LA FUNZIONE LOGARITMO

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LA FUNZIONE LOGARITMO

In una popolazione la cui numerosita varia con la legge N(t)=N(0)R t, con R=1+n-m, formata inizialmente da 10 5 individui, ad ogni generazione muore il 15% e il tasso di natalità è il 10% Quanti individui sono nati e morti nella prima generazione? Quanti individui formano la popolazione dopo 3 generazioni? N(0)=10 5 (m=15%=0.15=15/100, n=10%=0.1=1/10) mn(0)=0.15(10 5 )=(15/10 2 )10 5 =15.000 morti nn(0)=0.1 (10 5 )=(1/10)10 5 =10.000 nati

La regola con cui la numerosità varia da una generazione alla seguente è N(t)=N(0)R t, con R=1+n-m=1+0,1-0,15=0,95<1 Quindi N(1)=(0,95)N(0)=0,95(10 5 )=95.000(<100.000) N(2)=(0,95)N(1)=(0,95) 2 N(0)=0,9025 (10 5 )=90.250 N(3)=(0,95) 3 N(0) 85.737: la numerosità è costantemente diminuita

F(x) = 0,95x

Pb. Dopo quante generazioni, se nulla cambia, si ha N(t)=0.7 N(0) = 70.000? individui Il problema è: trovare t tale che N(t)=0.7N(0)=0,95 t N(0) 0.7=0,95 t La soluzione e il punto di intersezione tra la retta y=0,7 e la curva y=0,95 t

COME SI RISOLVE (rispetto a t) (esponenziale) l equazione 0.95 t = 0.7?

Per risolvere l equazione esponenziale y=a x =k bisogna conoscere la funzione inversa di f(x)=a x La funzione che associa ad ogni k l unica soluzione x dell equazione a x =k è la funzione logaritmo in base a di k x = log a k

In definitiva visto che a=0.95, k=0.7, t = log 0.95 0.7 Come calcolare log 0.95 0.7? PROPRIETA dei LOGARITMI

a>1 y=a x y=log a x

0<a<1 y=a x y=log a x log a x è definito solo per x>0

Se a>1 (ad es. a=10) a 0 =1 log a 1=0 si ha a x <1 per x<0, quindi log a x<0 per 0<x<1 Se a<1 a x >1 per x<0 log a x<0 per x>1

PROPRIETA IMPORTANTI Se a>1 e x>0 y>0 si ha 1. log a (xy) = log a x+ log a y 2. log a (x/y) =log a x log a y 3. log a x k = k log a x k num. reale 4. log a (1/x) = log a x -1 = - log a x

Cambiamento di base log a x = log b x log b a (Ad es. log 2 x= log 10 x/log 10 2 0.7log 10 x)

Per calcolare log 0.95 0.7 cambiamo la base log 0.95 0.7 = log 10 0.7/ log 10 0.95 0,15/0,02 = =7.5: in circa sette generazioni e mezzo la numerosità è diventata il 70% di quella iniziale.

IL PROBLEMA DI SEMPLIFICARE CONTI COMPLICATI ARCHIMEDE (287(?)-212 A.C) Data un numero n, e costruita la sequenza di numeri a 0 =n 0 =1, a 1 =n 1 =n, a 2 =n 2, a 3 =n 3, a 4 =n 4,. si osserva che a 0 /a 1 =1/n, ma anche a 1 /a 2 =a 2 /a 3 =a 3 /a 4 = =1/n. Inoltre a k x a h = n k xn h =n k+h =a k+h : il prodotto di 2 elementi della sequenza corrisponde ad un elemento che è elevato alla somma degli esponenti

Michael STIFFEL ( 1478-1567) Estende la regola precedente al caso di esponenti negativi. Se b 0 =n 0 =1, b 1 =n- 1 =1/n, a 2 =n- 2, a 3 =n- 3, a 4 =n- 4,. si ha che b 0 /b 1 =n, ma anche b 1 /b 2 =b 2 /b 3 =b 3 /b 4 = = =n. Inoltre b k x b h = n- k x n- h =n -(k+h) =b k+h e b k / b h = n- k / n- h =n -k n h =n -(k-h) =b k-h : la divisione corrisponde ad un elemento che è elevato alla differenza degli esponenti

Per evitare di ricordare queste regole (e altre) vengono preparate TAVOLE NUMERICHE. Famosa è la tabula tetragonica di Giovanni Antonio MAGINI (1555-1617) che contiene i quadrati di tutti i numeri interi da 1 a 11000. John Napier (NEPERO) (1550-1617) mette a punto il metodo dei bastoncini per fare moltiplicazioni complesse. Si tratta di stecche su cui sono incisi i primi multipli di un numero. Le decine e le unità sono divise da una sbarra

Se, ad es. si vuole moltiplicare 384x6, si prendono i bastoncini del 3, dell 8 del 4. Si isola la sesta riga Iniziando da destra si scrive il numero in basso 4; poi si sommano tutti i numeri nello stesso tratto diagonale 2+8=10, scrivo 0 e porto 1, 8+4=12+1=13, scrivo 3 e porto 1, 1+1=2. Ho ottenuto le cifre 4032. Leggendo il numero al contrario, 2304, si ottiene il risultato della moltiplicazione I prodotti si calcolano come somme

Nel 1614 Nepero introduce i logaritmi (dal greco logos = proporzione e aritmos = numero), utilizzando un ragionamento cinematico. Alla fine del 600 Leibniz e Bernoulli definiscono il logaritmo come funzione inversa di un esponenziale Nel 1748 Eulero (1707-1783) dà la definizione che viene usata ancora oggi

Datazione dei fossili con il carbonio 14 Un atomo di Carbonio 14 ha 6 protoni 6 elettroni ma 8 neutroni: il nucleo è instabile e, per disintegrazione radioattiva, tende a raggiungere una forma stabile con lo stesso numero di neutroni e protoni Nell atmosfera e nei viventi si osserva un rapporto costante tra la forma stabile del Carbonio 12 (6 protoni, 6 elettroni e 6 neutroni) e quella instabile di Carbonio 14

Se un organismo non è più vitale (un fossile) il Carbonio 14 decade lentamente e non viene sostituito: misurando l abbondanza del Carbonio 14 rispetto al 12 si può sapere l età del fossile Il tempo di decadimento (dimezzamento della massa) del Carbonio 14 è di circa 5730 anni. M(t)= (1/2) t/5730 M(0)

Ad es. Se si misura che la massa M(t) di Carbonio 14 di un frammento di osso è 4/5 di quella M(0) di un organismo vivente, si ha 4/5=M(t)/M(0) Ma M(t)=M(0) (1/2) t/5730 quindi 4/5=M(t)/M(0) = 2 -t/5730 Ricaviamo t calcolando il logaritmo di ambo i membri: log 2 (4/5)=log 2 (2 -t/5730 )=-t/5730

t = - 5730 [log 10 (4/5)]/[log 10 2] 1910: sono passati 1910 anni da quando l organismo è morto. Quindi l osso è databile a 2016-1910=106 a.c.