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1 COMUNE DI PAVIA Assessorato Istruzione e Politiche Giovanili T A V O L O P E R M A N E N T E S U L L A P R E V E N Z I O N E D E L L E D I P E N D E N Z E Premessa L Assessorato Istruzione e Politiche Giovanili del Comune di Pavia è impegnato dal 2009 nella promozione di iniziative destinate ai giovani al fine di prevenire le dipendenze. La dipendenza è intesa come una condizione psicofisica caratterizzata dal bisogno persistente di ricorrere all uso di sostanze o a comportamenti, che hanno effetti dannosi per la salute. Esistono diverse forme di dipendenza: da sostanze stupefacenti (tossicodipendenza), in cui rientrano l'alcolismo e il fumo, da cibo (bulimia, dipendenza da zuccheri, binge eating disorder), da comportamenti come il gioco (gioco d'azzardo patologico), dalla televisione, da internet e dai videogames. Il fenomeno delle dipendenze è spesso connesso al mondo giovanile, pertanto chi si occupa di educazione e prevenzione alle dipendenze ha il compito di orientare i propri interventi in particolare sui giovani. Per questa ragione l Assessorato Istruzione e Politiche Giovanili ha avviato la costituzione di un Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze che riunisca i soggetti impegnati sul territorio nella lotta alle dipendenze. Finalità Il Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze ha la finalità di promuovere l educazione e la prevenzione alle dipendenze e ai rischi ad esse connessi, nella fascia più giovane della popolazione. Gli obiettivi dell iniziativa dell Assessorato Istruzione e Politiche Giovanili sono: Costituire una rete istituzionale di soggetti impegnati sul territorio nel contrastare le diverse forme di dipendenza Individuare periodicamente le tematiche emergenti connesse al fenomeno della dipendenza a livello nazionale e locale (configurandosi anche come un osservatorio) Promuovere e coordinare iniziative per contrastare il fenomeno della dipendenza. Il progetto Meno alcol, più vita Il progetto Meno alcol, più vita si inserisce nell ambito delle iniziative del Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze. Il progetto è stato promosso dall Assessorato Istruzione e Politiche Giovanili e avviato nell agosto del 2009, al fine di attivare iniziative per affrontare il tema della dipendenza da alcol e di contrastare il crescente fenomeno dell abuso di alcol fra i giovani. Progetto Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze Pagina 1 di 12

2 M E N O A L C O L, P I Ù V I T A Premessa Il consumo di alcol In Italia è un fenomeno esteso che interessa in modo crescente le fasce più giovani della popolazione. Il quadro emerge dai recenti dati ISTAT sull uso e abuso di bevande alcoliche nel nostro Paese e dalla ricerca promossa dall Osservatorio Nazionale Alcol dell Istituto Superiore di Sanità sul consumo rischioso e dannoso di alcol. Il facile accesso alle bevande alcoliche, l influsso della pubblicità, le nuove mode e modelli culturali e la mancanza di una corretta informazione sui rischi alcol-correlati sono alcuni dei fattori che hanno condizionato e supportato l abbassamento dell età dei giovani consumatori di alcolici, i quali iniziano a bere già dai primi anni delle scuole secondarie di 1 grado. In seguito ai recenti episodi di cronaca, alcuni Comuni hanno assunto provvedimenti di carattere legislativo per combattere il consumo di alcol fra i minori; per affrontare un fenomeno così complesso si rendono tuttavia necessarie azioni organiche e coerenti di prevenzione ed educazione. Di fronte al prematuro approdo all alcol degli under 16 e alla scarsa consapevolezza dei rischi che ne derivano, la prevenzione gioca, infatti, un ruolo fondamentale. Per questo motivo diventa sempre più necessario attivare già a partire dalla fine della scuola primaria percorsi di prevenzione, coinvolgendo a diverso titolo coloro che si occupano dell educazione dei giovani, con l obiettivo di innalzare il livello di consapevolezza sui fattori di rischio e sulle conseguenze a breve e a lungo termine correlate all uso di alcolici. L auto-consapevolezza dei propri bisogni, valori, punti di forza e limiti, anche in relazione alla transizione a livelli di scuola superiore, rappresenta uno dei principali aspetti della crescita individuale e favorisce l assunzione di scelte come persona autonoma, capace di far fronte ai condizionamenti dell ambiente esterno. Finalità generale Il progetto mira a ridurre il consumo di alcol presso le giovani generazioni, a prevenire i connessi comportamenti a rischio e quindi a promuovere stili di vita sani, in accordo alla definizione di salute supportata dall OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che associa l assenza di patologie allo stato di benessere globale della persona, comprendendo gli aspetti psicologici e sociali della vita. Il conseguimento di questa finalità generale viene attuato mediante un azione di promozione dell auto-consapevolezza, intesa quale fattore di protezione nei confronti delle situazioni a rischio (utilizzo di sostanze, ricerca di trasgressioni, comportamenti violenti ) e come abilità personale utile al fine del miglioramento della propria qualità di vita. Attraverso la creazione di spazi di ascolto e riflessione co-costruiti e l intervento di giovani che svolgano un ruolo tutoriale insieme ad adulti formati, l azione intende stimolare bambini e ragazzi a discutere e confrontarsi con consapevolezza non solo a scuola, ma anche tra loro e in casa, rispetto a tematiche di cui tanto si sente parlare da parte dai media e che vedono i ragazzi sempre più coinvolti. Al fine di innalzare il livello di consapevolezza e di attivare strategie adeguate per contrastare il fenomeno e attrezzare gli adulti a rappresentare realmente una rete di Progetto Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze Pagina 2 di 12

3 protezione, il percorso progettuale individua come target non solo i giovani, ma anche la scuola e la famiglia, articolandosi su due annualità e su diversi livelli. Enti coinvolti Comune di Pavia Assessorato Istruzione e Politiche Giovanili (ente promotore) e Polizia Locale Fondazione Don Enzo Boschetti Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Pavia Questura di Pavia Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Psicologia ASL Pavia Istituti scolastici cittadini Ufficio Scolastico Territoriale di Pavia Comunità Casa del Giovane Fondazione Salvatore Maugeri Comitato Provinciale di Pavia della Croce Rossa Italiana A.C.A.T. Associazione Club degli Alcolisti in Trattamento Gruppo Alcolisti Anonimi di Pavia Ascom Confesercenti Associazione Italiana Sommelier Associazione Italiana Barmen e Sostenitori-A.I.B.E.S. Fisar Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori Helpis onlus The International Association o Lions Clubs Distretto 108IB3-Italy II Circoscrizione NOTA: Accanto ai soggetti citati, rientra tra gli obiettivi del progetto l allargamento del partenariato da attuare nel corso dello svolgimento delle attività per implementare il lavoro di rete e assicurare un attivazione allargata a livello territoriale. Destinatari Diretti Bambini e ragazzi dai 10 ai 16 anni frequentanti le scuole primarie e secondarie di 1 e 2 grado di Pavia; le classi destinatarie dirette degli interventi saranno individuate, sia nella prima che nella seconda annualità, in accordo alla funzione di snodo che svolgono nel percorso scolastico degli alunni. In particolare la rilevazione condotta nella prima annualità coinvolgerà: - presso le scuole primarie le classi V - presso le scuole secondarie di 1 grado le classi I e III - presso le scuole secondarie di 2 grado le classi I e II per un totale di circa alunni e relativi genitori. Docenti delle classi coinvolte Famiglie degli alunni delle classi coinvolte Indiretti Alunni, docenti e famiglie delle scuole cittadine Cittadinanza Progetto Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze Pagina 3 di 12

4 Metodologia In accordo alle finalità esplicitate il progetto individua due principi metodologici che guidano e qualificano l articolazione delle attività: 1. il lavoro di rete Il lavoro di rete, in campo sociologico, indica una serie di soggetti diversi, tra loro in relazione, che creano collaborazioni finalizzate al raggiungimento di obiettivi condivisi, individuati sulla base di situazioni problematiche che necessitano risposta. Costruire una rete, significa ragionare in un ottica progettuale sistemica in cui si ha ben chiara l idea che unendo le forze, le idee e le competenze di soggetti diversi, in un azione unitaria ed integrata sia possibile conseguire dei risultati più efficaci ed efficienti. La progettualità partecipata, la concertazione come metodo, l informazione e la comunicazione come relazione rappresentano i fattori qualificanti di un lavoro di rete ormai diventato una necessità improrogabile delle politiche sociali. La prospettiva del lavoro di rete consente, per uno stesso problema, di disporre di punti di vista differenti e di aprire una vasta gamma di soluzioni diverse. Il lavoro di rete può mettere a frutto competenze di settori che normalmente restano separati, portando così un arricchimento alla comunità di riferimento. La rete permette quindi di realizzare iniziative comuni per problemi complessi, rispetto ai quali attiva competenze specifiche ma tra loro coordinate; nel rispetto della specificità di ciascun soggetto coinvolto, dunque, la rete consente di agire a 360 gradi sulla situazione problematica, ottimizzando sia le risorse umane che finanziarie. Il lavoro di rete si rivela spesso molto utile proprio per i problemi di più difficile soluzione. Situazioni complesse, infatti, derivano da un insieme di fattori causali differenti, che appartengono ad ambiti di vita diversi, su cui è difficile che uno stesso soggetto riesca ad agire efficacemente. L'ottica del lavoro di rete parte proprio rivalutando la cerchia di rapporti dell'individuo, staccandosi quindi da una prospettiva strettamente riparativa e centrata solo sul problema, per ampliare lo sguardo al soggetto in sé, nella sua globalità, inteso come persona in relazione dinamica con l'ambiente circostante, rispetto al quale agisce e dal quale, al contempo, è condizionato. 2. il metodo della peer-education La peer education è una strategia educativa di intervento e/o prevenzione, ormai largamente adottata, in cui la comunicazione e l'informazione si verificano nella dimensione orizzontale dei soggetti a cui è rivolto l intervento. Questo favorisce il passaggio di esperienze e conoscenze tra soggetti di pari status; i peer educator hanno una posizione molto più vicina, rispetto a quella degli adulti, ai destinatari dell'intervento educativo. Il processo educativo si sviluppa attraverso un processo emotivo ed empatico dove giovani vicini per età, cultura, interessi ed esperienze, con gli stessi dubbi e paure possono mettere in atto dei veri e propri processi di cambiamento in un ottica preventiva. L adulto ha il compito di sostenere il processo di assunzione di responsabilità, mantenendo la giusta distanza e garantendo la supervisione del processo. Veicolare il passaggio di informazioni tramite i pari permette infatti di entrare in contatto più facilmente con l adolescente, perché il processo di apprendimento sarà, innanzitutto, basato sulla condivisione di emozioni e di esperienze, senza la percezione del divario con le generazioni adulte e di ricevere informazioni calate dall alto. Soprattutto nell ambito della promozione della salute, in letteratura, infatti, è ormai Progetto Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze Pagina 4 di 12

5 assodato che l approccio puramente informativo, basato sulla trasmissione di nozioni insegnante/esperto-allievo non risulta particolarmente efficace, non producendo, infatti, veri e duraturi cambiamenti nei comportamenti, specialmente quelli potenzialmente a rischio dell adolescente. Il percorso è seguito e co-condotto da psicologi ed educatori proprio per contribuire ad aiutare i ragazzi e gli adulti di riferimento docenti, genitori a non fermarsi alla sola dimensione di impatto emotivo o di repressione (inasprimento sanzioni) ma lavorare sulla dimensione cognitiva e di consapevolezza di risorse e di strategie di coping individuale e di gruppo. Attività previste (articolazione in fasi) GESTIONE, COORDINAMENTO, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PROGETTO Obiettivo Realizzare le attività progettuali e conseguire la finalità generale individuata, ampliando il coinvolgimento e l intervento attivo dei soggetti che operano sul territorio nell ottica di implementare il lavoro di rete. Attività A. Istituzione e funzionamento della Cabina di Regia che, mediante incontri periodici, svolge il compito di indirizzare e rendere operativa la programmazione, mantenere i contatti tra gli enti coinvolti nel progetto, monitorare l andamento delle attività riportandone gli esiti al Tavolo Meno alcol più vita B. Istituzione e funzionamento del Tavolo Meno alcol più vita presieduto dal Comune di Pavia Assessorato Istruzione e Politiche Giovanili e composto da referenti di tutti i soggetti coinvolti; mediante incontri periodici il Tavolo si occupa di condividere la programmazione e monitorare l andamento del progetto, sia per garantire gli eventuali interventi di aggiustamento in corso di svolgimento, sia per implementare il percorso previsto nell ottica di un work in progress che, su una struttura metodologica e di obiettivi definiti, possa declinare ciascuno step valorizzando i risultati conseguiti dal precedente C. Valutazione degli interventi realizzati, condotta alla fine di ciascuna annualità, nell intento di evidenziare i punti di forza e identificare le criticità nell ottica della modellizzazione del percorso sperimentato quale esperienza pilota riproponibile su altri territori. NOTA: per una descrizione relativa all azione di monitoraggio e valutazione si rimanda al paragrafo conclusivo. Risultati attesi Attivazione delle risorse locali e creazione di una rete territoriale impegnata nella prevenzione, nel monitoraggio e in interventi educativi specifici in contrasto al fenomeno del baby alcol. 1. PRIMA ANNUALITÀ Obiettivo Lavorare sulla percezione/consapevolezza di alunni, insegnanti, genitori Progetto Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze Pagina 5 di 12

6 Attività 1.1 Lancio del progetto tramite la realizzazione dello spettacolo Giovani Spiriti della Compagnia Teatrale La Pulce nell ambito del Festival dei Saperi. L inserimento di questo evento all interno della manifestazione pavese più importante e mediatica risponde all esigenza di avviare il progetto con una iniziativa concreta di richiamo, in grado di attivare l attenzione di cittadini e soggetti territoriali sul fenomeno del baby alcol. 1.2 Mappatura: screening di base sulla consapevolezza dei rischi alcol-correlati, attraverso compilazione di questionari da parte degli alunni coinvolti nel progetto e delle loro famiglie. La rilevazione è intesa a elaborare un quadro della situazione del fenomeno (baby alcol) nella città di Pavia, cogliere la percezione del fenomeno da parte dei destinatari (bambini/ragazzi e genitori), alzare l attenzione dei destinatari stessi sul fenomeno, introducendo la tematica che verrà successivamente trattata negli interventi. La mappatura prevede la realizzazione delle seguenti fasi: costruzione degli strumenti, somministrazione ai due target (alunni e famiglie), inserimento e elaborazione dati, stesura report. 1.3 Attività di sensibilizzazione e approfondimento sulla tematica rivolti a bambini e ragazzi delle scuole cittadine: realizzazione di rappresentazioni teatrali della Compagnia La Pulce presso il Teatro Cesare Volta rivolte (destinatari: alunni di scuole di ogni ordine e grado); incontri in classe con uno dei massimi rappresentanti dello sport pavese a livello nazionale ed internazionale, testimonial dell importanza di stili di vita sani (destinatari: alunni delle scuole secondarie di 1 grado); laboratori tematici di teatro (destinatari: alunni delle scuole primarie) e di video (destinatari: alunni delle scuole secondarie di 1 grado). 1.4 Incontri di formazione per gli insegnanti delle scuole coinvolte affinché lavorino sull innalzamento della consapevolezza anche attraverso le loro materie e durante l orario scolastico; gli incontri saranno condotti da esperti dell Università di Pavia - Dipartimento di Psicologia, della Prefettura di Pavia e della Comunità Casa del Giovane. Servire il fratello 1.5 Ciclo di incontri rivolti alle famiglie degli alunni con testimonianze di A.C.A.T., Alcolisti Anonimi e altri soggetti aderenti al Tavolo 1.6 Eventi conclusivi Seminario di presentazione dei risultati di mappatura/screening e del percorso progettuale realizzato nella prima annualità Concerto della band musicale Dari volto a sensibilizzare i giovani su una gestione sana del tempo libero Iniziative collaterali (proiezione film, esposizioni, incontri, ecc.) Nell ambito degli eventi conclusivi si intende distribuire una brochure inerente il fenomeno del baby alcol e le attività progettuali. Risultati attesi: Mappatura del fenomeno e della percezione nel contesto pavese Realizzazione di interventi rivolti ai destinatari diretti: formazione di docenti e genitori, sensibilizzazione e approfondimento con gli alunni Progetto Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze Pagina 6 di 12

7 Realizzazione di eventi di sensibilizzazione rivolti ai destinatari indiretti: presentazione dei risultati della ricerca e del percorso svolto, interventi di comunicazione, informazione e diffusione aperti alla cittadinanza 2. SECONDA ANNUALITA Obiettivo: Realizzare interventi educativi e di prevenzione primaria (con particolare attenzione ai significati dei luoghi in cui si attuano gli interventi) rivolti a bambini e ragazzi, sui comportamenti a rischio alcol-correlati per promuovere condotte sane ed una più equilibrata gestione del tempo libero (es: anche durante gli orari dell happy hour). Attività: NOTA: la mappatura realizzata nella prima annualità consentirà di calibrare gli interventi in accordo alla situazione specifica emersa presso ciascuna scuola 2.1 Eventi di avvio incontro con i rappresentanti delle scuole e con tutti i soggetti che compongono il Tavolo per presentare le iniziative della seconda annualità del progetto. 2.2 Restituzione dei dati della mappatura Predisposizione di report di restituzione dei dati della mappatura individualizzati per ciascuna scuola coinvolta nel progetto nel corso della prima annualità. Incontri di restituzione dei dati emersi dalla mappatura presso le scuole con dirigenti scolastici, insegnanti, alunni e genitori. 2.3 Incontri laboratoriali destinati alle scuole secondarie di 1 e 2 grado e condotti dagli esperti del Dipartimento di Psicologia dell Università di Pavia e della Casa del Giovane. Nel corso dei laboratori saranno individuati gli alunni che svolgeranno un ruolo tutoriale nei laboratori secondo l approccio della peer-education. 2.4 Incontri laboratoriali destinati alle scuole primarie e coordinati dal C.E.S.A.S. (Centro Educativo Scolastico alle Arti dello Spettacolo) del Comune di Pavia. 2.5 Pubblicazione della ricerca: predisposizione e stampa di una pubblicazione con i risultati di mappatura/screening. 2.6 Evento conclusivo di progetto organizzato dai gruppi di lavoro e aperto alla partecipazione di tutti i destinatari diretti e indiretti degli interventi, volto ad illustrare il percorso svolto e i risultati conseguiti. Risultati attesi: Realizzazione di interventi rivolti ai destinatari: approfondimento con alunni di tutte le scuole e preparazione agli interventi di peer education; Pubblicazione dei dati emersi della ricerca Ampia visibilità del percorso realizzato presso i target di destinatari diretti e indiretti. 3. TERZA ANNUALITA Obiettivo: Portare avanti i percorsi educativi e di prevenzione rivolti a bambini e ragazzi avviati nella seconda annualità e valutarne gli esiti, al fine di costruire modelli d intervento efficaci. Individuare nuovi temi emergenti nei confronti dei quali il Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze può promuovere progetti di educazione e prevenzione Progetto Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze Pagina 7 di 12

8 Attività: 3.1 Evento di avvio incontro con i rappresentanti delle scuole e con tutti i soggetti che compongono il Tavolo per presentare le iniziative della terza annualità del progetto. 3.2 Incontri laboratoriali destinati agli studenti delle scuole cittadine. Negli incontri laboratoriali gli alunni delle scuole secondarie saranno affiancati anche dai ragazzi più grandi, formati al ruolo di tutor o peer educator (cfr. attività 2.3). 3.3 Incontri di formazione, destinati a insegnanti e genitori, sulle nuove dipendenze e sui comportamenti a rischio fra i giovani. 3.4 Mappattura: indagine sulle dipendenze, condotta con il metodo della raccolta informatizzata. 3.5 Evento conclusivo: di progetto organizzato dai gruppi di lavoro e aperto alla partecipazione di tutti i destinatari diretti e indiretti degli interventi, volto ad illustrare il percorso svolto e i dati emersi dalla mappatura. Risultati attesi: Mappatura del fenomeno delle dipendenze e della sua percezione nel contesto pavese Realizzazione di interventi rivolti ai destinatari: approfondimento con alunni di tutte le scuole e attività laboratoriali condotte tramite approccio della peer education Formazione di insegnanti e genitori sulle nuove dipendenze e i comportamenti a rischio fra i giovani. Pubblicazione di materiale divulgativo Presentazione dei dati emersi dalla mappatura del fenomeno delle dipendenze Tempi di realizzazione Mesi PRIMA ANNUALITA A.S. 2009/ A S O N D G F M A M G L Gestione, coordinamento, monitoraggio e valutazione del progetto A.1 Istituzione e funzionamento della Cabina di Regia B.2 Istituzione e funzionamento del Tavolo Baby Alcol C.3 Valutazione conclusiva delle attività svolte Interventi rivolti ai beneficiari 1.1 Evento di lancio del progetto 1.2 Mappatura/screening 1.3 Attività di sensibilizzazione e approfondimento 1.4 Formazione insegnanti 1.5 Ciclo di incontri per le famiglie 1.6 Eventi conclusivi con diffusione di brochure e gadget Progetto Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze Pagina 8 di 12

9 Mesi SECONDA ANNUALITA A.S. 2010/ A S O N D G F M A M G L Gestione, coordinamento, monitoraggio e valutazione del progetto A.1 Funzionamento della Cabina di Regia B.2 Funzionamento del Tavolo Baby Alcol C.3 Valutazione conclusiva delle attività svolte Interventi preliminari e coordinamento del progetto 2.1 Evento di avvio 2.2 Restituzione dati mappatura 2.3 Laboratori scuole secondarie 2.4 Laboratori scuole primarie 2.5 Pubblicazione della ricerca 2.6 Evento conclusivo di progetto Mesi TERZA ANNUALITA A.S. 2011/ A S O N D G F M A M G L Gestione, coordinamento, monitoraggio e valutazione del progetto A.1 Funzionamento della Cabina di Regia B.2 Funzionamento del Tavolo Baby Alcol C.3 Valutazione conclusiva delle attività svolte Interventi preliminari e coordinamento del progetto 3.1 Evento di avvio 3.2 Laboratori scuole 3.3 Formazione insegnanti e genitori 3.4 Mappatura dipendenze 3.5 Evento conclusivo Azione di monitoraggio e valutazione Il progetto prevede una costante azione di monitoraggio delle attività e momenti specifici di valutazione; tale azione è intesa a registrare ed analizzare da un lato gli interventi attuati e le strategie adottate (il processo), dall altro i risultati conseguiti (i prodotti), al fine di verificare efficacia ed efficienza del percorso realizzato rispetto a quanto programmato in fase progettuale. Al termine di ciascuna annualità si prevede di produrre un quadro critico in grado di documentare il percorso svolto ed evidenziare potenzialità e criticità, per sostenere ed accompagnare i soggetti coinvolti nella realizzazione delle attività verso il pieno raggiungimento della finalità generale del progetto, articolata in obiettivi specifici e sostanziata in risultati attesi. L approccio metodologico assunto è di tipo processuale e partecipato: l azione viene infatti condotta in costante collegamento con lo sviluppo del progetto e prevede il coinvolgimento diretto di tutti i soggetti attivati tramite l intervento attivo della Cabina di Regia e l aggiornamento costante in sede di Tavolo tecnico sulle dipendenze. Obiettivi specifici dell azione sono: registrare i dati inerenti la realizzazione delle attività, organizzandoli progressivamente in un quadro globale che consenta di mantenere una visione d insieme dello sviluppo progettuale; fornire ai soggetti coinvolti un aggiornamento periodico sullo svolgimento delle attività, con carattere sia descrittivo, sia valutativo, che evidenzi i punti di forza e i punti di debolezza, per consentire e facilitare i necessari interventi di aggiustamento in itinere; produrre una valutazione dei risultati conseguiti, condotta tramite il riferimento a indicatori qualitativi/quantitativi; verificare le modalità di gestione e di funzionamento della rete attivata dal progetto. Progetto Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze Pagina 9 di 12

10 Piano finanziario progetto M E N O A L C O L, P I Ù V I T A PRIMA ANNUALITÀ ATTIVITÀ DESCRIZIONE ATTIVITÀ ATTIVITÀ REALIZZATA DA IMPORTO 1.1 spettacolo teatrale Giovani Spiriti nell ambito del Festival Lancio del progetto compagnia Teatrale La Pulce dei Saperi 1.500,00 costruzione degli strumenti (questionari) Dipartimento di Psicologia dell Università elaborazione dati di Pavia e Comunità Casa del Giovane 1.000, Mappatura somministrazione questionari co.co.co 2.000,00 imputazione i dati tramite il ricorso a programma informatico specifico co.co.co 2.000,00 Attività di realizzazione di rappresentazioni teatrali rivolte agli alunni di scuole di ogni ordine e grado presso il Teatro Cesare Volta compagnia Teatrale La Pulce 3.800, sensibilizzazione e incontri in classe con un rappresentante dello sport pavese approfondimento a livello nazionale ed internazionale Re Andrea 1.000,00 laboratori tematici di teatro e di video Figazzolo Roberto 4.500, Incontri di esperti del Dipartimento di Psicologia Incontri di formazione per gli insegnanti delle scuole formazione dell Università di Pavia, della Prefettura di Pavia, della Comunità Casa del Giovane 1.000, Incontri Ciclo di incontri rivolti alle famiglie degli alunni e testimonianze a cura di A.C.A.T., Alcolisti Anonimi e altri soggetti aderenti al Tavolo convegni di fine annualità 1.6 Eventi conclusivi concerto musicale band musicale Dari eventi correlati (esposizione elaborati, proiezione filmati, 4.900,00 ecc.) Promozione e elaborazione e stampa brochure, manifesti, locandine e pubblicizzazione pubblicizzazione dell iniziativa 1.020,00 Attrezzature e materiali di utilizzo sale, impiego attrezzature per convegni consumo allestimenti Proscenio Allestimenti 2.000,00 Personale interno attività di segreteria operativa, di coordinamento e monitoraggio Comune di Pavia Settore Istruzione 5.000,00 TOTALE ,00 Progetto Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze Pagina 10 di 12

11 SECONDA ANNUALITÀ ATTIVITÀ DESCRIZIONE ATTIVITÀ ATTIVITÀ REALIZZATA DA IMPORTO 2.1 Evento di avvio incontro di presentazione delle iniziative della seconda annualità predisposizione di report relativi ai dati della mappatura delle scuole coinvolte nel progetto nella prima annualità Restituzione dei dati della mappatura 2.2 incontri per la comunicazione dei dati emersi dalla mappatura presso le scuole incontri per le scuole secondarie di 1 e 2 grado e 2.3 Incontri laboratoriali individuazione degli alunni che svolgeranno un ruolo tutoriale 2.4 Incontri laboratoriali 2.5 Pubblicazione della ricerca incontri per le scuole primarie predisposizione di una pubblicazione con i risultati di mappatura/screening. esperti del Dipartimento di Psicologia dell Università di Pavia e della Comunità Casa del Giovane C.E.S.A.S. (Centro Educativo Scolastico alle Arti dello Spettacolo) - Comune di Pavia esperti del Dipartimento di Psicologia dell Università di Pavia e della Comunità Casa del Giovane casa editrice Rai Eri , , ,00 stampa della pubblicazione 2.6 Evento conclusivo evento rivolto a tutti i destinatari degli interventi gruppi di lavoro 1.500,00 Promozione e elaborazione e stampa brochure, manifesti, locandine e pubblicizzazione pubblicizzazione dell iniziativa 6.031,00 Attrezzature e materiali di utilizzo sale, impiego attrezzature per convegni consumo allestimenti Proscenio Allestimenti 2.000,00 Prestazione da terzi attività di segreteria operativa, di coordinamento e monitoraggio co.co.co 5.000,00 TOTALE ,00 Progetto Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze Pagina 11 di 12

12 TERZA ANNUALITÀ ATTIVITÀ DESCRIZIONE ATTIVITÀ ATTIVITÀ REALIZZATA DA IMPORTO incontro con i rappresentanti delle scuole e con tutti i 3.1 Evento di avvio soggetti che compongono il Tavolo per presentare le 2.000,00 iniziative della terza annualità del progetto. 3.2 incontri per le scuole primarie e secondarie coinvolte nel Incontri laboratoriali progetto , Incontri di formazione Incontri di formazione per insegnanti e genitori 3.000, Mappattura indagine sulle dipendenze 5.000, Evento conclusivo evento rivolto a tutti i destinatari degli interventi 1.500,00 Promozione e pubblicizzazione elaborazione e stampa brochure, manifesti, locandine, materiale divulgativo e pubblicizzazione dell iniziativa Attrezzature e materiali di utilizzo sale, impiego attrezzature per convegni consumo allestimenti Prestazione da terzi attività di segreteria operativa, di coordinamento e monitoraggio 6.000, ,00 co.co.co ,00 TOTALE ,00 COSTO TOTALE DEL PROGETTO ANNUALITÀ IMPORTO PRIMA ,00 SECONDA ,00 TERZA ,00 TOTALE ,00 Progetto Tavolo Permanente sulla Prevenzione delle Dipendenze Pagina 12 di 12

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