IRES: Imposta sul reddito delle società
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- Cristina Cattaneo
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1 L IRES 1
2 IRES: Imposta sul reddito delle società 1. Generalità e base imponibile NB. Base imponibile e reddito d impresa ai fini Irpef 2. Base imponibile e profitto 3. Neutralità - scelte di distribuzione degli utili (imposta societaria e personale) - scelte di investimento - modalità di finanziamento 2
3 IRES Presupposto: possesso di redditi in denaro o in natura da parte dei seguenti soggetti passivi Società per Azioni (SPA), Società in accomandita per azioni (SAPA), Società a Responsabilità limitata (S.r.l), società cooperative residenti nel territorio dello Stato; enti pubblici e privati diversi dalle società. La base imponibile: reddito d impresa = Utile/perdita risultante dal conto economico (codice civile) corretto per tener conto delle variazioni in aumento e in diminuzione previste dalla normativa fiscale normativa simile per le società di persone: IRPEF Finanziaria 2008: allineamento fra valori civilistici e fiscali eliminato il quadro EC; D.Lgs. n. 6 del 2003; Principi contabili internazionali Aliquota t = 27,5% (proporzionale) Riduzione nel tempo In alcuni casi, le società di capitali possono optare per l attribuzione del reddito d impresa ai soci (pro-quota) regime di trasparenza (dopo) 3
4 Base imponibile dell IRES Il reddito d impresa: B=R-L-M+0,05D+IA-αIP-A + ΔS + ΔW R = ricavi corrispettivi da cessione di beni e prestazione di servizi alla cui produzione o al cui scambio è diretta l attività dell impresa + altri ricavi L = spese per prestazioni di lavoro dipendente (comprensive di oneri contributivi) M = costi variabili D = dividendi Solo il 5% degli utili distribuiti dalle società con personalità giuridica (paradisi fiscali esclusi), rientra nella base imponibile Evita la doppia tassazione degli utili (si veda la participation exemption per le plusvalenze) IA = interessi attivi IP = interessi passivi (F=IP-IA) A = ammortamenti ΔS = variazione delle scorte ΔW = plusvalenze patrimoniali T = 0,275 * B Se B<0 T=0 la perdita può essere portata in deduzione negli esercizi successivi, ma non oltre il quinto (con eccezione dei primi tre anni di attività, con riporto delle perdite illimitato). 4
5 Gli oneri finanziari: IA-IP Gli interessi attivi concorrono a formare il reddito per l ammontare maturato nell esercizio implicazioni per le società di persone (Irpef) Gli interessi passivi sono Interamente deducibili fino a concorrenza degli interessi attivi L eventuale eccedenza è deducibile entro il limite del 30% del reddito operativo lordo (ROL) la quota di ROL non utilizzata può essere portata ad incremento del ROL dei successivi periodi di imposta, aumentando così la soglia di deducibilità degli interessi riporto della quota indeducibile degli interessi passivi nei periodi d'imposta successivi In formule se IP IA + 0,3 ROL α=1 se IP > IA + 0,3 ROL α IP = IA + 0,3 ROL α = (IA + 0,3 ROL) / IP ROL = valore della produzione costi della produzione (al lordo degli ammortamenti) + canoni leasing dei beni strumentali Deducibilità prociclica Tale vincolo vale solo per i soggetti Ires (no Irpef) 5
6 Gli oneri finanziari: Esempio Valore della produzione Costi della produzione (inclusi amm.) Ammortamenti 900 Canoni Leasing 100 Interessi passivi Interessi attivi 500 IP=2.000>IA=500 ROL = = Interessi passivi deducibili = α IP = IA + 0,3 ROL = = ,3*4.000 = Interessi passivi indeducibili = = 300 6
7 Gli ammortamenti (A) L ammortamento è il procedimento con il quale il costo di un bene strumentale impiegato nell attività d impresa per un periodo pluriennale è ripartito fra i diversi esercizi di utilizzo. Dovrebbe riflettere il logorio normale dei beni utilizzati Si calcola applicando Il coefficiente d ammortamento (δ) coefficienti stabiliti dal Ministero delle Finanze per categorie di beni e settori d attività costanti (ma la quota d ammortamento del primo periodo è ridotta del 50%) Al costo storico d acquisto del bene La somma delle quote d ammortamento = costo storico Es. costo storico= 100; coeff.=30% anno tot A Finanziaria 2008: Abolita la possibilità di ricorrere agli ammortamenti anticipati Effetti redistributivi fra società Ampliamento temporaneo della base imponibile Annunciata revisione dei coefficienti ministeriali di ammortamento Difficile valutazione dell impatto nel tempo 7
8 La variazione delle scorte (ΔS) Rimanenze finali - consistenze iniziali Componente del reddito d impresa (può essere negativa) In presenza di prezzi non costanti, valutazione delle scorte: FIFO (first in first out): rimanenze valutate ai prezzi correnti Se i prezzi aumentano, il valore delle rimanenze aumenta e quindi il profitto aumenta e la base imponibile Ires aumenta LIFO (last in first out): rimanenze valutate al costo storico Italia: libertà alle imprese nella determinazione del valore delle rimanenze: alle imprese converrà adottare il LIFO in periodi di inflazione Vedere esempio sul libro. 8
9 Le plusvalenze patrimoniali (ΔW) Plusvalenze realizzate cedendo a titolo oneroso beni relativi all impresa plusvalenza = corrispettivo percepito - costo non ammortizzato se relative a beni posseduti da più di 3 anni: possono concorrere a formare il reddito in quote costanti nell esercizio di realizzazione e nei 4 successivi. Possibilità di rivalutare periodicamente alcune poste dell'attivo assoggettandole ad un regime fiscale agevolato per non gravare eccessivamente sulle plusvalenze realizzate dalle imprese a causa di fenomeni inflazionistici Esempio: Una legge del 2000 ha consentito la rivalutazione dei beni materiali (come immobili, impianti, macchinari) e immateriali (come brevetti, partecipazioni azionarie qualificate come immobilizzazioni finanziarie). Alla possibilità di rivalutazione corrisponde il versamento di un imposta sostitutiva (19% per i beni oggetto di ammortamento, 15% per quelli non ammortizzabili). 9
10 Le plusvalenze patrimoniali In generale, le plusvalenze realizzate cedendo a titolo oneroso partecipazioni societarie rientrano nella BI Participation exemption: 95% delle plusvalenze societarie esenti se: le partecipazioni cedute sono state iscritte a bilancio come immobilizzazioni finanziarie e detenute per almeno 12 mesi, la società partecipata svolga effettivamente un attività commerciale e non risieda in territori a regime fiscale privilegiato (paradisi fiscali). Indeducibilità delle minusvalenze se ricorrono criteri simili. Motivazione della Participation exemption: evitare la doppia tassazione degli utili Motivata solo nell ipotesi che la plusvalenza rifletta utili non distribuiti Parziale (5%) doppia tassazione: disincentivare le strutture piramidali Si veda il trattamento dei dividendi Normativa speciale per CONFERIMENTI, SCAMBI DI AZIONI, FUSIONI E SCISSIONI per non interferire con i processi di riorganizzazione aziendale 10
11 Il consolidato fiscale Consolidato fiscale (nazionale e mondiale). determinare un unica base imponibile in capo alla società capogruppo, valida per tutte le società del gruppo l imponibile è pari alla somma algebrica degli imponibili tutti i dividendi distribuiti all interno del gruppo sono esonerati da imposta gli interessi passivi di una società sono deducibili dal ROL di altre società aderenti al gruppo la capogruppo è tenuta al pagamento unificato dell imposta. FINALITA Consentire la compensazione, ai fini fiscali, di utili e perdite delle società partecipate Controbilanciare gli effetti dell indeducibilità delle perdite su partecipazioni conseguente al regime di participation exemption, consentendo la compensazione dei risultati negativi e positivi. Non imponibilità dei dividendi e deducibilità di IP sono ulteriori vantaggi 35% dell imponibile Ires da società facenti parte del consolidato 11
12 Regime di trasparenza Dal 2004: le società di capitali possono, in alcuni casi, optare per l attribuzione del reddito d impresa ai soci (pro-quota). Possono optarvi Le società di capitali i cui soci sono solo società di capitali, ciascuna con percentuale di partecipazione 10% Le S.r.l. con ristretta base proprietaria (composta solo da persone fisiche non superiori a 10) e rientranti nell ambito di applicazione degli studi di settore FINALITA simili a quelle del consolidato fiscale per i gruppi. Al consolidato fiscale (nazionale o mondiale) possono accedere solo le società appartenenti ad un gruppo societario con determinati requisiti. Evitare (per le società di capitali che non hanno i requisiti per la tassazione di gruppo) la parziale doppia tassazione degli utili e l indeducibilità delle perdite 12
13 Redditi d impresa Irpef In generale, inseriti pro quota in BI Irpef Dal 2008, sulla parte di utili che vengono reinvestiti in azienda anche le società di persone e le ditte individuali possono beneficiare dell aliquota Ires del 27,5% Tassazione separata opzionale aliquota t=27,5% (proporzionale) Numerose condizioni titolare di redditi d'impresa o di partecipazione snc o sas contabilità ordinaria, per obbligo o per opzione gli utili non devono essere prelevati o distribuiti Se gli utili vengono distribuiti Irpef (e l imposta del 27,5% si scomputa) Contribuenti minimi : lavoratori autonomi e imprese senza dipendenti e con ristretto giro d affari (ricavi < euro, ecc.) Imposta sostitutiva sul reddito (al netto dei costi), principio di cassa aliquota t= 20% (proporzionale) Opzionale Esenzione Irap e franchigia sull Iva (dopo) 13
14 Distribuzione dell'imposta Ires (...) per classi di componenti positivi Irap # società Imposta minore di zero da 0 a da a da a da a da a da a da a da a da a da a da a oltre
15 Base imponibile IRES = vero profitto? Vari aspetti allontanano la base imponibile dal vero profitto. 3 esempi, collegabili a presenza di inflazione + principio nominalistico I beni capitali sono ammortizzati al costo storico in periodi di inflazione, sopravvalutazione dei profitti (rozzamente compensata dalla possibilità di ricorrere all ammortamento anticipato e di rivalutare periodicamente i beni). Nella valutazione delle scorte LIFO - FIFO Gli interessi passivi sono deducibili nel loro valore nominale in periodi di inflazione si sopravvaluta il costo del capitale e si sottovaluta il profitto. 15
16 Esempio i = r + rπ + π π compensa per la perdita di valore del capitale dato a prestito (1+ π)r adegua il rendimento reale al tasso d inflazione si detraggono entrambe queste componenti e BI<profitto Esempio: Periodo 1 (niente inflazione): D=100; i=r=5%; R=100; M=90 BI= =5= profitto Periodo 2: π = 10% (i perfettamente indicizzato) R=110; M=99; i=15,5% BI= ,5=-4,5 <0 NON corrisponde al vero profitto economico il valore reale del debito si è ridotto del 10% equivale ad una sopravvenienza attiva =10 profitto= ,5+10=5,5 16
17 Imposta personale e imposta societaria Capacità contributiva della società rispetto a quella dell individuo Se le società di capitali godono di una propria capacità contributiva doppia tassazione dei dividendi (società e percettore) Se solo l individuo gode di una propria capacità contributiva società o percettore Neutralità dell imposta rispetto alle scelte di distribuzione degli utili Il sistema fiscale è neutrale se il carico fiscale complessivo non varia al variare della quota degli utili distribuiti (dividendi) 17
18 1. Sistema classico L imposta societaria si applica a tutto l utile d impresa U (nb. B=U) t= aliquota imposta societaria L imposta personale si applica a tutti gli utili distribuiti D t p = aliquota imposta personale T ToT =T società +T personale =tu+ t p D=tU+ t p [du(1-t)] d=d/un = % utili netti distribuiti UN = U(1-t) utili netti, potenzialmente distribuibili Carico fiscale per unità di utile: τ = T ToT /U = t+t p [d (1-t)] τ aumenta all aumentare di d (doppia tassazione degli utili distribuiti) d=0 τ = t d=1 τ = t+t p -t p t τ = tp ( 1 t) > 0 d Non neutralità nei confronti delle scelte di distribuzione degli utili 18
19 1. Sistema classico in Italia Italia: Non qualificate: T TOT =tu+ 0,125dU(1-t) d=0 τ = t=27,5% d=1 τ = 0, ,125*(1-0,275) = 36,56% Qualificate: T TOT =tu+ t p *0,4972*dU(1-t) d=0 τ = t=27,5% d=1 τ = 0,275+t p *0,4972(1-0,275) = 0,275+t p * 0,3605 = 0,275+t p * 0,3605 (dipende da t p ) Doppia tassazione, non neutralità 19
20 2. Integrazione completa L utile d impresa rientra nella base imponibile dell imposta personale, indipendentemente dalla sua distribuzione Solo la persona τ = T ToT /U =t p Neutralità In Italia Società di persone Dal 1/1/2004, opzione per la trasparenza fiscale 20
21 3. Esenzione totale Utili tassati esclusivamente presso l impresa Dividendi esenti Impresa τ = T ToT /U =t Neutralità USA, proposta nel 2003 Correzione per la differenza fra aliquota effettiva ed aliquota formale 21
22 4. Credito d imposta (Italia, fino al 2004) Meccanismo per evitare la doppia tassazione dei dividendi mantenendo imposta societaria e personale Società: T società =tu Individuo: T personale =t p [du] - t[du] du = utili lordi distribuiti t[du] = Ires pagata dalla società sugli utili lordi distribuiti = credito d imposta Se t>t p vado a credito T ToT =T società +T personale = tu+ t p [du] - t[du] Se d=1 T ToT =T personale τ = T ToT /U = t+d (t p -t) Non neutrale (neutrale solo se t= t p ) : τ = d ( t p t) d=0 τ = t d=1 τ = t p Evita la doppia tassazione degli utili distribuiti 22
23 4. Credito d imposta in concreto (opzionale!) Individuo: T personale = t p [du] - t[du] Conosco D= du(1-t) ; non conosco du Per applicare il meccanismo del credito d imposta, dati i dividendi Nella BI Irpef: D t du = = D(1 + ) 1 t 1 t t credito d imposta: tdu [ ] = D 1 t t t Tp = tp 1+ D D 1 t 1 t Se t=34% t 0,34 51,51 1 t = 1 0,34 = 23
24 Imposta societaria e investimento Neutralità dell imposta societaria 1. Scelte di investimento (quanto investire) 2. Modalità di finanziamento (debito o azioni) Il sistema tributario è neutrale quando non influenza 1 e/o 2 il comportamento delle imprese non varia in seguito all introduzione di imposte 2: facile da definire totale di imposte sul profitto NON dipende dalla modalità di finanziamento 1: devo introdurre la scelta di investimento di un impresa (estremamente semplificata) Senza imposte Con imposte (vari casi) 24
25 La scelta di investimento B= R-L-M+0,05D+IA-α IP-A + ΔS + ΔW B=[R-L-M+0,05D+IA+ ΔS + ΔW] -A αip B= π ( I) δi αii P= U = π( I) δi ii P = profitto π = rendimento al netto dei costi dell'investimento ROL δ I = ammortamenti ii = oneri finanziari (NB: interessi passivi o remunerazione degli azionisti) 25
26 Investimento: no imposte P = π ( I) δ I ii L impresa sceglie I che max P π '( I*) δ = i π ' δ = i condizione che determina la scelta del livello di investimento π ' = rendimento marginale i = costo del capitale 26
27 i π ' ( π ' δ ) i I* I Se i I* (e viceversa) 27
28 Investimento: imposte con B U Se B U=P l imposta è neutrale rispetto alle scelte di investimento P = B = π ( I) δ I ii [ π δ ] P = P tb = ( I) I ii (1 t) netto ( ) ( I ) π' I* δ (1 t) = i(1 t) π' * δ = i L imposta riduce il rendimento marginale al netto degli ammortamenti e il costo del capitale nella stessa proporzione (1-t) Intuizione Condizione di ottimo 28
29 Piena deducibilità NB. Se B = [π(i) - δi i I] = vero profitto neutralità ( I ) π' * δ = i π ' ( π ' δ ) ( π ' δ )(1 t) i i(1-t) I* 29
30 Non neutralità delle imposte societarie a) la base imponibile è in genere definita in termini nominali e non reali (non fare) b) gli ammortamenti fiscali non coincidono con il vero ammortamento economico (non fare) c) la deducibilità/indeducibilità degli oneri finanziari ii Differente trattamento di debito e azioni Debito: α=1 Azioni: α=0 NB: in realtà, per i vincoli alla deducibilità degli interessi passivi, può aversi α<1 nel caso di finanziamento con debito (in seguito) 30
31 Parziale indeducibilità degli oneri finanziari Consideriamo il generico caso in cui solo una frazione α [0;1] degli oneri finanziari sia deducibile Hp. Ammortamento fiscale coincide con quello economico. B = [π(i) - δi α i I] vero profitto Profitto netto = [π(i) - δi i I] t[π(i) - δi α ii] = (1-t) (π(i) - δi) - (1- α t) i I Investimento ottimo I*: ( I ) π' * δ = (1 αt) i 1 t (1 αt) α < 1 > 1 aumenta il costo del finanziamento 1 t (equivalentemente, si riduce il rendimento marginale dell'investimento) α I* (riduce l'investimento) Non è neutrale 31
32 π δ 1-αt i 1-t i O I* con I* senza I 32
33 Ires e scelte di investimento: Debito c) la deducibilità/indeducibilità degli oneri finanziari ii Differente trattamento di debito e azioni C1. Debito: In Italia (nella generalità dei sistemi fiscali) gli interessi passivi sono deducibili Interamente: α=1 π '( I*) δ = Neutralità rispetto alle scelte di investimento Per semplicità, ci concentriamo su questo caso e consideriamo α=1 i Parzialmente: per i vincoli alla deducibilità degli interessi passivi Esempio su ROL: α IP = IA + 0,3 ROL α = (IA + 0,3 ROL) / IP 0< α < 1 (1 αt) ( I ) π' * δ = 1 t Non neutrale rispetto alle scelte di investimento Dinamica complicata, trascurare! NB. ROL =π(i) i 33
34 Finanziamento con debito e carico fiscale complessivo Il carico fiscale complessivo che grava sugli utili d impresa è: T D =IRES+SOSTITUTIVE = t[π(i) - δi ii] + t x ii = t[π(i) - δi ] (t- t x ) ii con t x =12,5% imposta sostitutiva sugli interessi obbligazionari Lo uso dopo 34
35 Ires e scelte di investimento: Azioni C2. Azioni: In Italia (e nella generalità dei sistemi fiscali) non è concessa alcuna deduzione dall imponibile per gli oneri connessi alla remunerazione degli azionisti α=0 Dividendi al 5% Ipotesi aggiuntive (semplificatrici e non): 1. la remunerazione degli azionisti (ρ A ) consiste in tutti e soli gli utili distribuiti (niente plusvalenze) 2. prescindiamo da considerazioni relative al rischio 3. Partecipazione non qualificata: imposta sostitutiva t x =12,5% Condizione di arbitraggio: ρ A (1 - t x ) = i (1 - t x ) ρ A = i 35
36 Ires e scelte di investimento: Azioni 1 Condizione di ottimo: π' ( I *) δ = i 1 t (1 αt) Si può utilizzare: π' ( I* ) δ = i 1 t Azioni: i B = [π(i) - δi α i I] Profitto netto = [π(i) - δi i I] t[π(i) - δi] = (1-t) (π(i) - δi) - i I α = 0 e ρa = i Non neutrale rispetto alle scelte d investimento: I* l impresa realizza un investimento maggiore se si finanzia con debito!!! i ( π ' δ ) ( π ' δ )(1 t) I I* I 36
37 Finanziamento con azioni e carico fiscale complessivo Finanziamento con AZIONI (non qualificata) T A =IRES+SOSTITUTIVE= t[π(i) - δi ] + t x ii Finanziamento con DEBITO (calcolato in precedenza) T D =IRES+SOSTITUTIVE= t[π(i) - δi ] (t- t x ) ii (t- t x )>0 T A >T D L Ires non è neutrale rispetto alle modalità di finanziamento Discriminazione a favore del finanziamento con debito Stessa conclusione se gli utili non vengono distribuiti interessi passivi deducibili: conviene finanziarsi con debito Giustificazione dei vincoli alla deducibilità degli interessi passivi Collegato con non neutralità rispetto alle decisioni d investimento 37
38 Possibili soluzioni alla non neutralità Cash flow corporation income tax Totale deducibilità (istantanea) delle spese d investimento Nessuna deducibilità degli oneri di finanziamento Mai applicata, non studiare Dual Income tax (DIT) Neutralità rispetto alle scelte d investimento ed alle modalità di finanziamento Applicata in Italia fra il 1997 ed il 2003 Sistema attuale Discontinuità (i risultati dipendono dallo specifico caso considerato) Si tende alla neutralità rispetto alle modalità di finanziamento attraverso l indeducibilità degli interessi passivi Non neutralità rispetto alle scelte di investimento se finanziato con azioni se finanziato con debito e vincoli a deducibilità IP stringenti 38
39 La Dual Income Tax (teorica) Riassumendo: l imposta societaria (Ires) 1. non è neutrale rispetto alle scelte d investimento quando l impresa si finanzia con capitale di rischio (neutrale se si finanzia con debito) 2. Non è neutrale rispetto alle modalità di finanziamento (debito più conveniente) Possibile soluzione: DIT Se l investimento è finanziato con debito: come prima Se l investimento è finanziato con azioni l imposta societaria continua a NON CONSENTIRE la deducibilità della remunerazione del capitale di rischio B= [π(i) - δi ] viene scomposta in una parte ordinaria (tassazione ordinaria) ed una agevolata B= [π(i) - δi ]= [π(i) - δi - r I] + r I r = il rendimento ordinario del capitale (fissato dal Ministero) 39
40 DIT (teorica) e neutralità Ipotesi (semplificatrici e non) i. r = i (rendimento ordinario = rendimento obbligazionario) ii. Non distribuzione degli utili (d=0; nessun dividendo) Condizione di arbitraggio: ρ A = i (1 - t x ) Nessuna imposta sostitutiva sui dividendi iii. Aliquota agevolata = t x =12,5% IRES= t [π(i) - δi i I ] + t x i I Profitto netto = [π(i) - δi ρ A I ] - t [π(i) - δi i I ] - t x i I = = [π(i) - δi i (1 - t x )I ] - t [π(i) - δi i I ] - t x i I = [π(i) - δi i I ] (1-t) Neutrale rispetto alle scelte d investimento (anche nel caso di azioni) Condizione di ottimo: π '( I*) δ = i Neutrale rispetto alle modalità di finanziamento (T A = IRES =T D ) 40
41 Dual Income Tax (DIT) Italiana Applicata nel periodo compreso fra il 1997 e il 2003 per eliminare disincentivo nel ricorso al finanziamento di capitale di rischio, derivato dalla deducibilità degli interessi passivi. una parte degli utili (calcolata in base agli aumenti di capitale effettuati a partire dalla chiusura dell esercizio 1996) era soggetta ad un aliquota agevolata pari al 19%. Abrogata dal Riconosciuta deducibilità (con i vincoli visti) degli interessi passivi dalla base imponibile senza che sia prevista nessuna forma di deducibilità della remunerazione minima del capitale di rischio 41
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