PIANO DI MIGLIORAMENTO GESTIONALE
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- Giustino Vecchi
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1 PIANO DI MIGLIORAMENTO GESTIONALE Comune di Verona Firma del responsabile della candidatura - 1 -
2 PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA Denominazione del Piano Responsabile: Cognome: Brenzoni Telefono: Nome: Federico Ruolo: dirigente Coordinamento Informatica e-government Referente: Cognome: Brenzoni Telefono: Nome: Federico Ruolo: dirigente Coordinamento Informatica e-government Durata dell intervento in mesi : 12 Periodo di realizzazione: da 01/01/2009 a 31/12/2009 Eventuali Risorse destinate, escluse le retribuzioni del personale coinvolto 1 : Ammontare complessivo: di cui: - a carico dell Amministrazione/ufficio: a carico di altre Fonti (indicare quali) 0.. Non sono previste risorse 1 Vanno indicate solo le risorse finanziarie effettivamente disponibili e/o già stanziate in bilancio - 2 -
3 SECONDA SEZIONE SCENARIO DI RIFERIMENTO 1 ORIGINE DEL PIANO 1.1. L intervento è riconducibile alle strategie politiche e/o di gestione espresse in: (sono possibili più risposte) documenti di programmazione generale dell amministrazione (es. Peg, Direttiva annuale, altra documentazione, ecc.) piani di miglioramento/programmi settoriali è un iniziativa autonoma del proponente altro (specificare) 1.2. La decisione di intervenire sull ambito scelto deriva da: (sono possibili più risposte) autovalutazione sullo stato dell organizzazione effettuata con l utilizzo di metodologie appropriate (es: modelli Caf, Efqm, gruppi di qualità, ecc.) risultati di indagini di customer satisfaction analisi dei reclami raccolti in modo sistematico specifica indagine realizzata da personale interno specifica indagine realizzata da consulenti indicazioni di uno degli organi interni di valutazione e/o di audit richiesta del vertice (politico o amministrativo) altro (specificare) 1.3. Il piano è connesso con altre attività di miglioramento: sì, già realizzate sì, in corso sì, già programmate NO Il piano di miglioramento prende spunto da una attività già realizzata, testata e messa in produzione nell ultimo anno. Si tratta di una piattaforma informatica che ha permesso di metter in relazione tra loro le banche dati relative ai seguenti processi già normalizzati e integrati: - stradario - patrimonio immobiliare - polizia municipale - verde pubblico - urbanistica - demografia - interventi stradali Per un maggior approfondimento della piattaforma, limitandosi a un accesso pubblico, è possibile raggiungere il portale internet mappe.comune.verona.it. L attività ha richiesto particolare attenzione nella fase di normalizzazione dello stradario comunale che costituisce la prima chiave fondamentale verso cui ricondurre tutti gli oggetti ed eventi che riguardano dati e/o attributi posizionabili sul territorio. La bonifica e normalizzazione dello stradario - 3 -
4 comunale, gestito direttamente dall ufficio toponomastica in autonomia, è effettuata utilizzando direttamente il sistema. E stata prevista un alimentazione automatica sia verso la gestione anagrafica, sia verso la base cartografica in gestione al Comune e alle aziende partecipate che operano sul territorio. La disponibilità su internet dello stradario comunale aggiornato in formato scaricabile nei più comuni formati (foglio elettronico, testo, etc.) permette a tutti gli attori operanti sul territorio, sia di carattere pubblico sia privato, di uniformarsi a esso, in occasione del primo adeguamento delle proprie banche dati, agevolando future integrazioni sia nell interesse dell Amministrazione Comunale, sia del proprio (si pensi ad esempio alle problematiche concernenti i codici postali di POSTEITALIANE, spesso non allineati alla toponomastica cittadina, e a tutti i conseguenti disservizi per l utenza) Motivo prevalente dell intervento: (una sola risposta) carenza di un servizio/processo esigenza di rispondere a nuove domande di altri uffici/servizi esigenza di rispondere a nuove domande di utenti o stakeholder esigenza di ridurre i costi esigenza di migliorare il clima organizzativo altro (specificare) 1.5. Definizione del problema L intervento intende affrontare il problema del completamento dell integrazione applicativa tra le banche dati istituzionali interne ed esterne all Amministrazione Comunale, con riferimento a soggetti fisici e/o giuridici del territorio con l'introduzione, ove applicabile, della componente spaziale (coordinata cartografica) relativa a chiavi toponomastiche, catastali o altre riferite ad oggetti posizionabili sul territorio. Il successo ottenuto con la prima fase di bonifica e normalizzazione, ha portato grandi benefici agli uffici coinvolti, sia in termini di efficienza (riduzione dei tempi di espletamento di pratiche/processi di pertinenza) si di efficacia (eliminazione di processi duplicati o ripetuti per mancanza di dati correlati, aggiornati da uffici differenti). Un altra valutazione emersa e riportata alla Direzione Generale dell Ente, ha riguardato la possibilità di aumentare enormemente il contenuto informativo dei dati in possesso, mettendoli in relazione con la componente spaziale bidimensionale (cartografia) e la necessaria successiva introduzione di quella verticale (interno toponomastico e sua possibile associazione al subalterno catastale). Con provvedimenti di adeguamento e di modifica dei procedimenti in essere, si sono anche risolte problematiche concernenti le competenze rispettive degli uffici e la riduzione, di fatto, di una parte dell appesantimento burocratico conseguente. Se da un punto di vista prettamente tecnico è auspicabile una completa integrazione delle banche dati d interesse comunale, emerge evidentemente una problematica riguardante la gestione della sicurezza e della privacy, in relazione alla legislazione in materia, che impone ai gestori di banche dati di non rendere disponibili dati a utenti che non hanno specifica, legittima autorizzazione a trattarli. Mettere in relazione banche dati differenti, amministrate da soggetti che operano su delega di Enti con specifici scopi di pianificazione/gestione/controllo del territorio, senza un adeguata politica di sicurezza, può generare, anche involontariamente, accessi impropri o non legittimi da parte di soggetti non autorizzati. La politica di sicurezza informatica dell Ente, racchiusa nel relativo regolamento e applicata - 4 -
5 costantemente nelle fasi di rilascio di credenziali di accesso, necessita di un ulteriore importante implementazione che, viste le tecnologie disponibili, permetta una catena di autorizzazioni controllate finalizzate a non generare super-utenti che possano, anche in buona fede, entrare in possesso di informazioni in modo non legittimo (la preoccupazione nasce dal fatto che la componente spaziale e la messa in relazione di due basi dati, permette all utente che le interroga di ottenere, oltre al dato 1 e al dato 2 anche la correlazione tra 1 e 2 che costituisce di per sé un informazione che può divenire dato 3 di una terza banca dati. Tipico esempio sono le banche dati asservite al controllo di gestione. L enorme differenza è che la relazione del sistema in sviluppo è mantenuta aggiornata in tempo reale a livello elementare non aggregato). La funzione del Settore Informatica dell Ente diviene ulteriormente strategica poiché assume il ruolo, oltre che di amministratore del sistema informatico e di custode delle credenziali, ai sensi di legge, anche di garante della legittimità degli accessi su basi condivise. Il piano prevede il progressivo coinvolgimento degli uffici comunali e delle Aziende Pubbliche sul territorio, finalizzato all'acquisizione in tempo reale delle informazioni riguardanti gli eventi di propria competenza, con la restituzione immediata delle informazioni messe in relazione con le altre banche dati, nel rispetto della privacy e delle competenze di ciascun operatore. Il sistema messo a disposizione dal Comune, denominato SITI (Sistema Informativo Territoriale Integrato), è già ampiamente testato e utilizzato per le funzioni di base riguardanti Demografici, Patrimonio, Edilizia Privata, ecc.. Con una serie d incontri e con una serie di attività di "normalizzazione" tra le banche dati coinvolte si prevede di coinvolgere dirigenti e collaboratori, in modo da fornire a ciascun soggetto, informazioni vitali sia per la propria programmazione sia per la propria attività in senso stretto, limitando le ridondanze e lo scambio inutile di dati tra gli uffici. 2 ELABORAZIONE DEL PIANO 2.1. La progettazione ha coinvolto: (sono possibili più risposte) utenti (interni/esterni) del servizio/processo di lavoro su cui si interviene altri portatori di interesse responsabili del settore/dei settori su cui si interviene personale del settore/dei settori su cui si interviene personale che sarà impegnato a realizzare l intervento altro.. Specificare come è stato garantito tale coinvolgimento: - 5 -
6 Facendo tesoro delle esperienze effettuate nella realizzazione della prima fase del progetto, si è deciso, con la diretta supervisione della Direzione Generale, di indire una serie di riunioni, secondo il seguente piano: - riunione di Comitato di Direzione con i capi area dell Amministrazione nella quale si è stabilito il coinvolgimento di tutto l Ente, nessuno escluso, almeno nella fase di illustrazione degli obiettivi - serie di riunioni all interno di ciascuna area con la dirigenza di settore, illustrando piano e obiettivi - riunioni specifiche con le direzioni generali delle Aziende Comunali (gestore energia, gestore ambiente, gestore patrimonio immobiliare) - riunioni con Agenzia del Territorio - riunioni specifiche con gli operatori di ciascun soggetto coinvolto In fase di progettazione ci si è avvalsi dei seguenti elementi di analisi del problema (indicatori di criticità): (sono possibili più risposte) dati di indagine sugli utenti o stakeholder (specificare quali): Da campioni di banche dati utilizzate dagli uffici o dai soggetti esterni coinvolti, si sono riscontrati fattori di criticità dovuti in particolare a: - incoerenza tra le banche dati - impossibilità oggettiva di sovrapposizione o messa in relazione - interpretazioni ambigue - difficile attribuzione sulla proprietà dei dati all interno della Amministrazione dati di funzionamento (specificare quali): I principali indicatori di criticità nel funzionamento hanno evidenziato passaggi manuali necessari per sopperire alle incoerenze esistenti tra le banche dati, con una vanificazione del beneficio dell utilizzo dello strumento informatico. Un esempio: Pur essendo automatizzato sia l intero sistema informativo dei Sevizi Demografici, sia quello della Polizia Municipale, il processo di autorizzazione e completamento della pratica d iscrizione anagrafica, finalizzato al riscontro dell esistenza dei presupposti, ha bisogno di un passaggio manuale che normalmente si traduce nello scambio d informazioni tra i due settori interessati, anche per via informatica tramite posta elettronica. Ebbene; l approccio del Sistema Integrato ha permesso alla Polizia Municipale di intervenire direttamente sul procedimento, analizzando graficamente le proposte d iscrizione, gli eventuali elementi che possono portare all esigenza di un sopralluogo specifico (zona interessata, proprietà immobile, sovraffollamento, ecc) direttamente analizzando le informazioni presenti nel sistema integrato (banca dati eventi sul territorio, catasto, anagrafe della popolazione), limitando gli interventi ai soli degni di verifica. Una gran parte di azioni volte al miglioramento del servizio al cittadino, ha come prerequisito la creazione di sportelli unici finalizzati a ridurre la burocrazia conseguente alla parcellizzazione delle competenze. Un utilizzo integrato delle banche dati disponibili è supporto essenziale per realizzare tale miglioramento
7 TERZA SEZIONE CARATTERISTICHE DELL INTERVENTO 1 GLI OBIETTIVI 1.1 Con l intervento si punta ad un miglioramento principalmente nell area: (scegliere l area di interesse prevalente e indicare minimo una risposta nell area scelta) del contesto: integrare le amministrazioni valorizzare la comunità rinnovare il rapporto centro/periferia del problema: cogliere le esigenze degli utenti interpretare la missione analizzare la situazione, definire obiettivi della soluzione: coinvolgere il personale utilizzare tecnologie e metodi gestire le risorse economiche del risultato: controllare i risultati valutare gli effetti consolidare e diffondere le buone pratiche 1.2 L intervento si basa prioritariamente su: (una sola risposta) innovazione nelle modalità di applicazione di norme di legge ottimizzazione nell uso delle risorse umane e/o materiali per ottenere maggiore efficienza (es. risparmi) gestione innovativa di funzioni per valorizzare le risorse umane, per responsabilizzare i ruoli direttivi, per sviluppare una cultura organizzativa orientata ai risultati, ecc. modifica dei processi organizzativi per migliorare la gestione modifica dei ruoli per migliorare il benessere del personale modifica delle modalità di erogazione dei servizi e della relazione con i clienti altro (specificare) - 7 -
8 1.3 Descrivere gli obiettivi Obiettivi generali (finalità cui mira globalmente il piano) Con la standardizzazione e la razionalizzazione di tutte le banche dati che si riferiscono a chiavi esterne, il primo obiettivo è di mantenere e visualizzare sul territorio comunale, tutti gli oggetti e gli eventi, trattati da ciascun soggetto (Ufficio dell Entee o Azienda pubblica) ottenuti dalle banche dati da questo realizzate al fine di poter compiere nella maniera più efficiente le proprie funzioni o il proprio mandato istituzionale. Il sistema così realizzato permette molteplici finalità: - di pianificazione: fornendo agli organi di governo tematismi, proiezioni, simulazioni che permettono una maggiore confidenza nell adozione di provvedimenti di carattere sociale (servizi sociali, educazione, cultura), di carattere infrastrutturale (mobilità, l edilizia pubblica e privata, patrimonio), sui servizi (commercio, demografia, turismo), sul controllo (polizia municipale) - di gestione: ciascun settore o Ente coinvolto, mettendo a disposizione del Sistema parte del proprio patrimonio informativo vede restituito da parte degli altri partecipanti un completamento di dati sicuramente utile per una migliore gestione delle proprie specifiche funzioni - di analisi: tutte le valutazioni su base statistica che organi sovraordinati (Regione, Ministeri) eseguono raccogliendo informazioni e dati aggregati dal territorio, possono essere facilmente desunte senza particolari elaborazioni ogniqualvolta se ne ravvisi l esigenza senza costi aggiuntivi. Obiettivi specifici (obiettivi operativi in cui è possibile scomporre l obiettivo generale, anche in relazione alle diverse fasi di realizzazione previste, compresa la descrizione delle realizzazioni previste Gli obiettivi specifici del piano di miglioramento 2009 riguardano: - La gestione estesa delle manifestazioni sul territorio sia di carattere privato che pubblico. L obiettivo è di evitare di autorizzare manifestazioni incompatibili sia in termini di tempo (medesima giornata) che di spazio (medesimo luogo). Si tratta di uno strumento prezioso per la Giunta Comunale nella definizione delle autorizzazioni e dei patrocinii. - L integrazione e l aggiornamento della banca dati delle imprese sul territorio (con l avvio di una interfaccia permanente aggiornata con la banca dati della C.C.I.A.A. L obiettivo è di bonificare sia la banca dati del Settore Ragioneria, per tutti i percettori del Comune di Verona, quella del Settore Commercio per le autorizzazioni e concessioni e del Settore Statistica per il prossimo censimento. - La bonifica e l integrazione con la banca dati catastale con l introduzione della componente verticale (anagrafe edifici). L obiettivo è quello di permettere una analisi e interrogazione puntuale della banca dati catastale partendo dalla cartografia, per arrivare alla analisi della planimetria del singolo subalterno. Si tratta di una funzione complementare a quella disponibile dalla Agenzia del Territorio che limita l utilizzo a utenti che conoscono già le coordinate dell elemento di ricerca. In tal modo vari Settori del Comune (a cominciare dal Settore Tributi, dal Settore Edilizia Privata e dal Settore Patrimonio) possono ridurre i tempi di espletamento di pratiche relative a controlli o autorizzaizioni. - L integrazione tra le banche dati della gestione osap cantieri. L obiettivo è di fornire all ufficio abilitato al controllo della Polizia Municipale, per la componente cantieri, una visione diretta delle pratiche da controllare al fine di evitare abusi o elusioni relativamente alla riscossione dei relativi oneri. - L integrazione con le banche dati della Azienda che gestisce l Energia (AGSM) per il completamento della chiave interno sulbalterno catastale utilizzando le informazioni relative ai contratti di utenza (gas-energia elettrica). L obiettivo è di riuscire ad associare, attraverso la lista delle utenze energetiche, informazioni dirette sul numero di unità abitative - 8 -
9 all interno di una chiave toponomastica (codice via - codice civico). L associazione di questi elementi, associata al numero di residenti e alla banca dati catastale, completa le informazioni di dettaglio relative alla destinazione degli immobili, fornendo preziose informazioni sia in termini di controllo dei tributi (ICI), delle tariffe (TIA), del controllo e dell evoluzione del territorio. - La realizzazione di una serie di tematismi di carattere statistico, finalizzata alla realizzazione del cosiddetto annuario statistico on-line. L obiettivo, anche in previsione del prossimo censimento della popolazione e delle imprese del 2011, è di realizzare una serie di strumenti di analisi statistiche basati sulle informazioni di dettaglio raccolte dal SITI con la finalità ultima di fornire elementi e razionali di governo per la gestione e lo sviluppo del territorio, eliminando costi periodicamente sostenuti per effettuare studi ed analisi di settore. 1.4 Descrivere i risultati attesi Il sistema così realizzato, oltre a fornire possibili miglioramenti nella pianificazione delle proprie attività (ad esempio lavori stradali ripetuti sulle stesse aree, per esigenze differenti, ottimizzazione della raccolta dei rifiuti, migliore gestione delle reti di telecomunicazione, eliminazione di sovrapposizione di eventi autorizzati incompatibili, maggiore livello di governo della sicurezza stradale, etc..) permette di costruire una base informativa stabile aggiornata costantemente, utile e vitale per le scelte strategiche e la pianificazione del territorio, corroborata da razionali oggettivi per le scelte fatte. I risultati attesi sono: - A. OSAP Manifestazioni: calendarizzazione completa, aggiornata quotidianamente dall ufficio competente, delle manifestazioni sul territorio cittadino con schedatura, classificazione e posizionamento sul territorio per le differenti tipologie: puntuale, area occupata, percorso. Tale attività dovrà essere svolta dall Ufficio Manifestazioni, direttamente sul sistema SITI senza l ausilio di particolari conoscenze cartografiche. La funzione sostituisce completamente l attuale software di schedatura delle manifestazioni, basato su prodotti di informatica individuale - B. CCIAA: attivazione di una interfaccia permanente che attinga dalla banca dati della CCIAA per tutte le imprese situate sul territorio comunale. Iniziale alimentazione completa del SITI e successiva alimentazioni delle variazioni su base almeno mensile. - C: Catasto: attivazione di una interfaccia permanente che attinga dalla banca dati della Agenzia del Territorio per tutte le particelle terreni e fabbricati. Iniziale alimentazione completa del SITI e successiva alimentazione delle variazioni su base almeno mensile. - D: OSAP Cantieri: attivazione di una interfaccia permanente che attinga dalla banca dati del Settore Edilizia Privata per tutti i cantieri edili del territorio comunale. Contestuale bonifica della banca dati delle autorizzazioni per la individuazione certa della coordinata spaziale (almeno chiave toponomastica dove applicabile) - E: Gestione Utenze: attivazione di una interfaccia permanente che attinga dalla banca dati della azienda AGSM Verona spa per tutte le utenze servite sul territorio comunale. Iniziale alimentazione completa del SITI e successiva alimentazione delle variazioni su base almeno mensile. Trattandosi di informazioni gestite da soggetto privato, le informazioni saranno limitate alla sola esistenza dell utenza con relativo riferimento catastale. - F: Statistica: attivazione di una serie di tematismi di aggregazione on-line che sostituiscono le principali analisi statistiche dell annuario statistico
10 1.5 Descrivere il prodotto finale dell intervento Il prodotto dell intervento consiste nella realizzazione di nuove funzioni integrate direttamente con le banche dati coinvolte, che si realizzano fisicamente in nuovi tematismi del portale esistente, con integrazione diretta a nuove banche dati bonificate, direttamente gestite dagli uffici competenti. Ulteriore prodotto è la revisione e bonifica delle banche dati esistenti con conseguente riorganizzazione parziale dei processi amministrativi volti a mantenere aggiornate le banche dati stesse nel rispetto dei vincoli concordati con il sistema. Un esempio: mentre il sistema tradizionale di gestione delle concessioni edilizie può utilizzare proprie chiavi di classificazione degli interventi utilizzando chiavi aggiuntive (come toponomastica, catastale, codici fiscali utente, impresa, professionista) come attributi o commenti, il sistema integrato, dovendo garantire coerenza, DEVE imporre che le chiavi aggiuntive siano corrette e coerenti con le rispettive banche dati di riferimento (stradario, catasto, anagrafe cittadini, imprese, professionisti). Questa attività si traduce in una profonda ristrutturazione delle attività di immissione e/o raccolta dei dati da parte degli uffici, con conseguente eventuale revisione/riorganizzazione dei processi interessati
11 2 LE ATTIVITA PREVISTE 2.1. Descrivere le fasi e le attività con indicazione degli output attesi e dei relativi indicatori di realizzazione per ciascuna attività A Fasi Attività Output attesi Indicatori di realizzazione Gestione Integrata Manifestazioni Comunali Progettazione Raccolta informazioni sulla base dati interessata e su processi esistenti Analisi delle sovrapposizioni e Ridondanze Analisi sulla possibilità di utilizzo delle chiavi condivise Normalizzazione Realizzazione convertitori e adattatori di bonifica Realizzazione interfacce applicative Test Verifica funzionalità dei processi modificati Eventuali correzioni ed aggiustamenti Formazione Rilascio in produzione Documento di analisi delle specifiche e dei vincoli Base dati normalizzata raggiungibile da SITI Nuovo Processo funzionante Corsi realizzati Nuova funzionalità attiva e disponibile sul Sistema Effettuazione della riunione di approvazione del documento di analisi Test positivo di interrogazione delle banche dati condivise Disponibilità della nuova funzione per l utenza di test Feedback corsi Disponibilità della nuova funzione per l utenza finale
12 Fasi Attività Output attesi Indicatori di realizzazione B Da 1 a 5 Gestione integrata Base dati Imprese (da CCIAA) C Da 1 a 5 Gestione integrata Base dati Catasto (da Agenzia del Territorio) D Da 1 a 5 Gestione Integrata banca dati OSAP cantieri (da Settore Edilizia Privata) E Da 1 a 5 Gestione Integrata banca dati contatori (da AGSM) F Da 1 a 5 Gestione Integrata annuario statistico (da Settore Statistica)
13 2.2 Definire il livello di miglioramento atteso per ciascun risultato previsto Risultati attesi (vedi domanda 1.4) Indicatore (descrizione e unità di misura) A1 Manifestazioni Percentuale Numero di manifestazioni posizionate sul sistema rispetto al calendarizzato entro dicembre 2009 A2 Manifestazioni Percentuale Numero di manifestazioni posizionate sul sistema rispetto al calendarizzato anche oltre il 2009 B1 Gestione CCIAA Attivazione tematismo on-line delle Imprese sul territorio su base dati CCIAA B2 Gestione CCIAA Percentuale Imprese bonificate procedura Commercio sul totale delle imprese residenti B3 Gestione CCIAA Percentuale Imprese bonificate procedura Ragioneria sul totale delle imprese con contatti col Comune di Verona C1 Gestione Catasto Residuo di stradario non bonificato relativo alla banca dati catastale rispetto allo stradario comunale C2 Gestione Catasto Percentuale particelle catastali posizionate sul totale delle esistenti in catasto aventi una chiave nota D1 OSAP Cantieri Percentuale di Cantieri posizionati rispetto alle pratiche aperte E1 Utenze AGSM Percentuale di Utenze non relazionabili a civici dello stradario comunale F1 Annuario on-line Percentuale di aggregazioni on-line rispetto alle definite nell annuario % 80% 100% 100% 70% < 2 % 100% < 2% < 5% >50% Target 3 LE RISORSE UMANE COINVOLTE 3.1. Indicare se è prevista la costituzione di un gruppo di lavoro per la elaborazione e realizzazione del piano Si No 3.2 Se si, indicare: N. componenti del gruppo di lavoro 252 circa Caratteristiche del gruppo di lavoro
14 Ruolo Compiti Gg/impegno Dirigenti Funzionari Altro personale Indicare l eventuale apporto di altri soggetti (personale di altri uffici dell amministrazione L attività coinvolge, oltre alla dirigenza nella persona dei capi area comunali, per le opportune definizioni strategiche e per la condivisione e l assunzione di responsabilità relativamente alle eventuali modifiche di alcuni processi conseguenti al miglioramento. Per ciascuna area coinvolta, è previsto il coinvolgimento di funzionari con competenze tecniche sui processi amministrativi che coadiuvano i collaboratori del Settore Informatica nella analisi e nella comprensione dei dati. I collaboratori degli uffici utilizzatori delle nuove funzioni realizzate è coinvolto sia nella fase di formazione, che in quella di utilizzo del sistema
15 4 LE PARTNERSHIP E LE COLLABORAZIONI 4.1. Indicare tipologia e modalità di collaborazione di eventuali partnership (altre amministrazioni, altri soggetti) E prevista una stretta collaborazione con Enti ed Aziende esterne. In particolare: - Firma di una convenzione Comune- Agenzia del Territorio per l interscambi delle banche dati (in fase di stipula) - Accordo con AGSM Verona spa (azienda al 100% del Comune di Verona) per l accesso alla banca dati utenze (limitato alla locazione dell utenza, per il rispetto della privacy), sfruttando in particolare gli adempimenti del Settore Ambiente relativi alla denuncia e alla verifica degli impianti di riscaldamento. - Contratto con Infocamere per la realizzazione di una serie di interfacce di interrogazione della banca dati camerale. 4.2 Indicare se sono previste consulenze e quali sono le attività che saranno garantite dalla consulenza Le competenze sia di natura tecnico informatica che di natura tecnico amministrativa saranno ricercate esclusivamente all interno del Comune di Verona e delle Aziende/Enti coinvolti, così come è stato fatto per la componente di sistema già realizzato. 5 DIREZIONE E VALUTAZIONE 5.1. Indicare le modalità previste per il presidio dell intervento e il raccordo con i vertici dell ufficio/amministrazione Si prevede di relazionare periodicamente al Comitato di Direzione sullo stato di avanzamento del Piano, da parte del coordinatore (dirigente Informatica), evidenziando eventuali carenze/necessità finalizzate a superare ostacoli che si dovessero venire a creare sia di natura interna che esterna alla Amministrazione Descrivere le modalità di coordinamento delle attività Tutta la documentazione relativa alle attività in essere, ai documenti ufficiali, ai verbali delle riunioni, agli stati di avanzamento, ai test, ai rilasci parziali e/o definitivi, viene caricata su un sistema informatico di collaborazione condivisa del tipo wiki data base, avendo definito le policy autorizzative per i componenti del gruppo di lavoro. Il coordinatore tecnico ha il potere di pubblicare a livello ristretto di sottogruppi di area, o di gruppo di lavoro complessivo, la documentazione ufficiale del progetto, definendo cadenze e scadenziario dei lavori
16 5.3 Descrivere le modalità previste per seguire l andamento delle attività nel corso della realizzazione e verificare gli eventuali scostamenti rispetto ai risultati attesi. Secondo il piano previsto (vedi gantt) e il relativo stato di avanzamento reale (vedi prospetto wiki), nel caso lo scostamento dei tempi riscontrato non permettesse un recupero, a causa di indisponibilità e/o problematiche sopraggiunte non risolvibili, il coordinatore indirà riunioni a livello funzionale, di area o, se necessario, a livello direzionale per proporre variazioni giustificate del piano da ridiscutere ed eventualmente ri-sottoporre alla Amministrazione per una nuova programmazione. 5.4 Descrivere le modalità di comunicazione (interna e, eventualmente, esterna) previste per far conoscere l intervento e i suoi esiti L attuale piattaforma Intranet è integrata con uno specifico portale funzionale on-line con tutta la parte descrittiva, esplicativa e di aiuto on-line per il corretto utilizzo delle nuove funzioni realizzate. Eventuali componenti da rendere pubbliche sul portale internet potranno essere rese disponibili con modalità analoghe. Già ora il Sistema Informativo Territoriale Integrato prevede, per ogni funzione (tematismo) esistente, una serie di schede funzionali esplicative per l utenza. La componente di formazione prevista è parte integrante del piano. 6 FATTORI CRITICI DI SUCCESSO I principali problemi che vanno affrontati riguardano principalmente la condivisione degli obiettivi con i dirigenti titolari delle banche dati interessati. Si tratta di una condizione fondamentale per operare, riuscendo a vincere in taluni casi la naturale diffidenza verso un sistema che aiuta a rendere evidenti eventuali anomalie, incoerenze, errori delle banche dati di propria competenza. Una nuova problematica riguarda la preoccupazione riguardante la garanzia di riservatezza dei dati. In molti casi non esistono riferimenti normativi chiari sul trattamento delle banche dati o, per evitare problemi, l interpretazione diffusa è quella di renderli non accessibili. Riuscire a condividere gli obiettivi con la dirigenza, sia dell Amministrazione Comunale, sia degli Enti e Aziende coinvolte, con un approccio partecipativo, sarà condizione essenziale per un buon risultato del progetto, che, va posto l accento, non si esaurisce con questo intervento, ma potrà, risorse permettendo, avere nuovi sviluppi anche per gli anni successivi
17 7 ARTICOLAZIONE TEMPORALE DEL PIANO
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