Anatomia veterinaria (Modulo del C.I. Semeiotica e patologia chirurgica veterinaria) Unità didattica 1.2 Su queste slide vige il copyright: sono state concesse da vari Autori per la sola proiezione e la parziale diffusione esclusivamente in formato pdf. E vietata la copia.
arti pelvici A dx cavallo; A sn cane
cavallo, articolazione coxo-femorale; conformazione e legamenti (in basso a dx.)
Cane, ossa sesamoidi
Cane 1, cartilagine parapatellare laterale; 10, legamento crociato caudale; 13, legamento crociato craniale
Nel cane e nel cavallo, soliti descrivere un unica capsula; 3 borse sinoviali (femororotulea; femoro-tibiale laterale e f-t mediale) cane: tutte 3 comunicanti; cavallo: la femoro-rotulea di solito ha una piccola comunicazione con la femorotibiale mediale, mentre le due femoro-tibiali (mediale e laterale) solitamente sono separate
Cavallo 3, cartilagine parapatellare mediale; 6, legamento crociato caudale; 14, legamento crociato craniale
Per ridurre la fatica: meccanismo di fissaggio della rotula (con conseguente immobilizzazione del ginocchio). Troclea femorale; La rotula (la cui estremità dorso mediale è continuata da una lamina fibrocartilaginea > la cart. parapatellare); 3 legg. Patellari (o rotulei). Flessione/estensione normale Se estensione oltre un certo angolo, c è l aggancio del leg. Coll. Mediale (tirato dal gracile e dal sartorio) oltre il tubercolo mediale della troclea: la conseguente impossibilità a produrre un movimento di flessione determina un supporto (passivo) del peso a riposo, con nullo sforzo muscolare. A favorire il rilascio (unlocked) interviene 1) lo spostamento del peso sull altro arto; 2) la contrazione del quadricipite che innalza la rotula; 3) lo spostamento laterale della rotula (m bicipite femorale) per ricondurla nella sede della troclea femorale.
Il peso della parte caudale del tronco poggia sulla testa del femore entro l acetabolo. Una linea verticale calata dal centro del supporto passa. Se non sostenuto, l arto collasserebbe per la flessione del ginocchio e del tarso, e per la sovraestensione del nodello e dell articolazione interfalangea prossimale
La notevole componente tendinea dei muscoli e le inserzioni fanno sì che la normale flessione del ginocchio si accompagni a flessione del garretto, e quando il ginocchio si estende, anche il garretto mima lo stesso movimento.
La struttura tendinea e le inserzioni fanno sì che la normale flessione del ginocchio si accompagni a flessione del garretto, e quando il ginocchio si estende, anche il garretto si apre. Ma quando l animale trasferisce gran parte del suo peso su un unico arto, il meccanismo della rotula fissa il ginocchio in apertura (estensione), per cui anche il garretto viene immobilizzato in estensione.
Strutture legamentose e tendinee del piede
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La 1 e la 2 le più mobili Medial
Plesso lombosacrale NN cr: mm ipoassiali e cute del fianco; NN caud: genitali esterni, cute perineo. Gli altri (motori+sensitivi+vegetativi) FEMORALE; OTTURATORE; GLUTEI; ISCHIATICO (Tibiale e Peroneo)
Nervi glutei (cr e caud) Ai mm glutei, bicipite femorale e (parzialmente) semitendinoso Nessuna apparente conseguenza in seguito a danneggiamento
Nervo otturatore corre medialmente, lungo il collo dell ileo ed esce per il foro otturato. Capitano danni al momento del parto, durante il transito nel canale. Scarse conseguenze se lesioni da un lato, se entrambi allargamento delle cosce in animale pesante (vacca in decubito non riesce a portare sotto di sé gli arti)
Nervo femorale rami cutanei: parte mediale della coscia; rami motori: (ileopsoas) e quadricipite femorale. Significato clinico: (oltre a desensibilizzazione della cute) importante effetto sulla postura e sulla locomozione: l arto non sopporta il peso in quanto il ginocchio non è stabilizzato. Alla possibile atrofia del quadricipite, si aggiunge una posizione semiflessa della gamba (che tende a piegarsi ad ogni passo)
Nervo ischiatico (sciatico) esce dalla grande incisura ischiatica innerva bicipite femorale, semimembranoso, semitentinoso. Se compressione danno a monte: non solo questi mm ma anche quelli innervati da tibiale e peroneo. I 3 gruppi muscolari non coinvolti (adduttori, quadricipite, glutei) capaci del controllo dell arto (anche se il garretto diventa instabile, e gli arti sono trascinati nella deambulazione)
Da nervo ischiatico. Nervo peroneo (fibulare) Rami cutanei: parte craniale e laterale dell arto. Tibiale craniale Estensore lungo delle dita Rami motori: mm flessori del tarso (piede), estensori delle dita (es. Tibiale craniale, Estensori delle dita). (Es. paralisi nel bovino comporta una deambulazione sul dorso delle dita)
Da nervo ischiatico. Nervo tibiale Rami cutanei: parte caudale dell arto, al di sotto del ginocchio. Rami motori: mm estensori del tarso (piede), flessori delle dita (Es. Gastrocnemio, Flessori delle dita). Un danno al nervo comporta la paralisi di tali muscoli, per cui l arto, pur sopportando il peso, si presenta flesso al garretto anche nel movimento.
Punti di inoculo per anestesia diagnostica perineurale (regionale)
FINE UNITA 1.2