scommesse sugli esiti di partite di biliardo o di 6

altri giochi di abilità Videogames (Playstation, Nintendo ) Scacchi Dadi Scommesse cavalli Winforlife Giochi on line Carte 4) Nell ultimo anno quante volte hai praticato i seguenti giochi. Roulette Scommesse sportive Gratta e vinci Lotto, Superenalotto Slot machine Biliardino Lotterie Poker ( anche texas Hold em) e Blackjack Scommesse sugli esiti di partite di biliardo o di altri giochi di abilità Videogames (Playstation, Nintendo ) Scacchi Dadi Scommesse cavalli Bingo Winforlife Giochi on line Carte MAI POCHE VOLTE ALL ANNO PIU VOLTE AL MESE 5) Nel gioco d azzardo ci sono molti elementi di abilità, se uno si esercita il risultato migliora.. 6) Esistono delle leggi statistiche che ci danno la possibilità di prevedere il caso. 7

7) Un giocatore esperto, se non si affida al caso, ma sceglie lui i numeri, ha più probabilità di vincere 8) Il giocatore patologico mira a riguadagnare quello che ha perso. 9) Quali sono le caratteristiche dei giochi a maggior rischio di dipendenza? 10) Nel gioco on line il passaggio dal gioco sociale al gioco patologico è più rapido. 11) Nel 2009 in Italia si sono spesi nel gioco 53,8 miliardi di euro 12) Nella tua città ci sono dei servizi pubblici specialistici che si occupano delle cure dei giocatori patologici? SI NO 8

DIPERTIMENTO DIPENDENZE Az. USL 8 AREZZO E ANCORA UN GIOCO? CONCORSO PER LA SCUOLA MEDIA SUPERIORE A.S. 2010/2011 POST TEST ETA SESSO M F CLASSE ISTITUTO SEDE 1) Quali sono i comportamenti più diffusi tra i giovani della tua età? Comportamenti più diffusi Giocare ai videogiochi Guardare film Fumare Bere Ascoltare musica Praticare sport Feste Usare droghe Giocare d azzardo PER NIENTE POCO ABBASTANZA MOLTO 2) Quali tra questi giochi secondo te sono giochi d azzardo? Bingo Roulette Scommesse sportive Gratta e vinci Lotto, Superenalotto Slot machine Biliardino Lotterie Poker ( anche texas Hold em) e Blackjack Scommesse sugli esiti di partite di biliardo o di altri giochi di abilità Videogames ( Playstation, Nintendo.) Scacchi Dadi Scommesse cavalli Winforlife Giochi on line Carte 9

3) Nel gioco d azzardo ci sono molti elementi di abilità, se uno si esercita il risultato migliora.. 4) Esistono delle leggi statistiche che ci danno la possibilità di prevedere il caso. 5) Un giocatore esperto, se non si affida al caso, ma sceglie lui i numeri, ha più probabilità di vincere. 6) Il giocatore patologico mira a recuperare quello che ha perso. 7) Quali sono le caratteristiche dei giochi a maggior rischio di dipendenza? 8) Nel gioco on line il passaggio dal gioco sociale al gioco patologico è più rapido. 9) Nel 2009 in Italia si sono spesi nel gioco 53,8 miliardi di euro 10) Nella tua città ci sono dei servizi pubblici specialistici che si occupano delle cure dei giocatori patologici? SI NO 10