FORMAGGI E LATTICINI. La domanda nazionale: comportamenti d acquisto e dinamiche recenti. Cremona, 27 ottobre 2011

Documenti analoghi
I consumi alimentari: evoluzione strutturale, nuove tendenze, risposte alla crisi. Roma, 27 settembre 2011

LO STATO DI SALUTE DELLA SALUMERIA ITALIANA un analisi attraverso i comportamenti del consumatore e dell impresa. Cremona, 28 ottobre 2011

BIOLOGICO ITALIANO UN FOCUS SU CONSUMI E PREZZI NEL MERCATO NAZIONALE ISMEA.

MERCATO LATTIERO CASEARIO

LA DIREZIONE DELLA DOMANDA DOMESTICA DI PRODOTTI AVICOLI. Forlì, 8 aprile 2011

I NUMERI DEL LATTE BIO

I COSTI DI PRODUZIONE E DI TRASFORMAZIONE DEL LATTE NEL Cremona, 5 maggio 2011

Nuoro, 10 dicembre 2010

Gli acquisti domestici di prodotti biologici confezionati in Italia nella GDO

Rapporto sulla Marca del Distributore XII Edizione

Clima di fiducia (*) ed evoluzione delle vendite nell industria agroalimentare

Lo scenario dei consumi agroalimentari in Italia

CHECK UP COMPETITIVITÀ FILIERA LATTIERO-CASEARIA

Congiuntura e prospettive del mercato del Parmigiano- Reggiano

LE VENDITE AL DETTAGLIO DEI PRODOTTI BIOLOGICI. Area Agroalimentare - Nomisma

SETTORE LATTIERO-CASEARIO

Formati Distributivi e Sviluppo Marca Privata : panorama europeo ed opportunità

VENDERE ORGANIC : QUALI

I PREZZI E I CONSUMI DI PRODOTTI BIOLOGICI IN ITALIA

PIANO ZOOTECNICO - La filiera del bovino da latte

Tendenze & mercato delle produzioni biologiche

Caratteristiche dell indagine

Cosa spiega le differenze nei consumi

Il Take Away segmenta il mercato?

L AGROALIMENTARE ITALIANO BIOLOGICO

CONSUMI E DIMENSIONI DEL

Il futuro vien mangiando

Il mercato delle produzioni biologiche in Italia

Andamenti produttivi commerciali e dei consumi delle principali specie orticole

CIBO E SALUTE DAI SUPERFOOD AI VEGANI, DAL BIOLOGICO ALLO STREET FOOD

LA FILIERA ITALIANA DELL ORTOFRUTTA FRESCA

L'evoluzione strutturale dei consumi alimentari in Italia

Dinamica consumi : principali evidenze

Confronto tra il prezzo pagato agli allevatori dai Caseifici Mantovani ed il prezzo regionale della Lombardia Fonte: Confcooperative Mantova

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA

TRASFORMAZIONE. Collegio Nazionale Periti Agrari. Barga, 7 ottobre Il ruolo del Perito Agrario nella filiera Agro-Alimentare

Quadro del Settore lattiero-caseario. Report n 4 Ottobre 2010

MARCO COSTAGUTA. Milano, 6 novembre 2015

Generare Valore Attraverso Il Freschissimo

BEAUTY TREND WATCH Luglio 2016 LA NEWSLETTER DEL CENTRO STUDI E CULTURA D IMPRESA

Economia dei Mercati Agro-Alimentari (a.a. 11/12)

I consumi alimentari in Italia in periodo di crisi

Analisi Semestrale: le Spese degli Italiani con Carta di Credito

IL MERCATO DEL LATTE IN ITALIA

Il mercato dei prodotti biologici: i. dei prezzi. Enrico De Ruvo Ismea

Gennaio 2017 RAPPORTO VEGAN ITALIA OSSERVATORIO VEGANOK V E G A N O K

Il prezzo di alcuni generi di largo consumo a Monza. con il coordinamento scientifico di

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con carta di credito

Il Mercato dei Formaggi in Italia e in Europa

Consumi alimentari: una famiglia su dieci ha tolto frutta e carne bovina dal carrello

La congiuntura in sintesi

SETTORE PRODOTTI BIOLOGICI

Nota di commento ai dati sulla natalità e fecondità della popolazione residente Anno 2015 Fonte: Istat

Le vendite al dettaglio del segmento degli ortaggi IV gamma e degli ortaggi freschi a peso fisso: dinamiche recenti e tendenze future.

Economia dei Mercati Agro-Alimentari (a.a. 06/07)

Agosto 2010 n. 1/10 15 ottobre L andamento degli acquisti domestici mensili

Zootecnia da latte: i canali di sbocco delle produzioni aziendali

Problematiche e prospettive di mercato del Parmigiano Reggiano

Concorrenza in Italia:

CONFRONTI DELLA DISTRIBUZIONE GROCERY IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA CON ALTRE REGIONI E ALTRE NAZIONI EUROPEE

Il prezzo di alcuni beni e servizi di largo consumo a Monza. con il coordinamento scientifico di

La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2013

Per area geografica bovino e la trasformazione ortofrutticola; più contenuta la crescita dell indicatore nel comparto della macellazione suina. Risult

RISTORANTI E PIZZERIE 2015

TUTTI I NUMERI DEL BIO ITALIANO

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito

Il futuro vien mangiando

Importazioni italiane di LATTE IN CISTERNA Fonte: elaborazioni Assolatte su dati ISTAT (* per il 2005 dati provvisori) 700

Gian Luca Bagnara Commercializzazione e Qualità: fra scenario internazionale e sviluppo locale

NUOVI TREND DEL BIOLOGICO IN ITALIA: IL RUOLO DEI PRODOTTI BIO PER VEGETARIANI E VEGANI. a cura di Silvia Zucconi

L ORTOFRUTTA ITALIANA

Area Mercati AGROALIMENTARE NEWS. Prezzi e dei costi dei fattori produttivi, Consumi domestici, import, export e saldo. Report mensile - Luglio 2011

L IMPATTO DELLA CRISI SULL INDUSTRIA ALIMENTARE un analisi delle performance e del sentiment delle imprese. Parma, 7 maggio 2012

Il prezzo di alcuni beni e servizi di largo consumo a Monza. con il coordinamento scientifico di

Latte e formaggi ovini

ANTEPRIMA :: Lattiero caseari - Latte e derivati bovini - News e analisi - News mercati - se...

le famiglie QUANTO SPENDONO OGNI MESE COME PAGANO DOVE E COSA ACQUISTANO

IV Gamma: prospettive e opportunità nel mercato che cambia Raffaello Bernardi

I PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA Distribuzione dei p.e. (valori assoluti - giugno 2006)

NUMERI E VALORI DEL SETTORE DOP-IGP AGROALIMENTARE E

Dossier 6 La situazione delle famiglie con riguardo agli affitti e ai mutui per la casa

BEAUTY TREND WATCH Agosto 2016 LA NEWSLETTER DEL CENTRO STUDI E CULTURA D IMPRESA

ISMEA LE STELLE DI NATALE. Rilevazione

Politica agraria comunitaria

Bologna, 7 settembre Francesco Giardina BIO IN CIFRE

Le regioni a confronto

Tendenze dell ultimo anno e previsioni al Francesco Pallavicino Responsabile Scenari di Mercato e Posizionamento

SEMINARIO TEMATICO 4 Qualità dei prodotti e sostenibilità economica, sociale, ambientale. Legnaro (Padova) Venerdì 19 Novembre 2010

Lo spreco alimentare. I segnali dei nuovi consumi

Il mercato lattiero-caseario internazionale è in fase di stabilizzazione: terrà il mercato nazionale? Renato Pieri e Daniele Rama

Panel Agroalimentare Ismea

L ATTIVITA DI ORIENTAMENTO DEI CONSUMI E EDUCAZIONE ALIMENTARE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

IL MERCATO IMMOBILIARE IN SARDEGNA EVOLUZIONE E PROSPETTIVE

Edizione 2015/I Focus su target di popolazione: Segmento Top

I consumi domestici di prodotti biologici nel 2008

Le dinamiche economiche provinciali nel Dott. Silvio Di Lorenzo Presidente Camera di Commercio di Chieti

Concentrazione dell offerta e marca del distributore: un binomio virtuoso per lo sviluppo della filiera agroalimentare

rassegna stampa c o l d i r e t t i a g r i c o l t u r a

L Umbria nel contesto nazionale

Transcript:

FORMAGGI E LATTICINI La domanda nazionale: comportamenti d acquisto e dinamiche recenti Cremona, 27 ottobre 2011

1

I CAMBIAMENTI DELLA DOMANDA INTERNA La crisi e i nuovi modelli di consumo Risparmio netto Quali saranno i comportamenti e le prospettive di consumo delle famiglie italiane? Considerato il costante declino del risparmio delle famiglie, in conseguenza di disoccupazione, sottoccupazione, perdita di potere d acquisto, crescente disequilibrio (particolarmente forti nell ultimo triennio). La ripresa della domanda interna passa attraverso cambiamenti profondi delle politiche del lavoro (occupazione giovanile, femminile, precarizzazione) e dei redditi (disuguaglianze economiche).

I CAMBIAMENTI DELLA DOMANDA INTERNA La crisi e i nuovi modelli di consumo Gfk Eurisko cambiamenti sociali spinti ( ricostituite, allargate, di fatto, straniere ma anche ) (crescente ineguaglianza economica complessiva) e quindi articolazione molto spinta dei desideri e dei bisogni della domanda la crisi non è solo quantitativa: della domanda tra il «protagonismo» del consumo (i più dinamici) e il «disagio» (i più statici) come ri-composizione delle fratture, favorite dalla globalizzazione (economica e di eco-sistema), dalla tecnologia, dall identificazione 1. : disintermediazione nei consumi 2. esperienze sensorialità: impulso, spettacolarizzazione del consumo 3. autoindulgenza/ del sé/benessere: cultura del piacere, narcisismo 4. vs : emergenza del tempo vs ricerca di nuovi equilibri 5. semplificazione : alleggerimento come stile di vita 6. passato: riappropriazione, recupero della tradizione 7. radicamento: attenzione al tipico, al locale 8. ibridazione : fusione culturale, de-territorializzazione, consumi high-low price 9. /partecipazione: condivisione, confronto, rapporti reticolari 10. : attenzione e consapevolezza anche nelle scelte

LE NUOVE TENDENZE ALIMENTARI Il nuovo concetto di cibo: convivialità e piacere; il tempo trascorso a tavola è relax Multietnicità e globalizzazione dei consumi alimentari Consapevolezza e salute: la dieta mediterranea al centro delle abitudini alimentari Il prezzo come variabile di scelta nella composizione del carrello: trade off convenienza/qualità Nuovi stili di vita della popolazione attiva: destrutturazione dei pasti e aumento della domanda di ready meal e snack; diffusione dei piatti unici Ritorno al territorio: prodotti tipici, vendita diretta, mercati rionali e/o ambulanti Il paradigma verde: frutta e verdura al centro della tavola: 1 su 5 consuma prodotti bio

IL CONSUMO DI «PROTEICI» NEGLI ULTIMI 10 ANNI La dinamica della domanda apparente di carni e altri proteici La determinano una riduzione del consumo di carni (in particolare rosse), ma è soprattutto la crisi a determinare. I driver di crescita appaiono la, la, e il. (-4%) (+16%) (-5%) (-8%) (+7%) (+1%)

2 Gli acquisti di formaggi I formaggi DOP

LA DOMANDA INTERNA DI LATTE E DERIVATI Consumo apparente di latte e derivati negli ultimi 10 anni Negli ultimi dieci anni i nuovi modelli di consumo hanno penalizzato la domanda di latte fresco (minore servizio) e di burro (salutismo), mentre è e derivati perché hanno risposto meglio alle mutate esigenze, in termini di:, (young), (older single) (famiglie con bambini) latte alimentare burro formaggi 64,0 3,4 25,0 (kg/anno pro capite) 62,0 60,0 58,0 56,0 54,0 52,0 (kg/anno pro capite) 3,2 3,0 2,8 2,6 2,4 2,2 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010-0,9%/anno (kg/anno pro capite) 24,0 23,0 22,0 21,0 20,0 19,0 18,0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 +1,0%/anno 50,0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010-0,8%/anno

GLI ACQUISTI DOMESTICI DI LATTE E DERIVATI I consumi domestici di latte e derivati sono complessivamente 2005-2010 Crescita e, seppure in misura minore, per i In nel quinquennio Quantità e prezzi di latte e derivati acquistati dalle famiglie italiane (indice, base 2005=100) 125 120 115 110 105 100 95 90 2006 2007 2008 2009 2010 yogurt formaggi latte

L INCIDENZA DEL SETTORE LATTIERO CASEARIO SULLA SPESA FAMILIARE Nel 2010 la spesa familiare in beni di Largo Consumo per consumi domestici è stata pari a Quota in valore - 2010 Nel primo semestre 2011 la quota a valore di Latte e Derivati ha raggiunto il 17,5% 16,4 12,2 71,4 Altri alimentari Latte e derivati Non alimentari

GLI ACQUISTI DOMESTICI DI FORMAGGI E LATTICINI Ripartizione % per area e per canale di vendita quota in volume La è effettuata nei punti vendita della DM, ma il dettaglio tradizionale assume ancora un ruolo non trascurabile (9% in volume) Non esistono grandi nei consumi di formaggi, se si tiene conto che la lieve prevalenza del Meridione è determinata dalla presenza di famiglie più numerose 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 5% 5% 11% 9% 6% 6% 10% 11% 69% 69% 2007 2010 Iper + super Discount Superette Negozi tradizionali Altri Sud+Isole 34% Centro 17% Nord Ovest 32% Nord Est 17%

COMPOSIZIONE PERCENTUALE DELLA SPESA IN FORMAGGI I formaggi costituiscono circa il La spesa per i prodotti a Per tipologia delle famiglie italiane in latte e derivati complessiva di formaggi. Per certificazione industriali 6,7% duri 28,0% Formaggi non Dop 65,0% freschi 34,1% molli 13,9% semiduri 17,3% Formaggi Dop 35,0%

COMPORTAMENTO DELLE FAMIGLIE Indicatori d acquisto - 2010 ACQUIRENTI DI FORMAGGI FORMAGGI E LATTICINI var.% 2010/2005 Penetrazione (%) 99,9 0,0% Acquisto medio annuo familiare (kg) 40,6-3,6% Acquisto medio per atto (g) 454,2-5,2% Frequenza d'acquisto (n. atti) 89,5 1,9% DURI SEMIDURI FRESCHI INDUSTRIALI Penetrazione (%) 98,7 96,3 99,5 96,3 Acquisto medio annuo familiare (kg) 9,1 6,7 16,2 3,7 Acquisto medio per atto (g) 540,6 529,8 413,7 350,0 Frequenza d'acquisto (n. atti) 16,9 12,7 39,2 10,5 In termini di diffusione i formaggi hanno una. In media una famiglia all anno per l acquisto di. Mediamente si verifica con una. I freschi hanno il livello più alto di penetrazione e sono acquistati più frequentemente.

PROFILO DELLE FAMIGLIE ACQUIRENTI High consumer FRESCHI MOLLI SEMIDURI DURI Area geografica Sud e Isole Sud e Isole Sud e Isole Nord Ovest Classe socio-economica Bassa Bassa Bassa Bassa Ciclo di vita della famiglia Famiglie con figli piccoli (6-15 anni) Famiglie con figli grandi (16-25 anni) Famiglie con figli grandi (16-25 anni) Famiglie con figli grandi (16-25 anni) Ampiezza nucleo famiiliare 5 componenti 5 componenti 5 componenti 5 componenti Low consumer FRESCHI MOLLI SEMIDURI DURI Area geografica Nord Est Nord Est Centro Nord Est Classe socio-economica Alta Alta Alta Alta Ciclo di vita della famiglia Single o coppie giovani senza figli Single o coppie giovani senza figli Single o coppie giovani senza figli Single o coppie giovani senza figli Ampiezza nucleo famiiliare 1-2 componenti 1-2 componenti 1-2 componenti 1-2 componenti

COMPORTAMENTO DELLE FAMIGLIE «ALTO ACQUIRENTI»

COMPORTAMENTO DELLE FAMIGLIE Curva di concentrazione per i formaggi DOP «ALTO ACQUIRENTI» Le famiglie DOP Il (2,4 milioni) acquista oltre il ; in particolare: comprano circa il degli acquisti di Formaggi DOP (29,9 kg vs. 11,5) con una : 46 volte all anno vs. 21 di media. INDICATORI DI SINTESI : 99% delle famiglie italiane : 11,5 kg : 127,16 euro : 20,9 atti = uno ogni 17,5 gg

39,2 35,5 ACQUISTO DELLE FAMIGLIE «ALTO ACQUIRENTI» Quota % sul totale dell acquisto medio per famiglia % sul totale acquisto medio di formaggi DOP Acquisto medio familiare = 11,5 kg 21,8 18,7 11,7 13,1 10,1 9,1 7,6 12,5 Totale Acquirenti Famiglie DOP 3,6 3,5 2,5 3,3 1,2 1,3 2,3 3,0 GRANA PADANO PARMIGIANO REGGIANO GORGONZOLA PECORINO MOZZARELLA DI BUFALA ASIAGO/MONT. RICOTTA GRANA TRENTINO ALTRI

CARATTERISTICHE DELLA FAMIGLIA DOP Le caratteristiche sociodemografiche della tipica Famiglia DOP sono: Residenza al Nord Ovest, in centri piccoli Famiglia numerosa, Responsabile acquisti > 45 anni, Classe socioeconomica non elevata. Le caratteristiche d acquisto: della media: 80,7 kg. vs 40,6 kg di formaggi; : 767 vs. 360 della media italiana; : 146 volte all anno vs. 89 atti della media italiana (un acquisto circa ogni 2,5 giorni); i formaggi DOP costituiscono il 37% dei loro consumi complessivi di formaggio

DISTRIBUZIONE DEI FORMAGGI Quota % sa volume sul totale degli acquisti 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 30,9 25,2 69,1 74,8 Formaggi DOP Formaggi non DOP Piccole Superfici Grandi Superfici (*) Ipermercati, Supermercati e Discount

DINAMICHE RECENTI: 2011 var.% gennaio-agosto 2011 vs gennaio-agosto 2010 Acquisti domestici di formaggi 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% 0% -1% -2% -3% -4% 2,5% 1,9% 0,5% 4,8% -0,4% 4,4% 0,3% 0,8% -0,5% quantità valore prezzo 2,1% 0,2% 1,1% 1,3% 0,9% 0,8% 2,8% 2,0% formaggi duri semiduri molli industriali formaggi dop 5,9% 4,9% 5,3% -0,5% grana padano 6,0% 2,3% -3,5% parmigiano reggiano

L ALIMENTAZIONE ANTICIPA UN NUOVO MODELLO DI CONSUMO? Il potrebbe anticipare per più aspetti quelli che saranno i del : crescente consapevolezza del (cfr. la Doppia Piramide di Barilla) evoluzione del (informazione) e (meno quantità e sprechi) disponibilità a spendere per un maggiore ricerca di leggerezza e salute senza rinunciare al e alla gastronomia (qualità) arricchimento dell, sul piano:, come interesse per il diverso e il tradizionale (più competenza), ricerca della convivialità, dello scambio conoscenze/esperienze sul tema cibo Le tendenze alimentari di oggi si sposano con il consumo dei formaggi (DOP): una buona base per un ulteriore sviluppo dei consumi

GLI STRUMENTI ISMEA A SUPPORTO DELLE DECISIONI Un consolidato patrimonio informativo: BD e indicatori BD prezzi di filiera (produzione/ingrosso/consumo) BD biologico, Dop-Igp BD consumi domestici indice di redditività delle az. agricole (indice prezzi/costi correnti), i. di acquisto, i. del margine di filiera, i. del rischio di mercato, bilanci di approvvigionamento strumenti di previsione di BP e analisi di scenario di LP (Meg-d) DWH contenente i dati nazionali/esteri delle fonti più autorevoli Una solida esperienza nell interpretazione dei fenomeni: analisi e informazioni congiuntura (newsletter), tendenza (tendenze, check up), strutturacomportamenti-performance (report economico-finanziari) clima di fiducia (aziende agricole, industria alimentare, Gdo) analisi di bilancio (agricoltura, industria) analisi ad hoc (check up regionali, )

GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE ASA MERCATI c.federici@ismea.it m.ronga@ismea.it