LabNews DILETTANTI ALLO SBARAGLIO. Sommario: LabNews foglio di informazione. Viale Alfieri, 36. Anno 9, Numero 37. Dicembre 2007

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Azienda U.S.L. 6 - Livorno Laboratorio di Patologia Clinica LabNews Dicembre 2007 DILETTANTI ALLO SBARAGLIO Sommario: Editoriale 1 IgE 2 GFR 3 SRA 4 TNI 5 Test genetici per trombofilia 6 700 parole 7 LabNews foglio di informazione del laboratorio di Patologia Clinica di Livorno direttore: Antonio La Gioia Hanno collaborato a questo numero: Ivo Chiapponi Maila Demi Carlo Falciani Antonella Leoni Antonio La Gioia Angela Matteucci Fabrizio Torsi Viale Alfieri, 36 Il Governo è demandato, entro 3 mesi dalla entrata in vigore della presente legge, ad emanare uno o più decreti legislativi finalizzati alla definizione del ruolo delle farmacie pubbliche e private per il perseguimento degli obiettivi del SSN, sulla base dei seguenti principi e criteri direttivi: a).. [omissis] b) [omissis] c) effettuare analisi di laboratorio di prima istanza [omissis] esclusa l attività di prelievo di sangue o plasma (sic!) mediante siringa ecc. Questo il testo del Collegato alla Finanziaria in tema di Interventi per la qualità e la sicurezza del Servizio Sanitario Nazionale. Avremo così la vecchietta, la massaia, l avvocato che ha furia che si presenteranno al banco della farmacia per consegnare la provetta prelevata a casa dall infermiere che arrotonda la pensione o stoicamente porgeranno il ditino per la puntura del polpastrello ed aspetteranno il risultato delle analisi eseguite dal Bravo Farmacista nel retrobottega; porranno poi mano al portafoglio poiché il sistema di remunerazione delle farmacie non dovrà comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica fatta salva, a quest ultimo proposito, la possibilità che le risorse per la remunerazione del Bravo Farmacista non siano successivamente reperite grattando le già risicate tariffe di rimborso per la diagnostica di laboratorio ufficiale. Prosit. Qualcuno dovrebbe spiegare a qualcuno cosa si intende per costo indotto dalla non qualità, ma forse è troppo difficile da capire. Passiamo a cose serie: LabNews. Fabrizio Torsi è il nostro vignettista: da anni ormai alleggerisce la seriosità del nostro giornale con arguzia ed intelligenza. Questa volta gli ho chiesto dell altro: scrivi qualcosa di te e della tua condizione, se puoi e se ti va; magari trova un aggancio con la diagnostica di laboratorio ma, in fondo, nemmeno questo è importante, scrivi quello che ti pare; solo, mi raccomando, non più di 700 parole. Ecco le 700 parole, pesanti come la sofferenza di chi non può, leggiere come la gioia di chi vuole e sa godere della vita, nonostante tutto. Il documento di Circulation sulla Universal Definition of Myocardial Infarction pone rilevanti problemi anche rispetto ai criteri diagnostici di laboratorio che, da un lato, ribadiscono il ruolo pressoché assoluto delle Troponine e, dall altro, pongono l accento sulla necessità di attenta valutazione delle performances delle tecnologie disponibili. Maila Demi ne fa una sintesi attenta ed efficace. Antonella Leoni ripropone un argomento che, per molti aspetti ci ha visto pionieri. L espressione del risultato creatinina con la formula MDRD che permette una valutazione funzionale è attualmente oggetto di revisioni ed approfondimenti che, tra l altro, hanno suggerito, come sarà evidente con i nostri prossimi referti, una diversa formulazione dei valori di riferimento. Completano questo Lab News di fine 2007 l interessante sintesi di Carlo Falciani sul significato diagnostico di un ambito difficile quale quello del sistema reninaangiotensina-aldosterone e la nota di Ivo Chiapponi sulie IgE totali e specifiche. Angela Matteucci, infine, riporta un documento regionale sull uso della diagnostica genetica le cui implicazioni appaiono importanti anche se ancora da valutare pienamente. A me resta lo spazio per un interessato augurio per tutto il laboratorio che, con l inizio del 2008 vedrà completata l installazione delle nuove tecnologie necessarie alla gestione unitaria dell intera area siero e per un disinteressato ed affettuoso augurio a tutti per un felice 2008, con la speranza, una volta tanto di... chiapparci (alg) Pagina 1

E SEMPRE ALLERGIA? IL RUOLO DELLE IGE TOTALI P erchè un individuo produce IgE? I linfociti T CD4 Th0 giocano un ruolo cruciale nella risposta immune, comportandosi da veri e propri direttori d orchestra. A seconda di particolari associazioni HLA nell ambito delle quali l APC (cellula presentante l antigene) presenta l antigene e a seconda dei pattern di citochine nel microambiente dove tale presentazione avviene (paracorticale del linfonodo). I CD4Th0 possono differenziarsi in Th1 o Th2. Th2 induce i linfociti B a produrre IgE. Antigeni proteici di basso peso molecolare, in basse dosi, in soggetti geneticamenti predisposti possono evocare una risposta di tipo Th2 e, dunque, fungere da allergeni. Le IgE così prodotte al primo contatto, entrano in circolo e si legano con la porzione Fc a recettori specifici presenti su mastcellule e basofili, lasciando libero il sito di legame per l antigene. Un secondo contatto con l allergene, legando a ponte due IgE induce la degranulazione delle cellule ed il rilascio di mediatori chimici che danno inizio alla reazione allergica. La diagnostica delle allergopatie si avvale dunque del supporto del dosaggio delle IgE totali e specifiche nel siero. Tuttavia la determinazione delle sole IgE non predice uno stato allergico, poichè vi sono fattori genetici ed ambientali che svolgono un ruolo importante nella determinazione dei sintomi clinici. Tralasciando l importanza della determinazione delle IgE specifiche, applicabile attualmente a numerosissimi allergeni, occorre riconsiderare il ruolo del dosaggio delle IgE totali nell ambito della diagnostica in vitro delle allergie. Le IgE totali comprendono anche la sommatoria di tutte le IgE specifiche che di norma circolano nell - organismo, senza alcuna distinzione per la loro specificità. Un loro incremento potrebbe essere considerato diagnostico di probabile allergopatia. Esistono però una serie di casi in cui una elevata concentrazione di IgE non è dovuta a fenomeni allergici: 1 Le Parassitosi, le quali evocano una risposta IgE mediata 2 Linfomi (Hodgkin, Sindrome di Sezary) in cui c è iperproduzione di IgE 3 Epatopatie 4 Malattie autoimmuni quali LES e AR 5 Immunodeficit di linfociti T (sindrome di Wiskott-Aldrich) 6 Vasculiti (Churg-Strauss) 7 Infezioni (EBV, HIV) 8 Mieloma IgE In tali patologie possono essere presenti in circolo elevati valori di IgE, apparentemente prive di specificità allergenica. In questi casi è molto bassa la possibilità di fenomeni allergici, forse perchè è statisticamente improbabile il legame a ponte di due IgE con stessa specificità, conditio sine qua non per innescare la degranulazione. Di contro bassi valori di IgE specifiche possono causare severe forme atopiche in soggetti con bassi livelli di IgE totali; in essi infatti il rapporto tra specifiche e totali è molto elevato (è stato sperimentalmente provato che la lisi delle mastcellule e la liberazione dei mediatori avviene solo quando la concentrazione relativa di IgE specifiche per un allergene è al di sopra di una certa soglia, ovvero quando il rapporto tra concentrazione di specifiche e totali è al di sopra di un certo valore). Quindi il dosaggio delle IgE totali è utile se effettuato contestualmente alle IgE specifiche, ma ha scarso significato se richiesto da solo nell ambito di uno studio allergologico. (ic) Pagina 2

OPPORTUNITA O MINACCIA? I TANTI PROBLEMI DELLA REFERTAZIONE DELL egfr N egli ultimi Congressi Nazionali di Medicina di Laboratorio (Sibioc e Simel) si è di nuovo affrontato l argomento, decisamente interessante e stimolante, della refertazione automatica dell e-gfr (stima della velocità di filtrazione glomerulare), che si basa sulla valutazione della creatinina sierica attraverso una formula matematica (MDRD) i cui parametri sono, oltre al valore della creatinina sierica, l età, il sesso e la razza. Il nostro Laboratorio già da alcuni anni ha introdotto questo tipo di calcolo (vedi Labnews marzo 2003) con l intento di fornire e migliorare l interpretazione clinica di un test consolidato come la creatinina sierica. Il valore della creatinina, espressa come solo dato di concentrazione, è assolutamente inadeguato ad esprimere il grado di funzionalità renale; questo perché occorre una perdita di oltre il 50% di nefroni prima che la creatinina possa raggiungere valori patologici. Inoltre va ricordato che la creatinina è un parametro con un elevato indice di individualità e non tiene conto della massa muscolare del soggetto, per cui lo stesso valore di creatinina sierica può avere significati diversi in una donna di 50 Kg o in un uomo di 100 Kg. L introduzione del e-gfr migliora decisamente l interpretazione clinica della funzionalità renale. Attualmente la formula MDRD può non fornire una stima perfetta dell e- GFR per problemi legati alla standardizzazione del dosaggio della creatinina; utile a tal fine può essere l utilizzo della Classificazione della Insufficienza Renale Cronica sulla base del GFR proposta dalla Kidney Disease Autocomes Quality Iniziative". Questa Classificazione non ha solamente un fine prognostico, ma associa per ogni stadio una conseguente azione di intervento, sia terapeutica sia di richiesta di ulteriori test diagnostici. (al) Bibliografia: D.Giavarina. La refertazione automatica dell e- GFR. Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio 2007. Suppl. al n.3, Ottobre 2007;61-65. CLASSIFICAZIONE DELLA IRC SULLA BASE DELLA GFR stadio GFR (ml/min/1.73m^2) descrizione 1 >90 GFR normale con altre evidenze di danno renale* 2 60 89 lieve diminuzione della GFR con altre evidenze di danno renale 3 30 59 moderata diminuzione della GFR 4 15 29 marcata diminuzione della GFR 5 < 15 insufficienza renale uremia * per altre evidenze di danno renale si intende: Microalbuminuria persistente Proteinuria persistente Ematuria persistente (con esclusione di cause urologiche) Anormalità strutturale del rene dimostrate con tecniche di imaging Glomerulo nefrite dimostrata istologicamente Pazienti con GFR tra 60 e 89 senza danno renale sono da considerarsi esenti da IRC e non necessitano di ulteriori indagini Pagina 3

QUANDO LA PRESSIONE SALE Il sistema renina-angiotensina-aldosterone I l sistema renina-angiotensina-aldosterone (SRA) fa parte del meccanismo di regolazione neuro-umorale che, in risposta ad una caduta della volemia, mantiene stabili la pressione arteriosa ed il volume extra cellulare tramite vasocostrizione e ritenzione di sodio ed acqua. La vasocostrizione rappresenta un meccanismo di adattamento a breve termine ed è indotta dal rilascio di adrenalina e vasopressina (ADH) in seguito ad attivazione di meccanismi centrali di regolazione ortostatica, causata dalla diminuzione della volemia; l aumentata attività della vasopressina si traduce in aumento della ritenzione idrica renale. L adattamento a lungo termine si ha invece con l attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone, conseguente all attivazione del sistema nervoso simpatico in ortostatismo, ed alla riduzione della pressione di perfusione. Un corretto inquadramento diagnostico del paziente iperteso non può pertanto prescindere dal dosaggio della renina e dell aldosterone plasmatici; lo studio del SRA è di fondamentale importanza anche per le differenti possibili scelte terapeutiche che ne conseguono. La renina è un enzima glicoproteico, secreto dal rene, che catalizza la reazione di trasformazione dell'angiotensinogeno, di origine epatica, ad angiotensina I; l'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE), trasforma l'angiotensina I, biologicamente inattiva, in angiotensina II. La secrezione della renina è stimolata dalla riduzione della pressione di perfusione dell arteria renale e dalla carenza di sodio. L angiotensina II, principale prodotto bioattivo del SRA, è un potente vasocostrittore; induce la ritenzione di sodio a livello del tubulo prossimale, stimola la produzione di aldosterone a livello del surrene ed attiva il meccanismo della sete, che favorisce l'aumento della pressione sanguigna. L aldosterone è responsabile della ritenzione del sodio e dell escrezione del potassio a livello del tubulo distale, con conseguente aumento del volume extracellulare. Essendo l effettore finale, il dosaggio dell angiotensina II costituirebbe l indice più affidabile di attività del SRA, ma la bassa quantità presente nel sangue (dell ordine di pochi pg/ml), ha, da sempre, reso difficile la sua deter- (Continua a pagina 5) Pagina 4

SE C E ISCHEMIA BASTA LA TROPONINA Universal definition of myocardial infarction L American Heart Association con la rivista americana CIRCULA- TION del mese scorso ha enunciato la nuova definizione di Infarto del Miocardio (IMI), puntualizzando i criteri di valutazione sia dal punto di vista laboratoristico sia dal punto di vista clinico. Il termine di IMI deve essere utilizzato per pazienti che presentano evidenza di necrosi miocardia in un contesto clinico di ischemia. La morte di cellule cardiache è riconosciuta dal rilascio in circolo, da parte dei miociti danneggiati, di differenti proteine quali la mioglobina, le troponine cardiache T- I, CPK, LDH e altre ancora. Il biomarcatore di scelta per necrosi miocardia è rappresentato dalla Troponina cardiaca (T o I) che possiede una quasi assoluta cardio specificità ed una elevata sensibilità in grado di identificare zone anche microscopiche di necrosi cardiaca. Si definisce incremento di Troponina un valore superiore a quello del 99 percentile della popolazione normale di riferimento che, pertanto, è individuato come livello decisionale per la diagnosi di IMI. Il valore corrispondente al 99 percentile deve essere determinato con appropriato controllo di qualità per ciascuna sistema di dosaggio. La precisione analitica ottimale in corrispondenza del valore del 99 precentile è rappresentato da un CV < 10%. Non è raccomandato l uso di metodiche che in corrispondenza del valore decisionale abbiano una imprecisione > 10%. La valutazione della Troponina deve essere eseguita subito (poco dopo l inizio dei sintomi) e successivamente monitorizzata dopo 6-9 ore dal primo evento. In alcuni casi, ma raramente, la valutazione della TNI può essere eseguita dopo 12-24 ore ma solamente se le determinazioni precedenti non hanno evidenziato alterazioni ed esistono elevati sospetti che possa trattarsi di un paziente ad alto rischio di infarto del miocardio. I valori di TNI rimangono elevati per 7-14 giorni dall inizio dell evento. Non sono raccomandate determinazioni di CK totale per fare diagnosi di infarto in quanto trattasi di un analita largamente presente a livello muscolare con bassa specifità di organo. Pertanto per fare diagnosi di infarto del miocardio: deve essere rilevata un alterazione della TNI al di sopra del 99 percentile dell URL, devono essere presenti sintomi di ischemia, cambiamenti dell ECG indicativi di nuove ischemie, sviluppo di un onda Q patologica nell ECG, evidenza di un nuovo danno vitale al miocardio o un movimento anomalo sulla parete di una nuova regione. Saper distinguere l alterazione della concentrazione di TNI associata a sintomi clinici, rispetto alla variazione in circolo dell analita in assenza di sintomi importanti è fondamentale per poter fare una diagnosi sicura. La TNI è infatti una proteina che può alterarsi anche in molte altre situazioni quali embolia polmonare, contusione cardiaca, dissezione aortica, morte della valvola aortica, tachi- o bradiaritmia, malattie infiammatorie, miocarditi, endo- e pericardite. Sarà quindi indispensabile da parte del medico saper riconoscere, individuare e valutare in maniera critica, precisa e sicura i veri sintomi clinici e le alterazioni dei biomarcatori cardiaci per far fronte ad una diagnosi di infarto del miocardio, spesso da individuare in situazioni di non completa chiarezza. (md) (Continua da pagina 4) minazione. E stata pertanto messa a punto una metodica per la quantizzazione della renina circolante mediante misura della sua attività enzimatica o PRA (Plasma Renin Activity); questa metodica, sicuramente di riferimento per i clinici, presenta difficoltà non indifferenti dal punto di vista preanalitico e metodologico, in quanto prelievo, stoccaggio e conservazione del campione sono fortemente critici per una corretta valutazione dei risultati; il sistema consiste nella misura della trasformazione enzimatica dell angiotensinogeno in angiotensina I, con determinazione di quest ultima prima e dopo azione della renina. I moderni metodi, sviluppati negli anni 80, consistono, invece, nel dosaggio diretto della renina attiva o PRC (Plasma Renin Concentration), in chemiluminescenza completamente automatizzata (CLIA), mediante anticorpi monoclonali; la sensibilità non elevata del metodo, comunque in continua evoluzione, pone alcuni limiti alla possibilità di diagnosticare correttamente gli stati di iperaldosteronismo primario, nei quali la concentrazione della renina è fortemente ridotta o addirittura assente. Il laboratorio analisi di Livorno ha aggiunto, dal mese di ottobre, al dosaggio della PRC e dell aldosterone, il dosaggio della PRA; questo metodo consente la determinazione di bassi livelli di analita e può essere richiesto in aggiunta od in alternativa alla PRC, in caso di sospetto iperaldosteronismo primario. (cf) Pagina 5

UN GIRO DI VITE AI TEST GENETICI L a giunta regionale toscana con delibera n. 685 del 01/10/2007 nell ambito della riorganizzazione funzionale delle attività di genetica, ha deposto i seguenti indirizzi operativi riguardanti l appropriatezza nell utilizzo dei test genetici nella malattia tromboembolica: I test genetici disponibili, relativi alla malattia tromboembolica, per essere utilizzati come screening, dovranno essere selettivi ed eseguiti esclusivamente sulle seguenti categorie di popolazione a rischio: a) Soggetti sintomatici per tromboembolia venosa (TEV) in qualsiasi sede e /o per episodi di trombosi venosa superficiale (TVS) con esclusione di: a. Secondarietà a neoplasia, interventi chirurgici, traumi gravi b. Età superiore ai 60 anni b) Pazienti con aborto ricorrente (3 sotto la 10 settimana, in assenza di: difetti congeniti, aberrazioni cromosomiche, infezioni recenti da citomegalovirus, abuso di alcool, uso di farmaci), almeno una morte intrauterina al 2 o al 3 trimestre, preeclampsia, ritardo di crescita fetale c) Soggetti asintomatici con storia familiare positiva per TEV o TVS o porpora fulminante neonatale o con familiarità per alterazioni trombofiliche documentate in presenza di almeno una alterazione di un test per la ricerca della causa di trombofilia tra quelle indicate (deficit di antitrombina, proteina S, resistenza alla proteina C attivata, mutazione Leiden nel gene fattore V, mutazione G20210A nel gene della protrombina, iperomocisteinemia, elevati livelli fattore VIII) In questi soggetti i test genetici attualmente indicati sono esclusivamente: Ricerca della mutazione G20210A nel gene della protrombina Ricerca della mutazione Leiden nel gene del fattore V nei soggetti con resistenza alla proteina C attivata La valutazione di altri polimorfismi di questi geni e di altri polimorfismi di altri geni quali: MTHFR CBS Fibrinogeno Fatt XIII PAI HPAI HFE Glicoproteine piastriniche Angiotensinogeno ACE Apo B ApoE è ancora riservata all ambito della ricerca e non deve trovare allo stato attuale della conoscenze applicazione clinica. I test genetici disponibili, relativi alla malattia tromboembolica, sono test di suscettibilità, cioè test che consentono di individuare i genotipi, che di per sé non sono causa di malattia, ma comportano un aumento di rischio di svilupparla. L uso di un test di suscettibilità deve essere consentito esclusivamente alle persone maggiorenni, capaci di autodeterminazione. Inoltre i test genetici devono essere preceduti dalla consulenza legata al test, finalizzata a chiarire il significato, i limiti, l attendibilità, la specificità del test genetico acquisire o integrare i dati sull albero genealogico, quando questi non siano già forniti ottenere il consenso alla esecuzione del test Per questi motivi questi test possono essere eseguiti, per i pazienti esterni, soltanto presso il laboratorio su appuntamento (0586-223014). Per i pazienti interni verranno eseguiti solamente se rientrano nelle specifiche sopraindicate. (am) Pagina 6

700 parole 700 parole per descrivere la grandezza di una vita, il valore inestimabile e la bellezza di un tesoro rinchiuso in uno scrigno arrugginito, una carcassa dove nessun ladro andrebbe mai a rovistare. La misura di tanta grandezza non è un sorriso, non è un profumo ma la capacità di comprendere che intorno ci sono silenzi che non saranno mai più riempiti da quei suoni che nascondono dolori e sofferenze, assenze pesanti da sopportare. Tutto ciò che vivi si sposta verso l'alto alla ricerca di una risposta del perché una cicatrice disturba e sciocca gran parte del mondo che urla mentre in quell'impercettibile respiro, in quello sguardo silenzioso, in quell'uomo amaro e senza sorriso la stessa ferita viene condivisa, amata, accettata. Hai mai sentito dentro il senso di colpa di essere felice? Hai mai sentito forte e violento il senso di inutilità quando il tuo patire non rende a quell'uomo il sorriso perduto? 700 lacrime che sono sempre salate, che danno ancora ragione a ciò che ha risposta in quell'elettroforesi abnorme. 700 respiri che ti permettono di vivere ma l'aria dentro ai polmoni non riesce ad entrare. 700 preghiere perché si possa almeno per un istante fermare il mondo e rovesciare le leggi della fisica, della chimica e svelare i misteri che quel reattivo non potrà mai evidenziare. 700 parole per ringraziare chi rende la mia vita così bella ed unica, chi la completa con quello sguardo che ti strappa dentro l'anima e che trova in te pace e comprensione. Devo inchinarmi a chi ogni giorno, indossando panni stretti, nascondendo dentro un dolore meno evidente di una sedia a ruote mi ha spinto a crescere, a chinare il capo, a mettere da parte l'orgoglio perché fino ad oggi il sole mi ha riscaldato la pelle ed il cuore, perché il freddo di dicembre lo avverto ancora, perché c'è bellezza nel vivere e forza nella solitudine e che mille sono le mani tese quando riusciamo a lasciarci amare da un amico che corre per prelevarti un po' di sangue e che in gran segreto prega Dio affinché la sua amicizia sia utile perché possa tener testa all'ennesima difficoltà. Una vignetta per sorridere, per stare dentro il mondo, per dire che amicizia e rispetto, ammirazione e condivisione vanno oltre limiti imposti da banali e usurate regole griffate e che insieme si vincono ostacoli che una sera ci fanno sedere davanti ad piatto di "crudità di mare" e un giorno davanti a quel mostro ipertecnologico che al tuo comando esegue 30 test ematici in meno di 15 minuti. La magia, forse, sta in questo strano e dinamico vivere, odiando prima ed amando poi, rifiutando oggi qualcosa che puoi comprenderne l'ampiezza e il valore finché la vita stessa non ti offre gli strumenti giusti. Come un fabbro che deve dare forma al ferro incandescente così ti accorgi che la tua esistenza è tanto bella se non si modella al primo colpo di martello e se proprio devi assumere una forma, bè che questa sia la più bella, la più ingombrante, la "più", per te, in assoluto! Si, per non darla vinta al dolore e questo fin'ora letto è solo ciò che si vive in questo mio pianeta, poi ci sono le cose terrene fatte da "ometti", cose umilianti, vergognose, violente che ti fanno apparire come un mezz'uomo, un peso, un fardello, un diverso, inutile e rabbioso, un cane alla catena, laccio che non si spezza per ciarlatani da 4 soldi e da arroganti ambiziosi, presuntosi. Dove quel "politicare" non da più senso a niente, al dolore meno che mai, dove il linguaggio degli OUT non ha comprensione per chi si sente IN. E tu resti ad abbaiare alla luna. Ma questo è un altro discorso. (ft) Orari per il pubblico Prelievi Poliambulatorio: Tutti i giorni dalle 7.30 alle 12.00 Consegna campioni Poliambulatorio: Tutti i giorni dalle 7.30 alle 12.00 Appuntamenti per prelievo al Poliambulatorio Giorni feriali: dalle 11.00 alle 17.45 Sabato: 11.00-12.00 Consegna risposte: Giorni feriali: dalle 10.00 alle 17.45 Sabato: 8.30-12.00 Prelievi Distretto Via E.Rossi: Tutti i giorni dalle 7.30 alle 9.15 Consegna risposte: 11.30-12.45 Prelievi Distretto Fiorentina: Tutti i giorni dalle 7.30 alle 9.15 Consegna risposte: 11.30-12.45 Prelievi Distretto Via del Mare: Da Lun a Ven dalle 7.30 alle 8.45 Consegna risposte: 11.30-12.30 Prelievi Distretto Collesalvetti: Lun-Mer-Sab* dalle 7.30 alle 9.00 Prelievi Distretto Stagno Venerdì* dalle 7.30 alle 9.00 *su prenotazione Pagina 7

Chi entra (esami di recente o prossima introduzione) Inno test (immunoblotting per HCV) Ricerca mutazione C282Y, S65C, H63D del gene HFE (emocromatosi) PRA Anticorpi anti- Borellia Echinococco Legionella Influenza A-B e Parainfluenzae Parvovirus 19 Toscana virus Brucella Listeria Adenovirus Virus sinciziali respiratori Echo virus Coxachie virus Anticorpi anti-peptidi citrullinati VMA Chi esce (determinazioni non più eseguite) 5 OH-indolacetico Sierodiagnosi Widal Wright Anticorpi-antiendomisio Informazioni al pubblico Segreteria Laboratorio Analisi Tel 223014 Tel 223355 Fax 223378 Dalle 10.30 alle 18.00 Distretto via E. Rossi Tel 223610 Dalle 11 alle 12.30 Distretto Fiorentina Tel 223522 Dalle 11.30 alle 12.45 Distretto via del Mare Tel 223186/223176 Dalle 11.30 alle 12.30 Distretto Collesalvetti Tel 962978 Distretto Stagno Tel 941291 Quanto è stabile a temperatura ambiente un campione per la determinazione dell aptt? A: 4 ore B: 12 ore C: 24-36 ore D: Non vi sono limiti di tempo Laboratorio Analisi Direzione 223207 Batteriologia 223299 Biochimica 223084 Ematologia 223087 Tossicologia 223085 Sistema qualità 223086 A: un campione per la determinazione dell APTT è stabile a temperatura ambiente per 4 ore. La stabilità, a temperatura ambiente, per determinazioni da eseguire su un campione di sangue citratato non centrifugato è di 4 ore per l aptt e 24 ore per il PT (NCCLS H-21). Tuttavia la stabilità di campioni di pazienti in trattamento con eparina è minore (circa 1 ora). Pagina 8