Economia e tecnica dell impresa turistica 2

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1 Luca Montelatici - Giovanni Rasile A cura di Carla Sabatini Economia e tecnica dell impresa turistica 2 RCS LIBRI EDUCATION SPA

2 Guida alla lettura Ciascun modulo si apre con una mappa concettuale che ne sintetizza il percorso e con l elencazione dei prerequisiti, degli obiettivi da conseguire e delle unità didattiche che lo compongono. A loro volta le unità didattiche si aprono con il Percorso di apprendimento che propone una serie di quesiti sugli argomenti fondamentali trattati, ai quali lo studente dovrà essere in grado di rispondere man mano che ne affronta lo studio. All inizio dell apparato didattico, al termine di ciascuna unità, i suddetti quesiti vengono riproposti in forma più articolata creando la sezione Per apprendere e recuperare. L aspetto pratico viene affrontato nelle sezioni di Compresenza nelle quali sono riportate le esercitazioni da effettuare in classe con l ausilio dell insegnante tecnico pratico. La presentazione della materia risulta estremamente attuale e legata alla realtà del settore turistico di oggi: i Percorsi paralleli e i Documenti vogliono metterne in luce le innovazioni e i cambiamenti al fine di far conoscere realmente allo studente il mondo nel quale si troverà a operare. Le unità didattiche si chiudono con una ricca parte esercitativa, che comprende numerosi esercizi, articolati secondo tre livelli di difficoltà: si tratta di verifiche strutturate e applicative, di vario genere in modo da favorire non solo l interpretazione e la comprensione del testo ma anche lo sviluppo di abilità pratiche. Infine, una sezione multidisciplinare, Classe aperta, completa ciascun modulo proponendo ricerche, lavori di gruppo e altre esercitazioni di vario tipo da sviluppare unendo le competenze acquisite nelle diverse discipline. Per consentire allo studente di seguire i continui cambiamenti che caratterizzano il settore del turismo, è stata creata all interno del sito nella rubrica Espandi il tuo testo, una sezione dedicata al presente volume nella quale saranno via via inseriti aggiornamenti, approfondimenti, letture e spunti di lavoro.

3 Modulo 1 lo sviluppo turistico i soggetti economici Le imprese turistiche le relazioni con l ambiente le imprese ricettive le imprese di viaggi classificazione legislativa classificazioni tipologiche contratto d albergo nuove formule commerciali attività tipologie di impresa rapporti con i fornitori tendenze evolutive contratto di viaggio

4 L impresa turistica come fattore di sviluppo PREREQUISITI OBIETTIVI Conoscenze di base di economia aziendale Concetti e principi fondamentali del diritto Conoscenze di base della tecnica turistica Conoscenze I soggetti economici alla base dello sviluppo turistico attuale Imprese e aziende dal punto di vista economico e giuridico L impresa turistica quale sistema aperto Attività e classificazione legislativa e tipologica delle imprese ricettive e delle imprese di viaggi Il contratto d albergo e il contratto di viaggio Rapporti con i fornitori Tendenze evolutive e formule commerciali relative a imprese ricettive e di viaggi Competenze e capacità Distinguere le aziende in base a diversi criteri di classificazione di tipo economico Distinguere le aziende in base a diversi criteri di classificazione di tipo giuridico Individuare le relazioni esistenti tra turismo e ambiente Distinguere le diverse tipologie di imprese ricettive e di viaggi Individuare la forma giuridica più adatta al tipo di attività che si intende svolgere Applicare alcuni aspetti fondamentali del contratto d albergo e di viaggio RCS LIBRI EDUCATION SPA U. D.1 U. D.2 U. D.3 Azienda e impresa Le imprese ricettive Le imprese di viaggi

5 Unità didattica U.D. 1 Azienda e impresa?percorso di apprendimento? Come si è modificato il turismo mondiale negli ultimi anni?? Come possono essere classificate le aziende sotto l aspetto economico?? Quali sono le forme giuridiche fondamentali delle imprese?? Quali sono gli elementi caratterizzanti delle diverse forme giuridiche delle imprese? Quali forme giuridiche sono adatte alle imprese turistiche?? In che senso l impresa turistica è un sistema aperto? Quali sono gli elementi che la compongono, e quali sono le sue relazioni con l ambiente? 1. Lo sviluppo turistico Negli ultimi anni il flusso turistico mondiale è notevolmente cresciuto. Osservando la tabella Arrivi turistici internazionali si nota che il movimento di turisti nel mondo è più che raddoppiato in meno di 20 anni. ARRIVI TURISTICI INTERNAZIONALI PER REGIONI DEL MONDO (milioni) Quota Variaz. Variaz di mercato % % / /02 Europa 212,0 277,2 316,3 389,6 387,8 397,3 398,8 57,7 2,4 0,4 Asia e Pacifico 33,6 57,7 85,6 114,9 120,5 131,1 119,3 17,3 8,8 9,0 Americhe 64,3 91,7 109,0 128,2 122,2 116,6 113,0 16,4 4,5 3,1 Africa 9,7 15,0 20,7 28,6 29,2 29,9 30,8 4,4 2,2 3,1 Medio Oriente 7,5 9,8 13,8 24,3 24,0 27,9 28,8 4,2 16,1 3,4 Mondo 327,1 451,4 545,4 685,6 683,7 702,8 690,7 100,0 2,8 1,7 Fonte: Elaborazione su dati Wto. I dati relativi al 1985 sono tratti dall Annuario del turismo 2002 Tci, su dati Wto. Gli altri dati sono tratti da Tourism Highlights edizione 2004 del Wto ( arrivi turistici internazionali: numero di turisti che si recano in un paese diverso da quello di residenza abituale, indipendentemente dal numero di notti che vengono trascorse all estero. quota di mercato: in questo caso, indica la percentuale di arrivi di turisti in una determinata regione rispetto al totale degli arrivi di turisti internazionali nel mondo. Più è alta questa percentuale, più forte è la capacità di attrazione turistica di una determinata regione rispetto a tutte le altre.

6 UNITÀ DIDATTICA 1 AZIENDA E IMPRESA 5 I flussi turistici internazionali provengono prevalentemente dai paesi economicamente sviluppati, poiché l aumento del tenore di vita rende disponibile parte del reddito per i consumi turistici. La distribuzione di questi flussi turistici nel mondo non è costante, sia perché eventi particolari di carattere economico, naturale, sociale ecc. possono temporaneamente influire sulla capacità di attrazione turistica di una specifica destinazione, sia perché nuovi paesi si vanno affermando come destinazioni turistiche (si veda la Cina, al quinto posto tra i paesi più visitati del mondo). LE GRANDI POTENZE DEL TURISMO: I PAESI PIÙ VISITATI DEL MONDO, ANNO 2003 Arrivi di turisti Variaz. Quota Paesi internazionali % del mercato (milioni) 2003/2002 mondiale 1 Francia 75,0 2,6 10,8 2 Spagna 52,5 0,3 7,6 3 USA 40,4 3,6 5,8 4 Italia 39,6 0,5 5,7 5 Cina 33,0 10,3 4,8 6 Regno Unito 24,8 2,6 3,6 7 Austria 19,1 2,6 2,8 8 Messico 18,7 4,9 2,7 9 Germania 18,4 2,4 2,7 10 Canada 17,5 12,7 2,5 Totale mondo 694,0 1,2 100,0 Fonte: Annuario del turismo 2005, Tci, su dati Wto. Complessivamente considerati, i paesi industrializzati continuano non solo a originare, ma anche ad attrarre la maggior parte dei flussi turistici e delle entrate valutarie generate dal turismo. Ciò è dovuto al fatto che la sola presenza di attrattive naturali, storico-artistiche o di altro tipo non è di per sé sufficiente a determinare lo sviluppo turistico di un paese. In effetti, le regioni che riescono ad attrarre maggiori flussi turistici non sono necessariamente le più ricche di attrattive, ma quelle che riescono a rendere fruibili, cioè godibili, queste attrattive. È necessario quindi, per esempio, che il turista possa raggiungere agevolmente la meta del viaggio, che siano presenti nella località di destinazione strutture ricettive idonee e che sia possibile prenotare questi servizi con facilità. entrate valutarie generate dal turismo: l insieme delle spese che i turisti stranieri effettuano nel paese visitato.

7 6 MODULO 1 L IMPRESA TURISTICA COME FATTORE DI SVILUPPO LE GRANDI POTENZE DEL TURISMO ENTRATE VALUTARIE GENERATE DAL TURISMO*, ANNO 2003 Paesi US $ miliardi Variaz. % Quota del mercato 2003/2002 mondiale 1 USA 65,1 2,2 12,7 2 Spagna 41,7 24,1 8,1 3 Francia 36,6 13,2 7,1 4 Italia 31,3 16,2 6,1 5 Germania 23,0 20,0 4,5 6 Regno Unito 19,4 10,5 3,8 7 Cina 17,4 14,6 3,4 8 Austria 13,6 21,0 2,6 9 Turchia 13,2 10,9 2,6 10 Grecia 10,7 9,9 2,1 Totale mondo 514,0 8,5 100,0 * Escluse le spese di trasporto internazionale. Fonte: Annuario del turismo 2005, Tci, su dati Wto. RCS LIBRI EDUCATION SPA I protagonisti dello sviluppo turistico sono dunque quei soggetti (imprese ricettive e di viaggi, Stato, associazioni turistiche, imprese di trasporto e così via) che concorrono a creare le condizioni per la fruizione delle risorse turistiche. Nel corso di questo volume e del prossimo ci occuperemo principalmente di questi soggetti, per individuarne il ruolo, il funzionamento e gli elementi che ne determinano il successo o l insuccesso. Questi aspetti sono estremamente importanti, poiché lo sviluppo turistico determina generalmente un arricchimento dei paesi visitati, con effetti positivi sul loro sistema economico e sull occupazione. La conoscenza di questi aspetti, inoltre, è diventata fondamentale anche in paesi come l Italia, che pur essendo notevolmente affermata sul mercato turistico mondiale (quarto posto in termini sia di arrivi internazionali sia di entrate valutarie) deve sempre più spesso affrontare la concorrenza agguerrita di nazioni vicine e lontane. 2. Le imprese e le aziende dal punto di vista economico Il primo argomento di cui ci occupiamo riguarda la definizione di azienda e di impresa, dal punto di vista sia economico sia giuridico. Tutti i soggetti protagonisti dello sviluppo turistico rientrano, infatti, in queste categorie. Dal punto di vista economico si può dare la seguente definizione.

8 UNITÀ DIDATTICA 1 AZIENDA E IMPRESA 7 Un azienda è un organizzazione economica appartenente a un istituto, cioè a un organismo, che impiega risorse, monetarie o di altro tipo, per acquistare o produrre beni e servizi destinati a soddisfare i bisogni umani. La classificazione in base ai soggetti che consumano beni o servizi in base al settore Le aziende possono essere diversamente classificate. A seconda che i prodotti siano consumati direttamente dai componenti dell azienda o siano destinati a essere scambiati sul mercato per soddisfare i bisogni dei soggetti esterni all azienda stessa distinguiamo: aziende di consumo, nelle quali le risorse a disposizione vengono utilizzate per acquistare beni e servizi che verranno consumati dai componenti dell azienda stessa, e anche l attività produttiva svolta ha come utenti i suoi membri. Un esempio è rappresentato dall azienda familiare; aziende di produzione, nelle quali prevale l aspetto della produzione di beni e servizi destinati allo scambio, quindi a soddisfare bisogni di soggetti esterni all azienda stessa. Anche queste aziende consumano beni e servizi, ma per ottenere un prodotto da offrire sul mercato; aziende composte, nelle quali l attività di produzione è volta a soddisfare sia i bisogni dei propri componenti, sia quelli di soggetti esterni. Le aziende di produzione e quelle composte possono essere ulteriormente suddivise in tre settori. Del primo settore fanno parte le aziende di produzione appartenenti agli istituti denominati imprese, che hanno finalità di lucro, e vengono quindi definite aziende profit oriented (orientate al profitto). Del secondo settore fanno parte alcune aziende composte appartenenti alla Pubblica Amministrazione. Si tratta delle aziende degli enti territoriali (Stato, Regioni, Province, Comuni), che in parte soddisfano alcuni bisogni collettivi (giustizia) e in parte forniscono servizi a pagamento (nettezza urbana), oppure delle aziende appartenenti a istituti con finalità di pubblica utilità o di tipo scientifico e sanitario (Asl). Del terzo settore fanno parte le aziende composte che non hanno finalità di lucro (sono dunque aziende non profit) e perseguono scopi di tipo culturale, religioso, sportivo ecc. Queste aziende appartengono a istituti privati che soddisfano bisogni di tipo collettivo, quali circoli ricreativi, sportivi, culturali, organizzazioni di volontariato e così via. Nelle prossime unità didattiche ci occuperemo delle imprese turistiche (imprese ricettive e di viaggi) che sono aziende di produzione appartenenti al primo settore, e in seguito faremo riferimento ad altre, appartenenti agli altri due settori. in base al soggetto giuridico In base ai soggetti giuridici, si possono distinguere: le aziende pubbliche, con soggetto giuridico pubblico (Stato, Regioni); le aziende private, con soggetto giuridico privato. Il soggetto giuridico è la persona fisica o giuridica che assume diritti e obblighi derivanti dalla gestione aziendale. Il soggetto economico è la persona o il gruppo di persone che hanno la proprietà dell azienda, o di una parte di essa sufficiente a controllarla e a prendere le decisioni riguardanti la gestione.

9 8 MODULO 1 L IMPRESA TURISTICA COME FATTORE DI SVILUPPO Un azienda può avere un soggetto giuridico privato, ma un soggetto economico pubblico: per esempio, una società per azioni con la maggioranza delle azioni posseduta dallo Stato. È il caso di Trenitalia s.p.a. facente parte del gruppo Ferrovie dello Stato s.p.a., che è a sua volta una società interamente di proprietà del Ministero dell economia e delle finanze. in base alle dimensioni In base alle dimensioni, classifichiamo le aziende tenendo conto di parametri quali: il fatturato (cioè l ammontare dei ricavi ottenuti, in un determinato periodo amministrativo, dalla vendita di beni e servizi); il numero dei dipendenti; il capitale investito (cioè l importo totale dell attivo dello Stato patrimoniale, ovvero dei beni di proprietà dell azienda). Le aziende possono essere piccole, medie o grandi. Non è comunque possibile stabilire con certezza il limite tra l una e l altra delle suddette categorie. Per esempio, un azienda può avere pochi dipendenti, ma un fatturato elevato: quindi, a seconda del parametro utilizzato, può essere classificata come piccola o media. IMPRESE DELL INDUSTRIA E DEI SERVIZI, PER CLASSE DI ADDETTI E SETTORE DI ATTIVITÀ (2002) Totale addetti addetti e più Industria in senso stretto Estrazioni di minerali Attività manifatturiere Produzione e distribuzione energia elettrica, gas e acqua Costruzioni Servizi Commercio, riparazione autoveicoli, moto e beni personali e per la casa Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Attività immobiliari, noleggio, informatica, altre attività professionali e imprenditoriali Istruzione Sanità Altri servizi Totale Fonte: L Italia in cifre 2004, Un indicazione sulla classificazione delle imprese in base alla dimensione viene dall Unione europea. Un provvedimento della Commissione europea in vigore dal 2005 prevede i seguenti parametri per definire le dimensioni delle imprese.

10 UNITÀ DIDATTICA 1 AZIENDA E IMPRESA 9 PARAMETRI PER LA DEFINIZIONE DELLE DIMENSIONI DELLE IMPRESE Categoria d impresa Numero di dipendenti Fatturato Totale attivo di bilancio Imprese di medie Non superiore a Non superiore a Inferiore a 250 dimensioni euro euro Imprese di piccole Non superiore a Non superiore a Inferiore a 50 dimensioni euro euro Microimprese Non superiore a Non superiore a Inferiore a 10 euro euro N.B. I limiti riportati nella tabella devono essere considerati come valori massimi, che possono essere modificati dagli Stati membri o da determinati organismi dell Unione europea (Banca europea degli investimenti e Fondo europeo degli investimenti). in base all autonomia in base al numero dei luoghi Il secondo e il terzo parametro (fatturato e totale attivo di bilancio) sono tra loro alternativi. Per esempio, appartengono alla categoria delle imprese di piccole dimensioni le imprese con meno di 50 dipendenti e con un fatturato e/o un totale dell attivo di bilancio non superiore a 10 milioni di euro. RCS LIBRI EDUCATION SPA La maggior parte delle aziende italiane è di piccole dimensioni. Ciò vale anche nel settore turistico; per esempio, nessun TO (tour operator) italiano appare nella classifica dei 10 TO di maggiori dimensioni in Europa. Inoltre, la maggior parte degli alberghi, soprattutto nelle località turistiche, è a gestione familiare, quindi con pochi addetti. In base all autonomia possiamo distinguere: le aziende indipendenti, che hanno una totale autonomia nelle decisioni; le aziende dipendenti, nelle quali le decisioni vengono prese sotto l influenza di altre aziende. Se, per esempio, un albergo vende tutte le camere a un TO per tutto l anno, con un contratto vuoto per pieno, ha una bassa autonomia decisionale: nel momento in cui il TO dovesse modificare la scelta dell albergo, sorgerebbero problemi forse irrisolvibili, che potrebbero portare anche alla cessazione dell attività. Un altro esempio di aziende dipendenti è rappresentato dalle aziende appartenenti a una catena; in questo caso le principali decisioni vengono prese dalla società a capo della catena stessa. Un ultima classificazione si basa sul numero di luoghi in cui un azienda esercita l attività, anche tenendo presente il grado di autonomia di ciascuna filiale o sede. Possiamo distinguere: aziende indivise, che operano in un solo luogo, oppure in pochi luoghi con scarsa autonomia gestionale. Sono indivise le ADV che operano in una sola sede, oppure gli alberghi a gestione familiare; aziende divise, che operano in più sedi, con filiali o succursali dotate di un certo grado di autonomia. Ne sono un esempio le agenzie di viaggi che svolgono la propria attività di intermediazione in una sede centrale e in una o più filiali dislocate sul territorio. 3. Le imprese e le aziende dal punto di vista giuridico Dal punto di vista giuridico, prendiamo innanzitutto in considerazione le definizioni presenti nel codice civile, che riguardano l imprenditore, l azienda e le società.

11 10 MODULO 1 L IMPRESA TURISTICA COME FATTORE DI SVILUPPO Secondo l art del codice civile, l imprenditore è colui che esercita professionalmente una attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi. L azienda, invece, viene definita, dall art dello stesso c.c., come il complesso dei beni organizzati dall imprenditore per l esercizio dell impresa. L art del codice civile, infine, stabilisce che con il contratto di società due o più persone conferiscono beni o servizi per l esercizio in comune di una attività economica, allo scopo di dividerne gli utili. Le possibili classificazioni sotto l aspetto giuridico sono dunque diverse rispetto a quelle di tipo economico. In particolare, ha notevole rilevanza la forma giuridica, cioè l insieme di norme che regolano i rapporti all interno dell impresa, nonché tra l impresa e gli altri soggetti. Le classificazioni giuridiche Sulla base della forma giuridica, distinguiamo: le imprese individuali, anche nella forma di impresa familiare; le società. A loro volta le società si distinguono in: società di persone: società semplici (forma utilizzata solo per particolari attività), società in nome collettivo (s.n.c.) e società in accomandita semplice (s.a.s.); queste società hanno autonomia patrimoniale imperfetta; società di capitali: società per azioni (s.p.a.); società a responsabilità limitata (s.r.l.); società in accomandita per azioni (s.a.p.a.); queste società hanno autonomia patrimoniale perfetta; società cooperative, delle quali non ci occuperemo, in quanto hanno caratteristiche particolari e non costituiscono una forma molto utilizzata dalle imprese turistiche. Alle forme giuridiche sopra elencate si è recentemente aggiunta la società europea (SE), una società con personalità giuridica di diritto comunitario, che può essere costituita nel territorio dell Unione europea dalle società per azioni e a responsabilità limitata. Il nome commerciale dell impresa è, a seconda della forma giuridica: la ditta per le imprese individuali; la ragione sociale per le società di persone; la denominazione sociale per le società di capitali e cooperative. L impresa individuale L impresa familiare La ditta individuale e l impresa familiare La forma giuridica più semplice, ma anche quella meno flessibile, è l impresa individuale. L imprenditore è il titolare, e anche l unico responsabile per tutti i diritti e obblighi. Per i debiti che sorgono nell esercizio dell attività, egli risponde con tutti i suoi beni. Tale forma giuridica è adatta solo per imprese di piccole dimensioni, in quanto, poiché tutti gli investimenti devono essere finanziati dal titolare, le disponibilità finanziarie di quest ultimo generalmente sono limitate. Una forma particolare di impresa individuale è l impresa familiare, che è regolata dall art. 230-bis del codice civile.

12 UNITÀ DIDATTICA 1 AZIENDA E IMPRESA 11 Il titolare è sempre l unico responsabile per i debiti e sopporta interamente le perdite che derivano dall attività. Gli utili, invece, vengono ripartiti tra il titolare stesso e i familiari, che vi partecipano in proporzione alla quantità e alla qualità del lavoro prestato. In particolare, i familiari che possono partecipare all impresa sono: il coniuge; i parenti entro il terzo grado: genitori, fratelli, nonni, figli, nipoti, zii; gli affini (cioè i parenti del coniuge) fino al secondo grado: suoceri, cognati. Ai fini fiscali, il reddito dell impresa familiare può essere suddiviso tra i collaboratori solo per il 49%; almeno il 51%, infatti, spetta al titolare. La società in nome collettivo (s.n.c.) Sulla base dell art del codice civile, nelle società in nome collettivo tutti i soci rispondono solidalmente, illimitatamente e in via sussidiaria per le obbligazioni sociali. Si realizza, in altri termini, un autonomia patrimoniale imperfetta, in quanto il patrimonio della società e quello dei soci non sono nettamente separati. Infatti, se da un lato la società ha un suo patrimonio, dall altro i soci sono chiamati a intervenire per le obbligazioni sociali, cioè per il pagamento dei debiti derivanti dallo svolgimento dell attività. Ciò comporta che, per le obbligazioni sociali: la società risponde con il proprio patrimonio; i soci intervengono in via sussidiaria, cioè quando la società non ha più beni per soddisfare i creditori; i soci stessi sono obbligati solidalmente, in quanto un creditore, se la società non ha più beni, può rivolgersi a uno dei soci e chiedere il pagamento dell intero debito. Tale socio, a sua volta, può chiedere agli altri soci di pagare la loro quota, ma non può rifiutarsi di pagare integralmente il creditore. Per legge il patto contrario non ha valore nei confronti dei terzi: ciò significa che se due soci (A e B) si accordano affinché uno solo (per esempio A) risponda degli obblighi, un creditore può chiedere all altro socio (cioè B) di saldare il debito della società; il socio B è obbligato a pagare e, solo in seguito, si rivolge al socio A per ottenere il rimborso di quanto pagato; i soci, infine, sono responsabili illimitatamente, in quanto rispondono con tutti i loro beni, anche personali. In caso di fallimento della società, tutti i soci vengono per legge dichiarati falliti. La ragione sociale Il capitale sociale La società in nome collettivo agisce sotto una ragione sociale, che deve contenere cognome e nome di almeno uno dei soci e l indicazione s.n.c.. Le s.n.c. si possono costituire per atto pubblico (cioè redatto da un notaio) o per scrittura privata, autenticata sempre da un notaio. Nella pratica aziendale, chi vuole costituire una s.n.c. si rivolge comunque a un notaio, il quale si occupa di redigere il contratto sociale e di compiere le diverse formalità previste dalla legge. A volte, interviene anche un professionista (ragioniere o dottore commercialista) per lo svolgimento di una parte degli adempimenti. Le s.n.c. hanno un capitale sociale, cioè un patrimonio iniziale, pari alla somma dei conferimenti dei soci, cioè di quanto ogni socio decide di apportare alla società. Ogni socio ha diritto, tra l altro, agli utili in proporzione alla quota del capitale conferita; possono comunque essere stabilite quote di utili in proporzioni diverse dalle quote di capitale.

13 12 MODULO 1 L IMPRESA TURISTICA COME FATTORE DI SVILUPPO Per le caratteristiche indicate, le s.n.c. sono formate da poche persone, spesso legate tra loro da rapporti familiari, e sicuramente legate da una forte fiducia reciproca. In tali società, le decisioni vengono generalmente prese da tutti i soci congiuntamente. Spesso, tutti i soci sono anche amministratori. Anche le s.n.c., analogamente alle ditte individuali, hanno dimensioni poco rilevanti, perché per effettuare investimenti elevati è necessario avere disponibilità finanziarie notevoli, che in genere non sono alla portata di poche persone. La ragione sociale Riforma delle società di capitali La società in accomandita semplice (s.a.s.) La società in accomandita semplice è molto simile alla s.n.c., dal punto di vista sia delle norme del codice civile, sia dello svolgimento dell attività, tranne per quanto verrà precisato in seguito. Innanzitutto, per tale società, la legge prevede due tipologie di soci: i soci accomandatari, che rispondono solidalmente, illimitatamente e in via sussidiaria per le obbligazioni sociali, analogamente ai soci delle s.n.c.; i soci accomandanti, che invece rispondono limitatamente al capitale conferito. I soci accomandatari, in caso di fallimento della società, vengono dichiarati falliti automaticamente. I soci accomandanti non possono mai essere dichiarati falliti. La società in accomandita semplice agisce sotto una ragione sociale che deve contenere cognome e nome di almeno un socio accomandatario, oltre alla sigla s.a.s.. L amministrazione spetta solo ai soci accomandatari. Se un socio accomandante permette l inserimento del suo nome nella ragione sociale, oppure diventa amministratore, diviene automaticamente accomandatario. È molto importante verificare nelle singole situazioni il comportamento dei soci accomandanti: spesso, infatti, questi dichiarano di essere accomandanti per evitare le responsabilità degli accomandatari, ma contemporaneamente svolgono attività amministrative (per esempio, hanno la firma depositata in banca sui conti correnti intestati alla società; oppure concludono operazioni per conto della società). In tutti questi casi, devono essere considerati accomandatari. La società per azioni (s.p.a.) Le società di capitali (società per azioni, società a responsabilità limitata e società in accomandita per azioni) e le società cooperative sono state oggetto di una riforma che ha profondamente modificato, a poco più di sessant anni dall approvazione del codice civile, il loro ordinamento (decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 6). Nelle società per azioni per le obbligazioni sociali risponde soltanto la società con il suo patrimonio (art c.c.). Le società per azioni godono di un autonomia patrimoniale perfetta in quanto il patrimonio sociale risulta separato da quello personale dei soci, che rispondono soltanto per le quote di capitale sottoscritte. Le società per azioni sono quindi, a differenza delle società di persone, dotate di personalità giuridica: vi è un ente distinto dalle persone fisiche dei soci, titolare di propri diritti e doveri e in grado di rispondere con il patrimonio sociale per le obbligazioni assunte. Il nome sotto il quale agiscono le società per azioni (e le altre società di capitali) si definisce denominazione sociale; questa, in qualunque modo formata, deve contenere l indicazione di società per azioni (art c.c.). RCS LIBRI EDUCATION SPA

14 UNITÀ DIDATTICA 1 AZIENDA E IMPRESA 13 Costituzione Azioni Le società per azioni si possono costituire per contratto o per atto unilaterale. L atto costitutivo deve essere redatto da un notaio (atto pubblico); lo statuto, contenente le norme relative al funzionamento della società, è parte integrante dell atto costitutivo e in caso di contrasto tra le clausole dell atto costitutivo e quelle dello statuto prevalgono le seconde (art c.c.). Entro venti giorni dalla sua redazione, il notaio deve depositare l atto costitutivo presso l ufficio del Registro delle imprese per l iscrizione. Con l iscrizione nel Registro delle imprese la società per azioni acquista la personalità giuridica. Nelle società per azioni il capitale sociale (il limite minimo è di euro) è suddiviso in azioni, rappresentative di quote del capitale stesso (art c.c.). A ciascuna azione, se stabilito nello statuto, è assegnato un valore nominale che corrisponde a una frazione del capitale sociale. Tutte le azioni devono avere il medesimo valore nominale e devono conferire ai loro possessori uguali diritti. capitale sociale = valore nominale numero azioni emesse Il valore di emissione delle azioni non può essere inferiore al valore nominale. Si possono pertanto emettere azioni alla pari (valore di emissione uguale al valore nominale) o sopra la pari (valore di emissione superiore al valore nominale). Le società per azioni possono anche emettere azioni senza indicazione del valore nominale; in tal caso ciascuna azione deve indicare l importo del capitale sociale e il numero totale delle azioni emesse. La quota di partecipazione di ciascun socio si calcola facendo il rapporto tra il numero di azioni che egli possiede e il numero totale delle azioni emesse dalla società. La categoria di azioni più comune è rappresentata dalle azioni ordinarie che attribuiscono ai possessori una serie di diritti: partecipazione e voto nell assemblea dei soci; partecipazione agli utili (dividendo); diritto d opzione in caso di emissione di nuove azioni; rimborso all atto della liquidazione della società. Accanto alle azioni ordinarie la società può emettere azioni privilegiate e, se quotata in mercati regolamentati, azioni di risparmio. Si tratta di categorie di azioni che se da un lato limitano i diritti di partecipazione e di voto nell assemblea dei soci, dall altro assegnano ai possessori alcuni privilegi nel riparto degli utili societari. Inoltre le società per azioni possono creare, con disposizione contenuta nello statuto, particolari categorie di azioni fornite di diritti diversi anche per quanto riguarda l incidenza delle perdite (art c.c.). Obbligazioni Organi sociali Le società per azioni, come tutte le altre società di capitali, possono emettere anche obbligazioni (art c.c.). Le obbligazioni sono titoli rappresentativi di prestiti emessi dalla società per ottenere finanziamenti di capitale di debito. Chi sottoscrive una obbligazione (obbligazionista) diventa creditore della società emittente i titoli e acquisisce il diritto a percepire gli interessi a scadenze predefinite e a ottenere alla scadenza il rimborso della somma prestata. Nelle società per azioni sono previsti: un organo volitivo (assemblea degli azionisti), organi di amministrazione e organi di controllo. Con la riforma delle so- atto unilaterale: in questo caso la costituzione di una società avviene su iniziativa di un solo soggetto economico (società unipersonale). mercati regolamentati: sono i mercati dove vengono negoziati gli strumenti finanziari. Sono strumenti finanziari, per esempio, le azioni, le obbligazioni, i titoli di Stato. I mercati regolamentati sono organizzati e gestiti da apposite società: la principale operante nel nostro Paese è Borsa Italiana s.p.a.

15 14 MODULO 1 L IMPRESA TURISTICA COME FATTORE DI SVILUPPO cietà di capitali sono stati introdotti nel nostro ordinamento tre diversi sistemi di amministrazione e di controllo delle società (sistemi di governance): il sistema ordinario, tipico della tradizione italiana e che si applica se lo statuto non dispone diversamente; il sistema dualistico, che si richiama al modello tedesco e in cui l amministrazione e il controllo sulla gestione vengono suddivisi tra due organi (consiglio di gestione e consiglio di sorveglianza); il sistema monistico, che si richiama al modello inglese, con un unico organo amministrativo, il consiglio di amministrazione, che istituisce al proprio interno un organo di controllo sulla gestione. Sistema ordinario Art bis c.c. Art bis c.c. Sistema dualistico Art novies c.c. Art terdecies c.c. Sistema monistico Art septiesdecies c.c. Art octiesdecies c.c. Nel sistema ordinario l assemblea ordinaria dei soci nomina i consiglieri di amministrazione (o l amministratore unico) e i membri del collegio sindacale. Gli amministratori hanno il compito di gestire l impresa; compiono le operazioni necessarie per l attuazione dell oggetto sociale. Se lo statuto o l assemblea lo consentono, il consiglio di amministrazione può delegare proprie attribuzioni a un comitato esecutivo formato da alcuni dei suoi componenti oppure a uno o più dei suoi componenti (amministratori delegati). Il collegio sindacale esercita il controllo sulla gestione inteso sia come vigilanza sull osservanza della legge e dello statuto (controllo di legalità) sia come vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull adeguatezza dell assetto organizzativo, amministrativo e contabile della società e sul suo concreto funzionamento (controllo sull amministrazione). Nel sistema ordinario l approvazione del bilancio spetta all assemblea dei soci. Nel sistema dualistico l assemblea dei soci nomina i componenti del consiglio di sorveglianza; il consiglio di sorveglianza, a sua volta, nomina i componenti del consiglio di gestione. La gestione dell impresa compete esclusivamente al consiglio di gestione, costituito da un numero di componenti, anche non soci, non inferiore a due. Il consiglio di sorveglianza approva il bilancio, esercita le funzioni riconosciute al collegio sindacale nel sistema ordinario e riferisce all assemblea sull attività di vigilanza svolta. Nel sistema monistico l assemblea dei soci nomina i componenti del consiglio di amministrazione, a cui spetta esclusivamente la gestione dell impresa. Almeno un terzo dei consiglieri di amministrazione deve essere in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti nel sistema ordinario per i sindaci. All interno del consiglio di amministrazione viene istituito un comitato per il controllo sulla gestione, composto da amministratori in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità stabiliti dallo statuto e dei requisiti di indipendenza. Tale comitato, tra l altro, vigila sull adeguatezza della struttura della società, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo e contabile. Nel sistema monistico l approvazione del bilancio spetta all assemblea dei soci. requisiti di indipendenza: non possono essere eletti alla carica di sindaco coloro che, per esempio, sono stati condannati a una pena che prevede l interdizione dai pubblici uffici oppure il coniuge e i parenti.

16 UNITÀ DIDATTICA 1 AZIENDA E IMPRESA 15 Controllo contabile Art bis c.c. Nelle società per azioni, indipendentemente dal sistema di governance adottato, il controllo contabile (controllo sulla tenuta della contabilità aziendale, corrispondenza del bilancio alle risultanze delle scritture contabili ecc.) è esercitato da un revisore contabile esterno o da una società di revisione iscritti nel registro istituito presso il Ministero della Giustizia. Nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio (le cosiddette società aperte, vale a dire società con azioni quotate in mercati regolamentati o con azioni diffuse tra il pubblico in maniera rilevante) il controllo contabile deve essere svolto da una società di revisione iscritta all albo tenuto dalla Consob. Se la società per azioni adotta il sistema ordinario, il controllo contabile può essere eseguito dal collegio sindacale, a condizione che si tratti di una società che non ricorre al mercato del capitale di rischio, non è tenuta alla preparazione del bilancio consolidato e che vi sia una disposizione dello statuto in proposito. SISTEMI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DELLE SOCIETÀ PER AZIONI Organi sociali Sistema ordinario Sistema dualistico Sistema monistico Organo di amministrazione Organo di controllo sulla gestione (controllo di legalità e controllo di amministrazione) Organo di controllo contabile Amministratore unico o consiglio di amministrazione Collegio sindacale Revisore contabile, società di revisione o collegio sindacale Consiglio di gestione Consiglio di sorveglianza Revisore contabile o società di revisione Consiglio di amministrazione Comitato per il controllo sulla gestione RCS LIBRI EDUCATION SPA Revisore contabile o società di revisione I gruppi societari Le caratteristiche delle società per azioni hanno favorito negli ultimi decenni lo sviluppo di forme particolari di rapporto tra le società: i gruppi societari, formati da più società di capitali distinte, ma controllate da un altra società, detta capogruppo o holding. Il codice civile all art fornisce la definizione di società controllate e società collegate. Il controllo di una società su un altra viene esercitato grazie al possesso, da parte della controllante, di una quota maggioritaria del capitale della società controllata (più della metà delle azioni), oppure di una quota di capitale non maggioritaria ma sufficiente a esercitare un influenza dominante nell assemblea dei soci della società controllata (per esempio, quando il resto del capitale è di proprietà di molti piccoli azionisti, ciascuno con scarso potere decisionale). I gruppi societari nascono per diversi motivi, per esempio: perché un impresa desidera sviluppare l attività aziendale pur avendo disponibilità finanziarie limitate. Per esempio, se una s.p.a. proprietaria di diversi Consob: Commissione nazionale per le società e la Borsa. È l organo di controllo dei mercati regolamentati. bilancio consolidato: documento che fornisce le informazioni sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica delle società appartenenti a un gruppo societario.

17 16 MODULO 1 L IMPRESA TURISTICA COME FATTORE DI SVILUPPO alberghi desidera costruire un ulteriore struttura ricettiva, che richiede un investimento pari a euro, può, anziché investire l intera somma, decidere di costituire un altra s.p.a., della quale sottoscrivere solo il 51% del capitale, pari a euro. Spesso, come abbiamo già detto, è sufficiente sottoscrivere anche una quota inferiore al 51% per avere il controllo della nuova società. Naturalmente questa possibilità è subordinata all esistenza di altri finanziatori interessati a sottoscrivere il restante capitale; perché un impresa desidera espandere l attività nel proprio o in altri settori produttivi, acquisendo in parte o per intero il capitale di imprese già funzionanti, nel caso in cui esse siano in vendita; perché un impresa desidera diversificare la propria attività, costituendo una società apposita per ciascun settore produttivo. In questo caso non è raro trovare società capogruppo che posseggono il 100% delle azioni delle società controllate. Una forma particolare di gruppo societario è la joint-venture, nella quale due soggetti detengono ciascuno una percentuale del capitale sociale di un altra società, in modo tale da possedere complessivamente il 100% della società stessa. Le joint-venture sono state molto utilizzate nei paesi in via di sviluppo attraverso la formazione di società per azioni il cui capitale è posseduto per il 50% da una s.p.a. multinazionale e per il 50% dallo Stato. Tale soluzione ha il vantaggio di garantire sia la presenza dello Stato (per evitare che le multinazionali possano trasferire all estero tutti i profitti), sia l utilizzo da parte delle multinazionali di fattori produttivi a basso costo (che, se acquistati in paesi sviluppati, comporterebbero dei costi nettamente maggiori). Anche molte società italiane hanno utilizzato tale formula, realizzando unità produttive in paesi in via di sviluppo. La struttura a cascata L evoluzione dei gruppi societari ha avuto, quale effetto, la costituzione di tante società con una struttura a cascata : per esempio, la s.p.a. A detiene il 60% della società B; quest ultima, a sua volta, detiene il 55% della società C, la quale detiene il 70% della società D e così via. Continuando con l esempio, se D deve investire euro, la società A conferisce solo euro (60% 55% 70% = 23,1%; ,1% = euro) Allo stesso modo, se la società D fallisce, A perde solo quanto conferito, cioè appunto euro. La società in accomandita per azioni (s.a.p.a.) Le società in accomandita per azioni sono una derivazione delle società per azioni; il capitale sociale è diviso in azioni; a tali società si applicano, se compatibili, le medesime norme previste per le società per azioni. Nelle società in accomandita per azioni vi sono due categorie di soci: i soci accomandatari che rispondono solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali e i soci accomandanti che sono obbligati nei limiti della quota di capitale sottoscritta (art c.c.). La denominazione sociale è costituita dal nome di almeno uno dei soci accomandatari, con l indicazione di società in accomandita per azioni. I soci accomandatari sono di diritto amministratori e sono soggetti agli obblighi degli amministratori della società per azioni. Nella pratica aziendale la s.a.p.a. ha avuto una diffusione limitata; in tempi recenti tale forma giuridica è stata scelta per garantire il controllo di grandi aziende da parte di gruppi imprenditoriali a base familiare.

18 UNITÀ DIDATTICA 1 AZIENDA E IMPRESA 17 La società a responsabilità limitata (s.r.l.) Il modello della società a responsabilità limitata, in seguito alla riforma delle società di capitali, si caratterizza per il principio della rilevanza centrale dei soci. Si tratta di un modello ben distinto da quello della società per azioni, per il quale è prevista un ampia autonomia statutaria, e adeguato per società composte da un ristretto numero di soci. La società a responsabilità limitata può essere costituita con contratto o con atto unilaterale (art c.c.). Il conferimento dei soci, oltre che in denaro o beni in natura, può avvenire mediante la prestazione di una polizza di assicurazione o di una fideiussione bancaria con cui sono garantiti gli obblighi assunti dal socio aventi per oggetto la prestazione d opera o di servizi a favore della società. L importo minimo del capitale sociale è di euro. Il capitale sociale è diviso in quote, che attribuiscono ai possessori i medesimi diritti, ovviamente in proporzione alle quote di capitale sottoscritto. Un facsimile di atto costitutivo di una s.r.l. esercente attività ricettiva è riportato alla fine di questa unità didattica (pagg ) Salvo diversa disposizione dell atto costitutivo, l amministrazione della società è affidata a uno o più soci. L atto costitutivo può prevedere la nomina di un collegio sindacale o di un revisore contabile a cui affidare il controllo contabile della società. Tale nomina risulta obbligatoria quando il capitale non è inferiore a euro (limite minimo fissato per le società per azioni), oppure se vengono superati i limiti, stabiliti dall art bis c.c., in materia di redazione del bilancio in forma abbreviata. Se l atto costitutivo lo prevede, la società può emettere, come le altre società di capitali, titoli di debito (art c.c.); tuttavia i titoli emessi possono essere sottoscritti soltanto da investitori professionali (banche, società di intermediazione mobiliare ecc.). La società europea (SE) Nell Unione europea esiste una nuova figura giuridica di società, denominata societas europaea (SE). La società europea ha personalità giuridica di diritto comunitario e può essere costituita, a seconda dei casi, da società per azioni, società a responsabilità limitata o da altri enti di diritto pubblico o privato. La nuova forma giuridica è nata per permettere a società di Stati membri diversi di fondersi, di formare una holding o una filiale comune senza dover sottostare a norme appartenenti a ordinamenti giuridici nazionali differenti. Il capitale minimo per costituire una SE è di euro, salvo il caso in cui, in un determinato Stato, sia previsto per alcuni settori un capitale minimo più elevato. La sede della SE coincide con il luogo in cui è situata l amministrazione centrale. Ogni società europea deve essere iscritta in un apposito registro dello Stato nel quale essa ha sede. Il vantaggio della costituzione di questo nuovo tipo di società consiste nel fatto che una SE può facilmente trasferire la propria sede sociale all interno della Unione europea senza che la società debba essere sciolta e ricostituita, come avveniva precedentemente. Lo statuto della società europea prevede un sistema di amministrazione e controllo (governance) dualistico o monistico.

19 18 MODULO 1 L IMPRESA TURISTICA COME FATTORE DI SVILUPPO 4. La scelta della forma giuridica Uno dei problemi principali che le diverse aziende devono affrontare è la scelta della forma giuridica. Tale problema si pone non solo quando si decide di iniziare l attività, ma anche quando si decide di ampliarla. Un errore nella scelta della forma può comportare notevoli difficoltà nella vita dell azienda. Capitale sociale Società unipersonale Durata della società Azioni Obbligazioni Dall esame delle caratteristiche delle diverse forme giuridiche, possiamo ricavare diversi elementi utili per scegliere di costituire una s.n.c. piuttosto che una s.p.a. o viceversa. A titolo di esempio, citiamo i seguenti: il tipo di responsabilità che il soggetto economico si vuole assumere; il grado di rischio economico determinato dal tipo di attività svolta; le dimensioni dell azienda e le conseguenti necessità finanziarie; gli adempimenti stabiliti dalle leggi (codice civile, norme fiscali ecc.). Amministrazione e controllo nelle s.p.a. LE SOCIETÀ DI CAPITALI RCS LIBRI EDUCATION SPA Nelle s.p.a. il capitale sociale non deve essere inferiore a euro. Per le s.r.l. il limite minimo del capitale sociale rimane di euro. La costituzione per atto unilaterale può riguardare sia la s.p.a. sia la s.r.l. La società può essere costituita anche a tempo indeterminato. Lo statuto stabilisce il valore nominale delle azioni; in mancanza di indicazioni le azioni sono prive di valore nominale. Le s.p.a., le s.a.p.a. e anche le s.r.l. possono emettere titoli di debito. La s.p.a. può scegliere tra tre sistemi: il sistema ordinario, con consiglio di amministrazione (o amministratore unico) e collegio sindacale; il sistema dualistico, con consiglio di sorveglianza e consiglio di gestione; il sistema monistico, con consiglio di amministrazione e al cui interno è istituito il comitato per il controllo sulla gestione. Controllo contabile nelle s.p.a. Bilancio Il controllo è esercitato da un revisore contabile o da una società di revisione. Nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio il controllo è esercitato da una società di revisione. Le società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio e che non sono tenute alla redazione del bilancio consolidato possono stabilire nello statuto che il controllo contabile sia effettuato dal collegio sindacale, a condizione che adottino il sistema ordinario e non quello dualistico o monistico. Nel sistema ordinario il bilancio è redatto dal consiglio di amministrazione (o amministratore unico) ed è approvato dall assemblea ordinaria dei soci. Nel sistema dualistico il bilancio è redatto dal consiglio di gestione ed è approvato dal consiglio di sorveglianza. A talune condizioni la competenza per l approvazione può essere trasferita all assemblea ordinaria dei soci. Nel sistema monistico il bilancio è redatto dal consiglio di amministrazione ed è approvato dall assemblea ordinaria dei soci.

20 UNITÀ DIDATTICA 1 AZIENDA E IMPRESA 19 Documenti LA SCELTA DELLA FORMA GIURIDICA Un aspetto fondamentale nella determinazione della scelta del tipo di società è quello della responsabilità personale dei soci. In effetti un socio può essere dell avviso di entrare a far parte di una società dalla quale gli derivi la personale responsabilità illimitata, a condizione che possa seguire da vicino l attività, se non addirittura lavorarvi attivamente; inoltre dovrà conoscere a fondo gli altri soci in modo da evitare, in seguito, sorprese poco piacevoli. Di conseguenza le società di persone hanno solitamente una composizione piuttosto ristretta in virtù, proprio, dei legami interdipendenti che si instaurano fra i vari soci. Quando invece, un socio non può seguire da vicino la vita della società preferirà far parte di una società in cui la sua responsabilità sia limitata, così da conoscere, in partenza, quale sarà il rischio massimo a cui può andare incontro, ossia la perdita di quanto vi ha immesso. Anche il patrimonio personale dei soci può avere un influenza nella determinazione della società. Infatti se un socio ha un patrimonio cospicuo mentre gli altri soci non possiedono alcun bene, il primo socio sarà poco propenso a far parte di una società che gli comporti la responsabilità illimitata giacché in caso di insolvenza della società, dovrebbe praticamente rispondere esclusivamente lui dei debiti societari. Un altro fattore che influenza la scelta è l ammontare della quota dei soci. Per ammontare della quota si fa riferimento non alla somma di denaro o di altri beni conferiti nella società, bensì alla percentuale di partecipazione alla stessa. Una persona che vuole entrare a far parte di una società in una percentuale piuttosto limitata (per esempio il 5% o anche il 10%) non sarà troppo disposta a entrare a far parte di una società di persone con responsabilità illimitata nella quale magari non è nemmeno amministratore. Infatti, considerata la sua responsabilità solidale e illimitata può essere chiamato a rispondere anche integralmente di eventuali passività della società e ciò nonostante la sua quota esigua di partecipazione alla stessa. Sarà invece più propenso a entrare in una società di capitali dove il rischio può essere esattamente e preventivamente quantificato. Perciò si può dire in linea di massima che, a parità di altre condizioni, un socio sarà più favorevolmente disposto a entrare in una società di persone (con responsabilità illimitata), quanto più alta sarà la sua percentuale di partecipazione in detta società in modo che possa avere un diretto controllo della società stessa e influire sulle decisioni che riguardano la sua condizione. Il fatturato previsto. Il volume d affari che si prevede di realizzare è un altro elemento decisivo. Infatti, più il fatturato previsto è elevato, più consistenti saranno i mezzi necessari alle società per l esercizio della propria attività; quindi anche il rischio d impresa diventa relativamente più alto. Perciò, prescindendo da altre considerazioni, un fatturato previsto piuttosto elevato farà orientare la scelta del tipo di società verso quella di capitali, sempre perché così si limita il rischio dei singoli soci. Non è possibile naturalmente stabilire un tetto di fatturato oltre il quale sia più conveniente la costituzione di una società di capitali e al di sotto del quale convenga la società di persone. Vanno infatti considerati fattori, quali il tipo di attività esercitata, il tipo di vendite effettuato (vendita di piccole partite per ogni cliente o vendita per poche grandi commesse), il tipo di clientela al quale si rivolge la società, il mercato in cui opera (ad alta o bassa concorrenza), il sistema di approvvigionamento delle materie prime, la mano d opera necessaria, l entità del capitale della società, i vari fornitori, i sistemi di pagamento dei clienti e fornitori, il rigiro di magazzino e altro ancora. In linea di massima si può dire che la società di capitali sarà consigliabile, anche se il fatturato previsto non sia molto elevato, tutte le volte che l azienda è destinata a vivere in un mercato non troppo facile, dove esiste molta concorrenza e dove gli incassi dei clienti sono a lunga scadenza e magari anche con possibilità di qualche insolvenza; mentre il limite di fatturato, oltre il quale è consigliabile l adozione di società di capitali, tenderà ad aumentare tutte le volte che l azienda sarà inserita in un mercato facile, dove cioè non esiste o è molto tenue la concorrenza, dove i clienti pagano per contanti, dove non è richiesto un grosso impegno finanziario in quanto il magazzino è in rapido rigiro, eccetera. In pratica se l attività da svolgere si presenta abbastanza rischiosa, è consigliabile orientarsi sulla scelta di un tipo di società di capitali anche se il fatturato previsto non è eccessivo; viceversa, se l attività svolta è praticamente priva di rischi, il limite di fatturato oltre il quale si opterà per le società di capitali tenderà a salire. In quest ultimo caso entreranno allora in gioco altri fattori come quelli fiscali. Il capitale minimo richiesto. Per le società di persone (s.n.c. e s.a.s.) il codice civile non stabilisce un limite minimo di capitale necessario per la loro costituzione e ciò in considerazione del fatto che i soci rispondono per le obbligazioni della società personalmente e illimitatamente, con tutto il loro patrimonio: quindi il capitale proprio della società, in questo caso, ha un importanza relativa. Di estrema importanza è invece il capitale proprio di cui sono dotate le società di capitali (s.p.a., s.r.l., s.a.p.a.) poiché queste società rispondono per le obbligazioni assunte soltanto con il loro patrimonio, mentre i singoli soci non vengono coinvolti nella responsabilità per le obbligazioni delle società (con l unica eccezione per i soci accomandatari delle società in accomandita per azioni). Da Il Sole-24 Ore Dossier.

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