AZIENDA USL RIETI SERVIZIO VETERINARIO MONITORAGGIO DELLA CONTAMINAZIONE DA AFLATOSSINA M1 NEL LATTE BOVINO NELLA PROVINCIA DI RIETI

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AZIENDA USL RIETI SERVIZIO VETERINARIO MONITORAGGIO DELLA CONTAMINAZIONE DA AFLATOSSINA M1 NEL LATTE BOVINO NELLA PROVINCIA DI RIETI Dr. RICCIARDI MARIO

LE AFLATOSSINE SONO SOSTANZE TOSSICHE CHE POSSONO CAUSARE SERI DANNI ALLA SALUTE DEGLI ANIMALI E DELL UOMO. LE AFLATOSSINE SONO METABOLITI SECONDARI PRODOTTI IN OPPORTUNE CONDIZIONI MICROCLIMATICHE, DA FUNGHI MICROSCOPICI DEL GENERE ASPERGILLUS, CHE SI SVILUPPANO SU NUMEROSI SUBSTRATI VEGETALI, SIA IN CAMPO CHE DURANTE IL TRASPORTO E LO STOCCAGGIO.

LE AFLATOSSINE RITROVATE COME CONTAMINANTI NATURALI NEGLI ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALE SONO: LA B1, B2, G1 E G2. TRA TUTTE LE AFLATOSSINE, L AF L B1 E E QUELLA PIU DIFFUSA E SULLA QUALE E E STATO FOCALIZZATO L INTERESSE L DEI RICERCATORI PER VIA DELLA SUA ELEVATA TOSSICITA E PER L ATTIVITAL ATTIVITA CANCEROGENA CHE ESPLICA SUGLI ANIMALI, OLTRE CHE PER I POTENZIALI EFFETTI SULL UOMO. UOMO.

PRINCIPALI ALIMENTI ZOOTECNICI RAGGRUPPATI IN CATEGORIE DI RISCHIO DI CONTAMINAZIONE DA AFLATOSSINA B1 CLASSE DI RISCHIO > ALTO MEDIO BASSO ALIMENTO -mais (granella) e derivati -pannello di lino -pannello di cocco -arachidi -insilato di mais -pastone di mais -cotone -residui distilleria -polpe -orzo,altri cereali e derivati -fieni -soia -crusca

PASSAGGIO DI AFB1 NEL LATTE COME AFM1 L AFLATOSSINA B1, INGERITA CON LA RAZIONE, VIENE VELOCEMENTE METABOLIZZATA A LIVELLO EPATICO ( idrossilazione ) ED ESCRETA CON IL LATTE SOTTO FORMA DI AFLATOSSINA M1.

EFFETTI TOSSICI DELLA AFM1 NELL UOMO CANCEROGENO EPATOTOSSICO IMMUNOSOPPRESSORE

NORMATIVA IL REGOLAMENTO CE 1881/2006 DEFINISCE IL LIMITE DI AFLATOSSINA M1 NEL LATTE PARI A 50 ng/kg O 0,05 ug/kg.per SPIEGARCI MEGLIO : 50 ng/kg (NANOGRAMMI/KG O PPT) CORRISPONDONO A 50 mg DI AFM1 IN 1 MILIONE DI LITRI DI LATTE

MONITORAGGIO DELLA CONTAMINAZIONE DA AFM1 NEL LATTE BOVINO NELLA PROVINCIA DI RIETI LO STUDIO E E STATO CONDOTTO IN TRE ANNI, DALL ANNO ANNO 2004 ALL ANNO ANNO 2006, PER MONITORARE LA CONTAMINAZIONE DELL AFLATOSSINA M1 NEL LATTE BOVINO NELLA PROVINCIA DI RIETI.

Il lavoro è stato effettuato in collaborazione della C.LA.R di Rieti, in quanto la maggior parte del latte proveniente dagli allevamenti bovini della provincia, confluisce in questo stabilimento. Ogni giorno alla centrale del latte giungono mediamente tre autocisterne che raccolgono complessivamente 28.000 litri di latte provenienti dagli allevamenti della provincia.

CAMPIONAMENTO Ciascuna autocisterna è costituita da tre aree distinte e su ogni scomparto vengono effettuati i campioni di latte. Fasi: 1. Agitazione della massa insufflando aria sterile al fine di avere una massa omogenea; 2. Mediante un prelevatore viene raccolto all interno di un contenitore sterile il campione di latte.

CAMPIONAMENTO SU OGNI SINGOLO SCOMPARTO DI OGNI AUTOCISTERNA SI PRELEVA UN CAMPIONE DI LATTE DA 500 ML. DA QUESTO CAMPIONE ELEMENTARE SI PRELEVA UNA QUANTITA DI LATTE PER COSTITUIRE IL CAMPIONE GLOBALE DA 50 ML, SUL QUALE VERRANNO EFFETTUATE LE ANALISI PER VERIFICARE LA CONCENTRAZIONE DELL AFLATOSSINA M1, MEDIANTE IL TEST CHARM ROSA READER.

ANALISI DAL CAMPIONE GLOBALE SI PRELEVANO 300 MICROLITRI DI LATTE MEDIANTE UNA PIPETTA E SI INOCULANO NELL AFLATOXIN TEST STRIP, IL QUALE VIENE POSTO IN INCUBAZIONE PER 15 MINUTI A 38 C

QUANDO IL CAMPIONE DI LATTE E NEGATIVO, UN MAGGIOR NUMERO DI ANTICORPI SI LEGA ALLA LINEA T DEL TEST E QUESTA APPARE PIU SCURA RISPETTO ALLA LINEA C. QUANDO IL CAMPIONE E POSITIVO GLI ANTICORPI SI LEGANO ALL AFM1 PRESENTE NEL LATTE E SI FORMA L IMMUNOCOMLESSO, IL QUALE MIGRA LUNGO IL TEST STRIP E NELLA LINEA C AVVIENE UNA REAZIONE IMMUNOENZIMATICA, DI CONSEGUENZA LA LINEA C RISULTERA PIU SCURA RISPETTO ALLA LINEAT.

IL TEST STRIP DA UNA RISPOSTA DI TIPO QUALITATIVO, MENTRE IL LETTORE ROSA READER QUANTIFICA LA RISPOSTA QUALITATIVA IN TERMINI DI POSITIVITA O NEGATIVITA DEL CAMPIONE DI LATTE.

I RISULTATI ESPRESSI DAL LETTORE ROSA READER POSSONO ESSERE INTERPRETATI FACENDO RIFERIMENTO AI SEGUENTI VALORI: VALORI OTTENUTI VALORI OTTENUTI CON IL LETTORE = CON IL METODO ROSA READER HPLC -MEDIA DI LETTURA: -603 (233 C) ASSENZA DI AFM1 -MEDIA DI LETTURA: +2 (279 C) 25 ppt -MEDIA DI LETTURA: +414 (252 C) 50 ppt -MEDIA DI LETTURA: +670 (221 C) 75 ppt -MEDIA DI LETTURA: +943 (182 C) 100 ppt I VALORI OTTENUTI CON L AFLATOXIN TEST CORRISPONDONO AI VALORI OTTENUTI CON LA METODICA HPLC ( cromatografia liquida ad alta pressione )

Mensilmente sia il lettore ROSA READER che il test STRIP vengono tarati, utilizzando 100ppt di Aflatossina pura diluita in 5ml di latte. I risultati delle analisi sono stati riportati nei grafici, dove per ogni mese viene indicato il valore medio di AFM1, ottenuto sottoponendo ogni giorno campioni di latte alle analisi con AFLATOXIN TEST

ANDAMENTO DELLA CONTAMINAZIONE DA AFM1 NEL LATTE BOVINO anno 2004 25 20 15 10 5 0 ALLEVAMENTO INTENSIVO ALLEVAMENTO TRADIZIONALE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE

ANDAMENTO DELLA CONTAMINAZIONE DA AFM1 NEL LATTE BOVINO anno 2005 20 15 10 5 0 ALLEVAMENTO INTENSIVO ALLEVAMENTO TRADIZIONALE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE

ANDAMENTO DELLA CONTAMINAZIONE DA AFM1 NEL LATTE BOVINO anno 2006 16 14 12 10 8 6 4 2 0 ALLEVAMENTO INTENSIVO ALLEVAMENTO TRADIZIONALE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE

CONCLUSIONI DALL OSSERVAZIONE DEI GRAFICI EMERGE CHE LA CONCENTRAZIONE DI AFLATOSSINA M1 NEL LATTE RIENTRA AL DI SOTTO DEL LIMITE DI LEGGE DI 50 PPT E SI NOTA CHE PASSANDO DALL ANNO ANNO 2004 ALL ANNO ANNO 2006 C E STATO UN LENTO MA GRADUALE MIGLIORAMENTO DELLA CONTAMINAZIONE DEL LATTE IN SEGUITO AD UNA COSTANTE INFORMAZIONE DEGLI ALLEVATORI SUL RISCHIO AFLATOSSINE E SULLA CORRETTA GESTIONE DEGLI ALIMENTI ZOOTECNICI

CONCLUSIONI LA CONTAMINAZIONE DEL LATTE NELL ALLEVAMENTO TRADIZIONALE E MINORE RISPETTO A QUELLO INTENSIVO PER LA DIFFERENTE TIPOLOGIA DI ALIMENTAZIONE ALLEVAMENTO INTENSIVO Di tipo unifeed, ovvero con mais, insilati di mais, fieno di qualità scadente, farine di graminacee, nuclei proteici, farine di soia ed altri sottoprodotti industriali ALLEVAMENTO TRADIZIONALE Durante la stagione invernale con fieno A primavera con foraggio fresco ( erba ) e mangimi

PERIODI CRITICI PRIMAVERA FINE ESTATE Per ricontaminazione dei prodotti zootecnici contenuti nei silos in seguito all istaurarsi di determinate condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo delle muffe, quali T ed umidità elevate Il mais dell annata precedente ancora in uso, è ormai rappresentato solo dagli avanzi, può contenere più polveri e rottura delle cariossidi quindi più alto contenuto di AFB1. Il mais dell annata in corso che arriva sul mercato è rappresentato da mais precoci che per le loro caratteristiche fisiologiche subiscono maggiormente gli stress ambientali e climatici.