Il galleggiamento verticale

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Transcript:

Il galleggiamento verticale Facoltà di Scienze Motorie Andrea Campara 25 maggio 2011 andreacampara@libero.it

Definizione Fondamentale di pertinenza del soccorritore in acqua: consiste nell azione volontaria degli arti inferiori in modo asimmetrico ed alternato (gambe bicicletta), per consentire all esecutore un galleggiamento verticale con il capo fuori dall acqua, anche senza l intervento degli arti superiori.

Descrizione dell azione I piedi in opposizione alla caviglia (piede martello) producono una spinta verso il basso (dall esterno verso l interno), garantendo al busto una posizione bilanciata e costante, con il capo fuori dall acqua. Questa posizione consente una agevole e veloce trasformazione della posizione da verticale in orizzontale (mani sempre libere per il pericolante) Le mani, laddove non impiegate in azioni di soccorso, possono concorrere all azione di galleggiamento (remate adduzione dell omero)

Specificità dell intervento degli arti inferiori L azione di distensione della gamba sulla coscia non deve essere completata così da consentire un recupero dell arto rapido, minimizzando il tempo morto ovvero senza spinta utile La forma del movimento appare come una azione circolare, eseguita dall esterno verso l interno, con l arto sinistro in senso orario e quello destro antiorario (le ginocchia tra loro distanziate favoriscono un efficiente intervento articolare)

Galleggiamento verticale di spostamento Gli arti inferiori assumono posizioni diverse rispetto al corpo dipendentemente dal fatto che lo spostamento avvenga verso destra o a sinistra Spostamento verso sinistra: la gamba sinistra lavora con una flesso estensione in verticale (come una trivella a perpendicolo sotto il bacino), la gamba destra spinge a bicicletta (in fuori verso destra) causando il movimento

Lettura biomeccanica del fondamentale Fase di appoggio (mobile): ad opera di una catena muscolare dallo psoas all iliaco coinvolgendo sartorio, tibiale anteriore e peroniero (preparazione degli appoggi), seguita dall azione degli estensori dell anca (glutei) e del ginocchio (quadricipite femorale) Fase di stabilizzazione del busto: cintura dell addome, lombari e lunghi del dorso

Gambe a rana o gambe bicicletta? Una ricerca condotta su individui specializzati nell esecuzione del gesto (pallanotisti di alto livello) ha rivelato che: In nessuna delle due esecuzioni si è riscontrata simmetria di pressione tra arto destro e sinistro Il tipo di pressione esercitata nelle due soluzioni è assai diversa In posizione verticale (rispetto all orizzontale) si sviluppano livelli di pressione più alti

La didattica del gesto Esplorazione assimilazione applicazione secondo disponibilità variabile L intervento egli arti inferiore va esplorato da assetti diversi (decubito prono e supino, sul fianco, in verticale) La catena cinetica va ben compresa (agonisti ed antagonisti, fissatori e regolatori del movimento (adduttori ed estensori sono gli agonisti, i flessori recuperano l arto) Scelta metodologica per sensazioni efficace al doppio rispetto al sistema analitico

Gambe bicicletta: obiettivi ed interventi muscolari Possibilità di spostamento, rimanendo in verticale, in tutte le direzioni Il lavoro svolto dagli arti superiori (se liberi dal trasporto quindi favorendo l azione di galleggiamento) risulta a carico degli adduttori ed abduttori dell omero (deltoide, pettorali, serratus, gran dorsale) L intervento degli arti inferiori (vedi sopra) a carico dei flesso estensori dell anca (grande gluteo, grande adduttore, piriforme, semitendinoso, semimembranoso, bicipite femorale vasti)

Bibliografia Campara et al. Equilibrio e movimento in acqua CSS 2003 pg.91 93 Campara et al. Prevenzione e salvataggio in piscina CSS 2004 pg. 98 102 Tesi di laurea Gamba Prof. Campara aa 2003/04 Pesce C. Insegnamento prescrittivo ed apprendimento euristico SDS n 55 Giugno 2002 Pezzini G. Il nuoto di salvamento Soc. Stampa Sport Roma 2003 pg. 61-62