BREVI RIFLESSIONI SUL RETAIL

Transcript

1 BREVI RIFLESSIONI SUL RETAIL La situazione attuale, le prospettive, le sfide del settore più coinvolgente Fabio Fulvio Responsabile Politiche per lo Sviluppo Milano, 22 Maggio 2012

2 UNA PANORAMICA SUL COMMERCIO Struttura, specializzazione, numero di imprese ed occupati (2008) Totale imprese: 1,2 Mln Totale occupati: 3,5 Mln Totale imprese: 4, 4 Mln Totale occupati: 17,3 Mln Fonte: I.stat 2

3 TREND DEL COMMERCIO Numero di imprese Formato Diff. % GDO (1) +22% Fonte: Osservatorio del Commercio - MISE Esercizi al Dettaglio ,1% (1) Dati al 2010 Fonte: MISE, Osservatorio del Commercio, Movimprese 3

4 LE DIMENSIONI COMPETITIVE DEL RETAIL Prezzo Business di volumi. Terreno dei grandi player (online e offline). Assortimento Assoluto e all interno della categoria, anche di nicchia. Terreno di grandi player ma anche di aggregatori (online) e di specialisti (online e offline). Servizio Concetto onnicomprensivo declinabile in molti modi. Terreno naturale per retail tradizionale (piccoli e offline), ma sempre più esplorato da grandi, online, e combinazioni offonline, spesso in forme innovative. 4

5 RETAIL: ECONOMICS DEI RICAVI Numero di Visitatori X Tasso di conversione X Scontrino Medio Numero di persone che entrano nel negozio (o visitano il sito) % di visitatori che compra (da visitatore a cliente) Importo medio della singola spesa Le nuove tecnologie (unite alle tradizionali tecniche di marketing) offrono tanti strumenti per migliorare le componenti dei ricavi di un retailer 5

6 COME E CAMBIATO IL CONSUMATORE Alcuni macrotrend delle economie avanzate Diffusione e utilizzo avanzato di tecnologia, soprattutto in mobilità Social, partecipazione attiva a più gruppi, fiducia nel peer assessment Estrema frammentazione della domanda, richiesta di sempre maggiore personalizzazione Ambiente, sostenibilità, Km Zero, Verde/Bio 6

7 SHOPPING EXPERIENCE La vecchia/nuova frontiera del retail Applestore, New York Collane di fiori, India Un concetto antico, diventato sempre più importante nel retail di oggi, in cui la tecnologia può essere un potente alleato o un pericoloso nemico 7

8 ALCUNI ESEMPI TRA I TANTISSIMI DISPONIBILI (1/2) Tesco Virtual Supermarket (Korea del Sud) Manifesto gigante con i principali prodotti. Foto a QR code mentre cliente aspetta il treno alla stazione della metropolitana. Consegna a casa nello stesso giorno. A metà tra online e offline. Surefoot (USA) Lo scarpone da sci deve essere aderente al piede per la massima sicurezza. Questa catena di negozi lo produce sul momento, analizzando al computer i singoli piedi. Il massimo della personalizzazione e del servizio, utilizzando componenti standard (attacchi, rivestimento esterno), ma sempre a scelta, e componenti unici (la schiuma interna con la forma del piede) 8

9 ALCUNI ESEMPI TRA I TANTISSIMI DISPONIBILI (2/2)!"#$!%&'!"#$!%&'$ H&M (Copenhagen): il carrello veramente portatile da ricostruire alla cassa. Comodo per il cliente e massimizza lo spazio espositivo del retailer.!"#$!%&'$( )%*'+,-.'+!"#$!%&'$!"!"#!"!"$%&'"( ) ***'!"!"$%&'"( + ***',&,$(-.(/0-12'3-4 56!"!"#!"!"$%&'"( ) ***'!"!"$%&'"( + ***',&,$(-.(/0-12'3-4 5 Fonte: Fabrizio Valente, Kikilab &-$2'/ 3++$4 9!"!"#!"!"$%&'"( ) ***'!"!"$%&'"( + ***',&,$(-.(/0-12'3-4 5

10 SPUNTI DI RIFLESSIONE Incentivare l innovazione nelle micro/piccole imprese dei servizi In Italia, come negli altri paesi occidentali, i servizi pesano per oltre il 70% del Valore Aggiunto, il 95% delle imprese sono micro imprese (<10 addetti) e il 98% sono piccole (<50 addetti). Se vogliamo ottenere un impatto, dobbiamo capire come incentivare l innovazione nelle micro/piccole imprese dei servizi (tra cui commercio e turismo). Questo tipo di innovazione è basata spesso (più di quella manifatturiera) su componenti soft, meno facilmente identificabili rispetto a quelli standard normalmente analizzati. Format, business model, software, conoscenza, vs. spese in R&D, macchinari, hardware Ed è resa complessa anche dalla natura sfuggente dei servizi: eterogenei, immateriali, caratterizzati dal consumo contestuale alla produzione e dalla compartecipazione del cliente nel processo di erogazione. Rivalutata dall Unione Europea negli ultimi anni, anche grazie ad una più ampia definizione di innovazione, che dal 2005 comprende anche modelli organizzativi e di marketing (quindi modelli di business, formati distributivi, ecc.), oltre al più tradizionale binomio prodotto/processo, e già presente in varie forme in alcuni bandi. Mancano ancora procedure operative a livello locale (l ultimo miglio): come catturare questo tipo di innovazione in bandi e rendicontarla? 10