ASSOCIAZIONE NAZIONALE TRIBUTARISTI ITALIANI

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1 Bozza 2005_09-05 ASSOCIAZIONE NAZIONALE TRIBUTARISTI ITALIANI Pianificazione fiscale internazionale e controllo dei flussi finanziari anomali Catania, 7 ottobre 2005

2 APPROCCIO GLOBALE della PIANIFICAZIONE FISCALE strategie business driven Approccio globale strategie tax taxdriven strategie finance driven 2

3 VARIABILI ENDOGENE al SISTEMA IMPRESA Percezione micro (soggettiva) della fiscalità Fiscalità come come fattore strategico Allineamento della della variabile fiscale alle alle variabili strategiche d impresa Difesa contro la la fiscalità aggressiva Pianificazione fiscale (business driven & tax taxdriven) Visione macro (oggettiva) a livello del Paese in cui opera Criticità Paese Paese vs vsvisione sovranazionale (scomposizione contenitore-contenuto ) Multibranch structure; evoluzione dell impresa multinazionale Il Il limite limite dei dei costi costi di di ristrutturazione 3

4 VARIABILI ESOGENE al SISTEMA IMPRESA Linee evolutive della fiscalità paese Fiscalità come come fattore di di sviluppo (approccio offensivo) Difesa contro l erosione del del potere impositivo La La fiscalità oltre oltre il il territorio e dopo dopo il il territorio (approccio difensivo) Scenario internazionale Competitività: attitudine a considerare la la competizione come come necessità e ad ad approntare il il proprio comportamento ad ad una una contrapposizione forzata con con gli gli altri altri Paesi Paesi percepiti come come avversari 4

5 TENDENZE di FISCALITÀ INTERNAZIONALE a LIVELLO PAESE Riduzione delle aliquote Allargamento della base imponibile Controlled Foreign Companies (CFC) legislation Thin capitalization Trattati internazionali (LOB) 5

6 imponibili UNICO REDDITO 6

7 imponibili UNICO REDDITO 7

8 Il CODICE di CONDOTTA : AMBITO di APPLICAZIONE Misure che che hanno o possono avere una una sensibile incidenza sull ubicazione di di attività imprenditoriali nel nel territorio della Comunità Misure fiscali che che determinano un un livello d imposizione effettivo nettamente inferiore, ivi ivi compresa l imposizione di di entità zero, ai ai livelli generalmente applicati nello Stato membro interessato (*) (*) (*)Tale livello d imposizione può risultare dall aliquota fiscale nominale, dalla base imponibile o da altri elementi pertinenti. 8

9 RECENTI SVILUPPI nella POLITICA FISCALE COMUNITARIA Le misure fiscali dannose: rimedi previsti Status quo: gli gli Stati membri si si impegnano a non introdurre nuove misure fiscali pregiudizievoli Smantellamento :: gli gli Stati membri si si impegnano a riesaminare la la rispettiva normativa in in vigore e le le prassi esistenti Gli Stati membri si impegnano, inoltre, a promuovere l adozione di tali principi in Paesi e Territori dove il Trattato non trova applicazione ad ad assicurare l applicazione di di questi questi principi in in Territori dipendenti o associati o in in Territori dove dove essi essi detengono responsabilità particolari o godono di di vantaggi fiscali fiscali 9

10 ALTRI CRITERI di IDENTIFICAZIONE delle MISURE DANNOSE Le misure sono dannose quando: i i vantaggi vantaggi sono sono concessi concessi solamente solamente ai ai non non residenti residenti o nel nel caso caso di di transazioni transazioni effettuate effettuate con con non non residenti; residenti; i i vantaggi vantaggi sono sono preclusi preclusi al al mercato mercato domestico domestico in in modo modo tale tale da da non non modificare modificare la la base base imponibile; imponibile; i i vantaggi vantaggi sono sono accordati accordati anche anche in in assenza assenza di di un attività un attivitàeconomica reale reale o di di una una sostanziale sostanziale presenza presenza economica economica all interno all interno dello dello Stato Stato membro membro che che concede concede tali tali vantaggi vantaggi fiscali; fiscali; le le regole regole per per la la determinazione determinazione del del reddito reddito non non sono sono conformi conformi alle alle Guidelines Guidelines dell OCSE dell OCSE in in materia materia di di prezzi prezzi di di trasferimento; trasferimento; le le misure misure fiscali fiscali sono sono prive prive di di trasparenza trasparenza o risultano risultano attuate attuate in in modo modo non non trasparente trasparente a livello livello amministrativo. amministrativo. 10

11 IL PACCHETTO FISCALE del 2003 riduzione delle distorsioni al mercato interno; Obiettivi prevenzione della perdita eccessiva di gettito fiscale; ristrutturazione dei sistemi fiscali allo scopo di favorire l occupazione. Direttiva 2003/48/CE tassazione degli degli interessi da da risparmio (cd. (cd. savings directive ); Direttiva 2003/49/CE regime fiscale applicabile ai ai pagamenti di di interessi e royalties tra tra imprese consociate (cd. (cd. interest and and royalties directive ); Codice di di Condotta. 11

12 Le INIZIATIVE dell OCSE in MATERIA di CONCORRENZA FISCALE DANNOSA L impegno dell OCSE per arginare la diffusione delle pratiche dannose di competizione fiscale e contrastare l azione dei Paesi a fiscalità privilegiata I Rapporti OCSE in materia di concorrenza fiscale dannosa Aprile 1998 Harmful Tax Competition: an Emerging Global Issue Giugno 2000 Towards Global Tax Co-operation Progress in identifying and Eliminating Harmful Tax Practices Novembre 2001 Febbraio 2004 The OECD s Project on Harmful Tax Practices: The 2001 Progress Report The OECD s Project on Harmful Tax Practices: The 2004 Progress Report 12

13 REGIMI FISCALI PREFERENZIALI POTENZIALMENTE DANNOSI Criteri identificativi dei preferential tax regimes (Rapporto OCSE 1998) Livello Livello impositivo impositivoridotto o nullo nullo Isolamento Isolamento del del mercato mercato domestico domestico rispetto rispetto al al regime regime preferenziale preferenziale (ring (ring fencing) fencing) Mancanza Mancanza di di un un effettivo effettivo scambio scambio di di informazioni informazioni Assenza Assenza di di trasparenza trasparenza nelle nelle procedure procedure amministrative amministrative Definizione Definizione artificiale artificiale della della base base imponibile imponibile Non Non adesione adesione ai ai principi principi in in materia materia di di transfer transfer pricing pricing Totale Totale esenzione esenzione dei dei redditi redditi di di fonte fonte estera estera Accesso Accesso ad ad un un vasto vasto network networkdi di trattati trattati internazionali internazionali Promozione Promozione delle delle agevolazioni agevolazioni Impenetrabilità Impenetrabilità del del segreto segreto bancario bancario Incoraggiamento Incoraggiamento di di operazioni operazioni tax taxdriven Il Rapporto OCSE 2000 ha individuato 47 regimi fiscali preferenziali potenzialmente dannosi. Gli Stati membri OCSE interessati dovrebbero provvedere a smantellare i regimi effettivamente dannosi entro l aprile

14 Il RUOLO dell OCSE nella LOTTA ai PARADISI FISCALI 1 Criteri identificativi dei paradisi fiscali (Rapporto OCSE aprile 1998) Totale assenza di imposizione o esistenza di un livello di tassazione puramente nominale che si traduce, di fatto, in un carico impositivo effettivo ridotto o nullo (no or only nominal taxes). Adozione di disposizioni normative o pratiche amministrative che ostacolano lo scambio di informazioni con le amministrazioni di altri Paesi relativamente ai soggetti che beneficiano del basso livello di imposizione (lack of effective exchange of information). Assenza di trasparenza nelle modalità di applicazione delle normative e delle procedure amministrative (lack of transparency). Assenza di disposizioni che prevedano l esercizio di un attività economica sostanziale come condizione per poter beneficiare dei regimi agevolati (no substantial activities). 14

15 Il RUOLO dell OCSE nella LOTTA ai PARADISI FISCALI 2 Misure difensive contro i paradisi fiscali non cooperativi (Rapporto OCSE 2000) Non Non accordare accordare deduzioni, deduzioni, crediti, crediti, esenzioni esenzioni o altre altre forme forme agevolative agevolative rispetto rispetto ad ad operazioni operazioni effettuate effettuate con con paradisi paradisi fiscali fiscali non non cooperativi cooperativi o con con riferimento riferimento ad ad operazioni operazioni che che beneficiano beneficiano dei dei regimi regimi dannosi dannosi da da essi essi applicati. applicati. Adottare Adottare norme norme in in materia materia di di reporting reporting che che prevedano, prevedano, tra tra l altro, l altro, informazioni informazioni puntuali puntuali e dettagliate dettagliate in in relazione relazione alle alle operazioni operazioni poste poste in in essere essere con con paradisi paradisi fiscali fiscali non non cooperativi cooperativi e che che dispongano dispongano l applicazione l applicazione di di adeguate adeguate sanzioni sanzioni nel nel caso caso in in cui cui le le informazioni informazioni fornite fornite siano siano incomplete incomplete o qualora qualora non non siano siano fornite fornite informazioni informazioni su su talune talune operazioni. operazioni. I I Paesi Paesi che che non non hanno hanno una una disciplina disciplina in in materia materia di di Controlled Controlled Foreign Foreign Companies Companies ne ne considerino considerino l adozione l adozione e quelli quelli che che già già prevedono prevedono tali tali regole regole ne ne assicurino assicurino un applicazione un applicazione idonea idonea ad ad eliminare eliminare la la concorrenza concorrenza fiscale fiscale dannosa. dannosa. 15

16 Le MISURE contro il RICICLAGGIO di DANARO SPORCO : il RUOLO del GAFI 1 Le misure contro il riciclaggio di capitali di fonte illecita: il ruolo del GAFI-FATF (Gruppo di azione finanziaria sul riciclaggio) L iniziativa del GAFI per contrastare il riciclaggio dei capitali di provenienza illecita 1989 Istituzione del GAFI-FATF (Financial Action Task Force on Money Laundering) 1990 Diffusione del Rapporto contenente 40 Raccomandazioni in materia di antiriciclaggio 1996 Revisione delle 40 raccomandazioni Le principali tappe dell iniziativa promossa dal GAFI ai fini dell individuazione dei Paesi non cooperativi Rapporto 14 febbraio 2000 Rapporto 22 giugno 2000 Rapporto 22 giugno 2001 Aggiornamento 7 settembre 2001 Rapporto 22 giugno 2002 Aggiornamento 11 ottobre 2002 Aggiornamento 14 ottobre 2003 Aggiornamento 20 giugno 2003 Aggiornamento 22 ottobre 2004 Aggiornamento 10 giugno 2005 Definizione di 25 criteri (coerenti con le 40 raccomandazioni) in base ai quali procedere all individuazione dei Paesi non cooperativi in materia di antiriciclaggio Black list dei Paesi non cooperativi Prima revisione della black list Seconda revisione della black list Terza revisione della black list Quarta revisione della black list Quinta revisione della black list Sesta revisione della black list Settima revisione della black list Ottava revisione della black list 16

17 Le MISURE contro il RICICLAGGIO di DANARO SPORCO : il RUOLO del GAFI 2 I 29 Paesi membri del GAFI-FATF * I Paesi membri del GAFI-FATF Argentina Grecia Olanda Australia Hong Kong Portogallo Austria Irlanda Regno Unito Belgio Islanda Singapore Brasile Italia Spagna Canada Giappone Stati Uniti Danimarca Lussemburgo Svezia Finlandia Messico Svizzera Francia Norvegia Turchia Germania Nuova Zelanda * Ai 29 Paesi devono aggiungersi la Commissione Europea e il Gulf Co-operation Council di cui fanno parte Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti. 17

18 Le MISURE contro il RICICLAGGIO di DANARO SPORCO : il RUOLO del GAFI 3 GAFI-FATF: i principali parametri per l individuazione dei Paesi non cooperativi in materia di antiriciclaggio* Assenza Assenza o inadeguatezza inadeguatezza delle delle forme forme di di controllo controllo e supervisione supervisione dell attività dell attività svolta svolta dalle dalle istituzioni istituzioni finanziarie finanziarie Impossibilità Impossibilità da da parte parte delle delle Autorità Autoritàgiudiziarie e amministrative amministrative di di accedere accedere alle alle informazioni informazioni in in virtù virtùdella normativa normativa in in materia materia di di segreto segreto bancario bancario Assenza Assenza (o (o inadeguatezza) inadeguatezza) di di norme norme che che dispongano dispongano un un sistema sistema di discambio di di informazioni informazioni nel nel caso caso di di operazioni operazioni finanziarie finanziarie sospette sospette Assenza Assenza (o (o inadeguatezza) inadeguatezza) di di una una normativa normativa che che consenta consenta l individuazione l individuazione del del beneficiario beneficiario effettivo effettivorelativamente a determinate determinate operazioni operazioni Ostacoli Ostacoli e impedimenti impedimenti alla alla cooperazione cooperazione internazionale internazionale e allo allo scambio scambio di di informazioni informazioni con con Autorità Autoritàamministrative e giudiziarie giudiziarie di di altri altri Stati Stati Inadeguatezza Inadeguatezza delle delle risorse risorse (finanziarie, (finanziarie, tecnologiche tecnologiche e umane) umane) impiegate impiegate nel nel settore settore amministrativo amministrativo al al fine fine di di contrastare contrastare il il fenomeno fenomeno del del riciclaggio riciclaggio di di capitali capitali di di provenienza provenienza illecita illecita (*) Più precisamente, la lista definita dal GAFI prevede 25 diversi criteri 18

19 Le MISURE contro il RICICLAGGIO di DANARO SPORCO : il RUOLO del GAFI 4 La black list del GAFI FATF (10 giugno 2005) 1. Myanmar 2. Nauru * 3. Nigeria La lista delle giurisdizioni non cooperative 10 giugno 2005 La precedente lista, elaborata nell ottobre 2004, annoverava anche Isole Cook, Indonesia e Filippine. (*) Paese annoverato nella black list OCSE dei Paradisi fiscali e nella black list valida ai fini della normativa CFC. 19

20 RESIDENZA DELLE PARTECIPATE ESTERE Italia Holding S.p.A. EU Company Treaty Company Paradiso fiscale Paradiso fiscale Non-treaty Company 20

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