PROTOCOLLO DI GESTIONE DEL CANDIDATO AL TRAPIANTO DI CUORE
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- Giuliano Castellani
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1 PAGINA 1 DI 14 PROTOCOLLO DI GESTIONE DEL CANDIDATO AL TRAPIANTO DI CUORE redazione verifica Approvazione (firma e data) Rev. Descrizione modifica 30/09/ Aggiunto: paragrafo 4.7 Donatore fuori protocollo Modificato: paragrafo 4.8 (ex paragrafo 4.7):e l assegnazione dell anticipo con modifica dei criteri per la restituzione del cuore tra Centro debitore e Centro creditore 12/11/ Modificato: paragrafo 1.2: Controindicazioni al trapianto : l infezione da HIV passa da criterio di esclusione assoluto a fattore di rischio che necessita di apposito protocollo sperimentale nazionale. Modificato: paragrafo 2: Iscrizione in lista : nello status 1 rientrano i pazienti con cuore artificiale con complicanze e nello status 2A i pazienti con cuore artificiale non complicato. Modificato: paragrafo 4.4: Età del donatore : modificata l assegnazione del cuore da donatore pediatrico. Modificato: paragrafo 4.8: Anticipi e restituzioni introdotto l obbligo di rinnovo settimanale della richiesta di anticipo.
2 PAGINA 2 DI 14 29/11/ Modificato: paragrafo 4.2: Criterio geografico : specificato che la rotazione di area o generale gira sul Centro Titolare, purchè un Centro NITp abbia effettuato il trapianto. Specificato che Qualora i Centri NITp non disponessero di pazienti compatibili, devono essere interpellate le altre organizzazioni Italiane: AIRT e OCST e, se non vi sono riceventi in Italia, il cuore va proposto alle Organizzazioni Europee. 29/11/ Revisione annuale 29/11/ Revisione annuale 29/11/ Revisione annuale 15/02/ Modificato:paragrafo 1.1: elevato il limite di età per l ammissione in lista a 70 anni Modificato: paragrafo 2: definizione degli status: inserite le condizioni necessarie accedere al programma di emergenza nazionale. Modificato: paragrafo 2.1: mantenimento in lista: eliminata la richiesta di invio di un secondo siero del paziente risultato positivo alla RAGModificato: paragrafo 4.4: allogazione per età: specificato che riceventi di età >
3 PAGINA 3 DI 14 Dr. G Piccolo Dr. G Piccolo Dr. G Piccolo 60 anni vengano trapiantati con donatori di età > 40 anni Modificato paragrafo 4 in tutti i punti dove il criterio di allogazione viene modificato in presenza di un emergenza nazionale Modificato: paragrafo 4.7: definizione dei donatori fuori protocollo 29/11/ Revisione annuale 29/11/ Revisione annuale 29/11/ Revisione annuale 29/11/ Revisione annuale 14/03/ Modificato paragrafo 1.2.2: controindicazioni relative : infezione da HIV Modificato il paragrafo 2: iscrizione in lista adeguandosi alla cartella unica informatizzata. Ridefinito lo status 1 e 2A in accordo con i criteri nazionali e specificato l anticipo. Modificato paragrafo 2.1: mantenimento in lista Modificato il paragrafo 4: criteri di allocazione 14/02/ Revisione annuale
4 PAGINA 4 DI 14 Dr. G Piccolo 25/05/ Revisione annuale Dr. G Piccolo Dr. M Cardillo 19/02/ Revisione annuale 22/02/ Revisione annuale 1. Criteri di indicazione al trapianto cardiaco e gestione della lista d'attesa In tutti i programmi di trapianto la domanda di organi è potenzialmente altissima e forse anche quando saranno state realizzate tutte le strategie per incrementare il reperimento e l'utilizzo degli organi, il numero dei trapianti possibili sarà inferiore alla richiesta. L'utilizzo del trapianto quale strumento per prolungare la vita o migliorarne la qualità è quindi necessariamente proponibile ad un limitato numero di pazienti. Ciò impone di dimensionare la lista sulla probabilità di trapianto e quindi sul numero di donatori disponibili. E' quindi corretto che vengano iscritti in lista per trapianto i pazienti che presentano un indicazione al trapianto, ma è anche eticamente giusto che non siano inseriti quelli per i quali è scarsissima la probabilità di trapianto, definendo quindi con chiarezza i criteri di inclusione e di esclusione dalla lista d'attesa per ogni programma di trapianto. Tali criteri sono destinati a variare nel tempo tenendo conto delle seguenti variabili: - Disponibilità dei donatori - Criteri d idoneità alla donazione di cuore - Evoluzione delle conoscenze in merito ai fattori di rischio e morbidità post-trapianto - Efficacia della terapia medica nel prolungare la vita e migliorare l'autonomia funzionale nei pazienti con insufficienza cardiaca - Evoluzione delle conoscenze in merito ai fattori prognostici nei pazienti con insufficienza cardiaca - Competenza del Centro a gestire pazienti con decorso post trapianto cardiaco complicato - Disponibilità di terapie chirurgiche diverse in grado di offrire un significativo vantaggio prognostico ai pazienti che potrebbero essere candidati al trapianto - Risorse economiche e umane a disposizione dell'attività di trapianto e allo studio e alla cura dell'insufficienza cardiaca.
5 PAGINA 5 DI Indicazioni al trapianto Vengono considerati, per l'ammissione in lista d'attesa per trapianto cardiaco, i pazienti di età inferiore ai 70 anni, che presentano uno dei seguenti quadri clinici: a) Insufficienza cardiaca avanzata refrattaria alla terapia medica orale o con caratteristiche di progressione nel tempo, malgrado cure corrette, non migliorabile con la terapia medica, con procedure interventistiche o con cardiochirurgia. Sono pazienti con: - importante limitazione funzionale inquadrabile in III-IV classe funzionale NYHA e obiettivata dalla riduzione del consumo massimo di ossigeno (VO2) da lavoro (< 14 ml/kg/min o < del 40% del previsto in base all'età e al sesso) - severa disfunzione ventricolare sinistra (FE < 0,25) - frequente necessità di ricovero per deterioramento dello stato di compenso - stabili solo con l'aggiunta del trattamento domiciliare con dobutamina - peggioramento nel tempo della limitazione funzionale, del consumo massimo di O2 da lavoro, della FE, della dilatazione ventricolare, del profilo emodinamico - transitoria disfunzione epatica e/o renale, necessità di incremento costante del diuretico, sviluppo di intolleranza agli ACE-inibitori. b) Insufficienza cardiaca avanzata, determinata da disfunzione ventricolare destra pura o prevalente, determinata da meccanismi diversi da disfunzione sistolica del ventricolo sinistro. c) Aritmie minacciose non dominabili con la terapia medica o procedure interventistiche o chirurgiche. d) Angina refrattaria alle cure non suscettibile alla rivascolarizzazione con angioplastica o by-pass 1.2 Controindicazioni Controindicazioni assolute - Ipertensione polmonare con elevate resistenze vascolari polmonari non modificate dal trattamento prolungato con vasodilatatori e/o inotropi. - Storia di malattia neoplastica che non possa essere considerata radicalmente curata secondo il parere dello specialista oncologo. - Infezioni maggiori in atto da agente sconosciuto. - Ulcera peptica sanguinante. - Dimostrazione di non-compliance del paziente alle cure Controindicazioni relative: fattori di rischio Le seguenti condizioni richiedono la valutazione per ogni singolo caso:
6 PAGINA 6 DI 14 - Scompenso congestizio cronico con disfunzione d'organo (in particolare epatica) persistente - Pregressa cardiochirurgia multipla con esiti che determinano un elevato rischio di sanguinamento intra e postoperatori - Cachessia cardiaca - Grave obesità - Vasculopatia polidistrettuale, specie se con interessamento del circolo cerebrale o aneurisma dell'aorta - Diabete mellito insulino-dipendente di difficile controllo e/o con danno vascolare o neuropatia - Insufficienza renale (non attribuibile alla bassa portata), in casi selezionati viene preso in considerazione il trapianto combinato di cuore-rene - Infezioni maggiori in atto da agente noto - L infezione da HIV rappresenta un fattore di rischio maggiore, che, per essere accettato e considerato per trapianto deve rientrare in un protocollo nazionale, approvato a livello ministeriale. - Presenza di foci infettivi non eradicati - Colelitiasi sintomatica - Diverticolosi sintomatica - Epatite da virus B o C con HBV-DNA o HCV-RNA polimerasi positiva - Grave osteoporosi - Grave broncopneumopatia, specie se caratterizzata da infezioni polmonari recidivanti e/o bronchiectasie - Embolia polmonare recente (<3 mesi) Il peso relativo di una o più di queste condizioni deve essere valutato caso per caso e dall'andamento della storia del paziente. La coesistenza di più problemi correggibili, seppure nessuno "per se" assolutamente controindicante il trapianto cardiaco, può costituire causa d esclusione. 2. Iscrizione in lista I pazienti vengono iscritti in lista d attesa nel momento in cui pervengono al CIR a) il prelievo di sangue per il gruppo sanguigno (due provette da 5 ml in EDTA), la ricerca di anticorpi linfocitotossici e il cross-match (5 ml di sangue senza anticoagulante) contrassegnate con cognome, nome e data di nascita del paziente b) la cartella d iscrizione compilata dal Centro Trapianto. Può essere omessa la compilazione completa della cartella clinica cartacea, purché risulti compilato in ogni sua parte il data base informatizzato Donor Manager, visibile on line sia al centro trapianti che al CIR. In ogni caso deve essere inviata al CIR una richiesta di iscrizione cartacea, firmata dal medico del centro trapianti e dal paziente, contenente i dati anagrafici, copia del gruppo sanguigno e copia di
7 PAGINA 7 DI 14 tutti i consensi firmati dal paziente per i programmi nazionali di trapianto da donatore con profilo di rischio diverso dallo standard. Solo per casi di reale urgenza la cartella clinica sia cartacea che informatizzata potrà essere compilata solo con i seguenti dati: - Cognome e Nome - Data di nascita - Peso e altezza - Centro di Trapianto - Gruppo sanguigno - Dichiarazione di urgenza e Status - Firma del medico compilatore E comunque indispensabile completare la cartella informatizzata con tutti i dati richiesti non appena questi saranno disponibili. E possibile l iscrizione ad un solo Centro di Trapianto in Italia; nel momento in cui un paziente volesse scegliere un Centro diverso dovrà inviare una lettera firmata al CIR e ad entrambi i Centri Trapianto interessati, indicando espressamente qual è il Centro scelto e quale quello cui intende rinunciare. Al momento dell'iscrizione il Centro di Trapianti assegna ai pazienti uno Status in base alle condizioni cliniche. Status 1 Pazienti ricoverati presso un Centro di Trapianto o una struttura ad esso collegata e che necessitano di almeno uno dei seguenti dispositivi o terapie: a) supporto meccanico del circolo per scompenso emodinamico acuto (almeno uno dei seguenti): - assistenza ventricolare destra o biventricolare, o con pompa centrifuga - assistenza ventricolare sinistra con complicanze legate al supporto quali tromboembolismo, infezione del device, insufficienza meccanica e/o aritmie ventricolari - cuore artificiale totale - pompa intraaortica (paziente contropulsato) - ECMO b) ventilazione meccanica I pazienti in status 1 che presentano una o più delle seguenti condizioni: 1. Paziente portatore di sistemi di assistenza di breve durata inferiore a 1 mese), pompa centrifuga o ECMO; 2. Paziente portatore di sistemi di assistenza di lunga durata: complicato; 3. Paziente portatore di cuore artificiale totale, complicato;
8 PAGINA 8 DI Paziente dipendente da: ventilazione meccanica+contropulsatore aortico+inotropi e.v. in infusione continua Possono accedere al programma nazionale sulle emergenze di cuore, regolamentato da un apposito protocollo del Centro Nazionale Trapianti. Per gli altri pazienti in status 1 può essere richiesto un anticipo, per segnalarne la particolare precarietà, anche nell ambito dei pazienti di pari status. 1.2 Status 2A 1.3 a) Pazienti non necessariamente ospedalizzati che necessitano di almeno uno dei seguenti dispositivi o terapie: - assistenza ventricolare sinistra (non complicata) - terapia infusionale continua con inotropi - pazienti con IACD e aritmie ventricolari maligne recidivanti Per i pazienti in status 2A può essere richiesto un anticipo, per segnalarne la particolare precarietà, anche nell ambito dei pazienti di pari status. Status 2B Pazienti in attesa di trapianto che non rientrano nelle condizioni definite in 1 o 2A. Status 3 Pazienti iscritti al trapianto, ma momentaneamente sospesi Mantenimento in lista Ogni cambiamento della posizione d iscrizione in lista deve essere notificato sul programma donor manager nell apposito spazio riservato al centro trapianti e comunicato dal Centro di Trapianto al CIR con il modulo Aggiornamento clinico (All. 1b). In caso di impianto di VAD deve essere inviata la "Scheda per paziente in VAD" (All. 1c). Per rimanere iscritto in lista, il paziente dovrà sottoporsi alle programmate visite di controllo presso il Centro di Trapianto, che provvederà ad inviare al CIR il siero del paziente una volta all'anno e 15 giorni dopo ogni eventuale trasfusione o evento immunizzante. Ogni centro trapianti informa, con una comunicazione scritta, il paziente e il medico curante nel rispetto delle norme vigenti sulla privacy, dell eventuale sospensione (prolungata per almeno 1 mese) o cancellazione dalla lista motivandone la ragione. Contestualmente copia della comunicazione viene inviata al proprio CIR. 3. Criteri d idoneità del donatore per il trapianto in elezione Valgono i criteri d idoneità del donatore descritti nel Protocollo NITp "La valutazione d idoneità del potenziale donatore di organi" e nelle Linee guida nazionali per la sicurezza del donatore.
9 PAGINA 9 DI 14 Per il cuore vi sono condizioni che impongono ulteriori accertamenti per la valutazione dell organo: - Età superiore ai 60 anni - Storia di grave ipertensione arteriosa o grave cardiopatia - Grave ipossiemia o ipotensione non correggibile - Severe alterazioni ischemiche all ECG - Severa ipertrofia o grave ipocinesia - Episodi di arresto cardiaco protratto - Farmaci cardioattivi per via intracardiaca - Dopamina >15µg/Kg/min per periodi prolungati - Gravi difetti della canalizzazione delle arterie coronarie 4. Criteri di allogazione Per l allogazione vengono tenuti in considerazione alcuni criteri: 4.1 Status del paziente Vedi punto 1 Iscrizione in lista. I pazienti in emergenza nazionale ovunque si trovino sul territorio nazionale hanno priorità assoluta sul primo donatore AB0 compatibile. In caso di più pazienti in condizione di emergenza, la priorità viene attribuita in base alla data di attivazione dell emergenza. I pazienti in status 1 o 2A per i quali è stato richiesto un anticipo, vengono notificati dal CIR a tutti i centri a cui viene segnalato il donatore, qualunque sia il criterio di assegnazione (eccetto l emergenza). Il centro titolare non è obbligato a cedere, se dichiara di avere nella propria lista un paziente in situazione critica, anche se non anticipato. 4.2 Criterio geografico Valgono i criteri in uso nel NITp con la distinzione di quattro aree: - Donatore reperito in Ospedale sede di Centro di Trapianto di Cuore: cuore assegnato alla sede, senza alcuna modifica della rotazione. Se il centro cede per urgenza o anticipo: viene assegnato un credito al centro che ha ceduto e un debito al Centro Trapianti debitore; questi deve restituire il primo cuore in protocollo, secondo i criteri attuali, alla rotazione dei compensi (vedi in seguito). Se viene ceduto per restituzione, estingue il debito e non matura crediti. Se il Centro non accetta il cuore, per un motivo diverso dall inidoneità dell organo, si propone l organo in rotazione di area (v. oltre) - Donatore reperito in Lombardia: cuore assegnato per rotazione di area a: BG - MI PV - Donatore reperito in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino: cuore assegnato per rotazione di area a: PD - UD VR
10 PAGINA 10 DI 14 Il turno di rotazione gira sul primo Centro se il cuore viene accettato e trapiantato da uno qualsiasi dei Centri dell area qualsiasi sia il motivo di rifiuto del primo Centro in rotazione. Se il Centro che è primo in area cede per urgenza o anticipo: la rotazione di area non gira e il centro resta primo in rotazione di area, senza però acquisire nessun credito. Il Centro Trapianti debitore deve restituire il primo cuore in protocollo, secondo i criteri attuali, alla rotazione dei compensi (vedi in seguito). Se il Centro che è primo in area è debitore: deve restituire, la rotazione di area gira e il cuore viene assegnato alla rotazione dei compensi, rispettando l ordine cronologico. Nel caso in cui non ci fosse nessun centro creditore, il cuore viene assegnato agli anticipi (e in questo caso il Centro che lo riceve matura a sua volta un debito) e in ultima istanza in rotazione generale. Se nessun Centro dell area accetta il cuore, per un motivo diverso dall inidoneità dell organo, si propone l organo ai centri da compensare, poi ai centri che hanno un paziente in anticipo, in ordine di gravità di status e poi in ordine di data di attivazione dell anticipo, infine in rotazione generale. - Donatore reperito in Liguria, Marche o da aree non NITp: si propone l organo ai centri da compensare, poi ai centri che hanno un paziente in anticipo, in ordine di gravità di status e poi in ordine di data di attivazione dell anticipo, infine in rotazione generale: BG, MI, PD, PV, UD, VR. Se il cuore viene proposto in rotazione generale, la rotazione gira sul primo centro, chiunque accetti il cuore. Fa eccezione il caso in cui 5 centri su sei dichiarino di non avere riceventi idonei e solo il sesto centro accetti il cuore: in questo caso la rotazione generale non gira. Qualora i Centri NITp non disponessero di pazienti compatibili, devono essere interpellate le altre organizzazioni Italiane: AIRT e OCST. Se non vi sono riceventi in Italia, proporre il cuore alle altre Organizzazioni Europee. 4.3 Gruppo AB0 Gli organi verranno offerti per riceventi di gruppo AB0 identico al donatore. Per i pazienti in Status 1 e 2A è ammesso: Donatore di gruppo 0 a riceventi di gruppo B Donatore di gruppo 0 a riceventi di gruppo A o AB solo se in emergenza nazionale Donatore di gruppo A a riceventi di gruppo AB 4.4 Età
11 PAGINA 11 DI 14 Vi sono tre classi di età, sia per i donatori, sia per i riceventi (<20 anni, anni, >55 anni), all interno delle quali verranno assegnati gli organi, estendendo eventualmente la selezione alla classe contigua, ma evitando il salto di classe. Alla luce dell ampliamento di età per l iscrizione in lista, si definisce che riceventi di età > 60 anni vengano trapiantati con donatori di età > 40 anni, fatto salvo per le urgenze e il caso in cui non ci siano altri riceventi nel NITp. - Il donatore pediatrico (<15 anni) verrà assegnato a ricevente pediatrico (<18 anni) e come tale non deve essere restituito al Centro Titolare. Se non vi sono riceventi pediatrici nell intero territorio nazionale e se la tempistica lo consente, il cuore dei donatori di età inferiore a 8 anni deve essere proposto ai Centri Europei per riceventi pediatrici e solo successivamente a riceventi giovani adulti del NITp e delle altre Organizzazioni Italiane. Il cuore di donatori pediatrici di età superiore a 8 anni può essere proposto ai pazienti giovani adulti del NITp e delle altre Organizzazioni italiane prima che all estero per riceventi pediatrici. Se il cuore viene utilizzato per un ricevente adulto deve essere restituito al Centro Titolare e la rotazione gira come di consueto. Per i pazienti in Status 1 vengono meno le limitazioni riguardanti il match per fascia di età, fatta salva l attribuzione del donatore pediatrico al ricevente pediatrico, quest ultima viene meno solo per i pazienti in Emergenza Nazionale. 4.5 Tempo di attesa Il tempo di attesa viene calcolato dal momento in cui il paziente viene iscritto in lista attiva per la prima volta in un determinato status. 4.6 Allogazione In assenza di riceventi in Italia per i quali sia stata attivata la richiesta di accesso al programma di Emergenza Nazionale, il CIR (Centro Interregionale) individua il Centro Titolare in base al criterio geografico (v. punto 4.2). Questi individuerà il paziente tenendo conto del gruppo ABO e delle deroghe previste, nonché dei criteri antropometrici (sesso, età, peso) anche in considerazione del previsto tempo di ischemia e allo stato del circolo polmonare del candidato. L'allogazione avviene nel seguente modo: Paziente in Status 1 Paziente in Status 2A* Paziente in Status 2B* *in ordine decrescente in base al tempo di attesa La rotazione non viene modificata se il cuore è un organo fuori protocollo o se viene ceduto extra NITp come eccedenza. 4.7 Definizione di donatore di cuore fuori protocollo Viene definito fuori protocollo il donatore che presenti una o più delle seguenti condizioni: - Età >60 anni;
12 PAGINA 12 DI 14 - Frazione d eiezione < 40 %; - Valvulopatia emodinamicamente rilevante; - Donatori HCV o HBsAg positivi, i donatori a rischio neoplastico calcolato o aumentato e i donatori a rischio non valutabile o aumentato per infezione da HIV. Vengono invece considerati in protocollo donatori a rischio calcolato per batteriemia. Il donatore fuori protocollo viene assegnato secondo gli stessi criteri, ma non modifica la rotazione e non deve essere restituito. 4.8 Anticipi e restituzioni La richiesta di Emergenza Nazionale (v. protocollo) ha priorità nazionale assoluta. La richiesta d anticipo può essere fatta solo per i pazienti ospedalizzati in Status 1 o 2A, per i quali deve essere inviato al CIR il modulo compilato Aggiornamento Clinico e Richiesta di Anticipo (All. 1b) La richiesta d anticipo va rinnovata settimanalmente, altrimenti decade automaticamente. Al momento della segnalazione di un donatore, il CIR informerà il Centro Titolare del cuore dell eventuale richiesta di anticipo di altro Centro. Il Centro Titolare dovrà comunicare al CIR entro 30 minuti se nella propria lista vi sono pazienti in Status 1 o 2A che richiedano trapianto urgente, in altro caso il cuore verrà assegnato al paziente per il quale era stato richiesto l'anticipo. - Il cuore ricevuto per l anticipo deve essere restituito dal centro debitore con il primo donatore in protocollo, esclusa la sede. 1.4 COMPOSIZIONE DELLA ROTAZIONE DEI COMPENSI: - La attuale rotazione generale viene preceduta dai centri creditori nella sequenza: al 1 posto il primo centro creditore in ordine di data, al 2 il secondo e così via - se un centro ha più di un credito compare più volte, in ordine di data - Ogni Centro che riceve un cuore per una propria urgenza o anticipo, non importa da chi, compare nella colonna dei debitori, se ha più di un debito, comparirà più volte in ordine di data e sa che, con l eccezione del donatore in sede in presenza di riceventi in status 1 o 2A nella propria lista deve restituire il primo cuore in protocollo che gli compete nell ordine: alla lista dei creditori, agli anticipi, alla rotazione generale. - Se un centro riceve un donatore fuori protocollo per un proprio anticipo come eccedenza, non contrae nessun debito. Se il cuore gli viene ceduto da un altro Centro che ha già identificato un proprio ricevente, si genera rispettivamente un debito e un credito di donatore fuori protocollo e come tale verrà registrato nella rotazione dei compensi. - Ogni Centro creditore ha diritto a tre offerte. Al terzo rifiuto il suo credito si estingue. Non vale come rifiuto il caso in cui il Centro creditore non ha nessun ricevente compatibile per gruppo sanguigno o dimensioni corporee, o se è già impegnato in un altro trapianto. Il debito invece viene comunque sempre assolto (compensi, anticipi o rotazione generale).
13 PAGINA 13 DI 14 - Il Centro debitore può differire la restituzione se utilizza il cuore per un candidato per il quale aveva precedentemente richiesto un anticipo. - Se sono contemporaneamente presenti pazienti con richiesta di anticipo in lista presso il Centro debitore e quello creditore, quest ultimo sceglie se trapiantare l organo o lasciarlo al Centro debitore. *Donatore in protocollo: qualsiasi donatore che non rientri nella definizione di fuori protocollo. 5. Procedura Domino In alcuni casi, il cuore di un paziente candidato al trapianto del blocco cuore-polmoni può essere trapiantato in un altro ricevente. Tale procedura definita "Domino", prevede che vi sia un consenso informato da parte del donatore vivente, che accetta che il proprio cuore venga trapiantato in un altro paziente. Al CIR devono essere inviati: - copia del consenso informato del donatore, sul modulo che comprende anche il risultato dei marcatori virali (anti-hiv, anti-hcv, HBsAg) e della sierodiagnosi per la lue e l elenco dei riceventi proposti dal Centro di Trapianto (All. 3) - un campione di sangue del donatore (4 provette da 5 ml di sangue in EDTA) per il controllo del gruppo sanguigno ABO e l'esecuzione del crossmatch pretrapianto, ed una provetta per il controllo dei marcatori virali (5 ml di sangue senza anticoagulante). Il CIR provvederà a: - far controllare il gruppo ABO dal Settore Trasfusionale - far controllare i tests virali dal Laboratorio di Biochimica - eseguire il crossmatch fra il donatore domino ed i riceventi proposti. Al momento del trapianto il CIR dovrà: - verificare che il cross-match sia stato effettuato per tutti i riceventi proposti e che sia negativo - verificare che i marcatori virali e le indagini per la sierodiagnosi della lue del donatore domino siano stati eseguiti e siano negativi. Se il tempo trascorso dal controllo è superiore ai due mesi, sarà necessario ripetere i tests. Tutti i documenti relativi al trapianto domino devono essere archiviati nell'apposito raccoglitore nella stanza del coordinamento Trap Trasporti Il trasporto aereo in occasione di donatore in sede di prelievo molto distante dal Centro di Trapianto è prevista qualora il tempo stimato per il trasporto sia superiore alle quattro ore per il
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