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ED Torgnon (AO) 6-8 aprile 2017

1. Separare i colori con il prisma Un prisma trasparente, messo sul cammino di un fascio di luce, lo fa deviare dalla direzione iniziale a causa dell interazione fra la luce e il materiale trasparente di cui è formato il prisma. L angolo di deviazione rispetto alla direzione del raggio incidente dipende da un numero caratteristico del materiale detto indice di rifrazione n. A sua volta n dipende dal colore, con variazioni che sono piccolissime: ad esempio, fra il verde-giallo e il rosso scuro n diminuisce di circa lo 0,3%. Poiché l angolo di deviazione cresce al crescere di n, il violetto è più deviato del blu, e questo è deviato più del verde, ecc., per cui i diversi colori si separano. Esistono dei colori che il prisma è in grado di separare ma che non sono visibili per il nostro occhio: l infrarosso, che è meno deviato della radiazione visibile e quindi si estende al di sotto del rosso (di qui il suo nome infra-rosso ) e l ultravioletto, che è più deviato della radiazione visibile e quindi si estende al di là del violetto (di qui il suo nome ultra-violetto ). Essi sono rivelabili da strumenti opportuni, come vedremo più avanti. L importanza del fenomeno della dispersione, già noto ai tempi di Newton come ricordato nell introduzione, è che dimostra che il colore è una proprietà della luce e non della materia, come l esperienza quotidiana tenderebbe a suggerire: il prisma infatti è del tutto incolore, mentre il fascio di luce, all uscita dal prisma, mostra di possedere tutta una successione di colori che prima non apparivano e che non possono essere stati aggiunti dal prisma. Attraverso la dispersione da prisma, tuttavia, non è possibile risalire direttamente e in modo universale alla grandezza fisica associata a un determinato colore, che, come vedremo, è la lunghezza d onda caratteristica di quel colore, perché l angolo di deviazione di un certo colore dipende dall indice di rifrazione n del tipo di vetro di cui è fatto il prisma e occorre risalire a attraverso la dipendenza da dell indice di rifrazione n del tipo di vetro. Nella misura che segue ci limiteremo perciò ad associare qualitativamente il colore all angolo di deviazione, o meglio alla posizione y del colore sullo schermo. Materiale - lampada per proiezioni - prisma su piattaforma girevole - schermo con righello Misure Posizionare il prisma sulla piattaforma girevole e aggiustare l orientazione fino a quando si osserva chiaramente sullo schermo lo spettro dei colori. 2 0 1 6 pag. 1

Il righello predisposto sullo schermo, che parte dal viola e va verso il rosso (asse y), serve per valutare la separazione e aiutare l identificazione del colore, ma la posizione y di un certo colore non è legata in modo semplice alla lunghezza d onda, come spiegato sopra. Misurare la posizione y corrispondente a un certo colore, registrare in particolare la posizione di colori ben identificati, come l inizio della banda del colore blu, del verde, del rosso e dell infrarosso. 2a. Misura della lunghezza d onda con la diffrazione da ostacolo singolo Utilizzeremo come ostacolo un capello, perché le tipiche dimensioni di un capello sono confrontabili con quelle della lunghezza d onda della luce visibile e quindi il fenomeno della diffrazione è osservabile abbastanza facilmente, soprattutto se si usa un fascio di luce molto collimato e monocromatico (che ha cioè un colore molto ben definito e quindi un valore molto preciso della lunghezza d onda λ), come è quello di un LASER. Come descritto nell approfondimento, quando sul cammino di un fascio monocromatico molto collimato si mette un ostacolo di larghezza a, osservando la luce che arriva su uno schermo distante, si vedono chiaramente dei picchi illuminati ai due lati del picco di luce centrale separati da zone di buio, molto meno luminose: l angolo θ a cui si osserva il primo minimo di diffrazione dipende dalla lunghezza d onda e dalla larghezza a dell ostacolo secondo la relazione: a senθ = λ (A1) Se è nota la larghezza a dell ostacolo, misurando l angolo θ si può così ricavare il valore della lunghezza d onda ; viceversa, se è nota la lunghezza d onda si può ricavare la larghezza a dell ostacolo. Nell attività che segue faremo entrambi i tipi di misura. Materiale - LASER rosso e LASER verde - finestra di uscita mobile - schermo - metro a nastro 2 0 1 6 pag. 2

Misure Utilizzare prima il LASER rosso (λ=630 nm). - Fissare un capello trasversalmente alla finestra di uscita e spostare lentamente l allineamento fra la finestra e la direzione del fascio fino a quando sullo schermo compare la figura di diffrazione; - misurare l angolo θ a cui compare il minimo della figura di diffrazione; - determinare il diametro del capello utilizzando la relazione (A1) Determinato il valore di a, ripetere la misura con il LASER verde e determinare la lunghezza d onda della luce verde. Confrontare questo valore con il valore nominale che trovate scritto sul LASER stesso. Ripetere entrambe le misure con un capello diverso: il diametro dipende dal colore del capello? Attenzione a chi si tinge 2 0 1 6 pag. 3

2b. Misura della lunghezza d onda con il reticolo di diffrazione Un reticolo di diffrazione è una lastrina di vetro o di altro materiale trasparente sulla cui superficie sono state incise delle fenditure a una distanza regolare d molto piccola, confrontabile con la lunghezza d onda della luce che si vuole studiare. Come spiegato nell approfondimento, se si fa incidere un fascio di luce, dal reticolo escono, oltre al fascio trasmesso che viaggia ancora nella stessa direzione del fascio incidente, come avviene per qualunque lastrina a facce piane, anche più fasci diffratti che viaggiano ad angoli rispetto alla direzione incidente che dipendono dal colore della luce, cioè dalla lunghezza d onda. Usando luce monocromatica, caratterizzata da una lunghezza d onda ben definita come è quella di un LASER, e raccogliendo l immagine su uno schermo distante, si osservano dei massimi di diffrazione legati alla lunghezza d onda dalla relazione di Bragg: sin = / d (A2) Anche per il reticolo, quindi, noto il passo d, si può ricavare il valore della lunghezza d onda misurando l angolo θ; viceversa, se è nota la lunghezza d onda si può ricavare il passo d del reticolo Materiale - LASER rosso e LASER verde - finestra di uscita - reticolo da 600 linee al mm - schermo Misure Utilizzare prima il LASER rosso - Fissare il reticolo alla finestra di uscita; - osservare la figura di diffrazione che si forma sullo schermo; - individuare i due primi massimi di diffrazione e controllare che siano disposti simmetricamente rispetto allo spot di luce centrale; - se non lo sono, ottimizzare la simmetria aggiustando l ortogonalità fra la direzione del fascio e lo schermo; - misurare le distanze dei primi massimi dallo spot luminoso centrale, calcolare gli angoli e la loro media; - determinare la lunghezza d onda della luce LASER dalla relazione (A2) e confrontarla con il valore nominale (630 nm) 2 0 1 6 pag. 4

Ripetere la misura con il LASER verde 2c. Separare e misurare i colori con il reticolo di diffrazione Se il fascio non è monocromatico, come avviene nella luce bianca emessa da una lampada a incandescenza, il reticolo permette di separare i vari colori presenti nella luce bianca perché li diffrange ad angoli diversi, crescenti con il valore della lunghezza d onda, come atteso in base alla relazione (A2): il rosso è quindi più deviato del blu, contrariamente a quanto avviene nella dispersione da prisma. Un altra grossa differenza fra dispersione da prisma e quella da reticolo è che il reticolo disperde solo una piccola frazione della luce incidente, perché la maggior parte dell intensità luminosa rimane comunque nello spot luminoso centrale che non subisce deviazioni rispetto alla direzione incidente, il che rappresenta ovviamente uno svantaggio rispetto alla dispersione da prisma. Il reticolo ha invece un grosso vantaggio rispetto al prisma, perché con il reticolo l angolo di deviazione è legato direttamente alla lunghezza d onda attraverso la relazione sin = / d (A2) che è universale, dato che dipende solo dal passo del reticolo, mentre la relazione che fornisce la dispersione per il prisma è indiretta e particolare, dato che passa attraverso la dipendenza da dell indice di rifrazione che è legata al tipo di vetro. Useremo pertanto il reticolo per associare la lunghezza d onda al colore determinato sulla base dell impressione visiva nell attività con il prisma. Materiale - lampada per proiezioni, fenditura e schermo - lente convergente di distanza focale 15 (o 7,5) cm - reticolo da 600 linee al mm Misure Nell apparato a disposizione la fenditura e la lente convergente sono necessarie per collimare il fascio e definire con precisione la direzione del fascio che incide sul reticolo. Si formano due figure di diffrazione, una a destra e l altra a sinistra della direzione del fascio incidente. 2 0 1 6 pag. 5

Dopo aver ottimizzato la simmetria fra le due figure come fatto per la misura precedente con il LASER, misurare l angolo a cui si forma un determinato colore, cercando di utilizzare per identificare il colore lo stesso criterio qualitativo usato nell attività con il prisma, e calcolare la lunghezza d onda corrispondente attraverso la relazione di Bragg (A2), = d sin. Eseguire la misura per almeno quattro colori ben identificabili dello spettro, in particolare per blu, verde, giallo e rosso, cercando di identificare il centro della banda corrispondente. Riportare in una tabella i valori della lunghezza d onda ottenuti accanto al colore relativo. La luce visibile ha lunghezze d onda che vanno da circa 380 nm (1 nm=10-9 m) per il violetto a circa 780 nm per il rosso scuro; il verde che sfuma verso il giallo (è il colore al quale si ha il massimo dell intensità della radiazione solare) ha lunghezza d onda di circa 550 nm: 2 0 1 6 pag. 6

3a. Spettro della luce emessa da una lampadina Materiale a disposizione: 2 alimentatori 4 tester 1 lampada (tensione massima 13V) cavi elettrici 1 prisma 1 schermo graduato con fotodiodo 1 Che cosa fare Con il prisma disposto davanti alla lampadina nella stessa posizione dell esperimento precedente, osservare lo spettro e formulare delle congetture sull intensità dei vari colori. Organizzare un esperimento che consenta di verificare la validità delle proprie congetture facendo scorrere il fotodiodo lungo la scala graduata. Il gruppo di lavoro si organizzi, discuta le modalità di esecuzione dell esperimento valutando accuratamente le possibili cause di errore e dividendosi i compiti. Misurare anche il fondo, cioè il segnale dovuto alla radiazione presente nella stanza che arriva sullo schermo in assenza della radiazione della lampada dispersa dal prisma (lo si ottiene mascherando la faccia del prisma da cui escono i raggi dispersi); è importante conoscere il fondo, perché, quando si accende la lampada, questa energia va a sommarsi a quella della radiazione che giunge dalla lampada alterando la misura, dato che le due radiazioni non hanno la stessa distribuzione in funzione della posizione sullo schermo. Registrare il valore dell intensità relativa della radiazione luminosa (monocromatica) in funzione della sua posizione y sulla scala graduata, e alla lunghezza d onda in base alla corrispondenza tra posizione sullo schermo e lunghezza d onda fatta in precedenza, anche aiutandosi con la tabella seguente; Riportare i dati su un grafico; discutere i risultati ottenuti confrontandoli con le proprie congetture e commentandoli con l insegnante 3b. Temperatura del filamento della lampadina e legge di Wien Partendo dallo spettro ottenuto nell esperimento precedente e utilizzando la correlazione qualitativa fra colore, posizione y sullo schermo e lunghezza d onda, aiutandosi con lo schema che segue, individuare la lunghezza d onda max a cui si verifica il massimo dell intensità della radiazione 1 Il fotodiodo è un dispositivo che, colpito da una radiazione elettromagnetica, restituisce una differenza di potenziale proporzionale all intensità della radiazione incidente. Poiché la differenza di potenziale è molto piccola, il fotodiodo è accoppiato a un amplificatore che ne amplifica linearmente il segnale che viene letto mediante un multimetro. Il fotodiodo è montato su di uno schermo con una scala graduata lungo la quale può scorrere mediante la rotazione di una manovella. 2 0 1 6 pag. 7

Calcolare il valore approssimato della temperatura del filamento della lampadina secondo la legge di Wien. maxt A ( A 0, 0 0 3 m K ) 2 0 1 6 pag. 8

3c. Osservazioni con lo spettrofotometro Lo spettrofotometro è uno strumento che viene usato per numerosissime applicazioni industriali, commerciali o di ricerca fondamentale, come, ad esempio, la misura degli spettri delle stelle o la composizione in colore di una vernice o l assorbimento dei diversi colori da parte di un vetro colorato, cioè in tutte quelle misure in cui è necessario conoscere l intensità della radiazione in funzione della lunghezza d onda. Lo spettrofotometro che abbiamo a disposizione è un AvaSpec-2048 Fiber Optic Spectrometer. Consiste in una sonda che raccoglie la luce proveniente dalla sorgente, la focalizza e la convoglia in una fibra ottica che la trasporta fino a una scatola sigillata in cui lo spettro viene esaminato. Nella scatola il fascio viene prima disperso con un reticolo di diffrazione, simile a quello che è stato usato nella seconda attività per misurare la lunghezza d onda; i diversi colori che escono ai diversi angoli vanno a colpire una fotocamera a CCD con 2048 pixels. Ogni pixel funziona come il fotodiodo usato nell esperimento precedente, cioè produce un segnale in tensione elettrica che è circa proporzionale all intensità della luce incidente. Poiché ogni pixel è posizionato per raccogliere una ben determinata lunghezza d onda, si può così ottenere, in principio, l intensità luminosa in corrispondenza di 2048 valori di lunghezza d onda (in realtà i valori utili che si ottengono sono circa 1300). I valori delle lunghezze d onda e delle relative intensità luminose sono poi immagazzinati in una memoria interna che è leggibile da un personal computer collegabile attraverso una porta USB. I dati possono anche essere copiati su un foglio EXCEL per ulteriori analisi. Rispetto al semplice fotodiodo utilizzato nell esperimento precedente, il rivelatore ha ovviamente il vantaggio di fornire subito e contemporaneamente l intensità per tutte le lunghezze d onda, però ha lo svantaggio di non avere una risposta uniforme in funzione della lunghezza d onda: è quindi necessario correggere i dati con una curva di calibrazione per avere la risposta corretta. La curva di calibrazione, determinata con una lampada a incandescenza, è riportata in figura. La costante di calibrazione è stata posta arbitrariamente uguale a 1 in corrispondenza di 700 nm. Come si vede, la CCD ha un efficienza di rivelazione maggiore di uno fra 450 nm e 700 nm, mentre è meno efficiente alle lunghezze d onda inferiori (blu e violetto) e superiori (infrarosso). Materiali Spettrofotometro: sonda, cavo con fibra ottica, scatola di analisi dello spettro Personal computer e cavo con connettore USB per collegamento allo spettrofotometro Reticolo di diffrazione e prisma per disperdere lo spettro LED di diverso colore, lampada a incandescenza, luce solare Che cosa fare Con lo spettrofotometro collegato al PC, puntare la sonda a diverse sorgenti; osservare e interpretare lo spettro. Osservazioni suggerite: - spettro di un LED: osservare la lunghezza d onda a cui si verifica il picco e la sua larghezza; 2 0 1 6 pag. 9

- spettro della lampada a incandescenza disperso con il reticolo di diffrazione: posizionare la sonda in corrispondenza di diversi colori e verificare la corrispondenza fra il valore della lunghezza d onda registrato dalla sonda e quello calcolato in base alle misure dirette e alla legge del reticolo; - spettro della lampada a incandescenza senza dispersione: confrontare lo spettro ottenuto con lo spettrofotometro con quello misurato nell esperimento precedente; - spettro della luce solare possibilmente in diverse ore della giornata e/o diverse condizioni di copertura del cielo, per stimare la temperatura della superficie del Sole e valutare l effetto dell assorbimento nell aria (vedi scheda di approfondimento sullo spettro solare). 2 0 1 6 pag. 1 0