EQUAZIONI DIOFANTEE. prof Luca Goldoni Liceo scientifico A.F. Formiggini Sassuolo c PREMESSA
|
|
- Cristoforo Nicoletti
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 EQUAZIONI DIOFANTEE prof Luca Goldoni Liceo scientifico A.F. Formiggini Sassuolo c PREMESSA I seguenti problemi non sono usualmente trattati nel corso delle lezioni di matematica del Liceo.Essi provengono in buona parte dalle gare delle Olimpiadi di Matematica di vari Paesi.La loro risoluzione è stata curata, nelle presenti dispense, dall autore, talvolta con metodi originali.in ogni caso si è sempre riportata anche la soluzione ufficiale, allo scopo di un confronto sempre utile.pur essendo problemi difficili, essi sono tutti elementari, nel senso che non richiedono altro che conoscenze del tutto note agli studenti del Liceo.Quando e stato necessario usare qualcosa che normalmente non viene trattato negli attuali corsi italiani, l autore di queste dispense ha provveduto a inserire brevi note esplicative.il numero degli asterischi,denota la difficolta del problema.e evidente che tale classificazione è soggettiva. INTRODUZIONE Si definisce equazione diofantea una equazione della quale cerchiamo le soluzioni fra i numeri interi. Lo studio delle equazioni diofantee e tra i soggetti piu difficili della matematica e spesso si procede tra mille difficolta, con metodi particolari adatti solo a casi speciali.l esempio piu famoso di equazione diofantea e il seguente: x n + y n = z n n N che, come affermato da Fermat nel 1637, ma dimostrato solo da Wiles nel 1993, non ha soluzioni non banali (cioe tali per cui xyz 0 se n > 2.La sua storia e durata piu di 350 anni e non e ancora finita perchè si cerca una dimostrazione piu semplice di quella di Wiles che e cosi difficile da 1
2 essere perfettamente comprensibile,in ogni dettaglio soltanto a pochissimi specialisti al mondo.torneremo a parlare di questa particolare equazione in un altra parte del corso. PROBLEMA 1* Dimostrare che l equazione diofantea: ammette le uniche soluzioni : SOLUZIONE: Si osservi che: x 2 = n! + 2 x = ±2 n = 2 n n! e quindi in corrispondenza di questi valori di n si hanno solo le soluzioni indicate.se poi n 5 allora n! 0 mod 10,e quindi n! + 2 è un numero che termina con 2.Ma nessun quadrato di un numero intero puo terminare con 2 quindi per n 5 l equazione non ha soluzioni.. NOTA Si potrebbe pensare che un cambiamento lieve dell equazione non produca grosse sorprese, ma non e cosi ;a tutt oggi, per quanto a conoscenza dell Autore, che è interessato al problema ed e sempre a caccia di novita al riguardo,non è noto se l equazione: abbia soltanto le soluzioni: x 2 = n! + 1 x = ±5 n = 4 x = ±11 n = 5 2
3 x = ±71 n = 7 Il risultato piu recente andrebbe nella direzione indicata ma si basa su una congettura a sua volta non ancora provata.questo dovrebbe far capire da subito cosa vuol dire equazione diofantea. PROBLEMA 2 Dimostrare che l unica soluzione non banale di: x + y + z = xyz è costituita,in N dai numeri 1,2,3. (data la simmetria dell equazione non e necessario specificare se x=1 y=2 z=3 o ad esempio x=2,y=1,z=3 ecc) SOLUZIONE Cominciamo col dimostrare che non puo esserci una soluzione nella quale x=y=z. Se cio fosse avremmo: cioe : x 3 3x = 0 x(x 2 2) = 0 la quale ammette come soluzione in N solo x=0. Allora possiamo supporre che sia: x > y z in tal caso avremo: cioe : 3x > xyz yz < 3 ma questo puo verificarsi in due soli casi: y=z=1 y=2 z=1 3
4 Nel primo caso otteniamo: x + 2 = x chiaramente impossibile.nel secondo caso: che fornisce appunto x=3. PROBLEMA 3* Dimostrare che l equazione: non ha soluzioni in Z x + 3 = 2x x 2 10y 2 = 2 Osserviamo che se l equazione e verificata allora il primo membro deve essere congruo al secondo rispetto a qualsiasi modulo. In particolare: x 2 2 mod 5 essendo 10y 2 0 mod 5.Ma cio e impossibile perche nessun quadrato di un numero intero e congruo a 2 mod 5.Questo prova la tesi. PROBLEMA 4** Dimostrare che l equazione: Non ha soluzioni intere. x 2 = y 5 4 SOLUZIONE E sufficiente osservare che mentre x 2 0, 1, 3, 5, 9 mod 11 y 5 4 6, 7, 8 mod 11 e quindi non può esistere alcuna soluzione. PROBLEMA 5 4
5 Dimostrare che l equazione diofantea: 1! + 2! + 3! +...x! = y 2 non ha soluzioni se x > 4. SOLUZIONE Osserviamo che: e che se x 5 si ha: Allora se x 5 avremo: 1! + 2! + 3! + 4! = 33 x! 0 mod 10 1! + 2! + 3! +...x! 3 mod 10 Ma nessun quadrato puo essere congruo a 3 modulo 10,da cui la tesi. PROBLEMA 6* Dimostrare che l equazione diofantina: x n + y n = x n y n per n > 1 non ammette soluzioni diverse dalla soluzione ovvia x = 0,y = 0. SOLUZIONE Dall equazione data otteniamo: x n + y n x n y n = 0 x n (1 y n ) + y n = 0 x n (1 y n ) + y n = 0 x n (1 y n ) + y n 1 = 1 x n (y n 1) + y n 1 = 1 (1 x n )(y n 1) = 1 (x n 1)(y n 1) = 1 Poichè le uniche fattorizzazioni significative(*) di 1 sono: 1 = (+1) (+1) 1 = ( 1) ( 1) 5
6 otteniamo come primo caso: che equivale a : (x n 1) = 1 (y n 1) = 1 x n = 2 y n = 2 evidentemente impossibili in Z se n > 1. Come secondo caso si ha: (x n 1) = 1 (y n 1) = 1 che forniscono: cioè x n = 0 y n = 0 x = 0 y = 0 NOTA Quello che a modestissimo parere dell autore di queste dispense, rende terribilmente affascinante l universo diofantino è messo in luce dal confronto tra l equazione precedente e quella di Fermat: x n + y n = z n che per n > 2 non ha soluzioni diverse da quella ovvia xyz = 0. E evidente che anche senza sapere molto qualche differenza la si nota subito: l equazione di Fermat contiene te incognite, quella del problema precedente solo due.e chiaro che ciò deve avere delle ripercussioni e col senno di poi, a chi conosce la vicenda dell equazione di Fermat o a chi leggerà la dispensa relativa di questo corso,la presenza di una incognita in più nasconde una montagna di difficoltà terribili.però è anche vero che a colpo d occhio i due problemi sembrano un pò simili ed è vero che è difficile immaginare che la sola presenza di una incognita in più abbia richiesto ai migliori matematici delle varie epoche, oltre 350 anni per una soluzione, che oltretutto si avvale di metodi sviluppati praticamente negli ultimi cinquanta anni e di cui pochissimi matematicia al mondo hanno piena padronanza. PROBLEMA 7* 6
7 Data l equazione diofantina x 2 + y 2 = z dimostrare che essa ha infinite soluzioni. Poichè dobbiamo solo provare che esistono infinite soluzioni possiamo procedere nel seguente modo: Possiamo porre: x 2 3 = z 2 y 2 x 2 3 = (z + y)(z y) z + y = x 2 3 z y = 1 con la consapevolezza che se troveremo delle soluzioni queste saranno da considerare come una parte dell insieme di tutte le soluzioni. Procedendo otteniamo: y = x2 4 2 z = x2 2 2 ed è chiaro che se scegliamo x pari, y e z sono effettivamente degli interi. Ora è chiaro che se x 1 ed x 2 N,x 1 e x 2 sono pari e 2 < x 1 < x 2 allora z 1 < z 2 e y 1 < y 2.Quindi effetivamente l equazione data ha infinite soluzioni. ESERCIZIO PROPOSTO Determinare,con un procedimento simile, delle soluzioni che corrispondano a x dispari.(suggerimento: esistono altri modi di scegliere i fattori z + y z y. PROBLEMA 8 Dimostrare che l equazione diofantea: y 2 = x ammette in N solo le segeuenti soluzioni: x = 0 y = 3 x = 2 y = 5 7
8 SOLUZIONE Scriviamo l equazione come: y 2 x 4 = 9 Da cui: (y x 2 )(y + x 2 ) = 9 allora abbiamo i seguenti casi: y x 2 = 1 y + x 2 = 9 y x 2 = 3 y + x 2 = 3 y x 2 = 9 y + x 2 = 1 Dal primo e dal terzo di essi si ha: Dal secondo si ha: y = 5 x = 2 y = 3 x = 0 che sono dunque le sole soluzioni in N. PROBLEMA 9 Dimostrare che l equazione diofantea: xy 2(x + y) = 0 ha soltanto le seguenti soluzioni positive: x = 3 y = 6 x = 4 y = 4 a meno di uno scambio dei valori delle variabili. 8
9 SOLUZIONE Scriviamo l equazione come: xy 2x 2y = 0 poi x(y 2) 2y = 0 ora aggiungiamo e togliamo 4: x(y 2) + 4 2y 4 = 0 da cui x(y 2) (y 2) = 4 e quindi: (y 2)(x 2) = 4 Ora se due fattori devono dare come prodotto 4 si hanno solo due casi: 1. il primo vale 4 e il secondo vale 1 2. valgono entrambi 2 Da cio otteniamo: che fornisce x = 6, y = 3 oppure: che fornisce x = 4 e y = 4 y 2 = 1 x 2 = 4 y 2 = 2 x 2 = 2 NOTA La precedente equazione diofantea ha la seguente interpretazione geomerica: determinare i lati di un rettangolo per il quale il valore numerico che esprime la misura dell area è uguale al valore numeico che esprime la misura del perimetro.vi sono dunque solo due soluzioni: il quadrato di lato 4 e il rettangolo di lati 6 e 3. 9
10 PROBLEMA 10* Dimostrare che l equazione diofantea x 2 + y 2 = 3z 2 non ha soluzioni costituite da numeri naturali positivi. SOLUZIONE Come prima cosa osserviamo che : 3z 2 0 mod 3 in quanto è multiplo di 3.Dunque se esistesse una soluzione dovremmo avere: x 2 + y 2 0 mod 3 Poichè rispetto al modulo 3 ogni numero x ed ogni numero y possono essere congrui solo a 0,1,2 costruiamo la eguente tabella: che va interpretata come segue: nella prima riga in alto (costituita da 3 numeri) ci sono i valori possibili di x mod 3 nella prima colonna a sinistra (costituita da 3 numeri) ci sono i possibili valori di y mod 3. ognuno dei nove numeri in nerettorappresenta il valore corrispondente alla x e alla y scelti di x 2 + y 2 mod 3 Per esempio, l ultimo 2 in basso a destra deriva dal fatto che = 8 2 mod 3 Cosa ci dice questa tabella? Ci dice che affinchè è necessario e sufficiente che: x 2 + y 2 0 mod 3 x y 0 mod 3 10
11 Detto ciò si potrà allora affermare che x = 3x 1 y = 3y 1 essendo x 1 ed y 1 numeri naturali più piccoli di x e y. Allora abbiamo che (sostituendo a x e a y quanto ottenuto): e quindi: da cui: 9x y 2 1 = 3z 2 9(x y 2 1) = 3z 2 3(x y 2 1) = z 2 che ci dice che z è multiplo di 3 e quindi che si può scrivere: z = 3z 1 con z 1 numero naturale più piccolo di z. Allora abbiamo ottenuto che da cui: 3(x y 2 1) = 9z 2 1 (x y 2 1) = 3z 2 1 Ora abbiamo finito;infatti,da una ipotetica soluzione x,y,z costituita da numeri naturali abbiamo ottenuto una soluzione x 1 y 1 z 1 con: x > x 1 y > y 1 z > z 1 Poichè a questo punto potremmo ripetere il ragionamento otterremmo una successione (infinita) decrescente di numeri naturali,il che è oviamente impossibile. Dunque non esiste alcuna soluzione x, y,z costituita da numeri naturali positivi. NOTA Questo metodo è noto come discesa infinita ed è dovuto a Fermat.In un certo senso può essere visto come una variante del metodo di Induzione (vedi dispensa relativa). 11
12 PROBLEMA 11* Dimostrare che l equazione diofantea: y 3 = x (x + 1) (x + 2) non ha soluzioni costituite da interi positivi. SOLUZIONE Osserviamo che se x > 0 si ha: x 3 < y 3 < (x + 2) 3 quindi dovrebbe essere: x < y < x + 2 ma essendo y intero, dovrebbe essere: y = x + 1 In questo caso però si ha: y 3 = (x + 1) 3 x (x + 1) (x + 2) che prova la tesi. PROBLEMA 12** Data l equazione diofantea: y 2 = x (x + 1) (x + 2) (x + 3) dimostrare che essa non ha mai soluzioni intere positive. SOLUZIONE Posto: P (x) = x (x + 1) (x + 2) (x + 3) osserviamo che: x(x + 3) = ( x 2 + 3x ) e che: (x + 1)(x + 2) = x 2 + 3x + 2 = [( x 2 + 3x ) + 2 ] 12
13 allora: e quindi: P (x) = ( x 2 + 3x ) [( x 2 + 3x ) + 2 ] P (x) = ( x 2 + 3x ) ( x 2 + 3x ) Ora aggiungiamo e togliamo 1, ottenendo: P (x) = ( x 2 + 3x ) ( x 2 + 3x ) ma i primi tre termini costituiscono un quadrato;quindi si ha: P (x) = [( x 2 + 3x ) + 1 ] 2 1 Osserviamo ora che: ( x 2 + 3x ) 2 < P (x) < [( x 2 + 3x ) + 1 ] 2 quindi se esistesse y tale che y 2 = P (x) si avrebbe: ( x 2 + 3x ) 2 < y 2 < [( x 2 + 3x ) + 1 ] 2 e quindi: ( x 2 + 3x ) < y < [( x 2 + 3x ) + 1 ] ma allora abbiamo un assurdo in quanto y dovrebbe essere un intero compreso tra due interi consecutivi. NOTA La dimostrazione precedente mostra che: P (x) + 1 è il quadrato di un numero intero positivo, x N Problema 13** Dimostrare che l equazione diofantea: y 2 = x 2 + x + 43 ha soltanto un numero finito di soluzioni tali che x > 0 y > 0 13
14 Soluzione Siccome x > 0 si ha: Allora si può porre: ottenendo: da cui: x 2 + x + 43 > x 2 y = (x + k) x 2 + 2kx + k 2 = x 2 + x + 43 x(2k 1) = 43 k 2 e quindi 43 k2 x = 2k 1 Siccome x deve essere positivo sicuramente si deve avere: e quindi: k 2 < 43 k = 1, 2, 3, 4, 5, 6 Questo fatto da solo basta a dirci che se esistonoi delle soluzioni esse sono in numero finito.ora vogliamo anche trovarle. Ricordiamo che: x = 43 k2 2k 1 deve essere intero.questo implica che sono accettabili solo i seguenti valori di k: k = 1, 2, 5 Per k = 1 si ha x = 42 e y = 43; Per k = 2 si ha x = 13 e y = 15; Per k = 5 si ha x = 2 e y = 7; Queste dunque sono tutte e sole le soluzioni positive dell equazione diofantea proposta. PROBLEMA 14 Dimostrare che l equazione non ha soluzioni. x 2 = y 4 + 2y 3 + 9y 2 + 8y
15 Soluzione Osserviamo che: y 4 + 2y 3 + 9y 2 + 8y + 23 = (y 4 + y y 3 + 2y + 8y 2 ) + 7 e pertanto: ma ma allora: y 4 + 2y 3 + 9y 2 + 8y + 23 = (y 2 + y + 4) (y 2 + y + 4) = [y(y + 1) + 4] [y(y + 1) + 4] = { [y(y + 1)] 2 + 8y(y + 1) + 16 } + 7 Poichè avremo che: y Z si ha y(y + 1) 0 mod 2 [y(y + 1)] 2 0 mod 4 e quindi: { [y(y + 1)] 2 + 8y(y + 1) + 16 } mod 4 ma allora la tesi è provata perchè avremmo: x 2 3 mod 4 che è assurdo perchè rispetto al modulo 4 si può avere solo: x 2 1 x 2 0 mod 4 a seconda che x sia dispari o pari (la facile dimostrazione è lasciata come esercizio) 15
ALGEBRA DEI POLINOMI
ALGEBRA DEI POLINOMI prof Luca Goldoni Liceo scientifico A.F. Formiggini Sassuolo c PREMESSA I seguenti problemi non sono usualmente trattati nel corso delle lezioni di matematica del Liceo.Essi provengono
Dettaglic A (a c = b) Le ipotesi che abbiamo ci dicono che esistono h, k A tali che:
Definizione 1. Dato un insieme A, un operazione su A è una applicazione da A A a valori in A. Definizione 2. Se A è un insieme con una operazione, dati a, b A diciamo che a divide b (e scriviamo a b) se
DettagliNOTE DI ALGEBRA LINEARE v = a 1 v a n v n, w = b 1 v b n v n
NOTE DI ALGEBRA LINEARE 2- MM 9 NOVEMBRE 2 Combinazioni lineari e generatori Sia K un campo e V uno spazio vettoriale su K Siano v,, v n vettori in V Definizione Un vettore v V si dice combinazione lineare
Dettagli02 - Logica delle dimostrazioni
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 0 - Logica delle dimostrazioni Anno Accademico 015/016
DettagliEsistenza ed unicità per equazioni differenziali
Esistenza ed unicità per equazioni differenziali Per concludere queste lezioni sulle equazioni differenziali vogliamo dimostrare il teorema esistenza ed unicità per il problema di Cauchy. Faremo la dimostrazione
DettagliIL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE.
IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE. PH. ELLIA Indice Introduzione 1 1. Divisori di un numero. 1 2. Il Teorema Fondamentale dell Aritmetica. 2 3. L insieme dei numeri primi è
DettagliEsercizi di Algebra. 25 marzo Soluzione Si tratta di trovare una soluzione del sistema di equazioni congruenziali
Esercizi di Algebra 25 marzo 2010 1. Soluzione Si tratta di trovare una soluzione del sistema di equazioni congruenziali X 2 mod 5 X 3 mod 7 X 7 mod 9, che sia prossima a 1000. Dalla prima equazione abbiamo
Dettagli04 - Numeri Complessi
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Statistica per l Analisi dei Dati Appunti del corso di Matematica 04 - Numeri Complessi Anno Accademico 2013/2014 M. Tumminello, V. Lacagnina e
Dettagli04 - Logica delle dimostrazioni
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale Appunti del corso di Matematica 04 - Logica delle dimostrazioni Anno Accademico 013/014 D. Provenzano,
DettagliSistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara
Sistemi lineari Lorenzo Pareschi Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara http://utenti.unife.it/lorenzo.pareschi/ lorenzo.pareschi@unife.it Lorenzo Pareschi (Univ. Ferrara)
DettagliRette e piani in R 3
Rette e piani in R 3 In questa dispensa vogliamo introdurre in modo elementare rette e piani nello spazio R 3 (si faccia riferimento anche al testo Algebra Lineare di S. Lang). 1 Rette in R 3 Vogliamo
DettagliFederica Gregorio e Cristian Tacelli
1 Sistemi lineari Federica Gregorio e Cristian Tacelli Un sistema lineare m n (m equazioni in n incognite) è un insieme di equazioni lineari che devono essere soddisfatte contemporaneamente a 11 x 1 +
Dettagli11. Misure con segno.
11. Misure con segno. 11.1. Misure con segno. Sia Ω un insieme non vuoto e sia A una σ-algebra in Ω. Definizione 11.1.1. (Misura con segno). Si chiama misura con segno su A ogni funzione ϕ : A R verificante
Dettagli1 ANALISI MATEMATICA A - Esercizi della settimana 3
1 ANALISI MATEMATICA A - Esercizi della settimana 3 1.1 Esercizio Una funzione f : R R si dice pari se f (x) = f ( x) per ogni x R; una funzione g : R R si dice dispari se g(x) = g( x) per ogni x R. 1.
DettagliAnno Scolastico 2014/15 - Classe 1D Verifica di matematica dell 11 Maggio Soluzioni degli esercizi. 2(x 2) 2(x 1) + 2 = 3x
Anno Scolastico 2014/15 - Classe 1D Verifica di matematica dell 11 Maggio 2015 - Soluzioni degli esercizi Risolvere le seguenti equazioni. Dove è necessario, scrivere le condizioni di accettabilità e usarle
DettagliA.A CORSO DI ALGEBRA 1. PROFF. P. PIAZZA, E. SPINELLI. SOLUZIONE ESERCIZI FOGLIO 4.
A.A. 2015-2016. CORSO DI ALGEBRA 1. PROFF. P. PIAZZA, E. SPINELLI. SOLUZIONE ESERCIZI FOGLIO 4. Esercizio 4. 1. Data una coppia a, b N, consideriamo la loro fattorizzazione in primi. Esprimere in termini
DettagliANALISI MATEMATICA A SECONDO MODULO SOLUZIONI DEGLI ESERCIZI DELLA SETTIMANA 15. x 2 i
ANALISI MATEMATICA A SECONDO MODULO SOLUZIONI DEGLI ESERCIZI DELLA SETTIMANA 15 (1) (Es 9 pag 117) Se per ogni x R n ( x := x 2 i ) 1/2 verificate che per ogni x, y R n vale la seguente legge del parallelogramma:
DettagliNOTE SULLE FUNZIONI CONVESSE DI UNA VARIABILE REALE
NOTE SULLE FUNZIONI CONVESSE DI UNA VARIABILE REALE ROBERTO GIAMBÒ 1. DEFINIZIONI E PRIME PROPRIETÀ In queste note saranno presentate alcune proprietà principali delle funzioni convesse di una variabile
DettagliMetodi per la risoluzione di sistemi lineari
Metodi per la risoluzione di sistemi lineari Sistemi di equazioni lineari. Rango di matrici Come è noto (vedi [] sez.0.8), ad ogni matrice quadrata A è associato un numero reale det(a) detto determinante
DettagliEsercizi per il corso Matematica clea
Esercizi per il corso Matematica clea Daniele Ritelli anno accademico 008/009 Lezione : Numeri naturali e principio di induzione Esercizi svolti. Provare che + + + n. Provare che + + + n n(n + ) n(n +
Dettagli3 5 x 25 5 x = 1 5 x (3 25) = x = 1. 5 x = x 8x 8 = 0 2 x (23 ) x. = x (2x ) 3. = x (2 x ) 3 = 0.
Anno Scolastico 014/15 - Classe 3B Soluzioni della verifica di matematica del 9 Maggio 015 Risolvere le seguenti equazioni esponenziali o logaritmiche. Dove è necessario, scrivere le condizioni di esistenza
DettagliGeometria e Topologia I (U1-4) 2006-mag-10 61
Geometria e Topologia I (U1-4) 2006-mag-10 61 (15.9) Teorema. Consideriamo il piano affine. Se A A 2 (K) è un punto e r una retta che non passa per A, allora esiste unica la retta per A che non interseca
DettagliCENNI SUL CONCETTO DI FUNZIONE
CENNI SUL CONCETTO DI FUNZIONE Dati due insiemi A e B, una funzione f è una relazione tra gli elementi dell insieme A e gli elementi dell insieme B tale che ad ogni elemento di A corrisponde uno ed un
DettagliSerie numeriche e serie di potenze
Serie numeriche e serie di potenze Sommare un numero finito di numeri reali è senza dubbio un operazione che non può riservare molte sorprese Cosa succede però se ne sommiamo un numero infinito? Prima
Dettagli1 Note ed esercizi risolti a ricevimento
1 Note ed esercizi risolti a ricevimento Nota 1. Il polinomio di Taylor della funzione f x, y) due variabili), del secondo ordine, nel punto x 0, y 0 ), è P 2 x, y) = f x 0, y 0 ) + f x x 0, y 0 ) x x
DettagliLezione 3 - Teoria dei Numeri
Lezione 3 - Teoria dei Numeri Problema 1 Determinare il più piccolo numero primo p che divide Q(n) = n 2 + n + 23 per qualche n intero. Soluzione: Osserviamo che Q(1) = 25, quindi p può essere 2, 3 oppure
DettagliSCUOLA GALILEIANA DI STUDI SUPERIORI CLASSE DI SCIENZE NATURALI ESAME DI AMMISSIONE, PROVA DI MATEMATICA 13 SETTEMBRE 2011
1 SCUOLA GALILEIANA DI STUDI SUPERIORI CLASSE DI SCIENZE NATURALI ESAME DI AMMISSIONE, PROVA DI MATEMATICA 13 SETTEMBRE 011 Problema 1. Sia Z l insieme dei numeri interi. a) Sia F 100 l insieme delle funzioni
DettagliPreparazione Olimpiadi della Matematica
Preparazione Olimpiadi della Matematica Marco Vita Liceo Scientifico G. Galilei Ancona 18 novembre 2015 ( Liceo Scientifico G. Galilei Ancona) Preparazione Olimpiadi della Matematica 18 novembre 2015 1
DettagliRiassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria.
Capitolo 2 Campi 2.1 Introduzione Studiamo ora i campi. Essi sono una generalizzazione dell insieme R dei numeri reali con le operazioni di addizione e di moltiplicazione. Nel secondo paragrafo ricordiamo
DettagliCompito di MD 13 febbraio 2014
Compito di MD 13 febbraio 2014 IMPORTANTE: Non si possono consultare libri e appunti. Non si possono usare calcolatrici, computer o altri dispositivi elettronici. Non si può scrivere con il lapis. Motivare
DettagliSe con e indichiamo l elemento neutro di in G, e deve appartenere ad H.
Abbiamo visto a lezione che una sottoalgebra B di un algebra A è identificabile con l immagine di un omomorfismo iniettivo a valori in A. Una sottoalgebra B di A è in particolare un sottoinsieme non vuoto
DettagliEsercitazione n 5. 1 Limiti e continuità di funzioni in più variabili. Esercizio 1: Si verifichi che la funzione f definita per ogni (x, y) R 2 da
Esercitazione n 5 1 Limiti e continuità di funzioni in più variabili Esercizio 1: Si verifici ce la funzione f definita per ogni (, y) R 2 da { 4 y 4 se (, y) (0, 0) f(, y) = 2 +y 2 0 se (, y) = (0, 0)
DettagliAppunti del Corso Analisi 1
Appunti del Corso Analisi 1 Anno Accademico 2011-2012 Roberto Monti Versione del 5 Ottobre 2011 1 Contents Chapter 1. Cardinalità 5 1. Insiemi e funzioni. Introduzione informale 5 2. Cardinalità 7 3.
DettagliLezione 6 Richiami di Geometria Analitica
1 Piano cartesiano Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica Consideriamo nel piano due rette perpendicolari che si intersecano in un punto O Consideriamo ciascuna di queste rette come retta orientata
DettagliLezione Sistemi di equazioni lineari
Lezione. Sistemi di equazioni lineari Definizione. (Sistemi di equazioni lineari e loro soluzioni). Un equazione lineare nelle n incognite x,,...,x n acoefficientiink = R, èun equazionedellaforma a x +
DettagliLezione 3 - Teoria dei Numeri
Lezione 3 - Teoria dei Numeri Problema 1 Trovare il più piccolo multiplo di 15 formato dalle sole cifre 0 e 8 (in base 10). Il numero cercato dev'essere divisibile per 3 e per 5 quindi l'ultima cifra deve
DettagliIl coefficiente angolare è 3/2 mentre Q ha coordinate (0;0). La retta passa per l origine.
SOLUZIONI ESERCIZI GEOMETRIA ANALITICA ) y Il coefficiente angolare è mentre Q ha coordinate (0;) ) y E necessario passare alla forma esplicita della retta y Il coefficiente angolare è mentre Q ha coordinate
DettagliAnalisi II, a.a Soluzioni 1. j j + 1 ; ( 1)j
Analisi II, a.a. 7-8 Soluzioni Calcolare le seguenti distanze e norme: (i d (x, y dove x = {x j } e y = {y j } sono le successioni di l definite da x j = ( j, y j = j/(j + ; (ii d (f, g dove f, g sono
DettagliAritmetica sui numeri interi
CHAPTER 1 Aritmetica sui numeri interi L insieme dei numeri naturali N è certamente l insieme numerico più familiare. Non consideriamo lo zero 0 come elemento dell insieme N; non è stata infatti naturale
DettagliUna questione interessante di teoria dei numeri è connessa al teorema di Pitagora.
Una questione interessante di teoria dei numeri è connessa al teorema di Pitagora. Ai greci era noto che un triangolo di lati 3, 4, 5 è rettangolo. Questo suggerisce il problema generale: quali altri triangoli
DettagliA.A CORSO DI ALGEBRA 1. PROFF. P. PIAZZA, E. SPINELLI. SOLUZIONE ESERCIZI FOGLIO 5.
A.A. 2015-2016. CORSO DI ALGEBRA 1. PROFF. P. PIAZZA, E. SPINELLI. SOLUZIONE ESERCIZI FOGLIO 5. Esercizio 5.1. Determinare le ultime tre cifre di n = 13 1625. (Suggerimento. Sfruttare il Teorema di Eulero-Fermat)
DettagliAnalisi Matematica IV modulo Soluzioni prova scritta preliminare n. 1
Analisi Matematica IV modulo Soluzioni prova scritta preliminare n. 1 Corso di laurea in Matematica, a.a. 2005-2006 27 aprile 2006 1. Disegnare approssimativamente nel piano (x, y) l insieme x 4 6xy 2
DettagliArgomento 13 Sistemi lineari
Sistemi lineari: definizioni Argomento Sistemi lineari Un equazione nelle n incognite x,, x n della forma c x + + c n x n = b ove c,, c n sono numeri reali (detti coefficienti) e b è un numero reale (detto
DettagliCORSO DI ALGEBRA LINEARE Anno Accademico 2004/2005 Appunti su SISTEMI di EQUAZIONI LINEARI
CORSO DI ALGEBRA LINEARE Anno Accademico 2004/2005 Appunti su SISTEMI di EQUAZIONI LINEARI Lo studente ha forse già incontrato i sistemi di equazioni lineari alla scuola secondaria Con il termine equazione
DettagliLuca Costabile Esercizi di Logica Matematica Dispensa Calcolo Proposizionale 1
Luca Costabile Esercizi di Logica Matematica Dispensa Calcolo Proposizionale 1 Esercizio 1.12 Per dimostrare che per ogni funzione esiste una formula in cui compaiono le variabili tale che la corrispondente
Dettagli04 - Numeri Complessi
Università degli Studi di Palermo Scuola Politecnica Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 04 - Numeri Complessi Anno Accademico 2015/2016 M. Tumminello,
DettagliI POLINOMI. prof Luca Goldoni Liceo scientifico A.F. Formiggini Sassuolo c
I POLINOMI prof Luca Goldoni Liceo scientifico A.F. Formiggini Sassuolo c PREMESSA In questa breve dispensa di carattere teorico si vogliono raccogliere alcuni risultati relativi alla TEORIA DEI POLINOMI,
DettagliSoluzioni della verifica scritta 1 B Scientifico 24/01/2009
Soluzioni della verifica scritta 1 B Scientifico 4/01/009 Esercizio 1. Il polinomio x +x 4 5 xy + y non èordinatoné rispetto a x nè rispetto a y. E completo rispetto a y ma non rispetto a x. Nonè omogeneo.
DettagliMetodi per la risoluzione di sistemi lineari
Metodi per la risoluzione di sistemi lineari 1 Sistemi di equazioni lineari 1.1 Determinante di matrici quadrate Ad ogni matrice quadrata A è associato un numero reale det(a) detto determinante della matrice
DettagliRango di una matrice e teorema di Rouché-Capelli
Rango di una matrice e teorema di Rouché-Capelli Sappiamo che a una matrice m n, A, è associata l applicazione lineare L A : R n R m, L A (X) = AX, X R n. Definizione 1. Lo spazio nullo di A, N (A), è
DettagliPrincipio di induzione: esempi ed esercizi
Principio di induzione: esempi ed esercizi Principio di induzione: Se una proprietà P n dipendente da una variabile intera n vale per n e se, per ogni n N vale P n P n + allora P vale su tutto N Variante
DettagliEsercizi di Algebra. 3 aprile 2006
Esercizi di Algebra 3 aprile 2006 1 Sia n 2 un intero (a) Trovare due interi a b > 0 tali che siano richiesti 5 passi dell algoritmo euclideo per stabilire che MCD(a, b) = n (b) Trovare due interi x n,
DettagliSuccessioni ricorsive
Successioni ricorsive Emanuele Paolini Analisi Matematica I, 015 016 In queste note prenderemo in considerazione le successioni a n definite per ricorrenza o ricorsivamente dalle condizioni: a1 = α, (1)
Dettagli1. equivalenze e implicazioni logiche. Esercizio 1.2. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R):
. equivalenze e implicazioni logiche Esercizio.. Trovare le implicazioni che legano i seguenti enunciati (x, y R): () x < y, () x = y, () x y, () x y, () (x y) > 0. Osserviamo subito che (x y) > 0 equivale
Dettagli1 Polinomio di Taylor 1. 2 Formula di Taylor 2. 3 Alcuni sviluppi notevoli 2. 4 Uso della formula di Taylor nel calcolo dei limiti 4
1 POLINOMIO DI TAYLOR 1 Formula di Taylor Indice 1 Polinomio di Taylor 1 Formula di Taylor 3 Alcuni sviluppi notevoli 4 Uso della formula di Taylor nel calcolo dei iti 4 5 Soluzioni degli esercizi 6 La
DettagliLEZIONE N 3 METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA
LEZIONE N 3 METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA GLI INSIEMI NUMERICI N Numeri naturali Z : Numeri interi Q : Numeri razionali R : Numeri reali Q A meno di isomorfismi!!! R 5 π 2 3 11
DettagliArgomenti della lezione. Criteri di divisibilità fattorizzazione m.c.m. e M.C.D. frazioni ed espressioni
Argomenti della lezione Criteri di divisibilità fattorizzazione m.c.m. e M.C.D. frazioni ed espressioni Quale cifra deve assumere la lettera c affinché i numeri 821c e 82c1 siano divisibili per 2? Un numero
DettagliSoluzioni di alcuni esercizi degli esoneri e di due esercizi dei fogli di esercizi. 1 2 n + 5 n 10 n n + 1.
Soluzioni di alcuni esercizi degli esoneri e di due esercizi dei fogli di esercizi NOTA: PER FARE PIÚ ALLA SVELTA NON HO SCRITTO TUTTI I DETTAGLI DELLE SOLUZIONI. HO CERCATO DI SPIEGARE LE IDEE PRINCIPALI.
Dettaglia p a (p) (a + 1) p = i=0 sono noti come coefficienti binomiali 2 e sono numeri interi (a + 1) p a p + 1 (p) (a + 1) p a + 1 (p)
Appunti quarta settimana Iniziamo con un risultato molto importante che ha svariate conseguenze e che3 sarà dimostrato in modi diversi durante il corso: Esercizio 1.[Piccolo teorema di Fermat] Dimostrare
DettagliOperazioni tra matrici e n-uple
CAPITOLO Operazioni tra matrici e n-uple Esercizio.. Date le matrici 0 4 e dati λ = 5, µ =, si calcoli AB, BA, A+B, B A, λa+µb. Esercizio.. Per ognuna delle seguenti coppie di matrici A, B e scalari λ,
DettagliTutti i numeri qui considerati sono interi. Se si tratta in particolare di numeri Naturali (quindi non negativi) verrà specificato.
LICEO B. RUSSELL A.S. 2010/2011 DALLA TEORIA DEI NUMERI ALLE CONGRUENZE Tutti i numeri qui considerati sono interi. Se si tratta in particolare di numeri Naturali (quindi non negativi) verrà specificato.
DettagliGeometria per Fisica e Astrofisica
Geometria per Fisica e Astrofisica Soluzione esercizi - Foglio 3 Esercizio. Risolvere i seguenti sistemi lineari al variare dei parametri reali α β e k < < (a) x + y z = αx + αy + βz = x + y z = β. (b)
DettagliUniversità di Trieste Facoltà d Ingegneria. Esercitazioni per la preparazione della prova scritta di Matematica 3 Dott.
Università di Trieste Facoltà d Ingegneria Esercitazioni per la preparazione della prova scritta di Matematica Dott Franco Obersnel Lezione 8: estremi vincolati Esercizio 1 Scomporre il numero 411 nella
DettagliUniversità degli Studi di Roma Tor Vergata. Principio di induzione matematica
Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Principio di induzione matematica Il Principio di induzione matematica è una tecnica di dimostrazione che permette la dimostrazione simultanea di infinite affermazioni.
Dettaglia + 2b + c 3d = 0, a + c d = 0 c d
SPAZI VETTORIALI 1. Esercizi Esercizio 1. Stabilire quali dei seguenti sottoinsiemi sono sottospazi: V 1 = {(x, y, z) R 3 /x = y = z} V = {(x, y, z) R 3 /x = 4} V 3 = {(x, y, z) R 3 /z = x } V 4 = {(x,
DettagliCompito di MD 1 0 aprile 2014
Compito di MD aprile 24 IMPORTANTE: Non si possono consultare libri e appunti. Non si possono usare calcolatrici, computer o altri dispositivi elettronici. Non si può scrivere con il lapis. Motivare in
Dettagli1 PRELIMINARI 1.1 NOTAZIONI. denota l insieme vuoto. a A si legge a appartiene a A oppure a è elemento di A.
1 PRELIMINARI 1.1 NOTAZIONI denota l insieme vuoto. a A si legge a appartiene a A oppure a è elemento di A. B A si legge B è un sottoinsieme di A e significa che ogni elemento di B è anche elemento di
DettagliCORSI DI LAUREA IN MATEMATICA E FISICA
CORSI DI LAUREA IN MATEMATICA E FISICA FOGLIO DI ESERCIZI # 6 GEOMETRIA 1 Esercizio 6.1 (Esercizio 5.1). Scrivere un vettore w R 3 linearmente dipendente dal vettore v ( 1, 9, 0). Per esempio il vettore
DettagliRISOLVERE EQUAZIONI DI PRIMO GRADO INTERE
Prof. Di Caprio 1 RISOLVERE EQUAZIONI DI PRIMO GRADO INTERE Introduzione In questa lezione impareremo a risolvere equazioni di primo grado intere. Esse sono molto utili principalmente per risolvere alcune
Dettagli( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )( ) ( )( ) ( )( )
SOLUZIONI II ALLENAMENTO REGIONALE TEMATICO VENERDÌ 4 DICEMBRE 08 Quesito Siano due numeri interi primi tra loro tali che quanto vale? Sviluppando l espressione si ottiene quindi e e la soluzione è Quesito
DettagliSoluzioni delle Esercitazioni IV 08-12/10/2018
Soluzioni delle Esercitazioni IV 08-/0/08 A. Insiemi limitati, estremo superiore/inferiore. In alcuni casi l insieme è dato esplicitamente, in altri occorre prima determinare l insieme. (a) L insieme (,
DettagliGeometria BIAR Esercizi 2
Geometria BIAR 0- Esercizi Esercizio. a Si consideri il generico vettore v b R c (a) Si trovi un vettore riga x (x, y, z) tale che x v a (b) Si trovi un vettore riga x (x, y, z) tale che x v kb (c) Si
Dettagli4 0 = 4 2 = 4 4 = 4 6 = 0.
Elementi di Algebra e Logica 2008. Esercizi 4. Gruppi, anelli e campi. 1. Determinare la tabella additiva e la tabella moltiplicativa di Z 6. (a) Verificare dalla tabella moltiplicativa di Z 6 che esistono
DettagliMassimi e minimi vincolati
Massimi e minimi vincolati Data una funzione G C 1 (D), dove D è un aperto di R 2, sappiamo bene dove andare a cercare gli eventuali punti di massimo e minimo relativi. Una condizione necessaria affinché
DettagliAPPUNTI PER IL CORSO DI MATEMATICA APPLICATA. 1. Lezione 1 Richiamo brevemente alcune notazioni della teoria degli insiemi.
APPUNTI PER IL CORSO DI MATEMATICA APPLICATA ERNESTO DE VITO - UNIVERSITÀ DI GENOVA, ITALY 1. Lezione 1 Richiamo brevemente alcune notazioni della teoria degli insiemi. insieme vuoto N insieme dei numeri
DettagliCorso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 2: soluzioni
Corso di Geometria 2- BIAR, BSIR Esercizi 2: soluzioni Esercizio Calcolare il determinante della matrice 2 3 : 3 2 a) con lo sviluppo lungo la prima riga, b) con lo sviluppo lungo la terza colonna, c)
DettagliCORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 SOLUZIONI ESERCIZI PROPOSTI 18/03/2013
CORSO DI ANALISI MATEMATICA SOLUZIONI ESERCIZI PROPOSTI 8/03/03 D.BARTOLUCCI, D.GUIDO. La continuità uniforme I ESERCIZIO: Dimostrare che la funzione f(x) = x 3, x A = (, ] non è uniformemente continua
DettagliESERCIZI sui VETTORI
ESERCIZI sui VETTORI 1. Calcolare la somma di v 1 (2, 3) e v 2 (1, 4). 2. Calcolare la somma di v 1 (1, 5, 4) e v 2 (6, 8, 2). 3. Calcolare il prodotto di α = 2 e v 1 (1, 4). 4. Calcolare il prodotto di
DettagliMinimi quadrati vincolati e test F
Minimi quadrati vincolati e test F Impostazione del problema Spesso, i modelli econometrici che stimiamo hanno dei parametri che sono passibili di interpretazione diretta nella teoria economica. Consideriamo
DettagliSoluzioni verifica scritta 1A Scientifico 20/01/2009
Soluzioni verifica scritta 1A Scientifico 0/01/009 Esercizio 1 68 = 3 + ; = 11 + 0 MCD68 ; ) = ultimo resto 0) 68 68 mcm68 ; ) = = =68 11 = 68 10 + 1) = 680 + 68 = 748 MCD68; ) Esercizio Possiamo considerare
DettagliD ora in avanti, pertanto, quando si parlerà di numeri razionali si sottintenderanno solo numeri razionali compresi tra 0 e 1.
Premessa ovvia: Qualsiasi numero razionale Q si può scrivere come somma di un numero intero N e di un altro numero razionale Q tale che 0 Q
DettagliCorso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 3: soluzioni
Corso di Geometria - BIAR, BSIR Esercizi : soluzioni Rango e teorema di Rouché-Capelli Esercizio. Calcolare il rango di ciascuna delle seguenti matrici: ( ) ( ) ( ) A =, A =, A =, A 4 = ( ). a a a Soluzione.
DettagliGara Matematica. Dipartimento di Matematica Ulisse Dini. Viale Morgagni 67/a Firenze. Soluzioni edizione 2011
Gara Matematica Dipartimento di Matematica Ulisse Dini Viale Morgagni 67/a - 50134 Firenze Soluzioni edizione 011 Esercizio 1. Determinare tutti gli interi positivi non nulli n che sono uguali alla somma
DettagliCongruenze. Alberto Abbondandolo Forte dei Marmi, 17 Novembre 2006
Congruenze Alberto Abbondandolo Forte dei Marmi, 17 Novembre 2006 1 Il resto nella divisione tra interi Consideriamo i numeri naturali 0, 1, 2, 3,... ed effettuiamone la divisione per 3, indicando il resto:
Dettagli(P13) x y, z w, x + z y + w (P14) x y, z 0, x z y z
Come avevamo notato prima, la corrispondenza con la retta determina una struttura di ordinamento naturale sui numeri reali (indicato ancora con i simboli ,, ). In termini delle rappresentazioni decimali,
DettagliCORSO DI GEOMETRIA DETERMINANTE A.A. 2018/2019 PROF. VALENTINA BEORCHIA
CORSO DI GEOMETRIA DETERMINANTE AA 2018/2019 PROF VALENTINA BEORCHIA INDICE 1 Definizione induttiva di determinante 1 2 Caratterizzazione delle matrici quadrate di rango massimo 5 3 Regole di Laplace 6
DettagliIntroduzione alla TEORIA DEI NUMERI
Renato Migliorato Introduzione alla teoria dei numeri Introduzione alla TEORIA DEI NUMERI Avvertenza: questo è l inizio di un testo pensato come supporto al corso di Matematiche Complementari I ed ancora
DettagliSistemi lineari di due equazioni in due incognite
Sistemi lineari di due equazioni in due incognite Incognite Lettere (di solito X e Y) alle quali è possibile sostituire dei valori numerici Coppia ordinata Coppia (X;Y) di valori numerici, per la quale
DettagliAllenamenti di matematica: Algebra e Teoria dei Numeri
Brescia, 18 novembre 2011 Allenamenti di matematica: Algebra e Teoria dei Numeri 1. (a) Risolvi l equazione x 3 12x 2 + 29x 18 = 0. (b) Risolvi l equazione precedente utilizzando il seguente metodo. Effettua
DettagliTeoria dei Numeri. Lezione del 15/12/2009. Stage di Treviso Progetto Olimpiadi
Teoria dei Numeri Lezione del 15/12/2009 Stage di Treviso Progetto Olimpiadi Criteri di Divisibilità 2: ultima cifra pari 3: somma (o somma della somma) delle cifre divisibile per 3 4: ultima due cifre
DettagliRiassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria.
Capitolo 2 Campi 2.1 Introduzione Studiamo ora i campi. Essi sono una generalizzazione dell insieme R dei numeri reali con le operazioni di addizione e di moltiplicazione. Nel secondo paragrafo ricordiamo
Dettagli2 - Le successioni per ricorrenza
- Le successioni per ricorrenza Le successioni per ricorrenza sono un po come le serie numeriche delle successioni di numeri reali abbastanza particolari. A differenza delle successioni standard, come
Dettaglim = a k n k + + a 1 n + a 0 Tale scrittura si chiama rappresentazione del numero m in base n e si indica
G. Pareschi COMPLEMENTI ED ESEMPI SUI NUMERI INTERI. 1. Divisione con resto di numeri interi 1.1. Divisione con resto. Per evitare fraintendimenti nel caso in cui il numero a del Teorema 0.4 sia negativo,
DettagliSistemi Lineari. Rango di una matrice. Lezione 21, Algebra Lineare,
Lezione 21, Algebra Lineare, 15.11.2017 Sistemi Lineari Rango di una matrice Esempio principale, I Considerata una matrice, ci poniamo il problema di determinare il massimo numero di colonne linearmente
Dettaglir 2 r 2 2r 1 r 4 r 4 r 1
SPAZI R n 1. Esercizi Esercizio 1. Stabilire quali dei seguenti sottoinsiemi sono sottospazi: V 1 = {(x, y, z) R 3 /x = y = z} V = {(x, y, z) R 3 /x = 4} V 3 = {(x, y, z) R 3 /z = x } V 4 = {(x, y, z)
DettagliORDINAMENTO SESSIONE SUPPLETIVA QUESTIONARIO QUESITO 1
www.matefilia.it ORDINAMENTO 00 - SESSIONE SUPPLETIVA QUESTIONARIO QUESITO 1 Si consideri la seguente equazione in x, y: x + y + x + y + k = 0, dove k è un parametro reale. La sua rappresentazione in un
DettagliSistemi Lineari. Elisabetta Colombo. Corso di Approfondimenti di Matematica per Biotecnologie, Anno Accademico
Corso di Approfondimenti di Matematica per Biotecnologie, Anno Accademico 200-20 2 a di o.0 4 Capelli Rango o Caratterisca : definizioni a di o.0 Un equazione nelle n incognite x,..., x n della forma dove
DettagliDipendenza e indipendenza lineare (senza il concetto di rango)
CAPITOLO 5 Dipendenza e indipendenza lineare (senza il concetto di rango) Esercizio 5.1. Scrivere un vettore w R 3 linearmente dipendente dal vettore v ( 1, 9, 0). Esercizio 5.2. Stabilire se i vettori
DettagliCorso di Laurea in Informatica Applicata Esame di Calcolo delle Probabilità e Statistica Prova scritta dell 11 gennaio 2007
Corso di Laurea in Informatica Applicata Esame di Calcolo delle Probabilità e Statistica Prova scritta dell 11 gennaio 007 Primo esercizio Per una certa stampante S 1, la probabilità che un generico foglio
Dettagli