Corso di Economia della Cultura. a.a. 2007-08. 15 lezione. Programma della lezione



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Corso di Economia della Cultura a.a. 2007-08 15 lezione Programma della lezione Mercato dell arte dal vivo profitti e tipologia imprese di spettacolo strategia dei prezzi degli spettacoli promozione e marketing festival e effetti economici dei festival Lezione 15 2

Profitti e tipologia imprese di spettacolo Spettacolo: processo produttivo complesso per mezzo di unità creative complesse imprese 1. imprese pubbliche 2. imprese private for-profit 3. imprese private no-profit 4. imprese private cooperative Lezione 15 3 1. Imprese pubbliche il costo medio unitario di produzione è sistematicamente superiore al prezzo di domanda l impresa sarà sempre in perdita; l impresa uscirà dal mercato (es. opera lirica) Soluzioni? 1. l operatore pubblico assume il controllo dell impresa (obbiettivi di merito sociale) scarsi incentivi alla riduzione dei costi 2. sovvenzioni (l impresa rimane di proprietà privata, il fine ultimo rimane il profitto) circolo vizioso costi-sovvenzioni Lezione 15 4

2. Imprese privata for-profit il costo medio unitario di produzione è inferiore al prezzo di domanda per i valori rilevanti della produzione l impresa tende a rendere max il profitto totale (es. musical, concerti rock) all equilibrio finanziario contribuiscono le sponsorizzazioni, merchandising Lezione 15 5 3. Imprese privata no-profit i profitti non possono essere distribuiti; essa gode di un regime fiscale agevolato l obbiettivo diventa la max della quantità e/o qualità del prodotto (a condizione che i ricavi siano pari ai costi) i costi non necessariamente sono quelli minimi minore incentivo a imbrogliare lo spettatore disinformato; essa quindi fornisce un rimedio al problema dell Asim. Inf. (inoltre, maggiore donazioni, sovvenzioni, ecc.) Lezione 15 6

Tutte le imprese no-profit sono vere imprese no-profit? No? Nel caso profitti maggiori costi del lavoro politica di prezzi bassi per ottenere maggiori contributi (ma vincolo di conservare una buona reputazione) Equilibrio finanziario a vantaggio dello spettatore : prezzo basso data la qualità dello spettacolo (RT, compresi i contributi = CT) a vantaggio dello spettacolo : gli eventuali profitti vanno necessariamente investiti (altri spettacoli, migliore qualità, ecc.) tipiche imprese no-profit : compagnie teatrali (ma anche i b.c., musei, biblioteche) Lezione 15 7 4. Impresa privata cooperativa max il profitto pro capite di ogni socio-lavoratore (coop. di produzione) Teorema di Ward : in concorrenza perfetta e nel b.p., le cooperative impiegano meno fattore lavoro di una impresa privata di tipo capitalistico ( meno soci-lavoratori, più alti profitti pro capite) NB. SE nella funzione obbiettivo della coop. entra anche l amore per l arte questo risultato non èscontato ( il lavoro artistico, e quindi la produzione di spettacoli, la messa in scena, genera utilità) ruolo agenzia nell organizzazione del mercato Lezione 15 8

Strategia dei prezzi degli spettacoli Strategia: elementi 1. costo biglietto e possibilità di discriminazione 2. abbonamenti e vendite collegate e congiunte 3. relazione tra prezzi e qualità spettacolo prezzi ex-ante (previsione sulle probabilità di successo e decisione); prezzi last-minute 1. opportunità di discriminazione dati le differenti D.a.P. a. discriminazione degli spettacoli b. auto-selezione e diversificazione per ordini di posti c. discriminazione temporale (giorni; importanza rappresentazioni; particolari occasioni; last-minute) Lezione 15 9 2. discriminazione classica: abbonamento lato consumatore: garanzie posto, risparmio, rischio di assenza lato impresa: fidelizzazione, certezza domanda e parte dell incasso (inoltre, identificazione spettatore-teatro) vendita collegata ; rigidità dei criteri di vendita (soluzione: abbonamenti differenziati per tipologia di spettacolo) 3. relazione tra prezzi e qualità spettacolo politica di democratizzazione vs. politica d élite (p e q ) Lezione 15 10

Promozione e marketing Marketing e servizi: caratteristiche intangibilità (bene experience) inseparabilità (coincidenza tra produzione e consumo) deperibilità (no magazzino) variabilità della qualità dal marketing orientato al prodotto al marketing orientato al consumatore canali comunicativi: sala; personale di accoglienza e di contatto, sistema di prenotazione; sistema informativo (ufficio stampa stretto contatto con la direzione artistica) the end Lezione 15 11