Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali?

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Transcript:

Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali? Esiste un protocollo locale o multicentrico che studia gli aspetti neuropsicologici?

Tumori cerebrali in età pediatrica ASPETTI PSICO-ONCOLOGICI Marina Bertolotti Simona Bellini

I tumori del Sistema Nervoso Centrale (SNC), e più in particolare i tumori cerebrali, presentano specificità caratterizzanti un peculiare percorso di cura, ripercussioni importanti sulla qualità della vita, significati psicologici profondi e fantasie che riguardano un attacco alla cabina di regia della vita fisica e mentale dell individuo. E dal punto di vista psicologico?

L esperienza clinica e le evidenze scientifiche in letteratura, segnalano come i pazienti affetti da tumore SNC siano più esposti di altri alla sofferenza perchè Alle difficoltà emotive si associano frequentemente quelle correlate alla lesione (cognitive e/o comportamentali) le sequelae sono più frequenti che in altri tumori

Con la malattia si ha spesso, infatti, l acquisizione di un variabile grado di disabilità, talvolta permanente e associato ad una compromissione cognitiva condizionante

Sia per i genitori, sia per il paziente, in relazione all età di insorgenza, una diagnosi di tumore cerebrale comporta vissuti e fantasie associati,dunque, non solo all angoscia di morte, ma anche alla perdita di autonomia e/o di importanti funzioni mentali. Il percorso di crescita frequentemente è accompagnato dal lungo evolversi della malattia e delle cure.

Le situazioni che più frequentemente giungono alla nostra osservazione spontaneamente, sono rintracciabili tra i tumori a lenta crescita, che si discostano per molti aspetti da evoluzioni più rapide, in senso positivo o infausto, esponendo l intero nucleo familiare ad un radicale cambiamento della vita, a volte per anni. In questi casi la malattia conduce i pazienti entro l area della cronicità e dell handicap.

Nelle neoplasie cerebrali è necessario, oltre al sostegno emotivo, un monitoraggio a lungo termine della funzionalità cognitiva, che ha il duplice scopo di definire gli aiuti necessari al paziente in relazione ai deficit conseguiti, e studiare l andamento delle ricadute della lesione e degli interventi terapeutici dal punto di vista neuropsicologico

Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali? Esiste un protocollo locale o multicentrico che studia gli aspetti neuropsicologici?

Obiettivi: Studio: aspetti neuropsicologici nei tumori cerebrali Protocollo coordinato c/o il nostro Centro in collaborazione con Bosisio Parini effettuare un ampia raccolta dati sulla realtà degli esiti neuropsicologici nei pazienti trattati per tumore cerebrale valutare, per quanto possibile, l influenza dei protocolli di trattamento e le specificità dovute a sede e istologia della malattia. Metodologia Elegibbilità Sono arruolati nello studio tutti i pazienti di età compresa tra 0 e 14 anni sottoposti a trattamento (chirurgico e/o CTH o RT) per tumore cerebrale. Unico criterio di esclusione: pregressi deficit neurologici

Tempi: somministrazione di test a partire da 1 mese dell intervento ed entro i 3 mesi dall esordio di malattia. La somministrazione dei test è preceduta da un colloquio con i genitori con raccolta di dati anamnestici. Follow up: somministrazione prevista al termine del trattamento e a 2 e 5 anni dal termine del trattamento Strumenti Lo studio si avvale di test specifici: Funzioni intellettive globalmente intese (Scala Griffiths, WPPSI, WISC-R) Funzioni di integrazione visuomotoria (Test di Rey) Funzioni mnestiche (TEMA) Funzioni attentive (CPT) Valutazione del danno cerebrale (WCST)

PROTOCOLLO CEREBRALI SUDDIVISIONE PAZIENTI IN FASCE D'ETA' 17% 8% 0-5 ANNI 6-10 ANNI 17% 58% 11-15 ANNI 16-18 ANNI

PROTOCOLLO CEREBRALI LOCALIZZAZIONE SEDE TUMORALE 41,7% 33,4% 8,3% 8,3% 8,3% Fossa cranica posteriore Talamo,nuclei della base Area parieto/occipitale Terzo ventricolo Pineale

PROTOCOLLO CEREBRALI ISTOLOGIA Tum.pineale a differ.intermedia Craniofaringioma Ependimoma Neurocitoma Medulloblastoma Oligodendroglioma Astrocitoma

PROTOCOLLO CEREBRALI GRADING Grado I Grado IV Grado II Grado III

PROTOCOLLO CEREBRALI 40% ESITI NEUROPSICOLOGICI 20% 20% 15% 5% Difficoltà visuospaziali Ritardo cognitivo Difficoltà di memorizzazione Difficoltà linguistiche Difficoltà attentive

I più evidenti deficit cognitivi specifici riscontrati nello studio sono: -difficoltà visuo-spaziali (coordinazione visuomotoria, organizzazione percettiva) -memoria a breve termine - velocità di elaborazione Altro: difficoltà di attenzione, disgrafia, disortografia, difficoltà di lettura e calcolo.

Considerazioni la localizzazione della sede tumorale pare essere un fattore cruciale che causa deficit elettivi. I dati da noi raccolti, seppur esigui e non ancora rappresentativi, confermerebbero questo dato: un primo andamento riscontrato nel Protocollo confermerebbe come il tumore in fossa cranica posteriore, colpisca funzioni non verbali (integrazione visuo-spaziale, coordinazione motoria, la memoria) Nei follow up (a due anni) si nota una omogeneizzazione delle abilità (meccanismi di compensazione) presumibilmente riconducibili alla plasticità cerebrale.

CONCLUSIONI I tumori cerebrali, in età evolutiva, rappresentano certamente una delle neoplasie più compromettenti l ambito funzionale, emotivo e neuropsicologico. Per tali ragioni un assistenza appropriata deve poter garantire, accanto al consueto intervento psicologico, competenze e strumenti per la valutazione e la programmazione riabilitativa globale.

GRAZIE PER L ATTENZIONE!