SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR

Documenti analoghi
SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR

Terapia del tromboembolismo venoso: il ruolo di dabigatran

DABIGATRAN IL NOSTRO GIUDIZIO

Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Commissione Regionale del Farmaco (D.G.R. 1540/2006, 2129/2010 e 490/2011)

I protocolli di prevenzione e trattamento delle TVP. Walter Ageno Dipartimento di Medicina Clinica Università degli Studi dell Insubria Varese

FONDAPARINUX ( )

PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO NEI PAZIENTI INTERNISTICI

Il trattamento della trombosi venosa profonda

La Patologia Venosa: Non Solo Varici. Venerdi 23 ottobre 2015 Abano Terme (PD)

SCHEDA FARMACO ELIQUIS 2,5 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM CONFEZIONE DA 10, 20 E 60 CPR

FARMACOUTILIZZAZIONE E DETERMINANTI D USO DI NUOVI E VECCHI ANTICOAGULANTI ORALI IN REGIONE LOMBARDIA

Fibrillazione Atriale: LIXIANA efficace e sicuro nei pazienti con FA sottoposti a cardioversione

PP.DS.07 AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO. PP.DS.07 Rev. 2 : 22/11/2011 Pag. 1/9. USL 3 PISTOIA Zona di Pistoia P.O.

TAVOLA ROTONDA: NOACS e le nuove evidenze scientifiche Anticoagulazione nella fase acuta della Trombosi venosa profonda

ANALISI DEGLI ANTICOAGULANTI PARENTERALI E CONFRONTO CON I NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche

Dabigatran. Scheda di valutazione del farmaco. (trattamento del tromboembolismo venoso e prevenzione delle recidive) Doc PTR n.258

PROFILASSI ANTITROMBOTICA IN CHIRURGIA GENERALE

APPROPRIATEZZA TERAPEUTICA, FARMACOECONOMIA E DISPENSAZIONE DEGLI ANTICOAGULANTI: IL PARERE DEL FARMACISTA TERRITORIALE

Anticoagulazione nella chirurgia non cardiaca. Dr.ssa Luciana Lombardo U.O. CARDIOLOGIA OSP. TAORMINA

Efficacia e sicurezza dei nuovi farmaci anticoagulanti orali nella profilassi e nel trattamento del tromboembolismo venoso

Pre e post intervento fino 3 gg UI = 0.2 ml UI = 0,3 ml UI = 0,4 ml <

Linee guida sulla gestione di terapie preoperatorie antiaggreganti ed anticoagulanti

Il significato degli esami di coagulazione. Walter Ageno

Capitolo 3.2. La valutazione economica dei Nuovi Anticoagulanti Orali (NOACs) nella prevenzione di ictus in pazienti con fibrillazione atriale (SPAF)

La profilassi antitrombotica nel trattamento del paziente varicoso

I piani terapeutici regionali e l appropriatezza d uso dei NAO

11 a Conferenza Nazionale GIMBE SSN: uno per tutti, tutti per uno Bologna, 4 marzo 2016

Alessandro Squizzato

Congresso Nazionale Società Italiana di Gerontologia e Geriatria Novembre 2013 Torino

Sessione 3.1 Il controllo farmacologico

CHIRURGIA TRAUMATOLOGICA E PROTESICA DEL PAZIENTE ANZIANO

RIVAROXABAN NEL TRATTAMENTO DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO E NELLA PREVENZIONE DELLE RECIDIVE

APPROFONDIMENTI SISET

Nuovi farmaci anticoagulanti orali: evidenze ed indicazioni

Eparine a basso peso molecolare (Ebpm)

CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO TROMBOEMBOEMBOLICO

Apixaban. Scheda di valutazione del farmaco. (trattamento del tromboembolismo venoso e prevenzione delle recidive) Doc PTR n. 261

L embolia polmonare: diagnosi e trattamento

PROGETTO TAO Card Veneto Gestione della Terapia Anticoagulante Orale: Modelli a Confronto e Nuove Proposte

Dabigatran nella prevenzione del tromboembolismo venoso dopo chirurgia ortopedica maggiore Orietta Zaniolo (1)

Utilizzo degli anticoagulanti orali non vitamina K dipendenti (Nuovi. Antiacoagulanti Orali-NAO) nella malattia tromboembolica venosa

Cosa sono i NAO? Angelica Moretti. Medicina d Urgenza Universitaria Direttore Prof. F. Carmassi Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana

EBPM in Gravidanza: Storia di una 648 Elvira Grandone. I.R.C.C.S. Casa Sollievo della Sofferenza S. Giovanni Rotondo (FG)

Percorso ECD Trombosi Venosa Profonda (Ceva)

Oltre alla fibrillazione atriale: SCA, embolia polmonare e HIT (argatroban) Federico Nardi SOC Cardiologia Ospedale Castelli

Piani terapeutici e dosaggi: la prescrizione dei nuovi farmaci anticoagulanti

TromboEmbolismo Venoso

MEDICINA BASATA SULL EVIDENZA (EBM)

Linee guida nell uso delle eparine a basso PM LMWH (low molecular weight heparin)

La TVP nell'anziano ospedalizzato: fattori di rischio e complicanze

Tromboembolismo Venoso Ruolo dell ecocolordoppler

Studio SENIORS Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza

COME PREVENIRE LE RECIDIVE NELLA MALATTIA TROMBOEMBOLICA VENOSA

APPROFONDIMENTI SISET

GESTIONE PERI-PROCEDURALE DEI PAZIENTI IN TERAPIA CON I NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI

I DOA nella trombosi venosa profonda: prevenzione e terapia V. Moretti (S. Daniele del Friuli UD)

Risultati degli studi registrativi: lo studio Hokusai-VTE

Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 2330/2008)

Trombofilia in gravidanza: percorsi diagnostici e terapeutici. Dr. A.Lojacono. Cattedra di Ginecologia e Ostetricia Università degli Studi di Brescia

I nuovi anticoagulanti orali (NAO)

Protocollo regionale per la prevenzione del tromboembolismo venoso in ortopedia e traumatologia

Come e perché misurare i farmaci anticoagulanti

LE NECESSITA SANITARIE DEI PAZIENTI E IL RUOLO DEI CENTRI EMOSTASI E TROMBOSI

FOLLOW UP DELL EMBOLIA POLMONARE DOPO LA DIMISSIONE

Stratificazione del rischio di TEV

I NAO nel Tromboembolismo Venoso

Terapia a lungo termine della trombosi venosa profonda e dell embolia polmonare

La prevenzione della trombosi venosa profonda. Andreas Kunze

UNITA SEMPLICE DIPARTIMENTALE DI GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA

Trombosi venosa profonda: fisiopatologia, epidemiologia Alberto Cogo

La prevenzione del tromboembolismo

Anticoagulazione nella fase post-acuta nella cardioversione elettrica. G. M. Francese. U.O. C. di Cardiologia Garibaldi-Nesima Catania

Pr. Osp. n. 48/2014 PREVENZIONE DELLA TROMBOEMBOLIA VENOSA POST-CHIRURGICA. Il 31/10/2013

Terapia acuta e di lunga durata della tromboembolia venosa

PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO NEI PAZIENTI SOTTOPOSTI A PROCEDURE CHIRURGICHE

Commissione Regionale Farmaco LAPATINIB

TVP ACUTA. per almeno 5 giorni

L'ANTIBIOTICOTERAPIA NELLA REGIONE MARCHE: aspetti clinici microbiologici e di farmacoutilizzazione IL PUNTO DIVISTA DEL FARMACISTA ASUR

NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA)

La prevenzione del tromboembolismo nella fibrillazione atriale non valvolare: cosa offrono i nuovi anticoagulanti orali

Modifica del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo presentata dall'agenzia Europea per i Medicinali

Anticoagulazione in gravidanza: serve monitorare l eparina a basso peso molecolare?

NOAC Misura e interferenze su test di laboratorio Cristina Legnani

TROMBOEMBOLISMO VENOSO IN CHIRURGIA ORTOPEDICA. ASPETTI CLINICI E MEDICO-LEGALI

STEMI: cosa c è di nuovo? Anticoagulanti. Giovanni Gnecco

Guida per il medico prescrittore. LIXIANA (edoxaban)

I NAO NEL TRATTAMENTO DEL TEV. Roberta Re Medicina II AOU Maggiore Carità Novara

Dal Laboratorio alla Clinica: vecchi e nuovi farmaci anticoagulanti

Allegato 1 PP.DS.07 RACCOMANDAZIONI PER LA PROFILASSI DEL TEV IN 2 22/11/2011 AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO

SCHEDA FARMACO. (a cura di UOS Farmacoeconomia e HTA, Area Centro. Nepafenac. Prezzo: 18,50 euro. Regime rimborsabilità: H

Università degli Studi di Ferrara

DETERMINAZIONE 25 maggio Regime di rimborsabilità e prezzo di vendita del medicinale per uso umano «Arixtra».

Trattamento A.O. Recidive trombotiche INR = % nei soggetti non trattati 4% nei soggetti trattati INR < 2.0 INR > 3.0

SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE IN ORTOPEDIA

Trattamento: I nuovi Farmaci

forse i ringraziamenti continueranno

Allegato III Modifiche al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio illustrativo

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR

PROCEDURE ENDOSCOPICHE E RISCHIO DI EMORRAGIA

Transcript:

RICHIESTA DI INSERIMENTO IN PTR DI DABIGATRAN B01AE07 (Pradaxa ) Presentata da Commissione Terapeutica Provinciale Olbia-Tempio In data Dicembre 2009 Per le seguenti motivazioni: Per la prevenzione del tromboembolismo venoso (TEV) nei pazienti adulti sottoposti a interventi di sostituzione elettiva di anca o ginocchio 1. INQUADRAMENTO GENERALE DELLA PATOLOGIA DA TRATTARE La malattia tromboembolica venosa (TEV) comprende due manifestazioni cliniche strettamente correlate: la trombosi venosa profonda (TVP) localizzata prevalentemente agli arti inferiori e l embolia polmonare (EP). La TEV rappresenta una frequente complicanza in chirurgia ortopedica. Dati epidemiologici documentano una elevata frequenza di TEV nei pazienti sottoposti a interventi di chirurgia ortopedica maggiore: nella sostituzione elettiva d'anca il rischio di TVP è del 44% e del 3% il rischio di embolia polmonare (NICE), mentre nei pazienti sottoposti a intervento di protesi di ginocchio il rischio di TVP è del 60% e del 1% per l' embolia polmonare (NICE). Nelle Linee Guida Chest viene riportata una prevalenza del 40-60% riferita complessivamente all artroprotesi di anca e di ginocchio. Nonostante l uso routinario della tromboprofilassi, in questi pazienti gli eventi tromboembolici sintomatici continuano ad essere riportati nel 1,3-10% dei pazienti entro i primi 3 mesi dopo l intervento. Va notato che la frequenza di eventi tromboembolici è sicuramente sottostimata. E stato dimostrato che per ogni caso di embolia polmonare non fatale diagnosticata ci sono 2,5 casi fatali diagnosticati tramite autopsia. Inoltre solo il 29% dei pazienti che sopravvivono ad un evento embolico iniziale ricevono una diagnosi di tromboembolismo venoso. 2. STANDARD TERAPEUTICO ATTUALE Le recenti linee guida dell' American College of Chest Physicians (ACCP) raccomandano per i pazienti sottoposti ad artroprotesi elettiva d'anca o del ginocchio l'impiego di eparine a basso peso molecolare (EBPM), fondaparinux, di un antagonista orale della vitamina K (VKA) e nell aggiornamento del 2009, pubblicato dall Intenational Guidlines Center sono stati inseriti dabigatran e rivaroxaban. Le Linee Guida del Nice raccomandano per i pazienti sottoposti ad artroprotesi elettiva d anca la profilassi farmacologica per i 28-35 giorni successivi all intervento, mentre per quelli sottoposti ad artroprotesi elettiva del ginocchio raccomandano la terapia per i 10-14 giorni successivi all intervento. 1

La profilassi farmacologica può essere praticata con dabigatran, fondaparinux, eparine a basso peso molecolare (o eparina non frazionata) e rivaroxaban. Le eparine a basso peso molecolare hanno lo svantaggio di richiedere la somministrazione parenterale e il rischio di provocare trombocitopenia (incidenza 0,5). Il fondaparinux richiede la somministrazione parenterale e potrebbe essere associato a episodi di trombictopenia. Gli antagonisti orali della vitamina K richiedono frequenti aggiustamenti della dose in base ai valori dell International Normalized Ratio (INR) che deve essere portato entro un range terapeutico (fra 2 e 3); inoltre presentano numerose interazioni con il cibo e con altri farmaci. 3. INDICAZIONI REGISTRATE E MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE Indicazioni Prevenzione primaria di episodi tromboembolici in pazienti adulti sottoposti a chirurgia sostitutiva elettiva totale dell anca o del ginocchio. Somministrazione Prevenzione di episodi di Tromboembolismo Venoso (TEV) in pazienti sottoposti a chirurgia sostitutiva elettiva del ginocchio: La dose raccomandata di Dabigatran è di 220 mg una volta al giorno, assunta sotto forma di 2 capsule da110 mg. Il trattamento deve iniziare per via orale entro 1 4 ore dalla conclusione dell intervento con una capsula e continuare dal giorno successivo con 2 capsule una volta al giorno per un totale di 10 giorni. Prevenzione di episodi di Tromboembolismo Venoso (TEV) in pazienti sottoposti a chirurgia sostitutiva elettiva dell anca: La dose raccomandata di Dabigatran è di 220 mg una volta al giorno, assunta sotto forma di 2 capsule da 110 mg. Il trattamento deve iniziare per via orale entro 1 4 ore dalla conclusione dell intervento con una capsula e continuare dal giorno successivo con 2 capsule una volta al giorno per un totale di 28-35 giorni. Per entrambi gli interventi, se l emostasi non fosse normale, l inizio del trattamento deve essere rimandato. Se il trattamento non viene iniziato il giorno dell intervento, si deve cominciare con 2 capsule una volta al giorno. 4. EVIDENZE SCIENTIFICHE DISPONIBILI SULL EFFICACIA L'efficacia e la tollerabilità di dabigatran sono state valutate principalmente in tre ampi RCT di fase III, di non inferiorità, in doppio cieco, controllati con enoxaparina. I due studi cardine sono stati condotti soprattutto in Europa, rispettivamente, su 2.076 pazienti sottoposti ad intervento di sostituzione totale del ginocchio (studio RE-MODEL) e su 3.494 pazienti sottoposti ad intervento di sostituzione totale d'anca (studio RE-NOVATE). Lo studio di supporto (studio RE-MOBILIZE) è stato condotto in Nord America su 2.615 pazienti sottoposti ad intervento di sostituzione totale del ginocchio ma va segnalato che il disegno di tale studio presentava alcune differenze rispetto ai due studi europei. La differenza più rilevante tra gli studi cardine e lo studio di supporto è rappresentata dal fatto che in quest'ultimo la randomizzazione è stata effettuata dopo l'intervento chirurgico e sono stati esclusi dallo studio i pazienti che 2

hanno presentato delle complicazioni durante e subito dopo l intervento e che presentavano, quindi, un rischio superiore di manifestare un evento tromboembolico. Inoltre, nello studio di supporto la terapia con dabigatran è stata iniziata 6-12 ore dopo l intervento chirurgico mentre negli studi cardine dabigatran veniva somministrato 1-4 ore dopo l intervento. Infine, nello studio di supporto è stato utilizzato uno schema posologico diverso per il farmaco di controllo, il quale è stato somministrato al dosaggio di 30 mg/bid (prima dose: 12-25 ore dopo l'intervento) mentre negli studi cardine erano stati somministrati 40 mg il giorno prima dell'intervento e quindi 40 mg una volta al giorno. Endpoint primario dei tre studi di fase III era un endpoint composito costituito dall'incidenza complessiva di episodi di TEV (inclusa EP, TVP prossimale e distale, sia sintomatica che asintomatica rilevata con venografia di routine) e mortalità per tutte le cause. Da segnalare tra i criteri di esclusione, i pazienti con importanti fattori di rischio, in particolare pazienti con insufficienza renale grave; pertanto, il farmaco è stato ad oggi studiato solo in una popolazione selezionata. Nei due studi cardine, l'analisi statistica degli endpoint primari e secondari ha dimostrato la non inferiorità di dabigatran 150 o 220 mg/die rispetto ad enoxaparina. Nello studio americano la non inferiorità di dabigatran rispetto ad enoxaparina non è stata dimostrata, per nessuno dei due dosaggi valutati. Da sottolineare che risultati sono stati valutati sulla popolazione per protocol e non intention to treat, che ha escluso circa il 25% dei pazienti dall analisi. Nello studio RE-NOVATE 3.494 pazienti sottoposti ad intervento di sostituzione totale d'anca sono stati randomizzati per 28-35 gg a dabigatran 220 mg /die o 150 mg/die o enoxaparina 4000 UI/die. L end point primario è stato osservato nel 6% dei pazienti del gruppo dabigatran 220 mg, nell 8,6% del gruppo dabigatran 150 mg e nel 6,7% del gruppo enoxaparina. Dabigatran è risultato non inferiore a enoxaparina ad entrambi i dosaggi (margine predefinito di non inferiorità 7,7%); rispetto all enoxaparina non ha ridotto la mortalità totale né le TVP sintomatiche. Nello studio RE-MODEL 2.076 pazienti sottoposti ad intervento di sostituzione totale del ginocchio sono stati randomizzati per 6-10 gg a dabigatran 220 mg /die o 150 mg/die o enoxaparina 4000 UI/die. L end-point primario si è verificato nel 36,4% dei pazienti del gruppo dabigatran 220 mg, nel 40,5% del gruppo dabigatran 150 mg e nel 37,7% del gruppo enoxaparina. Dabigatran è risultato non inferiore a enoxaparina ad entrambi i dosaggi (margine predefinito di non inferiorità 9,2%). Nello studio RE-MOBILIZE condotto su 2615 pazienti sottoposti ad intervento di sostituzione totale del ginocchio, la dose del enoxaparina era diversa da quella degli altri due studi (ossia 3000 U/bid) e la terapia con dabigatran è stata iniziata dopo 6-12 ore dall intervento anziché dopo 1-4 ore. L end-point primario si è verificato nel 33,7% dei pazienti del gruppo dabigatran 220 mg, nel 31,1% del gruppo dabigatran 150 mg e nel 25,3% del gruppo enoxaparina. Dabigatran non è risultato non inferiore a enoxaparina ad entrambi i dosaggi (margine predefinito di non inferiorità 9,2%). Per quanto riguarda la sicurezza non sono emerse differenze statisticamente significative nel rischio emorragico in nessuno dei tre studi clinici; non vi è stata differenza significativa neanche nell incidenza di eventi coronarici acuti. 3

Piccole differenze a sfavore del dabigatran sono state evidenziate per ipokaliemia, edema periferico e secrezione in sede della ferita. L'EMEA sottolinea, comunque, che la popolazione arruolata negli studi di fase III non è completamente rappresentativa della popolazione realmente trattata nella pratica clinica in quanto vi era una limitata percentuale di pazienti con importanti fattori di rischio per il TEV (esempio i fumatori) e sono stati esclusi pazienti in terapia con antiaggreganti piastrinici (es. ASA). L'EMEA sottolinea che i parametri scelti per l'endpoint composito primario raccomandato dalle attuali linee guida CHMP, ossia l'incidenza di tutti gli episodi maggiori di TEV e la mortalità correlata a TEV, sono stati analizzati nei tre studi come endpoint secondario. Secondo l EMEA i singoli studi non avevano una potenza sufficiente per valutare l'efficacia di dabigatran in relazione a quest ultimo endpoint composito. Una metanalisi ha analizzato i risultati dei tre studi principali con l'obiettivo di valutare l'efficacia relativamente all'endpoint composito incidenza di episodi maggiori di TEV e mortalità correlata ma questo approccio può essere considerato solamente di carattere esploratorio, visto che i risultati degli studi non sono tutti a favore della non inferiorità del dabigatran. Lo studio di supporto non è riuscito, infatti, a dimostrare la non inferiorità di dabigatran rispetto ad enoxaparina. In conclusione l'emea ritiene che l'efficacia clinica e il profilo di rischio di dabigatran siano simili a quelli di enoxaparina, con il vantaggio che il nuovo medicinale può essere somministrato per via orale, mentre enoxaparina richiede la somministrazione sottocutanea. 5. VALUTAZIONE COMPARATIVA CON FARMACI IMPIEGATI PER LE STESSE INDICAZIONI Il dabigatran non risulta essere maggiormente efficace rispetto all enoxaparina, ma solo non inferiore. Non esistono confronti diretti verso altri farmaci di pari indicazione; il suo principale vantaggio rispetto all enoxaparina è la somministrazione per via orale. Il NICE considera il dabigatran come un opzione terapeutica per la profilassi del TEV in artroprotesi dell anca e del ginocchio, in considerazione della somministrazione orale. 6. VALORE AGGIUNTO DEL FARMACO ALL ATTUALE STANDARD TERAPEUTICO Il dabigatran non risulta essere più efficace dell enoxaparina, è stata dimostrata solamente la non inferiorità in due studi clinici su tre, ha unicamente il vantaggio della somministrazione orale. Nelle Linee Guida del NICE il rivaroxaban nell artroplastica dell anca viene considerato maggiormente costoefficace rispetto alle eparine a basso peso molecolare o al dabigatran considerando anche il periodo di profilassi dopo la dimissione ospedaliera. Nell artroprotesi del ginocchio i il dabigatran invece viene giudicato costo-efficace quanto le eparine a basso peso molecolare, il rivaroxaban e il fondaparinux. 4

7. VALUTAZIONE DEI COSTI PRINCIPIO ATTIVO PREZZO/UT POSOLOGIA COSTO PER PROFILASSI ARTROPROTESI GINOCCHIO (secondo LG Rivaroxaban cpr 10 mg 3,533 10 mg/die per 15 gg per protesi ginocchio e per 35 gg per protesi anca Enoxaparina fl 2,72776 4000 UI 12 ore prima intervento, poi 4000 UI/die per 15 gg per protesi ginocchio e per 35 gg per protesi anca Dabigatran cpr 1,80/cpr 110 mg I prezzi riportati sono IVA esclusa al netto dello sconto di legge 110 mg entro 1-4 ore da fine intervento e poi 220 mg/die per 10 gg per protesi ginocchio e per 28-35 gg per protesi anca COSTO PER PROFILASSI ARTROPROTESI ANCA (secondo LG NICE) NICE) 52,995 123,655 43,64416 98,19936 55,80 127,80 8. ESPRESSIONE CIRCA L INSERIMENTO IN PTR proposta di inserimento accolta proposta di inserimento non accolta proposta di inserimento accolta con restrizioni MOTIVAZIONI Il farmaco ha dimostrato efficacia non inferiore all enoxaparina, un profilo di sicurezza simile ma presenta il vantaggio della somministrazione per via orale e non necessita di monitoraggio dei parametri della coagulazione, riducendo i costi dell assistenza. La Commissione approva l inserimento del farmaco in PTR con monitoraggio per un anno secondo la modulistica predisposta. 5

9. BIBLIOGRAFIA 1. Linee Guida per la profilassi del tromboembolismo venoso in ortopedia e traumatologia- SIOT 2001 2. Hirsh J, Guyatt G, Albers GW, Harrington R, and Schünemann HJ Antithrombotic and Thrombolytic Therapy: American College of Chest Physicians Evidence-Based Clinical Practice Guidelines (8th Edition) Chest Jun 2008: 110S 112S. DOI 10.1378/chest.08-0652; 3. Cohen AT, Agnelli G., Anderson FA, Arcelus JI, Bergqvist D, Brecht JG, Greer IA, Heit JA, Hutchinson JL, Kakkar AK, Mottier D, Oger E, Samana M, Spannagl M, Venous Thromboembolism (VTE) in Europe- The number of VTE events and associated morbidity and mortality. Thromb Haemost 2007; 98: 756-764; 4. Riassunto delle caratteristiche del prodotto; 5. Eriksson BI, Dahl OE, Rosencher N, Kurth AA, van Dijk CN, Frostick SP et al, for the RE-MODEL study group. Oral dabigatran etexilate vs. subcutaneous enoxaparin for the prevention of venous thromboembolism after total knee replacement: the RE-MODEL randomized trial. J Thromb Haemost 2007;5:2178 85; 6. Eriksson BI, Dahl OE, Rosencher N, Kurth AA, van Dijk CN, Frostick SP et al, for the RE-NOVATE study group. Dabigatran etexilate versus enoxaparin for prevention of venous thromboembolism after total hip replacement: a randomised, double-blind, noninferiority trial. Lancet 2007;370: 949 56; 7. Ginsburg JS, Davidson Bl, Comp PC, Francis CW, Friedman RJ, Huo MH et al (the REMOBILIZE writing Committee). Oral thrombin inhibitor dabigatran etexilate vs north American enoxaparin regimen for prevention of venous thromboembolism after knee arthroplasty surgery. J Arthroplasty 2009;24:1 9; 8. NICE Dabigatran etexilate for the prevention of venous thromboembolism after total hip or total knee replacement in adults September 2008; 9. NICE CG92 Venous Thromboembolism: reducing the risk -27 January 2010 http://www.nice.org.uk/nicemedia/pdf/cg92fullguideline.pdf; 10. Scottish Medicine Consortium Assessment Dabigatran June 2008. 6