ORTICOLTURA Principi generali e tecniche di coltivazione. Dr. Michele Baudino CReSO

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1 ORTICOLTURA Principi generali e tecniche di coltivazione Dr. Michele Baudino CReSO

2 Corso di Orto Floro Frutticoltura Città di Cuneo Settore Attività promozionali e produttive ufficio Agricoltura

3 Consigli pratici per la coltivazione di ortaggi a livello familiare Scegliere il luogo adatto ( spazi ben esposti che non risentano della competizione con altre piante da frutto e/o con alberate) Attenzione al suolo!! ( sono da evitare terreni caratterizzati da una forte presenza di argilla che può determinare problemi di asfissia radicale in situazioni di eccessi di umidità ) Privilegiare gli apporti di Sostanza Organica al suolo in fase di pre vangatura. Non eccedere nelle concimazioni con formulati chimici ( es ternari ) Adottare una rotazione all interno dell orto ( pomodoro zucchine patate - ortaggi a foglia pomodoro ) Utilizzare materiale di propagazione sano ( attenzione alle virosi!!!) e/o semente certificata

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5 aspetti di concimazione Ruolo dei concimi chimici i macro elementi ( N P K ) ; i meso-elementi (Ca Mg S Na - Cl) i micro-elementi ( Bo - Fe Cu Zn Mo.) Attenzione alle dosi ed alla natura delle matrici utilizzate ( es Potassio da Solfato / da Cloruro..)

6 aspetti di concimazione Concimi minerali semplici ( es: perfosfato minerale ; solfato potassico; urea..) Concimi minerali complessi ( es Nitrophoska ) Concimi organici e organo minerali contengono Carbonio legato ad un elemento fertilizzante ( N-P-K) e devono essere di origine biologica

7 aspetti di concimazione AMMENDANTI : Sostanza organica per migliorare la struttura Sabbia ( orto ) per favorire lo sgrondo dell acqua CORRETTIVI Zolfo ( S ) per accentuare l acidità dei suoli Calcio ( CaO ) per ridurre l acidità Calciocianamide Scorie Thomas per ridurre l acidità dei suoli

8 Consigli pratici per la coltivazione Programmare le epoche di trapianto in funzione delle fasi di raccolta che si desidera ottenere Adottare, laddove possibile, tecniche di protezione della coltura ( tunnel plastici) Problema rilevante in orticoltura è la gestione delle infestanti ( utilizzo di pacciamatura del suolo e/o scerbature manuali) Adottare sistemi di gestione agronomica ( difesa concimazione..) ispirati alla produzione integrata

9 Consigli pratici per la coltivazione È necessaria una disponibilità di acqua ed inoltre è necessario programmare una regolare somministrazione di acqua alle colture ( es pomodoro) Attenzione all uso di acqua da pozzo ( sarebbe necessario un periodo di riposo dell acqua in vasca per elevare le T ) Adottare tecniche di irrigazione nelle prime ore della giornata quando la t del terreno non è elevata Favorire l irrigazione localizzata con manichette forate disposte lungo le file

10 scelta del materiale di propagazione Semina diretta ( es prezzemolo fagiolo fagiolino - basilico carota ) Semina in VIVAIO ( es peperone pomodoro cavolfiore zucchino ) Trapianto materiale vivaistico Cubetto Alveolo

11 controllo delle infestanti Scerbature manuali Difficoltà di utilizzo di diserbanti ( tossicità delle molecole chimiche nei confronti delle altre colture con necessità di rispettare lunghi periodi tra le colture) Pacciamatura del suolo Polietilene nero Teli biodegradabili a base di amido di mais Pirodiserbo Calore umido

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13 Gestione del tunnel Predisporre tunnel corti ( ottimali dimensioni non superiori ai m ) Se si vuole mantenere la copertura in inverno posizionare gli archi a distanza non superiore a 1 m Collegare le centini tra loro mediante una barra di collegamento e/o con barre alle testate inclinate Posizionare il telo plastico additivato ( lunga vita antigoccia..) In inverno posizionare le chiusure sulle porte esterne al tunnel ; in estate evitare le chiusure terminali e, quando la volumetria è ridotta, aprire anche lungo i fianchi i tunnel Arieggiare i tunnel nella fase centrale della giornata ( anche in fase autunnale primaverile ) per ridurre le t all interno del tunnel ( sopra i 35 C le piante soffrono!!!) L arieggiamento favorisce anche la riduzione dell umidità dell aria e contiene, significativamente, le patologie alle piante

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15 Difesa Tecniche agronomiche Adottare sesti di impianto ottimali Utilizzare materiali di propagazione sani Utilizzare cultivar tolleranti / resistenti ai parassiti vegetali Utilizzare piante innestate Arieggiare i tunnel di coltivazione Gestire accuratamente le irrigazioni e le concimazioni Possibilità di utilizzare prodotti a basso impatto ambientale ( es Bacillus Thuryngensis per i lepidotteri ; zolfo ; rame ; piretro naturale per gli afidi )

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18 Tecnica colturale Terreno sub acido tendente al neutro ( in presenza di elevata acidità dei suoli correggere con apporti di Ca per evitare problemi di scabbia) Preparazione del suolo: somministrazione S.O. e concimi / vangatura / apporto di concime chimico ( es dose 50 kg / 1000 mq) fresatura superficiale Sesti di impianto: tra le file e sulla fila E possibile adottare anche la tecnica della pacciamatura del suolo per anticipare la fase di raccolta Apertura di un solco profondo cm; posizionamento nel solco dei tuberi seme. Trattamento contro elateridi con geodisinfestante e/o prodotti naturali ( es Beauveria ) Copertura successiva del tubero

19 Preparazione dei tuberi seme Acquistare tuberi seme da negozi certificati ( cartellino) Conservare i tuberi seme in luogo areato e, negli ultimi giorni, alla luce per favorire l inverdimento Se il tubero seme è grande si può procedere al taglio longitudinale avendo cura di mantenere 2 3 occhi per parti di tubero Far trascorrere alcuni gg tra il taglio e la messa a dimora in campo per favorire la cicatrizzazione delle ferite Attenzione a non rompere i germogli in fase di posizionamento in campo

20 Tecnica colturale Caratteristiche della patata da seme Pezzatura piccola ( ottimo un calibro 28/35 mm) ; con calibri maggiori è necessario procedere al taglio dei tuberi in pre semina Elevata omogeneità dei tuberi Germogli robusti Assenza di alterazioni patologiche ( es scabbia comune )

21 Tecnica colturale Indicazioni agronomiche Coltura da rinnovo ( successione a frumento e/o a leguminose prative) Si consiglia il ritorno della coltura sullo stesso terreno dopo 4 5 anni. Concimazione: asporti per q / prodotto: 0,4 Kg di N, 0,15 kg di Fosforo e 0,6 Kg di Potassio. Azoto frazionato; Fosforo e Potassio dati alla semina Rincalzatura necessaria per favorire l emissione di rizomi e radici Irrigazione: apporti idrici in fase di sviluppo vegetativo ( scorrimento aspersione..) Periodo critico: fase di pre post fioritura

22 Tecnica colturale Esigenze ambientali Adatta a climi temperati; i tuberi congelano a 2 C; blocco di vegetazione a 6-8 C; temperature superiori ai 30 C bloccano l assimilazione Apporti idrici: medio elevate nella fase di vegetazione ( giugno inizio luglio), ridotte in prossimità della raccolta Terreno: leggeri, sciolti, permeabili, profondi a reazione sub acida. Ben dotati in elementi minerali e sostanza organica

23 Patata difesa ATTENZIONE alla peronospora della patata ( favorita da elevata umidità associata a elevate t e bagnatura delle foglie) Utilizzare rameici come preventivo e prodotti ad azione retroattiva ( es metalaxyl + rame.. ) effettuando il trattamento alcune ore dopo aver raggiunto la fase di inizio infestazione Attenzione agli elateridi: ripetere il trattamento con Beauveria bassiana e/o con geodisinfestanti al momento della rincalzatura

24 Peronospora patata

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26 Valorizzazione patata in provincia di Cuneo e/o Piemonte Produttori patate della Valle Belbo area di produzione del cebano Produttori della patata della Bisalta area di coltivazione di Boves Peveragno Chiusa Pesio Consorzio di valorizzazione patata di Entracque Consorzio di valorizzazione patata della Valle Varaita Associazione produttori As.Pro.PAT Alessandria Cooperativa AGRIFRUTTA di Peveragno Cooperativa Terre del Maira Cavallermaggiore

27 Marchi dei Consorzi di tutela Patata di Entracque Patata della Valle Belbo Patata della Bisalta Associazione Produttori AS.PRO.PAT Alessandria Coop. AGRIFRUTTA Peveragno

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29 POMODORO da mensa Semina a inizio marzo in seminiera per trapianto di inizio maggio T ottimali di germinazione C T ottimali del suolo tra 15/19 C e 25/29 C Il n dei fiori si riduce se le T del suolo si abbassano sotto i 12/15 C T notturne ottimali nei tunnel C con nuvolosità elevata ; C in condizioni di sereno T diurne ottimali nei tunnel C con copertura nuvolosa; C sole

30 POMODORO da mensa Attenzione alla gestione dell acqua le piante sono suscettibili ai ristagni idrici. Trapianto ( a radice nuda e/o in cubetto / alveolo) da fine aprile ( tunnel ) sino a metà maggio inizio giugno ( pieno campo) Sesti di impianto metri 1,2 / 1,3 tra le file e metri 0,3 / 0,4 sulla fila ( 2 2,5 piante a mq) Allevamento in verticale ; sconsigliata l allevamento a capanna

31 POMODORO da mensa Messa a dimora delle piante Rincalzatura? ( attenzione alle piante innestate) Come gestire la pianta nel dopo trapianto Sfeminellature Cimature Irrigazione Concimazione

32 POMODORO da mensa Tipologie di pomodoro utilizzabili Cuor di bue albenganese Insalataro Allungato ovoidale Grappolo Ciliegino Datterino

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35 POMODORO da mensa Difesa indicazioni: In tunnel scarsa necessità di effettuare interventi di difesa ; controllare le presenze di eriofidi ed acari In pieno campo trattamenti con prodotti rameici a basso dosaggio a seguito di piogge per evitare attacchi di peronospora Controllo dei lepidotteri all interno dei grappoli; attenzione a Tuta absoluta Controllo del marciume apicale con trattamenti ripetuti sui grappoli con prodotti a base di Ossido di Calcio

36 Blotchy ripening Marciume apicale Peronospora bacca Alterazioni radice

37 Lepidottero bacca Aleirodidi Cimice Tripidi

38 Tuta absoluta

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40 PEPERONE Semina a metà febbraio per trapianto di metà maggio ( necessitano 12 settimane di vivaio) T ottimali di germinazione C T ottimali del suolo tra 15/18 C e 32/35 C T ottimali del suolo in vegetazione comprese tra 24 e 30 C Il n dei fiori si riduce con T dell aria superiori ai 25 C ; T di C favoriscono frutti partenocarpici ( senza semi) T notturne ottimali nei tunnel di circa C favoriscono la maturazione T diurne ottimali nei tunnel C con celo coperto; C con celo soleggiato.

41 PEPERONE Attenzione alla gestione dell acqua le piante possono subire danni se allagate e/o se l acqua raggiunge il colletto della pianta. Trapianto ( a radice nuda e/o in cubetto / alveolo) da fine aprile ( tunnel ) sino a metà maggio fine maggio ( pieno campo) Sesti di impianto metri 0.9 / 1,2 tra le file e metri 0,3 / 0,4 sulla fila ( 2.5 piante a mq) Allevamento in verticale avendo cura di avvicinare molto le piante e mantenerle erette. Appena dopo il trapianto effettuare una concimazione con fosforo per favorire la radicazione

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43 PEPERONE Come posizionare le giovani piante in campo? La rincalzatura è necessaria? Come gestire la pianta nel dopo trapianto Irrigazione interventi periodici ( almeno una volta a settimana) meglio se si utilizzano manichette forate Evitare eccessi di N in fase di post trapianto per non determinare cascola dei fiori Concimazione Apporti frazionati di concime (N; P e K con aggiunta di Ca e Mg ) durante la fase di allevamento delle piante

44 PEPERONE Difesa indicazioni: In tunnel scarsa necessità di effettuare interventi di difesa ; controllare le presenze di piralide del mais attraverso il posizionamento delle reti; di acari ed afidi In pieno campo trattamenti con prodotti rameici a seguito di piogge per evitare attacchi di peronospora; trattamenti contro la piralide del mais.

45 Fisiopatia colpi di sole Mal bianco Phythopthora Phythopthora capsici

46 Virus TSWV

47 Piralide Ragno rosso

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49 ZUCCHINO Semina diretta in tunnel a partire da inizio metà aprile sino a agosto per il pieno campo T ottimali di germinazione 25 C T ottimali del suolo tra 18 C e 25 C sopra i C si ha il blocco della vegetazione T ottimali dell aria Nei primi frutti si evidenziano problemi di deforme per problemi di impollinazione ( mancanza di fiori maschili ) Scelta delle tipologie varietali più interessanti ( verde scuro - verde chiaro con il fiore greyzini)

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51 ZUCCHINO Trapianto ( a radice nuda e/o in cubetto / alveolo) da fine aprile ( tunnel ) sino a metà maggio inizio giugno ( pieno campo) Sesti di impianto metri 1,2 / 1,3 tra le file e metri 0,3 / 0,4 sulla fila ( 2 2,5 piante a mq) Predilige suoli molto fertili con elevata dotazione in N Necessita di irrigazioni regolari ( irrigare a turni di 5 7 gg avendo cura di bagnare abbondantemente) sia a scorrimento che per aspersione Attenzione alla gestione dell acqua le piante sono suscettibili ai ristagni idrici.

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53 ZUCCHINO Difesa indicazioni: Controllo marcato nei confronti degli afidi agenti di alterazioni virali In pieno campo trattamenti con prodotti rameici a seguito di piogge per evitare attacchi di Colletotrichum Pseudoperonospora e marciumi alla base Trattamenti con Zolfo per contenere l Oidio

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55 Afidi

56 VIROSI

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58 ORTAGGI a Foglia Tipologie che possono essere coltivate nei nostri areali Lattuga cappuccio gentilina foglia di quercia lollo Esistono cultivar adatte a cicli autunnali / invernali ed a cicli primaverili - estivi autunnali. Valeriane e spinaci adatte a cicli produttivi autunnali invernali primaverili Consigliabile il TRAPIANTO ( lattughe e simili) per anticipare i cicli ed ottenere materiale di qualità

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60 ORTAGGI a FOGLIA Trapianti prolungati nel tempo Da febbraio / marzo in tunnel Da fine aprile sino a inizio settembre in pieno campo Da metà settembre a metà ottobre in tunnel Dal trapianto alla raccolta, nella fase estiva, intercorrono gg; in autunno inverno circa gg

61 ORTAGGI a Foglia Sesti di impianto : 0.20 / 0.30 tra le file e 0.25 /0.35 sulla fila ( 9 10 piante a mq) per le lattughe cappuccio gentiline foglie di quercia. Sesti di impianto 0.15 x 0.15 ( c.a piante a mq ) per lo spinacio Sesti di impianto di 0.15 x 0.10 ( c.a 80 piante a mq) per la Valeriana Suolo pacciamato con film plastico nero / bianco nero in estate )

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63 ORTAGGI a foglia Come posizionare le piante? Irrigazione quale tecnica utilizzare? ( aspersione estate e pieno campo ; localizzata in autunno inverno in tunnel) Controllo delle principali malattie ( Bremia lactucae ) con Fosfiti di Potassio Controllo dei marciumi con particolare attenzione ad evitare ristagni di acqua nel suolo. Protezione dal gelo nei cicli autunno invernali

64 Funghi vascolari Bremia Batteriosi TIP BURN

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67 CAVOLFIORE CAVOLO Tipologie di prodotto consigliate in zona Cavolfiore a infiorescenza bianca ( cicli di 60 / 65 gg sino a cicli di 95 / 100 gg) Cavolfiore verde di Macerata ( cicli di gg dal trapianto) cavolfiore romanesco ( cicli di gg dal trapianto) Cavolo verza a foglia bollosa semi bollosa cicli di gg ( autunnali invernali) Cavoli cappuccio a cicli di gg Cavolo broccolo a cicli di gg dal trapianto.

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70 CAVOLFIORE e CAVOLI Necessario il TRAPIANTO Utilizzare materiali di propagazione di c.a 30 / 35 gg al fine di evitare alterazioni alle giovani piante Adottare sesti di impianto di cm tra le file e cm sulla fila Far seguire la brassicacea ad una solanacea ( es patata ) o cucurbitacea ( es zucchino )

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72 CAVOLFIORE e CAVOLO Irrigazione per aspersione ( in particolare per cavolfiore) e/o a scorrimento Ruolo dell irrigazione sui cicli di sviluppo delle giovani piante Gestione dell interfila È possibile incidere sui cicli di maturazione delle piante?

73 CAVOLFIORE e CAVOLI Difesa Controllo della Alternaria e Peronospora mediante trattamenti con rame Controllo della batteriosi con prodotti rameici Controllo delle larve di lepidotteri ( cavolaia e nottue) con piretro naturale e/o Bacillus Thuringensis trattare nelle ore serali Controllo dell Ernia del cavolo ( Plasmodiophora brassicae) mediante correzione del terreno

74 Afide ceroso Batteriosi pomo Nottue

75 CIPOLLA

76 CIPOLLA - terreno ph del suolo neutro sub acido valori compresi tra 6 e 7 Predilige terreni ben drenati, evitare ristagni di acqua; ottimi i terreni con humus Nella fase di ingorssamento del bulbo è necessario effettuare frequenti irrigazioni sia per aspersione che a scorrimento nell interfila Eccessi di N ritardano la maturazione; eccessi di Zolfo nel terreno aumentano il potere lacrimogeno ai bulbi. Gli apporti di fertilizzanti vanno effettuati a gg dalla raccolta È necessario contenere, durante l intera fase vegettaiva, le malerbe nell interfila

77 Cipolla tecnica colturale Semina di marzo inizio aprile a file su suolo ben preparato di cultivar di cipolla a giorno lungo È possibile effettuare la semina con bulbilli ; in questo caso il ciclo si riduce di gg Semina a file distanti cm tra le file e 10 sulla fila ( più è fitta la semina più i bulbi rimangono piccoli) T ottimale per la germinazione compresa tra 20 e 25 C A 10 C di t del suolo la germinazione è lenta La formazione del bulbo avviene in estate ( minimo critico per la bulbificazione è di 12 ore di luce per le cv precoci e ore per le cv medie e per le tardive La bulbificazione è favorita dalla scarsa presenza di N nel suolo ; da un elevata rapporto K/N e da una buona disponibilità di P Le t elevate accelerano la maturazione dei bulbi

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79 CIPOLLA tecnica colturale Quando le foglie si ripiegano verso il terreno è il momento di estirpare le cipolle Scavate le cipolle queste vanno lasciate per alcuni giorni in campo al sole per favorire la disidratazione delle foglie esterne del bulbo ( tuniche) Le cipolle bianche possono subire danni da eccesso di insolazione con lessatura dei tessuti. Per questo si consiglia di mescolare i bulbi al suolo tutti i giorni Appena la parte aerea è rinsecchita e le tuniche esterne sono disidratate i bulbi vanno raccolti e stoccati in luogo areato e fresco per la conservazione In questo periodo inizia la dormienza e dura circa tre mesi Ottimo termico per la conservazione 0 C e 70% di UR. Se la T è più elevata i bulbi iniziano a germogliare per la I bulbi vanno conservati senza arrecare danno ( ammaccature abrasioni) ai bulbi

80 PORRO

81 PORRO tecnica colturale Predilige suoli molto sciolti dove NON si riscontrano ristagni idrici Semina in semenzaio ( marzo ) e trapianto a giugno luglio in campo. Trapianto a file distanti cm tra loro Aprire un profondo solco e adagiare su un lato del solco le piante disposte a distanze di 5 6 cm massimo. Coprire le piante lasciandole leggermente piegate Successivamente la pianta vegeterà e, periodicamente si effettueranno rincalzature prima meccaniche poi manuali per l intera fase estiva Ad ogni rincalzatura, per favorire l allungamento del fusto centrale, effettuare il taglio del fogliame esterno

82 PORRO tecnica colturale Durante la fase estiva devono essere effettuate frequenti irrigazioni per mantenere sempre in vegetazione la pianta In autunno inoltrato, con il sopraggiungere delle prime brinate, si procede all estirpo del porro dal campo La conservazione dovrebbe avvenire in locali freschi e umidi ( es cantine) avendo cura di posizionare i porri in tagliola con sabbia UMIDA

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85 CAROTA

86 CAROTA tecnica colturale Predilige suoli profondi freschi, ricchi in S.O. con assenza di ristagno di acqua Evitare suoli argillosi e/o terreni ricchi in scheletro ph ottimale per la coltura 6 7 Vangatura profonda del terreno con amminutamento dello strato superficiale di terreno Sistemare il terreno a prode rialzate al fine di evitare ristagni idrici. Si consiglia la semina a file per favorire le operazioni di scerbatura durante il ciclo colturale Non somministrare letame direttamente alla coltura in pre semina

87 CAROTA tecnica colturale Semina a aprile con t superiori ai C Semina di metà luglio per le produzioni che saranno raccolte in inverno Per favorire l emergenza delle giovani piante si consiglia di posizionare, sulle aiole, teli in juta e/o materiale poroso mantenendo elevati i livelli di umidità del suolo. Le irrigazioni sono necessarie in particolare nelle prime fasi di sviluppo; utilizzare ridotti volumi di acqua onde evitare pericolosi ristagni superficiali e la creazione di situazioni favorevoli allo sviluppo di funghi patogeni L irrigazione a pioggia è da preferire, ove possibile. Intervenire nelle ore del mattino per ridurre lo sviluppo di parassiti animali sulla vegetazione Conservazione: ottimo termico 0 C ed elevata umidità relativa dell aria ( 90% ) A t inferiori a 1 C si hanno problemi di deterioramento delle carote

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89 FAGIOLO Tipologie che possono essere coltivate nei nostri areali Borlotti rampicanti per raccolta della granella allo stadio ceroso ( es Bingo Rossano..) Fagiolo per produzione di granella secca ( Billò Bianco di Bagnasco) Fagiolo bianco di Spagna Fagiolo nano da raccolta dei baccelli allo stadio ceroso Fagiolino verde nano / rampicante per raccolta baccelli mangiatutto

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91 FAGIOLO Semine in pieno campo scalari nel tempo Da fine aprile inizio maggio sino a fine giugno Dal trapianto alla raccolta intercorrono mediamente : per i borlotti rampicanti, gg; per i fagioli borlotti nani gg ; per i fagiolini nani gg; per i fagiolini rampicanti gg.

92 FAGIOLO Sesti di impianto tipologie rampicanti : 1,20 tra le bine; 0,90 entro la bina; postarelle distanti 0,40 sulla fila. Sesti di impianto tipologie nane ( baccello mangiatutto e/o borlotto): 0,90 tra le file e postarelle distanti 0,15 sulla fila

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94 FAGIOLO T minime del terreno per la germinazione 8 10 C T ottimali per la fioritura C ; T ottimali per la maturazione C Terreno fresco, sciolto, ricco in S.O.; ph ottimale 5,5 6,5 Semina a postarelle ( 2 6 semi / postarelle) Seme interrato di 3 4 cm

95 FAGIOLO Irrigazione localizzata ( manichetta ) e/o per scorrimento. SCONSIGLIATA l irrigazione per aspersione Controllo delle principali malattie ( Colletotrichum lindemuthianum e Batteriosi ) utilizzo di semente sana; uso di rame Controllo del Tonchio: sottoporre la semente a trattamenti termici ( - 20 C / alcuni gg). Conservazione della semente in ambiente sano ventilato e con T contenute.

96 Antracnosi Batteriosi Rhizoctonia

97 Tripidi Miridi Miridi Lepidotteri Tonchio

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99 PISELLO Tollera il freddo ; è sensibile alle T elevate ed alla siccità ph ottimale per il suolo 6,5 7 Semina in autunno inoltrato ( novembre ) oppure a marzo ( appena si può operare nei terreni) Tipologie mezza rama / rampicanti Sesti di impianto: mezza rama tra le file ; rampicanti tra le file Semina continua sulla fila interrando il seme con 2 / 3 cm di terra. Raccolta di giugno

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101 ASPARAGO Aree di produzione ( Albese / Ceresole; Carmagnolese; Santenese; Vercellese) Terreno: predilige suoli a ph neutro sub alcalino ( 7 7,5 ), ricchi in S.O.; freschi; drenanti. Evitare aree di ristagno idrico Sesti di impianto: 90 / 120 tra le file; sulla fila Utilizzo di materiale di propagazione: vegetante e/o zampe da vivaio

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103 ASPARAGO Epoca di piantagione: Zampe a marzo - materiale vegetante a giugno / luglio Lavori di preparazione del terreno Zampe: solco profondo cm a fondo piatto. Piantine vegetanti: solco di 10 cm ; piante distanti cm Inizio delle raccolte variabile tra il II anno ( zampe) e III anno ( piantine)

104 ASPARAGO Raccolta: inizia al II - III anno e prosegue per 7 9 anni mediamente a seconda della sanità della coltura. Epoca di raccolta: da metà aprile a inizio giugno Problemi di vento / gelo Durata delle raccolte: controllare il diametro dei turioni.

105 ASPARAGO Irrigazione estiva per aspersione Concimazione con azoto in estate dopo le raccolte frazionate in due momenti distinti Apporti irrigui in fase estiva per favorire la crescita del rizoma sotterraneo e la differenziazione di gemme sulla corona. Apporti di Potassio fatti a fine autunno Controllo delle principali malattie ( Stemphilium e Ruggine ) in fase estiva con trattamenti specifici Indispensabile il diserbo manuale e/o con prodotti chimici in fase di pre ricaccio per favorire la crescita delle piante.

106 Ruggine Stenfiliosi dei turioni

107 Approfondimento sugli O.G.M. Gli O.G.M. ( organismi geneticamente modificati) sono una minaccia o una risorsa per l agricoltura mondiale? Che cosa è un OGM? Un organismo modificato tramite moderne tecniche di ingegneria genetica; oppure organismi da cui sono stati prelevati dei geni; oppure organismi in cui sono stati inseriti geni provenienti da un organismo donatore della stessa specie ( cisgenici) Cosa è un organismo transgenico? Con questa definizione si considerano organismi in cui sono stati inseriti geni di provenienza da un organismo di specie diversa

108 Approfondimento sugli O.G.M. Le modificazioni del genoma degli esseri viventi da parte dell uomo è una pratica antichissima ( si può fare risalire a anni fa) A partire dalla prima metà del 1900 l uomo ha preso coscienza dell effetto a livello genico dai propri programmi di selezione attraverso la mutagenesi e la selezione Mutagenesi - imprecisioni ed errori di replicazione del genoma durante i processi di divisione cellulare. Queste mutazioni vengono poi sottoposte a selezione o dall ambiente o dall uomo. Selezione e miglioramento genetico amplificano le mutazioni attraverso un lavoro di selezione che si protrae nel tempo partendo da un incorcio e selezionando, nel tempo, i soggetti migliori

109 Approfondimento sugli O.G.M. La differenza sostanziale tra le tecniche di miglioramento genetico classico e l ingegneria genetica (alla base dello sviluppo degli OGM) sta nella modalità con cui l uomo induce le modificazioni genetiche. Nel caso della mutazione o dell incrocio viene effettuata una selezione fenotipica in base a caratteristiche visibili all interno di popolazioni molto grandi ed essa si prolunga per diversi anni Nell ingegneria genetica è possibile PROGETTARE la modifica genetica da effettuare e, ottenuti alcuni individui nel breve tempo, questi vengono selezionati genotipicamente

110 Approfondimento sugli O.G.M. Quali potenziali rischi nell utilizzo di OGM per l ambiente e per la salute umana e animale? Es batteri normalmente innocui si possono trasformare in patogeni oppure possano produrre tossine e trasformarsi in agenti cancerogeni Es una invasività e persistenza di alcune piante OGM; induzione di resistenza agli insetti; interazioni con i pronubi. Possibili rischi per la salute umana o animale tra cui effetti tossicologici causati da proteine sintetizzate dai geni inseriti, allergie, cambiamento sui valori nutritivi, trasferimento di resistenza agli antibiotici. Quale possibilità di coesistenza tra colture OGM e non OGM???????????????

111 CReSO Consorzio Ricerca e Sperimentazione per l Ortofrutticoltura piemontese Centro Sperimentale Orticolo Via Albertasse 16 BOVES michele.baudino@cresoricerca.it Grazie per l attenzione

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