Definizione di articolatezza
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- Salvatore Angelini
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1 Basi semiotiche 3. Non articolatezza vs. articolatezza Definizione di articolatezza Articolatezza (<- lat. Articuli, parti che compongono il tutto): indica il fatto che il significante risulta dalla combinazione di unità minimali più piccole. L articolatezza conferisce economia e potenza al codice perché consente, attraverso la combinazione, di generare segni ulteriori rispetto all alfabeto di base del codice. Fra i codici (a significanti) articolati, le lingue verbali spiccano per la complessità dei loro meccanismi combinatori. sono molto riccamente articolate; grazie a tale proprietà esse possono, con pochi elementi, formare tutte le possibili parole (anche quelle non ancora entrate in uso o solo immaginabili).
2 Occorre anzitutto distinguere i codici a significante NON articolato da quelli a significante articolato. I primi sono normalmente codici elementari, con un numero piccolissimo (comunque = o superiore a 2) di segni Segni a s.te non articolato e segni a s.te articolato Esempio di codice con segni a s.te non articolato: il codice semaforico ha 3 segni /rosso/ /verde/ /giallo/ fermati via libe sta per scattare il rosso I diversi toni di colore sono inanalizzabili, cioè non possono essere scomposti in unità minori
3 Esempio di codice con segni a s.te articolato: Il sistema di cifrazione araba: 0,1,2,4,5,6,7,8,9 possono combinarsi formando segni articolati come ecc. Ad es. /2 5 / due volte dieci volte l unità e cinque volte l unità La posizione in cui gli elementi compaiono è pertinente; infatti ATTENZIONE ALLE CONVENZIONI GRAFICHE: /.. / DESIGNA UN SIGNIFICANTE QUINDI POSSO SCRIVERE CHE.. UN SIGNIFICATO /ALBERO/ ~ ALBERO PER INTENDERE CHE IL PRIMO è UN SIGNIFCIANTE E IL SECONDO UN SIGNIFICATO
4 Un altro codice a s.te articolato: il braille Inventato da Louis Braille (Coupvray, 4 gennaio 1809 Parigi, 6 gennaio 1852) M Q G e 7 segnanumero punto Il codice utilizza due elementi di base: il puntino in rilievo l assenza di puntino i segni vengono disposti in uno spazio con 6 possibili posizioni dunque il codice ammette 2 alla sesta segni, 64 segni
5 Il codice funziona per opposizioni E importante capire che per funzionare un codice ha bisogno di un sistema di opposizioni: perché il puntino in rilievo acquisti valore deve differenziarsi dall assenza di puntino. Se ciò non fosse, avremmo un codice di soli 6 segni. Dunque gli elementi minimi che formano il s.te dei segni di un codice non devono confondersi l uno con l altro, pena la perdita di valore distintivo.
6 I tratti pertinenti Opposizione implica differenza. Un segno si costituisce come tale per differenza da altri segni. Ma: Qual è il meccanismo con cui distinguiamo un significante (e quindi un segno) da un altro? Sappiamo oggi che questo meccanismo non è specificamente semiotico, ma è un meccanismo più generale, insediato nelle nostre facoltà cognitive di base. Nel suo nucleo essenziale ogni processo di identificazione/distinzione si risolve nella formazione di una coppia di classi, definite dalla presenza o assenza di un tratto distintivo. Ad es. Se in una scatola di attrezzi cerco una vite (in mezzo a martelli, forbici, chiodi ecc.) devo di necessità istituire una classificazione VERSUS Dove il primo insieme include le viti e il secondo include tutti gli elementi che non sono viti. Una successiva classificazione ci aiuterà a individuare (nel primo insieme) le viti di misura adatta al nostro caso, distinguendole dall insieme complemento (che contiene le viti di musra inadatta), e così via, fino alla identificazione dall insieme con un solo membro (o più membri identici) che soddisferà le nostre esigenze.
7 Diremo dunque nel caso considerato che la struttura fisica e ingegneristica della vite è il tratto pertinente che adottiamo per costruire il sistema di classi. Ma possiamo formulare infiniti esempi. Se sono in un ambiente rumoroso e i troppi decibel mi danno fastidio, cercherò automaticamente una stanza meno esposta. Nel fare ciò, senza consapevolezza starò effettuando una classificazione (fra ambienti troppo rumorosi e ambienti non troppo rumorosi) nella ricerca di una posizione più soddisfacente per passare la sera. Il procedimento appena descritto non è specifico dell essere umano, né solo degli animali superiori. La minuscola ZECCA, una sorta di robot naturale, per sopravvivere e riprodursi deve saper costruire almeno UN sistema di classi: quello che le consente di distinguere tra le fonti di acido butirrico e quelle prive di tali requisito. Perfino l organismo unicellulare deve saper almeno distinguere fra un ambiente tossico e uno in cui può sopravvivere. La nostra idea è dunque la seguente: la SEMIOSI (dalle elementari spie o segnali d allarme alle grandi lingue verbali o segnate) presuppone questo meccanismo elementare, lo usa a piena mani proiettandolo sulle unità che costituiscono i segni e, coi segni, i codici. Naturalmente, identificare una PAROLA comporta non uno solo, ma numerosi, sofisticati processi SIMULTANEI di classificazione. Ricordiamoci di quanto spiegato in questi esempi nell avvicinare il più complesso dei linguaggi a noi noto: quello delle lingue.
8 L esempio della lingua italiana Prendiamo l italiano: esso consta di 28 elementi fonico-acustici minimi, detti fonemi : 7 vocali e 21 consonanti Grazie alla combinazione, secondo certe compatibilità, di questi elementi, possiamo formare (e capire) le parole e più che compongono un buon vocabolario scolastico (ad es. lo Zingarelli, il Devoto-Oli, il De Mauro)
9 Genesi dei suoni linguistici Come si producono i suoni linguistici? L apparato respiratorio si è nell uomo riconvertito in apparato anche fonatorioarticolatorio. Questa è una caratteristica tipica della specie Homo sapiens e differenzia in modo decisivo gli esseri umani dai cugini scimpanzé e bonobo, mettendoli in grado di produrre il linguaggio verbale.
10 Fonemi vocalici dell italiano Il cosiddetto triangolo vocalico Diversamente da quel che si dice, l italiano ha sette vocali perché esistono una o aperta e una chiusa, una e aperta e una chiusa. Che si tratti di fonemi diversi (e non di semplici modi diversi di pronunciare lo stesso fonema) si capisce da coppie minime come pésca (atto del pescare) vs. pèsca (frutto) bótte (recipiente) vs. bòtte (colpi)
11 Una differenza importante Fonema Ogni volta dunque che una differenza di suono distingue un significato abbiamo a che fare con un fonema Coppia minima è una coppia di parole distinta da un solo fonema (es. pare ~ dare) Allofono In altri casi il grado di apertura della vocale cambia liberamente (es. bósco vs. bòsco) e dipende solo da preferenze regionali Allofono è un altro modo di articolare il fonema; es. véro~vèro
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13 Fonemi consonantici dell italiano: si distinguono in base a (1) modo di articolaz., (2) luogo/punto di articolaz., (3) +/- sonorità (vibrazione pliche vocaliche) Attenzione ai segni strani ts come in azione tʃ come in cena dʒ come in giro k come in cane ɲ come in agnello z come in rosa (fiore) s sonora s come in asino s sorda Abituiamoci a riconoscere opposizioni come a ɲ ello vs. a n ello
14 Un fonema consonantico italiano Un fonema consonantico si distingue in base a tre elementi: 1. modo di articolazione (occlusivo, affricato o continuo/costrittivo) 2. luogo o punto di articolazione (bilabiale, dentale ecc.) 3. presenza o meno di sonorità (= vibrazione delle corde vocali) Basta un solo elemento a modificare il fonema, ad es. P-ere B-ere (la p è sorda, la b sonora)
15 Oppure F-ilo F-iglio (attenzione: foneticam. è f i ʎ o ) La l (consonante laterale) si oppone a ʎ che è diversa solo perché articolata come palatale, anziché prepalatale ʎ è un lambda rigirato corrispondente al suono che trascriviamo come gli
16 Altri casi Ma naturalmente le parole possono diversificarsi per due elementi, ad es. B- ordo vs. T ordo Infatti B è occlusiva + bilabiale + sonora T è occlusiva + dentale + sorda
17 O per tutti e tre gli elementi, ad es. F reno D reno (voce del verbo drenare ) F è costrittiva + labiodentale + sorda D è occlusiva + dentale + sonora
18 Due sole eccezioni alla norma del 3 In italiano di norma i tre tratti distintivi bastano per differenziare tutte le parole, con due sole eccezioni, in cui occorre un quarto tratto la nasalità B/M D/N Sono infatti identiche, tranne per il tratto nasalità Cfr. M ARE vs. B- ARE D ETTO vs. N ETTO
19 Basi semiotiche n. 4: il concetto di sistema IL SISTEMA FONEMATICO SI REGGE SU OPPOSIZIONI A RETICOLO DI CIASCUN ELEMENTO CON TUTTI GLI ALTRI. QUESTO GENERA UNA STRUTTURA, CIOè UN INSIEME DI ELEMENTI LEGATI DA OPPOSIZIONI DIFFERENZIALI. OGNI FONEMA SI DEFINISCE PER DIFFERENZA DA TUTTI GLI ALTRI. NEI TERMINI DI SAUSSURE NELLA LINGUA VI SONO SOLO DIFFERENZE.
20 M T G F B D P R L K N ʎ
21 Definizioni dell articolatezza linguistica Nel linguaggio verbale possiamo dunque identificare due livelli di articolazione: (a) quello dei fonemi forma la cosiddetta seconda articolazione: i fonemi sono infatti le unità minime del significante che NON portano significato ma sono indispensabili per differenziare i significati (ad es. pino/tino: p e t sono due fonemi, cioè due unità di 2 articolazione). (b) Quello dei monemi forma la cosiddetta prima articolazione: i monemi sono unità di rango inferiore alla parola (grafica) ma ancora dotati di significato. Ad es. in tavolino abbiamo tre monemi: tavol porta l informazione lessicale, in l informaziona grammaticale diminutivo e -o l informazione (anch essa) grammaticale, maschile singolare. Tutte e tre queste unità sublessicali (eesendo composte di un significante e di un significato) sono dunque per definizione SEGNI.
22 Un altro esempio linguistico #DISOCCUPATO# Dal punto di vista della 2nda articolazione questa parola è analizzabile come: 1/d, i, s, u, p, a, t; 2/o, c Ma è analizzabile anche in I articolazione /DIS/ + /OCCUP/ + /AT/ + /O/ NON OCCUPARE PART. PASS. MASCH. SING.
23 Esempi da altri codici Nell aritmetica abbiamo solo unità di I articolazione le unità minime dell aritmetica che non sono ulteriormente riducibili, ma sono dotate di significato: 3, 5, 9 ecc. sono dunque monemi. Infatti / 3 / tre volte l unità
24 Nel Braille abbiamo solo elementi di seconda articolazione Infatti i suoi elementi di base (puntini in rilievo vs. spazi senza puntino in rilievo) non recano significato (diversamente dai monemi). Acquistano significato solo congiungendosi secondo certe convenzioni. Ad es.. Significa SOS
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