eni in Basilicata in Basilicata Local Report eni.com

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "eni in Basilicata in Basilicata Local Report eni.com"

Transcript

1 eni in Basilicata in Basilicata Local Report 2012 eni.com

2 Missione Siamo un impresa integrata nell energia, impegnata a crescere nell attività di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale. Tutti gli uomini e le donne di eni hanno una passione per le sfide, il miglioramento continuo, l eccellenza e attribuiscono un valore fondamentale alla persona, all ambiente e all integrità. Divisione Exploration & Production Distretto Meridionale Via del Convento, Viggiano (PZ) - Italia Divisione Exploration & Production Sede operativa Via Emilia, San Donato Milanese (MI), Italy Progetto grafico e supervisione Korus Srl - Roma Stampa Tipografia Tecnostampa Snc - Marsicovetere (PZ) Stampato su carta ecologica: XPer Fedrigoni

3 eni in Basilicata Local Report 2012

4 pag. 4 pag. 6 pag. 7 pag. 17 pag. 35 Il gruppo eni Messaggio del Responsabile del Distretto Meridionale La presenza e le attività di eni in Basilicata La presenza di eni in Basilicata Il Distretto Meridionale Le politiche e i sistemi di gestione Il ciclo produttivo Il Centro Olio Val d Agri (COVA) L oleodotto Il Centro Olio di Pisticci Le Centrali a Gas di Pisticci e Ferrandina I programmi di sviluppo in Val d Agri Progetto di ammodernamento e miglioramento delle performance produttive (Fase 1) Progetto di Sviluppo Sostenibile Val d Agri (SSV) (Fase 2) Le relazioni con gli stakeholder e gli accordi per lo sviluppo La gestione delle relazioni e il coinvolgimento degli stakeholder Le relazioni istituzionali Le relazioni con le Comunità locali e con la società civile Il dialogo con il Parco Nazionale dell Appennino Lucano, Val d Agri e Lagonegrese Il dialogo e la collaborazione sui temi della salvaguardia e della tutela ambientale Il dialogo e la collaborazione sui temi dello sviluppo e dell occupazione Gli accordi e le convenzioni con i soggetti del territorio Il Protocollo di Intenti del 1998 fra Regione Basilicata ed eni Il Protocollo Local Content Le Convenzioni per il ripristino della viabilità I progetti per lo sviluppo locale La tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico regionale I progetti per lo sviluppo delle filiere turistica, culturale e sociale Le royalty, il lavoro e l occupazione Le royalty e i pagamenti alle Istituzioni Locali derivanti dall estrazione Gettiti royalty alla Regione Basilicata e ai Comuni interessati dalle attività petrolifere da eni Le persone del DIME Le policy, le strategie e le pratiche per lo sviluppo delle persone I dati dell occupazione diretta Il sistema di reclutamento di nuove risorse Lo sviluppo delle persone La formazione La salute delle persone L indotto del DIME: il procurato locale e la gestione della catena di fornitura

5 L ambiente Le attività operative e le misure di tutela ambientale Le attività di esplorazione e perforazione La rete di raccolta del petrolio Il Centro Olio Val d Agri Emissioni in atmosfera Rifiuti Gestione delle acque Prelievi idrici Efficienza energetica Il sistema di monitoraggio e controllo ambientale all esterno del COVA Qualità dell aria Emissioni odorigene (disturbo olfattivo) Rumore Stato degli ecosistemi e Biomonitoraggio Il sistema di monitoraggio in azione Gli impianti di Pisticci e Ferrandina La tutela della biodiversità La sicurezza e la gestione delle emergenze La sicurezza dei lavoratori Il sistema di gestione della sicurezza La gestione degli impianti e delle emergenze Appendice Principali indicatori di sostenibilità Principi e criteri di reporting Fonti bibliografiche e riferimenti web pag. 50 pag. 71 pag. 77 pag. 82 Relazione della Società di revisione

6 Il gruppo eni Principali indicatori di eni 2011 Produzione di petrolio e gas naturale Ricavi della gestione caratteristica migliaia di boe/giorno milioni di euro Utile operativo milioni di euro Investimenti tecnici milioni di euro Persone Emissioni dirette di gas serra (GHG) Community investment Paesi di attività ,10 Mton CO2eq 69,3 milioni di euro

7 Struttura del gruppo eni eni è un impresa integrata che opera in tutta la filiera dell energia ed è presente oggi con circa persone in 85 Paesi del mondo. La forte presenza nel mercato del gas, le operazioni nel GNL, le competenze industriali nella generazione elettrica e raffinazione con il sostegno di capacità di ingegneria e realizzative di rilevanza mondiale consentono a eni di presidiare tutte le fasi della creazione di valore dalla ricerca alla commercializzazione degli idrocarburi e di perseguire opportunità e progetti congiunti nel mercato. * Nell ottobre 2012, eni ha completato l operazione di cessione a Cassa Depositi e Prestiti di azioni ordinarie di Snam pari al 30% meno un azione del capitale votante della società. Il modello di business eni L eccellente posizionamento strategico e i vantaggi competitivi acquisiti da eni fanno leva su un modello di business caratterizzato da un patrimonio di asset distintivi e da linee guida dell azione industriale (driver) frutto delle scelte strategiche del management coerenti con la natura di lungo termine del business. Innovazione, eccellenza, inclusione, integrazione, cooperazione e responsabilità guidano l operare di eni nell interazione continua con tutti gli stakeholder in un quadro di regole di governance chiare e rigorose.

8 6 7 eni in Basilicata Messaggio del Responsabile del Distretto Meridionale eni non è solo una multinazionale dell energia. eni è innanzitutto una grande azienda italiana. È una storia di successo, di progresso. È la storia dei nostri valori e della nostra cultura. Fin dal nostro arrivo in Val d Agri, abbiamo sviluppato ogni attività nel rispetto delle persone e dell ambiente, con iniziative di supporto allo sviluppo del territorio e delle comunità, in stretta collaborazione con le istituzioni, le forze sociali, le realtà associative e culturali. Una volontà emersa con maggiore determinazione nel 2008, quando abbiamo trasferito gli uffici direttivi delle attività di esplorazione e produzione del sud Italia a Viggiano, con la creazione del Distretto Meridionale. Oggi, il Centro Olio Val d Agri è la maggiore realtà italiana nella produzione di idrocarburi liquidi. Il nostro obiettivo è realizzare un industria rispettosa dell ambiente, che permetta a tutti i cittadini il monitoraggio e il controllo sulle nostre attività. Rapporti trasparenti e continui con il territorio sono la condizione, non solo per rafforzare la nostra credibilità, ma per realizzare insieme un sogno: fare dell industria dell energia una formidabile occasione di sviluppo per la Basilicata, che ne valorizzi la vocazione turistica e contribuisca a definire la sua moderna identità. Abbiamo mezzi, tecnologie e risorse per aiutare la regione in questo cammino e siamo pronti a mettere ogni nostra energia a disposizione della comunità. Il Local Report è un punto di partenza: attendiamo segnalazioni, idee e proposte da tutti, con l obiettivo permanente di migliorare il dialogo e il confronto. Obiettivi che svilupperemo anche attraverso eventi e iniziative mirate, in un continuo ascolto delle istanze e delle aspettative del territorio. Sarà un percorso condiviso. Così contribuiremo a costruire insieme la Basilicata del futuro. Ruggero Gheller Vice President Distretto Meridionale

9 La presenza e le attività di eni in Basilicata

10 8 9 eni in Basilicata La presenza di eni in Basilicata eni è presente in Basilicata in Val d Agri e nelle aree di Pisticci e Ferrandina con attività di upstream petrolifero (ricerca e produzione di idrocarburi). Attraverso il Distretto Meridionale (DIME) istituito nel 2008 eni divisione exploration&production presidia tutte le attività di ricerca, esplorazione e produzione di petrolio e gas naturale in Basilicata e Puglia (per quest ultima, sia a terra sia in mare). Il Distretto ha sede a Viggiano presso l antico convento. Le attività operative sono concentrate nello sviluppo del giacimento Val d Agri, ad oggi il più grande giacimento di petrolio onshore dell Europa Occidentale. Le attività di ricerca dell attuale giacimento della Val d Agri risalgono ai primi anni 80, mentre la fase di sviluppo è iniziata nel 1990 nell ambito della concessione di coltivazione idrocarburi denominata Grumento Nova rilasciata dal Ministero dell Industria. Ad essa ne sono seguite altre ( Caldarosa, Volturino ), che negli anni hanno poi trovato un unificazione nell attuale titolo minerario, denominato concessione di coltivazione Val d Agri (DM 28 dicembre 2005). Le milestone di eni in Basilicata 1981 avvio di una nuova campagna di ricerche eni; scoperto in Val d Agri da un consorzio di operatori il primo importante giacimento con il pozzo Costa Molina avvio dell attività mineraria recente con l ottenimento da parte di Agip, poi Fina e Lasmo, del permesso di ricerca e la concessione di coltivazione Costa Molina scoperto il giacimento Monte Alpi che porta al rinvenimento di olio di buona qualità. Anni 90 fase di sviluppo dell attività petrolifera in Basilicata; conferite dal Ministero dell Industria le concessioni di coltivazione Grumento Nova, Caldarosa, Volturino si costruisce a Viggiano l originario Centro Olio Monte Alpi con una linea di trattamento sottoscritto tra la Regione Basilicata ed eni un Protocollo di intenti che definisce gli impegni di eni per operare nel rispetto dell ambiente e contribuire allo sviluppo sostenibile giudizio positivo di compatibilità ambientale (Decreto VIA n. 3560) per l ampliamento dell esistente Centro Olio Monte Alpi (denominato, a seguito dell ampliamento, Centro Olio Val d Agri ) per trattare in un unico centro gli idrocarburi provenienti dalle Concessioni Costa Molina, Caldarosa, Grumento Nova e Volturino. Concessione Costa Molina inglobata nella concessione Caldarosa. In Val d Agri (concessioni Grumento Nova, Volturino e Caldarosa), esistono 24 pozzi, perforati da 20 postazioni due le concessioni in Val d Agri: Grumento Nova di eni ed Enterprise Oil Italiana (dall unificazione tra le concessioni di Grumento Nova, Caldarosa e la porzione sud orientale della concessione Volturino con scadenza fissata al 2019), e la concessione Volturino. Entra in esercizio la seconda linea di trattamento del COVA e viene completato l oleodotto, denominato Monte Alpi entra in esercizio la terza linea di produzione del COVA il 29% della concessione Grumento Nova è trasferita ed intestata a Shell Italia entra in esercizio la quarta linea di produzione del COVA concessioni Grumento Nova e Volturino unificate in un unica concessione denominata Val d Agri (di cui oggi eni detiene il 60,77% di quote e Shell il 39,23%) eni trasferisce in Val d Agri il centro direttivo delle sue attività di esplorazione e produzione dell Italia Meridionale (Distretto Meridionale) progetto di ammodernamento del COVA (10 mesi, da febbraio 2011 a dicembre 2011), con prima fermata generale (18 maggio-9 giugno 2011) del Centro Olio.

11 Oggi, con un livello di produzione di circa 82 mila barili di olio/giorno e 3,4 milioni di standard metri cubi al giorno di gas, il Distretto Meridionale rappresenta la maggiore realtà italiana quanto a produzione di idrocarburi. In Val d Agri hanno luogo attività di perforazione e di produzione; in Val Basento, prevalentemente attività di work-over, ovvero interventi di manutenzione su pozzi esistenti già realizzati nel passato, al fine di ottimizzarne o ripristinarne la produzione. Sotto il profilo operativo, gli impianti eni presenti ad oggi in Basilicata possono essere suddivisi in quattro gruppi principali: i Centri Olio Val d Agri e Pisticci situati rispettivamente nell area industriale di Viggiano e nel fondovalle della Val Basento; le centrali gas di Pisticci e Ferrandina; le reti di raccolta, costituite dai pozzi e dalle condotte di Il Distretto Meridionale rappresenta oggi la maggiore realtà italiana quanto a produzione di idrocarburi. collegamento degli stessi ai due Centri Olio di Viggiano e di Pisticci; l oleodotto di circa 137 km per il trasporto dell olio grezzo prodotto dal Centro Olio Val d Agri alla Raffineria di Taranto, in funzione dal 2001, di proprietà della Società Oleodotti Meridionali - SOM (eni 70%, Shell 30%) ed esercito, ispezionato e manutenzionato da eni divisione refining & marketing. Sedi direzionali delle attività upstream eni in Italia e impianti di competenza del DIME Il sistema produttivo realizzato in Val d Agri ha potuto beneficiare dell introduzione di tecnologie particolari che hanno da un lato migliorato le performance operative, e dall altro consentito di massimizzare con applicazioni concrete le condizioni di sicurezza e di rispetto dell ambiente. Tra queste: la tecnologia dei pozzi direzionati e/o orizzontali che consente di perforare più pozzi da una sola postazione; i sofisticati sistemi di monitoraggio dei parametri ambientali; le tecniche di conservazione e protezione della biodiversità e degli ecosistemi.

12 10 11 eni in Basilicata Il Distretto Meridionale Il Distretto Meridionale (DIME) è la struttura di eni che si occupa della gestione delle attività ricerca e produzione di idrocarburi nelle Regioni Basilicata e Puglia e del coordinamento di quelle in Calabria (sia su terraferma sia in mare), oltre che avere la responsabilità della realizzazione dei nuovi progetti di sviluppo a mare in Sicilia. DIME ha sede a Viggiano in Val d Agri e presenta ad agosto 2012 un organico di 291 dipendenti di cui 143 residenti in Basilicata. Nella Regione Basilicata presidia le attività del Centro Olio Val d Agri e delle connesse reti di raccolta e del Centro Olio di Pisticci a cui sono Organigramma DIME collegate le Centrali a Gas di Ferrandina e Pisticci. Le politiche e i sistemi di gestione La struttura organizzativa DIME, che vede le principali aree funzionali collegate alle operazioni, esprime la complessità dei processi produttivi da esso presidiati. DIME opera nell ambito delle policy eni e ne integra principi e obiettivi, dando loro attuazione nel sistema di gestione di cui si è dotato e nelle modalità del suo agire operativo. In particolare è costantemente impegnato ad applicare e favorire la diffusione del Codice Etico eni e a garantire la più stretta osservanza del Modello 231 eni, modello di organizzazione, gestione e controllo derivante dalla normativa sulla responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato adottato in tutte le sue attività. DIME opera coerentemente con il Sistema Normativo eni, in particolare in materia di: Sicurezza, Salute e Ambiente; Incolumità Pubblica (che comprende la prevenzione degli incidenti rilevanti); Qualità e Radioprotezione; Sistema di Gestione Integrato HSE (Health, Safety and Environment - Salute, Sicurezza e Ambiente). DIME si è dotato di una Politica HSE che traduce e applica alla realtà del Distretto tali principi. La Politica HSE definisce gli indirizzi e gli obiettivi strategici che DIME intende perseguire ai fini della gestione HSE delle proprie attività, prodotti e servizi. La Politica viene diffusa a tutte le persone che lavorano nel Distretto e nei siti operativi, con particolare riferimento al personale interno, ai terzi operanti nei siti del Distretto e alle organizzazioni sindacali. La Politica HSE è l elemento fondante del Sistema di Gestione Integrato (SGI) adottato dal DIME per la gestione degli aspetti HSE legati alle attività operative. L SGI è stato realizzato in conformità dei migliori standard internazionali: la parte ambientale è sviluppata secondo i requisiti previsti della Norma UNI ENI ISO 14001:2004 (la cui certificazione è stata ottenuta nel 2009); la parte di sicurezza e salute, in linea con la Norma UNI 10617:2009 e la Norma BSOHSAS 18001:2007 (la cui certificazione è stata ottenuta nel 2010). è inoltre in fase di definizione nel DIME, in linea con gli obiettivi generali di eni e in

13 cooperazione con il partner Shell, il Progetto AIMS, con lo scopo di integrare i processi di Asset Integrity nel Sistema di Gestione Integrato HSE. L Asset Integrity è uno strumento orientato a minimizzare l esposizione ai rischi nelle attività produttive, che ha come obiettivo il mantenimento dell integrità degli asset affinché durante il loro intero ciclo di vita siano mantenuti funzionanti in maniera efficace ed efficiente, assicurando la sicurezza e la salute del proprio personale e della collettività e la tutela dell ambiente. Come sancito nel Codice Etico aziendale, il modello di sostenibilità di eni si basa sul riconoscimento dello sviluppo sostenibile quale obiettivo strategico dell azienda. Quest impegno si traduce presso DIME in azioni rivolte a garantire lo svolgimento delle attività di business assicurando: la conformità ad un quadro normativo HSE sempre più rigoroso; la valorizzazione delle opportunità di miglioramento della qualità della vita delle comunità; l interiorizzazione della logica della prevenzione, per essere in grado di valutare in anticipo l impatto e i rischi che derivano dalla proprie operazioni e dai propri comportamenti; l investimento continuo in innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo; la capacità di rispondere alle aspettative dei portatori di interesse. Grazie a questo approccio, è stato possibile implementare modelli di sviluppo innovativi come punto di partenza di un percorso di crescita concertata e condivisa tra eni e il territorio. Tra questi rientrano: il complesso Sistema di Monitoraggio Ambientale Integrato e il progetto Biodiversità ed Ecosistemi (Cap. 4); le azioni per massimizzare la partecipazione delle persone e delle imprese locali (Cap. 3); gli interventi a favore del territorio, tra i quali l intervento di riqualificazione della Villa Romana di Barricelle e il Progetto Missione di Comunità (Cap. 2). DIME opera secondo il modello di sostenibilità di eni, che si basa sul riconoscimento dello sviluppo sostenibile quale obiettivo strategico dell azienda.

14 12 13 eni in Basilicata Il ciclo produttivo La produzione complessiva di idrocarburi in Basilicata deriva prevalentemente dal Centro Olio Val d Agri (COVA) e, in misura minore, dal Centro Olio di Pisticci e dalle 2 Centrali a gas (Ferrandina e Pisticci). L aumento produttivo registrato negli ultimi anni è da attribuirsi alle attività in Val d Agri, in quanto il Centro Olio di Pisticci, già in funzione da quasi cinquant anni, riflette la riduzione della produzione del campo. Il ciclo produttivo si compone di una rete di raccolta, cioè di una serie di pozzi dove avviene l estrazione dell olio greggio che sono collegati al Centro Olio tramite condotte interrate. I pozzi oggi presenti nella Concessione Val d Agri sono 39, di cui 26 attualmente in produzione. Uno di questi pozzi (il pozzo reiniettore Costa Molina 2) Produzione di idrocarburi di eni in Basilicata e in Val d Agri è destinato esclusivamente alla reiniezione in giacimento delle acque di strato, cioè di quelle acque estratte associate all olio e al gas che, opportunamente trattate, vengono reimmesse nel giacimento di origine. Per limitare l occupazione di suolo e i conseguenti impatti ambientali, ove possibile, i pozzi sono stati ubicati in una medesima piazzola: ben 13 piazzole ospitano due o tre 2009 (kboe) 2010 (kboe) 2011 (kboe) Materie prime Totale Di cui in Val d Agri Totale Di cui in Val d Agri Totale Di cui in Val d Agri Produzione di idrocarburi Olio Gas Pozzi della concessione Val d Agri realizzati nell area parco Piazzali Nome pozzo Anno di autorizzazione alla perforazione Stato del pozzo teste pozzo. Con l istituzione del Parco Nazionale Val d Agri- Lagonegrese (2007), 7 di queste postazioni ricadono nel perimetro dell area protetta. L olio greggio estratto dai pozzi viene convogliato verso il Centro Olio Val d Agri attraverso circa 100 km di condotte di diametro variabile in funzione delle portate estratte da ciascuna postazione. Tutte le condotte della rete di raccolta sono interrate e suddivise in sezioni che permettono di garantire un elevato grado di sicurezza della rete. I Comuni interessati dalla presenza dei pozzi e/o dal passaggio delle condotte di trasporto sono: Viggiano, Calvello, Marsico Nuovo, Grumento Nova, Marsicovetere, Montemurro, Paterno e Tramutola. Agri 1 Or A - Or B 2003/2005 In produzione AGRI1 CF6 CF9 Cerro Falcone 6 Or 2004 In produzione Cerro Falcone 9 Or 2003 In produzione CALDAROSA 1 Caldarosa 1 Dir A st 1997 Realizzato non produttivo CF2 Cerro Falcone 2X Or C 2007 In produzione CF3 CF4 Cerro Falcone 3X 3X Or A 1996/2000 In produzione Cerro Falcone 4 Or 4 Or A 2006/2009 In produzione Monte Alpi 6 Or 1999 In produzione MA6 MA7 MA8 Monte Alpi 7 Or 1999 In produzione Monte Alpi 8 Or 2001 In produzione ME1 Monte Enoc 1 Or A 2005 Non in produzione Monte Enoc 2 Or 1996 In produzione ME2 ME NW1 ME9 Monte Enoc 9 Or 1997 In produzione Monte Enoc NW1 Dir A 1996 In produzione 39 pozzi della concessione Val d Agri 26 pozzi in produzione Pozzi in Val d Agri

15 Basilicata è la Regione-Ufficio Compatibilità Ambientale. Tale provvedimento sottende un preliminare processo di consultazione pubblica e una Conferenza di Servizi con le Amministrazioni competenti in materia ambientale e, una volta emesso, comporta l applicazione di un rigido programma di monitoraggio ambientale. Il Centro Olio Val d Agri (COVA) L intero complesso denominato Centro Olio Val d Agri, entrato in esercizio nel 2001, rappresenta l ampliamento del preesistente Centro Olio Monte Alpi in produzione dal è ubicato a Viggiano nella zona censita come Zona produttiva per insediamenti industriali e occupa una superficie di circa m 2. La capacità nominale di trattamento è pari a m 3 /g (metri cubi al giorno) di olio (corrispondenti a barili/giorno) e di Sm 3 /g (standard metri cubi al giorno) di gas associato al greggio. Nel COVA avviene il trattamento dell olio prodotto dai pozzi qui convogliato per mezzo della rete di raccolta. Il fluido estratto dal giacimento e in arrivo al COVA è una miscela multifase, ossia contenente diverse proporzioni delle tre fasi oleosa, acquosa e gassosa. Il trattamento che avviene all interno del COVA consiste nella separazione dell olio estratto dal gas e dall acqua di strato cui è naturalmente associato, al fine di poter esportare olio stabilizzato e gas. Dopo il trattamento all interno del COVA si ottengono quindi: olio greggio stoccato in appositi serbatoi e quindi trasferito, tramite oleodotto, alla Raffineria eni di Taranto per le successive lavorazioni; gas naturale (metano), desolforato, disidratato e opportunamente condizionato, immesso tramite una stazione di pompaggio presente nel COVA nella rete di distribuzione nazionale Snam Rete Gas; acqua di strato, trattata all interno del COVA al fine di eliminare i residui di idrocarburi e di gas e successivamente, per mezzo di una condotta interrata dedicata, inviata al pozzo reiniettore Costa Molina 2. Qui viene reiniettata nel giacimento da cui era stata inizialmente estratta insieme all olio e al gas. Il COVA, sotto l aspetto ambientale, rientra nella disciplina della normativa Prevention and Control (IPPC) e, per poter operare, è soggetto a un provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) da parte dell Autorità Competente che in Caratteristiche principali dell oleodotto Unità di misura L oleodotto Lunghezza km 137 Diametro nominale pollici 20 Portata progetto m 3 /h 994 bopd Volumetria complessiva m L oleodotto che collega il Centro Olio Val d Agri e la Raffineria di Taranto (divisione eni r&m), è di proprietà della società SOM SpA (Società Oleodotti Meridionali, eni 70%, Shell 30%). è gestito, sorvegliato e manutenuto dalla divisione eni refining & marketing. L oleodotto è interrato con profondità variabile, ma generalmente compresa tra 2 e 2,50 m, con punte di 6-7 m (in prossimità della Raffineria) e comunque mai inferiore a 1,50 m. La condotta è stata autorizzata all installazione con DM n del 19/02/2001 e successiva ministeriale n del 17/10/2001 ed è stata sottoposta a verifica da parte di un apposita Commissione Interministeriale. Il primo trasferimento di olio grezzo tramite oleodotto risale all ottobre 2001.

16 14 15 eni in Basilicata Il Centro Olio di Pisticci Il Centro Olio di Pisticci è situato a 10 km dal Comune di Pisticci, Contrada Pozzitello (MT), nella concessione "Serra Pizzuta" ed è sviluppato su un area di circa m 2. La capacità nominale di trattamento dell olio è pari a 300 m 3 /g. Il Centro Olio telecontrolla 24 ore su 24 anche la Centrale Gas di Pisticci e la Centrale Gas di Ferrandina. Il campo di Pisticci è entrato in produzione nel 1961 ed è allacciato a otto pozzi. L olio proveniente dai pozzi che confluisce tramite condotte sotterranee al Centro Olio, viene separato da gas e acqua di strato, stoccato in appositi serbatoi e avviato tramite autobotti alla Raffineria di Taranto. Il gas associato all olio viene parzialmente utilizzato: come fuel gas per riscaldare l olio nel processo di trattamento (mediante scaldatori); per alimentare la fiaccola di emergenza; per alimentare la caldaia della sala controllo. Il restante è inviato tramite un elettrocompressore alternativo alla Centrale Gas di Pisticci per essere ricompresso, disidratato e conferito a Snam Rete Gas. Le Centrali a Gas di Pisticci e di Ferrandina La Centrale Gas di Pisticci è ubicata a circa 8 km dal Comune di Pisticci (MT) nella concessione "Serra Pizzuta" ed è sviluppata su un area di circa 15 mila m 2. è entrata in produzione nel giugno 1964 ed è allacciata a 20 pozzi, di cui uno solo attualmente erogante. La produzione di gas segue un trend decrescente. Il gas estratto viene trattato e compresso per essere immesso nei due metanodotti Snam Rete Gas alla pressione adeguata. La centrale a gas di Ferrandina situata nel fondovalle della Val Basento, nel Comune di Salandra, si estende su un area di circa 100 mila m 2, (a cui si aggiungono altri 8 mila m 2 relativi alla stazione di compressione, gestita fino al 1991 da Snam Rete Gas) attualmente di pertinenza mineraria di eni. L area comprende una zona di circa 95 mila m 2 in cui è in corso la bonifica dell ex impianto di desolforazione acido solforico e nella quale è installato un impianto di trattamento dell acqua di falda connesso alle attività di bonifica in corso. La Centrale, entrata in produzione nel 1964, è oggi prevalentemente in fase di dismissione, a eccezione di una piccola area, provvista di separatori ancora in esercizio, tuttora attiva. Il gas prodotto viene trattato e inviato alla centrale di Pisticci dove viene disidratato, condizionato e tramite compressione inviato a Snam Rete Gas.

17 I programmi di sviluppo in Val d Agri Progetto di ammodernamento e miglioramento delle performance produttive (Fase 1) Le mutate condizioni di giacimento, tra cui l aumento del gas associato all olio, l incremento sia della componente acida nel gas sia dell acqua di strato, hanno spinto eni a ricercare nuove soluzioni operative per rispondere alle nuove necessità di produzione e raggiungere la capacità produttiva di olio autorizzata nel Protocollo d Intenti del 1998 (corrispondente a 104 mila barili di olio al giorno). In un ottica di sostenibilità dell intervento, eni ha pianificato contemporanee azioni di ammodernamento degli impianti con l impiego delle Migliori Tecnologie Disponibili (MTD) che consentono da un lato di ridurre ulteriormente gli impatti delle attività operative, dall altro di migliorare la funzionalità impiantistica e la flessibilità operativa. Il programma denominato Potenziamento Sviluppo Val d Agri, comprende la realizzazione, nel breve e medio termine, delle seguenti attività già previste dal piano di sviluppo della concessione e dal Protocollo d Intenti del 1998 con la Regione: nove pozzi produttori da perforare; il completamento della rete di condotte di collegamento; la realizzazione della 5 a linea di trattamento gas nel COVA che comporterà l incremento della capacità di trattamento del gas dagli attuali 3,6 MSm 3 /g a 4,6 MSm 3 /g. Tali interventi non comportano nessuna espansione dell area dello stabilimento già esistente e già adibita ad attività industriali. La realizzazione della 5 a linea consentirà il raggiungimento della capacità massima autorizzata di produzione di greggio, pari a 104 mila barili di olio al giorno e l incremento della produzione di gas dagli attuali 3,6 milioni di Sm 3 /g a 4,6 milioni di Sm 3 /g. Inoltre, sarà possibile introdurre una nuova tecnologia denominata Cansolv che consentirà una riduzione dei livelli emissivi rispetto ai valori autorizzati del COVA. Si tratta di una tecnologia già collaudata in diverse applicazioni nel mondo, e per la prima volta introdotta in Italia, che consentirà una riduzione del 10% dei livelli emissivi di SO 2. Per la realizzazione della 5 a linea di trattamento gas l investimento previsto ammonta a circa 250 milioni di euro. La durata dei lavori di realizzazione sarà di 20 mesi circa e si prevedono buone ricadute occupazionali soprattutto per quanto riguarda l indotto diretto locale. Una parte di queste azioni di miglioramento è stata effettuata in occasione della fermata generale del COVA, iniziata il 18 maggio 2011 e durata 23 giorni, in cui sono state realizzate le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria necessarie ad apportare le relative modifiche allo sviluppo dello stesso. La fermata ha coinvolto circa persone per un periodo effettivo di 23 giorni, raggiungendo l obiettivo prefissato di zero incidenti e infortuni durante lo svolgimento delle attività stesse. Progetto di Sviluppo Sostenibile Val d Agri (SSV) (Fase 2) eni ha avviato con la Regione Basilicata la negoziazione per la condivisione di un nuovo Accordo, che consenta: la mitigazione ulteriore degli impatti ambientali attraverso l abbattimento delle emissioni in atmosfera (come prescritto dall Autorizzazione Integrata Ambientale); lo sviluppo del territorio attraverso iniziative concrete focalizzate alla crescita dell occupazione e dell imprenditoria locale; il mantenimento produttivo e lo sviluppo ulteriore del giacimento evitando così il declino del 10% all anno dei livelli produttivi, in mancanza di attività e investimenti. Il programma per raggiungere questo obiettivo prevede: la realizzazione di nuovi pozzi produttori, anche attraverso l utilizzo di postazioni esistenti; la realizzazione della rete di raccolta relativa ai nuovi pozzi, con un aumento di circa 15 km rispetto ai circa 100 km esistenti; il potenziamento della capacità di trattamento del COVA fino a 129 mila barili/giorno di greggio e una drastica riduzione della emissioni in atmosfera tramite la re-inieziezione del gas di coda. Per la realizzazione di questa ulteriore fase di sviluppo, si stima un importante ricaduta occupazionale sia in termini di dipendenti del DIME, sia di indotto diretto, associata agli investimenti previsti che ammontano a circa milioni di euro in 8/10 anni. Una parte di queste azioni di miglioramento è stata effettuata in occasione della fermata generale del COVA, iniziata il 18 maggio 2011 e durata 23 giorni, in cui sono state realizzate le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria necessarie ad apportare le relative modifiche allo sviluppo dello stesso. La fermata ha coinvolto circa persone per un periodo effettivo di 23 giorni, raggiungendo l obiettivo prefissato di zero incidenti e infortuni durante lo svolgimento delle attività stesse.

18 domande frequenti < Come opera il Centro Olio Val d Agri? > Nel ciclo di trasformazione degli idrocarburi dal giacimento fino all utilizzatore finale, il Centro Olio Val d Agri si inserisce all inizio del processo, immediatamente a valle dei pozzi (upstream). Nell ambito della lavorazione industriale degli idrocarburi, questa fase è la più semplice e meno impattante sull ambiente. All interno dello stabilimento il fluido di giacimento proveniente dai pozzi viene fatto passare attraverso sistemi e apparecchiature (linee di trattamento) che hanno la principale funzione di accelerare il naturale processo fisico di separazione nelle sue fasi (acqua di strato, olio e gas). L olio, stabilizzato per essere trasportato, viene inviato alla Raffineria di Taranto (downstream) per mezzo di un oleodotto dedicato. L acqua di strato, alla quale viene rimossa la quasi totalità della componente oleosa, viene reiniettata, attraverso pozzi dedicati, nella stessa parte del giacimento nella quale essa è naturalmente presente. Il gas, da cui viene rimossa la componente acida, viene immesso nella rete di distribuzione nazionale per l utilizzo finale da parte degli utenti. La componente acida viene definitivamente trattata, trasformandola per il 99,9 % in zolfo puro. < In cosa consistono le anomalie di funzionamento del Centro Olio di cui spesso si sente parlare e che cosa comportano? > Si tratta, in realtà, di fasi di funzionamento diverse dalle condizioni operative standard. A seconda delle condizioni vengono messi in atto, se necessari, diversi sistemi di sicurezza, tra cui l attivazione della fiaccola in casi specifici. L attivazione del sistema di fiaccola è la conferma che il sistema di sicurezza funziona correttamente. Il sistema rappresenta uno dei più importanti dispositivi di sicurezza per la popolazione e per i lavoratori del Centro Olio.

19 Le relazioni con gli stakeholder e gli accordi per lo sviluppo

20 18 19 eni in Basilicata La gestione delle relazioni e il coinvolgimento degli stakeholder eni in Basilicata è impegnata a favorire il dialogo con gli stakeholder e a contribuire allo sviluppo dei territori e delle comunità ospitanti. eni è consapevole dell importanza che può rivestire un impresa multinazionale dell energia localizzata sul territorio in termini di valorizzazione delle risorse locali e di creazione di opportunità. Le relazioni con gli stakeholder in Basilicata sono considerate occasioni di crescita e di confronto reciproco con l obiettivo di costruire insieme un percorso di sviluppo sostenibile. Le strategie per la gestione delle relazioni si basano sull individuazione preventiva delle potenziali criticità, il coinvolgimento degli attori chiave nelle fasi di attività, la promozione e la condivisione dei principi, al fine di una maggiore incorporazione degli impegni condivisi. Gli stakeholder di eni per la Basilicata sono: il Ministero dello Sviluppo Economico, l UNMIG e le sue sezioni territoriali, il Ministero dell Ambiente, il Parlamento; la Regione, la Provincia, i Comuni interessati dalle attività estrattive e i Comuni limitrofi; il Parco Nazionale Appennino Lucano-Val d Agri-Lagonegrese, la Prefettura, i Comandi Provinciali e il Comando Regionale dei Vigili del Fuoco, i Comandi Forestali, la Soprintendenza ai Beni Archeologici e la Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici, Comandi e Stazioni dei Carabinieri; le agenzie regionali, quali ARPAB, APT, ASP; le Comunità locali: le espressioni del territorio, i cittadini e le associazioni; le associazioni di categoria regionali e le cooperative: Confindustria, Assomineraria, Confartigianato, Alleanza delle Cooperative Italiane, Confapi; le organizzazioni sindacali rappresentate dalle loro Segreterie regionali; l Università degli Studi della Basilicata, gli istituti di ricerca nazionali (CNR, Nomisma Energia) e locali (FEEM, CNR locale), le scuole; le Istituzioni religiose; il mondo dell associazionismo; i partner operativi: Shell, SOM; le persone di eni (Cap. 3); i fornitori e i contrattisti (Cap. 3); i media. Le modalità d interazione variano a seconda dello stakeholder e del tema affrontato: si passa dal dialogo su questioni di interesse locale, a un confronto più formalizzato sui procedimenti autorizzativi, fino ad accordi pluriennali per lo sviluppo locale. Le relazioni istituzionali Nel rapporto con il Governo e Pubblica Amministrazione eni partecipa a gruppi di lavoro interistituzionali, a conferenze dei servizi; interviene in Giunte, ove richiesto, Consigli Comunali e Assemblee pubbliche. I temi riguardano i progetti di sviluppo industriale, l ambiente, il territorio e lo sviluppo locale. eni si interfaccia costantemente con le amministrazioni locali sullo svolgimento e sul miglioramento delle attività sul territorio, e per individuare opportunità di cooperazione, con i Comuni interessati dalle attività estrattive: Viggiano, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Montemurro, Grumento Nova e Calvello. eni, inoltre, dialoga con le altre amministrazioni comunali presenti sul territorio sui temi di interesse della collettività e per favorire uno sviluppo locale sostenibile. è più frequente la relazione con il Comune di Viggiano e le comunità limitrofe al Centro Olio e con i Comuni in cui sono ubicati pozzi e cantieri temporanei di perforazione. In particolare, con l amministrazione viggianese, oltre a un dialogo costante sulle tematiche relative alle attività produttive, è stato avviato nel corso del 2012 un confronto per l individuazione di nuove opportunità per ridurre il tasso di disoccupazione locale e migliorare l accesso alle risorse di gas naturale da parte dei cittadini del Comune stesso. Nell ambito dei lavori della Commissione Comunale del Comune di Viggiano, eni partecipa al Progetto Valutazione di Impatto Sanitaria creato dal Comune allo scopo di collaborare e condividere con gli stakeholder le strategie di monitoraggio dei dati ambientali e biologici nei Comuni interessati dall estrazione petrolifera.

21 Categoria Stakeholder Modalità di relazione Risultati Istituzioni nazionali Istituzioni regionali e locali Comunità locali Agenzie regionali Ministero dello Sviluppo Economico Ministero per la Coesione Territoriale Sezioni territoriali UNMIG Ministero Ambiente e Tutela Territorio e Mare Regione Basilicata Provincia di Potenza Comuni del petrolio Comuni limitrofi Interazioni sulla base dei procedimenti autorizzativi in corso relativi ai programmi lavori dei titoli minerari in Val d Agri. Dialogo sui temi dello sviluppo locale. Cooperazione per migliorare la capacità regionale di programmazione e utilizzo delle risorse. Dialogo e confronto costanti, incontri tecnici sui progetti presentati relativi a qualunque tipologia di attività petrolifera in Val d Agri su attività di controllo sulla sicurezza degli impianti. Visite settimanali per verifiche ispettive e di progetto legate ai procedimenti amministrativi in atto e al controllo dello stato degli impianti. Procedimenti autorizzativi di carattere ambientale. Incontri tecnici. Accordi: Protocollo d Intesa del 1998; Protocollo d Intesa per la promozione di iniziative nel settore geo-minerario finalizzate allo sviluppo regionale, tutela della salute e sicurezza e occupazione locale (di seguito Local Content ). Gruppi di lavoro interistituzionali. Conferenze dei servizi, incontri tecnici. Audizioni. Convenzione per la viabilità Interfaccia sulle tematiche ambientali, su infrastrutture e sui temi del lavoro e dell occupazione. Formazione sulla filiera oil&gas. Convenzioni sulla viabilità. Interazione continuativa su attività e progetti di business. Incontri tecnici. Collaborazione e sostegno di progetti per lo sviluppo del territorio. Partecipazione alle questioni relative ai temi dello sviluppo locale. Informazione periodica sui temi del business. Coinvolgimento sui progetti di sviluppo. Parco Nazionale Appennino Dialogo sui temi dello sviluppo. Lucano-Val d Agri- Informazione sulle attività del business sul territorio. Lagonegrese Sostegno a progetti comuni in collaborazione con FEEM. Soprintendenza ai Beni Archeologici Accordo per il progetto di recupero della Villa Romana di Barricelle. Cittadini, gruppi portatori di interesse Comandi VVFF Prefetture ARPAB ASP Associazioni Associazioni di categoria e imprenditoriali, cooperative Confindustria Basilicata Parti sociali Università, ricerca e scuola CGIL, CISL e UIL Unibas Consultazione sui nuovi progetti sui temi di interesse e sulle iniziative di sviluppo. Incontro in ambito di assemblea pubblica. Incontri tecnici nell ambito del Gruppo di Lavoro per il Piano di Emergenza Esterno COVA; incontri periodici sul lavoro e sull occupazione locale e su piani straordinari in capo al Prefetto. Consultazione con parere per i progetti significativi sugli impianti; verifiche ispettive e di progetto legate ai procedimenti amministrativi in atto e al controllo dello stato degli impianti; incontri tecnici nell ambito del Gruppo di Lavoro per il Piano di Emergenza Esterno COVA. Mappatura delle istanze e presa in carico. Incontri periodici sui programmi di monitoraggio realizzati e da realizzare. Condivisione delle tecnologie e del know-how. Sopralluoghi periodici sui siti. Monitoraggi periodici in campo. Verifiche e monitoraggi in contraddittorio. Verifiche e controlli spot. Incontri tecnici nell ambito del Gruppo di Lavoro per il Piano di Emergenza Esterno COVA. Interfaccia su pareri sanitari relativi ai procedimenti autorizzativi. Verifiche all interno dell attività operativa. Contratto per le analisi cliniche relative alla sorveglianza sanitariadei lavoratori. Partecipazione attiva di eni a Comitati Tecnici e Gruppi di Lavoro. Incontri propedeutici alla definizione del Protocollo Local Content. Incontri di condivisione dei temi di comune interesse. Iniziative per promuovere la condivisione di buone pratiche per la massimizzazione del local content in Basilicata. Collaborazione sui temi della formazione alle imprese. Interlocuzione attraverso attività di informazione, consultazione e negoziazione. Incontri propedeutici alla definizione del Protocollo sullo sviluppo del local content. Dialogo in corso sulla definizione di opportunità di collaborazione sui temi della ricerca e dell alta formazione. Collaborazione nell ambito dei processi di semplificazione amministrativa. Collaborazione con la task force di economisti industriali e dello sviluppo per l utilizzo di fondi comunitari e relativo cofinanziamento nazionale. 80 visite nel visite nel 2012 (all ottobre 2012). Confronti sui procedimenti autorizzati in corso Collaborazione per migliorare la capacità di programmazione e utilizzo delle risorse. Incontri continuativi con i dipartimenti sullo svolgimento delle attività in essere (sicurezza ambientale, salute e lavoro, autorizzazioni, sviluppo industriale, ecc.) incontri per la nuova fase di negoziati. Firma del Protocollo Local Content. Convenzione sulla viabilità delle strade. Incontri con il presidente della Provincia sul tema della formazione alle imprese locali. (si veda paragrafo dedicato) Incontri con il comitato di Sindaci della Val d Agri (Area Programma). Visite informative con i tecnici ai pozzi ubicati sul territorio di competenza. Azioni per il recupero e la tutela dei beni archeologici. Promozione e partecipazione attiva a pubbliche e momenti di confronto collettivi. Collaborazione per il miglioramento continuo del P.E.E. del COVA e delle metodologie di comunicazione verso la popolazione. Incontri tecnici periodici; collaborazione per il miglioramento continuo del P.E.E. del COVA e delle metodologie di comunicazione verso la popolazione. Sottoscrizione del protocollo per la cessione della proprietà del sistema di monitoraggio della qualità dell aria e del rumore dell intorno del COVA e sua acquisizione. Condivisione del sistema e suo perfezionamento; attività di collaudo del sistema, formazione dei tecnici. Collaborazione per il miglioramento continuo del P.E.E. del COVA e delle metodologie di comunicazione verso la popolazione. Definizione dei procedimenti autorizzati in corso. Ottobre 2011: presentazione a Confindustria dei dati occupazionali. Incontri e interviste per la promozione del GAST. Ottobre 2012: firma del Protocollo Local Content. Visita di Confindustria Giovani e di Conforma al COVA. Ottobre 2012: firma del Protocollo Local Content. Incontro con il Rettore e rappresentanti di eni e di ECU sulle opportunità di collaborazione. Scuole Iniziative per la scuola; progetto Schoolnet. Edizione del progetto Schoolnet; coinvolgimento di circa 300 ragazzi lucani. Istituzioni religiose Dialogo sui piani industriali, sui temi della sicurezza e del lavoro. Incontri di informazione. Associazioni e ONG Confronto sui temi di interesse comune. Incontri di approfondimento sui temi del business e ambientali. Partner Riunioni periodiche; Progetti HSE, asset integrity; condivisione Processo di standardizzazione di un audit HSE integrato; industriali Shell delle strategie e delle policy in Basilicata. incontri con cadenza annuale realizzati con interviste e con Partecipazione ai tavoli istituzionali. audit; incontri su nuovo protocollo. Media locali Giornalisti locali Dialogo e approfondimento sui temi del business di interesse del territorio. Corsi di formazione per giornalisti sui temi del petrolio.

22 20 21 eni in Basilicata Il dialogo con le amministrazioni comunali locali: i temi e i risultati Comuni Tema Eventi Risultati Viggiano Acquisizione delle aree COVA: presentazione progetto sostenibilità per la comunità Lavoro e occupazione Cessione di una quota di gas naturale al Comune di Viggiano Progetto VIS su tema salute Centro Olio: interferenza sul territorio; monitoraggio e controllo nuovi progetti di ampliamento progetto quinta linea Partecipazione e presentazione illustrata del progetto al Consiglio Comunale Incontri con l amministrazione comunale sul tema Disoccupati Disperati over 45 Incontri sul tema Partecipazione di tecnici alla Commissione Incontri sul tema Marsicovetere Realizzazione pozzo Alli 2 Incontro di presentazione del progetto Alli 2 Grumento Nova Area di Programma Val d Agri Progetto di reiniezione del pozzo Monte Alpi 9 Temi legati all estrazione petrolifera in Val d Agri: occupazione, formazione, ambiente e sicurezza Incontri con l Amministrazione Incontri con i Sindaci dell Area Programma Presa in carico delle istanze e delle osservazioni espresse dall Amministrazione Disponibilità da parte di eni a sensibilizzare le imprese che operano in Val d Agri Definizione accordo in corso Identificazione dei gap di monitoraggio e condivisione della rete realizzata e oggi gestita da ARPAB Acquisizione da parte del Comune di informazioni e chiarimenti sui progetti industriali, anche al fine del rilascio delle autorizzazioni di competenza Collaborazione per l individuazione di soluzioni per garantire una massimizzazione della sostenibilità delle operazioni Condivisione delle tematiche relative al tema della reiniezione; definizione di un percorso di condivisione più allargato presso gli altri stakeholder del territorio Individuazione di opportunità di informazione trasparente alle comunità locali Le relazioni con le Comunità locali e con la società civile eni si impegna a coinvolgere le Comunità locali, in particolare: dialogando con i suoi rappresentanti, portatori delle istanze della collettività; favorendo un informazione diretta, verso gli amministratori locali e verso le comunità, attraverso comunicati ai media locali e con l organizzazione di assemblee pubbliche; individuando e promuovendo progetti per lo sviluppo locale. eni intrattiene costantemente relazioni con rappresentanti della comunità locale al fine di rispondere alle istanze del territorio. Le relazioni sono condotte e gestite secondo programmi condivisi tra le specifiche strutture centrali di sede e l unità locale di Viggiano, attraverso la quale il Distretto Meridionale ha canali di comunicazione aperti e continuativi con gli stakeholder. La relazione con le comunità è programmata e formalizzata se condotta attraverso il coinvolgimento delle Istituzioni locali. L informazione e la comunicazione al territorio Al fine di informare i cittadini e le comunità sui temi di interesse, eni, in coordinamento con i Comuni interessati dalle attività estrattive, promuove, laddove necessario, la realizzazione di incontri pubblici per informare i cittadini e le comunità sui temi di interesse e per effettuare consultazioni sui progetti da realizzare, che contribuiscono al completamento dell analisi di clima utile per la valutazione di percorsi di miglioramento delle relazioni. eni ha avviato una serie di incontri pubblici sui temi di interesse per la comunità quali il monitoraggio ambientale e i progetti di business eni, e, in un ottica di continuo miglioramento, si impegna a proseguire il confronto e mettere in campo gli strumenti necessari a favorire il dialogo e una maggiore trasparenza con i cittadini. eni partecipa a incontri pubblici sui temi di interesse e si impegna a consolidare i processi di trasparenza e comunicazione verso il territorio.

23 Incontri pubblici Data e luogo Soggetti coinvolti Modalità Tema Risultati 10 giugno 2011, Viggiano 16 febbraio 2012, Marsicovetere 20 febbraio 2012, Viggiano Comune di Viggiano, ARPAB, eni, popolazione della Val d Agri Comune di Marsicovetere, eni, popolazione della Val d Agri Comune di Viggiano, Regione Basilicata, ARPAB, Comini della Val d Agri, eni Assemblea pubblica Assemblea pubblica Consiglio Comunale aperto Petrolio, Programmi e Monitoraggio Ambientale Raccolta e presa in carico delle seguenti istanze: - zonizzazione degli impatti su area vasta; - allungamento del periodo di estrazione per creare i presupposti per formare e qualificare i lavoratori; - iniziative del settore per favorire un occupazione stabile e duratura Presentazione progetto pozzo Alli 2. Argomenti: occupazione, Presentazione delle misure di mitigazione visiva e sonora sicurezza delle falde acquifere, impatto visivo Piano di monitoraggio Condivisione delle informazioni e presa in carico delle istanze Il primo incontro Pubblico è stato promosso in collaborazione con quattro Sindaci della Val d Agri: Viggiano, Grumento Nova, Marsico Nuovo, Montemurro. Inoltre, sono previsti altri due incontri pubblici con la comunità di Viggiano: un incontro sul Piano di Emergenza Esterno; un incontro per la presentazione delle future attività. È previsto inoltre il rafforzamento della relazione con i Comuni dell Area Programma Val d Agri, promuovendo l organizzazione di nuovi incontri, in un ottica di confronto allargato con un area più vasta rispetto a quella dei singoli Comuni. Per quanto riguarda i gruppi di interesse locali, eni è aperta a dialogare e a recepire le istanze, in un ottica di informazione e coinvolgimento allargato di tutti i portatori di interessi delle comunità. Il progetto di acquisizione aree COVA eni ha individuato, quale progetto di sostenibilità per la comunità e il territorio di Viggiano, l acquisizione di terreni limitrofi al Centro Olio (COVA) per destinarli principalmente a un area di rispetto che possa mitigare la presenza dell impianto e in vista del progetto industriale denominato Sviluppo Sostenibile Val d Agri. Il 9 febbraio 2012 eni ha costituito un Gruppo di Lavoro, composto da figure professionali specializzate interne a eni dedicato a seguire e portare a termine il progetto di acquisizione delle aree in C. da Vigne di Viggiano. In linea con quanto previsto dalle Direttive Aziendali, le operazioni di compravendita immobiliare sono state affidate a eni Servizi. Con la volontà di assicurare un informazione trasparente verso il territorio, eni ha aggiornato periodicamente l Amministrazione di Viggiano sulle attività sin dalle Dal 2007 il progetto Missione di Comunità è teso a individuare opportunità di coesione e progettazione territoriale insieme con gli stakeholder locali. prime fasi di definizione dell intervento. Il 22 agosto scorso DIME ha presentato all intero Consiglio Comunale di Viggiano il progetto di acquisizione delle aree. Uno stretto confronto con l Amministrazione e con il territorio riguarderà l individuazione, nella fase di acquisizione e successiva, dei progetti di sostenibilità da realizzare nella porzione di area di rispetto. eni Servizi ha già avviato i contatti con alcuni proprietari terrieri per valutare e trattare l acquisizione delle loro proprietà. Il progetto Missione di Comunità e il GAST eni promuove presso i territori in cui opera la creazione di organismi ad hoc composti da rappresentanti delle comunità locali, della società civile e di eni, al fine di favorire la partecipazione libera delle popolazioni all individuazione di soluzioni per migliorare le loro condizioni e per assicurare uno sviluppo inclusivo. Con questo obiettivo eni in Basilicata ha intrapreso nel 2007, in collaborazione con il Consorzio di Ricerca AASTER e con FEEM, il progetto Missione di Comunità, che interessa le aree della Val d Agri e della Val Camastra. Sono stati consultati gli attori territoriali significativi attraverso interviste e diversi momenti di incontro pubblici (amministratori, imprenditori, operatori turistici, associazioni), e sono state individuate e proposte soluzioni per lo sviluppo delle filiere locali del sociale, del turismo e dell energia.

Policy La sostenibilità

Policy La sostenibilità Policy La sostenibilità Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 27 aprile 2011. 1. Il modello di sostenibilità di eni 3 2. La relazione con gli Stakeholder 4 3. I Diritti Umani 5 4. La

Dettagli

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

BONIFICARE I SITI NUCLEARI E METTERE IN SICUREZZA TUTTI I RIFIUTI RADIOATTIVI: UNA PRIORITÀ PER L ITALIA

BONIFICARE I SITI NUCLEARI E METTERE IN SICUREZZA TUTTI I RIFIUTI RADIOATTIVI: UNA PRIORITÀ PER L ITALIA APPROFONDIMENTI / 75 BONIFICARE I SITI NUCLEARI E METTERE IN SICUREZZA TUTTI I RIFIUTI RADIOATTIVI: UNA PRIORITÀ PER L ITALIA LUCA CITTADINI, Direttore Gruppo Sogin L e applicazioni del nucleare non si

Dettagli

LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE

LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE Annalisa Oddone, Confindustria Confindustria Sardegna Meridionale 12 giugno 2012 CARTA DEI PRINCIPI

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza Rev. 03 del 27 maggio 2008 La BASILE PETROLI S.p.A., nell ambito delle proprie attività di stoccaggio e commercializzazione di

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE)

Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE) Procedura Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE) TITOLO PROCEDURA TITOLO PRPOCEDURA TITOLO PROCEDURA MSG DI RIFERIMENTO: MSG HSE 1 Questo pro hse documento 009 eniservizi

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

PRINCIPI FONDAMENTALI...

PRINCIPI FONDAMENTALI... QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione

Dettagli

Assistenza tecnica funzionale alla

Assistenza tecnica funzionale alla definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore

Dettagli

LA NOVITÀ NELL ENERGIA, DA 70 ANNI.

LA NOVITÀ NELL ENERGIA, DA 70 ANNI. LA NOVITÀ NELL ENERGIA, DA 70 ANNI. IL GRUPPO ERG UNA REALTÀ MULTIENERGY DA OLTRE 70 ANNI IL GRUPPO ERG È UN PUNTO DI RIFERIMENTO NEL MERCATO ENERGETICO ITALIANO Il Gruppo, dal 2002, si è articolato in

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

UN PROGETTO PER L AVVENIRE

UN PROGETTO PER L AVVENIRE TEMPA ROSSA, LA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE REGIONALI UN PROGETTO PER L AVVENIRE Il progetto Tempa Rossa prevede lo sviluppo di un giacimento petrolifero all interno della Concessione Gorgoglione, situato

Dettagli

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,

Dettagli

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179

Dettagli

2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG

2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG 2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI 2013-2014 1 CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi costituisce una rappresentazione organica e trasparente dei servizi offerti dall Agenzia

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Storytelling of 5 best practices from Southern Italy 10 settembre 2015

Storytelling of 5 best practices from Southern Italy 10 settembre 2015 Storytelling of 5 best practices from Southern Italy 10 settembre 2015 attività / L Azienda Agricola Sodano nasce nel 2010, con l obiettivo di rinnovare e ammodernare la precedente attività a gestione

Dettagli

Il Sistema di Gestione Integrato in una realtà complessa e differenziata nel territorio

Il Sistema di Gestione Integrato in una realtà complessa e differenziata nel territorio 26 settembre 2014 Il Sistema di Gestione Integrato in una realtà complessa e differenziata nel territorio Pasquale DEL NORD Responsabile HSE di Trenitalia Trenitalia ed il gruppo FS Controllata al 100%

Dettagli

AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa

AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa Siglato a Milano il 17 Maggio 2010 PROTOCOLLO D INTESA TRA Associazione fra le Banche Estere in Italia (di seguito AIBE ), con sede in Milano in Piazzale Cadorna

Dettagli

La responsabilità speciale

La responsabilità speciale La responsabilità speciale La responsabilità sociale Il progetto Zero Infortuni I nostri dipendenti La tutela della salute dei lavoratori La sicurezza sul lavoro Il rapporto con il territorio prevenzione

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

POLITICA PER LA QUALITÀ, L AMBIENTE, LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E LA RESPONSABILITA SOCIALE

POLITICA PER LA QUALITÀ, L AMBIENTE, LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E LA RESPONSABILITA SOCIALE POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO La Cooperativa sociale ITALCAPPA è consapevole dell importanza e della necessità di avvalersi di un Sistema di Gestione integrato per la qualità, l ambiente,

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia

Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Report a cura del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni Dirigenziali Settembre 2014 1 Premessa Il Report Il sistema di misurazione

Dettagli

Audizione SAIPEM Commissioni congiunte Attività Produttive della Camera dei Deputati Industria del Senato della Repubblica lunedì 16 novembre 2015

Audizione SAIPEM Commissioni congiunte Attività Produttive della Camera dei Deputati Industria del Senato della Repubblica lunedì 16 novembre 2015 Audizione SAIPEM Commissioni congiunte Attività Produttive della Camera dei Deputati e Industria del Senato della Repubblica Saipem: un'eccellenza italiana nel Mondo (1 di 2) Filmato 2 Saipem: un'eccellenza

Dettagli

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015 Start Up Innovative -Le imprese fanno sistema Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 START UP E INCUBATORI Il Decreto Sviluppo (179/2012), introducendo

Dettagli

UNA COOPERATIVA CHE INVESTE NEL PROPRIO FUTURO

UNA COOPERATIVA CHE INVESTE NEL PROPRIO FUTURO IL PIANO STRATEGICO/INDUSTRIALE 2012-2014 UNA COOPERATIVA CHE INVESTE NEL PROPRIO FUTURO L elaborazione del primo Piano Strategico/Industriale di Tecnicoop si inserisce in un progetto complessivo di rinnovamento

Dettagli

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane

Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane Associazione Italiana Corporate & Investment Banking 02.36531506 www.aicib.it aicib@unicatt.it Presentazione Ricerca Il risk management nelle imprese italiane AICIB Associazione Italiana Corporate & Investment

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

1 La politica aziendale

1 La politica aziendale 1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso

Dettagli

Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010

Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Progetto LA SOSTENIBILITÀ COME PERCORSO DI QUALITÀ PER LE AZIENDE TURISTICHE DEL PARCO DEL TICINO www.networksvilupposostenibile.it

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 10/10/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI

REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI - Area informatica - Area linguistica - Area commerciale e vendita - Area amministrazione e controllo - Area produzione e logistica - Area energia e ambiente

Dettagli

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Criteri, condizioni e modalità cui si conforma la società SNAM S.p.A. per adottare il modello di separazione proprietaria della gestione della rete nazionale

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Gli 8 principi della Qualità

Gli 8 principi della Qualità LA QUALITA NEL TEMPO Qualità Artigianale fino al ventesimo secolo; Ispezione e Collaudo - fino alla prima guerra mondiale; Controllo Statistico sui prodotti - fino al 1960; Total Quality Control fino al

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

Circolare n 10. Oggetto. Quartu S.E., 03 ottobre 2011

Circolare n 10. Oggetto. Quartu S.E., 03 ottobre 2011 Quartu S.E., 03 ottobre 2011 Circolare n 10 Oggetto Legge di Finanziamento: Comunitaria Nazionale Regionale Comunale Settore: Artigianato, Commercio, Servizi, Industria ed Agricoltura La circolare fornisce

Dettagli

Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera

Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera Regione Liguria Dipartimento Ambiente Patrizia Costi Settore aria clima e ciclo integrato dei rifiuti INDICE Accesso alle informazioni

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Qualità UNI EN ISO 9001. Ambiente UNI EN ISO 14001. Registrazione EMAS. Emission trading. Sicurezza BS OHSAS 18001:2007

Qualità UNI EN ISO 9001. Ambiente UNI EN ISO 14001. Registrazione EMAS. Emission trading. Sicurezza BS OHSAS 18001:2007 ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei sistemi di gestione Certificazione sistemi di gestione ICMQ, organismo di certificazione e ispezione per il settore delle costruzioni,

Dettagli

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA C 333/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 10.12.2010 V (Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA Invito a presentare proposte EAC/57/10 Programma «Gioventù in azione» 2007-2013 (2010/C

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

LA NORMA ISO 14001 APPLICATA AI COMUNI

LA NORMA ISO 14001 APPLICATA AI COMUNI LA NORMA ISO 14001 APPLICATA AI COMUNI 1. ASPETTI GENERALI Negli ultimi anni, in gran parte dei Paesi europei, si assiste a un crescente interesse verso l attuazione di una pianificazione locale del territorio

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager

Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager ALLEGATO A Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager tra: Regione Toscana, INAIL Toscana, Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena, Confindustria

Dettagli

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita

Dettagli

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti

Dettagli

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività

Dettagli

LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO

LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO ALLEGATO AL PIANO DELLA PERFORMANCE 2014-2016 Approvato con Decreto del Presidente n. 27

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio.

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Articolo 1 Srl Soluzioni HR - Aut. Min. Lav. Prot. N. 1118 del 26/11/04 CARTA DEI SERVIZI INDICE Presentazione di Articolo 1 Srl Carta

Dettagli

L IMPEGNO DELLE IMPRESE LOMBARDE PER LA RESPONSABILITA SOCIALE EDIZIONE 2013

L IMPEGNO DELLE IMPRESE LOMBARDE PER LA RESPONSABILITA SOCIALE EDIZIONE 2013 L IMPEGNO DELLE IMPRESE LOMBARDE PER LA RESPONSABILITA SOCIALE EDIZIONE 2013 LE CAMERE DI COMMERCIO INVITANO LE IMPRESE A PARTECIPARE ALLA SELEZIONE DELLE MIGLIORI BUONE PRASSI AZIENDALI PER LA RESPONSABILITÀ

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità, Salute

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

Circolare ABI - Serie Lavoro n. 43-27 maggio 2014

Circolare ABI - Serie Lavoro n. 43-27 maggio 2014 461,25 Circolare ABI - GARANZIA GIOVANI (AS/4090.10.b LL/6040) Protocollo di intesa 15 maggio 2014 tra Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e ABI per la promozione di azioni per favorire l occupazione

Dettagli

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04.

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04. Società controllata dal Cons.Svil.Ind.le VALLE del BIFERNO Zona Ind.le, snc 86039 TERMOLI (CB) Tel. +39 0875 755040 Fax +39 0875 755974 http://www.netenergyservice.it - info@netenergyservice.it COMUNICAZIONE

Dettagli

17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING

17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING 17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING Nel 2000 è stato istituito il Sistema Comunicazione e Marketing, in applicazione di una specifica normativa ed in attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999-2001.

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

FORMAZIONE E PUBBLICA SEGI REAL ESTATE SEGI REAL ESTATE

FORMAZIONE E PUBBLICA SEGI REAL ESTATE SEGI REAL ESTATE ADVASORY La SEGI REAL ESTATE AZIENDA LEADER NEL SETTORE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI GRAZIE AD UNA RETE CAPILLARE DI CONSULENTI ACCREDITATI IN EUROPA E NEL MONDO PUO ESSERE PATNER NELLA VENDITA E CARTOLARIZZAZIONE

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze 110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

http://www.assind.vi.it/notiziario/guideschede.nsf/p/guida_260

http://www.assind.vi.it/notiziario/guideschede.nsf/p/guida_260 Page 1 of 5 Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 03/10/2005. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Perfare Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Costruire un piano di azioni concrete per ottenere il massimo valore dall attuale

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 COMITATO DI SORVEGLIANZA 11 GIUGNO 2015 Presentazione del RAE al 31 dicembre 2014 ASPETTI PRINCIPALI DEL RAE

Dettagli

CERTIFICAZIONE DI QUALITA

CERTIFICAZIONE DI QUALITA CERTIFICAZIONE DI QUALITA Premessa Lo Studio Legale & Commerciale D Arezzo offre servizi di consulenza per la certificazione di qualità secondo gli standard internazionali sulle principali norme. L obiettivo

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 08 AGOSTO 2014

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 08 AGOSTO 2014 LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 08 AGOSTO 2014 RICONOSCIMENTO E COSTITUZIONE DEI DISTRETTI RURALI, DEI DISTRETTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ E DEI DISTRETTI DI FILIERA IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

R&D Project and Portfolio Management

R&D Project and Portfolio Management R&D Project and Portfolio Management Il progetto ENI Refining and Marketing Marco Bistolfi, Resp. Pianificazione Tecnologica, Programmazione e Attività Operative Eni - La società Eni, impresa integrata

Dettagli

RACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI

RACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI Indice PREFAZIONE INTRODUZIONE La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica SItI L attività della Consulta Normativa MATERIALI E METODI Studi inclusi RISULTATI Competenze teoriche - Attività didattica

Dettagli

PON R&C - STATO DI ATTUAZIONE DEGLI STRUMENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA AL 30.04.2014

PON R&C - STATO DI ATTUAZIONE DEGLI STRUMENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA AL 30.04.2014 PON R&C - STATO DI ATTUAZIONE DEGLI STRUMENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA AL 30.04.2014 Con riferimento agli strumenti di ingegneria finanziaria attivati dall OI MiSE-DGIAI nell ambito competitività del

Dettagli

Sezione Elettronica ed Elettrotecnica

Sezione Elettronica ed Elettrotecnica Sezione Elettronica ed Elettrotecnica Assemblea 17 giugno, ore 11.30 Date: 2011-06-17 1 (11) Ericsson Internal Premessa La Sezione Elettronica ed Elettrotecnica intende rappresentare un importante elemento

Dettagli